Il Trimestrale del Lavoro

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3 La situazione del quarto trimestre e dell'intero Il Trimestrale del Lavoro Bollettino di informazione statistica sul mercato del lavoro della Regione Umbria a cura dell'osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro Regione Umbria Direzione regionale Programmazione, innovazione e competitività dell'umbria Direttore: Lucio Caporizzi Ambito di coordinamento Imprese, lavoro e istruzione Coordinatore: Luigi i Rossetti Servizio Politiche attive del lavoro Dirigente: Sabrina Paolini Osservatorio sul mercato del lavoro e programmazione delle politiche del lavoro Responsabile: Paolo Sereni che ha curato la redazione di questo bollettino insieme a Antonia Cianci

4 GLOSSARIO RILEVAZIONE ISTAT SULLE FORZE DI LAVORO Nelle tabelle e grafici che riportano i dati ISTAT i numeri si intendono in migliaia e in virtù dell'arrotondamento alle migliaia, le somme dei dati parziali possono non coincidere esattamente con i totali. Si dà una sintetica definizione degli aggregati e indicatori utilizzati. Forze di lavoro (FL) Comprendono gli occupati e le persone in cerca di occupazione; rappresentano quindi la parte della popolazione residente che si "offre" sul mercato del lavoro. Occupati La definizione di occupato prevede che vengano classificate in tale condizione tutte le persone con almeno 15 anni che soddisfano almeno uno dei seguenti requisiti: - aver effettuato una o più ore lavorative retribuite nella settimana di riferimento; - aver effettuato una o più ore di lavoro non retribuite presso un impresa familiare. - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il di assenza, mantengono l attività. I coadiuvantifamiliari sono considerati occupati se l assenza nonsupera tre mesi. E' evidente che qualunque forma di lavoro atipico, con o senza contratto, costituisce un requisito sufficiente per essere incluso tra gli occupati, purché le ore di lavoro prestate abbiano un corrispettivo monetario o in natura. I beneficiari di politiche attive del lavoro (come LSU, PIP, Borse lavoro eccetera) sono conteggiati tra gli occupati alla stregua di quanto avviene negli altri paesi. Gli stagisti non retribuiti sono invece esclusi. Per quanto concerne i lavoratori in CIG, essi vengono inclusi tra gli occupati poiché conservano il rapporto di lavoro in essere, anche se non hanno svolto nemmeno un ora di lavoro nella settimana di riferimento. Persone in cerca di occupazione (Definizione Eurostat) Vengono classificati come persone in cerca di occupazione (o disoccupati ) tutti i non occupati con meno di 75 anni che dichiarano al contempo: - di essere alla ricerca di un lavoro; - di aver effettuato almeno un azione unazione di ricerca di lavoro attiva nelle quattro settimane che precedono la rilevazione (l attesa dei risultati di precedenti azioni di ricerca viene esclusa dal novero delle azioni attive ) ; - di essere immediatamente disponibili ad accettare un lavoro, qualora venga loro offerto. Ad essi vanno aggiunti coloro che dichiarano di aver già trovato un lavoro che inizierà nel futuro: per questi individui non viene applicato né il criterio della ricerca attiva, né quello della immediata disponibilità. Esse sono classificate in: - disoccupate, ossia coloro che hanno perduto una precedente occupazione per licenziamento, fine di un lavoro a tempo determinato, dimissioni; - persone in cerca di prima occupazione; - altre persone in cerca di lavoro, ossia coloro che dichiarano di: - iniziare un'attività in futuro avendo già trovato un'occupazione alle dipendenze, o chi avendo predisposto tutti i mezzi per l'esercizio di un'attività in proprio, nella settimana di riferimento non ha lavorato per tale occupazione, in quanto inizierà a lavorare in futuro. - essere in condizione non professionale (casalinga, studente, ritirato dal lavoro), ma ad una successiva domanda della stessa intervista hanno affermato di cercare un'occupazione e di essere immediatamente disponibili per lavorare. Inattivi (Non forze di lavoro ) E' la popolazione residente che non partecipa al mercato del lavoro. Esse comprendono: -Lenon forze di lavoro in età non lavorativa, ossia con meno di 15 e con più di 64 anni; - Le non forze di lavoro in età lavorativa, che si distinguono in: a) persone che cercano lavoro non attivamente ossiale"personeincercadi occupazione", secondo la definizione già descritta in precedenza, che hanno però effettuato l'ultima azione di ricerca tra i 2 e i 6 mesi fino ai 2 anni, per azioni di ricerca attraverso l'iscrizione al collocamento e la partecipazione a concorsi pubblici. b) persone che cercano lavoro ma non disponibili ossiale"personeincercadi occupazione", secondo la definizione già descritta in precedenza, ma che temporaneamente non sono disponibili a lavorare. c) persone che non cercano lavoro ma disponibili a lavorare ossia soggetti in condizione non professionale che nell intervista hanno affermato di non cercare lavoro, ma si dicono disponibili a lavorare qualora fosse loro offerto. d) persone non disponibili a lavorare ossia soggetti in condizione non professionale che nell intervista hanno affermato di non avere la possibilità (per inabilità o altro) o la volontà a svolgere una attività lavorativa. Forze di lavoro potenziali Si tratta delle persone classificate tra le non forze di lavoro che sono disponibili al lavoro senza che lo cerchino attivamente t oche lo cercano attivamente t mache sono temporaneamente indisponibili (lett. a), b) e c) precedenti). Persone potenzialmente impiegabili nel processo produttivo Si tratta di Persone in cerca di Lavoro e appartenenti alle Forze di lavoro potenziali Forze di Lavoro Eurostat e Potenziali Si tratta di Occupati, Persone in cerca di Lavoro e appartenenti alle Forze di lavoro potenziali Carico Sociale Rapporto tra la popolazione residente non occupata e il numero degli occupati. Esso può essere anche calcolato distintamente a seconda della diversa condizione in cui versano le persone non occupate e fornisce una indicazione sul numero di persone che gravano socialmente su ogni lavoratore. E' calcolato in per Tasso di attività (15-64) Si ottiene dal rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro in età attiva e la popolazione di riferimento. Tasso di occupazione (15-64) Si ottiene dal rapporto tra le persone occupate in età attiva e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di inattività (15-64) Si ottiene dal rapporto tra le persone appartenenti alle non forze di lavoro in età attiva e la popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione (definizione Eurostat) Si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione (in base alla definizione Eurostat) e le corrispondenti forze di lavoro (Eurostat). Incidenza delle forze di lavoro potenziali Si ottiene dal rapporto tra le forze di lavoro potenziali e le forze di lavoro Eurostat e potenziali. Tasso di disoccupazione potenziale Si ottiene dal rapporto del numero dei disoccupati e delle forze di lavoro potenziali (Persone potenzialmente impiegabili nel processo produttivo) con quello delle forze di lavoro Eurostat e potenziali. Durata della ricerca di lavoro Considera da quanto tempo le persone in cerca di lavoro ne sono alla ricerca; si distingue in: - Breve Media durata se inferiore ai 12 mesi - Lunga durata, se supera i 12 mesi Tasso di disoccupazione di lunga durata Si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi e le forze di lavoro. DATI CENTRI PER L'IMPIEGO (Dati SIL) EX-INATTIVI Attraverso questi dati si analizza il mercato del lavoro dipendente in una ottica di flusso (si considerano gli ingressi nell'occupazione - avviamenti - e le uscite4 - cessazioni - in un determinato arco di tempo) e l'offerta di lavoro in termini di flusso (iscrizioni e reiscrizioni) e di stock (iscritti a fine mese). I dati SIL non sono comparabili con i dati ISTAT in quanto il concetto di disoccupazione ISTAT è diverso dall'iscrizione alle liste. Avviamenti numero di assunzioni nel in esame; non coincide di norma con il numero di nuovi assunti in quanto la stessa persona può essere avviata al lavoro e dimessa più volte nello stesso. Cessazioni numero di risoluzioni di rapporti di lavoro nel in esame comunicate dai datori di lavoro per licenziamento, dimissioni, scadenza termine, pensionamento o morte del dipendente Iscritti Viene inoltre introdotta la definizione di iscritto prevista dal D.Lgs. 181/00 così come modificato dal D.Lgs 297/02. Si tratta di soggetti disoccupati o inoccupati immediatamente disponibili allo svolgimento ed alla ricerca di una attività lavorativa secondo modalità definite con i servizi competenti. Mantiene tale condizione il soggetto che pur avviato al lavoro percepisce un reddito annuo non superiore a euro (4.800 se si tratta di un lavoro autonomo). Se si supera tale limite si è sospesi dallo stato di disoccupazione se si tratta di un lavoro di durata inferiore agli 8 mesi (4 se si tratta di un giovane) o cancellati nel caso di lavori di durata superiore. Si intende per adolescenti i minori di età compresa fra i quindici e diciotto anni, che non siano più soggetti all'obbligo scolastico; giovani i soggetti di età compresa tra i diciotto e i venticinque anni compiuti o, se in possesso di un diploma universitario di laurea, fino a ventinove anni compiuti. Si intende altresì per disoccupati di lunga durata, coloro che, dopo aver perso un posto di lavoro o cessato un'attività di lavoro autonomo, siano alla ricerca di una nuova occupazione da più di dodici mesi o da più di sei mesi se giovani; inoccupati di lunga durata, coloro che, senza aver precedentemente svolto un'attività lavorativa, siano alla ricerca di un'occupazione da più di dodici mesi o da più di sei mesi se giovani.

5 UMBRIA exoccupati senza ex-inattivi esperienz Totale a di lavoro MASCHI I II Var. % annua -0,4 49,5 8,0 53,3 43,2 3,5 4,6 13,5 7,2-17,4-12,9-0,4 2,0-3,4 FEMMINE I II Var. % annua 3,4 3,3-4,7-15,3-3,5 2,5 51,9-47,7-17,6-6,6-5,2 0,2 1,1-1,5 MASCHI E FEMMINE I II Var. % annua 1,3 26,7-0,3 13,6 17,5 3,0 29,1-22,4-9,7-10,7-8,2-0,1 1,5-2,3 Presenza femminile 45,4 40,3 62,2 43,1 45,1 45,3 60,9 39,6 62,1 64,5 63,6 48,8 57,8 57,6 52,0 Var. annua 0,9-9,1-2,9-14,7-9,8-0,2 9,2-19,1-6,0 2,9 14,9 48,8 57,8 0,5 52,0 Occupati Occupati UMBRIA P.in cerca di occ. FORZE DI LAVORO Per. in cerca di occup. NFL anni Occupati CENTRO P.in cerca di occ. Totale NFL anni Rilevazione Istat sulle forze di lavoro Cercano lav.non attivame nte Occupati Cercano lav. ma non disponibi li P.in cerca di occ. Var. % annua NFL anni Non disponibi li a lavorare Occupati P.in cerca di occ. NFL anni Occupati P.in cerca di occ. Maschi -0,4 43,2-12,9 0,3 11,9-2,8 0,8 1,7-1,9 0,1 2,1-1,9 0,5 3,7-2,1 Femmine 3,4-3,5-5,2 2,2 15,9-5,4 0,7 5,7-2,4 0,5 15,9-2,3 1,0 9,7-2,8 Totale 1,3 17,5-8,2 1,2 13,9-4,4 0,7 3,7-2,2 0,3 5,5-2,1 0,7 6,5-2,6 Presenza femminile 45,4 45,1 63,6 44,9 50,1 61,8 43,6 51,5 62,7 36,6 27,2 64,7 42,1 47,4 63,5 I II UMBRIA T.occupaz. (15-64) T.disoccu paz. NORD Non cercano ma dispon. NON FORZE DI LAVORO Totale NFL SUD E ISOLE NFL <15 NFL >64 anni Totale ITALIA Popolazi one NFL anni T.inattivit T.occupaz T.disoccu T.inattivit T.occupa T.disocc T.inattivit T.occupa T.disocc T.inattivit T.occupa T.disocc T.inattivit à (15-64). (15-64) paz. à (15-64) z. (15-64) upaz. à (15-64) z. (15-64) upaz. à (15-64) z. (15-64) upaz. à (15-64) Maschi 68,6 8,8 24,6 68,0 10,9 23,5 68,5 9,4 24,2 69,7 8,5 23,6 68,7 12,2 21,5 Femmine 54,0 12,9 38,0 53,6 14,0 37,6 52,3 11,3 40,9 52,4 12,8 39,8 56,0 12,1 36,2 Totale 61,2 10,7 31,4 60,7 12,3 30,7 60,3 10,2 32,7 60,9 10,4 31,8 62,2 12,2 29,0 GAP DI GENERE -14,6 4,0 13,5-14,4 3,1 14,1-16,1 1,9 16,7-17,4 4,3 16,2-12,8-0,1 14,7 T.occupaz. (15-64) T.disoccu paz. T.inattivit T.occupaz T.disoccu T.inattivit T.occupa T.disocc T.inattivit T.occupa T.disocc T.inattivit T.occupa T.disocc T.inattivit à (15-64). (15-64) paz. à (15-64) z. (15-64) upaz. à (15-64) z. (15-64) upaz. à (15-64) z. (15-64) upaz. à (15-64) Maschi 68,7 12,2 21,5 67,9 11,2 23,3 72,1 7,9 21,5 53,7 19,4 33,1 64,8 12,2 26,0 Femmine 56,0 12,1 36,2 54,7 13,4 36,7 56,9 10,5 36,3 30,6 24,2 59,5 47,2 14,7 44,6 Totale 62,2 12,2 29,0 61,2 12,2 30,1 64,5 9,1 28,9 42,1 21,2 46,4 56,0 13,3 35,3 GAP DI GENERE -12,8-0,1 14,7-13,2 2,2 13,4-15,1 2,6 14,7-23,1 4,7 26,4-17,6 2,5 18,6 Var. annua Maschi 0,2 3,4-3,1-0,2 1,0-0,7 0,3 0,1-0,4 0,3 0,3-0,6 0,2 0,3-0,5 Femmine 2,0-0,8-1,8 0,9 1,4-2,1 0,4 0,4-0,8 0,2 1,7-1,1 0,5 1,0-1,2 Totale 1,1 1,5-2,4 0,4 1,2-1,4 0,4 0,2-0,6 0,2 0,8-0,9 0,3 0,6-0,9 I II UMBRIA Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale FdL Potenziali Incid. FdL Potenz. Potenzialmente impiegabili Incid. Potenzial. impiegabili Incid. FdL Potenz. Incid. Potenzial. impiegabili Incid. FdL Potenz. Incid. Potenzial. impiegabili UMBRIA CENTRO NORD 5,5 9,8 7,5 4,4 10,3 7,2 4,9 12,1 8,2 5,8 14,5 9,9 5,7 9,7 7, ,9 21,4 17,4 14,9 22,9 18,7 13,9 22,0 17,6 13,8 25,4 19,3 17,2 20,7 18,8 UMBRIA CENTRO NORD SUD E ISOLE SUD E ISOLE ITALIA ITALIA Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 5,7 9,7 7,6 6,7 10,8 8,6 4,3 8,1 6,0 17,0 32,6 23,7 9,2 16,5 12,4 17,2 20,7 18,8 17,1 22,8 19,7 11,9 17,8 14,5 33,2 48,9 39,9 20,2 28,8 24,1 Var. annua 0,2-0,1 0,8 0,2 0,5 0,1-0,2-0,1 0,8 1,9 1,4 0,5 0,7 0,6 3,3-0,8 1,4 1,7 1,4 1,6 0,1 0,2 0,2 0,9 2,6 1,8 0,7 1,5 1,1 IV TRIMESTRE Dopo la flessione occupazionale registrata nel primo semestre del e la sostanziale stabilità nel terzo trimestre, nel quarto trimestre l occupazione regionale è tornata a crescere rispetto l analogo del facendo sì che nel complesso il livello occupazionale del sia in linea con quello dell anno precedente. Il forte aumento delle forze di lavoro, particolarmente rilevante nel quarto trimestre, ha prodotto un ulteriore aumento della disoccupazione che ha toccato un nuovo massimo storico. Ricordando la dovuta prudenza necessaria nell utilizzo delle stime trimestrali ISTAT, in particolare per una regione piccola come l Umbria, da tali dati emerge che nel quarto trimestre del, l occupazione umbra ( ) è aumentata di unità rispetto all analogo trimestre del restando, tuttavia di circa unità al di sotto del livello pre-crisi. L incremento dell occupazione ha riguardato quasi tutte le regioni; l Umbria lumbria (+1,3%), così come il resto delle regioni centrali (+1,2%), ha registrato un incremento più marcato rispetto a quello del Nord del Paese (+0,7%) e di quello nazionale (+0,7%). Il tasso di occupazione umbro è risalito di 1 punto attestandosi al 62,2%, un valore di oltre 4 punti più contenuto di quello che si registrava al termine del 2007; esso continua a superare quello nazionale (56%, -0,4 punti) e quello medio del Centro (61,2%, -0,2 punti) accusando però un gap superiore a 2 punti da quello del Nord (64,5%, +0,3 punti). La crescita ha riguardato solo l occupazione alle dipendenze ( , ); è infatti leggermente calata la componente autonoma (91.000, ). A generare la crescita occupazionale è stato unicamente il terziario ( , ) ed in particolare i servizi ( , ) che hanno più che compensato la forte flessione del commercio, alberghi e ristoranti (71.000, ); in ulteriore calo l occupazione delle costruzioni (23.000, ) e del manifatturiero (74.000, ); stabile l occupazione agricola (12.000). Se la contrazione del commercio ha riguardato sia gli occupati in posizione autonoma che quelli alla dipendenze, nelle costruzioni è stata solo la componente autonoma a calare al contrario di quanto avvenuto nel manifatturiero.

