Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Transcript

1 Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N Reati fiscali: pene accessorie commisurate a quella principale Categoria: Contenzioso Sottocategoria: Reati tributari La condanna per taluno dei delitti previsti dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000 importa, ai sensi dell art. 12, l applicazione di pene accessorie quali: l interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; l incapacità di contrattare con la P.A.; l'interdizione dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria; l'interdizione perpetua dall'ufficio di componente di Commissione tributaria; la pubblicazione della sentenza a norma dell'articolo 36 del codice penale. Ebbene, con la sentenza 13 luglio 2016 n la Corte di Cassazione ha precisato che la durata delle pene accessorie temporanee contemplate dall art. 12 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, va parametrata alla pena principale inflitta. Da precedenti pronunciamenti della Suprema Corte emerge, invece, che le pene accessorie non sono applicabili nel caso di condanna a una pena patteggiata inferiore a due anni e che il giudice dell appello le può applicare d ufficio, ove non abbia provveduto quello di primo grado. Premessa Con la sentenza n /16 la Suprema Corte si è soffermata sulla questione della durata delle pene accessorie previste per i reati tributari dall art. 12 del D.Lgs. n. 74/2000 accogliendo sul punto il ricorso dell imputato. La condanna per taluno dei delitti previsti dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000 importa, ai sensi dell art. 12 del medesimo decreto: a) l interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a tre anni (ma in caso di condanna per frode fiscale ex artt. 2, 3, 8 D.Lgs. n. 74 l interdizione dai pubblici uffici può essere applicata per un periodo non inferiore a un anno e non superiore a tre anni); 1

2 b) l incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione per un periodo non inferiore a un anno e non superiore a tre anni; c) l'interdizione dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria per un periodo non inferiore a un anno e non superiore a cinque anni; d) l'interdizione perpetua dall'ufficio di componente di commissione tributaria; e) la pubblicazione della sentenza a norma dell'articolo 36 del codice penale. La giurisprudenza di legittimità ha chiarito: che in caso di pena patteggiata inferiore a due anni, l evasore fiscale non può essere interdetto, ad esempio, dall esercizio dell impresa o dal contrarre con la Pubblica Amministrazione (cfr. Cass. n del 2012); che il giudice d'appello è legittimato ad applicare d'ufficio le pene accessorie ove non inflitte in primo grado (cfr. Cass. n del 2015); che rientrano nelle pene accessorie, la cui durata non è espressamente determinata dalla legge penale, quelle per le quali sia previsto un minimo ed un massimo edittale, ovvero uno soltanto dei suddetti limiti. Ne deriva che la loro durata deve essere uniformata dal giudice, in base all'art. 37 cod. pen., a quella della pena principale inflitta; e tale principio è valido anche per le pene accessorie previste per i reati tributari dall'art. 12 del D.Lgs. n. 74 del 2000 (si vedano: S.U. n. 6240/2014 e Sez. 3 n /2016; nonché le precedenti Sez. 3, n /2014 e Sez. 5 n. 2925/2013). Ebbene, a quest ultimo orientamento si è uniformata la sentenza n /16, pubblicata dalla Suprema Corte il 13 luglio scorso. Pene accessorie: durata da parametrare alla pena principale Sentenza 13 luglio 2016 n In caso di condanna per reati fiscali, la durata della pena accessoria va parametrata alla pena principale inflitta. La Suprema Corte ha annullato senza rinvio la sentenza emessa dalla Corte d Appello di Salerno nei confronti di un professionista riconosciuto responsabile del reato di omessa dichiarazione, ai sensi dell art. 5 del D.Lgs. n. 74 del L annullamento è avvenuto limitatamente alle sanzioni accessorie previste dall art. 12, co. 1, lettere a), b) e c) del D.Lgs. 74/00. 2

