CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DEL

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1 Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Direzione Accoglienza ed Inclusione Ufficio Rom, Sinti e Caminanti CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DEL "PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIALE PER LE PERSONE ROM, SINTI E CAMINANTI E SUPERAMENTO DEL VILLAGGIO ATTREZZATO CASTEL ROMANO ai sensi dell art. 60 del D. Lgs 50/2016 e smi ART.1- PREMESSA E FINALITA DEL SERVIZIO PREMESSA All inizio del 2011 il governo italiano, nell approvare la Strategia Nazionale d'inclusione del RSC, dava piena attuazione alla Comunicazione della Commissione Europea n. 1731/2011 riconosceva la multidimensionalità della questione Rom. A tal fine venivano coinvolti sei Ministeri (Cooperazione Internazionale ed Integrazione, Lavoro e Politiche Sociali, Interno, Salute, Istruzione e Giustizia), oltre che i Sindaci delle grandi aree urbane, per la realizzazione delle priorità individuate, coerentemente con l'idea di fondo di offrire soluzioni integrate evitando risposte orientate prevalentemente al mantenimento dell'ordine pubblico. La Strategia Nazionale di Inclusione Rom (SNIR) copre 4 assi d'intervento: Istruzione, Lavoro, Salute ed Abitazione. In particolare, per l ambito di intervento relativo all abitazione il testo spiega che è necessario: "Aumentare l'accesso ad un ampio ventaglio di soluzioni abitative per RSC, in un ottica partecipata di superamento definitivo di logiche emergenziali e di grandi insediamenti monoetnici e nel rispetto delle opportunità locali, dell unità familiare e di una strategia fondata sull'equa dislocazione". Per quanto sopra esposto Roma Capitale intende perseguire indirizzi di inclusione sociale per le comunità Rom, Sinti e Caminanti costruendo progetti integrati per l inclusione attiva dei gruppi RSC. DESCRIZIONE DEL CONTESTO Si stima che sul territorio nazionale vi siano circa persone residenti nei campi autorizzati distribuiti nelle principali città, da nord a sud, prodotto di una "soluzione amministrativa" divenuta il modello di riferimento delle politiche abitative delle amministrazioni locali delle principali città. Nel corso degli anni 80 infatti, 11 Regioni italiane emettono delle Leggi Regionali dirette ai gruppi RSC genericamente indicati come nomadi (per la Regione Lazio vedi L.R. 24/5/1985, n. 82 Norme in favore dei Rom ). Quelle leggi, nate con l intento di tutelare la cultura nomade e di proteggere un modo di vita tradizionale hanno generato dal Nord al Sud dell Italia il sistema dei campi. I campi sono un luogo di cronicizzazione di situazioni di grave disagio, dove le possibilità di inclusione e di accesso ai diritti minimi di cittadinanza è quasi ridotta a zero. In questo senso questa Amministrazione intende recepire appieno le indicazioni della Commissione Europea con le quali: "è stato chiesto da tempo un superamento del sistema dei campi nomadi nell'usuale e consueta accezione di grandi, eterogenei e mutevoli insediamenti di persone, spesso prive di qualsivoglia parentela e affinità, costrette a convivere forzatamente in aree ai margini dei centri urbani, in conciliazioni di forte degrado sociale" (SNIR, Attuazione Comunicazione CE n. 17/31/2011). 1

2 La graduale e progressiva chiusura dei campi autorizzati, tollerati ed informali è dunque un operazione di civiltà necessaria e non più prorogabile. La presente Amministrazione intende seguire le raccomandazioni europee provvedendo alla chiusura graduale degli insediamenti. Si vuole porre fine all idea di area delimitata che ha alimentato negli anni degrado e disagio per coloro che vi risiedono e per il territorio perché si è finalmente compreso che non si deve concentrare la sofferenza sociale, e che per favorire la coesione sociale è importante realizzare percorsi di inclusione attiva e condivisa in un ottica di emancipazione e progressivo affiancamento dai servizi. L attuale Amministrazione ha più volte dichiarato di voler realizzare il superamento progressivo dei campi RSC presenti a Roma in linea con la predetta Strategia Nazionale ed ha approvato a tal fine, in data 18 novembre 2016, un apposita Memoria della Giunta Capitolina, individuando gli attori, le fasi ed i tempi per l avvio del processo volto al superamento dei villaggi della solidarietà ed i percorsi per l inclusione e l integrazione delle popolazioni RSC, attraverso un cronoprogramma di azioni-attività la cui attuazione è demandata al Dipartimento Politiche Sociali, Con deliberazione n.117 del la Giunta Capitolina ha approvato l istituzione del Tavolo cittadino per l inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti con compiti consultivi, di studio e confronto sulle azioni di Roma Capitale, in coerenza con la Strategia Nazionale d inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti Al Tavolo è stato attribuito il compito di elaborare un piano di programmazione e progettazione di interventi di breve e di lungo periodo, per la graduale chiusura dei campi Rom presenti nel territorio capitolino e di promuovere la partecipazione ai Bandi Europei aventi come oggetto l inclusione delle comunità RSC, con particolare riguardo all occupazione lavorativa e per tutte le fasce della popolazione in difficoltà socioeconomica. Il tavolo è operativo dal mese di gennaio Con deliberazione della Giunta Capitolina n. 105 del 26 maggio 2017 è stato approvato il Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti (di seguito PIRSC ), finalizzato al graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino e mediante le misure individuate nell allegato 1/A del citato atto deliberativo ( Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale ); Con lo stesso atto deliberativo sono stati autorizzati gli interventi e le azioni previsti dal Piano di Indirizzo, da attuarsi nei campi denominati La Barbuta e La Monachina, con particolare riferimento alle misure di sostegno economico, da finanziare mediante le risorse del Pon Città Metropolitane e che tali interventi si configurano come sperimentazione del modello di gestione del processo di superamento degli insediamenti; Con la Deliberazione n. 146 del 28 giugno 2017 la Giunta Capitolina ha autorizzato, in via sperimentale, per il periodo dal 1 luglio 2017 al 31 dicembre 2018, l attuazione delle azioni e degli interventi, elaborati nel PIRSC, in favore degli ospiti del Villaggio Camping River, da finanziare mediante le economie dell appalto non aggiudicato; Con Deliberazione della Giunta Capitolina n.70 del 14 aprile 2018, sono state introdotte misure di semplificazione tecnico-amministrative ad integrazione di quelle già codificate nel predetto PIRSC per favorire la fuoriuscita degli occupanti dall insediamento Camping River, eventualmente estendibili, dimostrata la loro validità ed efficacia, anche ai villaggi denominati La Barbuta e La Monachina e agli altri insediamenti per i quali saranno avviati i percorsi previsti nel predetto Piano ; La Giunta Capitolina con successiva Deliberazione ha approvato l ampliamento dell intervento per il graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino, autorizzando, in via sperimentale, le azioni e gli interventi, elaborati nel predetto Piano di Indirizzo, da attuarsi anche nel campo di Castel Romano, con l adozione delle misure di sostegno economico, definite in dettaglio nell allegato 1/A al suddetto Piano. Coerentemente con gli indirizzi politici espressi, Roma Capitale ha proceduto alla indizione di una prima procedura di gara finalizzata alla definizione di un prototipo gestionale da mettere in campo per la definitiva chiusura in tempi predeterminati dei primi due insediamenti individuati (La Barbuta e La Monachina), attraverso 2

