COMUNE DI BARGA PROVINCIA DI LUCCA
|
|
- Tommaso Cappelletti
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Spett.le Regione Toscana Direzione Ambiente ed Energia Settore valutazione impatto ambientale Valutazione ambientale energetica Opere pubbliche di interesse strategico regionale Piazza Unità Italiana, Firenze regionetoscana@postacert.toscana.it Oggetto: D.Lgs. 152/2006 art. 27-bis, L.R. 10/2010 art. 73-bis, D.P.G.R 11 Aprile 2017, n. 19/R; procedimento finalizzato al rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale relativo al Progetto dello stabilimento KME Italy spa di Fornaci di Barga con la realizzazione di una piattaforma energetica da realizzarsi nello stabilimento ubicato in località Fornaci di Barga nel comune di Barga (LU). Proponente KME Italy S.p.A. Trasmissione chiarimenti Facendo seguito alla Vs. nota ns. prot. n del , con la quale, a seguito dell istruttoria condotta, si comunica che sono emersi alcuni potenziali aspetti di incompatibilità del progetto in esame in rapporto ai criteri escludenti di localizzazione definiti dal Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati e si chiede al Comune di Barga un chiarimento riguardo all'esatta localizzazione del perimetro dell'invariante a dichiarata valenza ambientale al fine di verificarne le intereferenze con gli interventi in progetto, con la presente si precisa quanto segue: - Il Piano Strutturale (P.S.) del Comune di Barga è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 2 del 15/01/2010; - La L.R. n. 1 del 03/01/2005 Norme per il governo del territorio vigente al momento della stesura e approvazione del P.S., definiva all art. 4 le invarianti strutturali, da sottoporre a tutela al fine di garantire lo sviluppo sostenibile, come le risorse, i beni e le regole relative all'uso, individuati dallo Statuto del Territorio, nonché i livelli di qualità e le relative prestazioni minime; - Il P.S., all art. 31 delle Disposizioni Normative, individua quali Invarianti Strutturali le funzioni, i livelli di qualità e le relative prestazioni minime riferite a particolari aree del territorio comunale in cui sono concentrate risorse e beni (elementi puntuali e lineari, concentrati o diffusi) che per ragioni fisiche, paesaggistico-ambientali, storiche, culturali, economiche, produttive, abitative, infrastrutturali e/o di servizio alla comunità, costituiscono gli elementi cardine dell identità dei luoghi e non possono pertanto essere alterati o distrutti senza grave compromissione del territorio stesso. Le Invarianti Strutturali sono individuate sulla base del Quadro Conoscitivo ed in particolare modo discendono dall interpretazione della sintesi dei valori e delle emergenze territoriali. Il P.S. attraverso le Invarianti Strutturali intende tutelare, salvaguardare, promuovere e valorizzare la corretta utilizzazione e la tipicità degli ambiti territoriali e delle risorse in essi ricomprese nonché il loro rapporto sistematico con la specificità dei luoghi. Il perimetro degli ambiti territoriali caratterizzanti le Invarianti Strutturali ha valore conformativo ai soli fini della loro identificazione. Il Regolamento Urbanistico (R.U.) potrà, a seguito di un più 1
2 approfondito Quadro Conoscitivo, definire a maggiore dettaglio gli elementi territoriali costituenti l Invariante Strutturale e articolare con prescrizioni di maggiore efficacia e cogenza la disciplina. L individuazione nell ambito dello Statuto delle Invarianti Strutturali, costituisce accertamento delle caratteristiche intrinseche e connaturali dei beni immobili in essi ricompresi e pertanto le conseguenti limitazioni alle facoltà di godimento dei beni, ai sensi dell articolo 6 della L.R. n. 1/05, non danno luogo ad alcun indennizzo. In virtù di quanto sopra, il P.S., all elaborato 34QP1a Invarianti Strutturali del quadro propositivo che costituisce sintesi interpretativa del Quadro Conoscitivo, indica per l area in esame le seguenti Invarianti Strutturali: la vegetazione ripariale Il P.S. individua inoltre i Sistemi Funzionali quali le relazioni sistemiche, gli ambiti territoriali nei quali sono concentrate azioni e destinazioni d uso finalizzate al conseguimento di obiettivi rivolti alla riorganizzazione funzionale e formale di aree, di insediamenti e di infrastrutture e alla tutela e alla valorizzazione del territorio. 2
