Verifica dei Concetti 15.1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Verifica dei Concetti 15.1"

Transcript

1 Verifica dei Concetti 15.1 Domanda: Per i polimeri semicristallini, quando si cita la duttilità come allungamento percentuale non è necessario specificare la lunghezza utile della provetta, come nel caso dei metalli. Come mai? Risposta: La ragione che non è necessario specificare la lunghezza utile della provetta quando si cita l allungamento percentuale per i polimeri semicristallini è perché, per i polimeri semicristallini che presentano strizione (necking), la strizione normalmente si propaga lungo l intero tratto utile prima che si verifichi la frattura; quindi, non c è strizione localizzata come nei metalli e l entità dell allungamento percentuale è indipendente dalla lunghezza del tratto utile.

2 Verifica dei Concetti 15.2 Domanda: Quale sarà, fra quelli rappresentati nella Figura 15.5, il comportamento di un polistirene amorfo che viene deformato a 120 C,? Risposta: Il polistirene amorfo a 120 C si presenta come un materiale gommoso (Figura 15.8, curva C); pertanto il comportamento allungamento-tempo potrebbe essere quello della Figura 15.5(c).

3 Verifica dei Concetti 15.3 Domanda: Per la seguente coppia di polimeri, fare quanto segue: (1) stabilire se sia o no possibile decidere se un polimero ha maggior modulo a trazione dell altro; (2) se questo è possibile, dire quale ha maggior modulo ed indicare i motivi della scelta; e (3) se non è possibile stabilirne il perché. Polistirene sindiotattico con peso molecolare medio di 400,000 g/mole Polistirene isotattico: con peso molecolare medio di 650,000 g/mole Risposta: No, non è possibile. Entrambi i polistireni sindiotattico ed isotattico hanno tendenza a cristallizzare, e quindi si può ipotizzare che abbiano all incirca la stessa cristallinità. Inoltre, dal momento che il modulo a trazione è virtualmente indipendente dal peso molecolare, ci si potrebbe aspettare che abbiano approssimativamente lo stesso modulo.

4 Verifica dei Concetti 15.4 Domanda: Per la seguente coppia di polimeri, fare quanto segue: (1) stabilire se sia o no possibile decidere se un polimero ha maggior resistenza a trazione dell altro; (2) se questo è possibile, dire quale ha maggior resistenza a trazione ed indicare i motivi della scelta; e (3) se non è possibile stabilirne il perché. Polistirene sindiotattico con peso molecolare medio di 600,000 g/mole Polistirene isotattico con peso molecolare medio di 500,000 g/mole Risposta: Si, è possibile. Il polistirene sindiotattico ha la resistenza a trazione più elevata. Entrambi i polistireni sindiotattico ed isotattico hanno tendenza a cristallizzare, e quindi si può ipotizzare che abbiano all incirca la stessa cristallinità. Tuttavia, la resistenza a trazione cresce con il peso molecolare, ed il PS sindiotattico ha peso molecolare più alto (600,000 g/mole rispetto a 500,000 g/mole per il materiale isotattico).

5 Verifica dei Concetti 15.5 Domanda: Per la seguente coppia di polimeri, disegnare sullo stesso diagramma in modo schematico le curve sforzo-allungamento: Poli(stirene-butadiene), copolimero random con peso molecolare medio di 100,000 g/mole e 10% dei siti disponibili a legami incrociati, testato a 20 C Poli(stirene-butadiene), copolimero random con peso molecolare medio di 120,000 g/mole e 15% dei siti disponibili a legami incrociati, testato a -85 C Suggerimento: I copolimeri poli(stirene-butadiene) possono mostrare comportamento elastomerico. Risposta: Si riportano di seguito le curve sforzo-allungamento per i due copolimeri random poli(stirene-butadiene) Il copolimero testato a 20 C mostra comportamento elastomerico (curva C di figura 15.1) dal momento che è un copolimero random con pochi legami incrociati; inoltre, la temperatura di prova è superiore alla sua temperatura di transizione vetrosa. Nell altro caso, poiché -85 C si trova al di sotto della temperatura di transizione vetrosa del copolimero poli(stirene-butadiene), il comportamento sforzo-allungamento in queste condizioni è dato dalla curva A della Figura 15.1.

