Canon Eos 1D Mark IV

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1 Test MTF digitali Canon Eos 1D Mark IV Risoluzione 16,1 MegaPixel Dimensioni sensore 27.9 x 18.6 mm Fattore moltiplicativo della focale 1,3 x Tipo sensore CMOS Sensibilità ISO Sensibilità estesa ISO Velocità raffica 9,14 f/s Tempo di otturazione minimo 1/8000 s Live View presente Filmati presente Pulizia sensore presente Stabilizzazione dell sul sensore assente Monitor 3 La Mark IV è la nuova professionale di Canon e mostra diverse innovazioni: la risoluzione passa da 10 a 16 Mpxl, si aggiunge la ripresa video, la sensibilità arriva a Iso e la risoluzione del monitor diventa di punti. Siamo arrivati alla quarta versione per la Canon Eos 1D, la fotocamera che più di ogni altra ha nella rapidità d azione il suo punto di forza. n sono però solo i 10 fotogrammi al secondo (nominali) ottenuti con una risoluzione di 16,1 Mpixel ad impressionarci; è l incredibile sensibilità del sensore a lasciarci attoniti: ISO. Come sempre, quando si ha a che fare con grandi numeri, per capire cosa significhino conviene riportarsi ad un esempio reale: una sensibilità di ISO consente di fotografare a mano libera, con un tempo di 1/30 s ed un obiettivo f/1,4, un soggetto illuminato con una candela posta alla distanza di 1 metro. Una simile sensibilità diventa preziosissima nelle foto d azione, per poter congelare il movimento con tempi di otturazione rapidissimi, anche in condizioni d illuminazione non ottimali. Ma non basta. Il sistema autofocus è stato ulteriormente perfezionato, con un maggior numero di sensori a croce, sensibili quindi sia a soggetti orizzontali che verticali, mentre importanti miglioramenti sono stati apportati al monitor, che ora dispone di punti. Grazie infine ai nuovi processori Digic IV abbiamo ora anche sulla Mark IV numerose funzioni già implementate sulla Eos 7D: la modalità movie innanzi tutto, ma anche il riconoscimento dei volti, la correzione della vignettatura e l Auto Lighting Optimizer. Va infine ricordato che il formato del sensore, pur non essendo Full Frame, è sensibilmente superiore a quello dell APS-C; abbiamo infatti un fattore moltiplicativo della focale di 1,3. Ciò significa una maggiore nitidezza delle immagini, in quanto con l aumentare delle dimensioni del sensore gli obiettivi riescono a fornire prestazioni superiori. Live View Il Live View ha ormai raggiunto sulle fotocamere Canon un livello di funzionalità eccel- 32

2 Come di consuetudine, il fianco sinistro ospita le connessioni verso lʼesterno. Il dorso della Eos 1D Mark IV è rimasto praticamente invariato rispetto a quello del modello precedente x 18.6 mm 17 16, ISO ISO 4896x3264 (L) 4320x2880 (M1) 3552x2368 (M2) 2448x1632 (S) Formati Raw 4896x3264 (Raw) 3672x2448 (M-Raw) 2448x1632 (S-Raw) Processori 2 Digic IV Monitor punti Protezione del monitor Vetro Eliminazione dei riflessi del monitor Clear View II Raffica 9,14 f/s Punti AF a croce Selezione manuale area AF 45, 19, 11 o 9 Selezione di punti AF a seconda dell orientamento della fotocamera Sistema di messa a fuoco continua AI Servo II AF AF - Spot Microregolazione dell esposizione automatica Microregolazione dell esposizione automatica con il flash Sincro flash fisso (1/300s) auto (1/300s 30s) auto (1/300s 1/60 s) Auto Lighting Optimizer Correzione della vignettatura Funzioni custom 62 Supporto memorie UDMA UDMA 6 Griglie in Live View 2 Rotazione delle immagini visibile sul monitor della fotocamera Connettore HDMI Altoparlante Lingue 25 Peso (senza batteria e memoria) 1180 grammi Le differenze tra Mark IV e Mark III Dimensioni sensore Mpixel presenti Mpixel utilizzati Movie - filmati Sensibilità standard Sensibilità estesa Formati 28,1 x 18,7 mm 10,7 10, ISO ISO 3888x x x x x x Digic III 3" Plastica Clear View 9,44 f/s a croce 19, 9 AI Servo AF fisso (1/300s) auto (1/300s 30s) grammi lente. Viene quindi riproposto anche sulla 1D Mark IV in una configurazione simile a quella già vista sulla Eos 7D. Ottima la messa a fuoco manuale con lʼingrandimento di un qualsiasi punto dellʼinquadratura di 5x o di 10x; ciò consente anche un perfetto controllo della profondità di campo. Sono disponibili 3 diverse modalità di messa a fuoco automatica. La prima, denominata AF Live, è basata sul controllo del contrasto, più lenta di quella tradizionale delle reflex, tuttavia in grado di evitare lʼoscuramento del monitor. Tramite il piccolo joy-stick si posiziona il riquadro di messa a fuoco su un qualsiasi punto dellʼ e quindi si preme il pulsante AF fino a quando un segnale sono- Nuova prova della velocità di registrazione sulla scheda di memoria La rapidità con cui la macchina registra lʼ sulla scheda è importante e per misurarla abbiamo sviluppato una nuova metodologia di prova. Il risultato dipende dal sistema di lettura del sensore e dalla velocità di trasferimento della fotocamera, ma ovviamente è legato anche alla velocità della scheda utilizzata; per questo abbiamo usato una UDMA 600x. Il dato rilevato lo pubblichiamo nelle schede delle misure nella sezione Velocità. 33

3 La Eos 1D Mark IV dispone di microlenti gapless poste più vicine ai fotodiodi, così da migliorarne l efficienza. Il nuovo sensore della 1D Mark IV dispone di pixel più piccoli rispetto al modello precedente, ma l area dedicata al fotodiodo è immutata, ovvero ha la stessa capacità di raccogliere luce. Schema dei punti AF selezionabili. A sinistra quelli disponibili per la selezione manuale, a destra quelli disponibili per la selezione automatica. Schema degli elementi che costituiscono il nuovo modulo AF con Spot AF. Ecco le possibilità di aggregazione dei punti AF del nuovo modulo della Mark IV. Si passa da tutti e 45 i punti a 19 punti, a 11 punti e a 9 punti, tra i quali è possibile scegliere quelli più interni disposti a rombo, o quelli più esterni per coprire un area più ampia. ro e l evidenziazione in verde del riquadro segnalano il raggiungimento della messa a fuoco corretta. Abbiamo poi la modalità AF Live Face; il sistema in questo caso sceglie autonomamente il punto dell da mettere a fuoco, riconoscendo la presenza nell di un viso. Il riconoscimento si basa sugli occhi, anche se la persona porta gli occhiali, e funziona in modo egregio grazie al velocissimo sistema di elaborazione delle immagini presente sulla fotocamera. E possibile infine la messa a fuoco in modalità veloce che utilizza i tradizionali rapidi sensori AF a rilevazione di fase; in questo caso durante la messa a fuoco si ha un oscuramento del monitor, dovuto al temporaneo abbassamento dello specchio. Il monitor può simulare la luminosità dell che si otterrà con le impostazioni di scatto della fotocamera (tempo e diaframma) e questo non solo in manuale, ma anche con le modalità di esposizione automatiche (P, Av, Tv) dato che il sensore può funzionare anche da esposimetro: il monitor evidenzia un area rettangolare, spostabile su tutto il fotogramma, sulla quale viene calcolata l esposizione con un ottima sensibilità (EV 0-20). In alternativa è possibile una regolazione automatica della luminosità del monitor, basata sulla luminosità media dell ; in questo caso premendo il pulsante per il controllo della profondità di campo, si passa automaticamente alla modalità precedente. Sono disponibili due diverse griglie di ausilio alla composizione a monitor, una con 9 ed una con 24 riquadri; è anche possibile impostare una temporizzazione per lo spegnimento dell esposimetro (4, 16, 30 secondi, e 1, 10 o 30 minuti); il controllo dell inquadratura è possibile anche su un monitor esterno HDMI, o di un PC connesso tramite la porta USB. Tra le funzioni di personalizzazione è stata aggiunta la possibilità di visualizzare delle linee di ausilio all inquadratura che riproducono i rapporti dimensionali 6:6, 3:4, 4: 5, 6:7, 10:12 e 5:7. L non viene tagliata, ma ad essa viene allegata l informazione, che può essere utilizzata dai software di elaborazione, come Canon Digital Photo 34

