CRESCITA & RENDIMENTO Edizione del 19 dicembre 2013

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1 1 Crescita & Rendimento CRESCITA & RENDIMENTO Questa di oggi è l'ultima edizione del 2013 di Crescita & Rendimento, dal momento che la prossima sarà il 2 gennaio del nuovo anno. Nella prossima edizione procederemo ad effettuare il solito resoconto dell'anno, ma intanto possiamo iniziare a fare alcune considerazioni. La prima è che il 2013 è stato per noi un anno molto positivo, dal momento che a due settimane dalla conclusione dell'anno la nostra performance è del XX%. Davvero non male. Del resto, questo 2013 è stato molto positivo per i mercati azionari, quindi è ovvio che anche i nostri titoli siano stati trainati al rialzo. Ma la cosa positiva è che il genere di azioni che trattiamo in Crescita & Rendimento sono tendenzialmente poco volatili, solidi, e tendono a reggere bene anche durante le fasi negative. Anzi, spesso è proprio durante le fasi negative che scopriamo in pieno la qualità di questo genere di azioni. Infatti, le caratteristiche salienti dei business che cerchiamo sono sostanzialmente le seguenti: 1 Aziende di dimensioni medio-grandi. Meglio se grandi multinazionali operanti in tutto il mondo. 2 Business stabili e poco ciclici. Infatti, il nostro terreno di caccia preferito è generalmente quello dei beni di consumo. 3 Buoni margini operativi che permettono buoni cash flow e comunque capacità di assorbimento di eventuali cali di fatturato 4 Situazione patrimoniale solida e con poco debito netto, perché vogliamo evitare che il debito rappresenti un peso eccessivo che finisce per assorbire i cash flow prodotti 5 Infine, collegato ai punti 3 e 4 c'è il fatto che i buoni cash flow prodotti finiscano in buona parte per essere erogati agli azionisti sotto forma di buy-back e di dividendi. Da questo punto di vista, non cerchiamo solo l'alto dividendo in se, che potrebbe anche essere poco sostenibile, bensì la capacità di incrementare tali dividendi nel tempo. Ovviamente, non sempre tutti i punti sopra elencati ricorrono contemporaneamente e in fin dei

2 2 Crescita & Rendimento conti sarebbe da pazzi non avere in portafoglio un'ottima società solo perché manca una delle caratteristiche. Ad esempio, Recordati non è una società di enormi dimensioni, tuttavia presenta pressoché tutte le altre caratteristiche. Così come in futuro potrebbe non essere da escludere la presenza di titoli un po' ciclici. Ma tendenzialmente lo standard dei titoli che abbiamo e che avremo sarà quello di business aventi le caratteristiche sopra indicate. In proposito, vorrei soffermarmi un attimo sul punto 2. Perché ho detto che il nostro terreno di caccia sarà quello dei beni di consumo? Perché si tratta di un ottimo settore dove le aziende hanno spesso tutte le caratteristiche che ricerchiamo. Infatti, i beni di consumo hanno spesso prezzi di vendita al pubblico piuttosto bassi se presi individualmente. Un'auto ad esempio può costare migliaia di euro ed è spesso un acquisto importante nella vita di ogni persona, per cui c'è grande attenzione al prezzo, al confronto con altre marche, alle caratteristiche tecniche. Questo riduce il pricing power dell'azienda e, di conseguenza, comprime i margini. Fanno eccezione le auto di lusso, dove per un multi-milionario anche il prezzo di una Ferrari non ha un'incidenza poi così elevata nel suo patrimonio e comunque il marchio permette di praticare un prezzo più alto. Se dall'auto passiamo ai mobili o agli oggetti di elettronica, il discorso è più o meno lo stesso, anche se le cose migliorano un po'. Si tratta di acquisti comunque importanti e la concorrenza si fa sì sulla qualità, ma anche sul prezzo. Forse soprattutto sul prezzo. Ma per i beni di consumo le cose sono diverse. Un dentifricio, una bibita, una birra, alcuni beni alimentari, le lamette da barba, le sigarette, i detersivi, i saponi, se vogliamo persino i profumi e l'abbigliamento (entro certi limiti) hanno prezzi molto bassi da un punto di vista unitario e quindi l'incidenza unitaria sulla disponibilità di spesa del consumatore non è eccessiva. Certo, un'auto viene cambiata dopo diversi anni, mentre questi prodotti sono acquistati continuamente, quindi non va escluso che dopo diversi anni la spesa per i beni di consumo, se si acquistano sempre le marche più care, finisca per pesare ancora di più di quella di un'auto o di una cucina. Tuttavia, per le imprese questo è poco rilevante perché l'importanza data al prezzo dal consumatore è spesso minore. Molti di questi prodotti vengono acquistati nei supermercati ad impulso, cioè si vedono sugli

