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1 Regione Emilia Romagna Provincia di Bologna Comune di Bologna Calcolo dei valori previsionali del campo elettrico del campo elettromagnetico e valutazione delle DPA delle cabine elettriche e dei cavidotti ed elettrodotti ai sensi del D.P.C.M. 08/07/2003 integrato dal D.M. 29/05/2008 Impianto: 2208_Bologna Soggetto Responsabile: E.ECO srl Località: Via della Salute snc ROMA 18/03/2011 Il Tecnico Ing. Luigi Galloppa Prog. Elettrico: Ing. Luigi GALLOPPA Via della Madonna dei Monti 50, ROMA l.galloppa@energyexpert.it

2 RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA DI CALCOLO DEL CAMPO ELETTRICO E DEL CAMPO DI INDUZIONE MAGNETICA (CORREDATA DAI RISPETTIVI DIAGRAMMI) PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DELLA LEGGE N 361/2001 E DEI RELATIVI DECRETI ATTUATIVI PREMESSA L obiettivo della presente relazione e degli elaborati grafici allegati, è la determinazione del campo elettrico (E) e di induzione magnetica (B) per l elettrodo tto utilizzato per il trasporto dell energia elettrica ad una tensione di 20 kv e nelle cabine di inverter e di trasformazione, nonché della valutazione delle relative DPA, presso il campo fotovoltaico in progetto in via della Salute snc, Comune di Bologna in provincia di Bologna, nelle vicinanze dell aeroporto. Per quanto riguarda gli elettrodotti in progetto questi possono essere distinti in due diversi tratti: quello che va dalle cabine inverter/trasformatore alla cabina di consegna e quello che va da quest ultima alla rete di distribuzione esistente. L elettrodotto di connessione tra la cabina di consegna e la rete Enel Distribuzione sarà realizzato da quest ultimo ente;al momento della redazione della presente relazione non è nota quale tipologia di elettrodotto sarà proposta dall ENEL per l allaccio. Comunque allo scopo di fornire una risposta inerente il valore della DPA riguardante tratti di elettrodotto realizzati dall Enel sarà allegata scheda predisposta dall Enel estratta dalle Linea Guida per l applicazione del dell Allegato al DM L impianto ha una potenza complessiva di 2,308 MW, frequenza di 50 Hz e tensione di 20 kv a valle della cabina di trasformazione di pari potenza. Dalla cabina parte una conduttura con le seguenti caratteristiche: Tensione; 20 kv Corrente nominale; 100 A Cavo; EPR Conduttore; rame 3x50 mmq 1. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI 1. a Normativa Comunitaria Raccomandazione del Consiglio 519/1999/CE del 12 Luglio 1999 recante Limitazione dell esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0Hz a 300GHz. Con essa il Consiglio fornisce agli stati membri i valori relativi ai limiti base ed ai livelli di riferimento, così come definiti dail ICNIRP (International Commission Non lonizing Radiation Protection) nelle proprie linee guida.

3 1. b Normativa Nazionale D.P.C.M. 23 Aprile 1992 Limiti massimi d esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50Hz) negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno. D.M. 10 Settembre 1998 n. 381 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana. Documento redatto nel Luglio/Settembre 1999 dal Gruppo di lavoro interministeriale, di cui al Decreto del Ministero dell Ambiente 2 giugno 1997, relativo alle linee guida applicative del D.M. 10 Settembre 1998 n Legge 22 Febbraio 2001 n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. D.P.C.M. 8 Luglio 2003 Fissazione dei limiti d esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50Hz) generati dagli elettrodotti. DM 29 maggio 2008, GU n.156 del 5 luglio 2008, Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti. 1.c Norme CEI Norma CEI del 1996 Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche Norma CEI del 2001 Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell intervallo di frequenza 0Hz 10kHz. Norma CEI Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 (art.6). Parte I 1. d Normativa Regionale Emilia Romagna Legge Regionale del 31/10/2000 n 30 e s.m.i. 1.e Sintesi della metodologia di calcolo utilizzata Il DPCM 8 luglio 2003, all art. 6, prevede che il proprietario/gestore dell elettrodotto comunichi alle autorità competenti l ampiezza delle fasce di rispetto ed i dati utilizzati per il calcolo dell induzione magnetica, che va eseguito, ai sensi del dell allegato al Decreto 29 maggio 2008 (G.U. n. 156 del 5 luglio 2008), sulla base delle caratteristiche geometriche, meccaniche ed elettriche della linea, tenendo conto della

