Copyright Esselibri S.p.A.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Copyright Esselibri S.p.A."

Transcript

1 CAPITOLO SECONDO I SINDACATI NELL ORDINAMENTO GIURIDICO VIGENTE SOMMARIO: 1. Il concetto di sindacato Il fondamento costituzionale del sindacato Segue: Il sistema attuale I soci e le loro posizioni soggettive Rappresentatività del sindacato. 1. IL CONCETTO DI SINDACATO A) Nozione Il termine sindacato è di origine transalpina e definisce tanto i membri delle associazioni che le stesse associazioni sindacali dei lavoratori. In seguito, per analogia, è stato utilizzato per indicare anche le similari organizzazioni dei datori di lavoro. Nell ordinamento italiano non esiste una definizione legislativa di sindacato, tuttavia, in base alle formulazioni dottrinali e giurisprudenziali, il sindacato professionale può definirsi come l associazione libera e spontanea di singoli individui, nel particolare status di prestatori di lavoro subordinato o in quello di datori di lavoro, al fine di tutelare i loro interessi comuni. B) Natura giuridica: il sindacato come associazione volontaria Il sindacato, sotto il profilo strutturale, si presenta come un associazione. Tale istituto trova il suo fondamento normativo nel generale principio di libertà di associazionismo sancito nell art. 18 Cost. Di che tipo di associazione si tratta? Il sindacato è un associazione volontaria a cui aderiscono sia i prestatori che i datori di lavoro «per ottenere la migliore realizzazione possibile dei rispettivi interessi collettivi o professionali» (PERSIANI).

2 I sindacati nell ordinamento giuridico vigente IL FONDAMENTO COSTITUZIONALE DEL SINDACATO A) L art. 39 Cost. L art. 39 Cost. ha definito la posizione dell organizzazione sindacale nell ordinamento, assicurandole la più ampia libertà, garantendole l immunità da controlli e riconoscendole la importante funzione di protezione degli interessi collettivi legati all attività lavorativa, di fronte ai quali l ordinamento non può restare indifferente. Tale articolo, dopo aver sancito al co. 1 il principio della libertà di organizzazione sindacale, stabilisce che: a) le organizzazioni sindacali sono soggette esclusivamente all obbligo della registrazione presso appositi uffici, centrali o periferici (2 co.); b) per ottenere la registrazione, è necessario che gli statuti dei sindacati prevedano un ordinamento interno a base democratica (3 co.); c) a seguito della registrazione, il sindacato acquista personalità giuridica e la capacità di stipulare contratti collettivi con efficacia «erga omnes» (4 co.). La disposizione contenuta nel primo comma relativa alla libertà sindacale ha natura precettiva e quindi è immediatamente e direttamente applicabile. Viceversa, le norme contenute nei commi successivi necessitano di norme legislative di attuazione, le quali finora non sono ancora state emanate (GALANTINO). B) La mancata attuazione dell art. 39 Cost. Il sistema previsto dai commi 2, 3 e 4 Cost. non ha trovato applicazione nel nostro ordinamento, in quanto non è stata mai emanata la legge ordinaria di attuazione che avrebbe dovuto definire le modalità e i criteri per la registrazione (es. uffici competenti, regole per il controllo di legittimità etc.). La dottrina (GALANTINO) ha individuato una serie di motivi che spiegano perché, a quasi 60 anni dalla entrata in vigore della Costituzione, i commi 2-4 dell art. 39 non sono stati ancora attuati: a) le organizzazioni sindacali hanno sempre avuto il timore di essere soggette a controlli penetranti da parte dei pubblici poteri «in ordine alla propria organizzazione interna ed alla propria attività»; b) il comma 4 consente ai sindacati registrati, in proporzione dei loro iscritti, di stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia erga omnes, cosicché tale sistema avrebbe rafforzato il potere contrattuale del sindacato maggioritario a discapito di quello minoritario che pertanto ha osteggiato l attuazione della norma;