6 Occupati Tasso di occupazione anni T. Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Gap di Femmi Var. % Var. % Var. % Var. Var. Var. genere v.a. v.a. v.a. v.% v.% v.% niliz. annua annua annua annua annua annua Piemonte 982-0, , ,2 69,0-0,5 57,2 2,0 63,0 0,8 45,1-11,8 Valled Aosta 29-2,1 25-0,9 54-1,5 70,1-1,5 61,0-0,7 65,5-1,1 46,3-9,0 Liguria 326 0, , ,3 66,4-0,1 54,8 2,3 60,5 1,1 45,4-11,6 Lombardia , , ,0 72,7 0,8 57,5 0,1 65,1 0,5 43,5-15,2 TrentinoA.A , , ,7 74,3-1,2 61,7-0,3 68,0-0,8 44,7-12,6 Veneto , , ,8 74,2 0,6 53,8 0,1 64,0 0,3 41,5-20,4 FriuliV.Giulia 276-1, , ,9 69,7-1,3 53,8-2,4 61,8-1,9 43,1-15,9 EmiliaRomagna , , ,9 73,4 0,4 59,3 0,3 66,3 0,3 44,3-14,1 Toscana 836-3, , ,7 69,6-2,5 58,4-0,1 64,0-1,3 45,8-11,2 Umbria 194-0, , ,3 68,7 0,2 56,0 2,0 62,2 1,1 45,4-12,8 Marche 348 2, , ,1 69,6 2,1 55,2 3,0 62,4 2,6 44,2-14,5 Lazio , , ,4 66,3 0,5 52,1 0,9 59,1 0,7 44,4-14,2 Abruzzo 295 0, , ,9 66,6 0,1 47,2 0,8 56,9 0,5 41,1-19,4 Molise 61 1,4 39 3, ,3 57,9 0,9 38,6 1,6 48,3 1,2 39,3-19,3 Campania 987-3, , ,5 50,2-1,5 28,3-0,4 39,1-0,9 36,6-21,9 Puglia , ,9 55,8 0,6 28,1-0,7 41,8 34,0-27,6 Basilicata 116 5,3 67-4, ,7 59,7 3,3 34,9-1,4 47,3 1,0 36,4-24,9 Calabria 338 4, , ,6 50,9 2,2 3 1,3 40,3 1,7 37,0-20,9 Sicilia 869 1, , ,6 51,7 0,6 27,5 0,6 39,5 0,6 35,0-24,2 Sardegna 326 1, , ,3 57,6 1,2 39,6 1,4 48,6 1,3 40,4-18,0 ITALIA , , ,7 64,8 0,2 47,2 0,5 56,0 0,3 42,1-17,6 NORD , , ,7 72,1 0,3 56,9 0,4 64,5 0,4 43,6-15,1 Nord-ovest , , ,0 71,1 0,4 57,2 0,8 64,1 0,6 44,1-13,9 Nord-est , , ,3 73,5 0,2 56,6-0,1 65,0 43,0-16,9 CENTRO , , ,2 67,9-0,2 54,7 0,9 61,2 0,4 44,9-13,2 MEZZOGIORNO , , ,3 53,7 0,3 30,6 0,2 42,1 0,2 36,6-23,1 Persone in cerca di occupazione Tasso di disoccupazione T. Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Gap di Femmi Var. % Var. % Var. % Var. Var. Var. genere v.a. v.a. v.a. v.% v.% v.% niliz. annua annua annua annua annua annua Piemonte , , ,1 11,3 1,7 12,8 0,8 12,0 1,3 48,7 1,5 Valled Aosta 3 20,6 3 17,8 6 19,4 10,5 1,8 9,9 1,4 10,2 1,6 44,7-0,6 Liguria 43 26,6 33 5, ,2 11,6 2,2 10,8 0,2 11,2 1,3 50,5-0,8 Lombardia 196-8, , ,9 7,5-0,7 9,7 0,6 8,5-0,1 49,9 2,2 TrentinoA.A , , ,7 5,7 1,0 6,9 1,1 6,3 1,1 59,5 1,2 Veneto 70-5, , ,8 5,4-0,3 10,6 7,7-0,2 45,4 5,2 FriuliV.Giulia 28 48,2 23-9, ,9 9,1 2,9 9,9-0,5 9,4 1,3 45,4 0,8 EmiliaRomagna 82-10, , ,7 7,1-0,9 10,8 0,2 8,8-0,4 55,5 3,6 Toscana 91 25, , ,5 9,8 2,1 12,3 1,8 11,0 2,0 52,0 2,4 Umbria 27 43,2 22-3, ,5 12,2 3,4 12,1-0,8 12,2 1,5 45,1-0,1 Marche 34-14, , ,2 8,9-1,6 12,7-2,0 10,6-1,7 54,3 3,8 Lazio 184 8, , ,2 12,5 0,6 14,6 2,3 13,4 1,4 48,9 2,1 Abruzzo 38 13,4 30 5,7 69 9,9 11,5 1,2 12,9 0,4 12,0 0,9 44,3 1,4 Molise 13 2,2 8 1,8 22 2,1 18,1 0,1 17,5-0,3 17,9 38,4-0,6 Campania 262 3, , ,3 20,9 1,2 25,8 2,3 22,8 1,6 43,1 4,8 Puglia , , ,5 20,2 1,6 28,2 1,7 23,1 1,6 44,3 7,9 Basilicata 17-22,6 12-4, ,1 13,0-3,9 15,7-0,1 14,0-2,5 41,5 2,6 Calabria 90 1, , ,2 21,1-0,5 27,9 3,4 23,8 1,1 46,0 6,9 Sicilia 223-3, , ,2 20,4-0,8 24,9 1,2 22,1-0,1 41,1 4,5 Sardegna 68-3, , ,1 17,3-0,8 19,6 1,3 18,2 0,1 44,2 2,3 ITALIA , , ,5 12,2 0,3 14,7 1,0 13,3 0,6 47,4 2,5 NORD 562 1, , ,7 7,9 0,1 10,5 0,4 9,1 0,2 51,5 2,6 Nord-ovest 367 3, , ,9 8,9 0,2 10,7 0,7 9,7 0,4 49,1 1,8 Nord-est 195-1, , ,4 6,5-0,1 10,3 0,2 8,1 55,5 3,8 CENTRO , , ,9 11,2 1,0 13,4 1,4 12,2 1,2 50,1 2,2 MEZZOGIORNO 901 2, , ,6 19,4 0,3 24,2 1,7 21,2 0,8 43,2 4,7 Non forze di lavoro in età attiva Tasso di inattività anni T. Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Gap di Femmi Var. % Var. % Var. % Var. Var. Var. genere v.a. v.a. v.a. v.% v.% v.% niliz. annua annua annua annua annua annua Piemonte 304-5, , ,1 22,0-1,0 34,4-2,9 28,2-2,0 61,2 12,4 Valled Aosta 9-0,3 13-1,5 22-1,0 21,5 32,2-0,4 26,9-0,2 59,9 10,6 Liguria 116-7, , ,4 24,5-1,8 38,4-2,7 31,6-2,3 61,5 13,9 Lombardia 684-0, , ,3 21,2-0,2 36,2-0,6 28,7-0,4 62,8 15,0 TrentinoA.A. 72 2, , ,1 21,0 0,4 33,6-0,5 27,3-0,1 61,3 12,6 Veneto 341-1, , ,0 21,4-0,4 39,7-0,1 30,6-0,2 64,8 18,3 FriuliV.Giulia 88-4, , ,6 23,1-1,0 40,2 3,0 31,6 1,0 63,4 17,1 EmiliaRomagna 287 1, , ,5 20,6 0,2 33,4-0,5 27,1-0,1 62,1 12,8 Toscana 260 3, , ,3 22,5 0,9 33,2-1,4 27,9-0,3 60,2 10,7 Umbria 59-12, , ,2 21,5-3,1 36,2-1,8 29,0-2,4 63,6 14,7 Marche 114-4, , ,4 23,4-1,0 36,6-2,1 30,1-1,5 61,2 13,3 Lazio 453-4, , ,3 24,0-1,3 38,9-2,6 31,6-2,0 62,6 14,9 Abruzzo 104-5, , ,9 24,4-1,2 45,8-1,2 35,1-1,2 65,4 21,3 Molise 30-4,2 54-3,9 83-4,0 29,1-1,1 53,2-1,8 41,0-1,5 64,4 24,1 Campania 705 2, , ,2 36,3 1,0 61,8-0,7 49,2 0,1 63,6 25,5 Puglia 397-6, , ,7 3-1,9 60,7-0,1 45,6-1,0 67,4 30,7 Basilicata 59-2, , ,4 31,1-0,7 58,6 1,7 44,8 0,5 65,2 27,5 Calabria 228-6, , ,3 35,2-2,5 58,4-3,5 46,9-3,0 62,8 23,2 Sicilia 572-0, , ,9 34,7-0,2 63,3-1,4 49,2-0,8 65,1 28,5 Sardegna 167-3, , ,8 30,2-0,9 50,6-2,6 40,4-1,7 62,5 20,5 ITALIA , , ,6 26,0-0,5 44,6-1,2 35,3-0,9 63,5 18,6 NORD , , ,2 21,5-0,4 36,3-0,8 28,9-0,6 62,7 14,7 Nord-ovest , , ,6 21,7-0,6 35,9-1,4 28,8-1,0 62,2 14,1 Nord-est 788-0, , ,3 21,3-0,1 36,8 29,0-0,1 63,4 15,5 CENTRO 886-2, , ,4 23,3-0,7 36,7-2,1 30,1-1,4 61,8 13,4 MEZZOGIORNO , , ,1 33,1-0,6 59,5-1,1 46,4-0,9 64,7 26,4 Il marcato incremento delle forze di lavoro ( , ), ben superiore a quello dell occupazione, ha comportato una sensibile crescita del numero delle persone in cerca di lavoro chehasegnatoilnuovomassimo storico a quota ( rispetto al quarto trimestre ), oltre in più che al termine del Il tasso di disoccupazione si è così attestato al 12,2% (+1,5 punti), un valore analogo alla media del Centro (12,2%, +1,2 punti) e di circa 1 punto inferiore al dato nazionale (13,3%, +0,7 punti) ma che accusa un gap di oltre 3 punti da quello del Nord (9,1%, +0,3 punti). Significativo che nel di crisi esso sia amentato di ben 7,6 punti. Anche la crescita nel ha riguardato principalmente i soggetti che hanno perso una occupazione (28.000, ), componente che dall inizio della crisi conta ben soggetti in più; stabile il numero degli ex inattivi (9.000), mentre è in lieve crescita quello dei soggetti senza esperienza di lavoro (11.000, )In forte calo il numero delle non forze di lavoro ( , ) prodotto dagli inattivi in età lavorativa ( , ) che hanno più che compensato la crescita degli inattivi in età post lavorativa ( , ). Ciò ha prodotto una rilevante contrazione del tasso di inattività (29%, -2,4 punti) che ora è il linea con quello del Nord del Paese (28,9%) e che continua a risultare nettamente più contenuto di quello nazionale (35,3%) e del Centro (30,1%). A produrre la marcata flessione delle non forze in età attiva è stata la componente non disponibile ( , ); al contrario le forze di lavoro potenziali sono ulteriormente aumentate attestandosi a quota (+1.000), al di sopra del livello pre crisi.

7 AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI TOTALE di cui Commercio, TOTALE Ind. in S.S. di cui Costruzioni TOTALE alberghi e ristoranti Altri servizi Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. MASCHI I II FEMMINE I II MASCHI E FEMMINE I II Variazione % annua Maschi 0,1 25,4 8,1-1,2-8,9-3,1-0,6 1,0-0,4-3,8-15,3-9,3-0,6 3,8 0,9-21,3 1,0-11,7 9,6 6,1 8,5-0,9 0,8-0,4 Femmine 103,8-47,8 4,9-2,9 18,7-0,1-8,9 3,8-7,2 155, ,1 5,7-3,2 3,9-4,3-14,8-7,9 8,8 7,9 8,7 5,4-4,6 3,4 Totale 20,7-11,2 7,0-1,7-5,1-2,4-3,0 1,8-2,3 4,9-11,4-2,6 3,1 1,0 2,5-12,6-5,7-9,9 9,1 6,8 8,6 2,1-1,1 1,3 Composizione per settore MASCHI 3,9 4,1 4,0 43,6 30,4 39,6 34,6 11,8 27,6 9,0 18,5 11,9 52,4 65,5 56,4 17,3 29,9 21,2 35,1 35,7 35, ,0 5,1 4,3 43,5 27,4 38,5 34,7 11,9 27,6 8,7 15,6 10,9 52,6 67,4 57,2 13,8 29,9 18,8 38,8 37,5 38, FEMMINE 1,1 7,7 2,4 15,6 9,2 14,3 15,0 9,2 13,8 0,6 0,5 83,3 83,1 83,3 19,8 40,6 24,1 63,5 42,5 59, ,1 4,2 2,5 14,4 11,4 13,8 13,0 1 12,4 1,4 1,4 1,4 83,6 84,4 83,7 18,0 36,3 21,4 65,6 48,1 62, MASCHI E FEMMINE 2,6 5,4 3,3 30,2 23,0 28,3 25,3 10,9 21,5 5,0 12,1 6,8 67,2 71,7 68,4 18,5 33,6 22,5 48,7 38,1 45, ,0 4,8 3,5 29,1 22,0 27,3 24,0 11,2 20,7 5,1 10,8 6,6 67,9 73,1 69,2 15,8 32,0 2 52,0 41,1 49, Composizione per posizione MASCHI 68,3 31, ,4 23, ,9 13, ,3 47, ,4 35, ,7 43, ,0 31, ,3 30, ,2 36, ,9 22, ,7 13, ,5 44, ,4 36, ,5 49, ,7 30, ,0 31,0 100 FEMMINE 34,7 65, ,8 13, ,4 13, ,5 20, ,4 34, ,3 14, ,5 20, ,5 32, ,4 15, ,8 15, ,6 19, ,9 19, ,9 32, ,4 14, ,0 19,0 100 MASCHI E FEMMINE 57,3 42, ,8 21, ,7 13, ,7 46, ,6 27, ,8 39, ,3 21, ,8 26, ,6 35, ,4 20, ,2 13, ,9 42, ,0 27, ,0 41, ,7 21, ,4 25,6 100 Tasso di Femminilizzazione 19,9 50,1 32,8 24,7 13,9 22,4 28,5 29,3 28,6 5,5 3,0 59,3 40,5 54,2 51,2 42,2 47,7 62,4 39,0 57,4 47,9 34,9 44,5 33,6 29,5 32,1 24,4 17,4 23,0 26,7 29,9 27,2 13,4 4,5 9,7 60,8 38,8 54,9 56,1 38,1 48,7 62,3 39,4 57,4 49,4 33,7 45,4 AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI TOTALE di cui Commercio, TOTALE Ind. in S.S. di cui Costruzioni TOTALE alberghi e ristoranti Altri servizi Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Variazione annua Umbria 20,7-11,2 7,0-1,7-5,1-2,4-3,0 1,8-2,3 4,9-11,4-2,6 3,1 1,0 2,5-12,6-5,7-9,9 9,1 6,8 8,6 2,1-1,1 1,3 Centro 9,8-3,0 2,8-4,8-2,8-4,4-1,4-4,9-1,9-17,0-1,0-10,3 3,3 1,7 2,9-0,9-2,6-1,6 4,6 4,8 4,6 1,4 0,5 1,2 Nord 20,2 16,4 17,5-0,6-2,7-1,0 0,3 1,0 0,4-6,0-6,0-6,0 1,5-0,6 1,0 2,1-2,7 0,4 1,3 0,9 1,2 0,9 0,1 0,7 Mezzogiorno 0,4 2,7 1,1 1,2-1,8 0,5 4,6 2,4 4,2-7,0-5,2-6,4 0,2 0,1 0,1-0,2 0,3 0,2-0,1 0,2 0,4 0,3 Italia 5,5 8,7 7,1-1,0-2,5-1,3 0,7 0,6-8,5-4,7-7,0 1,5 0,1 1,2 0,8-1,7-0,2 1,8 1,5 1,7 0,9 0,2 0,7 Composizione per settore Umbria 3,0 4,8 3,5 29,1 22,0 27,3 24,0 11,2 20,7 5,1 10,8 6,6 67,9 73,1 69,2 15,8 32,0 2 52,0 41,1 49, Centro 1,4 4,5 2,2 22,6 21,0 22,2 18,2 9,8 16,1 4,4 11,2 6,1 76,0 74,5 75,6 17,2 29,7 20,3 58,8 44,8 55, Nord 1,1 8,4 2,8 34,4 23,6 31,8 29,5 11,7 25,3 4,8 11,9 6,5 64,5 68,0 65,3 16,2 27,4 18,8 48,3 40,7 46, Mezzogiorno 6,5 9,4 7,3 21,7 18,1 20,8 15,9 8,5 13,9 5,9 9,6 6,8 71,7 72,5 71,9 16,3 35,2 21,3 55,4 37,3 50, Italia 2,6 7,8 3,9 28,6 21,5 26,8 23,6 10,4 20,3 5,0 11,1 6,5 68,8 70,7 69,3 16,5 30,1 19,8 52,4 40,6 49, Composizione per posizione Umbria 64,6 35, ,4 20, ,2 13, ,9 42, ,0 27, ,0 41, ,7 21, ,4 25,6 100 Centro 48,3 51, ,3 23, ,8 15, ,7 46, ,3 24, ,4 36, ,7 20, ,9 25,1 100 Nord 30,4 69, ,5 17, ,1 10, ,0 43, ,5 24, ,8 34, ,4 20, ,4 23,6 100 Mezzogiorno 65,8 34, ,9 23, ,8 16, ,0 37, ,3 26, ,3 43, ,5 19, ,5 26,5 100 Italia 50,2 49, ,3 19, ,4 12, ,0 42, ,8 25, ,6 37, ,8 20, ,3 24,7 100 Tasso di Femminilizzazione Umbria 33,6 29,5 32,1 24,4 17,4 23,0 26,7 29,9 27,2 13,4 4,5 9,7 60,8 38,8 54,9 56,1 38,1 48,7 62,3 39,4 57,4 49,4 33,7 45,4 Centro 21,0 31,7 26,6 23,9 13,6 21,4 27,6 27,9 27,7 8,2 1,1 4,9 56,2 40,4 52,3 52,7 36,8 46,9 57,2 42,8 54,3 48,4 34,4 44,9 Nord 22,2 26,5 25,2 25,5 14,1 23,5 27,9 22,1 27,2 11,2 6,1 9,0 59,2 38,9 54,3 53,8 35,9 47,7 61,1 40,9 56,9 47,2 32,0 43,6 Mezzogiorno 3 27,0 29,0 13,9 8,7 12,7 17,9 15,9 17,6 3,1 2,3 2,8 48,6 32,1 44,2 41,6 29,9 36,5 50,7 34,2 47,5 39,9 27,4 36,6 Italia 27,1 27,4 27,2 23,0 12,7 20,9 26,1 21,9 25,6 8,2 4,1 6,5 55,7 37,3 51,1 50,4 34,1 44,3 57,3 39,6 53,8 45,6 31,2 42,1

8 Occupazione - V.A. (1.000) Disoccupazione - V.A. (1.000) L anni - V.A. (1.000) NFL ,0 7 65,0 6 55,0 5 45,0 4 16,0 14,0 12,0 1 8,0 6,0 4,0 2,0 45,0 4 35,0 3 Occupazione per genere in Umbria Totale Femmine Maschi T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- Disoccupati e inoccupati per genere in Umbria Maschi Totale Femmine T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- Inattivi in età attiva per genere in Umbria Totale Femmine Maschi Tasso di occupazione Maschi Femmine Totale 5 Tasso di inattività 25,0 2 Maschi Femmine Totale Occup. per sesso - V.A. (1.000) T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- Tasso di disoccupazione Maschi Femmine Totale T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- per sesso - V.A. (1.000) NFL p Al loro interno al calo di coloro che non cercano ma si dichiarano disponibili al lavoro (15.000, ) è corrisposto un aumento del numero di soggetti che cercano lavoro non attivamente (15.000, ); è rimasto stabile il numero di coloro che cercano ma si dichiarano momentaneamente non disponibili al lavoro (3.000). Considerando l aumento dei disoccupati Eurostat, il numero dei potenzialmente impiegabili che oltre ai disoccupati conta anche questi tre target - ha raggiunto quota , in più del corrispondente trimestre del e ben in più del quarto trimestre L incidenza sull insieme delle forze di lavoro e di quelle potenziali, che includono anche tali soggetti, è quindi salita al 18,8%, un livello più contenuto rispetto al valore del Centro (19,7%) ma che supera di oltre 4 punti la media del Nord (14,5%). La crescita dell occupazione ha riguardato solo le donne ( , ) il cui tasso di occupazione femminile è così aumentato di circa 2 punti risalendo al 56%; in lieve contrazione l occupazione maschile ( , ) senza significative variazioni del relativo indicatore (68,7%). Entrambi superano la media Nazionale e del Centro ma continuano a rimanere distanti dai valori medi del Nord (72,1% il tasso di occupazione maschile e 56,9% quello femminile). Per gli uomini il calo ha interessato solo la componente alle dipendenze ( , ) in quanto quella autonoma è rimasta stabile a ; per le donne all aumento di occupate alle dipendenze ( ) è corrisposto un calo di occupate autonome (31.000). Per gli uomini l occupazione nell industria manifatturiera è rimasta ferma a unità mentre nelle costruzioni si è verificato un ulteriore calo (21.000, ); in flessione anche l occupazione del commercio, alberghi e ristoranti ( ) mentre è aumentata nei servizi (75.000, ). Per le donne è diminuita l occupazione nell industria manifatturiera (20.000, ) e nel commercio, alberghi e ristoranti ( ); di contro si è registrato un marcato aumento nei servizi ( , ). Stabile per entrambi i sessi l occupazione agricola.

9 68,0 66,0 64,0 62,0 6 58,0 56,0 54,0 15,0 13,0 11,0 9,0 7,0 5,0 3,0 4 38,0 36,0 34,0 32,0 3 28,0 Dipend. - V.A. (1.000) V.A. (1.000) Tasso di occupazione T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- Nord Centro Umbria Italia Trend Nord Trend Centro Trend Umbria Trend Italia Tasso di disoccupazione T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- Nord Centro Umbria Italia Tasso di inattività T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T Nord Centro Umbria Italia Trend Nord Trend Centro Trend Umbria Trend Italia Occupati per posizione in Umbria T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- Occupati dipendenti Occupati Indipendenti Trend dip. Trend indip. Occupati per settore in Umbria T T T T T T T T T T T T T T T T T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- T1- T2- T3- T4- agricoltura, silvicoltura e pesca totale industria (b-f) totale industria escluse costruzioni (b-e) costruzioni totale servizi (g-u) commercio, alberghi e ristoranti (g,i) altre attività dei servizi (j-u) Indip. - V.A. (1.000) Alla crescita occupazionale per le donne è seguito un lieve calo della disoccupazione ( unità, ) che ha riguardato solo le inoccupate (5.000, ); invariato il numero delle ex occupate (11.000) e delle ex inattive (6.000). Al contrario la disoccupazione maschile ha registrato una crescita (27.000, ) a seguito della maggior presenza di ex occupati (17.000, ), di inoccupati (6.000, ) e di ex inattivi (4.000, ). Il tasso di disoccupazione maschile è aumentato di ben 3,4 punti portandosi al 12,2%; quello femminile, invece, è diminuito di 0,8 punti (12,1%); tali dinamiche hanno fatto si che il gap di genere, in passato assai marcato, si sia annullato. Si noti che ora il livello della disoccupazione maschile, che prima della crisi eguagliava la media del nord, si attesta ora sullo stesso livello della media nazionale (12,2%), superando di un punto la media delle regioni centrali (11,2%) e distanziandosi di oltre quattro punti dalla media del Nord (7,9%); quello femminile, invece, rimane al di sotto della media nazionale (14,7%) e di quella del Centro (13,4%) e dista 1,6 punti dalla media del Nord (10,5%). Le non forze di lavoro in età attiva sono calate sia per le donne ( , ) e che per gli uomini (59.000, ). Il tasso di inattività femminile è sceso al 36,2% (-1,8 punti), un valore in linea con la media del Nord (36,3%) e con quella del Centro (36,7%); anche il tasso maschile, attestatosi al 21,5% (-3,1 punti), è in linea con la media del Nord (21,5%) e più basso della media della ripartizione (23,3%). Sia per gli uomini che per le donne si registra un calo della componente non disponibile al lavoro (46.000, per gli uomini e , per le donne); di contro, per gli uomini risultano in lieve crescita le forze di lavoro potenziali (13.000, , stabili per le donne a ). La numerosità dell area dei potenzialmente collocabili risulta pertanto in aumento per gli uomini (40.000, ) e in calo per le donne (42.000, ) che comunque rimangono maggioritarie. L incidenza di tale aggregato è aumentata notevolmente per gli uomini arrivando al 17,2% (+3,3 punti) mentre è diminuita per le donne (20,7%, -0,7 punti) anche se il livello di quest ultime resta superiore.