4 presenza di eventuali altri elettrodotti. Detto calcolo delle fasce di rispetto va eseguito utilizzando modelli: 1. bidimensionali (2D), se sono rispettate le condizioni di cui al 6.1 della norma CEI Parte I; 2. tridimensionali (3D)3, in tutti gli altri casi. Al fine di agevolare la gestione territoriale ed il calcolo delle fasce di rispetto il Decreto introduce una procedura semplificata ( 5.1.3), per il calcolo della DPA ai sensi della CEI che fa riferimento ad un modello bidimensionale semplificato, valido per conduttori orizzontali paralleli. Si precisa, tuttavia, che secondo quanto previsto dal Decreto 29 maggio 2008 sopra citato, la tutela in merito alle fasce di rispetto di cui all art. 6 del DPCM 8 luglio 2003 si applica alle linee elettriche aeree ed interrate, esistenti ed in progetto ad esclusione di: linee esercite a frequenza diversa da quella di rete di 50 Hz (ad esempio linee di alimentazione dei mezzi di trasporto); linee di classe zero ai sensi del DM 21 marzo 1988, n. 449 (come le linee di telecomunicazione); linee di prima classe ai sensi del DM 21 marzo 1988, n. 449 (quali le linee di bassa tensione); linee di Media Tensione in cavo cordato ad elica (interrate o aeree - Figura 1); in quanto le relative fasce di rispetto hanno un ampiezza ridotta, inferiore alle distanze previste dal DM 21 marzo 1988, n. 449 e s.m.i. Figura 1 - DPA cavidotto interrato (Fonte ENEL)

5 Un commento particolare si ritiene debba essere fatto alla L. n 36 dei , la quale demanda ad un apposito Decreto attuativo (D.P.C.M. 8 Luglio 2003) l istituzione dei limiti di esposizione per la popolazione. Tali limiti sono i seguenti: Frequenza 50 Htz Intensita del Campo Elettrico (kv/m) Induzione Magnetica (μt) Limite di esposizione (*) (da non superare mai) Valore di attenzione (**) (da non superare in ambienti abitativi e comunque nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore) Obbiettivo di qualità (da non superare per i nuovi elettrodotti o le nuove abitazioni in prossimità degli elettrodotti esistenti) (*) Valori efficaci (**) Mediana dei valori nell arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. Alla luce di quanto sopra si ritiene che il valore di 3 microtesla (pe r il campo di induzione magnetica) e il valore di 5 kv/m (per il campo elettrico) debbano essere considerati valori limite per gli elettrodotti in questione. L intensità del campo elettrico, per qualunque linea, dipende, soprattutto, dalla tensione della linea ed è crescente con la stessa. Gli altri parametri che lo influenzano sono la distanza, la disposizione dei conduttori e, in misura meno rilevante, le dimensioni ed il tipo di conduttore. Le linee interrate presentano valori di campo elettrico estremamente basse e sempre inferiori ai limiti di legge, a causa dell effetto schermante del cavo e, soprattutto del terreno (Norma CEI par ). Il campo di induzione magnetica prodotto da una linea in cavo, al contrario di quanto succede per il campo elettrico, ha una entità rilevante, in quanto sia la guaina del cavo che il terreno non producono un effetto schermante. Il suo valore dipende soprattutto dalla intensità di corrente nei conduttori. Alla luce di ciò ed essendo la linea oggetto di calcolo interrata, nel seguito sarà effettuato il calcolo ed i relativi diagrammi soltanto per il solo campo di induzione magnetica. Tutti i calcoli saranno eseguiti utilizzando gli algoritmi di calcolo indicati della Norma CEI 211-4, con particolare riferimento all art. 4.3.

6 2. CALCOLO 2.1 Elettrodotto interrato tratto cabine inverter/trasformatore => cabina di consegna Induzione magnetica elettrodotto in cavo interrato. Dati di calcolo: Linea in configurazione di terna piana, interrata, con conduttori posti a 5 cm di distanza reciproca, con isolamento in EPR, di sezione 3x1x50 mmq. Profondità di posa 0,6 m Tensione 20 kv Corrente 100 A CAMPO DI INDUZIONE MAGNETICA (B) μt (m) al suolo a 50 cm dal suolo a 1 metro dal suolo

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8 Alla luce del risultati ottenuti, con le ipotesi sopra riportate, si può concludere che, per la conduttura in oggetto e in nessun punto della stessa, sono superati i limiti previsti dalla Legge n 36 del ed ai relativi decreti attuativi. È opportuno ricordare che le previsioni della presente relazione, qualora necessario, andranno poi verificate attraverso opportune misure effettuate al sensi delle vigenti disposizioni di Legge e della Norma CEI del gennaio Calcolo campo elettrico. Come già accennato le linee interrate presentano valori di campo elettrico estremamente basse e sempre inferiori ai limiti di legge, a causa dell effetto schermante del cavo e, soprattutto del terreno (Norma CEI par ). 2.2 Elettrodotto tratto cabina di consegna/rete Enel Distribuzione. Si rimanda alle Linea Guida per l applicazione del dell Allegato al DM allegate alla in estratto alla presente relazione. 2.3 Calcolo della DPA cabine inverter/trasformatori La presente valutazione ha avuto lo scopo di effettuare il calcolo previsionale del campo magnetico a frequenza di rete 50 Hz emesso dalle cabine di trasformazione bt / MT P54 + P66, per un impianto SC 1000 MV, al fine d individuare le zone in cui è permessa la permanenza prolungata di persone superiore alle quattro ore giornaliere relativamente al rispetto del limite di 3 μt (obiettivo di qualità) a salvaguardia della popolazione (DPCM 08/07/2003) Sorgenti di campo magnetico Detto calcolo previsionale è stato effettuato attraverso il calcolo della Dpa (DM 29/05/2008). In ciascuna cabina è installato un trasformatore da 1000 kva (20000/270 V/V). Nel calcolo sono stati trascurati i campi magnetici prodotti dagli avvolgimenti dei trasformatori in quanto essendo solenoidali essi restano circoscritti all interno dei lamierini e pertanto trascurabili già a pochi metri. I calcoli valgono indifferentemente sia per la P54 che per la P66 in considerazione del fatto che si trascura il contributo dovuto ai cavi MT (la corrente riferita al primario del trasformatore pari a 14,43 A dà un contributo poco rilevante) Calcolo Dpa La Dpa, distanza di prima approssimazione, per le cabine è la distanza, in pianta sul livello del suolo, da tutte le pareti della cabina stessa, che garantisce che ogni punto, la cui proiezione al suolo disti dalla proiezione del perimetro di cabina più di Dpa, si trovi

