COLLEGIO DEI DIRETTORI DI DIPARTIMENTO E PRESIDENTI DI SCUOLE VERBALE DEL

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1 COLLEGIO DEI DIRETTORI DI DIPARTIMENTO E PRESIDENTI DI SCUOLE VERBALE DEL Il giorno alle ore 16,00, presso la Sala Consiglio - Rettorato del Palazzo Ateneo, si è riunito il Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole e risulta così composto: DIPARTIMENTI DIRETTORI 1) Biologia Giuseppe CORRIERO P 2) Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Maria SVELTO P 3) Chimica Francesco FRACASSI P 4) Dell Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO) Francesco GIORGINO P 5) Farmacia-Scienze del Farmaco Roberto PERRONE P 6) Giurisprudenza Roberto VOZA P 7) Informatica Anna Maria FANELLI S 8) Interdisciplinare di Medicina (DIM) Giuseppe RUBINI S 9) Interuniversitario di Fisica Salvatore Vitale NUZZO P 10) Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Bruno NOTARNICOLA P Mediterraneo: società, ambiente, culture 11) Lettere, Lingue, Arti : italianistica e culture Davide CANFORA P comparate 12) Matematica Addolorata SALVATORE P 13) Medicina Veterinaria Nicola DECARO S 14) Scienze Agro-Ambientali e Territoriali Giacomo SCARASCIA P MUGNOZZA 15) Scienze Biomediche ed Oncologia Umana Gabriella SERIO P 16) Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Rosalinda CASSIBBA P 17) Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti Teodoro MIANO P 18) Scienze della Terra e Geoambientali Pierfrancesco DELLINO P 19) Scienze Economiche e Metodi Matematici Ernesto TOMA P 20) Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Maria TROJANO P Senso 21) Scienze Politiche Ennio TRIGGIANI P 22) Economia, Management e Diritto dell Impresa Giovanni LAGIOIA S 23) Studi Umanistici (DISUM) Paolo PONZIO P

2 SCUOLE PRESIDENTI 1) Medicina Loreto GESUALDO P 2) Scienze E Tecnologie Paolo SPINELLI P P: Presente - A: Assente G: Giustificato D: Delegato S: Sostituto Ordine del Giorno: Presentazione del nuovo Modello Organizzativo Presiede la riunione il Rettore. Partecipano il Direttore Generale, dott. Federico Gallo; il prof. Antonio Nisio, tutti i Dirigenti e la dott.ssa Maria Elena Lampignano, responsabile del Settore Pianificazione Organizzativa e Sistema Bibliotecario del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale che assume le funzioni di segretario verbalizzante. Il Rettore, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta alle ore 16:35. - Comunicazioni Il Rettore informa che la CRUI, in data odierna, ha chiesto una proroga al 30 aprile p.v. per l inserimento dei dati inerenti alla VQR in quanto, le tante modifiche in itinere, hanno determinato notevoli ritardi rispetto ai tempi previsti dal bando ANVUR. La buona riuscita della procedura dipende dalla massima partecipazione di professori e ricercatori e dalla scelta consapevole dei prodotti, con chiari criteri definiti a priori dall ANVUR e comunicati da questa agli Atenei in tempi certi e utili al loro utilizzo. Per questo motivo la CRUI ha anche predisposto una struttura di supporto, con una procedura software sviluppata ad hoc, per coadiuvare le attività di selezione degli Atenei e garantire loro una simmetria informativa. Tale procedura diventa operativa però solo da oggi, a causa del ritardo del rilascio di alcune informazioni da parte dell ANVUR. Pertanto, considerando le dimensioni del processo che coinvolge 50 mila ricercatori e 100 mila prodotti da selezionare, la scadenza fissata al 29 febbraio provoca una inaccettabile compressione dei tempi. Il Rettore informa, altresì, che il prof. Giuseppe Crescenzo, Coordinatore del Presidio di Qualità, con mail in data odierna, ha comunicato che le procedure di inserimento dei Rapporti di Riesame 2015 si sono appena concluse, sforando i termini fissati dall ANVUR (3 febbraio). Le motivazioni del ritardo per la chiusura del procedimento sono molteplici e tutte conducono ad una sola conclusione: il calendario delle scadenze degli adempimenti deve essere rivisto, riprogrammato e condiviso con tutti i