10 UMBRIA Occupati FORZE DI LAVORO Per. in cerca di occup. exoccupati exinattivi senza esperienz a di lavoro Totale Totale Cercano lav.non attivamen te MASCHI NON FORZE DI LAVORO Var. % ,2 271,9 103,7 306,7 234,9 1,3 155,9-27,6 73,9-10,3-1,2 5,1 6,7 3,7 2,5 Var. % - 0,2 17,9-6,4 6,6 11,1 1,3 1,1-35,3 6,5-6,1-5,2-0,1 1,7-1,0 0, Var. % ,5 144,4 56,5 44,9 89,3 2, ,4 26,2-6,8 0,7 6,3 5,3 3,7 3,3 Var. % - -0,5 22,0-0,5-1,1 10,1 0,7 7,7-26,7 15,7-4,2-2,0 0,5 1,1-0,2 0, Var. % ,0 201,3 71,2 112,1 142,0 2,0 131,1-27,4 38,8-8,1 5,7 5,9 3,7 2,9 Var. % - -0,1 19,7-2,7 2,6 10,6 1,0 5,4-3 12,5-4,9-3,2 0,2 1,4-0,6 0,1 Cercano lav. ma non disponibil i FEMMINE Non cercano ma dispon. MASCHI E FEMMINE Non disponibil i a lavorare Totale NFL <15 NFL Popolazio ne Presenza femminile ,6 55,4 68,8 74,3 63,8 44,5 68,9 64,5 73,5 61,7 62,8 48,5 58,3 57,7 51, ,8 54,6 70,7 64,1 60,8 43,9 66,8 61,2 74,3 63,1 64,0 48,4 58,1 58,0 51, ,7 52,1 65,5 49,8 56,2 43,6 66,5 71,6 75,8 63,6 64,8 48,4 58,2 58,4 51, ,1 42,1 67,6 76,1 55,8 43,9 62,4 45,0 72,9 63,3 63,7 48,3 58,6 58,1 52,0 43,6 45,7 65,5 53,5 52,9 44,5 57,1 61,6 72,7 63,2 63,4 48,4 58,5 57,9 52,0 44,4 44,1 61,5 52,6 50,1 45,0 64,1 61,7 65,0 62,1 62,5 48,6 58,1 57,5 52,0 NFL >64 anni 44,3 44,9 62,9 50,8 49,99 44,9 65,66 64,66 66,8 62,66 63,33 48,7 58,0 57,6 52,0 UMBRIA CENTRO NORD SUD E ISOLE ITALIA Occupati P.in cerca NFL Occupati di occ. anni P.in cerca NFL Occupati di occ. anni P.in cerca NFL Occupati di occ. anni P.in cerca NFL Occupati di occ. anni Totale P.in cerca NFL di occ. anni Var. % - Maschi 0,2 11,1-5,2 1,0 10,3-3,0 0,4 3,7-1,6-0,6 2,2-0,1 0,2 4,0-1,2 Femmine -0,5 10,1-2,0 2,9 8,0-4,2 0,4 3,2-1,4-1,0 10,2-1,4 0,6 7,2-1,9 Totale -0,1 10,6-3,2 1,8 9,2-3,7 0,4 3,5-1,4-0,8 5,5-1,0 0,4 5,5-1,6 Var. % Maschi -6,2 234,9 1,3-2,3 135,3 3,4-4,5 171,0 2,3-11,9 87,9 5,4-6,3 116,8 3,9 Femmine -3,5 89,3 2,8 5,5 72,3-6,1 0,5 97,4-4,4-3,2 58,1-4,1 0,7 73,6-4,5 Totale -5,0 142,0 2,0 1,0 99,3-2,7-2,4 128,7-2,0-9,0 74,0-0,9-3,5 94,4-1,6 Tasso di occupazio ne (15-64 anni) UMBRIA CENTRO NORD SUD E ISOLE ITALIA Tasso di disoccup azione Tasso di inattività (15-64 anni) Tasso di occupazio ne (15-64 anni) Tasso di disoccup azione Tasso di inattività (15-64 anni) Tasso di occupazio ne (15-64 anni) Tasso di disoccup azione Tasso di inattività (15-64 anni) Tasso di occupazio ne (15-64 anni) Tasso di disoccup azione Tasso di inattività (15-64 anni) Tasso di occupazio ne (15-64 anni) Tasso di disoccup azione Tasso di inattività (15-64 anni) Maschi 68,7 10,3 23,2 68,4 10,4 23,4 71,8 7,8 22,0 53,4 19,1 33,8 64,7 11,9 26,4 Femmine 53,6 12,6 38,6 53,6 12,5 38,6 56,9 9,7 37,0 30,3 23,3 60,4 46,8 13,8 45,6 Totale 61,0 11,3 31,0 60,9 11,4 31,1 64,3 8,6 29,5 41,8 20,7 47,2 55,7 12,7 36,1 GAP DI GENERE -15,2 2,3 15,4-14,8 2,2 15,2-14,9 1,9 15,0-23,0 4,2 26,6-17,8 1,9 19,2 Maschi 68,4 9,4 24,4 68,3 9,6 24,3 71,7 7,6 22,3 53,7 18,7 33,8 64,7 11,5 26,7 Femmine 53,7 11,5 39,3 52,4 12,0 40,4 56,6 9,4 37,5 30,6 21,4 61,1 46,5 13,1 46,4 Totale 60,9 10,3 32,0 60,2 10,7 32,5 64,1 8,4 29,9 42,0 19,7 47,6 55,5 12,1 36,6 GAP DI GENERE -14,7 2,1 14,9-15,9 2,4 16,1-15,1 1,9 15,1-23,1 2,7 27,3-18,2 1,6 19,7 Maschi 69,9 8,0 23,8 69,8 8,2 23,8 72,8 6,5 22,0 56,2 15,8 33,1 66,3 9,8 26,3 Femmine 53,3 11,2 39,8 52,5 10,9 41,0 57,0 8,5 37,6 31,5 19,3 60,9 47,1 11,8 46,6 Totale 61,5 9,5 31,9 61,0 9,4 32,5 64,9 7,4 29,8 43,7 17,1 47,1 56,6 10,7 36,5 GAP DI GENERE -16,6 3,2 16,1-17,3 2,7 17,3-15,8 2,0 15,6-24,6 3,5 27,8-19,3 2,0 20, Maschi 71,4 5,0 24,7 70,5 6,6 24,4 73,6 4,9 22,5 57,3 12,1 34,7 67,3 7,5 27,2 Femmine 53,4 8,1 41,9 51,9 8,7 43,1 56,7 6,7 39,2 30,8 16,1 63,3 46,5 9,5 48,6 Totale 62,2 6,4 33,4 61,0 7,5 33,9 65,1 5,7 30,9 43,9 13,5 49,1 56,8 8,4 37,9 GAP DI GENERE -18,0 3,1 17,1-18,6 2,1 18,7-16,9 1,8 16,7-26,6 4,0 28,6-20,8 2,0 21, Maschi 72,5 5,1 23,6 71,3 6,5 23,6 73,7 5,0 22,3 57,6 11,9 34,5 67,5 7,5 26,9 Femmine 53,0 8,5 42,0 51,8 8,9 43,1 56,2 7,0 39,6 30,5 15,7 63,8 46,1 9,6 48,9 Totale 62,6 6,6 32,9 61,4 7,5 33,5 64,9 5,9 30,9 43,8 13,3 49,4 56,8 8,4 38,0 GAP DI GENERE -19,5 3,4 18,5-19,5 2,4 19,4-17,5 2,0 17,3-27,1 3,8 29,3-21,4 2,1 22, Maschi 72,6 4,6 23,8 72,1 5,7 23,5 74,4 4,4 22,0 59,0 10,9 33,7 68,5 6,7 26,5 Femmine 53,3 9,1 41,2 52,1 9,1 42,7 56,5 6,4 39,6 30,6 15,3 63,9 46,4 9,2 48,9 Totale 62,9 6,6 32,6 61,9 7,2 33,2 65,5 5,3 30,8 44,6 12,5 49,0 57,4 7,7 37,7 GAP DI GENERE -19,3 4,5 17,4-2 3,5 19,2-17,9 1,9 17,6-28,4 4,4 30,1-22,1 2,5 22, Maschi 74,1 3,1 23,6 73,0 4,6 23,4 76,1 2,9 21,6 61,0 1 32,1 70,1 5,5 25,7 Femmine 56,7 6,8 39,1 52,8 8,1 42,5 57,6 5,2 39,3 31,3 15,6 62,8 47,2 8,5 48,4 Totale 65,3 4,8 31,4 62,8 6,1 33,1 66,9 3,9 30,4 46,0 12,0 47,7 58,6 6,7 37,1 GAP DI GENERE -17,4 3,7 15,5-20,2 3,5 19,1-18,5 2,3 17,6-29,7 5,7 30,7-22,9 3,0 22,7 MEDIA La crisi economica sta continuando a mostrare i suoi pesanti effetti sul mercato del lavoro. I dati positivi del quarto trimestre, infatti, hanno bilanciato le perdite verificatesi nella prima parte dell anno così che l occupazione umbra nel ( ) si mantiene sullo stesso livello dell anno precedente che però risulta di ben unità al disotto del livello pre crisi. Ciò non ha tuttavia impedito una ulteriore crescita della disoccupazione (+4.000) che segna così il nuovo massimo storico a quota , ben unità al di sopra a quello pre crisi. E calato il numero di inattivi ( ) ma è significativo che tale flessione abbia interessato solo la componente che non è disponibile a lavorare ed in particolare gli over 55. La stabilità del livello occupazionale del è quindi data dalla riduzione del turnover generazionale che mantiene nell occupazione lavoratori prossimi all uscita dalla fase lavorativa e impedisce l ingresso a quelli più giovani, con conseguente contrazione dell occupazione giovanile e crescita della relativa disoccupazione. L industria continua a calare (95.000, ) in particolare nel settore delle costruzioni (23.000, ), che dall inizio della crisi ha perso ben occupati, mentre sono ben quelli persi dal manifatturiero che nell ultimo anno è rimasto stabile a L occupazione nel terziario nell ultimo anno è aumentata di unità ( ) grazie alla crescita dei servizi ( , ) che ha compensato le perdite nei comparti del commercio, alberghi e ristoranti (73.000, ); quest ultimi comparti, tuttavia, mostrano un numero di addetti superiore a quello del In crescita l occupazione del settore agricolo (14.000, ) che nei 6 anni di crisi è anch essa cresciuta di occupati. La lieve flessione degli autonomi (94.000, ) prodotta principalmente dalle costruzioni - è stata compensata da un analoga crescita dell occupazione alle dipendenze ( , ) generata dal settore agricolo e dai servizi. Dall inizio della crisi è comunque l occupazione alle dipendenze che si è maggiormente contratta date le forti contrazioni registrate nel manifatturiero, nelle costruzioni e in minor misura nei servizi; infatti ben dei posti di lavoro persi dall inizio della crisi erano alle dipendenze, di cui oltre il 70% era a tempo indeterminato ( , ) componente contrattasi anche nell ultimo anno (-3.000).

11 Umbria MASCHI Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot. Dip. Indip Tot ,0 33,8 43,6 30,6 20,3 26, ,2 32,5 42,8 29,7 19,2 25, ,4 35,0 42,7 3 21,7 26, ,9 32,7 43,1 31,3 2 26, ,6 32,6 43,6 31,3 19,5 26, ,1 34,7 44,4 31,9 21,2 27, ,6 35,2 44,3 31,3 21,4 26,9 Var. % ,1-4,2-6,2-4,9 2,0-3,5-6,1-2,1-5,0 0,6 1,4 0,7 0,7 1,2 0,8 Var. % - 1,2-1,8 0,2-0,7 0,4-0,5 0,3-1,0-0,1-0,5 0,5-0,2-0,7 0,2-0,3 Umbria AGRIC OLTUR A TOTAL E INDUSTRIA Ind s str. FEMMINE Costr TOTA uzioni LE SERVIZI Comm.- Alber. e Rist. Altri Serviz i MASCHI E FEMMINE Agrico ltura Tot Indust ria Presenza Femminile Ind s str. Costr uzioni Incid. Indiped. Masch i Tot terziar io Femm ine Comm.- Alber. e Rist. Totale Altri Serviz i Maschi ,1 27,4 15,7 53,1 18,1 35, ,7 26,9 14,8 53,6 18,7 34, ,7 26,7 16,1 53,3 18,3 35, ,7 27,1 14,7 54,4 19,6 34, ,1 27,7 14,3 54,5 20,1 34, ,6 26,8 12,8 56,1 20,2 35, ,7 27,2 11,4 56,4 19,7 36,7 Var. % ,1-15,8-6,9-31,5-0,4 1,9-1,5-6,2 1,1-4,4-0,2-4,2 3,3 1,6 1,7 Var. % - 16,3-2,2 1,6-10,2 0,7-2,6 2,6 0,2 0,7-1,0 0,4-1,3 0,3-0,6 0,8 Femmine ,6 16,4 1,1 79,3 21,0 58, ,0 13,8 1,2 81,5 20,4 61, ,5 13,4 1,2 83,0 22,9 60, ,6 13,4 1,2 83,0 25,8 57, ,2 13,2 1,0 83,5 25,2 58, ,3 12,4 0,9 84,1 23,5 60, ,8 12,0 0,8 84,5 22,3 62,2 Var. % ,4-29,6-29,2-35,1 2,8 2,4 2,9-3,5-0,5-4,8-4,4-0,4 5,2 1,3 3,9 Var. % - 4,3-4,4-3,6-14,8-5,5 2,1-0,5 0,1-0,5-0,4-0,1 0,4-1,2 1,6 TOTA LE Incidenza percentuale Totale ,5 32,0 22,6 9,3 64,5 19,4 45, ,1 30,3 21,3 9,0 65,6 19,4 46, ,3 30,7 21,0 9,7 66,0 20,3 45, ,2 3 21,2 8,8 66,7 22,3 44, ,9 29,9 21,4 8,5 67,2 22,3 44, ,5 27,9 20,4 7,5 68,5 21,7 46, ,0 27,2 20,5 6,7 68,8 20,8 48,0 Var. % ,6-19,1-13,9-31,7 1,3 2,1 1,0-5,0 0,4-4,8-2,1-2,6 4,3 1,5 2,9 Var. % - 12,4-2,7 0,2-10,4 0,3-4,0 2,3-0,1 0,4-0,7 0,1-0,8 0,3-0,8 1,1 Dis Dis+F FdL dl Poten. poten. T. manc ata partec TD poten ziale ,1 6, ,6 14, ,6 10, ,5 8, ,6 17, ,3 12, ,2 8, , ,3 12, ,4 9, ,1 17, ,0 12, ,5 13, ,5 21, ,3 16, ,4 14, ,0 21, ,0 17, ,2 15, ,6 22, ,2 18,6 Var. % ,9 77,0 155,4 2,2 8,9 89,3 43,9 62,9 3,0 7,9 26,1 12,3 38,4 2,6 8,5 Var. % - 11,1-1,4 6,4-0,1 0,7 10,1 7,1 8,6 0,6 1,5 4,3 1,4 5,6 0,2 1,1 Maschi Femmi ne Maschi Femmine Totale Totale Masch i Femm ine Dis Dis.All Totale Masch i Area Disp. Lav Femm ine T.Dis. All. % Disp. Lav. Totale Masch i Dis Femm ine Dis.All Area Disp. Lav Totale Masch i T. mancata partecipazione 5,2 11,6 8,2 6,4 11,7 8,9 4,5 8,5 6,3 16,9 32,5 23,5 9,1 16,8 12,5 TD potenziale 15,0 22,7 18,6 16,2 22,7 19,2 11,9 17,3 14,3 32,7 48,2 39,3 19,9 28,3 23,6 T. mancata partecipazione 5,4 11,0 8,0 5,9 11,4 8,5 4,1 8,2 5,9 15,7 31,1 22,2 8,4 16,1 11,8 TD potenziale 14,2 21,3 17,5 15,0 22,1 18,2 11,3 16,8 13,8 31,4 45,9 37,5 18,9 27,0 22,5 T. mancata partecipazione 5,5 11,5 8,3 5,4 11,5 8,2 3,5 7,7 5,4 14,9 31,1 21,8 7,8 15,9 11,4 TD potenziale 13,1 21,5 16,9 13,2 21,2 16,8 9,8 15,5 12,4 28,3 44,4 35,2 16,9 25,9 20, T. mancata partecipazione 4,4 10,1 7,0 5,2 10,6 7,7 3,3 7,0 5,0 15,9 31,8 22,5 8,0 15,6 11,3 TD potenziale 9,2 17,4 12,9 11,5 18,4 14,6 8,1 13,3 10,4 26,1 42,8 33,0 15,0 23,6 18, T. mancata partecipazione 3,2 1 6,3 4,1 10,9 7,2 3,0 6,8 4,7 15,4 32,1 22,3 7,5 15,6 11,0 TD potenziale 8,1 17,7 12,5 10,4 18,8 14,2 7,8 13,3 10,3 25,5 42,8 32,6 14,4 23,7 18, T. mancata partecipazione 3,5 9,6 6,3 4,0 10,1 6,8 2,8 6,6 4,5 14,3 31,9 21,5 7,0 15,2 10,6 TD potenziale 8, ,8 12,5 9, ,3 13,5 7, ,5 9, ,6 42,3 31,3 3 13,3 3 23,1 17,5 T.Dis. All. UMBRIA CENTRO NORD SUD E ISOLE ITALIA T. mancata partecipazione 3,1 8,6 5,6 4,0 10,9 7,1 2,6 6,8 4,4 13,4 32,6 21,4 6,6 15,9 10,7 TD potenziale 6,1 14,8 10,1 8,4 18,1 12,8 5,4 11,6 8,1 22,0 43,1 30,8 11,7 23,1 16,7 Femm ine % Disp. Lav. Totale L incidenza dell occupazione a termine (36.000, pari al 14,2%) è comunque scesa nei sei anni ed ora non risulta la più elevata del centro nord. La flessione dell occupazione dall inizio della crisi - ed in particolare di quella alle dipendenze - risulta ancor più marcata se valutata in termini di posizioni di lavoro equivalenti; tra il 2008 e il infatti l occupazione full time è calata di unità e quella part time è aumentata di unità. La crescita delle forze di lavoro e la stabilità dell occupazione hanno comportato un ulteriore aumento della disoccupazione che segna il nuovo massimo storico a quota ( negli ultimi 12 mesi), ben unità al di sopra di quello pre crisi; ad aumentare è di nuovo il numero di ex occupati (26.000, nel e dal 2008) a seguito delle numerose cessazioni. Le difficoltà occupazionali oltre ad aver fatto aumentare il numero dei disoccupati anno dopo anno sta anche aumentando la permanenza nello stato di disoccupazione per coloro che vi entrano; la lunga durata della ricerca, infatti, che prima della crisi riguardava poco più di un terzo dei disoccupati umbri, nel ha superato il 50% e il tasso di disoccupazione di lunga durata è aumentato di 8 decimi nell ultimo anno portandosi al 5,7% 4 punti al di sopra del valore pre crisi. In calo nell ultimo anno il numero degli inattivi in età da lavoro ( , ) ed al loro interno risulta in crescita il numero delle forze di lavoro potenziali (35.000, ); data la crescita del numero dei disoccupati, il numero dei soggetti potenzialmente impiegabili, dunque, è salito a unità, pari al 18,6% di chi lavora o di chi potrebbe e vorrebbe farlo. A seguito di tali dinamiche il tasso di occupazione umbro nella fascia anni come nel si è attestato al 61% (+0,1 punti), ossia 4,3 punti al disotto del valore pre crisi, e quello di disoccupazione è salito al 11,3% ( punto nel ) a fronte del 4,8% che si registrava nel 2008.