3 Nel caso di specie la pena principale è stata stabilita in 8 mesi, mentre le pene accessorie di cui si è detto sono state applicate per la durata di 1 anno. La difesa ha quindi fatto presente che 1 anno è la durata minima prevista per le pene accessorie di cui alle lettere b) e c) dell art. 12. Alla lettera a), invece, la norma stabilisce l'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a tre anni sicché, secondo la difesa, la Corte d Appello avrebbe dovuto spiegare le ragioni per le quali la pena accessoria era stata determinata oltre il limite minimo. Ebbene, quanto alla durata delle sanzioni accessorie, la Suprema Corte ha sostenuto l applicabilità alla fattispecie del criterio generale dell equiparazione cronologica tra la durata della pena principale e quella della pena accessoria. La Terza Sezione Penale ha infatti aderito all indirizzo secondo cui: nel novero delle pene accessorie la cui durata non è espressamente prevista dalla legge, con conseguente applicazione dell'art. 37 cod. pen., devono essere ricomprese le pene accessorie temporanee di cui all'art. 12 del D.Lgs. n. 74 del 2000 sul rilievo che l'ampia formulazione dell'art. 27 cod. pen. e l'espresso riferimento della regola sussidiaria delineata dal secondo periodo dell'art. 37 cod. pen. al limite minimo e al limite massimo consentono di rinvenire nel dato normativo una conferma alla tesi dell'applicabilità del criterio generale dell'equiparazione cronologica tra la durata della pena principale e quella della pena accessoria anche all'ipotesi qui in esame. Nel caso in esame, quindi, la Corte d appello doveva parametrare la durata delle sanzioni accessorie a quella principale inflitta (mesi 8 di reclusione). Non avendolo fatto, sono stati gli ermellini a determinare le sanzioni accessorie nella misura di 8 mesi, pari alla pena principale irrogata per il reato fiscale di omessa dichiarazione. Codice penale Art. 37 Pene accessorie temporanee: durata. Quando la legge stabilisce che la condanna importa una pena accessoria temporanea, e la durata di questa non è espressamente determinata, la pena accessoria ha una durata eguale a quella della pena principale inflitta, o che dovrebbe scontarsi, nel caso di conversione, per insolvibilità del condannato. Tuttavia, in nessun caso essa può oltrepassare il limite minimo e quello massimo stabiliti per ciascuna specie di pena accessoria. 3

4 Le altre pronunce della S.C. Pena patteggiata inferiore a due anni Sentenza n del 23 novembre 2012 L imprenditore condannato per evasione fiscale a una pena patteggiata inferiore a due anni non può essere interdetto dall esercizio dell impresa o dal contrarre con la Pubblica Amministrazione. Il Tribunale di Campobasso, su concorde richiesta di accusa e difesa, condannava l imputato un imprenditore ritenuto responsabile dei reati di omessa dichiarazione e dichiarazione infedele, previsti, rispettivamente, dagli artt. 5 e 4 del D.Lgs. n. 74/ alla pena di mesi 10 di reclusione, con la concessione dei benefici di legge. All imprenditore venivano pure comminate le sanzioni accessorie, ai sensi dell art. 12 del Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74. Ebbene, proprio le sanzioni accessorie sono state al centro del dibattito dinanzi alla Suprema Corte. La Procura Generale della Repubblica ha infatti chiesto l annullamento senza rinvio della sentenza del Tribunale, limitatamente alle sanzioni accessorie, in quanto applicate in violazione dell art. 445 del codice di procedura penale (rubricato Effetti dell'applicazione della pena su richiesta ). Il ricorso della Procura è stato accolto dagli ermellini. La Terza Sezione Penale ha osservato che l art. 445 citato: non comporta la condanna al pagamento delle spese del procedimento, né l applicazione delle pene accessorie nel caso il trattamento sanzionatorio non superi i due anni della pena detentiva, soli o aggiunti a pena pecuniaria. Pertanto, il Tribunale di Campobasso ha errato laddove, pur avendo irrogato all imputato la pena di mesi 10 di reclusione, ha comunque disposto a suo carico le pene accessorie contemplate in materia di reati tributari, quali l interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; l incapacità a contrarre con la P.A.; l interdizione dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria; l interdizione perpetua dall ufficio di componente di commissione tributaria e l interdizione dai pubblici uffici. 4

5 Pene accessorie applicabili d ufficio dal giudice dell appello Sentenza 22 gennaio 2015 n Il giudice d'appello può applicare le pene accessorie non inflitte in primo grado ancorché la questione non sia stata devoluta dal Pubblico Ministero. Un legale rappresentante di società è stato condannato dalla Corte d'appello di Milano per non aver versato, entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto d imposta, le ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti, per un ammontare superiore alla soglia prevista dall articolo 10-bis del D.Lgs. n. 74/2000. Dal che il ricorso per cassazione, che però non ha avuto esito felice per l imputato. Contrariamente agli assunti della difesa, i supremi giudici hanno ritenuto che il reato si fosse consumato quando il ricorrente era ancora legale rappresentante dell'azienda, poi fallita. Per quanto riguarda, invece, il motivo di ricorso incentrato sull applicazione delle pene accessorie, i giudici di Piazza Cavour hanno affermato che: è legittima l'applicazione d'ufficio, da parte del giudice d'appello, delle pene accessorie non applicate da quello di primo grado, ancorché la cognizione della specifica questione non sia stata devoluta con l'impugnazione del Pubblico Ministero. La sentenza impugnata, pertanto, non è incorsa in trasgressione del divieto di reformatio in peius, come invece lamentato dal ricorrente. In conclusione, la Suprema Corte ha reso definitivo il verdetto di colpevolezza pronunciato dal giudice di secondo grado, con condanna dell imprenditore al pagamento delle spese del processo. - Riproduzione riservata - 5