3 In particolare individua quale Sub-sistema Funzionale degli ambienti fluviali e del reticolo idrografico minore l asta del fiume, le opere di regimazione idraulica (briglie, argini, chiuse, muraglioni, casse di laminazione, ecc.), nonché gli ambiti territoriali di stretta pertinenza sia da un punto di vista idraulico (ambiti di naturale esondazione) che da un punto di vista paesaggistico ambientale. - Il Regolamento Urbanistico, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 17 del 22/03/2014, è l atto di governo del territorio del Comune di Barga che attua le disposizioni del P.S. e, ai sensi dell art. 55 della L.R. n. 1/05, disciplina l attività urbanistica ed edilizia per l intero territorio comunale nel rispetto dell identità culturale dei luoghi e fermi restando la salvaguardia e la qualificazione del patrimonio ambientale e storico architettonico e le prescrizioni, gli obiettivi di qualità e i criteri stabiliti nel P.S. vigente. Il R.U. dà operatività alle disposizioni del P.S. approvato dal Consiglio Comunale con Delibera n. 2 del 15/01/2010, e detta ogni necessaria ed opportuna disposizione volta alla tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio. Al fine di perseguire l obiettivo di sostenibilità ambientale, che assume valenza trasversale per tutti gli altri obiettivi specifici, le trasformazioni urbanistiche ammesse dal R.U. devono osservare le disposizioni finalizzate alla sostenibilità e alla qualità degli interventi previsti e garantire che tutti gli interventi siano compiuti nel rispetto dei requisiti di qualità urbana, ambientale, edilizia e di accessibilità al fine di prevenire e risolvere i fenomeni di degrado. Anche nei casi di intervento di recupero del patrimonio edilizio esistente, gli interventi devono essere caratterizzati da disegno urbano armonico con l intorno paesaggistico e il contesto edificato, che segua gli elementi strutturali del territorio (sistemazioni idrauliche, percorsi, linee del terreno) e la sua morfologia e che si rapporti inoltre, in scala appropriata e linguaggio architettonico armonizzato, all eventuale tessuto urbano limitrofo storicizzato. Tutti gli interventi non devono alterare il reticolo idraulico superficiale e devono garantire una corretta regimazione delle acque. Sono da attuare misure per la tutela dei corsi d acqua quali ecosistemi costituiti dall habitat acquatico e dalle comunità vegetali, animali e ripariali come da specifici indirizzi e prescrizioni del Piano di Gestione delle acque de Distretto Idrografico del Fiume Serchio. Il Regolamento Urbanistico individua l Area interessata dal Progetto dello stabilimento KME Italy spa di Fornaci di Barga per la realizzazione di una piattaforma energetica come Area Produttiva, zona omogenea di tipo D, Area Produttiva KME Fornaci di Barga D7 ed nel dettaglio area D7-3 con la seguente disciplina normativa: Area soggetta a Piano di recupero finalizzato al superamento delle situazioni di degrado antropico e ambientale rilevate con possibile realizzazione di interventi di nuova costruzione e/o sostituzione edilizia per attività di carattere artigianale e industriale e/o per la collocazione di attività già ubicate in sede impropria. L intervento dovrà prevedere la riqualificazione e rinaturalizzazione delle fasce fluviali con l inserimento di percorsi attrezzati e opere che garantiscano nel loro insieme la continuità della fruizione e accessibilità del fiume e la permanenza delle connessioni ecologiche. Alla luce della definizione dell invarianti strutturale della L.R. 1/05 le risorse, i beni e le regole relative all'uso - vigente al momento della stesura e approvazione del P.S., che non prevedeva specifiche definizioni e caratterizzazioni delle Invarianti Strutturali di valenza ambientale (il P.S. vigente non specifica espressamente la valenza delle Invarianti con indicazioni tipo paesaggistico, ambientale, storico-architettonico, ecc.), appare evidente la pacifica sussistenza, per il bene 3
4 espressamente indicato anche graficamente come Invariante Strutturale, dei requisiti per riconoscere allo stesso la valenza ambientale. In considerazione poi di quanto riportato nel PS:.. omissis.. - le aree protette e la rete ecologica provinciale costituita dai S.I.R. e dalle connessioni ecologiche; - il territorio del fiume Serchio, quale componente di interesse sovracomunale, con le sue pertinenze e il suo intorno a prevalente naturalità; - le relazioni del fiume con gli insediamenti attraversati; - il sistema delle relazioni a rete tra i centri e i nuclei urbani della Valle del Serchio (omissis); - gli edifici, i nuclei e i complessi edilizi di matrice antica (es. mulini) e i manufatti di archeologia industriale e produttiva, ubicati prevalentemente lungo i corsi d acqua. e delle regole d uso stabilite dallo stesso e ulteriormente declinate con la redazione del R.U., ribadendo che il termine perimetrazione non risulta coerente con le disposizioni dell art. 4 della L.r. n. 1/05 in virtù delle precedenti considerazioni, si ritiene che, l Invariante Strutturale di valenza ambientale debba essere cartograficamente perimetrata come segue - Invariante Strutturale di Valenza Ambientale Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti, cordiali saluti Il Responsabile Ing. Francesca Francesconi 4