12 Occupati Persone in cerca di occupazione MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Var % Var % Var % Var % Var % Var % Var % Var % Var % Var % Var % Var % Piemonte 984 0,1-6, ,2-2, ,1-4, ,0 164, ,9 96, ,3 126,7 Valle d'aosta 30 1,2-7,2 25 0,4 2,6 55 0,8-3,0 3 14,3 257,5 2 4,1 113,3 5 9,7 177,2 Liguria 332-0,6-8, ,8-2, ,7-5, ,7 150,1 35 7,3 68, ,0 102,7 Lombardia ,4-3, ,4 3, ,4-0, ,8 170, ,3 97, ,6 130,4 Trentino Alto Adige 265 0,2 1, ,5 7, ,7 3, ,1 164,4 14-2,8 81,7 29 6,2 116,8 Veneto ,3-5, ,2-1, ,1-3,6 72-7,4 147,0 95 5,6 101, ,5 118,8 Friuli-Venezia Giulia 280 0,1-6, ,5-1, ,1-4, ,7 166,4 21-4,4 41,3 43 4,1 86,3 Emilia-Romagna ,4-2, ,8-0, ,4-2,0 84 2,1 221,5 89-2,5 134, ,3 170,1 Toscana 849-0,8-4, ,0 2, , ,7 160, ,7 77, ,3 108,5 Umbria 194 0,2-6, ,5-3, ,1-5, ,1 234, ,1 89, ,6 142,0 Marche 351 1,2-6, ,0-1, ,6-4, ,3 120,1 37-4,4 120,5 70-7,3 120,3 Lazio ,3 1, ,9 11, ,4 5, , ,4 59, ,7 86,6 Abruzzo 286-1,4-7, ,0-6, ,0-6,8 35-2,0 109, ,0 70, ,9 88,8 Molise 61 2,9-13,5 40 1,0-6, ,1-10,9 11-1,6 106,7 7-0,8 17,9 18-1,3 58,7 Campania ,3-10, ,8 1, ,2-6, ,1 88, ,6 71, ,5 80,9 Puglia 742-1,3-13, ,2-3, ,3-10, ,6 98, ,3 73, ,7 86,3 Basilicata 115 4,9-8,8 67-2,2-0, ,1-6,0 19-8,2 55,1 13 8,8 7,9 32-1,9 31,5 Calabria 331 1,1-12, ,4-6, ,9-10,6 91 1,6 116, ,8 82, ,7 100,1 Sicilia 855-1,8-12, ,6-6, ,0-10, ,3 73, ,7 44, ,2 60,6 Sardegna 322-0,2-13, ,0-1, ,3-8,9 73 3,5 80, ,3 22, ,5 50,4 ITALIA ,2-6, ,6 0, ,4-3, ,0 116, ,2 73, ,5 94,4 NORD ,4-4, ,4 0, ,4-2, ,7 171, ,2 97, ,5 128,7 N-O ,2-5, ,2 1, ,2-2, ,6 166, ,0 93, ,3 126,2 N-E ,7-3, ,6-0, ,7-2, ,3 178, ,7 103, ,5 133,0 CENTRO ,0-2, ,9 5, ,8 1, ,3 135, ,0 72, ,2 99,3 MEZZOGIORNO ,6-11, ,0-3, ,8-9, ,2 87, ,2 58, ,5 74,0 Tasso di occupazione anni Tasso di occupazione anni MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Piemonte 68,9 68,9 73,3 55,9 55,6 57,1 62,4 62,2 65,2 73,8 73,6 77,7 59,6 59,3 60,6 66,7 66,4 69,1 Valle d'aosta 71,5 70,6 75,6 60,8 60,6 59,9 66,2 65,6 67,8 76,4 75,2 80,6 65,1 64,4 63,6 70,7 69,8 72,2 Liguria 67,6 67,8 72,8 54,0 53,6 54,7 60,7 60,6 63,6 72,3 72,7 77,4 57,5 56,9 57,9 64,8 64,7 67,5 Lombardia 72,1 72,1 76,5 57,5 57,4 57,2 64,9 64,8 66,9 77,4 77,3 81,2 61,6 61,3 60,7 69,5 69,3 71,0 Trentino Alto Adige 75,3 75,8 77,2 61,3 61,0 59,7 68,3 68,4 68,5 80,9 81,2 82,2 66,2 65,7 63,8 73,6 73,5 73,1 Veneto 72,9 72,7 77,0 54,5 53,3 55,7 63,7 63,1 66,4 78,4 78,1 81,8 58,4 57,1 59,1 68,4 67,6 70,5 Friuli-Venezia Giulia 70,9 70,6 74,7 55,3 55,3 55,5 63,1 63,0 65,2 75,8 75,4 79,0 58,8 58,7 58,9 67,3 67,0 69,0 Emilia-Romagna 73,5 72,9 78,0 59,1 59,7 62,3 66,3 66,2 70,2 78,6 77,9 82,6 63,0 63,5 65,8 70,7 70,6 74,2 Toscana 70,9 71,3 74,5 56,9 56,3 56,2 63,8 63,7 65,3 75,9 76,2 79,3 60,6 6 59,6 68,1 68,0 69,3 Umbria 68,7 68,4 74,1 53,6 53,7 56,7 61,0 60,9 65,3 73,9 73,5 78,7 57,1 57,0 60,3 65,3 65,1 69,4 Marche 69,9 68,6 73,4 55,0 53,6 56,0 62,4 61,1 64,7 75,1 73,5 78,5 58,9 57,4 59,7 67,0 65,4 69,1 Lazio 66,5 66,3 71,7 51,2 49,4 49,3 58,8 57,7 60,2 71,5 71,5 77,1 54,8 52,8 52,6 63,0 62,0 64,6 Abruzzo 64,6 65,5 71,2 43,4 44,5 46,5 53,9 55,0 58,8 69,6 70,5 76,6 46,6 47,8 49,8 58,0 59,0 63,1 Molise 57,9 56,5 66,7 38,9 38,6 41,5 48,5 47,6 54,1 62,6 61,0 72,0 42,0 41,5 44,8 52,3 51,3 58,4 Campania 51,2 51,5 57,9 27,5 28,3 27,3 39,2 39,7 42,4 56,0 56,5 63,7 29,9 30,7 29,7 42,7 43,4 46,4 Puglia 55,1 55,4 63,5 29,5 29,6 30,1 42,1 42,3 46,6 6 60,4 69,2 31,9 32,0 32,6 45,7 45,9 50,6 Basilicata 59,0 56,3 64,2 35,3 36,1 35,0 47,2 46,2 49,6 63,9 61,0 70,1 38,0 39,0 38,2 51,0 5 54,1 Calabria 49,9 49,4 57,5 28,9 28,7 30,7 39,3 38,9 44,0 54,2 53,9 63,2 31,3 31,0 33,7 42,6 42,3 48,3 Sicilia 51,0 51,9 59,5 27,4 27,1 29,3 39,0 39,3 44,1 55,6 56,6 65,4 29,6 29,4 31,9 42,4 42,8 48,3 Sardegna 56,7 56,9 64,3 40,3 39,7 40,3 48,6 48,3 52,3 60,6 61,0 68,9 42,9 42,3 43,3 51,8 51,6 56,1 ITALIA 64,7 64,7 70,1 46,8 46,5 47,2 55,7 55,5 58,6 69,7 69,7 75,3 50,3 49,9 50,6 59,9 59,7 62,9 NORD 71,8 71,7 76,1 56,9 56,6 57,6 64,3 64,1 66,9 77,0 76,8 80,7 60,8 60,4 61,1 68,9 68,6 70,9 N-O 70,8 70,8 75,3 56,8 56,6 56,9 63,8 63,7 66,1 75,9 75,8 79,9 60,7 60,4 60,4 68,3 68,1 70,1 N-E 73,1 72,8 77,1 56,9 56,7 58,5 65,0 64,7 67,9 78,4 78,0 81,8 60,9 60,4 62,0 69,6 69,2 72,0 CENTRO 68,4 68,3 73,0 53,6 52,4 52,8 60,9 60,2 62,8 73,5 73,3 78,1 57,3 55,9 56,3 65,2 64,5 67,0 MEZZOGIORNO 53,4 53,7 61,0 30,3 30,6 31,3 41,8 42,0 46,0 58,1 58,5 66,7 32,8 33,1 34,0 45,3 45,6 50,1 Tasso di disoccupazione Tasso di inattività anni MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Piemonte 10,7 10,1 4,0 12,1 11,0 6,4 11,3 10,5 5,1 22,6 23,2 23,6 36,3 37,4 38,9 29,5 30,4 31,3 Valle d'aosta 9,3 8,4 2,6 8,4 8,1 4,2 8,9 8,3 3,3 21,0 22,8 22,5 33,5 34,0 37,5 27,2 28,4 29,8 Liguria 10,2 8,9 4,0 11,7 10,9 7,1 10,8 9,8 5,4 24,5 25,4 24,1 38,7 39,7 41,0 31,7 32,6 32,7 Lombardia 7,7 7,5 2,9 8,8 8,7 4,8 8,2 8,0 3,7 21,7 21,9 21,2 36,9 37,1 4 29,3 29,5 30,5 Trentino Alto Adige 5,3 4,6 2,1 6,2 6,4 3,7 5,7 5,4 2,8 20,3 20,5 21,1 34,7 34,8 38,0 27,5 27,6 29,5 Veneto 5,7 6,1 2,3 9,8 9,6 5,1 7,5 7,6 3,4 22,6 22,4 21,2 39,5 41,0 41,3 31,0 31,7 31,2 Friuli-Venezia Giulia 7,3 6,5 2,7 8,9 9,2 6,4 8,0 7,7 4,3 23,4 24,4 23,2 39,3 39,0 40,7 31,3 31,7 31,9 Emilia-Romagna 7,3 7,3 2,3 9,5 9,6 4,2 8,3 8,4 3,2 20,5 21,2 20,1 34,6 33,8 34,9 27,6 27,6 27,5 Toscana 8,6 7,5 3,3 11,8 10,1 7,2 10,1 8,7 5,0 22,2 22,7 22,9 35,3 37,3 39,4 28,8 30,1 31,2 Umbria 10,3 9,4 3,1 12,6 11,5 6,8 11,3 10,3 4,8 23,2 24,4 23,6 38,6 39,3 39,1 31,0 32,0 31,4 Marche 8,7 9,7 3,9 11,9 12,5 5,7 10,1 10,9 4,7 23,3 23,9 23,5 37,5 38,6 40,7 30,4 31,3 32,1 Lazio 12,0 11,0 5,9 13,2 13,2 9,6 12,5 12,0 7,5 24,2 25,3 23,8 40,9 42,9 45,5 32,7 34,3 34,9 Abruzzo 11,0 11,0 5,2 14,8 11,6 8,8 12,6 11,3 6,6 27,1 26,1 24,9 49,0 49,6 49,0 38,1 37,9 37,0 Molise 15,1 15,7 6,9 15,3 15,5 12,5 15,2 15,6 9,1 31,6 32,8 28,3 53,9 54,3 52,5 42,7 43,5 40,4 Campania 19,7 20,1 10,4 25,3 23,7 16,7 21,7 21,5 12,5 36,1 35,4 35,3 63,2 62,9 67,2 49,8 49,3 51,5 Puglia 19,1 17,7 9,3 25,4 23,2 16,0 21,5 19,7 11,6 31,6 32,4 29,9 60,5 61,4 64,1 46,2 47,1 47,2 Basilicata 13,9 15,6 8,7 16,1 14,7 15,0 14,7 15,2 11,0 31,2 33,2 29,6 57,9 57,7 58,8 44,5 45,4 44,2 Calabria 21,5 21,4 1 26,5 23,7 15,6 23,4 22,3 12,0 36,1 36,8 36,0 60,6 62,4 63,5 48,5 49,7 49,9 Sicilia 21,0 19,9 11,8 24,1 22,9 17,1 22,2 21,0 13,7 35,3 35,0 32,4 63,9 64,8 64,6 49,7 50,1 48,8 Sardegna 18,4 17,9 9,8 19,0 16,9 15,8 18,6 17,5 12,2 30,2 30,6 28,6 50,1 52,1 52,1 40,1 41,3 40,3 ITALIA 11,9 11,5 5,5 13,8 13,1 8,5 12,7 12,1 6,7 26,4 26,7 25,7 45,6 46,4 48,4 36,1 36,6 37,1 NORD 7,8 7,6 2,9 9,7 9,4 5,2 8,6 8,4 3,9 22,0 22,3 21,6 37,0 37,5 39,3 29,5 29,9 30,4 N-O 8,8 8,4 3,3 9,9 9,5 5,5 9,3 8,9 4,2 22,2 22,6 22,1 36,9 37,4 39,8 29,5 3 30,9 N-E 6,4 6,5 2,3 9,3 9,3 4,8 7,7 7,7 3,4 21,7 22,0 21,0 37,2 37,5 38,6 29,4 29,7 29,7 CENTRO 10,4 9,6 4,6 12,5 12,0 8,1 11,4 10,7 6,1 23,4 24,3 23,4 38,6 40,4 42,5 31,1 32,5 33,1 MEZZOGIORNO 19,1 18,7 1 23,3 21,4 15,6 20,7 19,7 12,0 33,8 33,8 32,1 60,4 61,1 62,8 47,2 47,6 47,7 Tasso di disoccupazione anni Tasso di disoccupazione anni MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Piemonte 41,6 40,2 12,0 43,0 41,2 19,5 42,2 40,6 15,0 27,4 27,0 9,2 31,5 30,2 12,2 29,3 28,4 10,6 Valle d'aosta 36,0 33,6 12,7 33,3 27,2 12,7 34,9 31,0 12,7 24,5 21,5 5,9 20,4 2 8,3 22,7 20,8 6,9 Liguria 44,3 38,8 19,0 46,2 44,0 25,1 45,0 41,2 21,8 34,0 29,6 10,3 31,6 28,0 15,9 32,9 28,9 13,0 Lombardia 32,2 32,2 10,9 29,9 28,9 14,3 31,2 30,8 12,3 20,6 21,0 7,3 19,9 19,1 9,6 20,3 20,1 8,3 Trentino Alto Adige 15,6 14,6 5,3 22,8 19,6 9,4 18,4 16,6 7,0 12,2 11,2 4,4 15,0 13,9 6,9 13,4 12,4 5,5 Veneto 21,1 21,3 7,7 35,5 31,2 14,0 27,6 25,7 10,4 13,7 13,9 5,7 23,1 22,6 10,1 18,0 17,7 7,7 Friuli-Venezia Giulia 25,7 24,3 10,5 29,2 24,7 17,8 27,1 24,5 13,2 21,0 20,1 7,7 24,3 21,4 12,0 22,4 20,7 9,5 Emilia-Romagna 31,7 33,0 10,3 39,2 34,2 11,9 34,9 33,6 11,0 21,6 20,7 5,9 26,3 23,5 8,3 23,7 22,0 7,0 Toscana 35,4 27,8 13,1 36,1 4 16,7 35,7 33,1 14,6 23,9 19,4 9,0 28,4 25,6 13,1 25,9 22,2 10,9 Umbria 40,6 41,3 11,6 45,4 30,8 18,3 42,5 37,2 14,4 27,8 25,9 7,3 33,0 25,2 14,9 3 25,6 10,8 Marche 33,4 32,9 10,9 40,9 40,9 14,8 36,4 36,2 12,5 21,2 21,7 8,3 26,3 28,5 12,0 23,4 24,7 9,9 Lazio 46,4 42,6 22,7 52,3 47,9 30,6 49,0 45,1 26,1 33,5 27,9 13,9 35,1 35,2 21,6 34,2 31,1 17,4 Abruzzo 43,5 35,4 15,0 55,8 38,1 29,1 47,4 36,3 20,5 30,9 26,2 12,5 32,6 31,0 19,5 31,6 28,2 15,4 Molise 50,9 47,3 23,5 46,7 50,7 37,3 49,3 48,6 28,8 42,1 43,1 17,4 39,2 43,9 27,4 40,9 43,5 21,7 Campania 54,1 51,2 31,5 58,8 52,4 33,7 56,0 51,7 32,4 44,2 43,0 24,3 49,4 46,5 28,8 46,4 44,4 26,0 Puglia 54,5 48,0 27,3 63,6 52,1 38,7 58,1 49,7 31,6 41,1 38,6 20,6 50,4 45,1 29,1 44,9 41,3 23,9 Basilicata 41,5 52,6 27,8 55,2 61,1 48,3 46,7 55,6 34,8 32,7 39,8 21,2 45,1 40,7 34,5 37,5 40,2 26,1 Calabria 58,3 54,3 32,3 62,2 57,0 37,8 59,7 55,4 34,4 50,7 42,9 23,7 53,6 47,3 31,2 51,9 44,8 26,7 Sicilia 57,8 52,4 34,8 55,7 57,8 46,3 57,0 54,3 39,1 48,4 43,2 27,8 50,4 51,9 35,3 49,2 46,5 30,6 Sardegna 48,5 51,7 29,9 52,1 56,2 46,8 5 53,7 36,8 44,0 46,1 23,3 44,6 42,4 32,3 44,3 44,5 27,1 ITALIA 41,3 39,0 18,8 44,7 41,5 24,7 42,7 4 21,2 30,4 28,5 13,5 33,2 31,4 17,7 31,6 29,8 15,3 NORD 31,1 30,8 10,4 34,8 32,0 15,1 32,7 31,3 12,4 20,9 20,5 7,1 23,8 22,4 10,2 22,2 21,4 8,5 N-O 35,9 35,0 11,8 34,9 33,3 16,6 35,5 34,3 13,8 23,6 23,3 8,0 24,1 22,7 10,9 23,8 23,0 9,3 N-E 24,6 24,8 8,5 34,8 30,3 13,1 29,0 27,2 10,5 17,0 16,6 5,9 23,5 21,9 9,3 19,9 19,0 7,4 CENTRO 40,5 36,2 16,9 45,0 43,3 23,0 42,4 39,3 19,5 28,4 24,3 11,0 31,7 30,5 17,0 29,9 27,0 13,7 MEZZOGIORNO 54,1 50,2 30,1 58,5 53,8 39,3 55,9 51,6 33,6 44,0 41,3 23,2 48,6 45,9 30,3 45,9 43,2 26,0 Considerando il nuovo indicatore riferito all occupazione della popolazione tra i 20 e i 64 anni, il valore attuale (65,3%) risulta al di sotto del range negoziato dall Italia per il 2020 (67%-69%) quando invece prima della crisi lo superava. Va evidenziato che l Umbria prima della crisi era tra le regioni che avevano fatto registrare le migliori performance in termini di crescita dell occupazione e riduzione della disoccupazione, divenuta su livelli prossimi a quella del Nord, specie per gli uomini; durante la crisi, invece, l occupazione umbra, nonostante l ampio utilizzo della cassa integrazione, ha subito perdite tra le più rilevanti del Centro-Nord (-5% a fronte del -3,5% nazionale) con conseguente forte aumento della disoccupazione, in particolare di quella maschile che ora è prossima a quella femminile (10,3% a fronte del 12,6%). Il posizionamento dell Umbria nel panorama nazionale risultante dai principali indicatori del mercato del lavoro, sebbene peggiore rispetto a qualche anno fa, resta il linea con quello della sua collocazione geografica, ma la distanza accusata dalle regioni i limitrofeit che ora,diversamente da prima della crisi, la precedono (Marche e Toscana) è ulteriormente aumentata. Il tasso di occupazione e di disoccupazione umbri risultano sostanzialmente analoghi alla media della ripartizione di appartenenza (rispettivamente 60,9% e 11,4%) ed accusano un gap prossimo a 3 punti da quelli del Nord (64,3% e 8,6%), restando, ovviamente, migliori dei valori nazionali (55,7% e 12,7%). Nel caso dell inattività (31% come nel 2008), anch essa in linea con la media della ripartizione (33,1%), minore è la distanza verso il Nord (29,5%) e ampio il vantaggio verso il dato nazionale (36,1%). Migliore della media della ripartizione di appartenenza anche l indicatore che misura la durata della disoccupazione (6,6% il tasso specifico e 58,2% l incidenza). A pagare il prezzo più elevato degli ultimi sette anni di crisi economica sono stati gli uomini. La flessione occupazionale di questi ultimi, infatti, dal 2008 è stata di unità ( , -6,2%) a fronte delle unità perse dalle occupate femminili ( , -3,5%). La disoccupazione nell ultimo anno, invece, è cresciuta di unità per entrambi i sessi che ora si equivalgono (22.000).

13 Tasso di Disoccupazione Variazione Tasso di Diso occupazione Variazione Tasso di Disoccupazione Tasso 48 di 50 Occupazione (15-64) MEZZOGIORNO 21 Campania Puglia Sicilia Calabria 24 2,0 1,5 1,0 0,5-0,5-1, Abruzzo MEZZOGIORNO Basilicata Molise Puglia Sardegna Abruzzo Toscana ITALIA Variazione - Trentino Alto Adige Veneto N-E Lombardia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna N-O NORD Valle d'aosta Marche Liguria Toscana Umbria Piemonte CENTRO Lazio Sicilia Sardegna Liguria Calabria Umbria Piemonte Valle d'aosta CENTRO ITALIA Lazio Trentino Alto Adige N-O Friuli-Venezia Giulia Campania Lombardia NORD N-E Emilia-Romagna Veneto Molise Basilicata Marche -1,2-1,0-0,8-0,6-0,4-0,2 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 Variazione Tasso di Occupazione Molise Variazione Calabria Puglia Sicilia MEZZOGIORNO Campania Umbria Marche Piemonte Sardegna ITALIA CENTRO Emilia-Romagna Valle d'aosta Liguria Lazio Abruzzo NORD N-O Basilicata N-E Lombardia Veneto Toscana Friuli-Venezia Giulia Trentino Alto Adige Variazione Tasso di Occupazione A seguito di ciò per gli uomini il tasso di occupazione è salito al 68,7% (+0,3 punti), quello di inattività è sceso al 23,2% (-1,2 punti) e quello di disoccupazione è aumentato raggiungendo il 10,3%, circa un punto in più del e oltre 7 punti in più di quello pre crisi. Anche per le donne il tasso di occupazione è pari al 53,6%, un valore in linea con quello del, il tasso di inattività è sceso al 38,6% (-0,7 punti) e quello di disoccupazione è cresciuto di oltre 1 punto arrivando al 12,6%.La condizione occupazionale degli uomini umbri così come quella delle donne risulta ora in linea con la realtà media del Centro accusando, però, un pesante divario verso il Nord del Paese che prima della crisi, almeno nella disoccupazione, non esisteva. La distanza dal Nord, infatti, per gli uomini supera i 3 punti (71,8%, +0,1 punti) e per le donne li sfiora (56,6%, -1 punto). Il tasso di disoccupazione maschile è di 2 punti e mezzo al di sopra della media del Nord (7,8%, +0,2 punti) mentre quello femminile dista di quasi tre punti (9,7%, +0,3 punti). La stabilità del livello occupazionale dell ultimo anno è conseguenza della riduzione del turnover generazionale prodotta dalla riforma in tema di pensionamenti che mantiene nell occupazione lavoratori prossimi all uscita dalla fase lavorativa ( che ora vantano un tasso di occupazione del 51,5%, un dato superiore a quello previsto dall Agenda di Lisbona) e impedisce l ingresso a quelli più giovani che già nei primi anni di crisi, essendo maggiormente esposti al fenomeno del precariato (fenomeno che in Umbria ha sempre avuto un peso rilevante), spesso avevano visto non rinnovato il proprio contratto di lavoro con conseguente contrazione dell occupazione e crescita della disoccupazione giovanile.