3 la costruzione di percorsi individualizzati di fuoriuscita e di raggiungimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione delle persone. La logica su cui si fonda la presente procedura di gara è dunque quella che attua la strategia europea in materia di integrazione della popolazione RSC, che sarà integrata anche dall'azione del PON-METRO "Tutte le strade portano a Rom", ed a risorse comunitarie e nazionali. A questo fine Roma Capitale intende avviare una procedura di gara aperta di rilevanza comunitaria utilizzando le risorse del Bilancio di previsione 2019/2021, di cui il presente capitolato speciale d'appalto rappresenta le linee guida, per la selezione degli Organismi che attueranno le azioni oggetto del bando. Le risorse finanziarie sono le seguenti: Lotto Unico - periodo di 24 mesi a partire dal 1 dicembre 2019 al 30 novembre 2021 o far data dalla firma della Convenzione - una somma pari ad Euro ,04, (salvo arrotondamenti decimali) iva inclusa, Bilancio previsionale Comune di Roma; In considerazione del fatto che l intervento attiva un processo complesso, si ritiene necessario sviluppare il progetto in un arco temporale sufficientemente lungo da consentire l esecuzione di studi di fattibilità, reassessment e valutazioni in itinere per garantirne il successo e controllarne gli sviluppi. E possibile prevedere per i nuclei più fragili l accoglienza temporanea nei centri del Comune di Roma e nel caso si individuino risorse disponibili la messa a bando di una struttura dedicata a questi nuclei per l acquisizione delle competenze trasversali. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite (1945) e dalla Dichiarazione Universale del Diritti Umani (1948), dai quali trae origine il Diritto Internazionale del Diritti Umani principi adottati nella Costituzione italiana (dall'art. 1 all'art. 12, dove sono sanciti i "Principi Fondamentali" su cui si basa l'ordinamento giuridico e lo stesso sistema-paese), in particolare sancisce agli artt. 2 "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", all'art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana... ; "Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", approvata dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite il ratificata dallo Stato italiano con Legge n. 176 del depositata presso le Nazioni Unite in data ; Art. 1 della Legge Regionale n 'Diritto allo studio"; Art.1 dello Statuto di Roma Capitale, approvato con deliberazione dell Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo 2013, che stabilisce: Roma Capitale rappresenta la comunità di donne e uomini che vivono nel suo territorio, ne cura gli interessi, ne promuove il progresso e si impegna a tutelare i diritti individuali delle persone così come sanciti dalla Costituzione Italiana ; Art.1 del DPR n. 616 del 1977, che attribuisce agli Enti Locali competenze socio-assistenziali; D.Lgs.31 marzo 1996 n. 112, dove, all'art. 131, viene previsto che agli Enti Locali siano conferite le funzioni e i compiti amministrativi nella materia dei servizi sociali in ragione del quali debbano essere previsti gli interventi per il miglioramento delle condizioni di vita dei gruppi sociali svantaggiati; della Legge n. 328/2000 per la tutela e l'assistenza di persone in condizione di bisogno e di emarginazione, delle minoranze etniche e culturali presenti sul territorio cittadino; D.lgs fl. 215 recante "Attuazione della direttiva CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica" che reca disposizioni di attuazione della Legge sulla parità di trattamento delle persone, indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica; Direttive Europee in materia di inclusione e di integrazione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti; Strategia Nazionale sull'integrazione e sull'inclusione delle comunità Rom, Sinti e Caminanti" del Attuazione della comunicazione commissione europea n. 173/2011 della 3