6 Verifica dei Concetti 15.6 Domanda: In base alla struttura molecolare, spiegare perché il polimero fenolo-formaldeide (Bakelite) non può essere un elastomero. (La struttura molecolare del polimero fenolo-formaldeide viene riportata nella Tabella 14.3) Risposta: Le molecole degli elastomeri devono essere a catene bidimensionali con pochi legami incrociati e con capacità di avvolgersi e raggomitolarsi in assenza di sforzo. La fenoloformaldeide ha una struttura tridimensionale rigida formata da unità monometriche tridimensionali, che non si sposano con i criteri di conformazione e flessibilità della catena.

7 Verifica dei Concetti 15.7 Domanda: Per ciascuno dei seguenti due polimeri tracciare in modo schematico le curve volume specifico-temperatura (tracciare le curve nello stesso diagramma). Polipropilene sferulitico, con 25% di cristallinità, e con peso molecolare medio di 75,000 g/mole Polistirene sferulitico, con 25% di cristallinità, e con peso molecolare medio di 100,000 g/mole Risposta: Si riportano di seguito le curve volume specifico - temperatura per i materiali polipropilene e polistirene. Poiché entrambi i polimeri hanno 25% di cristallinità, mostrano comportamento simile alla curva B della Figura Il polistirene ha però maggiori temperature di fusione e di transizione vetrosa a causa dei gruppi laterali delle unità strutturali ripetitive più ingombranti, e di conseguenza ha peso molecolare medio più elevato.

8 Verifica dei Concetti 15.8 Domanda: Per i due polimeri seguenti: (1) stabilire se sia o no possibile determinare se un polimero ha maggior temperatura di fusione dell altro; (2) se questo è possibile, dire quale ha maggior temperatura di fusione ed indicare i motivi della scelta; e (3) se non è possibile stabilirne il perché. Polistirene isotattico con densità di 1.12 Mg/m 3 e peso molecolare medio pesato di 150,000 g/mole Polistirene sindiotattico con densità di 1.10 Mg/m 3 e con peso molecolare medio pesato di 125,000 g/mole Risposta: Si, è possibile determinare quale dei due polistireni ha la più alta T m. Il polistirene isotattico ha la più alta temperatura di fusione perché ha la densità più alta (essendo meno ramificato) e anche il più grande peso molecolare medio.

9 Verifica dei Concetti 15.9 Domanda: Nei mesi invernali, la temperatura in alcune zone dell Alaska può scendere al di sotto di -55 C. In queste condizioni, quale elastomero, fra l isoprene naturale, lo stirene-butadiene, l acrilonitrilebutadiene, il cloroprene, e il polisilossano, sarebbe più adatto per pneumatici d automobile? Perché? Risposta: Dalla Tabella 15.4, solo il poliisoprene naturale, il poli(stirene-butadiene, e il polisilossano hanno intervalli di temperatura di impiego che si estendono al di sotto di -55 C. Gli altri elastomeri, elencati in questa tabella, a temperature inferiori a quelle di impiego, diventano fragili, e quindi non sono adatti per pneumatici di automobili.

10 Verifica dei Concetti Domanda: I polimeri siliconici possono essere ottenuti allo stato liquido a temperatura ambiente. Citare le differenze nella struttura molecolare tra questi e gli elastomeri siliconici. Suggerimento: Consultare la Sezione 14.5 e Risposta: I siliconi liquidi hanno basso peso molecolare e molto pochi legami incrociati, gli elastomeri siliconici hanno peso molecolare molto più elevato ed anche legami incrociati.

11 Verifica dei Concetti Domanda: Dire se il peso molecolare di un polimero, sintetizzato per polimerizzazione di addizione, è relativamente alto, medio, o basso per le seguenti situazioni (a) Iniziazione rapida, propagazione lenta, e terminazione rapida. (b) Iniziazione lenta, propagazione rapida, e terminazione lenta. (c) Iniziazione rapida, propagazione rapida, e terminazione lenta. (d) Iniziazione lenta, propagazione lenta, e terminazione rapida. : Risposta: (a) Per iniziazione rapida, propagazione lenta, e terminazione rapida il peso molecolare sarà relativamente basso. (b) Per iniziazione lenta, propagazione rapida, e terminazione lenta il peso molecolare sarà relativamente alto. (c) Per iniziazione rapida, propagazione rapida, e terminazione lenta il peso molecolare sarà medio. (d) Per iniziazione lenta, propagazione lenta, e terminazione rapida il peso molecolare sarà basso o medio.