4 La Eos 1D Mark IV è dotata di un corpo ben tropicalizzato contro le intemperie. Esploso del corpo della 1D Mark IV. Il gruppo ottico del pentaprisma, con il mirino, l esposimetro e il display che proietta le informazioni. La struttura del gruppo sensore: da destra, il sensore, il filtro passa basso e il filtro IR montato su elementi piezoelettrici, così da poter vibrare eliminando la polvere. Professional. Ricordiamo infine che in Live View, come in tutte le modalità di ripresa con la fotocamera non accostata al viso del fotografo, conviene chiudere il mirino con l apposita levetta: questo evita che luce indesiderata possa penetrare alterando la lettura del sistema esposimetrico. Modalità silenziose in Live View Anche sulla 1D Mark IV sono presenti due modalità di scatto denominate Silent Mode, che evitano la doppia chiusura dell otturatore sfruttando la lettura esposimetrica fatta dal sensore. Con il Silent Mode 1 si evita la prima chiusura dell otturatore e si riduce del 50% il rumore complessivo. Il Silent Mode 2 funziona nello stesso modo, tuttavia il riarmo dell otturatore avviene solo al rilascio del pulsante di scatto, quindi una parte del rumore viene ritardata con un diminuzione apparente del rumore. Ovviamente questa seconda modalità non consente l esecuzione di raffiche, che sono invece possibili nella prima, anche se non è possibile il controllo continuo dell inquadratura (come invece con il mirino reflex). I Silent Mode vanno evitati con gli obiettivi tilt-shift TS-E, o coi tubi di prolunga, in quanto si avrebbero errori di esposizione; con essi è possibile il Live View tradizionale, con doppia otturazione. Abbiamo poi la modalità drive silent, disponibile anche al di fuori di Live View, che contiene il rumore causato dallo specchio grazie ad un suo movimento rallentato. La ripresa video Come sulla Eos 7D anche sulla Mark IV è possibile realizzare filmati con la modalità Movie. Le sequenze vengono registrate in formato Mpeg-4 con 3 possibili risoluzioni: 1920x1080 (Full HD), 1280x720 (HD) e 640x480 (SD). Impostando l uscita video in PAL è possibile scegliere per la massima risoluzione una cadenza di 25 o 24 fotogrammi al secondo, mentre per le risoluzioni inferiori abbiamo una cadenza di 50 fps. Con l impostazione NTSC abbiamo delle frequenze superiori, 30 e 24 fps alla risoluzione massima, e 60 fps alle altre, ma la cosa riguarda solo gli utenti americani, visto che è il loro standard televisivo. La messa a fuoco automatica e la misurazio- 35

5 Il mirino è dotato di tendina di chiusura per le lunghe esposizioni. ne esposimetrica sono identiche a quelle della modalità Live View. Mentre nella maggior parte delle fotocamere la modalità Movie è totalmente automatica, qui abbiamo anche la possibilità di controllo su tutti i parametri di esposizione (diaframma, tempo di otturazione e sensibilità), che possono essere regolati manualmente anche durante la ripresa. Il controllo sulla profondità di campo è quindi completo e ciò consente di sfruttare a pieno le possibilità offerte dagli obiettivi di grande apertura disponibili nel sistema Canon, con un controllo dello sfocato impensabile per le tradizionali videocamere amatoriali. In modalità Movie è possibile utilizzare tutto il range di sensibilità del sensore, tranne i 50 ISO. La sensibilità è automatica in autoexposure (P, Av, Tv) e manuale in esposizione manuale. Sono presenti un microfono (mono) per la registrazione dell audio ed una presa per il collegamento di un microfono esterno stereo: si tratta di un particolare importante, perché solo con un microfono esterno è possibile evitare la registrazione dei rumori prodotti dal sistema autofocus e dalle ottiche stabilizzate. Anche nella modalità Movie è possibile la visualizzazione delle due griglie di ausilio all inquadratura. La presenza di un piccolo altoparlante interno consente la riproduzione dell audio dei filmati direttamente sulla fotocamera; sono possibili sia l uscita video tradizionale, che quella per monitor o televisori ad alta definizione HDMI. La dimensione massima di un filmato è di 4 GB o 30 minuti. Secondo le specifiche Canon la batteria è in grado di assicurare 4 ore e 40 minuti di ripresa video (a 23 C di temperatura). La ripresa video inizia premendo il pulsante FEL; con un opportuna impostazione della funzione custom IV-11 è possibile avviarla anche senza entrare preventivamente nella Alla sinistra del mirino si trovano i pulsanti di accesso ai menù e di impostazione delle informazioni mostrate a video. modalità Live View. Durante la ripresa video è possibile eseguire scatti fotografici; ovviamente questo provocherà un fermo temporaneo nel filmato, in quanto vi sarà una momentanea chiusura dell otturatore. Infine non manca la possibilità di un editing del filmato direttamente sulla fotocamera, col taglio delle parti prive di interesse. Il corpo La struttura interna è in lega di magnesio, leggera e resistente, con ben 76 guarnizioni che evitano l infiltrazione della polvere e rendono impermeabili sportelli e pulsanti. La realizzazione in metallo garantisce, oltre a una maggiore robustezza, anche un ottima protezione contro le interferenze elettromagnetiche. La Mark IV dispone dei comandi per l utilizzo in verticale, e di due pannellini LCD (a basso consumo) che forniscono informazioni sulla configurazione e lo stato della fotocamera. Protezione dalla polvere La strategia di Canon per risolvere il problema della polvere che, depositandosi sul sensore, provoca la comparsa di spiacevoli macchie sull, si basa innanzitutto sulla protezione dall infiltrazione di polvere all interno della fotocamera tramite le guarnizioni in tutti i punti critici. Il filtro per l infrarosso, posto davanti al filtro anti-aliasing del sensore, oltre ad essere dotato di un rivestimento che evita l attrazione elettrostatica della polvere, dispone anche del sistema di vibrazione ad ultrasuoni (Self Cleaning Sensor Unit). La fotocamera esegue automaticamente un ciclo di pulizia all accensione ed uno allo spegnimento, oppure la pulizia può essere comandata manualmente: in tal caso vengono eseguiti anche tre scatti per fare in modo che venga eliminata anche la polvere che può essersi depositata sulle lamelle dell otturatore. Nell angolo in alto a destra del dorso, come d abitudine per Canon, i pulsanti di zoom con funzione di blocco dell esposizione e scelta del punto di messa a fuoco; accanto il pulsante AF-ON. Come ultima