AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno-CTO Sede: Via Leonardo Bianchi NAPOLI

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1 AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno-CTO Sede: Via Leonardo Bianchi NAPOLI Servizio proponente: Sub Commissario Sanitario DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO n 541 del 05/08/2019 OGGETTO:Interventi per il miglioramento dell`appropriatezza clinico-organizzativa dei processi assistenziali - Adozione ``Percorso Aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi inseriti perifericamente (PICC)``. Costituzione di team aziendali dedicati. Il Commissario Straordinario Dr. Antonio Giordano

2 AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno-CTO Sede: Via Leonardo Bianchi NAPOLI Servizio proponente: Sub Commissario Sanitario DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO OGGETTO: Interventi per il miglioramento dell`appropriatezza clinico-organizzativa dei processi assistenziali - Adozione ``Percorso Aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi inseriti perifericamente (PICC)``. Costituzione di team aziendali dedicati. REGISTRAZIONE CONTABILE X Il presente provvedimento non comporta oneri diretti a carico dell Azienda Il presente provvedimento comporta oneri diretti a carico dell Azienda

3 Alla stregua dell istruttoria compiuta dal Servizio proponente e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore del Servizio a mezzo di sottoscrizione della presente Premesso che: il Piano Sanitario Nazionale , al paragrafo 3.3, indica, tra gli obiettivi costanti da perseguire nel triennio, il miglioramento dell appropriatezza delle prestazioni sanitarie, mediante l adozione di modelli assistenziali orientati alla continuità delle cure, che prevedono la presa in carico del paziente da parte di team caratterizzati da competenze multidisciplinari, nonché il monitoraggio dei processi attraverso adeguati strumenti di valutazione. Considerato che: ai fini dell adozione dei suddetti modelli, è fondamentale garantire: - un rapporto ben strutturato tra le diverse Unità Operative aziendali; - l adozione di strumenti omogenei che consentano la comunicazione tra le varie strutture, sulla base di un linguaggio comune e condiviso; - l acquisizione di specifici know how da parte degli operatori coinvolti mediante appositi eventi formativi. Rilevato che: la standardizzazione del percorso di gestione degli accessi venosi è stato riconosciuto dalla Direzione Strategica Aziendale di notevole importanza ai fini dell ottimizzazione dei processi assistenziali all interno dell Azienda, in considerazione del crescente numero di pazienti che necessitano di terapie infusionali mediante accessi venosi appropriati. Visto che: previa costituzione di apposito gruppo di lavoro multidisciplinare da parte della Direzione Sanitaria Aziendale, è stato elaborato un percorso per l appropriata gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi inseriti perifericamente (PICC), basato sulle raccomandazioni contenuti nelle linee guida correnti ed in grado di garantire la gestione ottimale del patrimonio venoso del paziente sin dall ingresso in ospedale, supportando sia la scelta del dispositivo per accesso venoso da utilizzare sia la scelta del presidio più corretto in base alle esigenze cliniche e del soggetto.

4 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO nominato per effetto della DGRC 375/2018 Acquisiti i pareri favorevoli dei Sub Commissari con funzioni sanitarie ed amministrative DELIBERA - di approvare l allegato percorso organizzativo-gestionale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi inseriti perifericamente (PICC); - di trasmettere copia della presente a tutti i soggetti interessati perché si proceda all adozione del suddetto percorso nelle strutture dell Azienda: Collegio Sindacale; Direzioni Mediche degli Ospedali Monaldi, Cotugno e CTO; Direttori di Dipartimento; UU.OO. Farmacia; UOC Programmazione Controllo e Valutazione. Il Sub Commissario con funzioni sanitarie Dr.ssa Maria Vittoria Montemurro Il Sub Commissario con funzioni amm.ve Dott.ssa Antonella Tropiano Il Commissario Straordinario Dr. Antonio Giordano

5 AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno-CTO Sede: Via Leonardo Bianchi NAPOLI Servizio proponente: Sub Commissario Sanitario DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO n 541 del 05/08/2019 OGGETTO:Interventi per il miglioramento dell`appropriatezza clinico-organizzativa dei processi assistenziali - Adozione ``Percorso Aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi inseriti perifericamente (PICC)``. Costituzione di team aziendali dedicati. CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Il presente provvedimento è formato da n. pagine e n. allegati, è stato pubblicato all Albo pretorio on-line di questa Azienda, ai sensi della Legge n. 69 del 18/06/2009, per 10 gg. consecutivi a decorrere dal 06/08/2019 ed è divenuto esecutivo il 05/08/ il presente provvedimento è immediatamente esecutivo - è pervenuto ex L.R. 52//94 al Collegio Sindacale il Prot. - è stato notificato in data alle seguenti UU.OO.CC. Il Responsabile del procedimento

