UFFICIO DI PRESIDENZA
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1 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO VIII LEGISLATURA UFFICIO DI PRESIDENZA P. A. Prot. n Presidente: Marino Finozzi X -- Vicepresidente: Carlo Alberto Tesserin X -- Deliberazione 075 Vicepresidente: Giampietro Marchese X -- Consigliere-Segretario: Moreno Teso X -- Seduta del 28 luglio 2009 Consigliere-Segretario: Franco Frigo X -- Segretario: Roberto Zanon Segretario regionale per gli affari generali, giuridici e legislativi O g g e t t o : Direttive per la formulazione delle proposte di budget, del Programma operativo e del bilancio di previsione dell anno 2010 e del bilancio pluriennale e individuazione dei Centri di responsabilità. Il Relatore Consigliere Segretario Franco Frigo riferisce quanto segue. Il Regolamento interno per l amministrazione, la contabilità e i servizi in economia del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 27 del 25 giugno 2008, ha introdotto nell ordinamento del Consiglio regionale un modello di governo fondato sulla logica della programmazione e del controllo di gestione ossia sulla definizione di obiettivi espliciti utili per orientare e guidare lo svolgimento della gestione strategica ed operativa e sull esigenza di verificarne l attuazione. All Ufficio di Presidenza compete l approvazione delle linee guida e delle direttive (art. 5 Reg.to cont.), l individuazione dei Centri di responsabilità (art. 21 Reg.to cont.), la predisposizione del progetto di bilancio (art. 9 e 11 Reg. to cont.) da sottoporre al Consiglio regionale per i provvedimenti di competenza, l approvazione del programma operativo (art. 12 Reg.to cont.) e del budget (art. 20 Reg.to cont.). Con l avvio dell Ottava legislatura l Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 178 del 5 ottobre 2005, ha ritenuto opportuno approvare le Linee guida per la progettazione e programmazione nel medio 1
2 termine dei servizi e delle attività delle strutture dell Assemblea regionale (Allegato C) come atto di indirizzo politico-istituzionale avente la funzione di quadro di riferimento per le direttive per la formulazione delle proposte di budget, del programma operativo e del bilancio di previsione già a partire dall anno 2006 e con proiezione sui bilanci 2007 e 2008, con la possibilità di essere adattate e integrate in relazione ai risultati ottenuti con la gestione amministrativa, oltre che in ragione del concreto evolversi delle dinamiche politiche ed istituzionali. A metà legislatura l Ufficio di Presidenza con deliberazione n. 126 del 22 luglio 2008 ha approvato una nota di aggiornamento delle linee guida, con riferimento alle direttive della gestione amministrativa, per gli esercizi 2009 e 2010 (Allegato B). anno. L Ottava legislatura si concluderà con le elezioni previste per l inizio della primavera del prossimo Allo scopo di orientare la programmazione delle attività delle strutture entro l arco temporale del primo quadrimestre del 2010, l Ufficio di Presidenza con deliberazione in data odierna valuta opportuno approvare un documento di direttive che è limitato nell indicazione degli obiettivi strategici in quanto finalizzato a garantire la transizione all avvio della Nona legislatura, ma che costituisce l occasione per un necessario bilancio della gestione amministrativa complessiva dell Ottava legislatura e l opportunità di segnalare al nuovo Ufficio di Presidenza, eletto dall Assemblea legislativa rinnovata, le più rilevanti criticità che tuttavia permangono nella mappa di riferimento per la gestione amministrativa inizialmente disegnata e successivamente aggiornata con i citati provvedimenti. Di conseguenza, ai sensi dell articolo 20 del Regolamento di contabilità, al fine di avviare il processo di formulazione del budget per la predisposizione del bilancio annuale di previsione, con il presente provvedimento si tratta di procedere per l anno 2010, all approvazione del succitato documento di direttive (Allegato A). Al riguardo si sottolinea che le direttive costituiscono una diretta ed immediata esplicazione della funzione di indirizzo assegnata all'organo politico dall articolo 5 del Regolamento di contabilità e si qualificano come indicazioni di obiettivi e indirizzi di carattere sia generale che particolare, volte a orientare le scelte e le proposte della dirigenza relativamente alle attività ed interventi da porre in essere, nonchè gli obiettivi da utilizzare ai fini della valutazione delle prestazioni dirigenziali. Tale documento di direttive è finalizzato alla formulazione di previsioni articolate per Centri di responsabilità relativamente