12 Verifica dei Concetti Domanda: Il nailon 6.6 può essere ottenuto per polimerizzazione di condensazione in cui esametilendiamina [NH 2 (CH 2 ) 6 NH 2 ] e acido adipico reagiscono fra loro con la formazione di acqua come sottoprodotto. Scrivere questa reazione nello stesso modo dell equazione Notare: la struttura dell acido adipico è: Risposta: La reazione fra esametilendiamina e acido adipico che produce nailon 6,6 ed acqua come sottoprodotto è la seguente:

13 Verifica dei Concetti Domanda: (a) Perchè la tensione di vapore di un plasticizzante deve essere relativamente bassa? (b) Come viene influenzata la cristallinità di un polimero dall aggiunta di un plasticizzante? Perché? (c) Come viene influenzata la resistenza a trazione di un polimero dall aggiunta di un plasticizzante? Perché? Risposta: (a) Se la tensione di vapore di un plasticizzante non fosse relativamente bassa, il plasticizzante potrebbe vaporizzare, ed il polimero diventerebbe fragile. (b) La cristallinità di un polimero a cui è stato aggiunto un plasticizzante diminuisce, dal momento che le molecule di plasticizzante si inseriscono fra le molecole polimeriche e ne provocano un cattivo allineamento. (c) La resistenza a trazione di un polimero diminuisce con l aggiunta di un plasticizzante. Le molecole di plasticizzante costringono le molecole della catena polimerica a distanziarsi, ne consegue che l ampiezza dei legami secondari fra le catene viene diminuita, per cui il materiale si indebolisce dal momento che la resistenza è funzione dell ampiezza di questi legami.

14 Verifica dei Concetti Domanda: Un componente gommoso, nella sua forma finale, deve risultare nello stato vulcanizzato. La vulcanizzazione è meglio effettuarla prima o dopo l operazione di formatura? Perché? Suggerimento: Consultare la Sezione Risposta: La vulcanizzazione di un componente gommoso deve essere effettuata a valle della formatura in quanto una volta vulcanizzato, non è più possibile deformarlo plasticamente (e quindi formarlo) a causa della produzione di legami incrociati fra le catene.

Materiali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti

Materiali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Materiali polimerici Polimeri sintetici e polimeri naturali Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Alcuni scheletri a cinque atomi di carbonio L aggiunta della pelle di atomi

Dettagli

Materiali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti

Materiali polimerici. Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Materiali polimerici Polimeri sintetici e polimeri naturali Plastiche ed Elastomeri (o gomme) Termoplastici e Termoindurenti Alcuni scheletri a cinque atomi di carbonio L aggiunta della pelle di atomi

Dettagli

POLIMERI: concetti generali

POLIMERI: concetti generali Corso di Scienza dei Materiali Dentali POLIMERI: concetti generali IPSIS GASLINI-MEUCCI di Genova Indirizzo Odontotecnico Prof. Giovanni Cutolo Anno scolastico 2018/2019 Materiali polimerici Polimeri sintetici

Dettagli

MATERIALI POLIMERICI

MATERIALI POLIMERICI MATERIALI POLIMERICI I materiali polimerici sono formati da numerose unità ripetitive (chiamate monomero) legate chimicamente tra loro. Monomero: Etilene Polimero: Polietilene n = grado di polimerazione

Dettagli

POLIMERI TERMOPLASTICI E TERMOINDURENTI

POLIMERI TERMOPLASTICI E TERMOINDURENTI POLIMERI TERMOPLASTICI E TERMOINDURENTI Il comportamento meccanico di un polimero ad elevata temperatura dipende dalla struttura molecolare dominante. Si classificano i polimeri sulla base del loro comportamento

Dettagli

Polimeri. Si dividono in. - polimeri termoplastici - polimeri termoindurenti - elastomeri (gomme)

Polimeri. Si dividono in. - polimeri termoplastici - polimeri termoindurenti - elastomeri (gomme) Polimeri I polimeri sono macromolecole (molecole ad elevato peso molecolare) costituite da un elevato numero di gruppi molecolari (unità ripetitive) uniti mediante legami covalenti a formare delle lunghe

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

I POLIMERI INTRODUZIONE

I POLIMERI INTRODUZIONE I POLIMERI INTRODUZIONE I polimeri naturali (animali e vegetali legno, gomma, cotone, lana, cuoio, seta) sono usati da secoli; altri polimeri (come proteine, enzimi, amidi, cellulosa, ) sono fondamentali