14 I ibil t l fil l t i i ID l i Id1 Occupati In cerca di lav oro Inattiv i Tasso di occupazione anni anni anni anni anni anni anni anni Total e anni anni anni anni anni anni e + e + anni anni anni anni anni anni Maschi 65 anni e + 25 anni Total e e + e + anni anni anni anni anni anni 65 anni e + < Femmine Maschi e Femmine Tasso di disoccupazione anni anni anni anni anni 15 anni e più anni anni anni anni anni Tasso di inattività anni anni anni Total e La disoccupazione, infatti, nel di crisi, è aumentata notevolmente per le classi centrali ed ora mostra livelli significativi anche per quelle più anziane tant è che nel caso degli over 35 ha raggiunto il 7,7% un livello di oltre 4 punti superiore a quello del 2008; ma è per i più giovani che ha raggiunto livelli non tollerabili. L occupazione degli under 35 tra il 2008 e il è calata di unità ( per gli under 25 e per i 25-34enni) e il numero di disoccupati è aumentato di ben , con conseguente crescita del relativo indicatore di oltre 10 punti nel caso dei 25-34enni (16%) e di ben 28,1 punti per gli under 25 (42,5%). Il fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment or Training) ha assunto una dimensione notevole essendo presente per il 23% dei giovani con meno di 30 anni, un dato migliore rispetto alla media nazionale e in linea con quello della ripartizione di appartenenza, ma comunque assai preoccupante specie nel caso delle donne per le quali è prossimo al 26%.

15 Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea breve, laurea, dottorato Totale Tasso di ooccupazione Licenza elementare Licenza media Occupati In cerca di lav oro Inattiv i anni Maschi Diploma Femmine Maschi e Femmine Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea breve, laurea, dottorato Totale Tasso di disoccupazione Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea breve, laurea, dottorato Totale 80 Tasso di inattività Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea breve, laurea, dottorato Totale Laurea breve, laurea, dottorato Totale Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea breve, laurea, dottorato Totale I più colpiti dalla crisi sono i meno scolarizzati ed è per essi che la disoccupazione assume i livelli più elevati (15,1% per chi ha al massimo la licenza elementare e 12,6% quella media). Nel corso del il target che ha visto aumentare maggiormente la disoccupazione è quello dei diplomati (23.000) il cui tasso specifico (11,7%) si è portato anch esso al di sopra di quello medio. La condizione occupazionale dei più scolarizzati, tuttavia, resta una priorità d intervento; il tasso di occupazione dei laureati (75,1%), infatti, nonostante il lieve aumento registrato nel, continua ad essere più contenuto della media nazionale e diffuso è sottoutilizzo delle competenze che fa sì che molti laureati svolgano mansioni per le quali non è necessaria una laurea. Inoltre il tasso di (8,2%) disoccupazione specifico pur non essendo aumentato nell ultimo anno continua a superare quello medio della ripartizione.

16 Occupati In cerca di occupazione Inattivi anni Umbria Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Perugia Var.% ,9-1,7-4,6 215,1 75,5 128,5 3,6 0,8 1,8 Var.% ,8 2,0 0,4 17,1 0,3 8,4-3,5-3,8-3,7 Terni Var.% ,1-9,0-6,3 323,6 132,6 189,9-12,5 0,5-4,5 Var.% ,6-7,9-1,6-5,0 43,5 17,3-9,8 2,9-1,9 Umbria Var.% ,2-3,5-5,0 234,9 89,3 142,0-1,2 0,7 Var.% ,2-0,5-0,1 11,1 10,1 10,6-5,2-2,0-3,2 Umbria Tasso di occupazione anni Tasso di disoccupazione Tasso di inattività anni Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Perugia ,2 57,8 66,4 3,4 6,9 4,9 22,3 37,9 30, ,0 54,7 63,8 4,6 8,5 6,4 23,4 40,1 31, ,9 54,5 63,6 5,3 8,8 6,8 23,0 40,1 31, ,2 53,8 62,9 5,6 9,0 7,1 23,4 40,8 32,2 70,1 53,5 61,7 8,5 11,3 9,7 23,2 39,6 31,5 69,3 54,0 61,5 9,1 11,8 10,3 23,6 38,7 31,3 68,8 55,2 61,9 10,5 11,6 11,0 22,9 37,4 30,2 Terni ,9 53,7 62,1 2,3 6,7 4,3 27,4 42,4 35, ,6 49,3 60,2 4,5 10,9 7,3 25,0 44,6 35, ,3 48,5 59,7 4,6 7,6 5,9 25,1 47,5 36, ,1 52,1 60,4 3,2 5,4 4,2 28,5 44,9 36,8 69,3 52,9 60,9 6,7 11,1 8,7 25,5 40,4 33,1 65,7 52,7 59,1 10,3 10,5 10,4 26,66 41,0 34,0 68,6 48,7 58,4 9,6 15,5 12,2 24,1 42,3 33,4 Umbria ,1 56,7 65,3 3,1 6,8 4,8 23,6 39,1 31, ,6 53,3 62,9 4,6 9,1 6,6 23,8 41,2 32, ,5 53,0 62,6 5,1 8,5 6,6 23,6 42,0 32, ,4 53,4 62,2 5,0 8,1 6,4 24,7 41,9 33,4 69,9 53,3 61,5 8,0 11,2 9,5 23,8 39,8 31,9 68,4 53,7 60,9 9,4 11,5 10,3 24,4 39,3 32,0 68,7 53,6 61,0 10,3 12,6 11,3 23,2 38,6 31,0 Perugia Terni UMBRIA Indipenden Indipenden Indipenden Dipendenti Totale Dipendenti Totale Dipendenti ti ti ti Totale Agricoltura Industria di cui: in senso stretto di cui costruzioni Servizi commercio, alberghi e ristoranti altre attività dei servizi Totale Distribuzione % per settore Agricoltura 3,5 6,2 4,2 2,2 5,7 3,1 3,2 6,0 4,0 Industria 29,5 20,4 27,0 29,0 24,4 27,8 29,4 21,4 27,2 di cui: in senso stretto 25,2 11,6 21,5 20,8 7,9 17,3 24,1 10,7 20,5 di cui costruzioni 4,3 8,8 5,5 8,2 16,6 10,5 5,3 10,7 6,7 Servizi 67,0 73,5 68,7 68,8 69,9 69,1 67,4 72,6 68,8 commercio, alberghi e ristoranti 17,9 30,9 21,4 14,4 31,8 19,1 17,0 31,1 20,8 altre attività dei servizi 49,1 42,6 47,4 54,3 38,2 5 50,4 41,5 48,0 Totale Distribuzione % per posizione Agricoltura 60,8 39, ,3 48, ,0 41,0 100 Industria 79,7 20, ,2 23, ,9 21,1 100 di cui: in senso stretto 85,5 14, ,7 12, ,0 14,0 100 di cui costruzioni 57,1 42, ,2 42, ,1 42,9 100 Servizi 71,3 28, ,6 27, ,6 28,4 100 commercio, alberghi e ristoranti 61,2 38, ,1 44, ,8 40,2 100 altre attività dei servizi 75,8 24, ,3 20, ,7 23,3 100 Totale 73,1 26, ,9 27, ,1 26,9 100 Agricoltura Industria di cui: in senso stretto di cui costruzioni Servizi commercio, alberghi e ristoranti altre attività dei servizi Totale Variazione - Agricoltura 48,5-10,2 18,2 83,1-38,6-6,8 53,3-18,8 12,4 Industria -3,6-4,3-3,8 7,7-16,3 0,8-1,1-8,0-2,7 di cui: in senso stretto tt 10 1,0 87 8,7 20 2,0-2,22-27,9-6,3 03 0,3-0,4 02 0,2 di cui costruzioni -23,8-17,3-21,1 44,9-9,4 15,3-7,1-14,5-10,4 Servizi 0,1 4,1 1,2-3,2 0,2-2,3-0,7 3,1 0,3 commercio, alberghi e ristoranti -1,6 0,9-0,7-22,8 0,1-13,9-6,9 0,7-4,0 altre attività dei servizi 0,8 6,5 2,1 3,7 0,2 3,0 1,5 5,0 2,3 Totale 0,1 1,3 0,4 0,8-7,5-1,6 0,3-1,0-0,1 A livello territoriale, infine, nel il numero di occupati è calato nella provincia di Terni (85.000, , -1,6%), a seguito della contrazione del commercio, ed è cresciuto in quella di Perugia ( , , +0,4%) dove servizi, manifatturiero ed agricoltura hanno più che compensato la flessione delle costruzioni e del commercio; di conseguenza il tasso di occupazione è diminuito a Terni (58,4%, -0,7 punti) e leggermente aumentato a Perugia (61,9%, +0,4 punti). Dall inizio della crisi la flessione occupazionale risulta comunque sensibilmente più marcata nel territorio della provincia di Perugia (da a ), prodotta soprattutto dal manifatturiero e dalle costruzioni, dove il tasso di occupazione è calato di 4,5 punti; a Terni è scesa da a unità sia per le flessioni del terziario che del settore industriale ed ha prodotto un calo di 3,7 punti del relativo indicatore. Il differenziale interprovinciale che prima della crisi era prossimo ai 5 punti ora è pari a 3 punti e mezzo. La maggior flessione dell occupazione nel a Terni ha riguardato unicamente le donne il cui tasso di occupazione è sceso al 48,7% (-4 punti) ed è quindi tornata a crescere la distanza rispetto a quello delle donne di Perugia, il cui tasso nell ultimo anno è aumentato (55,2%, +1,2 punti). Per gli uomini, invece, l occupazione nel è aumentata a Terni (68,6%, 2,9 punti) mentre è scesa a Perugia (68,8%, -0,5 punti). Il numero delle persone in cerca di lavoro nel ha fatto registrare una crescita di unità a Perugia, dove ha toccato quota , in più del livello pre crisi, e di a Terni, dove ora vi sono disoccupati, ben in più del La presenza di disoccupazione risulta ora più alta nella provincia di Terni (12,2% a Terni e 11% a Perugia) in quanto l aumento è stato sensibilmente superiore a Terni (+1,8 punti a fronte di +0,7 punti a Perugia). La disoccupazione per le donne è più diffusa a Terni (15,5% a fronte del 11,6% di Perugia) mentre al contrario per gli uomini è superiore a Perugia (10,5% contro 9,6% di Terni); va evidenziato che la disoccupazione nel è diminuita per gli uomini ternani (-0,7punti). Continua ad essere nettamente maggiore l inattività della popolazione ternana (33,4% a fronte del 30,2% di Perugia) e ciò avviene sia per gli uomini (24,1% a fronte del 22,9% di Perugia) sia per le donne (rispettivamente 42,3% e 37,4%).

17 Figura 1: Umbria - Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente per sesso Valori assoluti (in migliaia) e composizione percentuale Maschi Femmine Totale 8 4 2,0% 0,9% AUTONOMI 12 1,4% ,1% 6,6% OCCUPATI INDUSTRIA 91 10,2% ,4% 34,8% 17,5% 4,8% ,8% 97 10,9% DIPENDENTI ,3% 28,2% ,7% FORZE DI LAVORO 25,9% 29,1% ,6% 51,7% 39,6% ,4% AGRICOLTURA TERZIARIO EX-OCCUPATI ,0% 2,5% PERS. IN CERCA DI 28 3,2% OCCUPAZIONE ,3% 4,8% EX-INATTIVI 49 55% 5,5% 4 6 0,8% 1,3% 9 1,0% SENZA ESPERIENZA DI LAVORO POPOLAZ. RESIDENTE 6 5 1,5% 1,1% ,3% 100% 100% % CERCANO LAV.NON ATTIVAMENTE 6 9 1,4% 2,0% 15 1,7% La somma degli aggregati può non coinciderre con il totale a causa degli arrotondamenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT - Rilevazione sulle forze di lavoro NON FORZE DI LAVORO ,3% 60,4% ,6% NON CERCANO MA DISPON. NON FORZE IN ETA' 6 9 LAVORATIVA 1,3% 2,0% ,7% 13,8% 22,2% ,2% CERCANO LAV. MA NON DISPONIBILI 2 1 0,4% 0,2% 3 0,3% NFL < ,1% 12,4% ,2% NFL >64 ANNI ,5% 25,9% ,3% NON DISPONIBILI A LAVORARE ,7% 17,9% ,4%

18 Figura 2: Umbria - Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente per sesso Variazioni annue assolute (in migliaia) e percentuali / Maschi Femmine Totale 1 0 8,1% 4,9% AUTONOMI 1 7,0% 0-1 0,8% -4,6% OCCUPATI INDUSTRIA -1-1,1% ,4% 3,4% -3,1% -0,1% 5 1,3% -2-2,4% DIPENDENTI ,9% 5,4% ,1% FORZE DI LAVORO 0,9% 3,9% ,5% 3,5% 2,5% 12 3,0% AGRICOLTURA TERZIARIO EX-OCCUPATI ,5% 3,3% PERS. IN CERCA DI 6 26,7% OCCUPAZIONE 8-1 EX-INATTIVI 43,2% -3,5% 7 17,5% 0 0 8,0% -4,7% 0-0,3% SENZA ESPERIENZA DI LAVORO 2-1 POPOLAZ. RESIDENTE 53,3% -15,3% ,6% -0,4% -0,2% -3-0,3% CERCANO LAV.NON ATTIVAMENTE 0 3 4,6% 51,9% 3 29,1% La somma degli aggregati può non coinciderre con il totale a causa degli arrotondamenti NON CERCANO MA DISPON ,2% -17,6% -2-9,7% NON FORZE IN ETA' LAVORATIVA CERCANO LAV. MA -9-6 NON DISPONIBILI -12,9% -5,2% ,2% 13,5% -47,7% -1-22,4% NON FORZE DI LAVORO NON DISPONIBILI A LAVORARE ,4% -1,5% -17,4% -6,6% -14-2,3% ,7% NFL < ,4% 0,2% 0-0,1% Fonte: elaborazioni su dati ISTAT - Rilevazione sulle forze di lavoro NFL >64 ANNI 2 1 2,0% 1,1% 3 1,5%

19 Figura 3: Umbria - Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente per sesso Valori assoluti (in migliaia) e composizione percentuale Media - Maschi Femmine Totale ,4% 33,3% 17,6% 4,3% ,1% 95 10,6% ,2% 0,9% AUTONOMI 14 1,5% ,2% 7,1% INDUSTRIA 94 10,5% ,2% 26,1% ,6% FORZE DI LAVORO 25,6% 28,1% ,9% 50,7% 38,1% ,1% OCCUPATI AGRICOLTURA TERZIARIO EX-OCCUPATI ,4% 2,5% PERS. IN CERCA DI 26 2,9% OCCUPAZIONE ,2% 4,8% EX-INATTIVI 44 5,0%,% 3 6 0,8% 1,3% 9 1,0% SENZA ESPERIENZA DI LAVORO 4 5 POPOLAZ. RESIDENTE 1,0% 1,0% ,0% 100% 100% % CERCANO LAV.NON ATTIVAMENTE ,2% 2,2% 15 1,7% DIPENDENTI La somma degli aggregati può non coinciderre con il totale a causa degli arrotondamenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT - Rilevazione sulle forze di lavoro NON FORZE DI LAVORO ,3% 61,9% ,9% NON CERCANO MA DISPON. NON FORZE IN ETA' 6 11 LAVORATIVA 1,3% 2,4% ,9% 14,9% 23,7% ,5% CERCANO LAV. MA NON DISPONIBILI 1 2 0,2% 0,4% 3 0,3% NFL < ,1% 12,4% ,2% NFL >64 ANNI ,3% 25,9% ,2% NON DISPONIBILI A LAVORARE ,1% 18,7% ,5%

20 Figura 4: Umbria - Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente per sesso Variazioni annue assolute (in migliaia) e percentuali Media - / Media - Maschi Femmine Totale ,2% -0,5% -2,2% -4,4% 0-0,1% -3-2,7% ,3% 4,3% AUTONOMI 0 12,4% ,8% 0,4% INDUSTRIA -1-1,0% 2-1 1,2% -0,7% ,3% FORZE DI LAVORO 0,7% % ,3% 1,3% 0,7% 4 1,0% OCCUPATI AGRICOLTURA TERZIARIO EX-OCCUPATI ,9% 22,0% PERS. IN CERCA DI 4 19,7% OCCUPAZIONE 2 2 EX-INATTIVI 11,1% 10,1% 4 10,6%,% ,9% 22,0% 0 19,7% SENZA ESPERIENZA DI LAVORO 0 0 POPOLAZ. RESIDENTE 6,6% -1,1% ,6% 0,1% 0,1% 1 0,1% CERCANO LAV.NON ATTIVAMENTE 0 1 1,1% 7,7% 1 5,4% DIPENDENTI La somma degli aggregati può non coinciderre con il totale a causa degli arrotondamenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT - Rilevazione sulle forze di lavoro NON FORZE DI LAVORO ,0% -0,2% -3-0,6% NON CERCANO MA DISPON. NON FORZE IN ETA' 0 2 LAVORATIVA 6,5% 15,7% ,5% -5,2% -2,0% -6-3,2% CERCANO LAV. MA NON DISPONIBILI ,3% -26,7% -1-3% NFL < ,1% 0,5% 0 0,2% NFL >64 ANNI 1 1 1,7% 1,1% 3 1,4% NON DISPONIBILI A LAVORARE ,1% -4,2% -7-4,9%

21 Assunzioni e cessazioni Dati dei Centri per l'impiego Assunzioni e cessazioni (medie mobili) MM Saldi MM Assunzioni MM Cessazioni I II I II I II I II I II I II I II Assunzioni. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 MASCHI T. Determinato ,0-13, ,5 T. Indeterminato ,1-19, ,5 Totale ingressi ,7-14, ,5 Incidenza T.Indet. 16,5 17,6 15,4 17,3 17,3 FEMMINE T. Determinato ,7 22, ,4 T. Indeterminato ,1-23, ,6 Totale ingressi ,7 11, ,6 Incidenza T.Indet. 15,3 22,4 17,7 18,9 19,5 TOTALE ASSUNZIONI T. Determinato ,6 4, ,5 T. Indeterminato ,8-22, ,4 Totale ingressi ,5-0, ,1 Incidenza T.Indet. 15,8 20,1 16,7 18,2 18,5 PRESENZA FEMMINILE T. Determinato 59,1 50,6 56,2 54,4 54,0 T. Indeterminato 56,9 58,1 60,2 57,1 57,5 Totale ingressi 58,7 52,1 56,9 54,9 54,7 Assunzioni e cessazioni (medie mobili) Cessazioni. II.. Serie1 MM Assunzioni F TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic MM Cessazioni M MM Cessazioni F I II I II I II I II I II I II I II Saldi MASCHI T. Determinato ,9 76, ,3 T. Indeterminato ,6 46, ,9 Totale Uscite ,7 69, ,8 Incidenza T.Indet. 20,9 24,2 18,8 24,5 24,9 FEMMINE T. Determinato ,3 79, ,2 T. Indeterminato ,6 9, ,2 Totale Uscite ,1 60, ,4 Incidenza T.Indet. 18,7 27,4 20,3 22,3 23,6 TOTALE USCITE T. Determinato ,0 78, ,9 T. Indeterminato ,7 26, ,1 Totale Uscite ,4 64, ,7 Incidenza T.Indet. 19,8 25,9 19,6 23,3 24,2 PRESENZA FEMMINILE T. Determinato 50,5 50,1 49,0 55,0 54,4 T. Indeterminato 47,0 54,3 51,4 51,9 52,5 Totale Uscite 49,8 51,2 49,5 54,3 53,9 Assunzioni e cessazioni (medie mobili) MM Assunzioni TD Serie4 Serie5 MM Cessazioni TI TD I II I II I II I II I II I II I II Trasformazioni da CFL- Inser.-TD a TI. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Maschi ,5-14, ,5 Femmine ,0-11, ,1 Totale ,7-13, ,5 TI ASSUNZIONI E CESSAZIONI Nell ultimo trimestre del le assunzioni registrate dai Centri per l'impiego (32.721) hanno evidenziato un aumento dello 0,5% rispetto allo stesso dell'anno precedente (32.552, +169), meno marcato di quello verificatosi nei precedenti trimestri del. Nel complesso del si sono registrate , le assunzioni in più rispetto all anno precedente, una crescita del +3,1% in linea con quella registrata nel 2010, unico anno che dall inizio della crisi aveva fatto registrare un valore positivo. Anche le cessazioni sono aumentate rispetto al ma se l aumento nel IV trimestre (49.714, +6,4%) risulta particolarmente elevato e superiore a quello delle assunzioni, la crescita dell intero anno risulta meno marcata ( , +1,7%); tuttavia, anche nel il numero delle cessazioni si è mantenuto superiore a quello delle assunzioni così che il saldo dell occupazione alle dipendenze e parasubordinata risulta negativo per circa unità, una perdita più contenuta di quella dell anno precedente (-7.254). L aumento delle assunzioni nel ha riguardato entrambi i sessi (+2,5% per gli uomini e +3,6% per le donne) così come la crescita delle cessazioni (+0,8% per gli uomini e +2,4% per le donne); dal loro confronto, tuttavia, emerge che anche nel la flessione occupazionale è stata più marcata per gli uomini (-3.302) che per le donne ( ). Va evidenziato che l aumento delle assunzioni rilevato nell ultimo trimestre dell anno si è verificato solo nel caso delle donne (+3,7% le donne e -3,7% per gli uomini). Le donne continuano ad essere maggioritarie tanto negli ingressi ( a fronte di , il 54,9%) quanto nelle uscite dall occupazione ( contro il degli uomini, il 54,3%), un fenomeno imputabile al progressivo aumento della presenza femminile nel lavoro ma anche ad un maggior impiego delle donne in lavori di più breve durata, sebbene l incidenza delle assunzioni a termine risulti per esse più contenuta. La crescita delle assunzioni è stata prodotta soprattutto da quelle a termine (+3,5%) ma un lieve aumento è stato registrato anche per quelle stabili (+1,4%), l incidenza delle assunzioni stabili è pertanto ulteriormente cresciuta al 18,2% (-0,3 punti). Se per gli uomini, le componenti stabile e a termine, hanno prodotto una crescita analoga (+2,5%), per le donne è soprattutto quest ultima a crescere (+4,4% a fronte di +0,6%); ciò nonostante l incidenza della componente stabile resta superiore per le donne (18,9% a fronte del 17,3%).

