RELAZIONE TECNICA. Architetto Daniela Grasso

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1 1 RELAZIONE TECNICA ALLEGATI ALLA PRESENTE: TAV. 01 Cartografia - sc. varie TAV. 02 Documentazione fotografica TAV. 03 Stato attuale piante e prospetti - sc TAV. 04 Stato attuale calcolo della consistenza volumetrica - sc. varie TAV. 05 Progetto piante - sc TAV. 06 Progetto prospetti e sezioni - sc TAV. 07 Progetto calcolo della consistenza volumetrica - sc. varie TAV. 08 Confronto demolizioni e costruzioni - sc. varie TAV. 09 Tracciato e tipologia sottoservizi - sc. varie TAV. 10 Distanza dall'elettrodotto del nuovo capannone - sc

2 2 Ubicazione L intervento edilizio oggetto della presente relazione riguarda un edificio ad uso industriale ed un piccolo deposito facenti parte del complesso denominato ex Bellotti, oggi di proprietà della società Trebi Service s.r.l., al civico n. 2 di Via Antonio Gramsci nel Comune di Sant Olcese. Gli edifici interessati dall intervento sono identificati al Catasto Fabbricati, Comune di Sant Olcese: - foglio 18, mappale 685, subalterno 4 (Capannone); - foglio 18, mappale 685, subalterno 2 (Deposito ricompreso nel sub. 2). Planimetria catastale in rosso i fabbricati oggetto d intervento Configurazione attuale Il Capannone si presenta come un edificio industriale fatiscente costituito in parte da una tettoia chiusa su tre lati, in parte da un corpo edilizio in muratura, collocato sul confine del lotto a confine con una strada vicinale e con la nuova strada Via Casanova. Il Deposito è un volume in muratura posto sul confine in fregio al torrente Sardorella e fronti stante al Capannone (TAV. 02 Documentazione fotografica).

3 3 Il volume dell attuale Capannone identificato al Catasto Fabbricati, Comune di Sant Olcese, foglio 18, mappale 685, subalterno 4, è pari a: mc 3.305,00. Il volume del Deposito in muratura frontistante al Capannone identificato al Catasto Fabbricati, Comune di Sant Olcese, foglio 18, mappale 685, subalterno 2, è pari a: mc 133,56. Il volume complessivo degli immobili è pari a: mc 3.439,836. La superficie coperta dell attuale Capannone è pari a: mq , La superficie coperta dell attuale Deposito, è pari a: mq 44,52. La superficie coperta totale dei due manufatti è pari a: ( ,52) = mq 641,32 I calcoli sono evidenziati nella TAV Stato attuale calcolo della consistenza volumetrica, alla quale si rimanda. Configurazione intervento Il progetto prevede la demolizione dei due volumi fatiscenti: Capannone e Deposito e la ricostruzione di un nuovo edificio contenuto nella superficie e nel volume esistente, con sagoma differente, e ricollocato in parte sull attuale sedime. La nuova posizione più interna al lotto, è migliorativa rispetto alla distanza con la retrostante strada vicinale, è consente l apertura di un nuovo varco carrabile dalla nuova viabilità in fase di completamento: Via Casanova. I calcoli sono evidenziati nella TAV. 7 - Progetto calcolo della consistenza volumetrica, alla quale si rimanda. Conformità dell intervento alla disciplina urbanistica L.R. 16/2008 s.m.i., L'intervento, ai sensi dell art. 14 ex L.R. 16/2008 s.m.i., è qualificabile come sostituzione edilizia. Detto articolo consente interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti che necessitano di riqualificazione sotto il profilo urbanistico, paesistico architettonico ed ambientale. Tali interventi sono disciplinati dallo strumento urbanistico generale alla stregua degli interventi di nuova costruzione, fatta eccezione per l indice di fabbricabilità o di utilizzazione insediativa, e devono rispettare le normative in materia igienico-sanitaria, di risparmio energetico, di stabilità e di sicurezza degli edifici e ogni altra normativa di settore prescritta per gli interventi di nuova costruzione. Contestualmente all'intervento del nuovo capannone si fa istanza per la realizzazione di un nuovo varco carrabile sul muro di confine della proprietà verso Via di Casanova. L apertura del nuovo varco, rende necessario traslare e ricollocare il nuovo fabbricato, all interno del lotto, per consentire un agevole accesso ai mezzi pesanti. Detto accesso si affaccia su area appartenente al demanio fluviale sicché, occorrerà richiedere all'ente concessore le relative autorizzazioni.