3 18 Capitolo Secondo c) l estensione in concreto del contratto collettivo, anche a soggetti che non siano stati parte della sua stipulazione, ha fatto sì che non fosse avvertita la necessità di una legge attuativa. Nonostante l inattuazione della seconda parte dell art. 39 Cost., la dottrina ritiene che il principio di democraticità richiesto dalla norma come condizione per la registrazione sia applicabile anche ai sindacati di fatto «come condizione di qualificazione in quanto tali» (DE LUCA TAMAJO, CARINCI, BALLESTRERO, GIUGNI). Il suddetto principio costituisce un carattere generale e proprio dell ordinamento che deve trovare riscontro in tutti gli assetti organizzativi in cui si manifesta la libertà di associazione sancita dall art. 18 Cost. (GIUGNI). Quali sono i criteri per individuare il carattere sindacale di un organizzazione o di un attività? La Costituzione sancisce la libertà sindacale, ma nulla dice in merito alla natura «sindacale» di un organizzazione o di un attività. La dottrina ha cercato di individuare alcuni criteri interpretativi: 1) Criterio teleologico (CARINCI ed altri): per stabilire la sindacalità di un organizzazione (o di un attività) occorre verificare se essa persegue il fine di garantire e proteggere un interesse collettivo connesso all attività lavorativa. 2) Criterio strumentale: la prevalente dottrina, ritenendo insufficiente il precedente criterio, lo integra con quello fondato sul tipo di attività svolta, sulle modalità di svolgimento e sugli strumenti adoperati (ad esempio, sciopero). 3) Criterio soggettivo: altri ritengono più corretto valorizzare il profilo soggettivo, nel senso che, per parlare di attività sindacale è indispensabile che ad esercitarla siano soggetti forniti di un investitura, diretta e non mediata, dai lavoratori in quanto tali (DE LUCA TAMAJO). 4) Criterio strutturale: parte della dottrina, partendo dalla norma costituzionale che parla di «organizzazione» (art. 39, co. 1), afferma che la qualificazione di sindacale debba essere attribuita solo ad un aggregazione o coalizione di soggetti. 3. SEGUE: IL SISTEMA ATTUALE A) I sindacati come associazioni non riconosciute La mancata attuazione dei commi 2, 3 e 4 dell art. 39 Cost. ha determinato due fondamentali conseguenze sulla disciplina delle organizzazioni sindacali sia dei lavoratori che dei datori di lavoro: uno spiccato carattere privatistico; il loro inserimento nell ambito delle associazioni non riconosciute (artt. 36, 37, 38 c.c.).

4 I sindacati nell ordinamento giuridico vigente 19 I sindacati sono dunque associazioni prive di personalità giuridica, ossia enti di fatto. L organizzazione sindacale può esprimersi anche in forma non associativa. Così, ad esempio, hanno carattere elettivo, ma non associativo le forme di rappresentanza dei lavoratori nelle imprese, quali oggi i Consigli dei delegati; sono altresì privi dei caratteri delle associazioni i gruppi o le coalizioni che svolgano attività sindacale (GALANTINO). B) La normativa applicabile L inquadramento dei sindacati nel novero delle associazioni non riconosciute comporta che la disciplina ad essi applicabile sia quella dettata dagli artt c.c., ed in particolare: l ordinamento interno e l amministrazione sono regolati dagli accordi degli associati (art. 36, co. 1 c.c.). Tali accordi sono formalizzati nell atto costitutivo (espressione della volontà dei soggetti) e nello statuto (che regola la vita e il funzionamento dell associazione); i beni acquistati dal sindacato e i contributi dei soci costituiscono il fondo comune (art. 37 c.c.). Quali sono le regole che disciplinano il fondo comune dei sindacati? Esso non può essere diviso finché dura l associazione stessa, sicché i soci recedenti non hanno diritto alla restituzione della quota, se non allo scioglimento dell associazione (e quindi non al momento del recesso); il fondo appartiene a tutti i soci, a titolo di comproprietà e costituisce un patrimonio vincolato per destinazione; esso è altresì dotato di autonomia patrimoniale, in quanto i creditori del sindacato non possono far valere i loro diritti sul patrimonio dei singoli associati, ma solo sul fondo comune e, a loro volta, i creditori dei singoli soci non possono agire sullo stesso. Tale autonomia è imperfetta, in quanto delle obbligazioni assunte dal sindacato rispondono anche, personalmente e solidalmente, le persone che hanno agito in nome e per conto del sindacato stesso (art. 38 c.c.), a differenza di quanto accade nelle associazioni riconosciute: in tale ipotesi, infatti, delle obbligazioni assunte dall associazione risponde sempre il fondo comune (si parla perciò di autonomia patrimoniale perfetta). C) La legittimazione in giudizio del sindacato Per lungo tempo la giurisprudenza del lavoro ha negato la capacità del sindacato a stare in giudizio e persino ad intervenirvi (DE LUCA TAMAJO). A contraddire siffatta rigida posizione è stato lo stesso legislatore che, con L , n. 300 (Statuto dei Lavoratori), ha riconosciuto ai sindacati espressamente la legittimazione ad agire in giudizio per la tutela dei