22 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. 8,8 8,9 7,2 7,0 11,1 Assunzioni. Assunzioni 57,9 57,8 59,3 59,1 55,7 II.. 3,3 5,3 3, 6,1 3,2 5,2 2,9 5,3 TRIM. 3,3 6,7 Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 lavoro a tempo indeterminato ,1-37, ,8 lavoro a tempo determinato ,3 5, ,0 apprendistato ,8-11, ,9 contratto di inserimento - cfl lavoro intermittente ,9 1, ,0 contratto di somministrazione-inter ,2-10, ,0 lavoro ripartito ,7 lavoro a domicilio ,8 85, ,9 lavoro domestico ,8 7, ,2 lavoro a progetto / coll.coord. e cont ,5 15, ,9 lavoro occasionale-autonomo ,6 11, ,1 associazione in partecipazione ,9 15, ,8 contratto di agenzia ,3-11, ,3 Totale ,5-0, ,1 8,8 8,0 8,7 8,8 9,7 0,1 5,7 0,1 5,8 6,1 5,7 6,1 lavoro a tempo indeterminato lavoro a tempo determinato apprendistato contratto di inserimento - cfl lavoro intermittente contratto di somministrazione-inter. lavoro ripartito lavoro a domicilio lavoro domestico lavoro a progetto / coll.coord. e cont. lavoro occasionale-autonomo associazione in partecipazione contratto di agenzia Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. 14,0 11,2 14,2 15,2 13,5 Cessazioni 52,1 58,1 48,2 53,6 57,8 2,8 7,4 2,5 5,6 3,3 5,9 2,1 7,3 1,9 5,1 10,8 8,3 8,9 8,0 7,0 8,4 0,1 5,7 5,6 4,5 3,9 lavoro a tempo indeterminato lavoro a tempo determinato apprendistato contratto di inserimento - cfl lavoro intermittente contratto di somministrazione-inter. lavoro ripartito lavoro a domicilio lavoro domestico lavoro a progetto / coll.coord. e cont. lavoro occasionale-autonomo associazione in partecipazione contratto di agenzia Cessazioni. II.. TRIM. Cessazioni. II.. Gen.14- Gen.13- TRIM. Dic.14 Dic.13 lavoro a tempo indeterminato ,2 45, ,9 lavoro a tempo determinato ,7 97, ,6 apprendistato ,3-7, ,6 contratto di inserimento - cfl , ,0 lavoro intermittente ,7 42, ,9 contratto di somministrazione-inter ,4 29, ,4 lavoro ripartito lavoro a domicilio ,2 83, ,8 lavoro domestico ,0-8, ,1 lavoro a progetto / coll.coord. e cont ,5 78, ,9 lavoro occasionale-autonomo ,6 33, ,1 associazione in partecipazione ,0 63, ,7 contratto di agenzia ,5-57, ,3 Totale ,4 64, ,7 Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 6,6 6,9 6,0 7,0 6,8 6,9 6,5 6,4 6,0 6,5 2,40,5 2,70,4 2,20,4 3,00,3 3,30,4 2,30,4 2,60,4 1,9 0,4 3,20,3 2,60,3 Fine rap. a termine/stagionale ,9 85, ,4 Licenz./Dim. giusta causa/cess. Attività ,2 64, ,0 Licenz. giusta causa/ Giust. mot. soggettivo ,7-2, ,6 Dimissioni/Ris ,1 6, ,5 Decadenza/Malattia/Morte/Altro ,9 27, ,0 Totale ,4 64, ,7 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Assunzioni. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Tempo Pieno ,0-6, ,2 Tempo Parziale ,7 4, ,2 Non definito ,1 7, ,2 Totale ,5-0, ,1 Incidenza part time 37,5 35,5 36,0 34,3 33,9 Cessazioni. 66,5 64,8 68,2 72,5 72,8 Cessazioni Fine rap. a termine/stagionale Licenz./Dim. giusta causa/cess. Attività Licenz. giusta causa/ Giust. mot. soggettivo Dimissioni/Ris. Consensuale/Pensionamento II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Tempo pieno ,1 91, ,0 Tempo Parziale ,3 29, ,6 Non definito ,7 51, ,0 Totale ,4, 64,7, ,7, Incidenza part time 27,5 35,1 26,5 33,2 32,2 Trasformazioni. Decadenza/Malattia/Morte/Altro II.. 10,8 11,0 TRIM. 10,9 9,7 0,9 0,8 10,8 0,8 Gen.14- Dic.14 0,7 18,1 0,6 15,6 15,1 11,6 11,6 Gen.13- Dic.13 6,1 5,0 5,5 5,4 4,2 Trasformazioni da full time a part time ,2 7, Trasformazioni da part time a full time ,7 11, ,4 Nel sono aumentate le assunzioni con quasi tutte le forme contrattuali, con l eccezione dell associazione in partecipazione (-12,8%) e del lavoro intermittente (-18%) che dopo l introduzione dell obbligo di comunicazione semplificata delle singole chiamate ha progressivamente ridotto il proprio campo d applicazione (5,3% degli ingressi, la metà rispetto al ). La forma contrattuale maggiormente adoperata continua ad essere il contratto a tempo determinato (57,8% degli ingressi) che ha registrato una crescita del 3%. Inferiore alla media anche la crescita dei contratti di apprendistato (+2,9%), che ora vengono utilizzati solamente nel 3,3% degli ingressi. Superiore alla media invece la crescita delle assunzioni a tempo indeterminato (+4,8%) - utilizzate per l'8,9% degli ingressi dell anno - delle collaborazioni coordinate e continuative/a progetto (+8,9%), utilizzate nel 6,9% dei casi, e soprattutto del lavoro occasionale/autonomo (+13,1%) che ora incide per il 2,7% e della somministrazione (+12%) utilizzata nell 8,7% delle assunzioni. L incidenza delle forme stabili tra le uscite risulta superiore a quella tra gli ingressi per entrambi i sessi. Il confronto tra assunzioni e cessazioni, tenendo conto delle trasformazioni da contratti a termine a contratti a tempo indeterminato (4.036) in forte riduzione nel (-17,5%) - evidenzia che, contrariamente aquantoavvenutoneleinlineaconil, la contrazione occupazionale è stata nettamente più marcata nella componente stabile ( a fronte di dell'occupazione a termine) sia per gli uomini che per le donne. Tra le cause di chiusura nel diminuiscono le dimissioni (21.808, -1,5%) fenomeno in parte collegato alla riforma pensionistica che ha notevolmente ridotto le uscite generazionali. Gran parte della crescita è prodotta dalle cessazioni dei rapporti a termine (+4,4%) che rappresentano ben 2/3 del totale delle uscite (98.522); risultano però in crescita anche i licenziamenti (15.802, +1%) che nell ultimo trimestre hanno fatto registrare una forte impennata (+17% rispetto all analogo del ) forse almeno in parte connessa alla restrizione dell utilizzo della cassa integrazione in deroga prevista dalle nuove regole nazionali per il La crescita delle assunzioni è presente sia nella componente full time (+3,2%) che in quella part time (+4,2%) la cui incidenza è salita al 34,3%. Si riduce il numero di trasformazioni da full time a part time (-10%) la cui numerosità (2.672), comunque, supera quella delle trasformazioni da part time a full time (2.054) che invece sono aumentate (+17,3%). L'andamento positivo delle assunzioni nel è connesso soprattutto all industria (+7,3%), al cui interno le assunzioni nel manifatturiero sono cresciute (+11,3%) mentre quelle nelle costruzioni sono continuate a calare (-2,8%).

23 . II.. ASSUNZIONI Distribuzione CESSAZIONI Distribuzione % % SALDI TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 ANNU A IV Trim. Gen.1. II.. 4- Dic.14 Gen.14- Gen.13- TRIM. Dic.14 Dic.13 IV Trim. Gen.1 Gen.14- Gen Dic.14 Dic.13 Dic.14 agricoltura, silvicoltura e pesca ,1-37, ,2 6,5 10, ,7 345, ,6 18,7 10, estrazione di minerali da cave e miniere ,6-46, ,6 0, ,6 2, ,3 0,1 0, industrie alimentari, delle bevande , ,0 3,2 3, ,3 51, ,6 3,5 3, industrie del tabacco ,1 215, ,1 0, , industrie tessili ,4 49, ,3 0,5 0, ,2 24, ,9 0,4 0, industrie dell'abbigliamento ,7 38, ,9 1,7 1, ,6-11, ,2 1,1 1, industrie conciarie ,0-22, ,3 0,1 0, ,8 26, ,2 0,1 0, industria del legno e dei prodotti in legno ,9 4, ,3 0,5 0, ,7 32, ,2 0,8 0, fabbricazione della carta e dei prodotti di carta ,0-4, ,8 0,8 0, ,6 90, ,1 0,9 0, stampa e riproduzione di supporti registrati ,7 225, ,8 0,8 0, ,3 263, ,7 0,6 0, fabbricazione di coke e di prodotti derivanti dal petrolio , ,2 0, fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali , ,3 0,2 0, ,2 17, ,5 0,3 0, fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche ,7-45, ,1 0,2 0, ,6 3, ,6 0,3 0, fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,4-22, ,3 0,3 0, ,2 46, ,2 0,7 0, metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo ,8-29, ,1 2,4 2, ,5 41, ,4 3,5 3, fabbricazione di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche e a uso domestico ,9-32, ,9 0,4 0, ,3 202, ,8 1,6 1, fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici ,4-37, ,5 0,4 0, ,3 39, ,5 0,6 0, fabbricazione di mezzi di trasporto ,3-32, ,6 0,3 0, ,5 12, ,7 0,3 0, riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature , ,3 0,4 0, ,0 19, ,8 0,4 0, altre industrie manifatturiere ,3-14, ,4 0,1 0, ,2 72, ,1 0, tot. Industria I manifatturiera i ,9-6, ,3 12,4 12, ,3 47, ,6 15,4 14, fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata ,3 113, ,7 0,1 0, , ,5 0,2 0, fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento ,5-23, ,5 0,3 0, ,5 31, ,9 0,3 0, tot. Industria in senso stretto ,5-6, ,7 12,9 13, ,2 48, ,8 16,0 14, costruzioni ,7-28, ,8 4,2 5, ,0 17, ,2 5,0 5, tot. Industria ,7-13, ,3 17,1 18, ,2 39, ,1 21,0 20, commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli ,1-8, ,6 6,4 6, ,9 17, ,8 5,5 6, trasporto e magazzinaggio ,3-19, ,2 2,2 2, ,8 35, ,9 2,2 2, attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ,7-3, ,0 15,8 16, ,1 19, ,7 14,3 16, servizi di informazione e comunicazione ,6 22, ,8 1,4 1, ,9 82, ,1 1,3 1, attività finanziarie e assicurative , ,9 0,1 0, ,0 120, ,2 0,3 0, attivita' immobiliari ,1 5, ,8 0,1 0, ,1 46, ,1 0,1 0, attività professionali, scientifiche e tecniche ,6-3, ,2 1,1 1, ,7 32, ,5 1,3 1, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese ,8-9, ,0 5,5 6, ,9 78, ,3 5,6 5, amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria ,8 66, ,6 3,5 2, ,7 127, ,0 2,4 2, istruzione ,4 44, ,0 24,2 18, ,3 178, ,1 15,0 17, sanita' e assistenza sociale ,2-20, ,0 2,4 2, ,3 34, ,0 2,2 2, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento ,4-11, ,5 4,3 4, ,1 2, ,9 3,1 3, altre attività di servizi ,7-13, ,3 3,0 3, ,8 2, ,9 2,8 3, attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze ,4 8, ,3 6,1 5, ,8-2, ,2 4,0 5, tot. Terziario ,2 8, ,8 76,4 71, ,5 45, ,1 60,3 69, Non Disp ,4-37, ,3 0, ,7 19, ,9 0,1 0, Totale ,5-0, , ,4 64, , Agricoltura In.s.s. Edilizia Commercio Servizi Assunzioni Cessazioni Agricoltura In.s.s. Edilizia Commercio Servizi Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic ,1 10,6 9,5 11,7 12,6 11,9 5,4 6,5 5,1 6,3 5,2 7,1 71,3 71,1 72,9 Gen.13- Dic.13 Gen.14- Dic ,5 12,8 10,3 14,0 20,6 6,2 7,0 5,7 6,4 12,9 5,8 5,8 69,9 69,5 60,2 II. 10,4 13,1 5,9 6,9 70,1 II. 69 6,9 17,2 7,0 78 7,8 68,2. 6,5 12,4 4,2 6,4 76,4. 18,7 15,4 5,0 5,5 60,3

24 < e oltre Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Assunzioni. II.. TRIM. < ,8-11, , ,3 4, , ,8 3, , ,1-0, ,6 55 e oltre ,8-11, ,0 Totale ingressi ,5-0, ,1 Cessazioni. II.. TRIM. < ,0 22, , ,9 54, , ,8 77, , ,4 76, ,2 55 e oltre ,1 101, ,8 Totale Uscite ,4 64, ,7 Gen.13- Gen.14-. II.. 15,5 14,6 14,9 15,9 14,2 Assunzioni 44,1 40,7 42,2 42,0 39,1 29,7 28,6 30,6 27,6 29,1 18,9 19,0 18,2 3,8 19,1 26,8 27,9 27,2 28,0 29,1 4,0 4,1 17,4 4,0. 3,9 Assunzioni Assunzioni 24,4 23,9 23,0 25,1 19,7 19,5 22,5 19,1 18,8 19,5 Nessun tit ricon./n.d. Max. licenza media Qual. professionale Diploma Dipl. Univ/Laurea II. 8,9 9,2 8,5 8,9 8,0 10,7 11,8 11,9 11,9 14,4 Cessazioni Gen.13-. Gen.14-12,8. 12,8 II.. 11,7 Cessazioni Gen.13- Gen.14-. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Nessun tit ricon./n.d ,9-7, ,7 Max. licenza media ,8-9, ,8 Qual. professionale ,0-3, ,6 13,7 15,7 < e oltre Anche il terziario ha registrato una crescita 29,4 26,8 19,6 10,5 (+2,8%), al contrario del settore agricolo che 28,0 27,8 20,3 11,2 mostra una lieve contrazione (-1,2%). 28,2 26,1 20,2 12,6 All'interno del manifatturiero ad aumentare 28,1 25,9 19,4 10,8 sono soprattutto le opportunità offerte dalla 26,3 27,9 20,8 13,3 fabbricazione della carta, dalla stampa, dalla Gen.14- Gen.13- Dic.14 Dic.13 metallurgia, dalla fabbricazione apparecchiature elettriche e di dalla riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature; flessioni si registrano nell industria del tabacco, nell industria tessile e in quella del Gen.14- Gen.13- Dic.14 Dic.13 legno. La crescita del terziario, invece, è prodotta principalmente dalle assunzioni nell istruzione, nei servizi di supporto alle imprese e in minor misura nella sanità; calano invece le assunzioni nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, in quelle 43,3 2 4,0 22,6 10,1 39,9 2 4,1 24,6 11,3 artistiche, sportive, di intrattenimento, nelle attività professionali, scientifiche e 45,0 42,9 41,2 21,5 21,1 21,5 3,9 4,3 21,3 23,3 4,1 23,3 Nessun tit ricon./n.d. Max. licenza media Qual. professionale Diploma Dipl. Univ/Laurea Diploma ,8 84 8, ,9 Dipl. Univ/Laurea ,6 20, ,1 Totale ingressi ,5-0, ,1 Incid.laureati e diplomati 39,6 34,9 35,8 36,2 33,2 Cessazioni. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 8,4 8,5 9,9 Nessun tit ricon./n.d ,6 58, ,2 Max. licenza media ,4 67, ,6 Qual. professionale ,1 60, ,7 Diploma ,5 64, ,7 Dipl. Univ/Laurea ,4 92, ,7 Totale Uscite ,4 64, ,7 Incid.laureati e diplomati 33,1 31,8 29,6 36,0 32,8 Gen.13-0,38,7 16,9 9,4 7,4 5,1,77,0 Gen.14-0,310,1 17,5 9,9 8,2 5,61,76,5. 0,310,2 17,6 9,7 7,1 4,9 1,46,5 II. 0,39,3 16,5 9,8 8,2 5,91,86,1. 0,312,3 18,6 9,6 8,0 4,9 1,35,3 I - Legislatori, dirigenti e imprend. III - Professioni tecniche V - Prof.qual.commerc.e serv. VII - Cond.impianti e op.semiq. non disponibile Assunzioni. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 I - Legislatori, dirigenti e imprend , ,1 II - Prof.intel.scientif.e el.spec ,8 30, ,5 III - Professioni tecniche ,3 11, ,1 IV - Impiegati , ,5 V - Prof.qual.commerc.e serv ,7-3, ,1 VI - Artigiani, op.special.e agric ,3-17, ,4 VII - Cond.impianti e op.semiq ,9-29, ,3 VIII - Professioni non qualificate ,5-13, ,2 non disponibile ,8-6, ,4 Totale ingressi ,5-0, ,1 Cessazioni. Assunzioni 43,4 40,2 42,4 42,1 39,8 II - Prof.intel.scientif.e el.spec. IV - Impiegati VI - Artigiani, op.special.e agric. VIII - Professioni non qualificate II. Cessazioni Gen.13-Dic.13 0,3 17,5 6,4 6,5. Gen.14-Dic.14 0,3 18,6 6,0 6,6. 0,3 14,3 5,7 5,7 II. 0,311,9 6,3 7,1. 0,3 15,9 5,76,1 I - Legislatori, dirigenti e imprend. III - Professioni tecniche V - Prof.qual.commerc.e serv. VII - Cond.impianti e op.semiq. non disponibile TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 I - Legislatori, dirigenti e imprend ,1 90, ,0 II - Prof.intel.scientif.e el.spec ,4 120, ,1 III - Professioni tecniche ,8 51, ,4 IV - Impiegati ,8 41, ,3 V - Prof.qual.commerc.e serv ,9 13, ,4 VI - Artigiani, op.special.e agric ,5 48, ,3 22,2 29,8 20,5 26,4 24,6 10,6 7,9 10,7 8,1 11,6 7,7 12,3 11,2 9,0 9,6 23,9 32,4 25,0 22,8 31,4 II - Prof.intel.scientif.e el.spec. IV - Impiegati VI - Artigiani, op.special.e agric. VIII - Professioni non qualificate VII - Cond.impianti e op.semiq ,1 54, ,0 VIII - Professioni non qualificate ,2 126, ,2 non disponibile , ,2 Totale Uscite ,4 64, ,7 0,6 0,2 tecniche, nei servizi di informazione e comunicazione e in quelli svolti presso le famiglie. Il confronto con le cessazioni mostra, però, che l occupazione è diminuita nel terziario (-1.482) con particolare riguardo alle attività di alberghi e ristoranti, nel commercio e in quello dei trasporti. Ancor più marcata è la contrazione occupazionale registrata nell industria (-3.852) dove alla perdita occupazionale delle costruzioni (1.080) si aggiungono quelle del manifatturiero (2.772) prodotte dalla metallurgia, dalla fabbricazione di apparecchiature elettriche comparti nei quali è aumentato sensibilmente il numero di assunzioni come detto, ma ancor più il numero delle uscite - ed in minor misura quelli della lavorazione dei minerali non metalliferi, dell industria del legno e dell industria alimentare. In lieve calo anche l occupazione agricola. Nel il numero di assunzioni è aumentato per i soggetti con più di 35 mentre è calato quello relativo ai giovani ed in particolare a quelli con meno di 25 anni (- 3,2%). Sono aumentate sensibilmente le assunzioni di laureati (+14,1%) e diplomati (+11,9%); in crescita anche quelle relative ai possessori di una qualifica professionale (+7,6%) e dei possessori di licenza media (+3,8%). Risultano invece in calo le assunzioni di coloro di cui non si conosce il titolo di studio o che possiedono un titolo non riconosciuto nel nostro Paese (- 4,7%), per lo più cittadini provenienti da altre regioni (di cui non si dispone di tali informazioni in quanto non censite negli archivi dei Centri per l impiego) e stranieri.