4 Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull'origine etnica, frutto di lavori interministeriali, condotti dal Ministero per la Cooperazione lnternazionale e Integrazione, con la partecipazione delle rappresentanze degli enti regionali e locali e delle stesse comunità, presenti in ltalia. Detta Strategia Nazionale delinea le politiche di settore dei prossimi anni, per una concreta attività di inclusione sociale dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC). Nell'ambito della suddetta Strategia sono previsti assi di intervento, articolati in obiettivi specifici, come esplicitato nelle premesse di questo capitolato. Regolamento (UE) ii. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUUE del recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fonda sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio, il quale sostiene, all'art. 16, l iniziativa a favore dell'occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile"; Accordo di Partenariato per l impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato il 29 ottobre alla Commissione europea; Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane , approvato dalla Commissione europea il 14 luglio I CAMPI DI ROMA CAPITALE La moltiplicazione dei campi avvenuta in seguito all Ordinanza n. 80 del 23/1/1996, gli sgomberi di campi grandi come Casilino 900 e Tor De Cenci e l aumento dei flussi costituiti da Rom provenienti dalla Romania hanno contribuito a rendere la già drammatica situazione dei campi romani assolutamente invivibile e ad una proliferazione di micro insediamenti informali. Nel 2008 la questione Rom viene definita emergenza e trattata come tale, portando all'istituzione del cosiddetto Piano Nomadi" per le città di Milano, Roma e Napoli. Questo piano dava alle Prefetture locali i poteri di gestione delle risorse economiche dedicate e delle azioni rivolte a RSC. Nel 2011, con la Sentenza n. 6050, il Consiglio di Stato dichiara legittimo lo stato di emergenza disposto dal citato D.P.C.M. e, al contempo, termina l'attività strategica espletata dal Soggetto Attuatore per la realizzazione del cd. "Piano Nomadi". In seguito a ciò, Roma Capitale riprende le funzioni di programmazione ordinaria per la gestione degli 8 attrezzati e degli 11 Campi spontanei ex Ordinanza n. 80/96. In conseguenza degli sgomberi effettuati durante l attuazione del "Piano Nomadi", Roma Capitale si trova a dover affrontare l'incremento delta popolazione residente nei Campi, oggi più che duplicata rispetto alla capienza e alla ricettività definite al momento della loro costruzione. Attualmente Roma Capitale segue con i propri servizi ed interventi una popolazione RSC prevalentemente di nazionalità Rumena, Bosniaca, Montenegrina, Serba, Macedone, Kosovara oltre a qualche insediamento di Sinti. Da una stima desunta sulla base degli screening sociali effettuati dal Dipartimento Politiche Sociale, Sussidiarietà e Salute, risulta rilevante il dato emerso che circa il 49/50% del totale popolazione è rappresentato da bambini ed adolescenti, mentre risulta essere esiguo il numero di persone anziane presenti nei campi. Il contesto romano è composto da diverse realtà che si articolano in Campi attrezzati, insediamenti tollerati ex Ordinanza 80/96, come pure dai numerosissimi insediamenti spontanei e abusivi; questi ultimi spesso sorgono sulle sponde dei fiumi in condizioni di precarietà, provvisorietà estrema e degrado ed esposti alle intemperie stagionali; infatti ai dati sopra descritti, si debbono aggiungere quelli relativi ad una quota consistente di Rom che vive nell'anonimato e in sistemazioni di fortuna. 4

5 Tuttavia, indipendentemente dalla tipologia dei campi, questi erano e restano luoghi di esclusione e marginalità, che impediscono lo sviluppo di processi di autodeterminazione ed emancipazione ed i cui effetti si ripercuotono sulle fasce più deboli rappresentate dai bambini, anziani, donne in gravidanza, sugli ammalati e sui portatori di disabilità. IL CAMPO OGGETTO DEL PRESENTE CAPITOLATO Dato il carattere sperimentale dell'azione, la presente procedura di gara interessa esclusivamente gli insediamenti riconducibili al Villaggio Attrezzato "Castel Romano" sito in Via Pontina Il Villaggio attrezzato di Castel Romano, istituito con ordinanza sindacale n. 209 del ai fini della temporanea collocazione degli sgomberati dal campo sosta di vicolo Savini, sorge su un appezzamento di terreno ricadente all interno della Riserva Naturale di Decima Malafede. L insediamento ospita ufficialmente 734 persone, suddivise in 5 differenti aree ( M, K, D, F, Ex Tor Pagnotta), che costituiscono veri e propri campi autonomi, in cui si registrano forti conflittualità tra i residenti di diverse nazionalità (dati censimento della U.O. S.P.E. della Polizia Locale di Roma Capitale dicembre 2018). La chiusura di Castel Romano è fissata al 30 novembre 2021, in quanto la bonifica del territorio di insediamento deve essere realizzata nel 2022 e l area deve essere restituita alla Regione Lazio entro giugno ARTICOLO 2 - OGGETTO DELL APPALTO L'obiettivo generale previsto dal presente capitolato è quello di sostenere percorsi relativi alla fuoriuscita degli ospiti dal Villaggio attrezzato di Castel Romano. Tali percorsi prevedono l implementazione di misure sistematiche volte al raggiungimento di una progressiva inclusione sociale, economica ed abitativa in vista della chiusura definitiva dei Campi. La data ultima di chiusura e dismissione del Villaggio attrezzato di Castel Romano è fissata da Delibera al , pertanto l area dovrà essere libera da persone e cose, entro il 30/11/2021 per consentirne la bonifica ambientale, fatte salve eventuali disposizione dell Autorità Giudiziaria che potrebbero anticiparne la dismissione e/o la fuoriuscita volontaria di tutti gli abitanti prima della data indicata. Le azioni poste in essere per favorire la fuoriuscita sono rivolte a tutti gli individui ed i nuclei familiari residenti presso il Villaggio Attrezzato e annoverati nella rilevazione ufficiale eseguito dalla Polizia Locale nel periodo di dicembre 2018 (nota prot del 17/01/2019) mentre i contributi all housing e per l inserimento lavorativo sono rivolti a coloro che avranno permesso di soggiorno o sono con posizione regolare sul suolo italiano. L obiettivo generale del progetto è quello del raggiungimento dell autonomia dei soggetti coinvolti. Pertanto gli obiettivi specifici sono: mappatura dei profili sociali dei singoli e dei nuclei, delle risorse e del capitale sociale del campo; strutturazione e implementazione di progetti individualizzati di inclusione lavorativa per l acquisizione della piena autonomia delle famiglie e dei singoli; sostegno all abitare; il rimpatrio assistito; gestone di servizi esclusivamente dedicati alla popolazione residente di età minore; accompagnamento e tutoring attivo con monitoraggio continuo. 5