Dettagli

I Materiali Polimerici

I Materiali Polimerici I Materiali Polimerici I Materiali Polimerici Un polimero è costituito da molte unità molecolari ricorrenti, unite tra di loro per addizione sequenziale di molecole di monomero. Molte molecole del monomero

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI Informazioni necessarie per la progettazione di componenti in materiale polimerico: MODULO DI YOUNG (RIGIDEZZA) RESISTENZA ULTIMA DUTTILITÀ / FRAGILITÀ Ricavate da curve

Dettagli

BIOMATERIALI POLIMERICI

BIOMATERIALI POLIMERICI UNIVERSITA FEDERICO II NAPOLI FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DEI MATERIALI LAUREA SPECIALIZTICA BIOMATERIALI LEZIONE IV BIOMATERIALI POLIMERICI CENNI INTRODUTTIVI CHIMICA DIMENSIONE

Dettagli

Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico. Stefano Piotto Simona Concilio

Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico. Stefano Piotto Simona Concilio Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico Stefano Piotto piotto@unisa.it Simona Concilio sconcilio@unisa.it 1 Polimeri III 2 Legami e struttura dei polimeri Legami intramolecolari: covalenti Legami

Dettagli

Cristallinità dei Polimeri

Cristallinità dei Polimeri Cristallinità dei Polimeri Anche per i polimeri esiste lo stato cristallino! Compattazione di catene molecolari disposizione atomica ordinata POLIETILENE Celle unitarie sono complesse Sostanze molecolari

Dettagli

Temperatura di transizione vetrosa Tg

Temperatura di transizione vetrosa Tg Temperatura di transizione vetrosa Tg Ci sono due modi nei quali un polimero termoplastico compie la transizione dallo stato liquido a quello solido. Il comportamento è diverso a seconda che: il polimero

Dettagli

CAPITOLO 1 POLIMERI E COMPORTAMENTO VISCOELASTICO

CAPITOLO 1 POLIMERI E COMPORTAMENTO VISCOELASTICO CAPITOLO 1 POLIMERI E COMPORTAMENTO VISCOELASTICO 1.1) I POLIMERI Sono dette polimeri molecole, naturali o sintetiche, di grandi dimensioni (ovvero macromolecole) costituite da una sequenza di unità concatenate

Dettagli

Polimeri in campo farmaceutico

Polimeri in campo farmaceutico Chiara Sinico Tecnologia Farmaceutica Applicata Dipartimento di Scienze della Vita e dell Ambiente Università degli Studi di Cagliari POLIMERI: definizione Un polimero può essere definito come una molecola

Dettagli

Comportamento meccanico dei polimeri

Comportamento meccanico dei polimeri Comportamento meccanico dei polimeri Proprietà meccaniche dei Polimeri Il comportamento meccanico può essere molto diverso a seconda della tipologia del polimero. In generale tre comportamenti principali:

Dettagli

Dai gruppi funzionali a polimeri. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Dai gruppi funzionali a polimeri. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Dai gruppi funzionali a polimeri Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti DAI GRUPPI FUNZIONALI A POLIMERI Lo studio dei composti macromolecolari è uno degli indirizzi più importanti della chimica moderna

Dettagli

Proprietà meccaniche dei polimeri

Proprietà meccaniche dei polimeri Proprietà meccaniche dei polimeri Le materie plastiche vanno incontro al rammollimento, cioè la variazione di durezza e resistenza meccanica a caldo. Molte materie plastiche, essendo costituite da polimeri

Dettagli

ELASTOMERI ELASTOMERI

ELASTOMERI ELASTOMERI ELASTOMERI Gli elastomeri o gomme, sono materiali polimerici le cui dimensioni possono variare enormemente so

Dettagli

POLIMERI ORGANICI: plastiche gomme e altro

POLIMERI ORGANICI: plastiche gomme e altro POLIMERI ORGANICI: plastiche gomme e altro PVC PE PET Kevlar Sono alcuni degli innumerevoli usi dei polimeri sintetici Resina epossidica La chimica dei polimeri organici Plastica, gomma, tessuti sintetici,

Dettagli

MATERIALI POLIMERICI. 24/01/2018 Paola Massini - IIS Iris Versari

MATERIALI POLIMERICI. 24/01/2018 Paola Massini - IIS Iris Versari MATERIALI POLIMERICI 1 MATERIALI POLIMERICI Vasto gruppo di sostanze chimiche importanti dal punti di vista sia commerciale che industriale perché costituiscono le materie plastiche, le fibre tessili artificiali

Dettagli

MATERIALI POLIMERICI

MATERIALI POLIMERICI MATERIALI POLIMERICI Caratteristiche generali I materiali polimerici sono isolanti sia termici che elettrici, hanno bassa densità volumica, e quindi sono leggeri, sono facilmente formabili e quindi è possibile

Dettagli

Domanda: Ci si potrebbe aspettare che il ferro si corroda in acqua di elevata purezza? Perché o perché no?

