ARRESTARE IL DECLINO con un PROGETTO DI SVILUPPO di tutte le componenti dell Anfiteatro Morenico di Ivrea

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2 ARRESTARE IL DECLINO con un PROGETTO DI SVILUPPO di tutte le componenti dell Anfiteatro Morenico di Ivrea INNOVARE LE STRUTTURE ISTITUZIONALI di governo del territorio PROMUOVERE LA COMPETITIVITA per un territorio attrattivo e sostenibile ove vivere e lavorare

3 I fattori dello sviluppo e dell innovazione UE Indice di compe99vità regionale Pilastri dell innovazione 9. Eccellenza tecnologica 10.Sofisticazione del business 11. Grado di innovazione Pilastri base Pilastri dell efficienza 6. Istruzione superiore e permanente 7. Efficienza del mercato del lavoro 8. Dimensioni del mercato 1. Istituzioni 2. Stabilità macroeconomica 3. Infrastrutture 4. Sanità 5. Qualità dell istruzione primaria (sino a 15 anni)

4 DA DOVE VENIAMO

5 Una storia industriale lunga un secolo Il Canavese ha avuto un lungo periodo di grande sviluppo che l ha portato ad agire alla pari con protagonisti di livello mondiale sia in campo industriale e tecnologico, sia in quello socioculturale. In particolare l Eporediese ha visto insediarsi nel secolo scorso importanti imprese industriali: nel settore tessile: Rossari & Varzi e Soie di Chatillon nella meccanica di precisione: Diatto, Fasti, Argenterie del Canavese, Zanzi, Icas Marxer nella farmaceutica e infine l Olivetti che ha caratterizzato il territorio sul piano industriale e sociale Dagli anni 90 ha subito un forte declino con la progressiva scomparsa di tutte le maggiori aziende.

6 Il declino della grande industria Dati Confindustria Canavese ANNI 70 Anno 2008 OCCUPATI NELL INDUSTRIA ca DI CUI IN PMI 25% 75% N. DI PMI Occupa9 GRUPPO OLIVETTI nell AMI (Anno 1971)

7 Ultimi dati sul declino del Canavese da Confindustria Canavese Nel biennio si sono persi altri posti di lavoro (su circa, il 12%) Nel 2014 si sono persi altri 1000 posti In quattro anni il PIL è sceso del 10%, 3 punti in più della media regionale Negli ultimi 4 anni il fatturato dell industria elettronica locale è sceso del 25%

8 Indice di competitività regionale UE: è definito come la capacità di offrire alle imprese e ai residenti un ambiente attrattivo e sostenibile ove vivere e lavorare 1. Lombardia Emilia Rom Lazio Veneto Piemonte - 15 su media UE = 0

9 Un patrimonio da mettere a frutto Le competenze tecnologiche nel campo della meccanica fine, della meccatronica, del software e delle biotecnologie permangono in una pluralità di aziende medio-piccole. Inoltre l ampia diffusione della cultura in tutti i suoi aspetti, nel rispetto delle tradizioni e delle identità locali, ha creato una nuova classe sociale, quella dell operaio-contadino-piccolo proprietario, che ha potuto continuare a vivere nel Canavese, ciascuno nel proprio paese. Il più importante lascito culturale è quindi una forte percezione del territorio come un complesso organico da difendere e valorizzare in tutte le sue componenti con un nuovo patto sociale tra i cittadini, per innovare e competere.

10 AMI UN AREA OMOGENEA

11 L area omogenea L anfiteatro morenico di Ivrea (e la Val Chiusella) rappresenta un ambito storicamente interessato da caratteri omogenei in ordine a: Geologia e idraulica Natura e biodiversità Paesaggio Economia agricola Sviluppo economico industriale Cultura e tradizioni Di fatto coincidente con l Ambito di integrazione territoriale n 7 del Piano Territoriale Regionale, e con gli ambiti 28 e 31 del Piano Paesistico Regionale.