6 ARTICOLO 3 LOTTI E IMPORTI L appalto è suddiviso in n. 1 lotto di seguito dettagliato: Servizi Periodo Totale importo al netto dell IVA soggetto al ribasso per ogni lotto Iva al 22% Interventi inclusivi per ospiti di Castelromano 1 dicembre novembre , ,58 E richiesta formale documentazione rilasciata dall Amministrazione dell avvenuto sopralluogo presso il Villaggio di Castelromano da parte dell Organismo individuale o dell Organismo individuato come capofila di un Raggruppamento di Impresa che intendono partecipare alla gara previo appuntamento presso l Ufficio Speciale RSC. L Amministrazione procederà all aggiudicazione mediante il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa e anche in presenza di una sola offerta valida. Al pagamento delle spettanze si provvederà, mensilmente e posticipatamente, con apposita Determinazione Dirigenziale, dietro presentazione di regolari fatture, report delle attività svolte come da modulistica allegata e previo accertamento dell effettivo e regolare svolgimento del servizio oggetto della presente convenzione, così come meglio dettagliato nello schema di contratto. L Organismo assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, e si impegna a comunicare uno o più c/c bancari o postali dedicati e i soggetti autorizzati ad operare sugli stessi. ARTICOLO 4 - DURATA L'affidamento del Servizio oggetto del presente capitolato Lotto Unico, in quanto molteplici interventi sociali rivolti esclusivamente alla popolazione ospite di Castel Romano, ha durata di 24 mesi continuativi (dal al ) o, dall'eventuale diversa data di effettivo affidamento del servizio. Cronoprogramma delle annualità in riferimento alle azioni del Lotto: 2019: avvio profilazione dei nuclei familiari, mappatura del Capitale Sociale perimetrazione corretta del Villaggio attivazione delle 4 assi (scuola, salute, lavoro, casa) interventi sostegno della legalità e alla cura dell ambiente rispetto ai rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti nell area; 2020: attivazione e realizzazione dei progetti individuali a favore dei nuclei RSC prime uscite dal Villaggio riperimetrazione villaggio realizzazione in continuità con quanto avviato per tutti i nuclei presenti dei 4 assi (scuola, salute, lavoro, casa) interventi sostegno della legalità e alla cura dell ambiente in particolare dell area dismessa a seguito di riperimetrazione. 2021: saranno attivati il sostegno all abitare e il sostegno a tutti gli interventi e percorsi che possano produrre una fuoriuscita dal campo quale evoluzione della qualità della vita e un accompagnamento di coloro che sono fuoriusciti o stanno per fuoriuscire. 6

7 ARTICOLO 5 - BENEFICIARI E FINALITA L Affidatario dovrà individuare i beneficiari degli interventi previsti dal presente Capitolato, partendo da una meticolosa registrazione dei singoli e dei nuclei, attualmente presenti nell area e da una accurata profilazione sociale in termini di patrimonio e capacità di spesa, assolvimento degli obblighi genitoriali, motivazione alla fuoriuscita dal campo, grado di vulnerabilità, competenze formali e non formali, attività pregresse, abilità personali ecc.. Tutte le persone presenti nell insediamento sono destinatarie a vario titolo e secondo modalità differenziate degli interventi della presente procedura di gara, nella prospettiva di accompagnare la fuoriuscita dai campi in tempi predefiniti. L individuazione dei beneficiari delle specifiche misure di sostegno avverrà in sinergia con i Servizi Sociali territoriali, con il supporto dei Gruppi di Polizia Locale, attenendosi alla disciplina Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale, parte integrante del Piano di Roma Capitale per l inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti approvata con deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del Il possesso della cittadinanza italiana o del permesso di soggiorno è prerequisito inderogabile, considerando, tuttavia, in termini inclusivi anche quei residenti dell'insediamento/campo per i quali la mancanza di un documento, se tale mancanza non dipende dalla volontà fraudolenta del soggetto, può aver costituito causa di impedimento nell accesso al sistema dei servizi. In caso di dubbio sui criteri sopra enunciati o sull opportunità di individuare uno i più famiglie come beneficiarie, il Contraente potrà chiedere supporto all Amministrazione appaltante. Il progetto produrrà piani individuali per la realizzazione di business plan per lo sviluppo e l implementazione delle attività selezionate dopo la prima mappatura del capitale sociale, una analisi delle opportunità di sviluppo dell attività economica individuata (analisi di mercato, dei rischi ecc.) ed una proposta di progetto integrato individualizzato. Per ogni gruppo familiare vanno prospettate le soluzioni abitative più idonee tenendo conto dei bisogni e delle possibilità delle famiglie o degli individui (avviamento all affitto, alla casa popolare, al contributo all affitto, allo spostamento in altri Comuni, a progetti di rientro assistito). Uno degli obiettivi del progetto è quello di realizzare azioni che vedano come protagonisti i Rom ed altri soggetti, valorizzando tutte le possibili forme di autorganizzazione. Il progetto avrà cura di indirizzare i Rom verso soluzioni abitative caratterizzate da mixité, evitando così il riproporsi di logiche segregative. ARTICOLO 6 - METODOLOGIA DI INTERVENTO Ai fini della progettazione si recepiscono le indicazioni metodologiche suggerite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR) nella "Strategia nazionale d'inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti - attuazione comunicazione Commissione Europea n nella quale viene esplicitamente detto che tutte le azioni devono essere sempre e comunque fondate sul principio dell equa dislocazione e della prevenzione di ogni segregazionismo spaziale e urbanistico. (ec.europa.eu/justice/discrimination/files/roma_italy_strategy_it.pdf). L approccio metodologico da seguire, richiede: l'individuazione di personale specializzato con conoscenze specifiche, in grado di porre in essere metodi operativi mirati, utilizzando idonei strumenti di lavoro incentrati sul coinvolgimento delle persone stesse nelle attività progettuali e nel rispetto delle pari opportunità, soprattutto competenti nel campo dell occupazione, dell economia circolare e dell inclusione economica e sociale di gruppi svantaggiati, ma anche nella educazione di comunità e nel lavoro con i minori ivi considerati quelli interessati da provvedimenti di Autorità Giudiziaria. 7