3 Dipartimenti ed i CdS. Il prof. Crescenzo auspica che tutti i docenti di questo Ateneo comprendano che tali processi non sono solo un adempimento burocratico, ma rappresentano una funzione vitale dell Ateneo con ricadute dirette sulle risorse finanziarie future. Presentazione del nuovo Modello Organizzativo Il Direttore Generale informa che è stato creato un gruppo di lavoro composto dal prof. Antonio Nisio e dalla prof.ssa Angela Bergantino, unitamente alle dott.sse Lucia Leo e Rossella De Carolis, assegnate all Ufficio di Staff Valutazione Innovazione e Trasparenza per l avvio del nuovo Modello Organizzativo. Il prof. Nisio, al fine di rendere più chiara l informativa sul nuovo Modello Organizzativo, espone alcune slide illustrative. Egli sottolinea la necessità dell adozione del nuovo Modello per un processo di miglioramento dei servizi a sostegno delle finalità istituzionali delle Università e rappresenta l importanza fondamentale che il personale tecnico-amministrativo può apportare alla mission dell Università. Nel processo di cambiamento, in cui assume sempre maggiore peso la performance organizzativa, il nuovo Modello Organizzativo supera il vincolo gerarchico e cede il passo alla competenza, favorendo il passaggio ad un modello orientato verso una gestione di processi e non esclusivamente verso una gestione di procedure. Tra le novità presenti nel nuovo Modello Organizzativo vi è l introduzione della Direzione per il Coordinamento delle Strutture Dipartimentali, diretta dal dott. Miccolis, che comprenderà le Strutture decentrate di Didattica e Ricerca e l introduzione della nuova figura del Coordinatore del Dipartimento di Didattica e di Ricerca che sovrintende alle competenze, ai compiti di problem solving, con attenzione ai processi. Il Coordinatore diventa il primo referente del Direttore di Dipartimento e lo supporta sul piano amministrativo-gestionale. Il Direttore Generale evidenzia, pertanto, gli aspetti positivi che scaturirebbero dall applicazione del nuovo Modello Organizzativo in cui i Direttori sarebbero alleggeriti nelle loro funzioni, anche se non scavalcati nel proprio ruolo. Con il nuovo Modello si aggregano le attività e le micro competenze presenti a livello dipartimentale e si individua un certo numero di posizioni organizzative. Per il personale tecnico-amministrativo del Dipartimento si delineerà un passaggio da un rapporto con il Direttore di tipo gerarchico ad uno di tipo funzionale. Le fasi previste per l applicazione di tale Modello riguardano: la job description (cosa ci si attende da ciascuna posizione professionale); il profilo astratto (chi può assumere l incarico delineato); la selezione interna (l individuazione del nuovo responsabile) e la pesatura della posizione. La chiusura della sperimentazione è prevista per il 31 dicembre 2016.

4 Il Direttore Generale informa che dal 12 febbraio p.v., in un ottica di percorso condiviso, avvierà col suo staff una fase di presentazione del nuovo Modello Organizzativo in tutti i Dipartimenti di didattica e di ricerca e nell Amministrazione Centrale. Si apre una discussione in merito, alla quale partecipano i proff. Fracassi, Serio, Trojano, Miano e Triggiani che rappresentano perplessità riguardo al personale tecnico-amministrativo nell ambito di tale Modello in merito: alla necessità di individuare indicatori descrittori della realtà; alla possibilità di emanazione di un nuovo Regolamento sufficiente ad evitare l adozione del nuovo Modello e rivedere l azione del Direttore di Dipartimento nel rapporto con il PTA; all importanza della valorizzazione del PTA. Il prof. Nisio, rappresentando la necessità di una riorganizzazione, precisa che con l applicazione del nuovo Modello Organizzativo sarà effettuata un analisi sul campo e sulla specificità di ciascun Dipartimento. Il PTA sarà pienamente integrato nei processi di misurazione e valutazione della performance; sarà effettuata una mappatura dei processi e, mediante visite in loco, presso ciascun Dipartimento sarà attuata una ricognizione per verificare i fabbisogni di ogni realtà e individuare le competenze astratte che ogni unità di personale tecnico-amministrativo dovrebbe possedere. La prof.ssa Svelto concorda con il nuovo Modello Organizzativo, viste le tante responsabilità che incombono sui Direttori di Dipartimento che, in tal senso, si vedrebbero alleggeriti nei loro compiti ed auspica una rivisitazione critica dei Dipartimenti, mediante l applicazione della job description che potrà fornire un dato oggettivo ed una fotografia reale dell intero sistema. Il prof. Canfora concorda con l introduzione della figura del Coordinatore a condizione che preveda una diarchia. Il prof. Nisio precisa che non è possibile una diarchia, bensì il nuovo Modello punta sulla specificità. Il Coordinatore sarà il responsabile del coordinamento delle Unità Operative assegnate al Dipartimento, nonché primo referente del Direttore, sul versante delle esigenze amministrative e gestionali. Gli verranno richieste una serie di azioni di problem solving e di facilitatore nella soluzione dei processi in atto presso ciascun Dipartimento. Il Direttore Generale ribadisce il concetto relativo al Direttore di Dipartimento come primum movens dei fabbisogni e delle esigenze presenti a livello dipartimentale e/o di Scuola per ciò che concerne le attività di didattica e di ricerca; è coinvolto nella fase di progettualità delle attività da porre in essere nell ambito della struttura ed è parte attiva nel processo di valutazione del personale. IL prof. Toma chiede chiarimenti al Direttore Generale in merito ad un documento messo a punto dai Segretari Amministrativi in cui viene espresso disagio rispetto al nuovo Modello Organizzativo in