contromisura abbiamo poi la possibilità di eseguire una mappatura delle zone del sensore coperte dalla polvere, la quale viene poi eliminata via software. Monitor Migliorato il monitor da 3 pollici che ora dispone di punti e di un nuovo schermo di protezione in vetro resistente ai graffi, e non in materiale plastico come sulla Mark III. Nei nuovi monitor Canon Clear View II è stata inoltre eliminata l intercapedine d aria che separa l LCD dal vetro di protezione, tramite l inserimento di un materiale fotoelastico; questo ha consentito di ridurre i riflessi, col risultato di un più brillante e contrastata. E possibile regolare la luminosità in 7 passi, con l aiuto di una scala di 9 livelli di grigio. Sensore: formato e risoluzione La Mark IV utilizza un sensore CMOS di formato più grande dell APS-C, un formato denominato da Canon APS-H (formato che non corrisponde a quello omonimo del vecchio standard APS delle pellicole). Il Canon APS-H ha un fattore moltiplicativo della focale 1,3x che fa avvicinare le prestazioni ottiche di questa fotocamera a quelle delle Full Frame. Il sensore dispone di 8 canali di lettura ed è leggermente più piccolo di quello della Mark III, 27,9 mm di base x 18,6 mm di altezza (invece di 28,1 x 18,7 mm), tuttavia dispone di un numero superiore di pixel, 17 Mpixel, di cui 16,1 effettivamente utilizzati. La risoluzione massima è di 4896x3264 pixel con un formato Raw a 14 bit. Sono possibili anche risoluzioni più basse, 3672x2448 e 2448x1632 in Raw, e 4320x2880, 3552x2368, 2448x1632 in Jpeg. Per le immagini Jpeg è possibile definire 10 diversi livelli di compressione in modo differenziato per ogni risoluzione. 36

6 La parte destra della calotta ospita il display LCD secondario a retroilluminazione blu. La Mark IV consente la scrittura contemporanea di un formato Raw e di un Jpeg, eventualmente su schede diverse (la fotocamera dispone infatti di un doppio slot per memorie CompactFlash e Secure Digital). Sensibilità Come accennato nell introduzione la sensibilità della Mark IV raggiunge livelli inimmaginabili; se in modalità standard va da 100 a ISO, valori già elevatissimi, in modalità estesa va da 50 (Enhanced L1) ad addirittura ISO (Enhanced H3). Un simile risultato è stato ottenuto eliminando completamente gli spazi tra le microlenti che focalizzano la luce sugli elementi sensibili; inoltre è stato ridotto lo spazio occupato sulla superficie del sensore da circuiti elettrici, massimizzando quindi l area sensibile alla luce. Un ulteriore contributo viene poi da un filtraggio del rumore intelligente, sia per quanto riguarda la luminanza, che le componenti cromatiche. Processore Una delle innovazioni principali rispetto al precedente modello è l utilizzo dei 2 nuovi processori Digic IV, che sostituiscono i precedenti Digic III. L aumento considerevole nella potenza di calcolo ha consentito ai tecnici Canon di implementare le complesse funzioni già introdotte sulla Eos 7D: il riconoscimento dei volti in Live View, la registrazione di filmati in Full HD, l ottimizzazione automatica dell esposizione (Auto Lighting Optimizer) e la compensazione della vignettatura. Il bilanciamento del bianco La Mark IV dispone di vari pre-set di bilanciamento del bianco: per luce diurna in pieno sole o in ombra, per cielo nuvoloso, per luce flash, per lampade ad incandescenza e per lampade fluorescenti. È anche possibile impostare un preciso valore di temperatura La parte sinistra ospita invece i classici tre pulsanti che, premuti singolarmente o in combinazione, consentono la modifica di numerosi e importanti parametri di ripresa. colore in gradi Kelvin, da 2500 K a K, con passi di 100 K. E presente poi la regolazione personalizzata del bilanciamento del bianco con la possibilità di memorizzare 5 diverse impostazioni, alle quali è anche assegnabile un nome personalizzato. E inoltre possibile introdurre una compensazione manuale per correggere eventuali dominanti, con due regolazioni in +/- 9 passi per blu/ambra e magenta/verde. Il bracketing sul bilanciamento del bianco consente di scegliere tra 3 livelli di correzione di uno dei due filtri. Auto Lighting Optimizer Anche su questa fotocamera professionale è stato implementato l Auto Lighting Optimizer, che consente una regolazione automatica di luminosità e contrasto. Si tratta di una funzione pensata per usi amatoriali, ma che può risultare utile anche in ambito professionale quando non vi sia il tempo per effettuare il lavoro di post-produzione su PC. Sono possibili 3 livelli di intensità. Highlight tone priority Come sulla Mark III, grazie alla presenza di una conversione analogico/digitale a 14 bit, è disponibile la funzione priorità sulle tonalità chiare (o Hi-Key), impostabile come funzione personalizzata, che utilizza una curva sensitometrica molto appiattita sulle alte luci per ampliare la latitudine di posa nelle parti più luminose dell ; con questa impostazione però la sensibilità minima diventa 200 ISO. Correzione della vignettatura La fotocamera riconosce l obiettivo montato sulla fotocamera e, se dispone dei dati relativi alla sua vignettatura, applica le opportune compensazioni. Si tratta di una soluzione estremamente interessante in quanto è in grado si sopprimere Tra pulsante di scatto e display LCD secondario di trovano i pulsanti di blocco dell esposizione in luce flash, di regolazione della sensibilità ISO, di staratura intenzionale dell esposimetro e di accensione della retro-illuminazione, oltre ovviamente alla ghiera di controllo anteriore. in modo egregio il difetto, molto meglio di quello che è possibile fare in post-produzione con un software che non conosce i dati di funzionamento dell obiettivo. La vignettatura infatti varia sia con la focale di lavoro, che con la distanza di messa a fuoco; inoltre la caduta di luce può avere un andamento irregolare sul campo, non sempre prevedibile. Ovviamente i dati dell obiettivo devono essere presenti sulla fotocamera, che dispone a questo proposito di una serie di pre-set, che possono essere anche modificati tramite il programma Eos Utility, sfruttando i dati forniti dalla stessa Canon per i suoi obiettivi, anche in combinazione con i moltiplicatori di focale EF 1,4X-II e EF 2X-II. Obiettivi Pur non essendo una fotocamera Full Frame la Mark IV non può utilizzare gli obiettivi EF-S, che coprono un formato inferiore. Possono essere invece utilizzati tutti gli obiettivi per il 24x36mm. E presente un pulsante per il controllo della profondità di campo, operazione che può essere svolta tramite il mirino ottico, ma che risulta enormemente più agevole in Live View. Mirino L ottimo mirino reflex ha una copertura di quasi il 100% dell, con ingrandimento 0,76x (con obiettivo 50mm a infinito). Dispone di correzione diottrica da -3 a +1 diottria e di una tendina di chiusura per l oculare, utile per evitare l ingresso di luce quando si adopera la fotocamera staccata dal volto, ad esempio in Live View. Sono disponibili vari accessori, come un oculare per portatori di occhiali, un oculare anti-appannamento, lenti di correzione diottrica ed un mirino angolare. I vetrini di messa a fuoco sono intercambiabili e Canon ne offre numerosi modelli, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza; con 37

