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1 Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 30 settembre 2016 (OR. en) 12583/16 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio n. doc. prec.: 12098/2/16 REV 2 Oggetto: JAI 782 COSI 142 ENFOPOL 302 CRIMORG 112 ENFOCUSTOM 140 GENVAL 98 FRONT 356 Comitato dei rappresentanti permanenti/consiglio Progetto di conclusioni del Consiglio sui furti in abitazione organizzati Si allega per le delegazioni un progetto di conclusioni del Consiglio sui furti in abitazione organizzati, approvate dal comitato permanente per la cooperazione operativa in materia di sicurezza interna (COSI) nella riunione del 28 settembre /16 cip/pdn/s 1 DGD 1C IT

2 ALLEGATO Progetto di conclusioni del Consiglio sui furti in abitazione organizzati IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, ALLARMATO per il notevole aumento dei reati contro il patrimonio commessi negli ultimi anni in Europa da gruppi criminali organizzati ad elevata mobilità e PRENDENDO ATTO CON INQUIETUDINE che la valutazione intermedia per il 2015 della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata e dalle forme gravi di criminalità (SOCTA) stima che si commettano reati al giorno; RICONOSCENDO che l'aumento del numero di furti in abitazione è attribuibile a gruppi criminali itineranti provenienti soprattutto dall'europa sudorientale e orientale, che appartengono alla criminalità organizzata o sono considerati molto vicini ad essa; RICONOSCENDO INOLTRE che tali gruppi dispongono di strutture organizzative transnazionali e sono flessibili e in grado di adattarsi alle contromisure adottate dai singoli Stati, per cui si rende necessaria l'adozione di un'azione concertata a livello europeo per combattere queste reti con efficacia; RILEVANDO che, sebbene i reati contro il patrimonio colpiscano gli Stati membri in modi diversi, tutti gli Stati possono contribuire a combattere questo tipo di criminalità adottando misure specifiche a seconda della loro posizione geografica, delle risorse e della situazione di minaccia individuale; SOTTOLINEANDO che tali reati non solo hanno un notevole impatto negativo sulle imprese, in quanto causano pesanti perdite finanziarie, ma interessano anche numerose vittime in tutta Europa, poiché la criminalità itinerante genera nei cittadini europei un senso di insicurezza che li induce a dubitare della capacità dei servizi di contrasto dell'ue di lottare efficacemente contro questo flagello; NOTANDO CON PREOCCUPAZIONE che, a causa dello specifico modus operandi utilizzato da tali gruppi e della mancanza di un'analisi coordinata, tali serie di furti sono in molti casi considerati incidenti distinti e non un fenomeno di criminalità organizzata transnazionale; 12583/16 cip/pdn/s 2

3 RAMMARICANDOSI che la mancanza di risorse dei servizi di contrasto e delle procure ostacoli le indagini sulle strutture dei gruppi criminali organizzati (OCG) e l'avvio di indagini finanziarie; RICONOSCENDO che nel 2010 l'unione europea ha reagito a questo fenomeno criminale definendo i reati contro il patrimonio commessi da gruppi criminali itineranti una priorità dell'ue in materia di criminalità nel periodo , nel quadro del ciclo programmatico per contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale, 1 e che nel 2013 il Consiglio ha deciso che i "reati organizzati contro il patrimonio commessi da gruppi mobili della criminalità organizzata" (MOCG) costituiscono una delle priorità dell'ue in materia di criminalità nel periodo ; RICONOSCENDO l'utilità delle azioni sviluppate nel quadro dei piani d'azione operativi per i reati organizzati contro il patrimonio (OPC) nell'ambito dell'attuale ciclo programmatico dell'ue, che hanno già portato al riconoscimento nell'ue del carattere organizzato degli OPC commessi da MOCG, a un forte aumento dello scambio di informazioni tra Stati membri e con Europol, al rafforzamento dell'immagine dell'ue e all'avvio di progetti concreti intesi a sostenere il coordinamento delle indagini e il ricorso a speciali tecniche in materia di contrasto; OSSERVANDO che tali conclusioni si basano sui piani d'azione operativi (OAP) per gli OPC nell'ambito del ciclo programmatico dell'ue con un approccio più ampio e olistico; RICONOSCENDO l'importante ruolo di EUROPOL quale piattaforma dell'unione europea per le informazioni sull'attività di contrasto ai fini di un efficiente scambio in Europa di informazioni sui fenomeni criminali e per offrire agli Stati membri un'approfondita analisi su misura e un sostegno operativo, nonché l'importante ruolo di EUROJUST per l'azione penale e la cooperazione giudiziaria a sostegno degli Stati membri; RICONOSCENDO che l'agenzia dell'unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL) è l'agenzia dell'ue responsabile della formazione dei funzionari incaricati del contrasto in tutta Europa; / / /16 cip/pdn/s 3