5 20 Capitolo Secondo propri diritti nel caso di condotta antisindacale posta in essere dal datore di lavoro (art. 28). In linea generale, in materia di processo del lavoro, ai sensi degli artt. 421 e 425 c.p.c. l associazione sindacale, indicata dalla parte, ha la facoltà di rendere in giudizio, tramite un suo rappresentante, informazioni e osservazioni orali o scritte (potere di intervento). IL SINDACATO NELLA PREVISIONE DELLA COSTITUZIONE (art. 39, commi 2, 3 e 4) Registrazione presso uffici locali e centrali Ordinamento interno a base democratica Personalità giuridica Potere di stipulare CCNL con efficacia limita- ta alle parti stipulanti Potere di stipulare CCNL con efficacia erga omnes IL SINDACATO NEL SISTEMA ATTUALE (artt c.c.) Ordinamento interno ed amministrazione regolati da accordi degli associati Possibilità di stare in giudizio nella persona di coloro cui è conferita la presidenza o la direzione Costituzione di un fondo comune autonomia patrimoniale imperfetta 4. I SOCI E LE LORO POSIZIONI SOGGETTIVE A) Generalità I soci, detti comunemente iscritti al sindacato, sono coloro che fondano l associazione (cd. promotori) oppure vi aderiscono successivamente mediante l iscrizione. Essendo l attività sindacale caratterizzata dal proselitismo (art. 26 St. Lav.) è palese che le organizzazioni sindacali mirano ad accrescere il numero dei propri iscritti. Ne consegue che il sindacato è un associazione aperta (RIVA-SANSEVERINO) alla quale possono partecipare tutti coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dallo statuto e dall ordinamento giuridico (PROSPERETTI). Quali sono i requisiti per partecipare ad un sindacato? Tali requisiti sono, essenzialmente, due: il limite minimo di età, necessario allo svolgimento dell attività lavorativa; l appartenenza alla categoria professionale o aziendale rappresentata. La stragrande maggioranza degli statuti delle organizzazioni sindacali prescinde invece dall esistenza di un rapporto di lavoro in atto al momento dell iscrizione. Ne deriva che, di regola, possono richiedere l iscrizione al sindacato non solo i lavoratori licenziati, ma anche quelli non ancora occupati.

6 B) Posizioni giuridiche dei soci I sindacati nell ordinamento giuridico vigente 21 Una volta ottenuta l iscrizione al sindacato, l associato acquista posizioni giuridiche soggettive attive e passive (RIVA-SANSEVERINO) che possono così sintetizzarsi: a) situazioni attive: nei rapporti interni si sostanziano nell elettorato attivo (diritto di partecipare al voto assembleare) e passivo (diritto di concorrere all elezione alle cariche sociali), nonché nel diritto a giovarsi di tutte le attività svolte dal sindacato (assistenza, istruzione etc.); nei rapporti esterni si sostanziano nel diritto di essere tutelati nell esercizio della propria attività lavorativa, sia nei confronti delle controparti contrattuali che dei pubblici poteri; b) situazioni passive: nei rapporti interni consistono: 1) nell obbligo di rispettare le norme statutarie, regolamentari e disciplinari in genere dell associazione; 2) nell obbligo di pagare la quota assicurativa; 3) nell obbligo, conseguente, di sottoporsi alle sanzioni disciplinari statutarie per la violazione degli obblighi predetti; nei rapporti esterni si sostanziano nell obbligo fondamentale di conformarsi, nelle relazioni con i terzi, alle disposizioni ed agli impegni assunti dall organizzazione sindacale e che si traduce nel dovere di osservare il contratto collettivo stipulato dall organizzazione stessa, il che costituisce una delle più importanti limitazioni all autonomia negoziale privata degli associati (PROSPERETTI). 5. RAPPRESENTATIVITÀ DEL SINDACATO A) Rappresentanza e rappresentatività Il sindacato, nell ordinamento giuridico attuale, è una associazione di fatto priva di personalità giuridica. Nonostante ciò, è innegabile che i sindacati svolgano compiti che investono le funzioni pubbliche e, in genere, la sfera del diritto pubblico. Infatti il sindacato, soprattutto quello più rappresentativo, svolge non solo l ordinaria attività negoziale, ma anche attività politico-istituzionale.