5 Documento sottoscritto con firma digitale ai sensi e per gli effetti del D.Lgs 82/ Codice dell Amministrazione Digitale modificato ed integrato dal D.Lgs. n. 235/2010, del D.P.R. n.445/2000 e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. Tale documento è memorizzato digitalmente su banca dati del Comune di Barga. 5
1 UTOE CHIANNI (1, 1a, 1b)
1 UTOE CHIANNI (1, 1a, 1b) GLI STANDARDS URBANISTICI POPOLAZIONE: 1054 abitanti esistenti POPOLAZIONE: 211 abitanti insediabili Standards totali esistenti: 65.563 mq - destinati a servizi collettivi: 12.401
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI
Provincia di Massa-Carrara PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (approvazione) Premessa... 3
INDICE Premessa... 3 1. Conformità del quadro conoscitivo del P.T.C. al P.I.T. e sue integrazioni e specificazioni... 3 2. Conformità del quadro conoscitivo del P.T.C. in relazione agli indirizzi e prescrizioni
Estratto tavola di Struttura Tav.1a.2_Ambiti di conservazione e riqualificazione su CTR
ESTRATTO PIANO URBANISTICO COMUNALE DI GORRETO Palazzo Centurione Estratto tavola di Struttura Tav.1a.2_Ambiti di conservazione e riqualificazione su CTR Estratto tavola di Struttura Tav.1b.2_Ambiti di
CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler
CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per
INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE
SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE L area è situata lungo la provinciale SP 148 Via Roma, in prossimità del centro storico di Romano Centro. Verso nord-ovest l area confina con un area agricola mentre
La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale
Piano Paesaggistico Regionale
Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Ambiente Territorio e Infrastrutture Piano Paesaggistico Regionale NORME REGIONALI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE estratte dalla LEGGE REGIONALE
IL PIANO PAESAGGISTICO DELLE TOSCANA PROSPETTIVE DI ATTUAZIONE ALLA DIMENSIONE LOCALE
IL PIANO PAESAGGISTICO DELLE TOSCANA PROSPETTIVE DI ATTUAZIONE ALLA DIMENSIONE LOCALE Arch. Fabrizio Cinquini INU Sezione Toscana 1 PIANO DI INDIRIZZO TERRITORIALE REGIONALE (P.I.T.) CON VALENZA DI PIANO
CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007
CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PTCP 2007 Piacenza, Sala del Consiglio Provinciale, 12 febbraio 2008 DAL QUADRO CONOSCITIVO AL DOCUMENTO PRELIMINARE Il sistema del territorio rurale Elena Fantini Servizio
ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500
DOCUMENTO DI PIANO - OSSERVAZIONI DP osservazioni DP osservazioni ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni DOCUMENTO DI PIANO QUADRO RICOGNITIVO DP 1m 1 Stato di attuazione
VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE
VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE Mattagnano - Inquadramento paesaggistico dell area d intervento
COME È FATTO IL PIANO
Ottobre 2009 COME È FATTO IL PIANO Il PTCP di Siena ha tre componenti vitali: - una base, costituita dal Quadro Conoscitivo - una struttura, lo Statuto, nel quale prendono corpo i sistemi territoriali,
Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo
L.R. 51/1975 L.R. 12/2005 PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO APPROVAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE FDSFASDFASF APPROVAZIONE COMUNALE CON PARERE DI COMPATIBILITA AL P.T.C.P. Nuovo quadro
n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082
n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: C Foglio: 4 Mappale: 1082 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all UTOE
RELAZIONE TECNICA. Responsabile del procedimento Arch. Mario Lopomo. Luglio 2010
VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE ED AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA DI SERVIZIO DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER PERSONE AFFETTE DA AUTISMO. RELAZIONE TECNICA Responsabile
IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche
Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO
Il ruolo delle aree di pertinenza fluviale negli indirizzi della pianificazione sostenibile: un progetto pilota
Il Piano Territoriale di Coordinamento strumento di pianificazione per la sostenibilità dello sviluppo: l esperienza del P.T.C.P. di Pistoia a confronto Montecatini Terme, 7 Ottobre 2009 Il ruolo delle
Consiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL 24 LUGLIO 2013. Presidenza del Presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci. Deliberazione 24 luglio 2013, n. 74: Adozione dell
ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE
ELABORATO 02 e ESTRATTO N.T.A. VARIANTE Art. 6 Zone urbanistiche Ai fini della organizzazione ed applicazione della disciplina urbanistica e paesistico - ambientale nel territorio comunale, il Piano individua
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE
Estratto P.O. Scala 1:2000
Estratto P.O. Scala 1:2000 1/7/2019 Informazioni sulla selezione PIANO OPERATIVO Riepilogo normativa vigente sull'area selezionata Superficie area: 120738.52 mq NORMATIVA VIGENTE SULL'AREA Articolazione
Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1
Allegato 3.A Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP AMBITER s.r.l. 1 Obiettivi del PTCP Asse 1 La qualità dell ambiente Riconnettere e riqualificare gli spazi naturali frammentati
REGIONE LIGURIA. LR 36/1997 Legge urbanistica regionale come modificata dalle LR 11/2015, 29/2015 e LR 29/2016
REGIONE LIGURIA Legge urbanistica regionale come modificata dalle LR 11/2015, 29/2015 e LR 29/2016 LR 49/2009 Misure urgenti per il rilancio dell'attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di ARIZZANO (VCO). Approvazione della Variante generale di adeguamento al P.A.I..
REGIONE PIEMONTE BU37S1 15/09/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 5 settembre 2016, n. 33-3893 L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di ARIZZANO (VCO). Approvazione della Variante generale
VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE
COMUNE DI VIAREGGIO Ufficio progettazione urbanistica VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE Cap.1 Premesse e Valutazioni Generali
Piano Strutturale Intercomunale dell area pisana Elaborati prodotti e ulteriori materiali da produrre
Piano Strutturale Intercomunale dell area pisana Elaborati prodotti e ulteriori materiali da produrre Avvio del procedimento ai sensi dell art.17 della LR 65/2014 1 ELABORATI PRODOTTI Quadro Conoscitivo
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ADOTTATO CON DELIBERA C.C. PUBBLICATO APPROVATO DAL C.C. CON DELIBERA PUBBLICATO SUL BURL IL TECNICO ESTENSORE IL SINDACO n del il n del n del IL SEGRETARIO COMUNALE IN
linee guida per la redazione del piano di governo del territorio
linee guida per la redazione del piano di governo del territorio allegato A delibera C.C. n. 35 del 24/11/2008 24 novembre 2008 ORSENIGO paese più aperto e accessibile più sicuro e solidale più bello e
Giugno Elenco documenti. Allegato 3 alla Deliberazione
Giugno 2016 Elenco documenti Allegato 3 alla Deliberazione Allegato 3 - ELENCO DOCUMENTI Il presente documento con impronta digitale SHA256 costituita da codice alfanumerico (Hash Value) consente l'identificazione
Il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Pistoia. alla luce della normativa vigente
Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Territoriale Prof. Giuseppe De Luca, Dott. Valeria Lingua, Dott. Manrico Benelli Il Piano territoriale di coordinamento della
1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ED INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI DEL TERRITORIO
DIREZIONE URBANISTICA Scheda DISCIPLINA 2015 GUIDA ALLA NUOVA DISCIPLINA URBANISTICO-EDILIZIA 2015 I - Inquadramento generale 1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI
Regione Toscana Assessorato Infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative
Regione Toscana Assessorato Infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative Settore Tutela, Riqualificazione e Valorizzazione del paesaggio _ Arch. Silvia Roncuzzi _ 1 Convenzione europea del
legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015
legge regionale per il governo del territorio (legge regionale 11 marzo 2005, n. 12) 14 febbraio 2015 legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Parte I - Pianificazione del territorio: strumenti di governo
COMUNE DI BORGO A MOZZANO
COMUNE DI BORGO A MOZZANO PIANO ATTUATIVO IN VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER IL RECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DENOMINATO BORGO GIUSTO IN LOCALITA SOCCOLOGNOLA - FRAZIONE PARTIGLIANO
La coerenza del PSS con la programmazione territoriale
PROGETTO STRATEGICO SPECIALE (PSS) VALLE DEL FIUME PO Moncalieri, 10 ottobre 2008 La coerenza del PSS con la Mariella Olivier Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia PSS
Variante al Ptc per la disciplina del territorio rurale. Del. C.P. n 7 del 13/01/2014
Variante al Ptc per la disciplina del territorio rurale Del. C.P. n 7 del 13/01/2014 Piano Territoriale di Coordinamento 2006 Variante al Ptc per la disciplina del territorio rurale avvio procedimento
n. 97 Localizzazione MOLINA DI EQUI Dati catastali Foglio 151 mapp (ex 79)