6 Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 s.m.i. e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa

7 Elenco firmatari Questo documento è stato firmato da: Montemurro Maria Vittoria - Sub Commissario Sanitario Tropiano Antonella - Sub Commissario Amministrativo Giordano Antonio - Commissario Straordinario Flagiello Mimma - - Ufficio Determine

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10 AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Direzione Sanitaria Aziendale Titolo Percorso Aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati Revisione 01 Data redazione 29/07/2019 Entrata in vigore Azienda Ospedaliera dei Colli - Via L. Bianchi s.n.c NAPOLI Centralino 081/70611 C.F./P.I Pagina 1 di 11

11 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati INDICE 1. Razionale Analisi del contesto interno e dati di attività Metodologia operativa Gruppo di lavoro Percorso per la gestione di CVC e PICC Bacino d'utenza Fasi del percorso Risorse umane Formazione degli operatori Flow chart descrittiva del percorso Obiettivi del percorso Obiettivo generale Obiettivi specifici Indicatori Indicatori di processo Indicatori di esito Risultati attesi Allegati Pagina 2 di 11

12 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati 1. Razionale La terapia parenterale è una pratica molto diffusa ed utilizzata sia nel paziente acuto che cronico ed è frequentemente associata alla necessità di ripetuti controlli ematici. Il numero dei pazienti che necessitano di cure oncologiche e terapie infusionali da praticare in vena centrale è in costante aumento. Spesso i pazienti presentano esaurimento del patrimonio venoso superficiale o necessitano di accesso venoso centrale per la somministrazione adeguata della terapia, sia essa di tipo oncologico, nutrizionale, o con farmaci irritanti le vene periferiche (basti semplicemente pensare ad alcuni antibiotici con ph estremamente acido, oppure a terapie nutrizionali con sacche iperosmolari). La mancanza di una accesso venoso appropriato, comporta: ritardato inizio del piano terapeutico allungamento delle giornate di degenza; aumentate complicanze flebitiche, trombotiche, infettive ecc; allungamento del tempo/lavoro infermieristico per reperire l accesso venoso con notevole aumento del disagio e dello stress del paziente, nonché dell operatore. Per tale ragione le linee guida nazionali e internazionali raccomandano il posizionamento di adeguati devices per accessi venosi a garanzia di una migliore performance clinica, oltre che di una maggiore sicurezza e di una migliore qualità di vita per il paziente. Secondo un importante studio condotto nel 2005 (K. Kokotis, Cost containmnte and infusion services; J Infus Nurs), tra le principali cause di scarsa efficacia ed efficienza nel campo degli accessi vascolari si annoverano: l assenza di un team dedicato agli accessi vascolari; la mancanza di formazione e addestramento degli staff infermieristici ospedalieri; la mancanza di un Vascular Access Planning al momento del ricovero del paziente. Risulta, pertanto, evidente la necessità di adottare un nuovo approccio al paziente, che preveda la presa in carico dello stesso da parte di un gruppo di lavoro dedicato, adeguatamente formato, che garantisca la gestione ottimale del patrimonio venoso del paziente sin dall ingresso in ospedale supportandola scelta del dispositivo per accesso venoso da utilizzare - catetere venoso centrale con accesso centrale (centrally inserted central catheter, CICC) o catetere venoso centrale inserito perifericamente (peripherally inserted central catheter, PICC) - e guidando la scelta del presidio più corretto in base alle esigenze cliniche e del paziente. Il posizionamento di un accesso venoso ottimale può, inoltre, contribuire ad una riduzione dei tempi di degenza in quanto il paziente, con l adeguato dispositivo impiantato, ha la possibilità di continuare a domicilio le terapie necessarie (cure palliative, NPT, etc). Pagina 3 di 11