8 la pianificazione con i servizi territoriali al fine di sostenere i gruppi RSC verso l'utilizzo dei servizi a disposizione della cittadinanza, evitando la creazione di servizi esclusivi e garantendo, al contempo, le medesime opportunità degli altri utenti in condizioni di disagio (esempio: raccordo con ASL per networking con il Piano di intervento socio sanitario in favore delle popolazioni Romanì a Roma ecc.); servizio di tutoring finalizzato a fornire strumenti pratici per il raggiungimento dell'autonomia sociale ed economica L aggiudicatario dovrà svolgere le azioni attuando le metodologie coerenti con le caratteristiche degli insediamenti, sopra descritti. In particolare dovrà: applicare modelli di intervento adatti ai contesti specifici di riferimento, caratterizzati per loro natura da alta complessità sociale e relazionale. Gli interventi dovranno essere calibrati sulle specifiche caratteristiche della/e famiglia/e o degli individui considerati; progettare e applicare azioni, che intervengano sul complessivo processo di integrazione/inclusione sociale, strutturando rapporti sinergici con le Istituzioni interessate; coinvolgere attivamente i giovani adulti verso attività economiche sostenibili che consentano l accesso ad un reddito non intermittente; applicare un metodo di lavoro in rete con tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale, presenti nel territorio al fine di realizzare sinergie, favorendone e sollecitandone la diretta collaborazione e coinvolgimento nell azione. Principi di base sono: 1. l impegno richiesto agli interessati di sottoscrivere il Patto di Responsabilità Solidale; 2. la programmazione educativa centrata, in un ottica binoculare, sull incentivare pratiche di legalità e percorsi inclusivi e sul disincentivare il ricorso all illegalità e alla pretesa assistenziale e al rispetto dell ambiente di vita 3. l equa dislocazione e la prevenzione di ogni forma di segregazionismo spaziale e urbanistico con l esclusione di nuovi agglomerati similari agli attuali insediamenti; 4. la creazione di percorsi individualizzati e la strutturazione da parte dell Aggiudicatario di diversi soluzioni possibili, in considerazione dell eterogeneità delle competenze e delle capacità dei beneficiari; 5. la temporaneità progettuale e la graduale compartecipazione alla spesa da parte del nucleo familiare riconosciuto in grado, al fine di sostenerlo in un cammino di autonomia attraverso la piena valorizzazione delle risorse personali; 6. monitoraggio dei casi dopo la conclusione dei percorsi di sostegno attivati. 7. perseguire il raggiungimento delle competenze trasversali indispensabili per abitare in un condominio e tramite il lavoro organizzato. 8. Educazione alla comunità e al rispetto dell ambiente ARTICOLO 7 - RUOLO DELL UFFICIO ROMA SINTI E CAMINANTI L Ufficio Rom Sinti e Caminanti per rispondere alla complessità del progetto: 1. collabora, preliminarmente all avvio delle azioni specifiche previste dal presente capitolato, con i Servizi Sociali del Municipio di riferimento sia per mettere a disposizione le informazioni relative alle 8

9 caratteristiche dei destinatari, sia per predisporre piani di lavori interni che rendano fluidi i processi di intervento dal momento dell avvio della sperimentazione (pregressi screening delle presenze, presa in carico e gestione casi complessi, attivazione servizi specifici ecc ); 2. collabora con i Gruppi di Polizia Locale territorialmente competenti per integrare ed aggiornare le esistenti analisi e raccolta dati, per avere piena contezza dei contesti sociali - ivi incluso informazioni e dati sull'età, sulla provenienza, al fine di procedere ad una valutazione del nuclei familiari a cui proporre la costruzione del percorso di inclusione 3. si impegna alla istituzione, di una "cabina di regia" per garantire il raccordo inter-istituzionale e per facilitare e monitorare l'andamento delle progettualità poste in essere. 4. L Ufficio Speciale RSC impegnerà con Determinazione Dirigenziale apposita la somma da erogare in contributi economici diretti in favore di singoli/nuclei familiari in condizioni di fragilità per favorire l inclusione abitativa e lavorativa per ospiti di qualsiasi insediamento per un periodo sperimentale di anni tre impegnando la somma di ,00 così distribuita: Anno ,00 Anno ,00 Anno ,00 5. Favorisce la collaborazione tra l Organismo aggiudicatario e il Servizio di sportello di accoglienza, mediazione linguistico culturale e segretariato sociale e quattro unità mobili, in favore delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti attivo dal 2019 al 2021 con l eventuale coinvolgimento in progetti specifici delle unità di strada e in particolare ivi considerati i mediatori culturali. 6. Promuove una sinergia tra l affidatario del servizio con i rappresentanti dei Municipi competenti territorialmente e di altre Strutture e Dipartimenti di Roma Capitale quali: Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Dipartimento Turismo, Formazione e Lavoro; Dipartimento Politiche Abitative; Dipartimento per il Patrimonio; Dipartimento Tutela Ambiente; Dipartimento Sviluppo lnfrastrutture e Manutenzione Urbana, Dipartimento progetti di sviluppo e finanziamenti europei. La sinergia attuativa con più referenti permetterà il monitoraggio del programma, la fluidificazione dei processi, la facilitazione amministrativa. 7. Persegue accordi di programma e protocolli di intesa, al fine di formalizzare la collaborazione con le altre istituzioni quali: UNAR (Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali), Regione Lazio, Area Città Metropolitana - Centri per l'impiego, Università, ASL, Prefettura, Polizia Locale, Questura, Anci. ARTICOLO 8 - IL PATTO DI RESPONSABILITÀ SOLIDALE La natura sperimentale della progettualità oggetto della presente procedura di gara e la volontà di procedere con il sostanziale coinvolgimento degli ospiti dei campi fin dalle prime fasi di elaborazione a garanzia delle dimensioni di autodeterminazione richiedono la concreta connessione tra la finalità del percorso e le azioni da svolgere, connessione che dovrà convergere nella sottoscrizione di specifico patto, denominato Patto di Responsabilità Solidale. Tale strumento diventa essenziale per accedere al percorso e per definire competenze, diritti ed oneri dei sottoscrittori. E indispensabile per rendere visibili le responsabilità assunte, garantire trasparenza e consentire di lavorare su possibili criticità con richiami agli impegni presi e a eventuali ri responsabilizzazioni, con la costruzione di percorsi flessibili, determinati da regole, valori e principi, ma aperti e personalizzabili. Per rafforzare il rapporto con il nucleo familiare nell'individuazione del percorso di inclusione più idoneo il Patto di Responsabilità Solidale dovrà essere sottoscritto da tutti i membri maggiorenni partecipanti in qualità di beneficiari del progetto. Quest'ultimo, elaborato dall affidatario del servizio con il supporto del Servizio Sociale municipale competente per territorio di attuale domicilio e del servizio sociale del Municipio o comune di destinazione se già presente al momento della sottoscrizione, secondo lo schema allegato al presente capitolato, dovrà contenere tutte le indicazioni relative al nucleo nel suo insieme, nonché quelle riferite ad ogni 9