25 Assunzioni Peso Prime 50 pofessioni per numero di assunzioni. Camerieri e professioni assimilate ,6 0, ,1 9,3 8,9 Braccianti agricoli ,2-45, ,6 3,8 7,6 Professori di scuola primaria ,6 119, ,9 6,3 4,5 Professori di scuola pre primaria ,8 166, ,5 5,3 4,1 Addetti all'assistenza personale ,2-7, ,1 4,2 4,1 Commessi delle vendite al minuto ,8-0, ,3 3,9 3,7 Collaboratori domestici e professioni assimilate ,4 10, ,7 3,1 3,0 Bidelli e professioni assimilate ,9 116, ,4 3,6 2,9 Cuochi in alberghi e ristoranti ,3 3, ,3 2,1 2,4 Professori di scuola secondaria superiore ,7-20, ,4 3,1 2,4 Baristi e professioni assimilate ,2-22, ,4 1,8 2,1 Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati ,8-5, ,1 2,1 1,9 Addetti agli affari generali ,0-18, ,6 1,6 1,8 Manovali e personale non qualificato dell edilizia civile e professioni assimilate ,0-27, ,3 1,5 1,7 Professori di scuola secondaria inferiore ,0 8, ,6 2,4 1,7 Personale non qualificato delle attività industriali e professioni assimilate ,1-30, ,9 1,3 1,7 Personale non qualificato nei servizi di ristorazione ,0-26, ,4 1,4 1,7 II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13. Gen.14- Dic.14 Compositori, musicisti e cantanti Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia di uffici ed esercizi commerciali ,0-22, ,0 1,7 1, ,2-27, ,6 1,3 1,6 Specialisti nell educazione e nella formazione di soggetti diversamente abili ,1-15, ,2 1,6 1,1 Operai addetti a macchine confezionatrici di prodotti industriali ,0 0, ,7 0,9 1,1 Lavoratori forestali specializzati ,3 2, ,5 1,0 0,9 Conduttori di mezzi pesanti e camion ,4-16, ,7 0,8 0,9 Tecnici del marketing ,2-34, ,1 0,6 0,8 Fonditori, operatori di altoforno, di convertitori e di forni di raffinazione (siderurgia) ,1-32, ,4 0,8 0,8 Autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli ,0-20, ,5 0,6 0,7 Addetti a funzioni di segreteria ,4-5, ,1 0,6 0,7 Operai addetti ai servizi di igiene e pulizia ,7-14, ,8 0,6 0,7 Personale non qualificato addetto alla pulizia nei servizi di alloggio e nelle navi ,9-13, ,0 0,6 0,7 Muratori in pietra, mattoni, refrattari ,7-25, ,7 0,6 0,7 Insegnanti di discipline artistiche e letterarie ,9 57, ,3 0,9 0,7 Personale non qualificato nei servizi ricreativi e culturali ,6-21, ,7 0,6 0,7 Addetti all'informazione nei Call Center (senza funzioni di vendita) ,3 35, ,9 0,8 0,7 Personale non qualificato addetto all'imballaggio e al magazzino ,0 1, ,3 0,7 0,7 Docenti ed esperti nella progettazione formativa e curricolare ,3 78, ,9 0,7 0,7 Addetti alla gestione dei magazzini e e professioni assimilate ,4 24, ,4 0,8 0,6 Addetti ad archivi, schedari e professioni assimilate ,0 25, ,0 0,6 0,6 Agricoltori e operai agricoli specializzati di colture miste ,0-39, ,7 0,3 0,6 Addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione di cibi ,6 7, ,3 0,6 0,6 Conduttori di macchine forestali ,2-39, ,1 0,4 0,6 Insegnanti nella formazione professionale ,6 258, ,3 0,9 0,5 Registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi ,9 3, ,3 0,5 0,5 Intrattenitori ,5-1, ,5 0,6 0,5 Addetti all'accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione ,4-22, ,3 0,3 0,4 Venditori a domicilio, a distanza e professioni assimilate ,4-15, ,9 0,4 0,4 Pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali ,5 72, ,1 0,9 0,4 Conduttori di autobus, di tram e di filobus ,7-44, ,1 0,3 0,4 Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali ,8 25, ,1 0,5 0,4 Artigiani e addetti alle tintolavanderie ,8 2, ,9 0,4 0,4 Addetti all'accoglienza e all'informazione nelle imprese e negli enti pubblici ,5-36, ,2 0,2 0,4 Altre ,3-7, ,7 19,9 20,8 Totale ingressi ,5-0, ,

26 Assunzioni. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Italiani ,5 1, ,5 Comunitari ,2-9, ,9 Non Comunitari ,4-8, ,4 Totale stranieri ,4-8, ,1 Totale ingressi ,5-0, ,1 Incidenza Stranieri 20,7 22,5 23,0 22,8 24,5 Cessazioni. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Italiani ,5 68, ,0 Comunitari ,4 40, ,8 Non Comunitari ,9 63, ,9 Totale stranieri ,3 54, ,6 Totale Uscite ,4 64, ,7 Incidenza Stranieri 23,1 24,7 25,9 22,6 24,4 CPI Perugia CPI Foligno Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. CPI Città di Castello CPI Terni 41,3 42,1 42,0 42,5 41,7 18,4 18,6 17,6 20,4 18,5 Assunzioni 19,0 18,7 19,8 16,9 19,1 15,8 5,5 15,6 4,9 15,3 5,3 15,4 4,9 16,0 4,8 Cessazioni Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. CPI Perugia CPI Foligno Assunzioni. II.. Gen.14- Gen.13- TRIM. Dic.14 Dic.13 MASCHI CPI Perugia ,9-15, ,3 CPI Città di Castello ,4-19, ,9 CPI Foligno ,7-7, ,9 CPI Terni ,5-9, ,3 CPI Orvieto ,8-27, ,3 Provincia di Perugia ,7-14, ,9 Provincia di Terni ,7-14, ,6 Totale ingressi ,7-14, ,5 FEMMINE CPI Perugia ,5 8, ,8 CPI Città di Castello ,1-0, ,9 CPI Foligno ,5 31, ,6 CPI Terni ,4 13, ,6 41,4 41,5 40,6 41,2 39,8 18,2 18,5 18,9 20,6 19,4 CPI Città di Castello CPI Terni 18,5 19,1 19,2 17,7 19,6 16,5 5,4 16,0 4,9 14,8 6,4 16,3 4,2 15,5 5,7 CPI Orvieto , , ,0 Provincia di Perugia ,6 10, ,4 Provincia di Terni ,0 14, ,0 Totale ingressi ,7 11, ,6 TOTALE ASSUNZIONI CPI Perugia ,2-2, ,1 CPI Città di Castello ,3-10, ,3 CPI Foligno ,9 12, ,8 CPI Terni ,1 2, ,1 CPI Orvieto ,8-3, ,2 Provincia di Perugia ,3-1, ,1 Provincia di Terni ,2 1, ,6 Totale ingressi ,5-0, ,1 Gen.13-Dic.13 41,8 17,7 18,7 16,15,7 Gen.13-Dic.13 41,6 17,6 18,5 16,75,6 Gen.14-Dic.14 42,6 17,6 18,5 16,4,9 Gen.14-Dic.14 42,2 17,6 18,9 16,54,8. 42,7 17,6 19,1 15,05,6. 40,9 18,8 18,7 15,46,1 II. 43,5 19,5 16,2 16,14,7 II. 41,4 20,5 16,9 17,24,0. 42,2 17,3 19,0 16,45,1. 41,3 18,1 19,1 16,05,5 Gen.13-Dic.13 40,8 19,3 19,3 15,45,3 Gen.13-Dic.13 41,3 18,9 18,4 16,25,2 Gen.14-Dic.14 41,5 19,9 19,0 14,65,0 Gen.14-Dic.14 40,6 19,5 19,4 15,55,0. 41,1 17,7 20,7 15,74,9. 40,2 19,1 19,7 14,36,8 II. 41,4 21,3 17,7 14,5,1 II. 41,0 20,7 18,5 15,4,4. 41,0 20,1 19,2 15,4,4. 38,3 20,7 2 15,06,0 Cessazioni. II.. Gen.14- Gen.13- TRIM. Dic.14 Dic.13 MASCHI CPI Perugia ,6 58, ,8 CPI Città di Castello ,5 68, ,3 CPI Foligno ,7 83, ,9 CPI Terni ,3 65, ,7 CPI Orvieto ,0 130, ,9 Provincia di Perugia ,7 66, ,0 Provincia di Terni ,4 79, ,8 Totale Uscite ,7 69, ,8 MASCHI FEMMINE CPI Perugia CPI Città di Castello Assunzioni Cessazioni FEMMINE CPI Perugia ,3 59, ,0 CPI Città di Castello ,8 40, ,5 CPI Foligno ,2 81, ,4 CPI Terni ,9 48, ,1 CPI Orvieto ,4 123, ,0 Provincia di Perugia ,2 59, ,8 Provincia di Terni ,8 62, ,2 Totale Uscite ,1 60, ,4 MASCHI FEMMINE CPI Perugia CPI Foligno CPI Città di Castello CPI Terni TOTALE CESSAZIONI CPI Perugia ,4 59, ,8 CPI Città di Castello ,8 54, ,4 CPI Foligno ,4 82, ,1 CPI Terni ,1 56, ,1 CPI Orvieto ,3 127, ,4 Provincia di Perugia ,4 63, ,9 Provincia di Terni ,1 70, ,9 Totale Uscite ,4 64, ,7 L aumento delle assunzioni ha riguardato soltanto i lavoratori italiani (+5,5%). Gli stranieri sono diminuiti (-4,1%) ed in particolare quelli di nazionalità non comunitaria (-5,4% a fronte di - 1,9% dei comunitari). Per la componente straniera, tuttavia, le uscite sono calate (-5,6%) al contrario di quanto avvenuto per gli italiani (+4%); il confronto delle assunzioni con le cessazioni, infatti, dove gli stranieri sono molto meno rappresentati, fa emergere anche per il una flessione occupazionale molto più pesante per gli italiani ( unità, -961 unità per gli stranieri prodotta per 2/3 dalla componente extra comunitaria). Con riferimento al tipo di professione sono in crescita le assunzioni per tutte le qualifiche ad eccezione delle professioni non qualificate (VIII macrogruppo, -5,2%). Vanno evidenziatigli aumenti significativi registrati per le professioni intellettuali, scientifiche e specializzate (macrogruppo II, +19,5%)e per le professioni qualificate del commercio e dei servizi (macrogruppo V, +14,1%). La graduatoria delle prime categorie professionali per numero di assunzioni registrate nel vede ai primi posti nella maggior parte dei casi professioni soggette ad un elevato turnover che spesso fanno sì che a un elevato numero di occasioni di lavoro non corrisponda un numero elevato di giorni lavorati. Il primo posto con l 8,9% del totale delle assunzioni registrate nell anno èoccupatodaicamerierieassimilati che, tuttavia hanno registrato un calo rispetto all anno precedente; il secondo dai braccianti agricoli, anch essi in diminuzione (7,6%). Seguono poi nell'ordine i professori di scuola primaria (4,5%), i professori di scuola pre-primaria (4,1%), gli addetti all'assistenza personale (4,1%), i commessi delle vendite al minuto (3,7%) e i collaboratori domestici (3%). In generale si nota l'assenza nei primi posti delle professioni legate al comparto edilizio (la prima, manovali edili, occupa il quattordicesimo posto con l 1,7% delle assunzioni). Le assunzioni nel sono calate solo nell'area del Centro per l'impiego di Orvieto (-8,2%) soprattutto per la componente femminile (-12%) mentre l aumento più significativo è stato quello dell area del Centro per l'impiego di Perugia (+5,1%). Terni e Orvieto hanno registrato flessioni nella componente maschile. L'area del Centro per l'impiego di Perugia ha offerto il 42,1% delle opportunità lavorative registrate in Umbria nel, di cui circa la metà in aziende operanti nel comune capoluogo (20,7%). Il confronto con le cessazioni, tuttavia, mostra che nel l'occupazione è calata in tutte e 5 le aree per entrambi i sessi. Terni, Perugia e Nocera Umbra mostrano i saldi occupazionali in termini assoluti più negativi; di contro Corciano è l unico comune a mostrare una crescita occupazionale di rilievo.

27 Assunzioni PESO COMUNI Cessazioni PESO COMUNI SALDI OCCUPAZIONALI. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13. Gen.14-. Dic.14 II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13. Gen.14- Gen.14- Dic.14 Dic.14 Gen.13- Dic.13 CPI Perugia ,2-2, ,1 41,7 42, ,4 59, ,8 39,8 41, ASSISI ,8-4, ,4 3,4 3, ,7 73, ,6 3,7 3, BASTIA UMBRA ,6 0, ,5 2,7 2, ,5 47, ,6 2,4 2, BETTONA ,8-7, ,7 0,3 0, ,7 74, ,8 0,4 0, CANNARA ,1 1, ,7 0,3 0, ,4 152, ,3 0,3 0, CASTIGLIONE DEL LAGO ,8 2, ,4 1,4 1, ,2 56, ,2 1,6 1, CITTA' DELLA PIEVE ,4 4, ,9 0,6 0, ,7 41, ,9 0,5 0, COLLAZZONE ,8 5, ,8 0,4 0, ,9 237, ,6 0,6 0, CORCIANO ,2-21, ,4 3,2 3, ,3 28, ,1 2,5 2, DERUTA ,7-20, ,6 0,5 0, ,8 82, ,8 0,6 0, FRATTA TODINA ,7-33, ,0 0, ,5 188, ,5 0,1 0, MAGIONE ,6-10, ,7 1,1 1, ,5 30, ,1 1,1 1, MARSCIANO ,9 0, ,4 1,6 1, ,7 175, ,6 2,4 1, MASSA MARTANA ,1-20, ,8 0,3 0, , ,6 0,3 0, MONTE CASTELLO DI VIBIO ,3-31, ,1 0, ,4 284, ,1 0,1-3 3 PACIANO ,7-50, ,6 0,1 0, ,6 117, ,9 0,1 0, PANICALE ,4 61, ,5 0,9 0, , ,1 1,0 0, PASSIGNANO SUL TRASIMENO ,1 3, ,1 0,3 0, ,7 109, ,7 0,5 0, PERUGIA ,3 1, ,5 21,4 20, ,3 49, ,3 18,0 20, PIEGARO ,6-5, ,9 0,4 0, ,0 63, ,0 0,3 0,4-1 8 TODI ,9 13, ,7 1,6 1, ,9 98, ,4 1,7 1, TORGIANO ,5-31, ,5 1,0 1, ,4 4, ,9 1,0 1, TUORO SUL TRASIMENO , ,7 0,1 0, ,5 79, ,3 0,3 0,2-6 7 VALFABBRICA ,1-25, ,9 0,1 0, ,3 175, ,5 0,2 0, CPI Città di Castello ,3-10, ,3 18,5 18, ,8 54, ,4 19,4 18, CITERNA ,9-35, ,5 0,3 0, ,8 182, ,0 0,6 0, CITTA' DI CASTELLO ,8-21, ,4 5,5 6, ,9 62, ,9 6,6 6, COSTACCIARO ,1-36, , ,9 47, ,2 0,1 0, FOSSATO DI VICO ,0-23, ,3 0,6 0, ,5-3, ,6 0,5 0, GUBBIO ,1 8, ,5 7,2 6, ,2 33, ,7 5,7 5, LISCIANO NICCONE , ,2 0, ,2 145, ,1 0,1 0, MONTE SANTA MARIA TIBERINA ,5-52, ,2 0,1 0, ,8 81, ,4 0,2 0, MONTONE ,5-55, ,7 0,1 0, ,9 4, ,4 0,3 0, PIETRALUNGA ,4-43, ,9 0,1 0, ,0 54, ,5 0,2 0, SAN GIUSTINO , ,3 1,7 1, ,6 150, ,9 2,2 1, SCHEGGIA E PASCELUPO , , , , SIGILLO ,8 42, ,0 0,4 0, ,9 68, ,9 0,3 0, UMBERTIDE ,2-16, ,0 2,4 2, ,5 47, ,6 2, CPI Foligno ,9 12, ,8 19,1 18, ,4 82, ,1 19,6 19, BEVAGNA ,5 39, ,4 0,6 0, ,0 218, ,9 0,6 0, CAMPELLO SUL CLITUNNO ,3 58, ,4 0,2 0, ,3 76, ,3 0,3 0, CASCIA ,9 20, ,0 0,4 0, ,8 185, ,8 0,7 0, CASTEL RITALDI ,3 65, ,0 0,1 0, ,8 208, ,7 0,2 0, CERRETO DI SPOLETO ,2 37, ,3 0,3 0, ,4 112, ,2 0,2 0, FOLIGNO ,9 23, ,2 5,6 5, ,2 54, ,6 4,6 5, GIANO DELL'UMBRIA ,9-24, ,1 0,4 0, , ,3 0,4 0,4 2-2 GUALDO CATTANEO ,9-23, ,9 1,7 2, ,2 51, ,3 1,8 2, GUALDO TADINO ,2 17, ,0 1,2 1, ,6 34, ,9 1,0 1, MONTEFALCO ,0-27, ,2 0,4 0, ,1 189, ,0 0,7 0, MONTELEONE DI SPOLETO , , , ,8 0, NOCERA UMBRA ,6 21, ,1 0,5 0, ,4 411, ,8 1,6 1, NORCIA ,1-1, ,4 0,7 0, ,5 60, ,0 0,7 0, POGGIODOMO , ,3 1 1 PRECI ,3-51, ,4 0,1 0, ,7-25, ,1 0,1 0, SANT'ANATOLIA DI NARCO ,5-22, ,3 0,1 0, ,0 142, ,0 0,1 0, SCHEGGINO , ,5-4, SELLANO ,0-62, , ,7 26, , SPELLO ,6 10, ,4 0,6 0, ,6 91, ,2 0,7 0, SPOLETO ,5 20, ,7 5,2 4, ,2 74, ,5 4,8 4, TREVI ,8 43, ,3 0,8 0, ,0 105, ,6 0,9 0, VALLO DI NERA ,3 33, , , ,6-1 2 VALTOPINA ,8-48, , ,7 37, ,7 0, CPI Terni ,1 2, ,1 16,0 15, ,1 56, ,1 15,5 16, ACQUASPARTA ,6-8, ,0 0,3 0, ,5 15, ,9 0,3 0, ALVIANO ,6-5, ,4 0,1 0, , ,3 0,1 0-3 AMELIA ,1-10, ,2 0,8 0, ,8 65, ,9 0,8 0, ARRONE ,6 36, ,3 0,3 0, ,8 83, ,6 0,3 0, ATTIGLIANO ,7 26, ,6 0,3 0, ,4 145, ,9 0,3 0, AVIGLIANO UMBRO , ,5 0,1 0, ,8 152, ,2 0,1 0, CALVI DELL'UMBRIA , ,2 0,1 0, ,3 0,1 0, FERENTILLO , , ,1 11, , GIOVE ,9-42, ,0 0, ,5 54, ,4 0,1 0, GUARDEA ,5 9, ,9 0, ,1 38, ,8 0, LUGNANO IN TEVERINA ,2 33, ,1 0, , ,1 0,1 0,1 7-3 MONTECASTRILLI ,4-30, ,4 0,2 0, ,4 155, ,2 0,4 0, MONTEFRANCO , ,6 142, NARNI ,6 4, ,1 1,8 1, ,3 83, ,5 1,8 1, OTRICOLI , ,7 0,1 0, , ,2 0,1 0,1-4 2 PENNA IN TEVERINA , , ,2 22, ,6 0 5 POLINO , , SAN GEMINI ,0-53, ,2 0,1 0, ,5 23, ,2 0,2 0, STRONCONE , ,7 0,3 0, ,5 72, ,5 0,5 0, TERNI ,5 5, ,8 11,3 10, ,3 48, ,9 10,4 11, CPI Orvieto ,8-3, ,2 4,8 4, ,3 127, ,4 5,7 4, ALLERONA ,2 31, ,9 0,3 0, ,6 242, ,7 0,3 0, BASCHI ,3-42, ,3 0,2 0, ,3 189, ,4 0,3 0, CASTEL GIORGIO ,4 52, ,1 0,1 0, ,3 46, ,2 0,1 0, CASTEL VISCARDO ,6-78, ,3 0,1 0, ,6 15, ,7 0,3 0, FABRO ,3 26, ,5 0,5 0, ,3 66, ,9 0,4 0, FICULLE ,4-28, ,9 0,1 0, ,5 212, ,6 0,2 0, MONTECCHIO ,1 19, ,2 0,2 0, ,1 282, ,7 0,3 0, MONTEGABBIONE ,3-43, ,3 0,1 0, ,7 105, ,1 0,1 0,1 1 8 MONTELEONE D'ORVIETO ,3-34, ,6 0,1 0, ,9 17, ,9 0,1 0, ORVIETO ,4 5, ,7 2,9 3, ,6 143, ,6 3,5 3, PARRANO ,8-66, , ,5-17, , PORANO ,3 62, ,3 0,1 0, , ,0 0, SAN VENANZO ,9 14, ,5 0,1 0, ,1 107, ,9 0,2 0, TOTALE UMBRIA ,5-0, , ,4 64, ,