7 22 Capitolo Secondo Di qui la necessità di rinvenire uno strumento tecnico-giuridico che selezionasse i sindacati chiamati a partecipare in veste e con conferimento ufficiale a tali funzioni e che è stato individuato nella rappresentatività. Rappresentanza e rappresentatività sindacale: le posizioni della dottrina PERSIANI: la rappresentanza sindacale indica, in generale, «l attitudine del sindacato a svolgere attività di tutela degli interessi professionali», tale da consentirgli lo svolgimento di funzioni pubbliche. VALLEBONA: distingue tra rappresentanza volontaria dei soli iscritti e rappresentatività: la prima «indica il potere del sindacato di compiere attività giuridica in nome e per conto di questi, come avviene con la stipulazione del contratto collettivo; la seconda «indica l idoneità del sindacato a tutelare l interesse collettivo professionale senza distinzione tra iscritti e non iscritti». GIUGNI: se si costruisce il rapporto tra sindacato e lavoratore come un mandato con rappresentanza, potere quest ultimo che il secondo attribuisce al primo, non si considera che l interesse individuale di cui è portatore il lavoratore (mandante e rappresentato) può anche non coincidere con l interesse collettivo di cui è portatore il sindacato (mandatario e rappresentante). Ebbene, l interesse collettivo è il risultato di una «composizione» dei diversi interessi dei membri del gruppo; quest ultimo poi non è dato dalla somma degli individui che lo compongono, ma ha una sua autonomia. Per tale ragione il rapporto tra lavoratore e sindacato non va inquadrato in termini di rappresentanza, bensì di rappresentatività intesa come «la capacità dell organizzazione di unificare i comportamenti dei lavoratori in modo che gli stessi operino non ciascuno secondo scelte proprie ma, appunto, come gruppo». B) Il criterio della maggiore rappresentatività Il concetto di rappresentatività del sindacato ha trovato un applicazione concreta nei richiami sempre più frequenti fatti dal legislatore ai sindacati maggiormente rappresentativi, soprattutto nell intento di introdurre un criterio selettivo dei soggetti collettivi cui attribuire le prerogative previste dalla legislazione di sostegno dell attività sindacale (L. 300/1970) ed a cui riconosce l importante ruolo di integrare o derogare, mediante la contrattazione collettiva, alle disposizioni della legge. La dottrina (GIUGNI) distingue tre fasi in cui si è nel tempo affermato il meccanismo selettivo della maggiore rappresentatività: la fase della partecipazione di esponenti dei sindacati più rappresentativi in commissioni e organismi pubblici; la fase del sostegno all attività dei sindacati direttamente nei luoghi di lavoro; la fase della legislazione dell emergenza in cui il sindacato veniva investito direttamente dalla legge di poteri normativi o procedimentali.

8 I sindacati nell ordinamento giuridico vigente 23 I ripetuti riferimenti legislativi ai sindacati maggiormente rappresentativi hanno reso necessario individuare i criteri in base ai quali stabilire quando un sindacato possa definirsi tale, essendo pacifico che il richiamo al solo requisito numerico, ossia al numero degli iscritti, non poteva considerarsi sufficiente ad attribuire al sindacato «la patente di maggiore rappresentatività» (DE LUCA TAMAJO). In mancanza di una legge che individui con certezza ed oggettività i criteri per appurare il «grado» di rappresentatività di un sindacato, dottrina e giurisprudenza hanno messo in luce altri possibili elementi in grado di evidenziare la maggiore rappresentatività del sindacato. Quali sono gli indici della maggiore rappresentatività? Si è ritenuto che essi sono essenzialmente (DE LUCA TAMAJO, CARINCI): presenza del sindacato in un ampio arco di categorie (cd. requisito della pluricategorialità), così è da escludersi, ad esempio, che possa assumere rilievo un organizzazione che rappresenti una sola categoria di lavoratori; presenza diffusa sul territorio nazionale; effettivo svolgimento dell azione sindacale; capacità di interloquire con i pubblici poteri. La posizione di forza del sindacato «maggiormente rappresentativo», da sempre occupata dai sindacati aderenti alle tre confederazioni CGIL, CISL e UIL, ha subito un ridimensionamento, tuttavia, con la modifica dell art. 19 della L. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) che, nella sua originaria formulazione, riconosceva il diritto a istituire in azienda rappresentanze sindacali (R.S.A.) solo alle associazioni «aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative», storicamente individuate nelle tre confederazioni sindacali CGIL, CISL, UIL (e per alcuni anche la CISNAL) e nelle associazioni di categoria ad esse affiliate. La Corte Costituzionale si è pronunciata sempre per la legittimità costituzionale della normativa che privilegia le associazioni sindacali maggiormente rappresentative in sede di partecipazione ad organi o enti pubblici (sent , n. 15) e dell art. 19 St. Lav. (sentt. 541/1974, 334/1988 e 30/1990). Senonché, solo con il referendum popolare del giugno 1995, concernente proprio l art. 19 St. Lav., è stato possibile scalfire i tradizionali criteri identificativi della nozione di rappresentatività del sindacato eliminando il