ai risultati da conseguire e alle attività da realizzare sulla base delle risorse disponibili. A norma dell articolo 21 del citato regolamento i centri di responsabilità corrispondono ad entità organizzative esistenti, individuate dall Ufficio di Presidenza, tra le strutture apicali all interno delle Segreterie e le Segreterie stesse (circolare esplicativa del Regolamento di contabilità approvata con deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 201 del 22 dicembre 2008). Una volta approvate le direttive da parte dell'ufficio di Presidenza, i Centri di responsabilità provvederanno all'elaborazione e formalizzazione delle proposte di budget e delle risorse necessarie per il loro conseguimento. Tali proposte, opportunamente valutate, anche nell ottica di un azione di razionalizzazione e di contenimento della spesa perseguita da questo Ufficio di Presidenza, costituiranno la base per l'elaborazione del bilancio annuale di previsione, nonché del bilancio pluriennale. 2
3 La formalizzazione definitiva dei budget - a seguito dell'approvazione del bilancio annuale di previsione sancirà l'assegnazione degli stanziamenti a ciascun centro di responsabilità, attraverso il programma operativo di cui all'art. 25 della L.R. 1/1997 e all'art. 12 del Regolamento di contabilità. Con il presente provvedimento è pertanto necessario procedere: 1) all approvazione dell allegato documento di Direttive (Allegato A), che forma parte integrante del presente provvedimento; a cui i Centri di responsabilità devono attenersi nella formulazione delle proposte di budget e del programma operativo per la predisposizione del bilancio di previsione dell anno 2010, nonché del bilancio pluriennale ; 2) ad individuare, tra le entità organizzative esistenti, quali Centri di responsabilità le strutture amministrative di seguito elencate e come titolari i dirigenti responsabili di tali strutture: Segreteria regionale per gli affari generali, giuridici e legislativi; Direzione regionale assistenza legislativa; Direzione regionale rapporti e attività istituzionali; Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi; Unità operativa nuovo sistema informativo; Unità complessa servizi tecnici e gestione sedi; Unità complessa per il sistema informativo; Ufficio stampa; Ufficio del Difensore civico; Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all Ufficio di Presidenza il presente provvedimento. L'UFFICIO DI PRESIDENZA - udito il relatore, il quale da atto che la Direzione competente ha dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza delle norme regionali e statali in materia; - visto il Regolamento interno per l amministrazione, la contabilità e i servizi in economia del Consiglio regionale approvato con deliberazione consiliare nella seduta del 25 giugno 2008; - vista la Circolare esplicativa del Regolamento di contabilità approvata dall Ufficio di Presidenza con deliberazione n. 201 del 22 dicembre 2008; - viste le linee guida per la progettazione e programmazione nel medio termine dei servizi e delle attività delle strutture dell Assemblea regionale, approvate da questo Ufficio di Presidenza nella seduta del 5 ottobre 2005 con deliberazione n. 178 e riconfermate con deliberazione n. 152 del 31 luglio 2006; - vista la nota di aggiornamento delle suddette linee guida approvate da questo Ufficio di Presidenza nella seduta del 22 luglio 2008 con deliberazione n. 126; - ritenuto di dover provvedere nel senso proposto; - a voti unanimi e palesi; d e l i b e r a 1) di approvare l allegato documento di Direttive (Allegato A), che forma parte integrante del presente provvedimento; a cui i Centri di responsabilità devono attenersi nella formulazione delle proposte di 3
4 budget e del programma operativo per la predisposizione del bilancio di previsione dell anno 2010, nonché del bilancio pluriennale ; 3) di individuare, tra le entità organizzative esistenti, quali Centri di responsabilità le strutture amministrative di seguito elencate e come titolari i dirigenti responsabili di tali strutture: Segreteria regionale per gli affari generali, giuridici e legislativi; Direzione regionale assistenza legislativa; Direzione regionale rapporti e attività istituzionali; Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi; Unità operativa nuovo sistema informativo; Unità complessa servizi tecnici e gestione sedi; Unità complessa per il sistema informativo; Ufficio stampa; Ufficio del Difensore civico. La Direzione amministrazione bilancio e servizi provvederà all esecuzione. Letto, confermato e sottoscritto. IL SEGRETARIO REGIONALE per gli affari generali, giuridici e legislativi f.to Roberto Zanon IL PRESIDENTE f.to Marino Finozzi 4