10 singolo membro e il percorso con la declinazione di tutte le attività da espletarsi nelle diverse fasi, per il raggiungimento della piena integrazione sociale. Nel firmare tale accordo, il nucleo familiare si assume la responsabilità di garantire il rispetto di tutti gli impegni del Patto (garantire la frequenza scolastica dei minori, partecipare alle attività previste per la famiglia impegnarsi nella formale riconsegna al Dipartimento dell'unita abitativa assegnata, ecc.). ARTICOLO 9 PIANO DELLE ATTIVITÀ. Il presente Capitolato intende mettere a valore comune le esperienze di successo e le buone pratiche esistenti, pur con la consapevolezza che il loro utilizzo su "larga scala" impone necessarie ridefinizioni calibrate su ciascuna realtà. A questo scopo vengono indicate di seguito le azioni di sistema da realizzare prevedendo forme sinergiche di collaborazione sia con i beneficiari che con i diversi livelli istituzionali. Sono quindi a carico dell aggiudicatario le seguenti azioni: 9.1) MAPPATURA DELLE RISORSE, PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CON GLI STAKEHOLDERS COINVOLTI 1.A) Mappatura delle risorse: capitale sociale, competenze, organizzazione e bisogni. Tali dati verranno rilevati per mezzo di una griglia dettagliata, che sarà preparata sulla base dei risultati dello studio di fattibilità. La mappatura è finalizzata ad un approfondita analisi delle risorse e dei bisogni presenti nei campi coinvolti e dei loro partner operativi, individuati dall organismo affidatario, in relazione ai ruoli che ricopriranno nelle future attività da implementare. La mappatura sarà effettuata sotto il coordinamento scientifico ed il supporto metodologico dell aggiudicatario e implementato con l assistenza delle istituzioni locali, dei Rom beneficiari del progetto e dell eventuale ente terzo incaricato dell attività di tutoraggio. 1.B) Pratiche per l emersione delle attività economiche condotte irregolarmente e pratiche per la regolarizzazione di piccole attività 1.C) Preparazione degli actionplans ed identificazione delle potenziali attività economiche, dei luoghi, persone, istituzioni ed organizzazioni coinvolte nel piano. Gli stakeholder ricopriranno ruoli diversi con una dettagliata descrizione di ogni attività, inclusi i requisiti operativi e materiali per la realizzazione. 1.D) Preparazione di un business plan dettagliato per ogni gruppo familiare. Dovranno essere declinati: tempi e modalità di attuazione degli obiettivi di sviluppo secondo cronoprogramma, metodologia, follow-up e monitoraggio del progetto individualizzato (Il progetto richiede un follow up continuo con incontri di monitoraggio ravvicinati per consentire di intervenire per tempo nel caso di difficoltà). 1.E) Confronto con gli stakeholder coinvolti sugli actionplan, sulla metodologia per lo sviluppo dei business plan, sui risultati conseguiti ma anche sui rischi, le sfide e le soluzioni possibili (SWOT analysis, studi di fattibilità, di mercato e dei costi). Analisi dei rischi per minimizzare le possibilità di insuccesso. Finalizzazione dei business plan e loro validazione. 1.F) Disseminazione e comunicazione al pubblico del progetto e dei suoi risultati. L Aggiudicatario avrà il ruolo di assicurare il coordinamento complessivo del progetto ed il suo management amministrativo e finanziario, in partnership con gli stakeholder coinvolti. Ciò include: organizzazione e partecipazione degli attori sociali nel campo oggetto dell appalto; identificazione di esperti per il training in soft financial skills e per il sostegno all avviamento delle attività commerciali; contatti con la comunità per incoraggiarne la motivazione e garantire il sostegno per la sostenibilità del progetto; partecipazione agli incontri periodici fornendo suggerimenti e feedback sulle varie fasi progettuali; 10

11 armonizzazione e consolidamento degli input provenienti dagli esperti e dai vari partner e assicurazione di un flusso regolare e continuo di informazioni fra tutti i partner, gli esperti e gli stakeholder; scambio di buone pratiche, network operativo e supporto reciproco fra gli esperti e gli stakeholder del campo; organizzazione di incontri periodici dedicati al follow up del progetto (aspetti organizzativi, finanziari, di contenuto) e preparazione di report e documenti; risoluzione dei problemi; reporting; visibilità (sito web e altro); organizzazione del materiale per la disseminazione del progetto (sito web con notizie, descrizione del progetto ecc.); sottoporre all approvazione del committente i documenti finali (rapporti degli esperti, business ed actionplan, resoconti finali e report finanziari, aspetti burocratici, amministrativi e di auditing). 9.2) AZIONI PER L INCLUSIONE LAVORATIVA Considerato in premessa l assioma che per garantire un reddito e quindi l autonomia, ad una persona in stato di emarginazione, non è sufficiente offrirle un posto lavoro, si ritiene indispensabile promuovere interventi finalizzati ad implementare le capacità trasversali, propedeutiche a mantenere l occupazione. L obiettivo è favorire la promozione dei diritti di cittadinanza e di inserimento sociale attuando i seguenti processi, a partire da una accurata mappatura delle potenzialità, capacità e competenze presenti nel Villaggio Attrezzato. Azione preliminare sarà la ricerca di regolarizzazione (cittadinanza, apolidia, permesso di soggiorno) degli ospiti di Castel Romano anche tramite consulenze legali agli operatori che svolgono il servizio al fine di meglio indirizzare gli ospiti di Castelromano. Per queste azioni (tirocini, imprenditoria, etc) è prevista una somma dedicata calcolata annualmente che prevede la presentazione di proposte da parte dell Organismo aggiudicatario. Le azioni da avviare includono: 2.1) Organizzazione di corsi di formazione finalizzati alla creazione e la conduzione in autonomia di piccole realtà imprenditoriali di livello locale. Il percorso formativo punterà a consolidare e incrementare nei singoli partecipanti: la capacità tecnica ed analitica dei fenomeni legati alla piccola imprenditoria; la conoscenza del quadro normativo di riferimento della propria iniziativa imprenditoriale; la capacità di assicurare l autonomia ed integrità gestionale della propria iniziativa imprenditoriale; l attitudine a far di conto e a gestire la contabilità della propria realtà economica; comprendere il mercato di riferimento ed individuarne debolezze ed opportunità; 2.2) Creazione di relazioni fattive con il tessuto produttivo delle aree interessate e di quelle immediatamente limitrofe al fine di sostenere nella pratica l inclusione lavorativa (ad esempio attraverso attività di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro, partendo da una mappatura dell esistente). 2.3) La formazione proposta dovrà essere integrata anche con alcuni moduli individuali (talent management & personal development programs) non solo incentrati sulla autovalutazione e sul miglioramento delle proprie competenze (self-assessment), ma anche alla promozione di momenti di scambio tra i partecipanti per potenziare, in particolare, le tecniche comunicative, organizzative fino a quelle strategico-finanziarie. I contenuti da promuovere saranno i seguenti: mentoring and personal coaches il gruppo lavoro si occuperà di fornire il supporto adeguato in termini di strumenti e competenze per le prime fasi di avvio delle iniziative imprenditoriali aiutando gli ideatori a fare le scelte giuste in ordine ai processi lavorativi e strategico finanziari; 11