Domanda: Ci si potrebbe aspettare che il ferro si corroda in acqua di elevata purezza? Perché o perché no? Verifica dei Concetti 17.1 Domanda: Ci si potrebbe aspettare che il ferro si corroda in acqua di elevata purezza? Perché o perché no? Risposta: Il ferro potrebbe non corrodersi in acqua di elevata purezza

Dettagli

LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche

LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche Materie Plastiche Pagina 1 di 8 I materiali plastici sono costituiti da POLIMERI Un polimero (dal greco molte parti)

Dettagli

FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Caratterizzazionee reo-calorimetrica di poliolefine stereoregolari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Caratterizzazionee reo-calorimetrica di poliolefine stereoregolari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II F FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CHIMICA Caratterizzazionee reo-calorimetrica di poliolefine stereoregolari

Dettagli

Le materie plastiche sono molto diffuse e hanno sostituito materiali tradizionali in molte applicazioni rilevanti Sono materiali molto giovani e

Le materie plastiche sono molto diffuse e hanno sostituito materiali tradizionali in molte applicazioni rilevanti Sono materiali molto giovani e Le materie plastiche sono molto diffuse e hanno sostituito materiali tradizionali in molte applicazioni rilevanti Sono materiali molto giovani e molto diversi dai materiali tradizionali Mancanza di esperienza

Dettagli

I Materiali Polimerici

I Materiali Polimerici I Materiali Polimerici I Materiali Polimerici Un polimero è costituito da molte unità molecolari ricorrenti, unite tra di loro per addizione sequenziale di molecole di monomero. Molte molecole del monomero

Dettagli

Verifica dei Concetti 18.1

Verifica dei Concetti 18.1 Verifica dei Concetti 18.1 Domanda: Se un materiale metallico viene raffreddato a partire dalla sua temperatura di fusione con velocità estremamente rapida, si formerà un solido non cristallino (un vetro

Dettagli

Le fibre tessili. I polimeri

Le fibre tessili. I polimeri Le fibre tessili I polimeri Prima di trattare le fibre tessili riportiamo alcune notizie sulle macromolecole o alti polimeri alla cui famiglia appartengono anche le fibre tessili Un polimero è una grande

Dettagli

LO STATO VETROSO. Daniel Rossato Alessia Vitale Valentina Milite Michele Cesco Nicola Del Mistro Sara D Amico

LO STATO VETROSO. Daniel Rossato Alessia Vitale Valentina Milite Michele Cesco Nicola Del Mistro Sara D Amico Daniel Rossato Alessia Vitale Valentina Milite Michele Cesco Nicola Del Mistro Sara D Amico LO STATO VETROSO Le molecole polimeriche possono assumere diversi stati fisici: Fuso Liquido sottoraffreddato

Dettagli

APPUNTI SU POLIMERI. Prof. Andrea Franchi. TERMINOLOGIA Si definiscono MONOMERO CH 2 =CH 2 HO R--OH HOOC R--COOH

APPUNTI SU POLIMERI. Prof. Andrea Franchi. TERMINOLOGIA Si definiscono MONOMERO CH 2 =CH 2 HO R--OH HOOC R--COOH APPUNTI SU POLIMERI TERMINOLOGIA Si definiscono MONOMERO CH 2 =CH 2 HO R--OH HOOC R--COOH UNITA MONOMERICA --CH 2 CH 2 -- --O R O-- --OOC R COO-- UNITA RIPETENTE CLASSIFICAZIONE I polimeri possono essere

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Proprietà meccaniche dei metalli I metalli

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

FISICA DEI MATERIALI POLIMERICI - non solo chimica e ingegneria - Giancarlo Locati