5 Proposta di deliberazione Oggetto: Direttive per la formulazione delle proposte di budget, del Programma operativo e del bilancio di previsione dell anno 2010 e del bilancio pluriennale e individuazione dei Centri di responsabilità. Seduta Ufficio di Presidenza del 28 luglio 2009 Struttura proponente Direzione ABS Unità complessa Bilancio e ragioneria VISTO: Se ne propone l adozione attestandone la conformità agli atti, la regolare istruttoria e la compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale. Venezia, 23 luglio 2009 IL DIRIGENTE REGIONALE f.to p/dott. Roberto Valente dott.ssa Paola Rappo DIREZIONE REGIONALE AMMINISTRAZIONE, BILANCIO E SERVIZI In conformità di quanto previsto dagli art. 33 e 34 del Regolamento interno per l amministrazione, la contabilità e i servizi in economia del Consiglio regionale, approvato con provvedimento n. 27 del 25/06/2008, si appone il visto di regolarità contabile sui sottonotati impegni di spesa Esercizio (C/R) Capitolo N. Impegno Somme impegnate Eventuale deliberazione di impegno Venezia, 23 luglio 2009 IL DIRIGENTE REGIONALE f.to p/dott. Roberto Valente dott.ssa Paola Rappo 5
6 A CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Ottava Legislatura DIRETTIVE DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA PER IL 2010 (articolo 5, comma 1, lettera a), del Regolamento interno per l amministrazione, la contabilità e i servizi in economia del Consiglio regionale - deliberazione del Consiglio regionale del Veneto n. 27 del 25 giugno 2008) A. PREMESSA Nel corso della ottava legislatura regionale le direttive per la gestione amministrative sono state dettate annualmente dall Ufficio di Presidenza alle strutture amministrative sulla base di un apposito documento programmatico denominato Linee-guida per la progettazione e programmazione nel medio termine dei servizi e delle attività delle strutture dell Assemblea regionale (deliberazione UP n. 178 del 5 ottobre 2005) e integrato a metà legislatura con la Nota di aggiornamento per l orientamento delle attività nell ultima parte della legislatura (deliberazione UP n. 126 del 22 luglio 2008). Poiché l ottava legislatura si concluderà con le elezioni previste per l inizio della primavera 2010, le direttive della gestione amministrativa e operativa 2010 debbono essere collocate entro l arco temporale del primo quadrimestre dell anno e limitate negli scopi e finalità a garantire la transizione, l avvio della nona legislatura ed il passaggio delle consegne all Ufficio di Presidenza eletto dall Assemblea rinnovata, cui spetterà ulteriormente definire e integrare le direttive per la gestione dei restanti tre quadrimestri del Il documento delle direttive 2010 costituisce peraltro l occasione per un bilancio della gestione amministrativa complessiva dell ottava legislatura, al fine non solo di evidenziare l acquisito che rappresenta vantaggio e patrimonio per il consiglio che rappresenterà il Veneto tra il 2010 ed il 2015, ma anche di segnalare le più rilevanti criticità che permangono e che, a giudizio dell organo di gestione e garanzia che passa il testimone, meritano di essere affrontate all inizio della nuova legislatura. Le linee-guida per la gestione nella ottava legislatura Le linee-guida della ottava legislatura individuavano nel compimento della riforma istituzionale nuovo statuto, nuovo regolamento consiliare, nuova organizzazione dei servizi e delle strutture di supporto e assistenza all assemblea ed ai suoi organi interni l asse centrale per la gestione amministrativa e organizzativa. Asse sul quale imperniare quattro principali azioni. 1. Collocare l assemblea regionale al centro della governance del Veneto, in particolare mediante: a) l esercizio della rappresentanza generale della comunità regionale, al fine di garantire una compiuta espressione dei diversi valori, bisogni e interessi in essa presenti; b) la comunicazione del proprio ruolo di organo parlamentare dell istituzione regionale e come tale di centro di equilibrio del complessivo sistema delle autonomie amministrative, funzionali e sociali; 1/8