7 la fotocamera viene fornito l Ec-C IV. Nelle funzioni custom occorre indicare il tipo di vetrino montato. Visualizzazioni a monitor Quattro le modalità di visualizzazione, sia in riproduzione che in anteprima: solo l, l più i dati relativi alla qualità di registrazione, le informazioni sullo scatto e l istogramma delle luminosità, o RGB, con l evidenziazione delle aree sovra-esposte tramite lampeggio; la scelta avviene direttamente durante la visualizzazione premendo il pulsante Info. Molto interessante la possibilità di ingrandire l fino a 10x in 15 passi partendo non dal centro dell, ma dal punto di messa a fuoco utilizzato per lo scatto: ciò consente di andare ad esaminare molto più velocemente le parti più importanti dell. In ripresa è possibile regolare il tempo di visualizzazione dell appena eseguita: 2, 4, 8 secondi, oppure lasciarlo uguale al tempo di auto-spegnimento. Si possono rivedere le foto con un indice a 4 o 9 immagini, oppure muovendosi velocemente tra gli scatti con la ghiera superiore, che consente di spostarsi da una cartella all altra, di 10 o di 100 immagini alla volta o di tutte quelle eseguite un certo giorno. E anche possibile muoversi solo tra le immagini fisse o tra i filmati. Messa a fuoco Il sistema AF utilizza un nuovo sensore che pur disponendo ancora di 45 punti di messa a fuoco, come la Mark III, può vantare ben 39 sensori a croce, capaci cioè di focheggiare sia dettagli verticali (con apertura di diaframma maggiore o uguale a f/2.8) che orizzontali (con apertura maggiore o uguale a f/5,6). Il sensore centrale poi ha una sensibilità ancora maggiore, riuscendo a focheggiare dettagli verticali con apertura maggiore o uguale a f/4, e dettagli orizzontali con apertura maggiore o uguale a f/8. Il sistema è dotato di un ottima sensibilità, grazie ad un rumore estremamente contenuto, che gli consente di lavorare tra -1 e 18 EV. Canon ha anche previsto uno speciale sensore in grado di riconoscere la presenza di sorgenti luminose con spettro particolare, come lampade fluorescenti o al mercurio, e ciò consente alla Mark IV di apportare le opportune correzioni nella messa a fuoco. Significativi miglioramenti sono stati inoltre introdotti nell AI Servo AF (chiamato ora AI Servo II AF) relativamente all algoritmo Predictive: esso risulta più intelligente e preciso, e riesce a lavorare meglio nelle Il test della Canon Eos 1D Mark IV è stato effettuato con una CF Lexar Professional UDMA 600x Le schede di memoria Lexar Professional UDMA 600x sono state scelte in quanto garantiscono una velocità minima di lettura/scrittura dati 90 MB al secondo; lo speed-rate comunicato da Lexar è sempre relativo alla prestazione minima fornita dalla card. Questo significa che le 600x di Lexar lavorano sempre almeno a 90 MB al secondo in modo da utilizzare appieno i processori delle fotocamere e riducendo i tempi di download. condizioni estreme di luminosità, sia bassa che alta. In AI Servo è possibile regolare in 5 passi la sensibilità del sistema all interposizione di ostacoli tra soggetto e fotocamera. L area AF attiva può essere scelta in modo automatico dalla fotocamera o può essere selezionata manualmente dall utente, scegliendo tra tutti e 45 i sensori presenti, oppure in un sottogruppo di 19 o di 11 punti; è anche possibile utilizzare solo 9 punti (quello centrale insieme a 8 adiacenti al centro, oppure a 8 periferici). La selezione avviene tramite il joy-stick o tramite le due ghiere di comando superiore e posteriore. Molto funzionale la possibilità di selezionare punti diversi a seconda dell orientamento della fotocamera. La Mark IV consente anche di espandere l area di messa a fuoco selezionata manualmente attivando i punti intorno all elemento scelto (oppure solo quelli a destra e sinistra), in modo da rendere più agevole la messa a fuoco automatica con soggetti in movimento. E anche possibile attivare tutti e 45 i sensori: in AI servo quando il soggetto si sposta dal punto di messa a fuoco scelto ad uno vicino, in One-shot quando il punto di messa a fuoco selezionato fallisce. Con gli obiettivi che dispongono del pulsante AF-stop possiamo impostare la modalità spot, che consente di utilizzare solo la parte centrale del sensore; questa modalità risulta utile con i lunghi tele, per ottenere una messa a fuoco più precisa, anche se a scapito della rapidità. È anche possibile memorizzare un punto particolare per la messa a fuoco, che può essere richiamato in modo veloce premendo il joystick in posizione centrale o il pulsante *. L illuminazione ausiliaria AF può avvenire tramite un flash Speedlite esterno. Taratura della messa a fuoco E disponibile una micro-regolazione della messa a fuoco. Si può impostare una correzione di +/- 20 step per tutti gli obiettivi, quando occorra correggere una staratura della fotocamera, o in modo differenziato per 20 differenti modelli di obiettivo. Si tratta però di un operazione delicata, e molto laboriosa. Misurazione esposimetrica La misura dell esposizione (da 0 a 20 EV) è di tipo valutativo su 63 aree, e tiene conto della posizione del soggetto principale, grazie alle informazioni che pervengono dal sistema autofocus. È possibile limitare l area di analisi con una lettura semi-spot (13.5%) o con una lettura spot (3.8%); in quest ultimo caso si può eseguire la lettura sull area AF selezionata manualmente, ma solo quando la selezione è limitata a 19, 11 o 9 punti. Se la selezione dell area AF è automatica o su 45 punti, la misurazione spot avviene sempre al centro del fotogramma. E anche possibile una lettura multi-spot, con un massimo di 8 punti. E presente un pulsante per l AE-lock, che può anche essere programmato per richiamare un impostazione del sistema di esposizione precedentemente memorizzata, comprendente modalità di esposizione (P, Tv, Av, M, Bulb), tempo e/o diaframma, tipo di lettura, compensazione manuale. E possibile una micro-regolazione dell esposizione automatica, (con una taratura separata anche per l esposizione flash), per rendere identico il funzionamento di due diversi modelli di fotocamera. 38

8 Il dorso ospita un secondo LCD di stato, con le informazioni relative alle schede di memoria. Alla destra dell ampio monitor LCD da punti si trovano il joystick per la navigazione nei menù, la ghiera Quick Control con pulsante centrale di conferma e l interruttore di accensione. L impugnatura verticale replica i comandi, con l interruttore per disabilitarla. Otturatore L otturatore, progettato per scatti, consente tempi tra 30 secondi e 1/8000s, con la possibilità della posa B; l autoscatto consente un ritardo di 10, oppure di 2 secondi. Per ridurre le vibrazioni è anche possibile comandare il sollevamento dello specchio prima dello scatto (Mirror Lock); è anche stata introdotta la possibilità di mantenere lo specchio alzato per tutta una sequenza di scatti, abbassandolo alla fine con il pulsante Set. E presente una modalità di scatto silenziosa, nella quale il movimento dello specchio viene rallentato. Sono inoltre disponibili come accessori opzionali i comandi a distanza via cavo Remote Switch RS-80N3 e Timer Remote Controller TC-80N3. Esposizione avanzata Sono presenti