12 Le aree omogenee del Piano Territoriale Regionale?

13 I Comuni dell ambito individuato dal PTR sono gli stessi della nostra proposta per un comune unico dell AMI

14 La frammentazione del territorio Piccoli Comuni < ab. Italia 70 % Piemonte 89 % AMI 95 % 66 Comuni 660 kmq abitanti 3 Comuni > ab. 5 Comuni < 300 ab. 22 Comuni < 5 kmq 66 Sindaci Assessori Consiglieri

15 Uno Studio sui 320 Comuni Toscani ha mostrato un curioso andamento della spesa procapite complessiva. Andamento che farebbe supporre la convenienza della Fusione dell AMI in termini di risparmio sul funzionamento della macchina comunale. Oltre al risparmio totale, si evidenzia come parrebbe possibile una riduzione del 20% delle spese di funzionamento (Amministrazione generale e Organi istituzionali), che per l AMI vorrebbero dire 11 ml /anno circa. Dato che meriterebbe di essere studiato e approfondito con la dovuta scentificità. Spesa per abitante Comuni sino a ab. Comuni da 100 a 200 mila ab. Spesa totale Amministrazione generale Organi istituzionali Polizia, viabilità, trasporti Istruzione e sociale Cultura, sport, ricreazione Altre voci 0 270

16 UNIONI O FUSIONI?

17 Unioni di Comuni Unioni di Comuni Art. 32 comma 1 T.U. 267/00: L unione di Comuni è l ente locale costituito da due o più Comuni, di norma contigui, finalizzato all esercizio associato di funzioni e servizi. Colla Legge Delrio 7 aprile 2014, n. 56 è obbligatoria per i Comuni con meno di abitanti Organi: presidente, scelto tra i sindaci dei Comuni associati giunta, composta da assessori dei Comuni associati Consiglio, composto da membri eletti - tra i propri componenti - dai singoli consigli dei Comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze e di ogni Comune E un ente locale di secondo grado, strumento per la gestione associata delle funzioni comunali. Iter legislativo dell Unione: delibere dei Consigli comunali a maggioranza

18 Fusioni di Comuni Fusioni di Comuni Costituzione Art. 133 la Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni. Testo Unico Enti Locali Art.15 e 16 NO nuovi Comuni con meno di abitanti alle comunità di origine sono assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi 10 anni di contributi appositi e deroga al patto di stabilità lo statuto può prevedere l istituzione di Municipi nei territori delle comunità d origine e organi eletti a suffragio universale diretto Legge Delrio 7 aprile 2014, n. 56 ridisegna competenze dell amministrazione locale; dà disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e conferma le Fusioni di Comuni

19 Fusioni di Comuni Iter legislativo per la Fusione di Comuni E definito dalle Regioni, quindi differisce da una all altra. In Piemonte: delibera a maggioranza semplice dei Consigli dei Comuni che chiedono di fondersi; colle delibere, la Regione è obbligata ad indire un referendum consultivo tra i cittadini, in base al cui risultato la Regione stessa vara una legge che dichiara la fusione. In Veneto ad es. per chiedere il referendum basta (in alternativa): almeno elepori; ogni consigliere regionale; Giunta regionale; almeno 10 Consigli comunali; uno o più Consigli comunali con almeno abitanv

20 Unioni e fusioni di Comuni Molti studi hanno sottolineato i limiti o le criticità nel funzionamento delle Unioni. Fra questi certamente l elevata complessità non solo delle procedure ma anche dei processi decisionali, una complessità che deriva dalla natura di ente associativo di secondo grado. Se si tratta di molte funzioni conferite all unione, allora la fusione potrebbe rappresentare una semplificazione desiderabile, in quanto in grado di risolvere la paradossale situazione di organi eletti in primo grado che governano servizi e risorse tramite un organo di secondo grado nel quale, inevitabilmente, hanno perso potere decisionale. In sintesi, la nascita del Comune unico prospetta, rispetto all Unione, maggiore trasparenza e democraticità nei processi decisionali, nel rapporto fra maggioranza e opposizione e, non ultimo, in quello fra cittadini e organi politici. La fusione si presenta dunque come una trasformazione volta non solo a razionalizzare organi, strutture e livelli ma anche ad accrescere la governabilità, la responsabilità e la legittimazione dei processi politici locali. Brunetta Baldi e Giovanni Xilo da ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO / Quaderni Emilia-Romagna

21 Un esempio: l Unione Eporediese Unione tra i 6 Comuni (delibera d indirizzo del gennaio 2015) : Ivrea, Cascinette d Ivrea, Banchette, Montalto Dora, Samone, Fiorano Ente di secondo livello che gestirà le risorse di 4 funzioni: Protezione Civile Vigili urbani Catasto Trasporto pubblico locale L Unione sarà governata da una struttura di 29 persone, 6 Sindaci e 23 Consiglieri, tra cui saranno eletti una Giunta e un Presidente.