7 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 c) l integrazione delle tradizionali procedure di partecipazione su singoli problemi e proposte legislative non solo con nuove forme di consultazione in grado di promuovere relazioni stabili tra i soggetti che riconoscono nel Consiglio regionale la sede per l espressione dei diversi livelli di rappresentatività della comunità regionale (conferenze permanenti), ma anche mediante progetti credibili e condivisibili di e-democracy. 2. Valorizzare la funzione di controllo del Consiglio, in particolare attraverso la sperimentazione di strumenti di valutazione ex post dei risultati effettivamente ottenuti delle leggi regionali e dalle conseguenti politiche attuate dall esecutivo (controllo della spesa e dell azione delle agenzie regionali). 3. Rafforzare le relazioni con i parlamenti regionali della nuova Europa e la presenza del Consiglio regionale del Veneto nelle loro forme associative (CALRE). 4. Partecipare alla sfida della competizione globale assicurando qualità all istituzione consiliare ed alle sue strutture, in particolare mediante: a) il potenziamento dei servizi di consulenza e assistenza tecnico-giuridica; b) la riorganizzazione delle strutture attive a vario titolo negli ambiti della documentazione e della ricerca; c) forme di coordinamento operativo e organizzativo tra le strutture competenti in materia di informazione e comunicazione; d) lo sviluppo e l ammodernamento del sistema informativo; e) una gestione attenta delle risorse finanziarie, al fine di condividere gli sforzi di risanamento economico e finanziario che debbono impegnare tutte le pubbliche istituzioni. B. LE CRITICITÀ Il mancato compimento della riforma istituzionale ha naturalmente cambiato la mappa di riferimento disegnata per la gestione amministrativa, impedendo di affrontare criticità organizzative e operative non risolvibili senza opportune modifiche prima statutarie e quindi normative. La regolazione del processo decisionale La frammentazione obsoleta rispetto alla complessità delle situazioni da interpretare e regolare e delle conseguenti politiche da prevedere delle competenze per materia nelle sette commissioni permanenti; un articolazione organizzativa delle strutture di segreteria che richiede da tempo di essere aggiornata alle luce di quanto è già avvenuto in diverse assemblee legislative regionali; la separazione operativa della struttura dedicata alla documentazione; un incompleta definizione degli strumenti informativi e di valutazione ex ante: sono questi alcuni dei motivi del decadimento qualitativo delle attività istruttorie svolte dalle commissioni permanenti, accanto ovviamente ai più determinanti motivi di natura politica. Questo decadimento ha ridotto a mero passaggio formale la prima lettura in commissione, confinando l attività di law making nella sola e unica lettura dell aula. Lettura che invece è regolamentata e proceduralizzata peraltro da norme datate oltre un ventennio fa (1987) per essere, come in tutti i parlamenti occidentali, una lettura di secondo livello, di natura politica e non tecnico-giuridica. Questo nodo, se non risolto subito all inizio della nona legislatura, potrebbe comprometterne lo svolgimento in termini di rendimento istituzionale (qualità e tempestività delle decisioni e delle norme approvate). Da tale considerazione, scontate le prerogative della politica, scaturisce la seguente direttiva di gestione: I. Attivare all inizio del 2010 un gruppo di lavoro, coordinato dalla segreteria generale, al fine di produrre entro il primo quadrimestre, una proposta di modifica del regolamento, comparata con altri regolamenti parlamentari italiani ed europei, e 2/8
8 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 articolata in più opzioni nelle disposizioni con maggiore significato ed impatto politico nella logica maggioranza/opposizione. L organizzazione dei servizi di supporto La riorganizzazione complessiva delle strutture consiliari costituisce un secondo obiettivo, posto ma non raggiunto nel quinquennio , che viene passato alla nona legislatura. Obiettivo non raggiunto perché dipendente dalla norma sulla piena autonomia organizzativa (sintetizzata nel ruolo separato del personale consiliare rispetto alla Giunta regionale) che avrebbe dovuto essere recata dal nuovo statuto, con il conseguente superamento della disciplina che discende attualmente dalla l.r. 1/1997 (articolo 8). Particolarmente critico appare il nodo delle strutture e degli strumenti di documentazione e informazione a supporto delle decisioni dell assemblea e delle sue commissioni. Se non trova giustificazione un attività di disegno di una nuova organizzazione e di elaborazione di un nuovo regolamento di organizzazione, in assenza di precise indicazioni che non possono non discendere dallo Statuto, si configura comunque utile, a prescindere dalla scelte macro-organizzative che spettano al nuovo Ufficio di Presidenza ed al prossimo Consiglio, un attività di razionalizzazione e riordino delle funzioni amministrative, finalizzata sia alla semplificazione dei procedimenti con la