n. 97 Localizzazione MOLINA DI EQUI Dati catastali Foglio 151 mapp. 625 774 (ex 79) A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: A Foglio: 151 Mappale: 625 - Disciplina dei Sistemi Territoriali:
Piano di Assetto del Territorio. Regione del Veneto. Provincia di Venezia MARCON. Comune di MARCON. Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT
Regione del Veneto Piano di Assetto del Territorio Provincia di Venezia Comune di MARCON MARCON Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT LA RIFORMA URBANISTICA DELLA L. R. 11/2004 Nuova Legge Regionale
IL REGOLAMENTO URBANISTICO alcuni cenni per la definizione dei principali contenuti e della struttura organizzativa. IL REGOLAMENTO URBANISTICO
Venerdì,, 9 giugno 2006 Forum Città Futura I cittadini partecipano alle scelte del Regolamento Urbanistico alcuni cenni per la definizione dei principali contenuti e della struttura organizzativa. Venerdì,
COMUNE DI ARDORE. Il Piano Strutturale Comunale DOCUMENTO PRELIMINARE DEL P.S.C.
DOCUMENTO PRELIMINARE DEL P.S.C. QUADRO CONOSCITIVO Elenco elaborati Slide di presentazione 1. RELAZIONI INTRODUTTIVE Q.C.1.1. Q.C.1.2. Documento programmatico del P.S.C. 1.1.a. 1.1.b. 1.1.c. 1.1.d. 1.1.e.
Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione
Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio Gruppo di progettazione Arch. Antonella Valentini (coordinamento) Arch. Gabriele Paolinelli Arch. Paola
DICHIARAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AI SENSI DELL ART.16 DELLA L.R. 01/05 OGGETTO:ADOZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO
ALLEGATO n 1 DICHIARAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AI SENSI DELL ART.16 DELLA L.R. 01/05 OGGETTO:ADOZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO Premessa: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il Responsabile del
Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). Art. 1
L.R. 13 dicembre 2004, n. 24 (1). Principi, indirizzi e disposizioni per la formazione del Documento regionale di assetto generale (DRAG). (1) Pubblicata nel B.U. Puglia 14 dicembre 2004, n. 148. Art.
Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi
LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85
LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale
REGIONE TOSCANA. Legge Regionale 65/2014 Norme per il governo del territorio come modificata dalle LR 43/2016, 91/2016 e 50/2017
REGIONE TOSCANA Legge Regionale 65/2014 Norme per il governo del territorio come modificata dalle LR 43/2016, 91/2016 e 50/2017 OBIETTIVI E PRINCIPI Garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto
RELAZIONE PROGRAMMATICA
Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA
CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA
SERVIZI PER L EDILIZIA E L'URBANISTICA TERRITORIO E AMBIENTE EDILIZIA PRIVATA DOCUMENTAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA CERTIFICATI URBANISTICI ED EDILIZI CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA ( art. 30
N.T.A. del P.R.G. CON MODIFICHE
N.T.A. del P.R.G. CON MODIFICHE ( Cancellazioni / aggiunte ) Art. 83 - Ambito di recupero ambientale della zona produttiva lungo la Statale Fermana (sottozona D 1.3) 1 Il fondovalle del Rio Petronilla,
COMUNE DI VIDOR. Relazione di sintesi. Adeguamento comunale alla D.G.R. n-1047 del
COMUNE DI VIDOR Adeguamento comunale alla D.G.R. n-1047 del 18.06.2013 LR n.50 del 28.12.2012 Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale di sintesi Data 19.12.2013 Versione 1.0 accompagnatrice di
Via A. De Gasperi n S. Polo d Enza (RE) Tel. 0522/ Fax 0522/ C. F P. Iva ALLEGATO 3
ALLEGATO 3 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.S.C. SPECIFICHE TECNICHE ED URBANISTICHE DI IMMOBILI DI ABITAZIONE CIVILE UBICATI IN SAN POLO D ENZA, VIA NERUDA (VILLAGGIO FERMI), VIA LITOMYSL,
CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA
SERVIZI PER L EDILIZIA E L'URBANISTICA TERRITORIO E AMBIENTE EDILIZIA PRIVATA DOCUMENTAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA CERTIFICATI URBANISTICI ED EDILIZI CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA ( art. 30
REGIONE PIEMONTE BOLLETTINO UFFICIALE N. 13 DEL 01/04/2010
REGIONE PIEMONTE BOLLETTINO UFFICIALE N. 13 DEL 01/04/2010 Autorità di bacino del fiume Po Parma Deliberazione24 febbraio 2010, n. 1/2010 Atti del comitato istituzionale - Adozione del Piano di Gestione
Piano Regolatore Generale
Comune di San Giuliano Terme Provincia di Pisa Piano Regolatore Generale Regolamento Urbanistico ADEGUAMENTO AL 31 DICEMBRE 2009 - Piano Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari dell Ente Variante al Regolamento
COMUNE DI PORTO AZZURRO