9 all esterno delle fasce di rispetto. Per fascia di rispetto s intende, in questo caso, lo spazio circostante la cabina che comprende tutti i punti, al di sopra e al di sotto del livello del suolo, caratterizzati da un induzione magnetica d intensità maggiore o uguale all obiettivo di qualità ( 3μT). Come prescritto dall articolo 4, comma i lettera h della Legge Quadro n. 36 del 22 febbraio 2001, all interno delle fasce di rispetto non è consentita alcune destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore. Il calcolo è stato fatto con riferimento al sistema trifase BT, percorso dalla corrente nominale di bassa in uscita dal trasformatore, nell ipotesi che la distanza tra le fasi fosse pari al diametro dei cavi reali in uscita dal trasformatore stesso. Nel caso specifico in ciascuna cabina (classificabile come cabina di ultima generazione realizzata secondo gli standard di riferimento nazionali) è installato un trasformatore di potenza pari a 500 kva. Per il calcolo è stato considerato come diametro dei conduttori un valore pari a 0,0634 m (due volte il diametro di un cavo da 300 mm 2 - formazione dei cavi BT 3 x (2 x 300) mm 2 ) e una corrente pari a 1069,199 A (corrente nominale secondaria del trasformatore). Pertanto, servendoci della corrente nominale di bassa tensione del trasformatore e del diametro dei cavi reali in uscita dal trasformatore e applicando la formula riportata sul DM 29/05/08 è stato calcolato il rapporto Dpa / sqr I. Detto rapporto moltiplicato per e approssirnato al mezzo metro successivo restituisce Dpa. Dpa / sqr I = x 0,5241 Relativamente alla nuova metodologia di calcolo definita nel decreto 29 Maggio 2008, la distanza di prima approssimazione, ovvero la distanza minima al di sopra della quale si ottiene l obiettivo di qualità dei 3 μt risulta pari a Dpa = 3,5 m dal muro della cabina. Considerazioni: I risultati ottenuti sono molto cautelativi in quanto: sono riferiti alla corrente nominale secondaria del trasformatore; la formula del DM 29/05/2008 per il calcolo della Dpa fa riferimento a linee infinite; in base a quanto riportato nel DM 29/05/2008 la Dpa viene tracciata dal muro esterno della cabina senza considerare il fatto che ci sono alcune pareti che sono ortogonali alle linee bt. Si ricorda che nei luoghi di lavoro vale quanto prescritto dal D.Lgs che prevede a salvaguardia dei lavoratori un valore di induzione magnetica pari a 500 μt. Il limite di 3 μt (obiettivo di qualità) è un valore relativo alla salvaguardia della popolazione Considerazioni sul campo elettrico Il campo elettrico associato alle sorgenti descritte si può ritenere trascurabile grazie all effetto schermante dei muri di contenimento.

10 Si riporta la vista su pianta delle cabina in questione con la relativa Dpa. 3. CONCLUSIONI Alla luce del risultati ottenuti, con le Ipolesi sopra riportate, si può concludere che, per il cavidotto in oggetto e in nessun punto della stesso nonché nelle aree in prossimità della cabina inverter/trasformatore e cabina di consegna, sono superati i limiti previsti dalla Legge n 36 del ed al relativi decreti attuativi. È opportuno ricordare che le previsioni della presente relazione andranno verificate attraverso opportune misure effettuate al sensi delle vigenti disposizioni di Legge e della Norma CEI del gennaio 2001.

11 ALLEGATO: Estratto delle linee guida DPA ai sensi del DM 29/05/2008 a cura di ENEL DISTRIBUZIONE

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Spett.li: Istituto Istruzione Superiore S. D Arzo Montecchio Emilia Dirigente Scolastico Rossana Rossi reis00400d@pec.istruzione. Sezione Provinciale di Reggio Emilia Via Amendola, 2-42122 Reggio Emilia Tel. 0522/336011 Fax 0522/330546 e-mail: urpre@arpa.emr.it pec: aoore@cert.arpa.emr.it http://www.arpa.emr.it/reggioemilia Pratica

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