previsione di una maggiore assunzione in capo ai dirigenti dei centri di responsabilità di atti di mera gestione oggi sottoposti all approvazione dell Ufficio di Presidenza, sia alla riduzione dei costi ed alla ottimizzazione delle risorse impiegate. Ne discendono le seguenti direttive: II. Semplificare la gestione amministrativa, distinguendo puntualmente gli atti di indirizzo e di gestione strategica, in capo all Ufficio di Presidenza, da quelli di gestione esecutiva, in capo ai dirigenti dei centri di responsabilità. III. Proseguire nell attività di analisi dei carichi di lavoro delle varie strutture, con priorità per i servizi amministrativi e tecnici rispetto ai servizi di assistenza e consulenza, al fine di eliminare le inutili frammentazione dei processi, di razionalizzare e accorpare le funzioni e di ottimizzare l allocazione delle risorse. IV. Attivare un gruppo di lavoro, coordinato dalla segreteria generale, al fine di elaborare, una proposta interna largamente condivisa di riorganizzazione complessiva dei servizi di segreteria delle commissioni e del servizio studi e documentazione, allo scopo di allineare l organizzazione dei servizi di assistenza e consulenza tecnica alle commissioni a quella delle più efficienti assemblee legislative regionali italiane. C. IL VALORE ACQUISITO PER LA NONA LEGISLATURA L integrazione degli strumenti e delle piattaforme di comunicazione L impegno di agire da parlamento del Veneto è stato secondato dall impegno di comunicare da parlamento regionale. L ottava legislatura ha visto infatti un cambiamento importante nelle attività di comunicazione ed informazione dell assemblea, grazie all integrazione di strumenti e piattaforme informativi decisamente orientati verso Internet ed il sistema radio-televisivo. Il sistema di produzione e distribuzione di servizi radiotelevisivi, l organizzazione della rassegna stampa come banca dati interamente informatizzata, da cui estrarre tempestivamente all occorrenza anche dossier tematici, l offerta delle dirette internet: sono punti di forza acquisiti, sulla base dei quali, anche in virtù del nuovo sistema informativo in via di realizzazione, sarà possibile nella nona legislatura poggiare ulteriori e ancora più efficaci strategie comunicative. Nel riconfermare quindi, anche per il 2010, l impiego di tutti i consolidati strumenti di informazione e di comunicazione del Consiglio, si evidenziano le seguenti direttive specifiche: 3/8
9 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 V. Integrare i tradizionali strumenti di comunicazione partecipazione a rassegne, forum, mostre, organizzazione di eventi con le potenzialità comunicative offerte dal Web e dalla multimedialità, mettendo insieme i diversi messaggi e linguaggi che lo strumento consente (dallo scritto al parlato, dalle immagini fisse ai filmati) e utilizzando ogni mezzo e tecnica disponibili (dal comunicato al videocomunicato, dal notiziario alla diretta, dal satellite alla web cam). VI. Completare l opera di archiviazione informatica dei materiali prodotti dall Ufficio Stampa (in particolare foto, filmati, rassegne stampa, registrazione di sedute e di altri avvenimenti), con l obiettivo di consegnare al prossimo Consiglio un patrimonio storico e documentaristico di notevole importanza; in questa prospettiva trova adeguata collocazione la pubblicazione del volume sui 40 anni di storia della Regione. VII. Assistere con attenzione particolare la consultazione elettorale regionale, con il duplice obiettivo di favorire un voto il più possibile informato e di fornire particolare visibilità al Consiglio nel momento dell avvio della nuova legislatura; il perseguimento di questo secondo obiettivo dovrà comprendere, oltre alla pubblicizzazione dell attività dell Osservatorio elettorale, perfezionatasi nelle ultime elezioni del 2009, anche la gestione mediatica della competizione elettorale, con la previsione di iniziative (proiezioni di voto regionali, allestimento di studi televisivi) che richiamino in Palazzo Ferro Fini l attenzione dei mezzi di comunicazione e dell intera comunità regionale. Nuovi spazi e strumenti di ascolto e consultazione La Conferenza regionale sulle dinamiche economiche e del lavoro (CREL) ha ottenuto consensi e livelli qualitativi e quantitativi di partecipazione per certi aspetti sorprendenti, a conferma della stanchezza dei tradizionali rituali di partecipazione e consultazione proposti agli attori della vita economica e sociale regionale sia dalle audizioni delle commissioni consiliari che dai tavoli di consultazione della Giunta regionale. Al fine di valorizzare adeguatamente l attività