4 4 Piano Regolatore Generale L area in oggetto è individuata nel P.R.G. comunale alla tavola L edificio è assoggettato alla disciplina e alle norme progettuale della zona DE Produttiva Industriale, Artigianale e Commerciale totalmente o parzialmente edificata. La sottozona DE in cui ricade l intervento comprende le parti di territorio ove esistono impianti produttivi e per i quali sono possibili interventi di manutenzione, ristrutturazione, ampliamento e sostituzione. Gli interventi sull esistente sono disciplinati dall art che consente sugli edifici produttivi, interventi di ampliamento e sostituzione. L'art ammette interventi di manutenzione, ristrutturazione, ampliamento, e sostituzione edilizia, nello specifico, il comma 2, del suddetto articolo, riporta: Nella ristrutturazione sono ammessi interventi che, tendendo alla riqualificazione funzionale del contenitore dell'attività, possano giungere alla sostituzione dell'intera struttura con ripristino del Volume edilizio nella giacitura della preesistenza, anche se in forma e dimensioni diverse. Fermo restando le altezze massime esterne dell edificio possono essere assentiti arretramenti degli edifici da ricostruire migliorativi rispetto alle strade. Descrizione dell intervento L attuale capannone produttivo di forma e sagoma irregolare versa in condizioni di marcato degrado, a completamento degli interventi di riqualificazione posti in essere dalla Società, nel corso degli ultimi anni, si intende procedere alla sostituzione edilizia di questo Capannone, secondo quanto disciplinato dall art , che ammette interventi che, tendendo alla riqualificazione funzionale del contenitore dell'attività, giungano alla sostituzione dell'intera struttura con ripristino del Volume edilizio nella giacitura della preesistenza, anche se in forma e dimensioni diverse. Progetto del nuovo capannone, pianta piano terra

5 5 L intervento comprende riguarda anche la demolizione con recupero volumetrico del Deposito posto in fregio al torrente Sardorella, all interno quindi della fascia di rispetto fluviale. Il nuovo edificio sarà costituito in parte da una struttura chiusa su tre lati ed aperta sul fronte verso il piazzale. La restante porzione del nuovo fabbricato sarà chiusa e coibentata in quanto destinata a due piani di uffici. Le due parti dell edificio, a diversa destinazione, avranno accesso indipendente. La superficie lorda complessiva e di mq 619,14, il volume è pari a: mc 3.383,94, con riserva di saturazione qualora in fase esecutiva siano necessarie modifiche strutturali tali da necessitare un incremento volumetrico o superficiario, sempre contenuti all interno della superficie lorda massima esistente pari a: mq e del volume massimo riedificabile pari a: mc 3.439,83. Il nuovo varco carrabile dalla nuova strada di collegamento Via Casanova permette un più agevole accesso dei mezzi pesanti al lotto. Il nuovo accesso, non consente la ricollocazione del volume all interno del sedime esistente, ma necessita di una traslazione del nuovo fabbricato, in posizione più interna al lotto. La nuova collocazione è migliorativa, anche rispetto alla strada vicinale a confine con l attuale fabbricato, come consentito dalle norme di piano, Le verifiche superficiarie sono evidenziate nella tavola TAV Progetto piante,alla quale si rimanda, per le verifiche volumetriche si veda la TAV. 07- Progetto calcolo della consistenza volumetrica. Vincoli sovracomunali L immobile non è soggetto a vincolo ai sensi del Decreto Legislativo n. 42/2004, art. 142 Tutela Paesaggistica ed Ambientale. Sull area di intervento non concorrono vincoli di carattere idraulico nè idrogeologico, per un riscontro si vedano le tavole cartografiche del Piano di Bacino della Provincia di Genova: Tavola 12b, foglio 7 Carta delle fasce fluviali; Tavola 15, foglio CTR Carta della suscettività al dissesto;