4 RILEVANDO la necessità di finanziamenti futuri sufficienti e meglio coordinati da parte della Commissione e di Europol per mantenere le azioni in corso sugli OAP per gli OPC coronate da successo ed estendere ulteriormente le attività attualmente finanziate dall'accordo di delega EMPACT, da altri programmi del Fondo sicurezza interna (ISF) e da precedenti finanziamenti nel quadro del programma specifico "Prevenzione e lotta contro la criminalità" (ISEC), 1. INVITA GLI STATI MEMBRI E LE PERTINENTI AGENZIE DELL'UE a: migliorare ulteriormente il dialogo strategico-politico e il coordinamento operativo tra gli Stati membri e gli organi e le pertinenti agenzie dell'unione europea, in particolare Europol ed Eurojust, al fine di assicurare la coerenza, l'allineamento e la corretta concentrazione delle azioni nazionali e internazionali nella lotta contro i furti in abitazione organizzati, poiché i mezzi disponibili devono essere utilizzati nel modo più efficiente ed efficace. La piattaforma EMPACT, nella misura in cui gli OPC continuano ad essere una priorità dell'ue in materia di criminalità, sarà utilizzata come strumento di coordinamento chiave, coordinando gli sforzi e assicurando il conseguimento dell'integrazione/allineamento tra i progetti relativi agli OPC di altre reti e organizzazioni dell'ue interessate (rete europea di prevenzione della criminalità (REPC), rete informale per l'approccio amministrativo, CEPOL); fare un uso ottimale delle risorse e rispettare i canali ufficiali di scambio di informazioni e, quindi, costruire reti operative, orientate a compiti specifici tra le agenzie competenti e gli Stati membri sulla base delle attuali strutture multilaterali per lo scambio di informazioni, fra cui Europol, Siena, Interpol ed Eurojust, e coinvolgere i gruppi di esperti esistenti, prestando attenzione a coordinare (o riunire) analoghi sforzi esistenti e a razionalizzare la creazione di nuove reti nel senso di una possibile espansione della portata di quelle esistenti; migliorare lo scambio di esperienze su questioni strategiche e la sensibilizzazione al fenomeno della criminalità organizzata transnazionale creando un elenco europeo di punti di contatto nazionali sui furti in abitazione e una piattaforma dedicata Europol destinata ad un forum di esperti (EPE) e facendone parte integrante del programma di CEPOL; affrontare questa minaccia applicando un approccio più multidisciplinare, che includa non solo misure volte a migliorare l'azione di contrasto, ma anche idee per rafforzare la prevenzione dei furti e l'adozione di misure amministrative a complemento delle iniziative nel quadro del diritto penale; 12583/16 cip/pdn/s 4