12 directed learning- il gruppo di lavoro si occuperà di promuovere una formazione diretta basata sulla pratica reale alla quale agganciare elementi teorici essenziali utili alla realizzazione e conduzione del progetto; rotation and on-the-job development.- il gruppo di lavoro si occuperà di fornire conoscenze semplici e diffuse utili a garantire un certo ricambio di personale tra le diverse iniziative progettuali messe in atto in modo tale da consentire una reale propagazione di competenze e abilità; target e recruitment il gruppo di lavoro si occuperà di elaborare un programma di coinvolgimento delle risorse al fine di consentire la realizzazione del maggior numero possibile di start-up; accompagnamento e monitoraggio del percorso di creazione d impresa; 2.4) Attivazione di tirocini formativi per i primi ingressi nel mondo del lavoro e per gli individui più giovani, con previsione di rimborsi spese per tutti i partecipanti e borse di studio per i più meritevoli; L obiettivo del gruppo di ricerca e formazione è quello in sintesi di offrire ad ogni individuo la possibilità di sviluppare le proprie competenze imprenditoriali assieme alle competenze tecniche e comportamentali per raggiungere obiettivo di autonomia e crescita. Strumenti come i tirocini sono insufficienti ai fini di una autosufficienza economica, e vanno perciò previste esclusivamente per i giovani che sono ormai fuori dal circuito dell obbligo scolastico. 2.5) Attivazione di interventi economici che possano sostenere l avvio di piccole realtà imprenditoriali o di quanto necessario per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc ) e monitoraggio sui risultati dell attività. Le modalità di erogazione e di esigibilità del presente incentivo all inclusione lavorativa saranno definite dall equipe di riferimento dell Ente aggiudicatario, dall Ufficio Speciale e dal servizio sociale municipale competente per territorio di provenienza. 2.6) Monitoraggio e controllo sulle attività avviate Revisione periodica e aggiornamento degli indicatori Analisi successi e fallimenti Analisi quantitativa e qualitativa dei dati Relazione di valutazione 9.3) AZIONI PER L INCLUSIONE ABITATIVA Considerato in premessa l assioma che per garantire l autonomia abitativa, ad una persona in stato di emarginazione, non è sufficiente offrirle una sistemazione alloggiativa, si ritiene indispensabile promuovere interventi finalizzati ad implementare le capacità trasversali, propedeutiche all Abitare in contesti condominiali e comunque secondo parametri riconducibili alla civile convivenza. Fermo restando i principi sopra descritti e a seguito dell individuazione dei nuclei familiari disposti ad iniziare un percorso di inclusione abitativa con la definizione condivisa delle esigenze e della valutazione di sostenibilità degli intendimenti che ciascun nucleo vorrà perseguire, si definiscono tre possibili scenari per l Aggiudicatario, ciascuno percorribile in modo direttamente proporzionale all eterogeneità dei beneficiari e in coerenza con i patti sottoscritti: 3.1) Reperimento attraverso il mercato immobiliare privato di abitazioni per i beneficiari in possesso delle condizioni minime economiche a sostenere le relative spese. Tale percorso prevede da parte dell Aggiudicatario: 12

