ARRESTARE IL DECLINO E PROMUOVERE LO SVILUPPO DELL ANFITEATRO MORENICO DI IVREA

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1 ARRESTARE IL DECLINO E PROMUOVERE LO SVILUPPO DELL ANFITEATRO MORENICO DI IVREA UN PROGETTO DI INNOVAZIONE DELLE STRUTTURE ISTITUZIONALI DI GOVERNO DEL TERRITORIO UN PROGETTO DI SVILUPPO PER UN AMBIENTE ATTRATTIVO E SOSTENIBILE OVE VIVERE E LAVORARE

2 Una storia industriale lunga un secolo Il Canavese ha avuto un lungo periodo di grande sviluppo che l ha portato ad agire alla pari con protagonisti di livello mondiale sia in campo industriale e tecnologico, sia in quello socioculturale. In particolare l Eporediese ha visto insediarsi nel secolo scorso importanti imprese industriali: nel settore tessile: Rossari & Varzi e Soie di Chatillon nella meccanica di precisione: Diatto, Fasti, Argenterie del Canavese, Zanzi, Icas Marxer nella farmaceutica e infine l Olivetti che ha caratterizzato il territorio sul piano industriale e sociale Dagli anni 90 ha subito un forte declino con la progressiva scomparsa di tutte le maggiori aziende.

3 Il declino della grande industria Dati Confindustria Canavese ANNI 70 Anno 2008 OCCUPATI NELL INDUSTRIA ca DI CUI IN PMI 25% 75% N. DI PMI Occupati GRUPPO OLIVETTI nell AMI (Anno 1971)

4 Il coraggio di innovare Camillo Olivetti fonda la Olivetti Un prodotto nuovo: M1 prima macchina per scrivere in Italia Coraggio di investire come risposta a una crisi: si aprono 5 nuove filiali all estero La tecnologia come vantaggio competitivo: la calcolatrice Divisumma 24: costo Lit, prezzo Lit Una visione strategica: Olivetti, Telettra e Fairchild fondano la SGS, Società Generale Semiconduttori Un primato mondiale: l Elea 9003 completamente a transistor Ancora un passo avanti: l Olivetti Programma La forza di competere: la M Il coraggio di una nuova sfida: viene fondata la Omnitel

5 Ultimi dati sul Canavese da Confindustria Canavese Nel biennio si sono persi altri posti di lavoro (su circa, il 12%) In quattro anni il PIL è sceso del 10%, 3 punti in più della media regionale Negli ultimi 4 anni il fatturato dell industria elettronica locale è sceso del 25%

6 Un patrimonio da mettere a frutto Le competenze tecnologiche nel campo della meccanica fine, della meccatronica, del software e delle biotecnologie permangono in una pluralità di aziende medio-piccole. Inoltre l ampia diffusione della cultura in tutti i suoi aspetti, nel rispetto delle tradizioni e delle identità locali, ha creato una nuova classe sociale, quella dell operaio-contadino-piccolo proprietario, che ha potuto continuare a vivere nel Canavese, ciascuno nel proprio paese. Il più importante lascito culturale è quindi una forte percezione del territorio come un complesso organico da difendere e valorizzare in tutte le sue componenti con un nuovo patto sociale tra i cittadini, per innovare e competere.

7 Indice di competitività regionale UE: è definito come la capacità di offrire alle imprese e ai residenti un ambiente attrattivo e sostenibile ove vivere e lavorare 1. Lombardia Emilia Rom Lazio Veneto Piemonte - 15 su media UE = 0

8 I fattori dello sviluppo e dell innovazione UE Indice di competitività regionale Pilastri dell efficienza Aumento del potenziale dell economia regionale con l aumento dell efficienza e dell innovazione Pilastri base Pilastri dell innovazione 6. Istruzione superiore e permanente 7. Efficienza del mercato del lavoro 8. Dimensioni del mercato 1. Istituzioni 2. Stabilità macroeconomica 3. Infrastrutture 4. Sanità 5. Qualità dell istruzione primaria (sino a 15 anni) 9. Eccellenza tecnologica 10.Sofisticazione del business 11. Grado di innovazione

9 Unioni e fusioni di Comuni Unioni di Comuni Figura istituzionale presente e diffusa in Piemonte: circa 50, di cui la metà nelle province di Asti ed Alessandria Art. 32 comma 1 T.U. 267/00: L unione di comuni è l ente locale costituito da due o più comuni, di norma contermini, finalizzato all esercizio associato di funzioni e servizi. Organi: presidente, scelto tra i sindaci dei Comuni associati giunta, composta da assessori dei Comuni associati consiglio, composto da membri eletti - tra i propri componenti - dai singoli consigli dei Comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze e di ogni Comune E un ente locale di secondo grado, strumento per la gestione associata delle funzioni comunali, assume le decisioni importanti solo con il consenso di tutti (all unanimità dei rispettivi Consigli Comunali) Iter legislativo dell Unione: delibere dei Consigli comunali a maggioranza

