Croce Rossa Italiana Comitato Locale Area Sud Milanese
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- Simona Spada
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1 Croce Rossa Italiana Comitato Locale Area Sud Milanese
2 PREMESSA Si definisce soccorso sanitario ogni attività di soccorso e trasporto di persone disposto o coordinato dalla COEU 118 che si concluda o meno presso una struttura di ricovero e cura accreditata per l emergenza urgenza. È altresì assimilabile al soccorso sanitario l attività di stazionamento in occasione di manifestazioni per le quali è prevista la presenza di personale e mezzi di soccorso. Attualmente AREU dirige l attività di soccorso sanitario di emergenza urgenza territoriale attraverso le COEU 118 (ubicate presso Aziende Ospedaliere nei principali capoluoghi di provincia). Per lo svolgimento del servizio si avvale di risorse umane, di beni e servizi messi a disposizione, tramite convenzioni, dalle Aziende Ospedaliere e dalle ASL regionali, da Enti pubblici, Associazioni di volontariato, Organismi Associativi e Cooperative Sociali. Questi ultimi soggetti forniscono i mezzi di soccorso di base e i relativi equipaggi per la copertura di tutto il territorio regionale secondo il principio di sussidiarietà che distingue Regione Lombardia e che viene ribadita come scelta strategica fondamentale. Secondo il DGR n. 6994/2008, scopo di AREU è quella di garantire, implementare e rendere sempre di più omogeneo il soccorso sanitario di emergenza urgenza nel territorio della Regione. L obiettivo è quello di definire le più adeguate modalità e procedure clinico-assistenziali e organizzative per offrire al cittadino un soccorso tempestivo ed efficace, attraverso la corretta ed efficiente gestione delle chiamate di soccorso da parte della COEU, l attivazione del mezzo di soccorso più appropriato e il trasferimento del paziente nel centro di cura più idoneo nel minor tempo e con la migliore assistenza possibile. Ciascun privato è obbligato a rispettare alcune norme imposte da Areu per lo svolgimento del soccorso sanitario emergenza urgenza che riguardano la manutenzione e chilometraggio dei mezzi, presidi obbligatori per il trasporto del paziente e non da ultimo la formazione del soccorritore.
3 I percorsi formativi del soccorritore esecutore, operanti su mezzi di soccorsi coordinati dal Servizio Sanitario Urgenza Emergenza, sono stati delineati nella DGR 37434/98, nella DGR 45819/99 e nel DGR 10306/02. Le citate norme prevedono la formazione di Centri di Formazione Riconosciuti e Accreditati (CEFRA), i quali hanno il compito di fare da intermediario fra le varie realtà territoriali di ogni Associazione e Areu, di organizzare il percorso formativo per ottenere la Certificazione Regionale obbligatoria per ciascun soccorritore e di aggiornare la documentazione sull attività formativa di ciascun soccorritore. BACKGROUND Attualmente il percorso formativo, della durata di 120 ore, è suddiviso in lezioni teoriche (circa 50 ore) e in addestramenti pratici (circa 70 ore) da svolgersi presso i CeFRA ed è gestito interamente da Istruttori regionali formati e abilitati da AREU. Al termine del percorso il Soccorritore deve aver acquisito competenze tecniche, cognitive e relazionali proprie del ruolo che dovrà ricoprire a bordo dei Mezzi di Soccorso di Base delle Associazioni di Soccorso convenzionate con l'azienda Regionale Emergenza Urgenza. Per ottenere la Certificazione Regionale, il candidato soccorritore dovrà superare le prove valutative previste dalla normativa regionale vigente, simulazione di scenario pratico e BLSD) organizzate dalle Articolazioni Aziendali Territoriali (AAT)di AREU. Come possiamo vedere il numero di ore dedicato alla parte teorica è nettamente inferiore rispetto gli addestramenti pratici, peculiarità che spesso può creare delle lacune e dei dubbi inespressi da parte del corsista. Vero è che il soccorritore non è un professionista sanitario ma visto che, la Regione Lombardia ha deciso di basare il soccorso Sanitario Emergenza Urgenza utilizzando figure formate riconosciute ma non professionali,
4 è opportuno avere un adeguata conoscenza riguardo le principali patologie che colpiscono la maggior parte della popolazione che vengono trasportate presso strutture di ricovero. Inoltre le ambulanze sono state fornite di presidi che permettono di fare diagnosi sul territorio anche in assenza di mezzi di soccorso avanzati. Spesso però nel momento in cui ci rapportiamo con l AAT di riferimento, il soccorritore rimane all oscuro su che tipo di patologia ha davanti e sul possibile rischio evolutivo della stessa, lasciando spazio all emotività e a mancata tempestività da parte dei soccorritori. OBIETTIVI: - Generali : Ampliare e approfondire le conoscenze Promuovere un approccio scientifico Creare i fondamenti per un assistenza affidabile, di alta qualità incentrata sul paziente - Specifici : Favorire una razionalizzazione del Soccorso Sanitario sul soggetto che dobbiamo trasportare Sviluppare capacità di osservazione sul paziente Prevenzione dei rischi evolutivi di ciascuna patologia Gestire emotività nella relazione con il paziente e i suoi familiari DESTINATARI: Volontari di Croce Rossa, in possesso di qualifica di TSSA o Certificazione Regionale
5 MODALITA DI SVOLGIMENTO E DURATA : Verranno programmati una serie di approfondimenti di carattere medico-sanitario organizzata dal Comitato Locale della Croce Rossa Italiana, in collaborazione con specifiche figure professionali che trattano e gestiscono le principali patologie con cui il soccorritore può entrare in contatto. Nello specifico patologie onco-ematologiche, cardiologiche e respiratorie, neurologiche e psichiatriche, ostetrico-ginecologiche, traumatiche e infettive. Gli incontri avranno durata di tre ore, durante le quali verranno illustrati i principali meccanismi fisio-patologici di ciascuna patologia, gli strumenti per individuarli, la corretta gestione e approccio al paziente e il possibile rischio evolutivo a cui le suddette possono andare incontro. In seguito alla parte frontale e pratica di ciascun incontro verrà lasciato spazio a dubbi e domande degli interlocutori presenti.
6 BIBLIOGRAFIA DGR n. 6994/2008 DGR 37434/98 DGR 45819/99 DGR 10306/02. Tuscan Emergency Medical Service Initiative (TEMSI)
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