28 I II I II I II I II I II I II I II IVTrim I II IVTrim Var Ingressi. Var DID (Ingr. al netto rientri sosp.) Ingressi Serie MM Ingressi MM DID. II. Ingressi nella disoccupazione. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Ingressi nella disoccupazione MASCHI Totale ingressi ,4 34, ,7 di cui Iscrizioni (ingressi al netto dei rientri da sosp.) ,3 24, ,3 Incidenza rientri da sosp. 40,3 35,8 43,8 38,8 31,5 FEMMINE Totale ingressi ,8 11, ,7 di cui Iscrizioni (ingressi al netto dei rientri da sosp.) ,3-20, ,3 Incidenza rientri da sosp. 48,8 27,8 39,8 41,1 29,7 TOTALE Totale ingressi ,1 22, ,2 di cui Iscrizioni (ingressi al netto dei rientri da sosp.) ,9-1, ,2 Incidenza rientri da sosp. 44,6 31,4 41,8 4 30,6 PRESENZA FEMMINILE Totale ingressi 50,1 54,7 49,8 52,4 51,7 di cui Iscrizioni (ingressi al netto dei rientri da sosp.) 46,2 57,5 51,5 51,4 52, Ingressi nella disoccupazione I II I II I II I II I II I II I II IVTrim I II IVTrim II.. Var. Maschi Serie2 MM Maschi TRIM. Gen.14- Dic.14 Var. Femmine Femmine MM Femmine Gen.13- Dic Uscite dalla disoccupazione MASCHI Totale Uscite ,8 5, ,5 di cui Cancellazioni (Uscite al netto delle sospensioni da disoccup.) ,9 34, ,1 Incidenza uscite per sospensione 59,1 67,9 66,5 57,6 53,6 FEMMINE Totale Uscite ,8 9, ,8 di cui Cancellazioni (Uscite al netto delle sospensioni da disoccup.) ,8-2, ,6 Incidenza uscite per sospensione 62,0 57,2 59,4 59,4 49,5 TOTALE Totale Uscite ,6 7, ,2 di cui Cancellazioni (Uscite al netto delle sospensioni da disoccup.) ,3 11, ,0 Incidenza uscite per sospensione 60,7 62,0 63,0 58,6 51,5 PRESENZA FEMMINILE Totale Uscite 55,8 55,1 49,5 53,2 50,9 di cui Cancellazioni (Uscite al netto delle sospensioni da disoccup.) 54,0 62,0 54,3 52,1 53, I Uscite dalla disoccupazione II I II I II I II I II I II I II IVTrim I II IVTrim INGRESSI E USCITE DALLA DISOCCUPAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 181/00 Nel si assiste ad un ulteriore aumento degli ingressi nella disoccupazione "amministrativa" (48.152, il 18,2% in più del ), prodotto in minor misura dalle dichiarazioni di immediata disponibilità (DID) rilasciate ai Centri per l'impiego ai sensi del D.lgs. 181/2000 (28.902, +2,2%) e in larga misura dai rientri dallo stato di sospensione da parte di quei soggetti che hanno perso un lavoro di breve durata il cui svolgimento non ha comportato la perdita della disoccupazione (19.250, +54,6%), che incidono per il 40% del totale degli ingressi del. Su quest ultima variazione incide il cambio della normativa che ha ampliato il campo di applicazione della sospensione anche ai soggetti iscritti alla lista di mobilità. Da evidenziare però che la marcata crescita degli ingressi nell ultimo trimestre (+30,1%) mostra una crescita delle DID (+23,9%) molto superiore alla media annua. Le donne hanno registrato un incremento più elevato rispetto a quello degli uomini (+19,7% contro +16,7), considerando, però, solamente le nuove DID l aumento è stato più marcato per i maschi (+4,3% e+0,3% delle donne). Aumentano i disoccupati (+21,3%) e gli inoccupati (+5,3%) mentre diminuiscono gli ingressi di precari (948,-10,7%), determinati nella maggior parte dei casi da rettifiche dello status a seguito di assunzione. Tra i soggetti con precedenti esperienze lavorative, che rappresentano l 88,2% del totale degli ingressi, sono diminuiti coloro che una volta perso il lavoro, non si sono immediatamente recati al CPI ad iscriversi (-5%); ciò è determinato in larga misura dalla mancata iscrizione alle liste di mobilità ai sensi della L.236/93 di numerosi soggetti -comesidiràinseguito-lacuiiscrizione avrebbe fatto decorrere l'anzianità dal giorno successivo al licenziamento, anche nel caso in cui il lavoratore non si fosse recato immediatamente al Centro per l'impiego. Var Uscitei disoc. Var Uscite al netto sospens. Uscite Serie MM Uscite MM Uscite senza sosp.

29 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II... II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Ingressi nella disoccupazione Ex sospesi ,7 73, ,6 Ex occupati ,3 14, ,9 Cessati (ex occupati non rientrati immeditamente) ,3-3, ,0 Altro - N.D ,1-12, ,0 Totale ,1 22, ,2 Uscite dalla disoccupazione Per Sospensione , ,9 Per Occupazione ,5 0, ,6 Altro ,5-10, ,8 Totale ,6 7, ,2 Ingressi nella disoccupazione Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Ingressi nella disoccupazione 30,6 31,4 4 41,8 44,6 12,1 16,5 12,6 9,9 83,7 85,9 85,1 82,9 88,2 15,5 40,4 32,9 33,9 32,5 Dicoccupati Precari Inoccupati 26,9 17,0 14,9 15,4 18,2 13,0 Ex sospesi Ex occupati Cessati (ex occup.non rient.imm.) Altro-ND 2,6 13,7 2,0 12,2 2,2 12,7 1,4 15,7 1,210,7 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II... II.. Uscite dalla disoccupazione Uscite dalla disoccupazione TRIM. 53,3 63,8 65,6 65,6 68,1 Sospesi Occupati Altro 63,5 78,4 78,8 Gen.14- Dic.14 88,1 92,9 Gen.13- Dic.13 44,0 30,4 Dicoccupati Precari Inoccupati 33,5 31,5 31,6 29,6 14,7 8,13,8 18,4 7,0 6,1 2,8 2,7 2,8 2,7 2,3 3,73,4 2,8 Ingressi nella disoccupazione Dicoccupati ,8 29, ,3 Precari ,2 4, ,7 Inoccupati ,3-17, ,3 Totale ,1 22, ,2 di cui al netto dei rientri Dicoccupati ,1 3, ,9 Precari ,9 8, ,5 Inoccupati ,3-17, ,3 Totale ,9-1, ,2 Uscite dalla disoccupazione Dicoccupati ,6-8, ,2 Precari ,6 438, ,7 Inoccupati ,9-12, ,9 Totale ,6 7, ,2 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Ingressi nella disoccupazione 75,2 79,4 72,9 82,0 80,9 Italiani Comunitari Non Comunitari 9,1 9,7 6,3 11,6 6,3 12,8. II.. 7,2 15,8 13,4 17,3 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Uscite dalla disoccupazione TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Ingressi nella disoccupazione Italiani ,3 20, ,0 Comunitari ,7 21, ,7 Non Comunitari ,9 34, ,5 Tot. Stranieri ,1 29, ,1 Totale ,1 22, ,2 di cui al netto dei rientri Italiani ,1-6, ,5 Comunitari ,0 13, ,6 Non Comunitari ,5 24, ,2 Tot. Stranieri ,7 20, ,2 Totale ,9-1, ,2 80,4 84,7 81,4 86,8 85,0 Italiani Comunitari Non Comunitari 6,5 13,1 4,9 10,4 5,9 12,7 4,3 9,0 4,4 10,5 Uscite dalla disoccupazionep Italiani ,7 5, ,8 Comunitari ,5 12, ,4 Non Comunitari ,2 26, ,6 Tot. Stranieri ,5 22, ,8 Totale ,6 7, ,2 La stessa analisi condotta solamente sulle nuove DID mostra un incremento delle iscrizioni di lavoratori con esperienze lavorative pregresse (+427, +1,9%) e ancor più marcato, almeno in termini percentuali, degli inoccupati (+239, +5,3%). Nel anche il numero delle uscite è aumentato (+4,2%) prodotto esclusivamente dalla componente temporanea (+24,9%), che dà luogo ad una sospensione dello status di disoccupato. Il numero di cancellazioni, infatti, ha subito una contrazione (-11%) e tra esse sono calate sensibilmente (- 20,6%) quelle a seguito di assunzione. Relativamente alla nazionalità all aumento degli ingressi da parte degli italiani (+25%) è corrisposto un calo da parte degli stranieri (- 2,1%); la flessione è stata più marcata per la componente comunitaria (-6,7%).Per gli italianianche le uscite sono aumentate (+9,8%) mentre per gli stranieri sono diminuite del 18,8% per entrambe le componenti. Anche l analisi delle sole DID mostra una crescita per gli italiani ed una flessione per gli stranieri, più marcata nel caso dei comunitari.

30 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II... II.. Ingressi nella disoccupazione TRIM. Gen.14- Gen.13- Dic.14 Dic.13 Ingressi nella disoccupazione < ,8 8, , ,5 20, ,9 45 e oltre ,4 40, ,3 Totale ,1 22, ,2 Ingressi nella disoccupazione < ,7-8, , ,3-12, ,9 45 e oltre ,7 25, ,0 Totale ,9-1, ,2 Uscite dalla disoccupazione < ,4 30, , , ,3 45 e oltre ,5-6, ,5 Totale ,6 7, ,2 Ingressi nella disoccupazione Uscite dalla disoccupazione Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. 22,2 18,1 22,8 17,4 17,9 26,3 23,7 26,1 27,4 28,3 5,6 6,4 5,7 6,7 6,3. 34,9 35,6 32,3 32,4 36,1 Nessun tit ricon./ N.D. Max. licenza media Qual. professionale Diploma Ingressi nella disoccupazione 33,4 30,8 33,3 33,0 29,4 Dipl. Univ/Laurea 40,8 40,2 39,7 41,6 40,8 < e oltre 25,0 28,4 25,9 26,8 30,9 13,8 14,3 10,2 17,7 11,9 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. II.. II.. Ingressi nella disoccupazione Uscite dalla disoccupazione TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 Nessun tit ricon./ N.D ,0 25, ,4 Max. licenza media ,2 40, ,0 Qual. professionale ,2 46, ,8 Diploma ,8 23, ,8 Dipl. Univ/Laurea ,0-18, ,3 17,5 13,6 17,0 13,3 12,5 33,1 28,7 30,3 25,6 31,0 Nessun tit ricon./ N.D. Qual. professionale Dipl. Univ/Laurea 25,6 23,3 24,1 27,2 28,4 6,9 6,6 6,7 47,7 6,1 46,3 5,9 45,0 44,3 45,9 < e oltre 36,1 34,2 38,8 33,6 34,7 Max. licenza media Diploma Totalet l ,1 22, ,2 di cui al netto dei rientri Nessun tit ricon./ N.D ,1 19, ,5 Max. licenza media ,4 30, ,2 Qual. professionale ,9 42, ,3 Diploma , ,8 Dipl. Univ/Laurea ,5-51, ,7 Totale ,9-1, ,2 Uscite dalla disoccupazione Nessun tit ricon./ N.D ,3 1, ,7 Max. licenza media ,1 11, ,8 Qual. professionale ,1 9, ,6 Diploma ,8 22, ,1 Dipl. Univ/Laurea ,5-14, ,1 Totale ,6 7, , I II I II I II I II I II I II I II I II Iscrizioni Mobilità L.223/91 Ingressi liste mobilità Mob/ 223/91 Mob. 236/93. II.. TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 21,9 24,9 25,5 26,7 23,1 15,6 17,7 14,1 22,6 17,9 MASCHI ,8 242, ,2 FEMMINE ,9 291, ,5 TOTALE ,1 253, , Uscite dalle liste mobilità I II I II I II I II I II I II I II I II Uscite Mobilità L. 223/91. II.. Gen.14- Gen.13- TRIM. Dic.14 Dic.13 MASCHI ,4 62, ,4 FEMMINE ,7 39, ,2 TOTALE ,7 55, ,3 Gli ingressi sono aumentati per tutte le fasce di età ma risultano particolarmente rilevanti per i 30-44enni (15,9%) e soprattutto per gli over 45 (34,3%) la cui incidenza ha così superato il 28%; quest ultimo target è l unico ad aver prodotto la crescita delle DID (+16%), calate sia per la classe centrale sia per gli under 30. Significativo che le DID degli over 45 nell ultimo trimestre siano aumentate del 61%. Aumentano gli ingressi di soggetti laureati (+22,3%) in particolar modo nell ultimo trimestre (+51%), la cui incidenza sul totale è all 11,9%. L aumento più significativo si è registrato per coloro che sono in possesso di una qualifica professionale (+34,8%); diversamente considerando le sole DID ad aumentare maggiormente è la presenza di laureati (+8,7%). Tra le DID sono continuate a crescere quelle di soggetti che hanno diritto all iscrizione alla lista ai sensi della L. 223/91; nel corso del ce ne sono state 3.027, il 60,8% in più del. Il forte incremento - prodotto da licenziamenti da parte di aziende con un organico con più di 15 dipendenti - ha riguardato in maniera più significativa la componente maschile (+85,2% a fronte di +14,5% di quella femminile) le cui iscrizioni continuano a rimanere nettamente superiori (2.284 a fronte di 743). Significativo che oltre la metà di tali iscrizioni sia avvenuta nell ultimo trimestre dell anno (1635 a fronte di 462 dell analogo del ). Tra i lavoratori iscritti nel corso del alla lista di mobilità hanno subito un licenziamento collettivo e 54 erano in cassa integrazione straordinaria. L 82,3% proviene dall'industria in senso stretto, il 4,2% dalle costruzioni, il 7,6% dai servizi, il 5,8% dal commercio e lo 0,1% dall'agricoltura. Più in particolare, tra il manifatturiero, il peso più rilevante lo ha la fabbricazione di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche e a uso domestico (37%) e la metallurgia (13%). Infine, analizzando il dato degli iscritti nel nei Centri per l'impiego umbri, emerge che gli aumenti degli ingressi si sono verificati in tutti e cinque i CPI, sia per gli uomini che per le donne, risultando particolarmente rilevanti nei 3 centri della provincia di Perugia raggiungendo il massimo nel caso di Città di Castello (+36,4%).

31 Ingressi nella disoccupazione. II.. MASCHI TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 CPI Perugia ,8 31, ,9 CPI Città di Castello ,3 36, ,2 CPI Foligno ,7 48, ,5 CPI Terni ,6 25, ,7 CPI Orvieto ,4 40, ,3 Provincia di Perugia ,3 36, ,6 Provincia di Terni ,5 27, ,7 Totale ,4 34, ,7 FEMMINE CPI Perugia ,2 18, ,5 CPI Città di Castello ,9 19, ,7 CPI Foligno ,2 21, ,9 CPI Terni ,5-14, ,9 CPI Orvieto ,4 6, ,4 Provincia di Perugia ,7 19, ,5 Provincia di Terni ,4-11, ,2 Totale ,8 11, ,7 TOTALE CPI Perugia ,2 24, ,3 CPI Città di Castello ,5 27, ,4 CPI Foligno ,1 33, ,3 CPI Terni ,0 4, ,3 CPI Orvieto , ,5 Provincia di Perugia ,5 27, ,6 Provincia di Terni ,6 6, ,5 Totale ,1 22, ,2 di cui al netto dei rientri. II.. MASCHI TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 CPI Perugia ,4 19, ,6 CPI Città di Castello ,2 54, ,2 CPI Foligno ,0 25, ,8 CPI Terni ,7 51, ,1 CPI Orvieto ,3-3, ,5 Provincia di Perugia ,2 26, ,1 Provincia di Terni ,3 42, ,7 Totale ,2 30, ,5 FEMMINE CPI Perugia ,0 67, ,8 CPI Città di Castello ,8 70, ,4 CPI Foligno ,1 68, ,7 CPI Terni ,9 103, ,3 CPI Orvieto ,2 44, ,7 Provincia di Perugia ,0 68, ,3 Provincia di Terni ,3 92, ,7 Totale ,2 73, ,1 TOTALE CPI Perugia ,8 43, ,2 CPI Città di Castello ,1 63, ,1 CPI Foligno ,3 47, ,3 CPI Terni ,1 76, ,7 CPI Orvieto ,8 22, ,3 Provincia di Perugia ,9 47, ,2 Provincia di Terni ,4 67, ,7 Totale ,0 52, ,3 Gen.13-Dic.13 Gen.14-Dic.14. Ingressi nella disoccupazione 41,1 14,8 18,6 21,6 4,0 40,8 39,0 17,1 15,4 19,4 18,3 19,2 3,6 23,0 4,4 Uscite dalla disoccupazione Gen.13-Dic.13 41,1 Gen.14-Dic ,5 43,8 16,1 19,7 14,4 19,9 18,7 20,1 18,7 4,1 16,6 3,5 18,0 3,7 Significativo che mentre nei due CPI della provincia di Terni la crescita sia determinata solamente dai rientri nello stato di disoccupazione di soggetti sospesi, nei tre centri della provincia di Perugia estremamente rilevante è anche la crescita delle nuove DID, in particolare a Città di Castello (9,3%) e a Foligno (+12,7%), che invece calano a Terni (-11,3%) e Orvieto (- 7,2%). Dall analisi delle uscite, che nel complesso nel sono aumentate (+4,2%), emerge però che nelle provincia di Terni hanno subito un calo rilevante (- 7,9%), evidente ad Orvieto per entrambe le componenti (-14,6% gli uomini e - 6,2% le donne) e a Terni solo per gli uomini (15,5% e +0,8% le donne); in flessione anche nell area del CPI di Foligno. Escludendo le sospensioni dalle uscite il calo è presente in tutti i Centri risultando particolarmente rilevante nei tre centri sopra citati. In tutti e cinque i centri il numero degli ingressi ha comunque superato quello delle uscite con conseguente incremento dello stock. II. 39,5 17,5 18,3 21,3 3,4 II. 41,1 20,8 17,8 16,2 4,1. 40,2 18,3 19,9 18,2 3,3 CPI Perugia CPI Città di Castello CPI Foligno CPI Terni Cpi Orvieto. 44,6 19,3 19,3 14,02,8 CPI Perugia CPI Città di Castello CPI Foligno CPI Terni Cpi Orvieto Uscite dalla disoccupazione. II.. MASCHI TRIM. Gen.14- Dic.14 Gen.13- Dic.13 CPI Perugia ,9 15, ,4 CPI Città di Castello ,4-0, ,1 CPI Foligno ,9 11, ,2 CPI Terni ,9-6, ,5 CPI Orvieto ,6-28, ,6 Provincia di Perugia ,3 10, ,0 Provincia di Terni ,0-10, ,3 Totale ,8 5, ,5 FEMMINE CPI Perugia ,1 17, ,3 CPI Città di Castello ,0 0, ,6 CPI Foligno ,9 21, ,4 CPI Terni ,4-7, ,8 CPI Orvieto ,2-22, ,2 Provincia di Perugia ,7 14, ,4 Provincia di Terni ,7-10, ,4 Totale ,8 9, ,8 TOTALE CPI Perugia ,0 16, ,0 CPI Città di Castello , ,3 CPI Foligno , , ,3 23 CPI Terni ,7-6, ,4 CPI Orvieto ,8-25, ,5 Provincia di Perugia ,3 12, ,8 Provincia di Terni ,1-10, ,9 Totale ,6 7, ,2

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