della CREL è dunque opportuno: VIII. Raccogliere in forma sintetica un apposita pubblicazione, da ultimare entro il primo bimestre 2010, i passaggi salienti dell attività del CREL. I risultati lusinghieri ottenuti nell ultimo triennio e riconosciuti anche in ambito nazionale dal progetto di e- democracy, denominato Terzo Veneto e centrato sulla promozione di reali processi partecipativi mediante la Rete, confermano della bontà dell idea alla base del progetto medesimo che deve essere perseguita continuando a puntare sulla effettività delle politiche regionali rispetto alle quali si chiede attenzione e partecipazione, evitando una deriva di natura meramente promozionale dell immagine del Consiglio. Tra le significative iniziative di e-democracy intraprese, per le quali si dovranno prevedere ulteriori investimenti nel medio periodo, il progetto Civil Life si configura come il contenitore ideale per una rinnovata attenzione nei confronti del mondo scolastico finalizzata alla crescita di qualità e innovazione della proposta di educazione didattica alla cittadinanza attiva dei giovani e degli studenti. Proposta che vede, in ogni caso, il fulcro nel rafforzamento quali-quantitativo delle visite guidate a Palazzo Ferro Fini. Il successo della sperimentale consultazione on line effettuata nel 2009 dalla Sesta Commissione su una importante proposta legislativa in materia di turismo conferma che la comunità regionale è pronta per sfruttare appieno questa opportunità che richiede peraltro alle strutture consiliari un approccio coerente con la filosofia della Rete, scevro da formalismi procedurali. Per l azione in questo ambito nel 2010 si indicano le seguenti direttive: IX. Riprogettare il portale Terzo Veneto utilizzando le nuove tecnologie orientate ai social network e rielaborando i contenuti, in coerenza con il piano per l innovazione 4/8
10 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 tecnologica promosso dal Ministero della pubblica amministrazione e con le direttive della Commissione dell Unione europea in materia di e-partecipation. X. Elaborare una proposta di modifica delle norme che disciplinano la partecipazione al processo di formazione della volontà della regione (l.r. 25/1974), integrandola con le modalità di comunicazione ed informazione garantite dalla Rete. Strumenti per il concreto esercizio della funzione di controllo In ordine all esercizio della funzione di controllo dell assemblea e delle sue commissioni sull attività dell esecutivo e delle sue agenzie, l ottava legislatura ha consolidato due strumenti che presentano profili di originalità nel panorama delle assemblee regionali italiane e che hanno le potenzialità per incidere positivamente sugli equilibri e contrappesi tra legislativo ed esecutivo: - il procedimento di ricezione, istruttoria in commissione ed illustrazione in assemblea delle relazioni e rendicontazioni dovute al Consiglio da organi e agenzie dell esecutivo è consolidato e supportato da procedure informatizzate, oltre che da una periodica reportistica; - l Osservatorio sulla spesa regionale ha prodotto con continuità linee di analisi e valutazione ex post sulle leggi di spesa e le conseguenti politiche regionali, riuscendo a instaurare promettenti rapporti di collaborazione con le strutture della Giunta regionale. Il consolidamento ed ulteriore affinamento dei due strumenti richiederà da parte dell Ufficio di Presidenza che reggerà la nona legislatura l adozione di misure che prevedano: - la sperimentazione di sessioni assembleari specificamente dedicate all esame delle relazioni e rendicontazioni; - un più complessivo coinvolgimento di tutte le commissioni permanenti nelle attività dell Osservatorio sulla spesa che dovrà estendere il proprio campo di indagine integrando l analisi della spesa con la valutazione ex post delle politiche pubbliche regionali. Sul secondo punto la direttiva di gestione assegnata alle competenti strutture è la seguente: XI. Predisporre un progetto organizzativo ed un programma di massima di attività dell Osservatorio sulla spesa per l intera legislatura, prevedendo il conseguente fabbisogno di risorse umane, finanziarie e logistiche e proponendo eventuali modifiche e integrazioni alla norma istitutiva. L apertura di una prospettiva europea per l assemblea veneta Lo svolgimento a Venezia nel 2006 dell annuale sessione della Conferenza delle assemblee regionali legislative europee (CALRE) ha costituito l inizio di una attività di relazioni internazionali della Presidenza del Consiglio regionale del Veneto con altri parlamenti regionali europei che non ha riscontri nelle passate