13 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati 2. Analisi del contesto interno e dati di attività Le attività di impianto e gestione di CICC e PICC vengono attualmente svolte secondo la seguente organizzazione settimanale: lunedì pomeriggio: visite pre-impianto; lunedì pomeriggio e venerdì mattina: attività di impianto; martedì mattina o venerdì mattina: medicazioni e controlli. Nel 2017 sono stati posizionati 330 devices. Nel 2018 ne sono stati posizionati 485 con un incremento di attività di circa il 68% rispetto all anno precedente. Si prevede, inoltre, un ulteriore e costante aumento del numero di impianti da effettuare, in particolare in relazione alle richieste provenienti dalle UU.OO.CC. di Oncologia, Pneumologia ad indirizzo oncologico e Chirurgia oncologica (UOC Chirurgia Generale, UOC Chirurgia Toracica, UOC ORL, UOC Urologia) presenti in Azienda. Ad oggi il tempo medio di attesa tra la richiesta di impianto e l effettuazione della procedura è di 10 giorni. 3. Metodologia operativa Si riportano di seguito le fasi operative per la definizione e l applicazione del percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) Costituzione di un tavolo tecnico per la stesura del percorso, coordinato dalla Direzione Sanitaria Aziendale; Redazione del percorso sperimentale da parte del tavolo tecnico; Invio del percorso ai Direttori/Responsabili delle UOC/UOSD coinvolte nella sua attuazione da parte della Direzione Sanitaria Aziendale; Condivisione e distribuzione del documento da parte dei Direttori/Responsabili delle Unità Operative interessate al personale medico-infermieristico afferente alla struttura di loro pertinenza; Applicazione del percorso sperimentale per 6 mesi; Misurazione ed analisi degli indicatori di processo e di esito da parte dello staff della DSA; Validazione del percorso aziendale con atto formale o correzione delle criticità eventualmente emerse nel periodo di applicazione sperimentale. 4. Gruppo di lavoro Ai fini della realizzazione del percorso, la Direzione Sanitaria Aziendale ha costituito un gruppo di lavoro composto da: Dott. Antonio Corcione - Direttore Dipartimento di Area Critica Dott. Alfonso Papa - Direttore UOC Terapia Antalgica Dott. Dario Tammaro - Dirigente Medico UOC Anestesia e TIPO Pagina 4 di 11

14 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati Dott. Gennaro Liguori - Collaboratore Professionale Infermiere UOC Terapia Antalgica Dott.ssa Mariella Galdo - Dirigente UOC Farmacia Dott.ssa Micaela Spatarella - Responsabile UOSD Farmacovigilanza Dott.ssa Valeria Crivaro - Direttore Medico Ospedale Monaldi Dott.ssa Maria Veronica Diana - Referente Flussi Ministeriali Aziendali e staff DSA 5. Percorso per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) 5.1 Bacino d utenza Al percorso possono accedere sia pazienti ricoverati in regime ordinario o diurno presso una delle Unità Operative aziendali sia pazienti che giungono presso gli ambulatori specialistici dell Azienda con impegnativa del MMG, affetti da una delle seguenti condizioni: patologie tumorali; patologie cardio-respiratorie; patologie chirurgiche; pazienti con fragilità vascolare intrinseca; patologie neurologiche; pazienti che necessitano di nutrizione artificiale parenterale; pazienti che necessitano di accesso vascolare a lunga permanenza per dialisi o altre metodiche di CRRT. 5.2 Fasi del percorso Fase 1 - Richiesta di impianto PICC/CVC La procedura di posizionamento del dispositivo viene attivata in seguito alla richiesta effettuata da un medico dell Azienda mediante compilazione dell apposita scheda (allegato 1) e l invio della stessa a mezzo fax (num ) all ambulatorio di competenza, ubicato presso la UOC di Terapia Antalgica situata al V piano, zona gialla. Come detto, tale richiesta può riguardare sia pazienti in ricovero ordinario o diurno sia pazienti in trattamento ambulatoriale presso l Azienda. Fase 2 - Valutazione dell eleggibilità all impianto Tutti i pazienti per cui è pervenuta una richiesta di impianto saranno sottoposti ad una visita preimpianto presso l ambulatorio di competenza, ubicato presso la UOC Terapia del Dolore situata al V piano, zona gialla. Durante tale visita, i pazienti saranno valutati singolarmente dal team dedicato al fine di: verificare l appropriatezza clinica della richiesta, onde evitare impianti di device fuori indicazione; Pagina 5 di 11