l esposizione program flessibile, quella a priorità di diaframmi, a priorità sui tempi e quella manuale, oltre alla posa B (Bulb). È possibile variare l esposizione scelta dalla fotocamera introducendo una correzione fino a +/- 3 EV in passi di 1/3 EV o 1/2 EV. Il bracketing consente di variare in modo automatico l esposizione per una sequenza di 2, 3, 5 o 7 scatti, con una variazione da 1/3 EV a 3 EV per ogni step; l ordine è personalizzabile. Nelle modalità automatiche Tv e AV, è possibile attivare il Safety Shift, che modifica le impostazioni di tempo o di apertura fatte dall utente in caso di errori di esposizione. E anche attivabile il Safety shift sugli ISO, per variare in automatico la sensibilità e correggere l esposizione senza modificare tempo e diaframma impostati. Modo continuo La velocità di raffica è eccellente, con 9,14 fotogrammi al secondo per 35 Raw, o 100 Jpeg alla massima qualità e risoluzione. Anche se non si raggiungono i 10 f/s nominali, le prestazioni sono davvero eccellenti: nonostante le dimensioni dei file siano nettamente superiori a quelli prodotti dalla Mark III, grazie ai nuovi processori Digic IV la velocità di raffica è risultato solo di pochissimo inferiore. Molto versatile il controllo del modo continuo, per la presenza di due distinte velocità di raffica, impostabili dall utente tra 1 f/s e 10 f/s. Anche il numero di scatti massimo può essere predefinito, tra 2 e 99. Flash La fotocamera dispone sia di una slitta sopra il pentaprisma, che di un contatto standard per il collegamento ai bank da studio. La gestione dei flash esterni è simile a quella della Mark III, con la versione II del sistema E TTL autoflash. Questo sistema tiene conto della luce ambiente e delle letture eseguite da un pre-flash, eseguendo una lettura valutativa oppure media bilanciata. L E TTL II tiene conto anche della distanza di messa a fuoco dell obiettivo. Con l FE Lock si può predefinire l esposizione del flash misurata con un pre-lampo; è lo stesso tipo di funzionamento dell AE Lock in illuminazione ambiente. Sono possibili una compensazione manuale dell esposizione flash fino a +/- 3 EV, a passi di 1/3 EV, il bracketing con il flash e la sincronizzazione sulla seconda tendina. Vi è anche una micro-regolazione dell esposizione automatica con il flash in +/-8 passi da 1/8 EV. Il tempo minimo di sincro flash è 1/300 s. In priorità di diaframma Av, oltre all impostazione fissa a 1/300s, sono possibili due impostazioni automatiche, una su tutto il range da 1/300s a 30 secondi, ed una da 1/300s a 1/60s. Ovviamente alle basse velocità di sincro bisogna utilizzare il treppiedi Memorizzazione Le immagini vengono registrate su schede di memoria CompactFlash (il drive è compatibile anche con le nuove memorie UDMA 6), oppure su schede Secure Digital, anche SDHC ad alta capacità. E possibile la scrittura contemporanea su uno o più supporti della stessa, specificando anche un formato diverso per ogni supporto; si possono anche copiare le immagini da una scheda di memoria all altra. Ottima la gestione delle cartelle; è possibile infatti creare nuovi folder, anche con nomi con 4 caratteri personalizzati o che identificano il formato delle immagini contenute; in qualsiasi momento si può selezionare una delle cartelle presenti sia per immagazzinare le nuove immagini che per visualizzarle, tenendo quindi ben separati lavori diversi. Anche ai file possono essere dati nomi personalizzati, in modo da distinguere ad esempio quelli generati da due diversi utenti. Con le immagini Jpeg è possibile registrare i comandi in formato DPOF per la stampa diretta delle fotografie da stampanti capaci di leggere le schede di memoria della fotocamera. E anche prevista la stampa diretta dalla fotocamera sia delle immagini Jpeg che di quelle Raw con stampanti compatibili con gli standard PictBridge. La fotocamera registra l orientamento delle immagini, che possono così essere presentate correttamente anche sul monitor della fotocamera. n manca l opzione per registrare i dati di copyright La riduzione del rumore La Mark IV dispone della classica riduzione del rumore sulle pose lunghe (di durata maggiore o uguale a 1 secondo); in questo caso vengono eseguite due esposizioni della stessa durata, una standard ed una per registrare non l, ma il rumore introdotto 39

9 L accumulatore garantisce una quantità di scatti adeguata. L unica novità sul dorso riguarda l altoparlante per la riproduzione dell audio dei filmati, posto sull impugnatura verticale. Tra gli innumerevoli contatti citiamo la porta HDMI che consente il collegamento diretto ad un televisore di ultima generazione. Sotto la scritta Eos-1 è possibile intravedere il microfono per la registrazione di audio nei filmati. dal sensore; la differenza tra le due, ovvero l priva di rumore, viene poi registrata in memoria. Questa funzione può essere disattivata, o fatta intervenire in modo automatico sulle lunghe esposizioni. Il filtraggio del rumore sui tempi di esposizione più brevi comporta il rischio di una leggera perdita di dettaglio perché i particolari più fini potrebbero venir erroneamente interpretati come rumore. Canon dichiara l utilizzo dei un filtro intelligente che presumibilmente effettua un analisi del contenuto dell, riconoscendo le aree nelle quali l intervento del filtro non rischia di ridurre il contenuto d informazione, come nei cieli e negli incarnati. Il filtro può essere applicato con 3 livelli d intensità. Regolazioni e spazio colore Possono essere utilizzati sia lo spazio colore srgb che il più esteso AdobeRGB. I Picture Style sono i classici (standard, ritratto, panorama, neutro, fedele), con le diverse impostazioni di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore; possono essere personalizzati con una regolazione in 8 passi per lo sharpening ed in 9 passi per le altre impostazioni. Tre le impostazioni personalizzate (Utente 1,2,3), che possono anch esse essere regolate in modo completo. E possibile infine la registrazione delle immagini in bianconero (con controllo del contrasto e dello sharpening) apportando le variazioni di contrasto che simulano i classici filtri giallo, arancio, rosso e verde della fotografia su pellicola; è possibile anche effettuare i viraggi seppia, blu, viola o verde. Sul dorso della fotocamera è presente un pulsante per richiamare direttamente la funzione Picture Style. Varie Sulla Mark IV abbiamo un interfaccia ad alta velocità USB 2.0. E poi presente un connettore a 15 pin per il collegamento ad altri dispositivi. La filettatura di questo connettore può anche essere utilizzata per montare un sistema di blocco per il cavo USB, per evitare accidentali scollegamenti durante l utilizzo della fotocamera in connessione col computer. I menu per il controllo della fotocamera sono in 25 lingue, tra cui l italiano. Le dimensioni sono identiche a quelle del modello precedente,156 x 156,6 x 79,9 mm, ed il peso (senza batteria) risulta poco superiore, 1180 grammi. Sono presenti sia un interfaccia video analogica (commutabile in PAL o NTSC) che un connettore mini HDMI, per il collegamento a TV o monitor ad alta definizione. Audio La Mark IV è dotata di un microfono per la registrazione di commenti