10 Unioni e fusioni di Comuni Fusioni di Comuni Costituzione Art. 133 la Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni. Testo Unico Enti Locali Art.15 e 16 NO nuovi comuni con meno di abitanti alle comunità di origine sono assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi 10 anni di contributi appositi e deroga al patto di stabilità lo statuto può prevedere l istituzione di municipi nei territori delle comunità d origine lo statuto può prevedere, per i municipi, organi eletti a suffragio universale diretto Legge Delrio 7 aprile 2014, n. 56 ridisegna confini e competenze dell amministrazione locale; dispone sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e sulle Fusioni di Comuni

11 Unioni e fusioni di Comuni Fusioni di Comuni in Italia (ISTAT) 9 fusioni tra 24 Comuni (tutte al nord) Tutti comuni sotto i ab (tranne tre con un massimo di 8.000) Oggi sono in corso alcuni processi di fusione, anche al centro e con maggiore taglia demografica Fusioni di Comuni in Piemonte Strumento pressoché inutilizzato nel territorio piemontese (Verbania 1939, Montiglio Monferrato 1998, Mosso 1999) Dato che stupisce se si pensa che il Piemonte con la Lombardia è la regione con più comuni, e Torino è la provincia italiana con più comuni in assoluto.

12 Un Governo forte per l area territoriale omogenea Un Governo locale con capacità e competenze nella pianificazione e nel sostegno dello sviluppo del territorio Con maggior peso politico in rapporto alle istituzioni di livello superiore e maggior capacità di realizzazione di progetti complessi Con maggior autorevolezza per poter partecipare a progetti nazionali e europei con partner similari per dimensioni e competenze La dimensione delle Istituzioni è condizione indispensabile per la loro qualità

13 Quale è l aggregazione giusta? L aggregazione di Comuni in un ambito determinato per un fine dato (gestire un servizio, programmare, fare strategia) è un esercizio più volte ripetuto anche per il Canavese. (in senso orario: sub-ambiti del PTC provinciale, ASL e ATO del Piano Territoriale Regionale, esperienze storiche nel territorio eporediese) AMI AMI PRG intercomunali Comunità Montane Comunità collinari

14 L area omogenea L anfiteatro morenico di Ivrea (e la Val Chiusella) rappresenta un ambito storicamente interessato da caratteri omogenei in ordine a: Geologia e idraulica Natura e biodiversità Paesaggio Economia agricola Sviluppo economico industriale Cultura e tradizioni Di fatto coincidente con l Ambito di integrazione territoriale n 7 del Piano Territoriale Regionale, e con gli ambiti 28 e 31 del Piano Paesistico Regionale.

15 La frammentazione del territorio Piccoli Comuni < ab. Italia 70 % Piemonte 89 % AMI 95 % 66 Comuni 660 kmq abitanti 3 Comuni > ab. 5 Comuni < 300 ab. 22 Comuni < 5 kmq 66 Sindaci Assessori Consiglieri

16 AMI: una nuova città diffusa 1. Torino ab. 2. AMI ab. 3. Moncalieri a (oggi Ivrea 13 ) Dal Bilancio consuntivo 2011 in ML : AMI Totale entrate 119 di cui da Stato e Reg. 7,6 Totale uscite 123 di cui oneri finanziari 4 Indebitamento 84 N. Dipendenti 600 Esenzione dal patto di stabilità per 3 anni Trasferimenti da Stato + 20% per 10 anni Trasferimenti da Regione + 50% per 5 anni Riduzione oneri finanziari Obiettivo prioritario: investire per lo sviluppo

17 Servizi ai cittadini Mantenimento di servizi ai cittadini con strutture decentrate: Municipi con pro-sindaco e sino a 2 pro- Consiglieri Strutture qualificate e specializzate (Ufficio Tecnico, Urbanistica, Infrastrutture, Istruzione) Semplificazione degli iter procedurali con l abolizione degli enti di coordinamento intercomunali Investimenti in tecnologia per una risposta rapida e diffusa consentono di fornire ai cittadini servizi tempestivi, qualificati e strutturati senza far perdere le identità delle varie comunità

18 Aree di intervento prioritario Progettare la nuova struttura amministrativa, ispirata al principio di zero burocrazia Migliorare il sistema di infrastrutture fisiche e digitali del territorio Creare un polo culturale-educativo di eccellenza, rivolto a generare nuove competenze per lo sviluppo; rafforzare il sistema scolastico e la preparazione dei giovani Attrarre capitali pubblici e privati con facilitazioni allo startup di nuove imprese e sviluppo delle esistenti Nello schema che segue, queste 4 priorità sono messe a confronto con l azione strategica di Torino

19 Piano Strategico Priorità strategiche AMI Torino internazionale 2000 presentate ai Sindaci Progettare la nuova struttura amministrativa, ispirata al principio di zero burocrazia 2. Migliorare il sistema di infrastrutture fisiche e digitali del territorio 3. Creare un polo culturaleeducativo di eccellenza, rivolto a generare nuove competenze per lo sviluppo 4. Attrarre capitali pubblici e privati con facilitazioni allo start-up di nuove imprese e sviluppo delle esistenti

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