9 24 Capitolo Secondo requisito dell affiliazione a confederazioni maggiormente rappresentative (o presunte tali) per la costituzione delle RSA. È infatti sufficiente che il sindacato risulti firmatario di un contratto collettivo applicato all unità produttiva (v. amplius Cap. 6). D) La rappresentatività comparata L esigenza di privilegiare, nel complesso panorama di sigle sindacali, quelle effettivamente rappresentative, unitamente all esito del referendum sull art. 19 St. Lav., ha indotto il legislatore ad utilizzare la nozione di sindacato comparativamente più rappresentativo (PERSIANI). Sono stati considerati rappresentativi solo quei sindacati che, in seguito ad un procedimento di comparazione, risultano dotati di maggiore rappresentatività. Pertanto, con l espressione «comparativamente più rappresentativi», non si fa riferimento ai sindacati che hanno raggiunto maggiore diffusione e consistenza numerica, bensì a quelli più forti degli altri. E) La rappresentatività nel pubblico impiego Differentemente dal settore privato, nell ambito del lavoro pubblico la nozione di «rappresentatività sindacale» è contenuta nella legge. Infatti, l art. 43 del D.Lgs , n. 165 individua i criteri di rappresentatività sindacale ai fini della contrattazione collettiva, definendo i seguenti parametri: il dato associativo e il dato elettorale. Il primo è espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rilasciati in favore dell organizzazione sindacale rispetto al totale delle stesse rilasciate nell ambito considerato; il secondo, invece, è costituito dalla percentuale dei voti conseguiti nelle elezioni degli organismi di rappresentanza unitaria rispetto al totale dei voti espressi nell ambito considerato. Ai fini dell ammissione alla contrattazione collettiva nazionale si dovrà tenere conto della media dei due parametri. L art. 42 D.Lgs. 165/2001, inoltre, individua i requisiti di rappresentatività per l esercizio dei diritti sindacali nei medesimi criteri fissati ai fini delle trattative collettive, disponendo che le organizzazioni sindacali ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi, secondo le modalità dell art. 43, «possono costituire rappresentanze sindacali aziendali ai sensi dell art. 19 e seguenti della L , n. 300, e successive modificazioni ed integrazioni» (comma 2).

10 Glossario I sindacati nell ordinamento giuridico vigente 25 Associazioni volontarie: sono quelle che si costituiscono spontaneamente per il raggiungimento di un fine comune a tutti gli associati. Si distinguono da un lato, dalle associazioni obbligatorie, che sono quelle in cui la costituzione è prevista dalla legge, che determina le condizioni e i limiti da rispettare nella creazione del vincolo associativo, dall altro, dalle associazioni coattive, che sono quelle formate direttamente dallo Stato. Personalità giuridica: si indica la capacità che la persona giuridica ha di acquistare diritti ed assumere obblighi. La personalità giuridica è attualmente distinta dalla soggettività giuridica, in quanto esistono enti non riconosciuti che, pur non avendo personalità giuridica, sono comunque soggetti di diritto, essendo titolari di situazioni giuridiche. Pubbliche amministrazioni: ai sensi dell art. 1 D.Lgs. 29/199, ed ora dell art. 1 D.Lgs. 165/2001, hanno il ruolo di datori di lavoro nel rapporto di lavoro alle loro dipendenze. Esse sono: tutte le amministrazioni dello Stato (ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le istituzioni educative e le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo); le Regioni; le Province; i Comuni; le Comunità montane e loro consorzi ed associazioni; le istituzioni universitarie; gli istituti autonomi case popolari; le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni; gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali; le amministrazioni, aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale; l Agenzia per la rappresentanza negoziale delle P.A. e le altre agenzie dei Ministeri e degli enti pubblici. Rappresentanza sindacale: è lo strumento giuridico in base al quale le associazioni sindacali agiscono in nome e per conto degli iscritti. Stante la mancata attuazione dell art. 39 Cost., la dottrina tradizionale ricostruisce il rapporto tra sindacato e lavoratori in termini di rappresentanza volontaria o di mandato con rappresentanza che verrebbe conferito agli esponenti sindacali, all atto dell iscrizione, dai lavoratori che aderiscono al sindacato. Rappresentatività sindacale: è espressione del rapporto che lega il sindacato ai suoi iscritti e che non si esaurisce negli angusti margini della rappresentanza giuridica. Il sindacato è portatore di interessi collettivi che sono condivisi dal gruppo sottostante, ma che possono non coincidere con l interesse individuale di ciascun singolo lavoratore. La rappresentatività è una qualità che è stata ritenuta appartenente solo ai sindacati confederali poiché più capaci, rispetto ad altre sigle sindacali, di esprimere gli interessi dell intero gruppo professionale. Il possesso di tale status (maggiore rappresentatività) determina una serie di condizioni di privilegio, soprattutto in tema di organizzazione e azione sindacale da svolgersi all interno dell azienda.