audio in formato Wave mono fino a 30 secondi che in qualsiasi momento possono essere associati ad un ; per riascoltarli la fotocamera dispone di un piccolo altoparlante, assente invece sulla precedente Mark III. Wireless La Mark IV può montare il nuovo wireless transmitter WFT-E2 IIA che consente il collegamento sia ad una rete Wi-Fi, sia ad una normale rete Ethernet cablata. Il modulo WFT-E2 IIA monta un potente server che, tramite i protocolli PTP, HTTP e FTP, permette sia la visione in remoto delle immagini, che il controllo totale della fotocamera e lo scatto; tutto ciò può essere fatto anche tramite un semplice ipod touch. Il sistema permette di controllare simultaneamente fino a 10 fotocamere (in un raggio di 100 metri), cosicché è possibile ad esempio riprendere lo stesso soggetto da punti di vista diversi. Il WFT-E2 IIA consente il collegamento a dispositivi di memorizzazione esterna, come hard disk, (tramite un connettore USB) per effettuare il salvataggio delle immagini; utilizzando unità GPS (sia USB che BlueTooth) si possono associare alle immagini le coordinate terrestri. Alimentazione e auto-spegnimento A corredo è fornita una batteria ricaricabile agli ioni di litio LP-E4 da 2300 mah mentre le impostazioni permanenti vengono mantenute grazie ad una batteria CR2025. La batteria principale dialoga con la fotocamera, cosicché in ogni istante è possibile controllare la capacità residua (indicatore a 6 livelli), il numero di scatti effettuati, quello degli scatti eseguibili e l efficienza della batteria. La confezione contiene un carica-batterie con due slot per batterie LP-E4, delle quali è in grado anche di valutare l efficienza. Questo carica-batterie può anche funzionare collegato alla batteria dell auto tramite il cavo opzionale CG-570. L auto-spegnimento della fotocamera è impostabile a 1, 2, 4, 8, 15 o 30 minuti (o disattivabile); per ridurre i consumo si può anche impostare l auto-spegnimento del sistema esposimetrico, con tre diversi timer: dopo la pressione parziale del pulsante di scatto o del pulsante di AE-lock, dopo la pressione del pulsante FEL per la misurazione multispot e dopo l esecuzione dello scatto. Menù La voci dei menù sono organizzate in nove schermate, che non richiedono lo scroll verticale: sono divise in cinque aree identificate ciascuna da un diverso colore (registrazione, riproduzione, installazione, funzioni custom, mymenu). La selezione della funzione avviene in modo istintivo sia tramite le ghiere, che con il piccolo joy-stick presente sul dorso. Interessante la funzione My Menu, che consente di selezionare fino a sei funzioni di uso frequente, incluse le custom function, 40

10 Funzioni custom personalizzazione I - Esposizione 1 - Incrementi del livello di esposizione per i tempi e per la compensazione manuale (1/3 EV, 1 EV tempi 1/3 compensazione, 1/2 EV) 2 - Incrementi ISO (1/3 EV, 1 EV) 3 - Range ISO impostabile (minimo e massimo) 4 - Cancellazione del bracketing spegnendo la fotocamera (on/off) 5 - Ordine nella sequenza di bracketing 6 - Numero di scatti in bracketing (2/3/5/7) 7 - Collega la lettura spot all area AF selezionata manualmente (on/off) 8 - Safety shift (off / Tv o Av / ISO) 9 - Seleziona le modalità di esposizione attivabili dall utente (M, Tv, Av, P, Bulb) 10 - Seleziona le modalità di lettura esposimetrica attivabili dall utente (valutativa, semispot, spot, media bilanciata) 11 - Forza una particolare lettura esposimetrica in esposizione manuale (off, valutativa, semispot, spot, media bilanciata) 12 - Limita la gamma di tempi di esposizione selezionabili dall utente (minimo e massimo) 13 - Limita la gamma di aperture selezionabili dall utente (minima e massima) 14 - Tramite la pressione del pulsante di AE-lock viene richiamata una particolare modalità di misurazione (on/off) 15 - Tempo di sincro flash (auto 1/300-30s, auto 1/300-1/60, fisso a 1/300) 16 - Microregolazione dell esposizione automatica (+/- 8 passi da 1/8 EV) 13 - Microregolazione dell esposizione automatica con il flash (+/- 8 passi da 1/8 EV) II - Memorizzazione / Flash / Display 1 - Riduzione del rumore sulle lunghe esposizioni (off / auto /on) 2 - Riduzione del rumore sulle pose brevi (standard / bassa / elevata /disattivato) 3 - Priorità tonalità chiare - Highlight tone priority (on /off) 4 - Ottimizzazione automatica della luce - Auto Lighting Optimizer (standard / bassa / elevata /disattivato) 5 - Misurazione flash E-TTL II (valutativa / media) 6 - Sincro sulla prima o sulla seconda tendina 7 - Pilotaggio flash esterni (attivato / disattivato) 8 - Info flash in mirino (attivato / disattivato) 9 - Illuminazione pannello LCD durante l esposizione (on/off) 10 - Dati visualizzati premendo il pulsante INFO (parametri di ripresa / impostazioni fotocamera) III - Autofocus / Drive 1 - Manual focus (attivato dopo AF oneshot, disattivato dopo AF one-shot, disattivato in AF) 2 - Sensibilità inseguimento AI Servo (5 passi) 3 - Priorità per il primo scatto (AF/scatto) e per i successivi ( inseguimento / velocità raffica) 4 - Priorità AI servo (punto principale / inseguimento) 5 - Comanda il motore AF dell obiettivo con il soggetto sfuocato (on/off) 6 - Funzionamento del pulsante AF stop presente su alcuni obiettivi 7 - Microregolazione della messa a fuoco 8 - Espansione dell area AF (off / sinistra e destra / punti circostanti / 45 punti) 9 - Impostazione del punto di messa a fuoco tramite joy-stick senza premere il pulsante dedicato (off/on) 10 - Punti attivi per la selezione manuale (45/19/11/9 interni/9 esterni) 11 - Richiamo del punto AF registrato (off / tramite joystick / tramite pulsante *) 12 - Abilitazione delle ghiere posteriore e superiore nella selezione del punto di messa a fuoco 13 - Illuminazione del punto di messa a fuoco attivo (on /off /on con a fuoco) 14 - Intensità di illuminazione per il punto di messa a fuoco attivo (normale / più luminoso) 15 - Luce ausiliaria AF tramite flash esterno (attivato / disattivato / solo se presente sorgente IR) 16 - Selezione di 3 punti AF diversi a seconda dell orientamento della fotocamera 17 - Sollevamento dello specchio (disattivato /attivato / attivato + SET per abbassarlo) 18 - Velocità di raffica (alta 2-10 f/s, bassa 1-9 f/s) 19 - Massimo numero di scatti in raffica (2-99) IV - Impostazioni operative / Altro 1 - Funzionamento del pulsante AF-ON 2 - Scambio di funzioni tra il pulsante AF- ON e * 3 - Funzionamento della ghiera posteriore 4 - Associa una particolare funzione al pulsante SET 5 - Scambio di funzione tra le ghiere nella modalità di esposizione manuale 6 - Verso di rotazione delle ghiere nella modalità di esposizione manuale 7 - Impostazione dell apertura anche senza obiettivo montato 8 - Alla pressione del pulsante FUNC. si attiva il monitor, invece del pannellino LCD posteriore 9 - Funzionamento del pulsante protezione/ registrazione 10 - Disabilitazione delle ghiere e del joystick Avvio rapido modalità movie col pulsante FEL 12 - Impostazione del vetrino di messa a fuoco utilizzato Autospegnimento esposimetro (0s - 60 min) 14 - Riduzione del tempo di scatto 15 - Massima prontezza di scatto, sospendendo il controllo della stabilizzazione Impostazione in Live View e Movie di