13 - la realizzazione di incontri con privati per fornire rassicurazioni sulla regolarità degli accordi relativi ai contratti di locazione; sulla garanzia del monitoraggio relativo al rispetto degli accordi presi anche in base al Patto di Responsabilità Solidale; sulla forte presenza dell Aggiudicatario per effettuare percorsi di mediazione abitativa e di prevenzione di eventuali conflitti; - la realizzazione di interventi per preparare il vicinato alla convivenza, nella convinzione che la conoscenza reciproca e l intraprendere percorsi comuni fa Rom e non rom aiuti a smorzare i pregiudizi e i conseguenti conflitti. Si auspica la promozione di esperienze di associazionismo di vicinato che sperimentino percorsi virtuosi di lavoro e cooperazione con i Rom e Sinti coinvolti nel progetto, in favore della mixitè sociale; - l'affiancamento dei nuclei da parte di operatori specializzati che realizzeranno corsi di economia domestica per insegnare la relazione con i condomini e come affrontare le utenze relative a luce gas, acqua, tasse, servizi vari e se necessario corsi di lingua per adulti e giovani; - la facilitazione dell accesso dei beneficiari ai servizi e alle strutture disponibili nella zona della futura residenza. 3.2) Supporto motivazionale e materiale alle famiglie nella ricerca autonoma di soluzioni abitative (per es. incontri con i proprietari, verifica degli atti e del rispetto delle norme di sicurezza, di abitabilità ecc ). 3.3) Reperimento di alloggi attraverso l Associazionismo o altro, per i nuclei in situazione di particolare fragilità che non sono in grado di accedere nel breve periodo ad altre soluzioni abitative. L Aggiudicatario fornirà, tra l altro, il supporto tecnico necessario per la partecipazione ai bandi per l assegnazione di alloggi di edilizia popolare e nel monitoraggio delle graduatorie per chi ha già presentato la domanda. 3.4) Rientri volontari assistiti così come stabilito nella citata Delibera G.C. n. 70/17 per i Rimpatri assistiti occorre attivare progetti di rientro assistito volontario per famiglie più recentemente arrivate in Italia, con stipula di protocolli tra le competenti Autorità statali italiane ed estere, nonché con gli organismi di cooperazione internazionale, con le municipalità dei Paesi di provenienza degli ospiti per avviare programmi di rientro assistito volontario, correlati a progetti di inserimento socio-lavorativo e/o abitativo nel Paese di origine, mediante l erogazione di un contributo economico fino ad per persona singola e fino a per nucleo familiare. Le progettualità realizzate nel paese estero, dovranno essere programmate e monitorate in stretta sinergia con il Ministero degli Affari Esteri, la Questura, Prefettura di Roma e gli enti/istituzioni degli Stati di provenienza. Il contributo verrà erogato sulla base del raggiungimento delle diverse fasi del progetto, previa acquisizione da parte dell Ufficio della documentazione comprovante la concreta realizzazione delle azioni programmate. 9.4) CONTRIBUTI ECONOMICI Per supportare i percorsi di inclusione lavorativa e abitativa potranno essere erogati contributi economici a sostegno di singolo/nucleo familiare per un totale complessivo importo non superiore ad , secondo le modalità previste dalla disciplina Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale, parte integrante del Piano di Roma Capitale per l inclusione delle popolazioni rom, sinti e caminanti approvato con deliberazione della Giunta Capitolina n 105/2017 Il Patto di Responsabilità Solidale definirà la quota di compartecipazione alla spesa da parte del singolo/nucleo familiare. INCENTIVO ALL INCLUSIONE ABITATIVA Per supportare i percorsi di inclusione abitativa è prevista l erogazione di una somma mensile massima di 800 per singolo/nucleo familiare, secondo i criteri di cui ai successivi articoli, per un periodo non superiore ad anni due, per far fronte alle seguenti necessità: 13

14 - pagamento di una parte del canone di locazione, con graduale assunzione del totale onere a carico del nucleo interessato; - una tantum a sostegno del pagamento del deposito cauzionale, laddove richiesto nel contratto di locazione; - pagamento delle spese relative ai ratei di condominio con graduale assunzione dell'onere a carico del nucleo interessato; - pagamento in caso di affitto di terreni con immobile da ristrutturare; - pagamento delle principali spese relative alla conduzione dell immobile (utenze etc). In riferimento alla Deliberazione 70 del 17 aprile 2018 sono introdotto ulteriori misure: La possibilità di corrispondere il contributo per l inclusione abitativa direttamente ai proprietari degli immobili locati, sulla base di una procedura amministrativo contabile concordata con la Ragioneria Generale, a fronte della sottoscrizione e registrazione di un regolare contratto di locazione tra le parti (proprietario e beneficiario effettivo del contributo per l inclusione abitativa); La destinazione del contributo per il sostegno abitativo, entro il limite massimo definito nel piano individuale di intervento, a progetti di auto recupero e ristrutturazione di immobili reperiti dai beneficiari nel mercato privato, sul territorio nazionale, sulla base di specifiche condizioni riguardanti la documentazione relativa agli interventi edilizi, in conformità con la normativa di settore, e la liquidazione progressiva del contributo, secondo la tempistica prevista dal Patto di Responsabilità Solidale, previa presentazione di perizie tecniche attestanti lo stato di avanzamento dei lavori, fino alla concorrenza dell importo pattuito; La facoltà riservata a persone singole o piccoli nuclei, in condizioni di particolare fragilità e disagio - connesse all età, a gravi patologie e a limitazioni dell autonomia dei soggetti interessati - accertate dal Servizio Sociale di Roma Capitale, di ricorrere a forme di ospitalità temporanea presso terzi privati (es. famiglie, congiunti anche residenti fuori dal territorio di Roma Capitale) utilizzando quota parte del contributo a disposizione, previa sottoscrizione di progetti condivisi con i Servizi sociali territoriali, anche presso altri comuni; la liquidazione del contributo sarà modulata secondo la tempistica prevista dal Patto di Responsabilità Solidale. INCENTIVO ALL INCLUSIONE LAVORATIVA Sono previsti interventi economici a sostegno dell avvio di piccole realtà imprenditoriali (es. spese di costituzione dell impresa, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi necessari all attività imprenditoriale; quote iniziali di contratto di franchising; applicazioni aziendali inerenti l attività di impresa; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche) o per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. spese per acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc ) entro il limite massimo di per singolo/nucleo familiare. CRITERI E PARAMETRI Possono usufruire del contributo economico solo i nuclei che sottoscrivano il Patto di Responsabilità. L individuazione dei beneficiari delle specifiche misure di sostegno e la gradazione dei contributi sarà effettuata da un gruppo tecnico appositamente costituito composta dal Servizio Sociale dell Ufficio Speciale RSC, dal referente del Servizio Sociale municipale competente per territorio di provenienza e dal referente dell Ente aggiudicatario che ha proposto l aiuto. I parametri di riferimento per l acceso alle misure di sostegno sono definiti dall art.4 della citata disciplina Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale. L equipe, sulla base di quanto previsto nel Piano di Responsabilità Solidale sottoscritto da ciascun nucleo familiare aderente alla presente progettualità, nonché sulla verifica della reale adesione al percorso di inclusione, controllerà la necessità di erogazione dei suddetti incentivi e le relative modalità. Un attenzione particolare sarà rivolta alla costruzione dei percorsi in riferimento alle situazioni di maggiore fragilità, con la 14

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