C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5

C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 Circolare Numero 32/2013 Oggetto Sommario La disciplina del contratto di rete alla luce delle recenti modifiche legislative e della circolare

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha

Dettagli

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

1. Premessa e definizioni

1. Premessa e definizioni Regolamento provinciale per l iscrizione, la cancellazione e la revisione delle associazioni di promozione sociale nel Registro provinciale istituito ai sensi dell art.4 della L.R. 34/2002. (Approvato

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

GLI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI ELEMENTI COSTITUTIVI

GLI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI ELEMENTI COSTITUTIVI FORUM IN MATERIA DI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALI DEGLI UFFICI SPORT E FINANZIARI GLI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI ELEMENTI COSTITUTIVI IVREA, 29 maggio 2012 PINEROLO,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

ORIENTAMENTI INTERPRETATIVI IN MERITO ALL ARTICOLO 14, COMMA 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO N

ORIENTAMENTI INTERPRETATIVI IN MERITO ALL ARTICOLO 14, COMMA 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO N ORIENTAMENTI INTERPRETATIVI IN MERITO ALL ARTICOLO 14, COMMA 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 252/2005 RISCATTO DELLA POSIZIONE IN CASO DI DECESSO DELL ISCRITTO 1 Con i presenti Orientamenti si intendono fornire

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

RAPPORTO DI LAVORO E TRASFERIMENTO DI AZIENDA

RAPPORTO DI LAVORO E TRASFERIMENTO DI AZIENDA RAPPORTO DI LAVORO E TRASFERIMENTO DI AZIENDA 16 maggio 2014 Avv. Marcello Giustiniani www.beplex.com Il trasferimento d azienda e di ramo d azienda A) La nozione di trasferimento d azienda (art. 2112,

Dettagli

I rapporti tra ordinamento interno e CEDU Dott. Francesco Vittorio Rinaldi

I rapporti tra ordinamento interno e CEDU Dott. Francesco Vittorio Rinaldi I rapporti tra ordinamento interno e CEDU Dott. Francesco Vittorio Rinaldi 1. Il rango della CEDU nell ordinamento interno. Il tema dei rapporti tra CEDU e ordinamento interno e dunque, del rango della

Dettagli

IX LEGISLATURA. Bologna, 12 marzo 2014 Alla c.a. Presidente dell Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Cons.

IX LEGISLATURA. Bologna, 12 marzo 2014 Alla c.a. Presidente dell Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Cons. IX LEGISLATURA Bologna, 12 marzo 2014 Alla c.a. Presidente dell Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Cons. Palma Costi INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Il Sottoscritto Consigliere regionale

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali. RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici

Dettagli

LE COLLABORAZIONI A PROGETTO

LE COLLABORAZIONI A PROGETTO LE COLLABORAZIONI A PROGETTO Un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa esiste in quanto sussistano i requisiti di: continuità della prestazione; inserimento funzionale; personalità della

Dettagli

CONFRONTO LEGGI REGIONALI NORMATIVA NAZIONALE

CONFRONTO LEGGI REGIONALI NORMATIVA NAZIONALE CONFRONTO LEGGI REGIONALI NORMATIVA Ai fini di una riflessione sui criteri di rappresentatività delle associazioni dei consumatori sul territorio, si riportata il confronto tra la normativa regionale vigente

Dettagli

STATUTO FeBAF Articolo 1 (Natura, soci e sede) Articolo 2 (Scopo) Articolo 3 (Competenze)

STATUTO FeBAF Articolo 1 (Natura, soci e sede) Articolo 2 (Scopo) Articolo 3 (Competenze) STATUTO FeBAF Articolo 1 (Natura, soci e sede) É costituita una Federazione tra l Associazione bancaria italiana (ABI), l Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA) e le Associazioni rappresentative

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

Diritto commerciale l. Lezione del 4/12/2015

Diritto commerciale l. Lezione del 4/12/2015 Diritto commerciale l Lezione del 4/12/2015 Associazioni e fondazioni Altre forme di esercizio collettivo dell impresa - Consorzi con attività esterna - GEIE - Impresa coniugale - Contratto di rete - Associazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE, LA CANCELLAZIONE E LA REVISIONE DEL REGISTRO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE.

REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE, LA CANCELLAZIONE E LA REVISIONE DEL REGISTRO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE. REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE, LA CANCELLAZIONE E LA REVISIONE DEL REGISTRO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE. Approvato con delibera di C.C. n. 49 del 06/10/2005. PREMESSA E DEFINIZIONI

Dettagli

Costituire un associazione di volontariato

Costituire un associazione di volontariato Costituire un associazione di volontariato Per il Forum Giovani Trieste, 6 maggio 2011 Intervento di Pierpaolo Gregori Francesca Macuz 1 Il Csv Fvg L attività del Csv Fvg Gestire il CSV La Mission del

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...

Dettagli

Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti.

Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti. ARPA EMILIA-ROMAGNA Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti. Sicurezza sul lavoro e certificazioni ambientali: lo scenario delle responsabilità Bologna 16 ottobre

Dettagli

Commento di Confindustria. Legge europea 2013-bis: estensione della disciplina dei licenziamenti collettivi ai dirigenti.