cornici per formati diversi dal 2: Aggiunta dei dati di verifica. che vengono presentate in una schermata autonoma. Funzioni custom, di personalizzazione La fotocamera dispone di 62 funzioni di personalizzazione. E anche possibile salvare (e successivamente richiamare) diverse configurazioni complete della fotocamera in più file sulla scheda di memoria, in modo tale da poterle anche trasferire su un altra fotocamera. n manca la possibilità di resettare velocemente la fotocamera, per riportarla alle impostazioni originarie. Software a corredo Il software a corredo include Digital Photo Professional, tramite il quale è possibile effettuare lo sviluppo delle immagini Raw, e poi ZoomBrowser EX e ImageBrowser per una comoda gestione delle immagini. PhotoStitch permette la generazione di immagini panoramiche, mentre le Eos Utility includono le funzioni per il controllo della fotocamera da computer. Controllo originalità delle immagini La Mark IV è compatibile con il sistema di verifica dell integrità delle immagini registrate, Original Data Security Kit OSK-E3, dotato di funzioni di crittografia; può lavorare anche in combinazione con i sistemi GPS. 41

11 Canon EOS 1D Mark IV Misure eseguite presso il Centro Studi Progresso Fotografico 42 IL GIUDIZIO: Canon EOS 1D Mark IV AUTONOMIA E' una fotocamera estremamente rapida, con una raffica velocissima, anche se leggermente inferiore ai Giudizio dati dichiarati; ottimo il buffer di memoria che consente 35 scatti in Raw. Il tempo di risposta è brevissimo ed REC (senza monitor): 1974 scatti anche il tempo di accensione IL è GIUDIZIO: contenuto. AUTONOMIA La scrittura di un' E' una Rawfotocamera in memoriaestremamente dura rapida, con una PLAY : 8 h 18 minuti appena 0,74s, con un transfert raffica rate velocissima, di 25,1 MB/s, anche se leggermente inferiore ai Giudizio L'autonomia, anche se inferiore dati dichiarati; a quella della ottimomark il buffer III, di memoria che consente CURVE SENSITOMETRICHE è ottima sia in registrazione 35che scatti in riproduzione. in Raw. Il tempo di risposta è brevissimo ed REC (senza monitor): 197 La sensibilità è leggermente anche superiore il tempo ai valori di accensione dichiarati, tranne H3, che rispecchia La il scrittura valore nominale. di un' Raw insore memoria al variare duradella quantità di luce che lo raggiunge. PLAY : 8 h 18 minuti è contenuto. Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sen- La latitudine di posa sulle appena alte 0,74s, luci è con limitata un transfert alla rate di 25,1 La quantità MB/s, di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux) sensibilità L (50 ISO), L'autonomia, mentre moltoanche ampia se inferiore con a quella per della il tempo Markdi III, esposizione (s). CURVE SENSITOMETR Highlight tone priority attivo è (vedi ottima curva sia in "200 registrazione ISO H"). che in riproduzione. alle varie sensibilità ISO Per quanto riguarda il rumore La sensibilità abbiamoè rilevato leggermente che superiore ai valori dichia- della tranne fotocamera H3, che rispecchia e del il valore nominale. sore al variare della quantità di luce che lo con contrasto Le 'normale' curve sensitometriche mostrano come r 100 % Sensibilità con il filtraggio standardrati, programma di conversione La latitudine massima di posa sensibilità sulle alte luci è limitata La quantità di luce è data dal prodotto 80 % alla L dell' utilizzabile appare essere sensibilità H1 ovvero L ISO( ; ISO), per mentre molto ampia con per il tempo di esposizione (s). 100 ISO andare oltre occorre impostare Highlight un filtraggio tone priority superiore. attivo (vedi curva "20060 ISO % H"). alle varie sensibilità ISO 400 ISO Per quanto riguarda il rumore abbiamo rilevato 40 % che con contrasto 'normale' 100 % con il filtraggio standard della fotocamera e del 1600 ISO programma di conversione la massima 20 sensibilità % 80 % 6400 ISO VELOCITÀ utilizzabile appare essere H1 ovvero ISO 25600; per ISO andare oltre occorre impostare un filtraggio superiore. 60 % bassa Quantità di luce alta H1 Giudizio %-1 0 log (Lux. s) H3 20 % al variare del contrasto impostato Tempo di accensione: 0.39 s VELOCITÀ con sensibilità 100 ISO 100 % bassa Contrasto Quantità di luce a Ritardo nello scatto: s Giudizio -4-3impostato -2 sulla % fotocamera log (Lux. s) Durata registrazione Raw: 0,74 s 60 % al variare del Transfert rate: 25,1 MB/s -4 contrasto basso impostato Tempo di accensione: 0.39 s con sensibilità 100 ISO con Compact Flash UDMA 6, 600x 40 % 100 % -2 medio b. Luminosità registrata Luminosità registrata Luminosità registrata Luminosità registrata Misure eseguite press Centro Stu Progresso Fotografi Raffica: 100 scatti a 9,14 fotogrammi/s Ritardo nello scatto: s20 % 80 % normale con formato Jpeg Large 10 Durata registrazione Raw: 0,74 s 2 medio a. 60 % Transfert rate: 25,1 MB/s bassa Quantità di luce alta 4 alto FORMATI con Compact Flash UDMA 6, 600x % 0 1 log (Lux. s) 200 ISO H. Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla Raffica: compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto. con formato Jpeg Large 10 SENSIBILITÀ ISO 100 scatti a 9,14 fotogrammi/s 20 % Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un La sensibilità è misurata secondo la bassa norma CIPA Quantità DC-004. di luce a ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necessaria dalla a produrre compres- un grigio medio corrispondente al 46,1% che consente un'elevata compressione. FORMATI log (Lux. s) Le dimensioni dei file in byte dipendono Denominazione Pixel Byte Compr. sione usata e dal contenuto di dettagli del del soggetto. segnale massimo di registrazione (livello di saturazione). SENSIBILITÀ ISO RAW 4896x kb 4,2:1 Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito Valore un nominale Valore misurato M-RAW 3672x kb 4,3:1 La sensibilità è misurata secondo la norma ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto L 59,3 S-RAW 2448x kb 2,5:1 Essa viene valutata tenendo conto dell'esp che consente un'elevata compressione ,3 Jpeg Large x kb 5,5:1 400 saria a produrre 469,1 un grigio medio corrispond Jpeg Large x3264 Denominazione 1437 kb Pixel 33:1 Byte Compr del segnale 1941,5 massimo di registrazione (livel Jpeg M x2880 RAW 6555 kb 4896x3264 5,6: kb 4,2: ,7 Valore nominale Valore misu Jpeg M x2368 M-RAW 5353 kb 3672x2448 4,6: kb 4,3: ,6 L 59,3 H ,4 Jpeg S x1632 S-RAW 2474 kb 2448x1632 4,7: kb 2,5: ,3 Jpeg Large x kb 5,5:1 H , ,1 Jpeg Large x kb 33: ,5 Jpeg M x kb 5,6: ,7 Jpeg M x kb 4,6: , Jpeg S x kb 4,7:1 H ,

