Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

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1 Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N Prima casa: acquirente e venditore solidalmente obbligati al pagamento del tributo L orientamento della Cassazione in tema di solidarietà tributaria nell ambito delle agevolazioni prima casa in ipotesi di revoca del beneficio Categoria: Immobili Sottocategoria: Agevolazioni prima casa Nell ambito delle agevolazioni prima casa, per l imposta di registro liquidata in conseguenza della revoca motivata dalle caratteristiche di lusso dell immobile, sussiste la solidarietà tra acquirente e venditore, con la conseguenza che è legittima la cartella di pagamento nei confronti di quest ultimo. È quanto emerge da una recente sentenza della Cassazione, che tratteggia l ambito di applicazione dell articolo 57 del D.P.R. n. 131 del 1986, norma che individua le ipotesi solidarietà in materia di imposta di registro. Premessa Solidarietà tributaria Nell ambito delle agevolazioni c.d. prima casa, per l'imposta di registro liquidata in conseguenza della revoca motivata dalle caratteristiche di lusso dell immobile, sussiste la solidarietà tra acquirente e venditore, con la conseguenza che è legittima la cartella di pagamento nei confronti di quest ultimo. È quanto emerge dalla sentenza n /16 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione. Con questa pronuncia gli Ermellini tratteggiano l ambito di applicazione dell articolo 57 del D.P.R. n. 131 del 1986, che individua le ipotesi solidarietà in materia di imposta di registro. 1

2 La norma in questione stabilisce, in particolare, quanto segue: oltre al pubblico ufficiale che ha redatto, ricevuto o autenticato l'atto, e ai soggetti nei cui confronti è richiesta la registrazione, sono solidalmente obbligati al pagamento dell'imposta le parti contraenti, le parti in causa e coloro i quali hanno sottoscritto o avrebbero dovuto sottoscrivere le denunce di cui agli artt. 12 e 19 del D.P.R. 131/86 relative, rispettivamente, alla richiesta di registrazione dei contratti verbali e delle operazioni di società ed enti esteri e agli eventi successivi alla registrazione (co. 1); la responsabilità dei pubblici ufficiali non si estende alle imposte complementari e suppletive (co. 2); gli agenti immobiliari sono solidalmente tenuti al pagamento dell'imposta per le scritture private non autenticate di natura negoziale stipulate a seguito della loro attività per la conclusione degli affari (co. 1-bis); le parti interessate al verificarsi della condizione sospensiva apposta a un atto sono solidalmente obbligate al pagamento dell'imposta dovuta quando si verifica la condizione o l'atto produce i suoi effetti prima dell'avverarsi di essa (co. 3); l'imposta complementare dovuta per un fatto imputabile a solo una delle parti contraenti è a carico esclusivamente di questa (co. 4); per gli atti soggetti a registrazione in caso d'uso e per quelli presentati volontariamente per la registrazione, obbligato è esclusivamente chi ha chiesto la registrazione (co. 5). LA CASSAZIONE Ebbene, dalla sentenza qui in esame emerge che, nell ambito delle agevolazioni per l acquisto della prima casa : si applica l articolo 57, comma 1, del D.P.R. n. 131 del per il quale sussiste la solidarietà tra acquirente e venditore per l imposta di registro - quando la decadenza dai benefici dipende da una circostanza non imputabile in via esclusiva a un determinato comportamento dell'acquirente; quando invece la revoca dell agevolazione dipende da un fatto imputabile al solo compratore - come potrebbe essere nel caso di una sua dichiarazione mendace sulla sussistenza dei presupposti del trattamento agevolato l imposta resta a carico del compratore stesso, in forza di quanto prevede il comma 4 dell'art. 57 ("L'imposta complementare dovuta per un fatto imputabile soltanto ad una delle parti contraenti è a carico esclusivamente di questa. ), senza che in capo al venditore operi la solidarietà di cui al comma 1. 2