A.S.A. Azienda Servizi Ambientali S.p.A. COMUNE DI PORTO AZZURRO - CRISI IDRICA 2017 ADEGUAMENTO DELL ACQUEDOTTO DEL COMUNE DI PORTO AZZURRO NUOVO POZZO REALE Relazione vincoli sovraordinati e compatibilità
La disciplina del paesaggio
Comunicazione 1 commissione consiliare 25 gennaio 2013 La disciplina del paesaggio arch. Sandro Ciabatti COMUNE DI PISA Settore pianificazione urbanistica d area I RIFERIMENTI PRINCIPALI Europei > Convenzione
Piano di Governo del Territorio dei comuni di Sermide e Felonica. di Carlo Peraboni
L adeguamento del PTCP Piano di Governo del Territorio dei comuni di Sermide e Felonica di Carlo Peraboni 16 luglio 2009 2 L approvazione della Legge 12/05 ha rappresentato un importante momento di riflessione
Visto quanto disposto dal D. Lgs n.152/06 e dalla LR n.10/2010 in materia di VAS;
Al Consiglio Comunale Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per modifica normativa e cambio di destinazione di due immobili in area a vincolo paesaggistico - Adozione ai sensi dell'art.19 LR n.65/2014
Barga Coreglia Antelminelli. Bagni di Lucca. Borgo a Mozzano Scandicci La pianificazione intercomunale in Toscana Esperienze a confronto
Barga Coreglia Antelminelli Bagni di Lucca Pescaglia Borgo a Mozzano Scandicci 15.03.2017 La pianificazione intercomunale in Toscana Esperienze a confronto Introduzione 1 La funzione Pianificazione Urbanistica
Ambito AR 14a 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI
Ambito AR 14a 1. CARATTERI FISICI E CONDIZIONI AMBIENTALI Localizzazione: l ambito AR 14a è situato nel quadrante sud-ovest del Comune di Parma in adiacenza a strada Montanara e all area fluviale del Torrente
Variante al P.R.G.C. - L.R. 56/77 Art.17 comma 4. Valutazione ambientale strategica - Rapporto Ambientale
Tabella 6.3 - PTR - Piano Territoriale Regionale Riconoscimento delle articolazioni strategiche e strutturali del territorio regionale, definizione e organizzazione dei sistemi di progettualità locale
Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI
Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI L elenco degli elaborati di seguito riportato costituisce quadro di riferimento generale e completo del redigendo Piano di Governo del Territorio. Gli elaborati riportati
RELAZIONE del RESPONSABILE del PROCEDIMENTO per la redazione della VARIANTE al REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Castelfranco di Sotto
RELAZIONE del RESPONSABILE del PROCEDIMENTO per la redazione della VARIANTE al REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Castelfranco di Sotto Premesso che: Il sottoscritto Ing. Manlio Mattii è stato nominato
Unità Operativa Ufficio di Piano responsabile del procedimento dott. Andrea Caldiroli
Unità Operativa Ufficio di Piano responsabile del procedimento dott. Andrea Caldiroli STRUTTURA DELLA RELAZIONE TECNICA DI VARIANTE VARPGT10 DAL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO ALLA QUALITA DEI SUOLI
PROPOSTA DI DISPOSIZIONI NORMATIVE PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO. - Attività agricole legate alla produzione e attività connesse
PROPOSTA DI DISPOSIZIONI NORMATIVE PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO - Attività agricole legate alla produzione e attività connesse - Tutela del territorio rurale - Limiti alla trasformazione e al recupero
Piano di Governo del Territorio
Lunedì Piano di Governo del Territorio ADOZIONE Massimo Giuliani Gli strumenti che costituiscono il io Obiettivi Analisi del contesto Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO DI PIANO Prescrizioni Direttive
LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA
Convegno nazionale LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA IN ITALIA LO STATO DELLA PIANIFICAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA Prof. Ing. Simona Tondelli Bologna, 18 marzo 2015 - Auditorium Enzo Biagi, Salaborsa,
NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA
1 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA ADEGUATE ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL ABRUZZO, N.122/2 IN DATA 30 DICEMBRE 2008, DI APPROVAZIONE DEL PIANO TITOLO I DISPOSIZIONI
Relazione del Responsabile del procedimento ai sensi art. 32 L.R. 65/2014
Comune di Pontassieve Area Governo del Territorio Servizio Pianificazione Territoriale ed Edilizia Privata VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER MODIFICA AMBITI DI TRASFORMAZIONE P2bis-Il
Comune di. Albizzate. Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI. Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT
Comune di Albizzate Provincia di Varese INDIRIZZI STRATEGICI Marco Banderali Fabio Cervi Helga Destro Gianfredo Mazzotta Fabrizio Monza PGT 16 SETTEMBRE 2010 Comune di Albizzate Provincia di Varese Relazione
Per rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde.