legislature. Tali relazioni, oltre che in continui scambi di visite istituzionali con legislativi ed esecutivi di altri paesi e regioni, hanno trovato continuità in una costante presenza della Presidenza del Consiglio nelle attività della CALRE e delle sue commissioni di lavoro, con particolari riferimenti alle tematiche di maggiore interesse politico per la nostra regione, quali quelle relative al federalismo fiscale, nel cui ambito il Consiglio regionale del Veneto ha visto riconosciuta una funzione di leadership a livello europeo. La qualità dell istituzione consiliare e delle sue strutture In una stagione caratterizzata da un attenzione particolare per il tema della spesa pubblica sia da punto di vista della riduzione dei costi, che da quello dell incremento della qualità dei risultati e dei servizi, aver continuato ad investire anche nell ultimo quinquennio sul mantenimento e miglioramento di un sistema di gestione per la qualità, si sta dimostrando per il Consiglio regionale un vantaggio sul quale varrà la pena di insistere puntando ancora più decisamente sulla ricerca della qualità sostanziale dei servizi per gli utenti 5/8
11 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 interni ed esterni, della misurazione e valutazione effettiva dei rendimenti e delle prestazioni sia individuali che di struttura. Dal punto di vista generale conseguono due direttive da attuare nel primo quadrimestre 2010: XII. Assicurare il mantenimento della certificazione UNI EN ISO 9001:2000. XIII. Distribuire, pubblicizzare e attuare la carta dei servizi. La qualità del processo legislativo Nell ambito del sistema di gestione del Consiglio, i servizi legislativi costituiscono l aspetto più importante e presentano profili di qualità di assoluto rilievo, riconosciuti anche a livello nazionale. La qualità della legislazione sia sotto il profilo redazionale che di contenuti coerenti con i parametri costituzionali e sistematici è stata oggetto di attenzione dell Ufficio di Presidenza nell ottava legislatura sia attraverso la nuova adozione del manuale di tecnica legislativa Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi terza edizione dicembre 2007 (deliberazione UP n. 39 del 12 marzo 2008), sia attraverso l adozione di strumenti di supporto dell istruttoria legislativa approvando la sperimentazione e poi la generalizzazione anche all interno del processo di qualità della scheda ATN. Direttive di gestione per il 2010: XIV. Implementare le misure per assicurare qualità a servizi resi alle commissioni e all aula attraverso un ulteriore affinamento degli strumenti di informazione nel processo legislativo sia ripensando l impostazione della scheda di procedimento sia gli strumenti di supporto al processo legislativo e alla qualità della legislazione (parte notiziale, drafting, scheda ATN, dossier ), previa analisi delle soluzioni proposte negli ordinamenti regionali (a livello di statuto e di regolamento) e nella disciplina e prassi parlamentare, anche prefigurando eventuali previsioni a livello di regolamento consiliare. XV. Procedimento legislativo regionale e diritto comunitario: proseguire nel processo di sensibilizzazione nelle problematiche comunitarie delle strutture di supporto e assistenza al procedimento legislativo in modo da consentire una adeguata e organica valutazione dell impatto del diritto comunitario nella legislazione regionale; in questa ottica, valutare l opportunità di riconfigurare nell ambito della Direzione per l assistenza legislativa una posizione specializzata con funzione di assistenza/informazione specialistica sulle problematiche comunitarie. L attuazione del federalismo fiscale L approvazione da parte del Parlamento della delega al Governo in materia di federalismo fiscale, riconferma l attualità della tematica del federalismo fiscale configurando un processo nel quale può trovare significativo ruolo il Consiglio regionale. Ne consegue la rilevanza di: XVI. Provvedere ad assicurare adeguato presidio delle attività di analisi, studi e monitoraggio dei processi di attuazione della riforma avviata in sede nazionale, integrando e coordinando le risorse e le competenze delle diverse strutture (servizi legislativi, servizio di segreteria della Prima Commissione) con l acquisito dell Osservatorio sul federalismo attivato con la deliberazione UP n. 199 del 16 ottobre 2007, che ha operato nel periodo Il piano straordinario di sviluppo e ammodernamento del sistema informativo 6/8