5 circa la distonia con l attuale Statuto di Ateneo che prevede la figura del Segretario Amministrativo e non quella del Coordinatore. Il Direttore Generale informa che è stato dato avvio alla modifica statutaria in contemporanea all adozione del nuovo Modello e i Dirigenti di riferimento, durante questo percorso, saranno il dott. Miccolis e il dott. Spataro. Il prof. Notarnicola si mostra fiducioso nei confronti di tale innovazione, ribadendo la presenza costante del Direttore di Dipartimento e auspicando che il PTA risulti più motivato nelle proprie funzioni. Il prof. Ponzio auspica che il Modello sia ancora in fase di stesura in modo che sia possibile la massima partecipazione ed un analisi peculiare dei Dipartimenti. Il prof. Scarascia Mugnozza dichiara la sua piena soddisfazione per il Dipartimento da lui diretto, sia da un punto di vista tecnico che amministrativo; teme che, con l adozione di tale Modello, il rapporto gerarchico Direttore/Coordinatore generi turbolenze e chiede chiarimenti in merito alle responsabilità di quest ultimo. Il Direttore Generale ribadisce che il rapporto tra Direttore di Dipartimento e Coordinatore avverrà su piani paralleli, in quanto il Coordinatore è il primo referente del Direttore per le esigenze amministrative e gestionali. Il prof. Giorgino lamenta una serie di disservizi ed inefficienze dipartimentali che teme non possa gestire unicamente il Coordinatore se non di concerto con il Direttore di Dipartimento; Egli rappresenta l inopportunità di porre sullo stesso piano il PTA amministrativo e quello tecnico e propone di approfondire la questione in generale da un punto di vista normativo in merito alla differenza rispetto all attuale situazione. Il Direttore Generale chiarisce che il potere di firma affidato al Coordinatore automaticamente deresponsabilizza il Direttore di Dipartimento. Il Rettore precisa che tale Modello Organizzativo è in linea con un evoluzione normativa in atto e punta sulla valorizzazione dell esperienza del PTA, nonché su un migliore collegamento tra le Strutture dipartimentali e l Amministrazione Centrale. I Dipartimenti avranno un costante livello di interazione con le 8 Direzioni Centrali per il tramite della Direzione per il Coordinamento delle Strutture dipartimentali. Il compito della nuova Direzione e, di conseguenza, dei Coordinatori sarà quello di fornire ai Dipartimenti e alle Scuole tutti i servizi di supporto loro necessari. Il prof. Voza condivide l adozione del nuovo Modello Organizzativo nel rispetto delle specificità e nell accentuazione del principio di separazione tra funzioni di indirizzo e controllo e funzioni di gestione amministrativa.

6 Il prof. Perrone auspica un applicazione del Modello finalizzato ad un miglioramento della situazione e con l osservanza di una tempistica certa. Il Direttore Generale assicura che dal 12 febbraio p.v. avvierà la fase di presentazione e condivisione del Modello. Alle ore 19:35, non essendovi altro da discutere, il Presidente dichiara sciolta la seduta. F.to IL SEGRETARIO dott.ssa Maria Elena Lampignano F.to IL RETTORE prof. Antonio Felice Uricchio