GRUPPO DI LAVORO 2 Gli obiettivi principali del progetto e risultati attesi dalla realizzazione degli interventi in via di definizione, discussi nell ambito del gruppo di lavoro 2 sono: - recupero della
IL PERIMETRO DEL TERRITORIO URBANIZZATO DEL COMUNE DI SANSEPOLCRO AI SENSI DELL ARTICOLO 224 DELLA L.R. 65/2014
IL PERIMETRO DEL TERRITORIO URBANIZZATO DEL COMUNE DI SANSEPOLCRO AI SENSI DELL ARTICOLO 224 DELLA L.R. 65/2014 RELAZIONE TECNICA Settembre 2015 COMUNE DI SANSEPOLCRO Provincia di Arezzo SINDACO Prof.
COMUNE DI SCARLINO PROVINCIA DI GROSSETO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PARERE MOTIVATO art.26 L.R. 10/2010 Oggetto : Riadozione variante articolo 45 RU per riassegnazione posti letto alberghi rurali- Adozione del Piano Aziendale Pluriennale
Piano Regolatore Generale 2003
Piano Regolatore Generale 2003 Regolamento Urbanistico D.C.C. n. 43 del 23/03/2011 COMUNE DI AREZZO Assessorato Urbanistica, Edilizia, Centro Storico Servizio Pianificazione Urbanistica e Governo del Territorio
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO - P.A.T.
COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA PROVINCIA DI VICENZA PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO - P.A.T. RELAZIONE SINTETICA Bassano del Grappa maggio giugno 2006 INDICE PREMESSA... pag. 2 A. OBIETTIVI GENERALI DEL
PGT del Comune di Verrua Po
SCHEDA SP_01_18175.pdf COMUNE DI VERRUA PO PROVINCIA DI PAVIA PGT CLASSI DI SENSIBILITÀ PAESAGGISTICA INDICE 1. CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN RELAZIONE ALLA SENSIBILITÀ PAESISTICA.... 2 2. ARTICOLAZIONE
dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca
COMUNE DI PESCAGLIA Provincia di Lucca PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO STRUTTURALE L.R. 16 gennaio 1995 n 5 art. 24 dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al
PIANO OPERATIVO COMUNALE
verso il nuovo PIANO OPERATIVO COMUNALE (nuova denominazione del REGOLAMENTO URBANISTICO ai sensi della LR 65/14) COSA E IL PIANO OPERATIVO? Strumento che definisce la programmazione e il coordinamento
Scheda n. 16 S. Ippolito, via Chiantigiana
Scheda n. 16 S. Ippolito, via Chiantigiana Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...29.700 mq 1.2 Superficie coperta...1.050 mq 1.3 Utilizzazioni prevalenti convento abbandonato,
Comune di Spinea. SCHEDA DESCRITTIVA n. 1
Comune di Spinea Provincia di Venezia SCHEDA DESCRITTIVA n. 1 ai sensi del Regolamento Regionale n. 1 del 21.06.2013 articolo 2, comma 6, lettera b Agosto 2015 SCHEDA DESCRITTIVA N. 1 1. Requisit di complessivi
PROVINCIA DI SIENA ELENCO ELABORATI PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE MARZO 2010
MODIFICATO A SEGUITO DELL ACCOGLIMENTO DI OSSERVAZIONI DICEMBRE 2011 2010 ELENCO ELABORATI PROVINCIA DI SIENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE MARZO 2010 PTCP: Piano Territoriale di Coordinamento
PROGRAMMA ATTUATIVO REGIONALE Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC) (DGR 1251 del 28/07/2008)
PROGRAMMA ATTUATIVO REGIONALE Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC) 2007-2013 (DGR 1251 del 28/07/2008) Aggiornamento delle tabelle finanziarie a seguito delle decisioni adottate dal Comitato di
Sintetica descrizione dell Allegato 5. Disposizioni per le attività estrattive nelle Alpi Apuane