5 2. INVITA GLI STATI MEMBRI a: prendere le mosse e trarre vantaggio da progetti transfrontalieri di successo contro i furti in abitazione organizzati e altre forme di OPC, come "Rafforzamento della lotta contro i gruppi criminali organizzati itineranti della regione del Mar Baltico", "Reati contro il patrimonio nella regione del Danubio e "Operazione Decebalus sui MOCG" della regione del Mar Nero occidentale, quali migliori prassi per combattere i reati organizzati contro il patrimonio, nonché promuovere e sostenere i progetti ISF esistenti come "OPC Parigi", "Furti in abitazione" e "Progetto della regione euroasiatica e dei Balcani occidentali"; intensificare la cooperazione con i paesi di origine (Stati membri e paesi terzi), per combattere efficacemente contro le bande dedite a furti organizzati. Ciò significa attualmente implicare maggiormente i paesi dell'europa sudorientale e orientale nella priorità dell'ue in materia di criminalità "Reati organizzati contro il patrimonio" e continuare a rafforzare le relazioni con altri paesi non membri dell'ue; incoraggiare lo scambio di informazioni e la fornitura di dati per l'analisi relativa agli autori itineranti di reati contro il patrimonio tramite un uso più intenso, se del caso, del sistema di informazione Europol (SIE), del punto focale di Europol Furtum e degli strumenti di scambio di informazioni Prüm; intensificare la lotta contro i reati organizzati contro il patrimonio in generale e in particolare contro i furti in abitazione a livello dell'ue, istituendo un gruppo di sostegno temporaneo di esperti/analisti nazionali presso il punto focale di Europol Furtum; rafforzare la cooperazione tra le agenzie di contrasto dei paesi colpiti dai MOCG, nonché la cooperazione con Eurojust e aumentare il numero di squadre investigative comuni al fine di combattere l'intera rete transfrontaliera degli autori dei reati. Ciò richiede una strategia più attiva da parte delle procure nazionali per contrastare la componente transfrontaliera della rete criminale; 12583/16 cip/pdn/s 5

6 avviare programmi d'informazione e di sensibilizzazione sulla prevenzione dei furti in abitazione in generale nonché sulle misure di protezione contro i furti (individuali) (in particolare per le vittime dei furti) a livello dell'ue, riunire progetti di prevenzione in cooperazione con la rete europea di prevenzione della criminalità (REPC) e intensificare anche la cooperazione con il settore privato per migliorare la prevenzione; cooperare con la rete informale sull'approccio amministrativo per elaborare progetti volti a migliorare le competenze degli Stati membri sull'uso delle misure amministrative per impedire a tali gruppi della criminalità organizzata di infiltrarsi nell'infrastruttura giuridica, tenendo conto delle conclusioni e raccomandazioni dello studio UE finanziato tramite il programma specifico "Prevenzione e lotta contro la criminalità" (ISEC) sulle "misure amministrative atte a prevenire e affrontare la criminalità" e delle conclusioni del Consiglio sull'approccio amministrativo per prevenire e contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità organizzata 3 ; condividere esperienze e migliorare ulteriormente la nuova tecnologia delle attività di polizia predittive che offre nuovi e promettenti risultati e contribuisce ad un migliore utilizzo delle risorse; applicare e sviluppare ulteriori misure di sostegno alle sanzioni coercitive, come la diffusione delle migliori prassi, nel caso di autori di reato minorenni, al fine di liberarli dall'influenza dei veri criminali e offrire loro migliori prospettive future; applicare le suddette misure non solo ai furti in abitazione ma anche ai furti a danno di locali commerciali e ad altri fenomeni di OPC che raggiungono un livello critico negli Stati membri; 3. INVITA LA COMMISSIONE a: sostenere gli Stati membri per garantire l'effettiva attuazione dei futuri piani d'azione operativi per gli OPC nel quadro del ciclo programmatico dell'ue, nonché appoggiare la cooperazione tra tutti i servizi di contrasto e le autorità giudiziarie pertinenti degli Stati membri, tra l'altro assicurando la messa a disposizione di finanziamenti adeguati attraverso il fondo EMPACT, e chiede azioni dell'unione nell'ambito dell'isf, tenendo conto dei risultati positivi conseguiti dai progetti finanziati in passato; / /16 cip/pdn/s 6

7 4. INVITA LE AGENZIE COMPETENTI DELL'UE a: promuovere la cooperazione tra agenzie concentrandosi principalmente sulla sinergia delle attività di tutte le agenzie coinvolte e sullo scambio di informazioni, in particolare Europol ed Eurojust; individuare e analizzare gli ostacoli pratici in materia di misure di contrasto, azione penale e cooperazione giudiziaria, nonché adottare misure concrete per migliorare l'utilizzo degli strumenti giuridici dell'ue e internazionali (Eurojust, Europol) /16 cip/pdn/s 7