3 Cassazione, sentenza n del 30 novembre 2016 IN SINTESI In tema di agevolazione prima casa, la solidarietà per l imposta di registro tra le parte contraenti dipende dai fatti all origine del provvedimento di revoca, ossia se esso scaturisce da un fatto addebitabile a entrambe le parti della compravendita immobiliare oppure solo a una di esse. Ne deriva che la parte venditrice è tenuta al pagamento dell'imposta di registro qualora la decadenza dell'acquirente dai benefici fiscali sia dovuta a circostanza (le caratteristiche di lusso dell'immobile ai sensi del D.M. 2 agosto 1969, oppure, nel regime ora vigente, per l'appartenenza a una categoria catastale compresa tra A1, A8 e A9,) non imputabile in via esclusiva a un determinato comportamento dell'acquirente, come avrebbe potuto essere una eventuale sua dichiarazione mendace sulla sussistenza dei presupposti del trattamento agevolato. In tal caso, quindi, opera in capo al venditore la regola della solidarietà dell'obbligazione tributaria contenuta nell art. 57 comma 1 del TUR. IL CASO La controversia riguarda una cartella di pagamento emessa in conseguenza di un avviso di liquidazione per la revoca delle agevolazioni cosiddette "prima casa. L Ufficio ha revocato le suddette agevolazioni - concesse all acquirente ai sensi della Nota II-bis), articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. 131/ avendo accertato le caratteristiche di lusso dell immobile, ex D.M. 2 agosto 1969 (non più in vigore). Dei criteri stabiliti dal D.M. 2 agosto 1969 non si tiene più conto. Nel regime vigente sono escluse dall agevolazione le abitazioni di categoria catastale A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio). Nel caso di specie, visto e considerato che l avviso di liquidazione delle ordinarie imposte di registro, ipotecaria e catastale rivolto all acquirente è divenuto definitivo per mancanza d impugnazione, l Agenzia delle Entrate ha proceduto alla riscossione coattiva di quanto liquidato a seguito della revoca dei benefici fiscali notificando la relativa cartella di pagamento tanto all originario debitore (compratore) quanto al venditore. Tale modo di procedere dell Amministrazione Finanziaria è stato ritenuto corretto da parte della Cassazione. 3

4 Il compratore ha instaurato giudizio presso la competente CTP di Roma lamentando l illegittimità della cartella di pagamento emessa nei suoi confronti, poiché l Ufficio avrebbe dovuto procedere: in via principale nei confronti dell acquirente. Dal canto suo l Amministrazione ha sostenuto che la cartella in questione: era stata emessa sulla base di un atto divenuto definitivo per mancanza d impugnazione e che la stessa era stata notificata anche al debitore principale. Ebbene, entrambi i gradi di merito si sono conclusi a favore del contribuentecompratore, sicché la parola è passata ai giudici della Suprema Corte che hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa erariale. La CTR capitolina ha ritenuto che il ricorrente, in quanto parte venditrice, non fosse tenuto al pagamento di quanto dovuto per imposta di registro a seguito della revoca delle agevolazioni inizialmente concesse al compratore. Ma per gli Ermellini l affermazione del Giudice di secondo grado integra il vizio di violazione di legge, proprio come sostenuto dall Agenzia delle Entrate con il ricorso di legittimità. Nel ricorso di legittimità la difesa erariale ha denunciato la violazione e falsa applicazione dell'art. 57 del D.P.R. n. 131 del per aver il giudice di merito erroneamente affermato che la parte venditrice non fosse tenuta al pagamento dell imposta di registro. I principi espressi dalla S.C. A parere della Sezione Tributaria della Suprema Corte il suddetto motivo è fondato, in quanto, nel caso di specie, la decadenza dai benefici prima casa era dovuta a circostanza (le caratteristiche di lusso dell'immobile ai sensi del D.M. 2 agosto 1969) non imputabile in via esclusiva a un determinato comportamento dell'acquirente (come avrebbe potuto essere una eventuale sua dichiarazione mendace sulla sussistenza dei presupposti del trattamento agevolato v. Cass. n del 2016) e quindi operava in capo al venditore la solidarietà dell'obbligazione tributaria di cui al citato art. 57, comma 1 ( Oltre ai pubblici ufficiali, che hanno redatto, ricevuto o autenticato l atto, e ai soggetti nel cui interesse fu richiesta la registrazione, sono solidalmente obbligati al pagamento dell'imposta le parti contraenti ). Pertanto la CTR di Roma, in diversa composizione, dovrà procedere a un nuovo esame del caso. 4

5 Secondo Cass. civ. Sez. V, n /16 (citata in motivazione dalla sentenza n /16), la revoca dei benefici prima casa per l accertata insussistenza dei presupposti del trattamento agevolato, indicati dall acquirente con dichiarazione mendace, comporta l applicazione di un imposta di registro complementare, che, essendo dovuta per un fatto imputabile a una delle parti contraenti, resta, in forza dell'art. 57, comma 4, del D.P.R. n. 131/86, esclusivamente a carico di quest'ultima, senza che in capo al venditore operi la solidarietà dell'obbligazione tributaria di cui al precedente art. 57, comma 1. Riferimenti normativi e giurisprudenziali D.P.R. del 26 aprile 1986 n. 131 Artt. 42 e 57, commi 1 e 4; Nota II-bis), articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. 131 cit.; D.M. 2 agosto 1969; D.Lgs. n. 175/2014 Art. 33; Cass. trib. sentenza n /2016; Cass. trib. sentenza n /2005 Cass. trib. n. 3301/2003; Cass. Trib. n. 9157/ Riproduzione riservata - 5