15 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati escludere la presenza di controindicazioni; individuare il dispositivo più adatto alle esigenze cliniche del paziente; prescrivere eventuale profilassi pre-impianto; acquisire il consenso informato del paziente (allegato 2). Tutte le visite saranno effettuate il lunedì pomeriggio. Fase 3 - Impianto di PICC/CVC La procedura di impianto sarà effettuata garantendo la presenza contemporanea di due operatori e- sperti per seduta (1 medico e 1 infermiere oppure 2 infermieri), per ragioni di efficienza operativa e sicurezza, nonché per la gestione ottimale di eventuali emergenze cliniche. L attività chirurgica sarà svolta nel complesso operatorio dell Ospedale Monaldi, nella sala a disposizione della UOC Terapia del Dolore, il lunedì pomeriggio e venerdì mattina. Tali procedure saranno effettuate in regime di ricovero ordinario per i pazienti già ricoverati in ordinario presso le UU.OO. aziendali ed in regime di Day Service (PACC) per i pazienti ambulatoriali esterni. In presenza di paziente allettato difficilmente movimentabile, l impianto sarà effettuato, ove possibile, al letto del malato (bed side) su richiesta del medico dell Unità Operativa di ricovero, garantendo le necessarie condizioni di asepsi. In caso di impianto bed side, l operatore della UOC Terapia del Dolore sarà coadiuvato dal personale della U.O. di degenza del paziente. Fase 4 - Gestione post-impianto La gestione post-impianto (controlli, medicazioni dei devices impiantati, individuazione e gestione delle complicanze) avverrà presso l ambulatorio della UOC Terapia del Dolore il martedì mattina e il venerdì mattina con la presenza di un infermiere esperto. L attività di gestione e monitoraggio postimpianto degli accessi vascolari sarà documentata mediante compilazione dell apposita scheda (allegato 3). 5.3 Risorse umane La gestione di PICC e CVC, dalla valutazione dell eleggibilità all impianto al monitoraggio dei devices impiantati, sarà affidata a gruppi di lavoro dedicati: il PICC Team aziendale, coordinato dal dott. Gennaro Liguori; il CVC Team aziendale, coordinato dal dott. Dario Tammaro. Il personale medico-infermieristico deputato allo svolgimento di tale attività sarà individuato tra gli operatori afferenti al alla UOC di Terapia del Dolore, all interno del Dipartimento di Area Critica. Il personale infermieristico afferente al PICC Team aziendale dedicato alle procedure di impianto sarà in possesso dei requisiti di legge previsti (Master Universitario di I livello in Accessi Vascolari e terapia endovenosa e adeguata formazione sul campo con tutoraggio), pertanto avrà la responsabilità della procedura con sigla del referto. Pagina 6 di 11

16 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati 5.4 Formazione degli operatori L implementazione di quanto indicato nel presente documento sarà effettuata mediante eventi formativi e di aggiornamento, organizzati con cadenza periodica con il supporto del personale afferente ai team aziendali, secondo modalità concordate con la UOC Formazione. Tali eventi saranno rivolti a tutti gli operatori sanitari che possono trovarsi ad assistere pazienti portatori di PICC o CVC. Il personale afferente ai team aziendali si renderà disponibile a produrre materiale informativo che ricordi i punti essenziali della gestione della medicazione e delle linee infusionali, che sarà diffuso in modo capillare alle Unità Operative di degenza. 5.5 Flow chart descrittiva del percorso Pagina 7 di 11

17 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati 6. Obiettivi del percorso 6.1 Obiettivo generale La definizione di un percorso aziendale per la gestione di PICC e CVC condiviso e validato dalla Direzione Sanitaria Aziendale, con costituzione di gruppi di lavoro dedicati, ha lo scopo di migliorare la qualità e la sicurezza delle attività svolte, garantendo ai pazienti un riferimento professionale importante in termini di continuità assistenziale e di educazione sanitaria e agli operatori una guida e un supporto operativo costante per la gestione di eventuali difficoltà relative agli accessi venosi. 6.2 Obiettivi specifici Riduzione del tempo che intercorre tra la richiesta di impianto e l inizio del piano terapeutico; Corretta selezione dei pazienti da sottoporre ad impianto di cateteri venosi centrali (Port a Cath, Hickman, Tesio, etc), PICC e Midline; Appropriata scelta del device; Migliore tutela del patrimonio venoso periferico; Riduzione del numero di complicanze (infezioni, trombosi venosa profonda, tromboflebiti, etc.) e standardizzazione del loro trattamento; Riduzione del tempo/lavoro infermieristico per reperire l accesso venoso con notevole aumento del disagio e dello stress del paziente, nonché dell operatore; Riduzione dei rischi per gli operatori (es. puntura accidentale con relative complicanze infettive); Formazione degli operatori in materia di gestione degli accessi venosi a breve, medio e lungo termine, mediante organizzazione di appositi corsi di formazione aziendale; Promozione della collaborazione fra i professionisti e diffusione della cultura delle good clinical practices. Riduzione dei costi correlati a durata della degenza, gestione di complicanze ed eventi avversi. 7. Indicatori 7.1 Indicatori di processo N. impianti effettuati; N. schede di richiesta impianto compilate correttamente; Tempo tra richiesta e impianto catetere; N. schede di gestione e monitoraggio compilate correttamente; Tasso di pazienti monitorati. 7.2 Indicatori di esito Tasso di complicanze maggiori (infezioni catetere correlate, trombosi venose catetere correlate); Tasso di complicanze minori (rimozione accidentale, occlusione); Durata della permanenza dei dispositivi vascolari. Pagina 8 di 11