12 Canon EOS 1D Mark IV Misure eseguite presso il Centro Studi Progresso Fotografico MTF - SHARPENING Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'mtf. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza. 160 Impostazioni dello 140 Sharpening 120 sulla fotocamera 100 Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore. Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore presente nell'. Rapporto segnale / disturbo Trasferimento di modulazione % Formato Jpeg con le impostazioni standard della fotocamera H1 Sensibilità ISO Linee in verticale RUMORE: SEGNALE / DISTURBO minimo 1 basso 2 medio-basso 3 normale 0 66,7 L 64,7 54,3 27,1 16,5 12, , ,1 H con basso rumore con elevato rumore EV RISOLUZIONE La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto. Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla nitidezza dell'obiettivo utilizzato. centro bordo bordo centro f/1, f/ f/2, f/ f/5, f/ Linee in verticale Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = Formato Jpeg con le impostazioni standard della fotocamera 6,2 L Sensibilità ISO con Canon EF 35mm f/1.4 L USM f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 Diaframma LATITUDINE DI POSA 6, , ,1 4,7 3,6 2, H1 0,5 H3 tolleranza in alte luci grigio medio tolleranza in basse luci Rapporto segnale / disturbo Formato Raw con le impostazioni standard del programma di conversione 78,7 71,4 con basso rumore L , ,8 17,2 14,1 12, H1 5,3 H3 con elevato rumore EV Formato Raw con le impostazioni standard del programma di conversione 8 L 7, , ,1 5,1 4,3 3, H1 0,1 H3 tolleranza in alte luci grigio medio tolleranza in basse luci Sensibilità ISO * Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma ISO con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media 600 immagini raw valutate a 48 bit. Sensibilità ISO * Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO e CIPA DC

13 Le misure del Centro Studi Progresso Fotografico La velocità La Mark IV è una fotocamera estremamente rapida, con una raffica da ben 9,14 f/s che può essere mantenuta per 35 fotogrammi in formato Raw, o addirittura 100 fotogrammi in formato Jpeg alla massima risoluzione e qualità. E una prestazione eccellente, anche se leggermente inferiore ai dati dichiarati (10 f/s) e leggermente inferiore anche a quella del precedente modello, la Mark III, che però produce file decisamente meno voluminosi. Il tempo di risposta è brevissimo 0,047 secondi ed anche il tempo di accensione è contenuto: 0,39 secondi. A partire da questo fascicolo iniziamo a pubblicare una nuova misurazione: il tempo di scrittura sulla scheda di memoria. Si tratta di un dato importante che dipende da diversi fattori: il sistema di lettura del sensore e la velocità di trasferimento della fotocamera, ma anche la velocità della scheda utilizzata. Per limitare l influenza della scheda abbiamo utilizzato una UDMA 6, 600x. Per la Mark IV, abbiamo rilevato un tempo di 0,74 secondi, per un file Raw da 18,37 MB; ciò porta ad un transfer rate di 25,1 MB/s. Siamo al di sotto dei valori nominali delle schede UDMA 6, il cui standard dichiara velocità di trasferimento fino a 90 MB/s, ma dobbiamo tener presente che questa velocità si riferisce ai picchi di velocità e quindi è più che normale che la velocità di trasferimento media risulti inferiore. Di fatto la fotocamera è in grado di sfruttare la velocità delle schede UDMA 6, in quanto con una scheda meno performante, da 300x, ha mostrato un transfer rate di 18,5 MB/s con un tempo totale di scrittura di 0,99 secondi. L autonomia La Mark IV non è riuscita a uguagliare gli straordinari risultati di autonomia della Mark III. Il sistema di registrazione infatti è risultato meno parsimonioso nei consumi, consentendo solo (si fa per dire) 1974 scatti; lo stesso dicasi per il monitor in riproduzione che ha potuto funzionare per 8 ore e 18 minuti (contro le 14 ore del modello precedente). Sono comunque prestazioni eccellenti e nessun professionista avrà di che lamentarsi. Le curve sensitometriche Le curve sensitometriche non mostrano particolari differenze alle varie sensibilità; fa eccezione la curva alla sensibilità Low, ovvero 50 ISO, che presenta un appiattimento minimo sulle alte luci; questa sensibilità quindi dovrà essere usata con attenzione per evitare la bruciatura delle parti più luminose dell. La curva a ISO (la prima a sinistra) sparisce quasi dal nostro grafico, tanto sono bassi i livelli di illuminazione necessari per tracciarla. Abbiamo poi le curve eseguite a 100 ISO alle varie impostazioni di contrasto presenti sulla fotocamera. Esse mostrano che il diverso contrasto è mantenuto su tutta la curva, anche sulle alte luci; ne consegue che un aumento del contrasto su questa fotocamera produce una riduzione della latitudine di posa. Abbiamo poi aggiunto anche la curva 200 ISO H. ottenuta con l impostazione Highlight tone priority attiva, alla sensibilità 200 ISO, la più bassa disponibile con questa funzione. E una curva molto diversa, appiattita sulle alte luci in modo vistoso; ne consegue una elevata capacità di tollerare sovra-esposizioni, anche se ovviamente tende a produrre immagini poco contrastate sulle alte luci e più rumorose nelle ombre. La sensibilità ISO La sensibilità è leggermente superiore ai valori nominali per tutte le impostazioni, tranne che per l impostazione H3, che mostra una sensibilità pressoché identica al valore dichiarato. MTF-sharpening Lo sharpening applicato dalla fotocamera durante la conversione Jpeg è molto elevato; conviene utilizzare valori non superiori a 2, in quanto a valori superiori, specie in presenza di obiettivi di alta qualità a diaframmi chiusi, è possibile che compaiano effetti di accentuazione del contrasto ai bordi poco naturali. La risoluzione La risoluzione è molto buona e si nota un sensibile miglioramento rispetto alla Mark III, grazie al sensore dotato di un maggior numero di pixel. L incremento è più significativo al centro del fotogramma, in quanto ai bordi la risoluzione è maggiormente condizionata dalla resa dell obiettivo. Il rumore Il rumore per i file Jpeg è stato misurato con le impostazioni standard della fotocamera e, per quanto riguarda i file Raw, con le impostazioni standard del programma di conversione. Pro e Contro Pro Eccezionale velocità operativa Alta risoluzione Eccezionale autonomia Controllo estesissimo sulle funzioni di ripresa Dispone del controllo a monitor Live View Dispone della funzione Movie Contro Costo elevato Dimensioni e peso elevati Formato inferiore al Full Frame Rumore molto elevato nelle sensibilità estese Prezzi Canon EOS 1D Mark IV Distribuzione: Canon Italia, Via Milano 8, San Donato Milanese (MI) Tel. 02/ L andamento è molto regolare, con una progressiva diminuzione del rapporto segnale/ rumore all aumentare della sensibilità. Con le impostazioni standard la massima sensibilità utilizzabile appare essere H1, ovvero ISO 25600; per andare oltre occorre impostare un filtraggio superiore. Discorso analogo per le immagini in Raw, dove abbiamo comunque un filtraggio già leggermente più elevato. La latitudine di posa infine rispecchia i risultati del rumore sul grigio medio. Il giudizio complessivo La Mark IV è una fotocamera professionale eccellente. Abbiamo molto apprezzato l ottima combinazione di risoluzione, dimensioni del sensore e velocità, con una raffica davvero entusiasmante, anche se leggermente inferiore alle specifiche. La sensibilità è elevatissima, ma è spinta un po al di là delle reali possibilità del sensore. I ISO potranno rivelarsi utili in alcune situazioni, ma bisogna essere preparati ad un grosso lavoro di filtraggio, che non potrà non lasciare strascichi sulla definizione dell. Il corpo è eccezionalmente robusto e dotato di un grandissimo numero di funzioni; la Mark IV è quindi uno strumento ideale per il professionista. Sergio Namias 44

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