3 3 Crescita & Rendimento scaffali, se ne ricorda il nome, e si acquistano, senza badare troppo al prezzo. Quindi la concorrenza si vince su elementi quali la forza e la conoscenza del marchio (e quindi la forza delle campagne di marketing poste in essere), il buon posizionamento sugli scaffali della grande distribuzione, la sicurezza che un nome offre al consumatore, eventuali iniziative collegate al prodotto. Tutte cose che permettono di ridurre la guerra sui prezzi. Ovviamente questo non vale in assoluto. La crisi attuale ad esempio sta portando in Italia a controllare molto di più il prezzo e spesso si acquistano i prodotti di primo prezzo, anche se non di marca. In Germania, poi, esiste da sempre una fascia molto ampia di consumatori che acquistano negli hard-discount, dove ci sono prodotti non di marca ma a prezzo molto più basso. Negli USA ci sono tendenze simili. Tuttavia, la concorrenza sul prezzo di questi prodotti sarà sempre inferiore rispetto a quella che c'è nei prodotti di prezzo più alto. A questo si unisce poi il fatto che spesso i beni di consumo richiedono investimenti fissi molto minori rispetto ai beni di prezzo maggiore e si prestano ad una esternalizzazione più spinta della relativa produzione, anche perché il controllo sulla tecnologia non è così importante. Il risultato è che, quasi sempre, le aziende produttrici di beni di consumo hanno margini maggiori. E questo è proprio quello che cerchiamo nei nostri titoli. Prima di chiudere uno sguardo al portafoglio. A pagina seguente troviamo il grafico di Luxottica, titolo che nelle scorse settimane avevamo retrocesso da BUY ad HOLD, perché dopo la forte performance di inizio anno sembrava stesse un po' tirando il fiato. Fortunatamente, sembra che il supporto intorno a quota 35 euro abbia tenuto e possiamo quindi essere più fiduciosi per il futuro. Attualmente manteniamo ancora il giudizio HOLD, ma se prima della prossima edizione le quotazioni dovessero tornare sopra la media mobile a 200 giorni (indicata dalla curva in verde), allora diventerà automaticamente un BUY e il titolo può tornare ad essere accumulato.

4 4 Crescita & Rendimento E dopo tutto questo, saluto tutti voi abbonati facendovi gli auguri di Buon Natale e Buon Anno a voi e a tutte le vostre famiglie. Sperando che il 2014 sia un anno positivo come quello che si avvia a conclusione. Titolo Codice - Borsa Prezzo 1/1/2013 ( ) Anno 2013 Ultimo Prezzo ( ) Dividendi ( ) Risultato Action Becton, Dickinson & C. Nyse: BDX 59,31 78,29 1,13 35,86% BUY Automatic Data Processing LVMH Philip Morris International Nasdaq: ADP 43,18 57,46 0,99 36,91% BUY Euronext: MC.PA 138,8 131,25 1,8-4,14% HOLD Nyse: PM 63,44 62,56 1,98 1,72% HOLD McDonald's Nyse: MCD 66,91 68,22 1,76 4,59% CHIUSA Nike INC. NYSE: NKE 39,14 57,76 0,48 47,55% BUY Luxottica MTA: LUX.MI 31,07 36,47 0,58 24,33% HOLD

5 5 Crescita & Rendimento BASF XETRA: BAS.DE 71,15 74,96 2,6 9,42% BUY Recordati MTA: REC.MI 9,32 10,27 0,22 11,05% BUY Rendimento portafoglio 18,59% Cambio di chiusura /$: 1,3665 Titolo Codice - Borsa Storico 2012 Prezzo carico ( ) Ultimo Prezzo ( ) Dividendi ( ) Risultato Becton, Dickinson & C. Nyse: BDX 59,48 59,31 1,43 2,12% Automatic Data Processing Nasdaq: ADP 43,94 43,18 1,25 1,11% LVMH Euronext: MC.PA 118,05 138,8 2,9 20,03% Philip Morris International Nyse: PM 57,57 63,44 2,5 14,54% McDonald's Nyse: MCD 72,02 66,91 1,69-4,75% Nike INC. NYSE: NKE 38,53 39,14 0,22 2,15% Luxottica MTA: LUX.MI 29,46 31,07 5,46% BASF XETRA: BAS.DE 70 71,15 1,64% Intel Corporation Nasdaq: INTC 20,74 15,82 0,36-21,99% (CHIUSA) Rendimento anno ,26% Restiamo in contatto Per domande, suggerimenti, informazioni contattaci a: crescitaerendimento@educazionefinanziaria.com Usa lo stesso indirizzo per modificare il tuo status di iscrizione, per rinnovare l abbonamento o per chiedere il rimborso del pagamento se è stato fatto da meno di 45 giorni e non volete più ricevere la lettera. Note Legali Tutte le analisi e le raccomandazioni di investimento si basano su documenti pubblici e notizie diffuse al pubblico tramite stampa, internet e altri mezzi di diffusione di massa. Nessuno è infallibile e gli errori possono capitare.

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