Sintetica descrizione dell Allegato 5 Disposizioni per le attività estrattive nelle Alpi Apuane Riferimenti alle attività estrattive presenti all'interno del Piano Elaborati del Piano Disciplina del Piano
ATTRAVERSARE I RIONI PER RIPENSARE LA CITTÀ. Rioni COLLEGAROLA, SAN DAMASO-SAN DONNINO 20 settembre, ore 21 Polivalente San Damaso, San Damaso PARTE 2
ATTRAVERSARE I RIONI PER RIPENSARE LA CITTÀ Rioni COLLEGAROLA, SAN DAMASO-SAN DONNINO 20 settembre, ore 21 Polivalente San Damaso, San Damaso PARTE 2 SETTEMBRE 2018 - a cura del SETTORE PIANIFICAZIONE
COMUNE DI FORTE DEI MARMI
COMUNE DI FORTE DEI MARMI DISCIPLINA DELLA ALLEGATO 10 Disciplina della Distribuzione e localizzazione delle Funzioni ILLUSTRATIVA (ai sensi art. 109 LR 65/2014) settembre 2015 PREMESSA: La presente disciplina,
Norme specifiche per i singoli interventi
STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici
PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI
PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI Le strategie del PTCP nei sistemi territoriali Premessa Gli indirizzi strategici, i criteri, e le raccomandazioni riportati in ciascuna Monografia
IL PIANO URBANISTICO COMUNALE Incontro pubblico di confronto per la definizione dei nuovi obiettivi urbanistici e ambientali
IL PIANO URBANISTICO COMUNALE Incontro pubblico di confronto per la definizione dei nuovi obiettivi urbanistici e ambientali Sanremo, Palafiori 2 Marzo 2011 PROPOSTE DI OBIETTIVI Relatore : Arch. Marco
REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: MIGLIORINI SIMONA
REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Responsabile di settore: MIGLIORINI SIMONA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno
DIREZIONE URBANISTICA, SUE E GRANDI PROGETTI SETTORE SPORTELLO UNICO DELL'EDILIZIA Proposta di Deliberazione N DL-189 del 18/06/2014
118 22 0 - DIREZIONE URBANISTICA, SUE E GRANDI PROGETTI SETTORE SPORTELLO UNICO DELL'EDILIZIA Proposta di Deliberazione N. 2014-DL-189 del 18/06/2014 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE NELLE QUALI NON È APPLICABILE
COMUNE DI SANSEPOLCRO - PROVINCIA DI AREZZO SERVIZIO URBANISTICA E SVILUPPO Via Matteotti n. 10, Sansepolcro (AR)
ALLEGATO A VARIANTE SEMPLIFICATA N. 08.TER/c AL R.U. PER MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DI AREE CON DESTINAZIONE PREVALENTEMENTE PRODUTTIVA RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO preliminare alla adozione
1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale mq 1.2 Superficie coperta mq
Scheda n. 11 La Luna, via Maremmana, Villa Allegri - podere Ellera Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...16.970 mq 1.2 Superficie coperta...1.085 mq 2. Disposizioni generali
Comune di Cecina (Provincia di Livorno)
Prot n del Cecina, lì Si prega citare nella risposta il riferimento al ns. n protocollo Prot. ant.2745/2014 PEC Allegati: A SPETT. PROVINCIA DI LIVORNO U.O. RISORSE MARINE E GEORISORSE VIA G. GALILEI,
La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo
1 Le direttive 2 La struttura del piano 3 I gruppi di lavoro 4 Il calendario
Forum PRGC 1 Le direttive 2 La struttura del piano 3 I gruppi di lavoro 4 Il calendario 1 Le direttive Il 22 novembre 2011 il Consiglio Comunale ha approvato le direttive per la stesura del nuovo strumento
CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ELABORATI CHE COSTITUISCONO IL PGT Allegato A Controdeduzioni alle osservazioni ed