FISICA DEI MATERIALI POLIMERICI - non solo chimica e ingegneria - Giancarlo Locati Alla scoperta della fisica dei materiali FISICA DEI MATERIALI POLIMERICI - non solo chimica e ingegneria - Giancarlo Locati 6-9 settembre 2010 - Piancastagnaio Plastics Logic Reader l etilene

Dettagli

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI CORSO PON Esperto nella progettazione, caratterizzazione e lavorazione di termoplastici modulo: CHIMICA DEI POLIMERI Vincenzo Venditto influenza delle caratteristiche strutturali, microstrutturali e morfologiche

Dettagli

SISTEMI DI PRODUZIONE

SISTEMI DI PRODUZIONE SISTEMI DI PRODUZIONE Dario Antonelli Lezione B4 Introduzione alla lezione Proprietà dei polimeri Descrizione dei principali tipi di polimeri Principali processi produttivi 1 Moduli del corso A: I materiali

Dettagli

Comportamento meccanico dei materiali

Comportamento meccanico dei materiali Comportamento meccanico dei materiali Riferimento: capitolo 2 del Kalpakjian Importante per comprendere il comportamento dei materiali durante le lavorazioni Introduzione Tensione e compressione Torsione

Dettagli

Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione 01. Marzo 08 - Pag 1/12

Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione 01. Marzo 08 - Pag 1/12 ITIS Giulio Natta Istituto Tecnico Industriale per la meccanica e le materie plastiche - Liceo Scientifico Tecnologico Via XX settembre 14/A - Rivoli TO Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione

Dettagli

Polimeri Il polimero è una macromolecola formata dal susseguirsi di piccole unità ripetitive chiamate monomeri.

Polimeri Il polimero è una macromolecola formata dal susseguirsi di piccole unità ripetitive chiamate monomeri. Polimeri Il polimero è una macromolecola formata dal susseguirsi di piccole unità ripetitive chiamate monomeri. nm polimerizzazione -M-M-M-M-M-M-M-M Gli alcheni costituiscono una classe molto importante

Dettagli

Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico. Stefano Piotto Simona Concilio

Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico. Stefano Piotto Simona Concilio Polimeri e Biopolimeri di interesse farmaceutico Stefano Piotto piotto@unisa.it Simona Concilio sconcilio@unisa.it 1 Polimeri I 2 Polimero Definizione IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry)

Dettagli

Struttura dei polimeri

Struttura dei polimeri I polimeri 1 Struttura dei polimeri I polimeri sono molecole ad alta massa molecolare costituite da un insieme di gruppi chimici legati tra loro da legami covalenti. Le unità costituenti i polimeri sono

Dettagli

POLIMERI CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO

POLIMERI CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO POLIMERI CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO 2006-2007 2007 GENERALITA PER POLIMERI SI INTENDONO LE SOSTANZE CHE RISULTANO DALLA CONDENSAZIONE O POLIMERIZZAZIONE DI PICCOLE MOLECOLE

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI

CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI Corso di Meccanica dei Materiali A.A. 2010-2011 2011 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI Michele Buonsanti * Dipartimento Meccanica e Materiali Facoltà di Ingegneria Università di Reggio Calabria E-mail: michele.buonsanti@unirc.it

Dettagli

CAPITOLO. Materiali Polimerici W. Smith, J. Hashemi, Scienza e tecnologia dei materiali, 4ed McGraw-Hill Education (Italy) srl

CAPITOLO. Materiali Polimerici W. Smith, J. Hashemi, Scienza e tecnologia dei materiali, 4ed McGraw-Hill Education (Italy) srl CAPITOLO 10 Materiali Polimerici 10-1 W. Smith, J. Hashemi, Scienza e tecnologia dei materiali, 4ed McGraw-Hill Education (Italy) srl CAPITOLO 10 Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica

Dettagli

lineari, più o meno raggomitolate ramificate reticolate

lineari, più o meno raggomitolate ramificate reticolate polimeri I materiali polimerici, detti anche materie plastiche o resine sintetiche, sono sostanze formate da molecole organiche molto grandi ( macromolecole) derivanti dall unione di piccole unità chiamate

Dettagli

Degrado dei materiali non-metallici 1 materiali polimerici. Contenuto

Degrado dei materiali non-metallici 1 materiali polimerici. Contenuto Contenuto o legame chimico C C - legame covalente, energia di legame - struttura tetragonale dei quattro legami del carbonio reazioni di polimerizzazione - poliaddizione, esempi - policondensazione, esempi