18 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati 8. Risultati attesi I risultati attesi ad un anno dall applicazione sperimentale del percorso sono i seguenti: Aumento del 30% del numero di impianti effettuati; 90% di schede di richiesta impianto compilate correttamente; Riduzione del 10% del tempo tra richiesta e impianto catetere; 90% di schede di gestione e monitoraggio compilate correttamente; Riduzione del 10% del tasso di complicanze catetere correlate; 100% di pazienti monitorati rispetto al totale di pazienti che hanno ricevuto un impianto; Organizzazione di n. 1 corso di formazione per personale interno in materia di gestione degli accessi venosi. Pagina 9 di 11

19 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati ALLEGATO 1 SCHEDA DI RICHIESTA IMPIANTO CATETERE Ospedale UOC Dati paziente: Cognome Nome Nato/a il a residente a in Via n Diagnosi Il paziente: E ricoverato presso la U.O. Ha effettuato visita ambulatoriale specialistica Tel paziente: Il paziente risulta: Allettato Deambulante Parzialmente deambulante ACCESSO VENOSO PICC GROSHONG PICC POWER MIDLINE CANNULA LUNGA UTILIZZO PREVISTO (Barrare anche più caselle, se necessario) Chemioterapia (3-6 mesi) Chemioterapia (oltre 6 mesi) Intervento chirurgico NPT - Idratazione - Terapia ev Terapia antalgica Cure palliative NPP/Idratazione/Terapia (AVP) Indicare se necessita di diagnostica con m.d.c. DATA PRESUNTA/NECESSARIA PER L UTILIZZO PREVISTA RADIOTERAPIA (indicare zona se interessa la porzione toracica superiore del corpo) ESAMI EMATOCHIMICI (Data ) Emocromo: GR ; GB ; PTL ; Coagulazione: PT ;PTT ; ATIII ; INR ; Fibrinogeno ; TROMBOSI DELLE VENE BRACCIA/TORACE SUP. DOCUEMTNATA O SOSPETTA SI NO Se si, indicare vaso interessato Allergie note: Altre note rilevanti: Data Timbro e firma del Medico richiedente Pagina 10 di 11

20 Azienda Ospedaliera dei Colli Versione sperimentale percorso Direzione Sanitaria Aziendale Rev. 01 del Percorso aziendale per la gestione degli accessi venosi centrali (CVC) e degli accessi venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) da parte di team dedicati ALLEGATO 2 AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI DIPARTIMENTO DI AREA CRITICA Direttore: Prof. A. Corcione CONSENSO INFORMATO ALL IMPIANTO DI CVC AD INSERIMENTO PERIFERICO Io sottoscritto/a Nato/a a il Dichiaro di essere stato informato dal Dott./Dott.ssa circa l indicazione al posizionamento di un accesso venoso centrale a medio termine per la somministrazione della chemioterapia e/o di eventuali altre terapie endovenose. Il medico mi ha proposto un SISTEMA AD INSERIMENTO PERIFERICO (PICC) costituito da un catetere venoso centrale (CVC) impiantato in una vena profonda del braccio al di sopra della piegatura del gomito dotato distalmente di una punta arrotondata con valvola antireflusso. La scelta del sistema è stata fatta dal Medico in considerazione dell uso frequente e per un periodo medio/lungo di permanenza. Sono a conoscenza che in seguito al posizionamento del suddetto catetere possono seguire complicanze infettive e non infettive (ostruzione del sistema, problemi meccanici, trombosi venosa). Mi sono stati illustrati i rischi della cateterizzazione venosa centrale, che possono essere: - ematoma e/o sanguinamento nel punto di inserzione; - venipunture ripetute; - puntura arteriosa; - parestesie di breve o media durata dovute a puntura nervosa. Sono stato informato che, dopo la procedura di impianto del CVC, il suo corretto posizionamento verrà controllato con metodica ECG, di navigazione o Rx. Sono stato edotto sulle modalità di corretta gestione del sistema che prevede medicazioni periodiche. Io sottoscritto acconsento, dopo approfondita lettura del modulo di consenso informato, a sottopormi alla suddetta procedura. Napoli / / Firma del Paziente Firma dell operatore Pagina 11 di 11