Commento di Confindustria. Legge europea 2013-bis: estensione della disciplina dei licenziamenti collettivi ai dirigenti. Commento di Confindustria Legge europea 2013-bis: estensione della disciplina dei licenziamenti collettivi ai dirigenti. Con sentenza del 13 febbraio 2014, resa nella causa C-596/12, la Corte di Giustizia

Dettagli

LA TUTELA DELLA SALUTE

LA TUTELA DELLA SALUTE CAPITOLO I LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA 1. Salute e Costituzione L articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo

Dettagli

ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria. Via Dell Annunciata 27 20121 Milano. Codice fiscale 97475750150

ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria. Via Dell Annunciata 27 20121 Milano. Codice fiscale 97475750150 ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria Via Dell Annunciata 27 20121 Milano Codice fiscale 97475750150 ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 31 OTTOBRE 2008 In data odierna alle ore 15.00 a seguito

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo

Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo Art.1 Costituzione e denominazione In applicazione dell art. 8 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e

Dettagli

Regol@mento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare

Regol@mento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare Comune di Spoleto Direzione Politiche della Viabilità Regol@mento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare Il Regolamento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

CIRCOLARE N. 14/E. Roma,10 aprile 2009

CIRCOLARE N. 14/E. Roma,10 aprile 2009 CIRCOLARE N. 14/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,10 aprile 2009 OGGETTO: Transazione fiscale Articolo 32, comma 5 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni,

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8

ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 STATUTO 1 ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita l associazione denominata Amicizia 2. L associazione ha sede in via C. Marchesi 7/D nel comune di Silea (TV). ART. 2 (Statuto) 1. L associazione

Dettagli

Inquadramento giuridico della figura del consulente finanziario indipendente. Scritto da Ugo Bonomini

Inquadramento giuridico della figura del consulente finanziario indipendente. Scritto da Ugo Bonomini "Il mandato di consulenza è un incarico che il cliente conferisce al consulente attraverso la stipulazione e la sottoscrizione di un contratto a prestazioni corrispettive, a titolo oneroso, per lo svolgimento

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

Risoluzione n. 153829 del 10.6.2011

Risoluzione n. 153829 del 10.6.2011 Risoluzione n. 153829 del 10.6.2011 OGGETTO: D.P.R. 4 aprile 2001, n.235, Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande

Dettagli

C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A )

C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A ) C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A ) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ART. 208 DEL D.LGS. 285/1992 (NUOVO CODICE DELLA STRADA). NORME PER L ISTITUZIONE E LA GESTIONE DEL

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI CASTENASO (Bologna) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Adottato con delibera consiliare n. 92 del 20/12/01 INDICE : art. 1 Finalità art.2 Obiettivi comunali

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

Il Contratto di Rete e le Opportunità. Maria Cristina D Arienzo

Il Contratto di Rete e le Opportunità. Maria Cristina D Arienzo Il Contratto di Rete e le Opportunità Maria Cristina D Arienzo Cremona, 4 marzo 2014 Evoluzione normativa Legge 33/2009 Legge sviluppo Legge 122/2010 Legge 134/2012 Legge 221/2012 Legge 99/2013 conv. 99/2009

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA L Associazione ABILMENTE CON TUTTI vuole essere una risposta alla situazione di profondo disagio in cui vengono a trovarsi le persone

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA. Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni

DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA. Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA Ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni Circolare n.4/2005 8 novembre 2005 Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri A tutti i Ministeri - Gabinetto

Dettagli

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto

Dettagli

STATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA

STATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA STATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA Art.1 Costituzione e Sede Ad opera delle organizzazioni di volontariato operanti nel settore della pubblica assistenza

Dettagli

Primi passi per la costituzione di una Associazione

Primi passi per la costituzione di una Associazione Quali sono gli adempimenti iniziali per la costituzione di una Odv o di una Aps? - Stipula dello statuto e dell atto costitutivo - Apertura del codice fiscale - Modello EAS (leggi sezione dedicata) Che

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

CENTRO ANZIANI DI PORCIA

CENTRO ANZIANI DI PORCIA Centro anziani di Porcia Associazione di volontariato O.N.L.U.S Iscritto al n 930 del Registro del Volontariato F.V.G Decreto iscrizione n. 1574 del 23.04.2015 Via delle Risorgive, 3-33080 Porcia (PN)

Dettagli

Forma giuridica dell impresa

Forma giuridica dell impresa Forma giuridica dell impresa Quando una impresa si costituisce deve affrontare il problema di quale forma giuridica scegliere: Impresa individuale Società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.) Società di capitali

Dettagli

SEMINARIO IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E SINDACALI NELLA EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO

SEMINARIO IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E SINDACALI NELLA EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO SEMINARIO IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E SINDACALI NELLA EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO 22-23-24 ottobre 2014 BOLOGNA Relatore: Luigi Ferrara Presidente A.N.CO.R.S.