12 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 Dopo un attività di analisi e verifica svolta nel 2007 e dopo l espletamento nel 2008 delle procedure per l affidamento dei servizi, nel 2009 è stata avviata la concreta realizzazione del Piano triennale di sviluppo e ammodernamento del sistema informativo dell assemblea regionale, approvato e finanziato con la l.r. 1/2008. Tale piano dovrebbe consentire alla nona legislatura di fruire di significativi progressi già nel 2010, per essere poi ultimato nel Contestualmente alla realizzazione del nuovo sistema informativo, affidato a specifica struttura straordinaria, si dovrà provvedere a manutenere l attuale sistema. Direttive di gestione operativa: XVII. Rilasciare entro il primo quadrimestre 2010 le nuove applicazioni per la gestione documentale ed entro l ultimo quadrimestre il nuovo portale. XVIII. Sostituire tutte le stazioni di lavoro obsolete entro il La gestione delle risorse finanziarie e logistiche Le misure di razionalizzazione della spesa del Consiglio, adottate nella prima parte della corrente legislatura, hanno dato risultati, invertendo una dinamica di aumento dei costi che ha visto nella precedente legislatura un balzo di oltre il 50 per cento rispetto al dato base della sesta legislatura. Questi risultati richiedono di essere confermati e ulteriormente migliorati. XIX. Consolidare il processo di controllo direzionale e delle sue componenti, allo scopo di assicurare maggiore sistematicità ed integrazione nei controlli interni esistenti (monitoraggio dei processi nell ambito del sistema di gestione per la qualità, monitoraggio del programma operativo e degli elementi gestionali controllati nel report informativo di sintesi) e di avviare una prima fase di attuazione del controllo strategico. XX. Adottare misure tese al contenimento dei consumi energetici negli edifici e negli impianti, nonché dei costi degli impianti e dei servizi telefonici, ricercando in tal senso sul mercato le tecnologie più evolute e più confacenti per tale finalità, tenuto conto della rilevanza presente e futura della questione energetica sia per quanto attiene l ottimizzazione dei costi che la salvaguardia ambientale. Nel corso della ottava legislatura si è provveduto alle seguenti operazioni di riordino logistico: - ricollocazione presso la sede istituzionale di Palazzo Ferro Fini del servizio relazioni esterne, con conseguente dismissione dalla sede in locazione presso la Camera di commercio; - allestimento di un nuovo polo logistico presso la sede in locazione a Campo Manin, nella quale saranno concentrati tutti i servizi tecnici e tecnologici; - razionalizzazione della sede di Bacino Orseolo con l assegnazione omogenea di due piani al servizio studi e biblioteca (con la possibilità di integrare anche tutti gli osservatori) e dei restanti spazi alla Direzione amministrazione bilancio e servizi. Per il completamento delle operazioni di riordino risulta indispensabile la definitiva allocazione di tutti i gruppi consiliari nella sede di Palazzo Torres Rossini, con la conseguente liberazione di spazi presso la sede di Palazzo Ferro Fini, in modo tale da consentire non solo una migliore sistemazione delle commissioni consiliari permanenti, ma anche una disponibilità logistica necessaria qualora si intenda potenziare le strutture di supporto e assistenza. Ne consegue che nel primo quadrimestre 2010 le competenti strutture dovranno: XXI. Predisporre un progetto per un più razionale impiego della sede di Palazzo Torres Rossini, presso la quale ubicare tutti i gruppi consiliari prevedibili nella nona legislatura, al fine di liberare nuovi spazi per le commissioni e gli organi istituzionali in Palazzo Ferro Fini. 7/8
13 Consiglio regionale del Veneto - Direttive della gestione amministrativa per il 2010 D. DIRETTIVE SPECIFICHE PER LA GESTIONE DELLA FASE DI TRANSIZIONE XXII. Predisporre specifici e coordinati strumenti informativi per i nuovi consiglieri, i nuovi gruppi ed il nuovo personale dei gruppi e delle segreterie politiche. XXIII. Attuare il piano di formazione in coerenza con i risultati dell analisi delle competenze e con particolare attenzione agli interventi mirati di formazione iniziale riservati al nuovo personale dei gruppi consiliari e delle segreterie politiche. XXIV. Elaborare progetto operativo per la costituzione di un unico centro di informazione e assistenza per i consiglieri e per i gruppi, in grado di raccogliere e smistare alle strutture competenti tutte le richieste. E. DIRETTIVE SPECIFICHE PER L UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO XXV. Implementare le azioni di comunicazione dell attività del Difensore civico, anche proseguendo le collaborazioni con le Università venete. 8/8
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