6 6 Torrente Sardorella Vax catastale; l attuale capannone è adiacente al confine con l alveo del torrente Sardorella Fascia di inedificabilità dal reticolo idografico L attuale Capannone è in aderenza al muro di confine del lotto e i limiti del lotto sono adiacenti all alveo del torrente Sardorella, corso d'acqua classificato di primo livello, il Deposito è in fregio all argine. Il nuovo fabbricato in sostituzione dell attuale sarà traslato di circa 5,5 metri rispetto al confine dal demanio fluviale; tale distanza è inferiore alla fascia di inedificabilità, pari a 10 m, imposta dal Regolamento Regionale n. 3/2011, recante disposizioni in materia di tutela della aree di pertinenza dei corsi d acqua. Come indicato nel Regolamento Regionale all'art. 4, comma a): "a) all interno del perimetro dei centri urbani, e ad esclusione dei tratti di corso d acqua ricadenti nelle aree a valenza naturalistica, la fascia può essere ridotta, previa autorizzazione idraulica provinciale ex R.D. 523/1904, fino a: - 5 metri per i corsi d acqua di primo livello." Il lotto oggetto di intervento non ricade in area di valenza naturalistica (SIC, ZPS, aree protette) e rientra all'interno del centro abitato del Comune di Sant'Olcese: tali condizioni permettono di richiedere deroga. In aggiunta, si sottolinea l'adiacenza del capannone esistente al confine del lotto; il nuovo fabbricato sarà ricollocato distanziandolo dalla fascia demaniale, quindi l'intervento sarà migliorativo rispetto all'attuale situazione (TAV. 08 Confronto demolizioni e costruzioni); tale soluzione è peraltro già stata preliminarmente condivisa con gli uffici della Provincia.

7 7 Distanza dalla strada in adiacenza al lotto Il Piano Regolatore Generale del Comune di Sant'Olcese, art. 18, prescrive ai sensi del D.P.R. 147/93 una distanza minima di metri 5 dalle strade all'interno dei centri abitati. Il progetto di demoricostruzione prevede che il nuovo edificio, sostitutivo di quello attuale, sia ad una distanza di circa 1,50 m dal confine che a sud è delimitato da una strada. La traslazione del nuovo capannone nella misura di 5,00 m implicherebbe il restringimento del piazzale di manovra, con conseguenti problemi per la movimentazione degli autoarticolati. Sebbene tale misura di 1,5 m sia inferiore a quanto normato dal P.R.G. Comunale, il nuovo distacco dal confine che si viene a creare migliora notevolmente l'attuale situazione e si presta per un futuro ed eventuale allargamento della strada adiacente, che peraltro è una strada con caratteristiche proprie delle strade vicinali, e per la quale non sono previste opere di allargamento. Distanza dall'elettrodotto In prossimità del confine a sud del lotto passa un elettrodotto di competenza Terna S.p.a. Ai fini della fascia di rispetto da linee elettriche aeree si deve fare distinguo a seconda delle funzioni insediate. Sono soggette all'osservanza del vincolo solo quelle che prevedono permanenza di persone, nello specifico la parte di capannone destinata ad uso uffici. La fascia da rispettare è variabile a seconda della tensione elettrica della linea. La distanza minima che intercorre tra il blocco ad uffici e l'asse dell'elettrodotto è pari a 32 m. La compatibilità di questa distanza con la fascia di rispetto prescritta dovrà essere verificata da Terna S.p.a.. Si rimanda alla TAV Distanza dall'elettrodotto del nuovo capannone. Sottoservizi L intervento edilizio proposto implica la necessità di predisporre, nelle immediate vicinanze del nuovo ingresso carrabile dell area industriale (da Via Casanova), punti di allaccio ai sottoservizi di rete. Il nuovo capannone, infatti, necessita dei seguenti sottoservizi per essere pienamente funzionale e funzionante: 1. gas metano (in bassa pressione, pressione massima di esercizio inferiore a 0,04 bar); 2. acqua potabile; 3. acqua ad uso antincendio; 4. fognatura (a caduta); 5. acque bianche (a caduta); 6. telefonia e/o fibra ottica; 7. energia elettrica in media tensione (> 1 kv) e in bassa tensione (< 1kV). Per quanto riguarda le acque bianche, si evidenzia che, ove possibile, le acque bianche provenienti dalla copertura del nuovo capannone saranno smaltite, tramite impianto ad hoc, nell esistente canalone (indicato

8 8 negli elaborati grafici), il quale già serve gli esistenti manufatti, sfociando direttamente nel torrente Sardorella. Tuttavia, in questa fase progettuale, si ritiene utile prevedere anche la predisposizione di un allaccio alla pubblica rete di smaltimento acque bianche. Per quanto riguarda l energia elettrica, è prevista la realizzazione, a ridosso del fronte sud-ovest del nuovo capannone, di una cabina di trasformazione MT/BT, dedicata all intero complesso industriale. La cabina MT/BT comprenderà, come di regola, il locale consegna, il locale misure e il locale utente. Si rimanda alla TAV Tracciato e tipologia sottoservizi. Iter Istruttorio Per la sua complessità in relazione al numero di Enti coinvolti, la Società Trebi Service S.r.l. richiede a codesta Amministrazione la convocazione di Conferenza di Servizi ai sensi dell art. 14 della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. Genova, lì 14/ 01/ 2015 arch. Daniela Grasso

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