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo Pubblicata sul BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LOMBARDIA n 38 del 21 settembre

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

ARCESE TRASPORTI S.P.A. Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 CODICE DISCIPLINARE

ARCESE TRASPORTI S.P.A. Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 CODICE DISCIPLINARE ARCESE TRASPORTI S.P.A. Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 CODICE DISCIPLINARE ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA DESCRIZIONE APPROVAZIONE 00 28/07/15 Codice _Disciplinare

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove

Dettagli

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 Di cosa parleremo? Che cos è il non profit? Le ONP: le Fonti normative Le Organizzazioni di Volontariato 2 CHE COS

Dettagli

Risoluzione n. 114/E

Risoluzione n. 114/E Risoluzione n. 114/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 23 maggio 2003 Oggetto: Istanza d interpello Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fondo integrativo Sanitario Dirigenti delle

Dettagli

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del

Dettagli

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI ARTT. 41 47 D.LGS 81/2015 L È UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALLA OCCUPAZIONE DEI GIOVANI. TRE TIPOLOGIE: A) PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE, IL

Dettagli

COMUNE DI NOVENTA PADOVANA Provincia di Padova

COMUNE DI NOVENTA PADOVANA Provincia di Padova COMUNE DI NOVENTA PADOVANA Provincia di Padova Regolamento per l iscrizione al Registro e la partecipazione delle libere forme associative alla Consulta delle Associazioni. Approvato con Delibera di C.C.

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale

SENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Lavoro, Previdenza Sociale Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della disciplina in materia di diritto al lavoro delle persone disabili Audizione Associazione

Dettagli

Roma, 30 ottobre 2008

Roma, 30 ottobre 2008 RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE

Dettagli

Jobs Act: La nuova disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative. Enzo De Fusco

Jobs Act: La nuova disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative. Enzo De Fusco Jobs Act: La nuova disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative Enzo De Fusco CONTRATTO A PROGETTO - NOVITA A far data dall 1/01/2016, l art. 2 si applica la disciplina del rapporto di lavoro

Dettagli

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due

La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

VADEMECUM T.F.R. E PENSIONE COMPLEMENTARE

VADEMECUM T.F.R. E PENSIONE COMPLEMENTARE UNIONE ITALIANA DEL LAVORO SEDE C.S.P. U.I.L. BRESCIA SEGRETERIA PROVINCIALE BRESCIA 26126 BRESCIA VIA VANTINI 20 TELEFONO 030/3753032-294111 TELEFAX 030/2404889 E-MAIL cspbrescia@uil.it VADEMECUM T.F.R.

Dettagli

La riforma del lavoro

La riforma del lavoro La riforma del lavoro Cosa cambia per le imprese LAVORO A CHIAMATA Contratto di lavoro con cui il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione in modo discontinuo

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

a) Determinazione Quote Associative e corrispettivi AssAP Servizi S.r.l. b) Procedura per ammissione in più settori della comunicazione.

a) Determinazione Quote Associative e corrispettivi AssAP Servizi S.r.l. b) Procedura per ammissione in più settori della comunicazione. REGOLAMENTO QUOTE ASSOCIATIVE Approvato dall Assemblea Straordinaria AssoComunicazione del 15 dicembre 2000 a) Determinazione Quote Associative e corrispettivi AssAP Servizi S.r.l. b) Procedura per ammissione

Dettagli

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25 Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il

Dettagli

RISOLUZIONE N. 94/E. Roma, 13 marzo 2008

RISOLUZIONE N. 94/E. Roma, 13 marzo 2008 RISOLUZIONE N. 94/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 13 marzo 2008 OGGETTO Istanza di interpello Articolo 11 Legge 27 luglio 2000, n. 212. Servizi relativi ad attività di scommesse resi

Dettagli

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Il Capo della Direzione. Roma,

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Il Capo della Direzione. Roma, Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Il Capo della Direzione Roma, OGGETTO: Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, e successive modificazioni - Attività di segnalazione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente

Dettagli

Avv. Maurizio Iorio. Aggiornamento al novembre 2013

Avv. Maurizio Iorio. Aggiornamento al novembre 2013 Avv. Maurizio Iorio Aggiornamento al novembre 2013 Domanda : Obbligo o meno per le aziende mandanti che non hanno sede in Italia di iscrivere ad ENASARCO gli agenti operanti in Italia Avendo letto un Suo

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato RUGGHIA. Disciplina dell attività di agente e rappresentante di commercio

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato RUGGHIA. Disciplina dell attività di agente e rappresentante di commercio Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 452 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato RUGGHIA Disciplina dell attività di agente e rappresentante di commercio Presentata il 4 maggio

Dettagli

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento COMUNE DI NICOTERA Prroviinciia dii Viibo Valenttiia REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Nicotera 01 Marzo 2013 1 Albo Comunale delle Associazioni Regolamento Premesso che: L articolo 3, dello

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina

Dettagli