22 LA NOSTRA PROPOSTA una città nuova con strutture autorevoli e la capacità di pianificare il suo sviluppo

23 AMI: una nuova città diffusa 1. Torino ab. 2. AMI ab. 3. Moncalieri (oggi Ivrea 13 ) Dal Bilancio consuntivo 2011 in ML : AMI Totale entrate 119 di cui da Stato e Reg. 7,6 Totale uscite 123 di cui oneri finanziari 4 Indebitamento 84 N. Dipendenti 600 Esenzione dal patto di stabilità per 5 anni Trasferimenti da Stato + 20% per 10 anni Trasferimenti da Regione + 50% per 5 anni Riduzione oneri finanziari Obiettivo prioritario: investire per lo sviluppo

24 Un Governo forte per l area territoriale omogenea Un Governo locale con capacità e competenze nella pianificazione e nel sostegno dello sviluppo del territorio Con maggior peso politico in rapporto alle istituzioni di livello superiore e maggior capacità di realizzazione di progetti complessi Con maggior autorevolezza per poter partecipare a progetti nazionali e europei con partner similari per dimensioni e competenze La dimensione delle Istituzioni è condizione indispensabile per la loro qualità

25 Servizi ai cittadini Municipi con pro- Sindaco e sino a 2 pro- Consiglieri per i servizi primari ai cinadini e per aovità caraneris9che locali StruPure qualificate e specializzate (Ufficio Tecnico, UrbanisVca, InfrastruPure, Istruzione) Semplificazione degli iter procedurali con l abolizione degli env di coordinamento intercomunali InvesVmenV in tecnologia per una risposta rapida e diffusa consentono di fornire ai cinadini servizi tempes9vi, qualifica9 e strunura9 senza far perdere le iden9tà delle varie comunità

26 Priorità strategiche per lo sviluppo Progettare la nuova struttura amministrativa, ispirata al principio di zero burocrazia Migliorare il sistema di infrastrutture fisiche e digitali del territorio: banda extra-larga, collegamenti ferroviari e autostradali, trasporti eco-compatibili Creare un polo culturale-educativo di eccellenza, rivolto a generare nuove competenze per lo sviluppo; rafforzare il sistema scolastico e la preparazione dei giovani Attrarre capitali pubblici e privati con facilitazioni allo start-up di nuove imprese e sviluppo delle esistenti, nell industria, nell agricoltura, nel turismo, nei servizi

27 Piano Strategico Priorità strategiche AMI Torino internazionale 2000 presentate ai Sindaci ProgeNare la nuova strunura amministra9va, ispirata al principio di zero burocrazia 2. Migliorare il sistema di infrastrunure fisiche e digitali del territorio 3. Creare un polo culturale- educa9vo di eccellenza, rivolto a generare nuove competenze per lo sviluppo 4. ANrarre capitali pubblici e priva9 con facilitazioni allo start- up di nuove imprese e sviluppo delle esistenv

28 Attività passate e prossime future : elaborazione idee e studi in ambito Forum Democratico del Canavese Tullio Lembo, 4 riunioni con Sindaci e amministratori Novembre 2014: costituzione Comitato AMIunaCittà, conferenza stampa di lancio, lettera aperta di sottoscrizione, sito web Gennaio 2015: incontri con Chiamparino (Presidente Regione Piemonte, il 06.01) e Fassino (Sindaco metropolitano, il 20.01), riunione coi firmatari (il 26.01) due piani di azione: verso le istituzioni per richiedere supporto politico e aiuto al progetto verso i cinadini: diffusione idea e richiesta di coinvolgimento e di contribu9

29 PER FARE il progeno di modello di nuova cinà diffusa la raccolta di idee e di proposte sui temi prioritari di sviluppo la loro trasformazione in progeo da parte di tu^ i portatori di interesse e le isvtuzioni del territorio, della Regione e della CiPà metropolitana Inizieremo quindi con un processo di ascolto e di partecipazione di tuo i cinadini

30 Tramite il sito potrete seguire le attività del Comitato, sottoscrivere la lettera aperta e segnalare con l la disponibilità a dare il vostro contributo di tempo ed idee Si accettano volentieri contributi, da versare sul conto corrente presso Banca Sella Ivrea IBAN IT53 T

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