Dettagli

V f = V * f + (T-T g )( V/ T) V = V 0 + V f. f v = f g + (T-T g ) f. Volume libero. dove V 0 = volume occupato dalle molecole V f = volume libero

V f = V * f + (T-T g )( V/ T) V = V 0 + V f. f v = f g + (T-T g ) f. Volume libero. dove V 0 = volume occupato dalle molecole V f = volume libero Volume libero V f = V * f + (T-T g )( V/ T) V = V 0 + V f dove V 0 = volume occupato dalle molecole V f = volume libero V * f = costante (volume libero sotto la T g ) Dividendo la prima relazione per il

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA CARATTERIZZAZIONE MECCANICA SPERIMENTALE DI MATERIALI POLIMERICI: CONFRONTO TRA POLIMERI E BIO-POLIMERI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA CARATTERIZZAZIONE MECCANICA SPERIMENTALE DI MATERIALI POLIMERICI: CONFRONTO TRA POLIMERI E BIO-POLIMERI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA CARATTERIZZAZIONE MECCANICA SPERIMENTALE DI MATERIALI POLIMERICI: CONFRONTO TRA POLIMERI E BIO-POLIMERI Relatore: Ch.mo Prof. ARTURO N. NATALI Correlatore:

Dettagli

Esame di ammissione Lauree Magistrali Chimica e Chimica Industriale

Esame di ammissione Lauree Magistrali Chimica e Chimica Industriale Esame di ammissione Lauree Magistrali Chimica e Chimica Industriale Chimica - Chimica Ambientale Chimica Clinica Forense e dello Sport - Chimica Industriale SCRIVERE IN MODO CHIARO E LEGGIBILE Nome e-mail

Dettagli

Prof.ssa Stacca Prof.ssa Stacca

Prof.ssa Stacca Prof.ssa Stacca La bassa differenza di elettronegatività tra C e H fa sì che i legami presenti negli alcani siano legami covalenti quasi omopolari; di conseguenza gli alcani sono composti apolari. La bassa differenza

Dettagli

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C.

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C. ESERCIZIO 1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura). a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180

Dettagli

Anno Accademico Lo stato vetroso e cristallino (Cusin, De Bonis, Pagotto)

Anno Accademico Lo stato vetroso e cristallino (Cusin, De Bonis, Pagotto) Anno Accademico 2015-2016 Lo stato vetroso e cristallino (Cusin, De Bonis, Pagotto) Lo stato solido di un materiale polimerico può presentarsi in due forme strutturali caratterizzati da proprietà fisiche

Dettagli

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che

Dettagli

Indice XIII. Prefazione

Indice XIII. Prefazione Indice Prefazione XIII Capitolo 1 LA STRUTTURA DEI MATERIALI: COSA, COME, PERCHÉ 1 Alberto Cigada e Barbara Del Curto 1.1. Design e materiali 2 1.2. Alcune domande 2 1.3. Il livello di indagine 3 1.4.

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

Proprietà dello stato solido di interesse per la formulazione di forme di dosaggio solide

Proprietà dello stato solido di interesse per la formulazione di forme di dosaggio solide di interesse per la formulazione di forme di dosaggio solide Stati di aggregazione della materia: Gassoso Liquido Solido Molecole (anche atomi o ioni) sono strettamente legate da forze attrattive che prevalgono

Dettagli

Corso di Macromolecole LO STATO VETROSO

Corso di Macromolecole LO STATO VETROSO LO STATO VETROSO er studiare lo stato fisico del sistema ed introdurre quindi la discussione sullo stato vetroso si può descrivere come esso varia al variare della temperatura. Ø partendo dal cristallo

Dettagli

Sforzo e Deformazione nei Metalli

Sforzo e Deformazione nei Metalli Sforzo e Deformazione nei Metalli I metalli vanno incontro a deformazione sotto l azione di una forza assiale a trazione Deformazione elastica: il metallo ritorna alla sua dimensione iniziale quando la

Dettagli

Scienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero

Scienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero Scienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero I silicati Dare il nome ai silicati schematizzati nelle figure di sotto associando, se di vostra conoscenza, una categoria di minerali

Dettagli

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI CORSO PON Esperto nella progettazione, caratterizzazione e lavorazione di termoplastici modulo: CHIMICA DEI POLIMERI Vincenzo Venditto influenza delle caratteristiche strutturali, microstrutturali e morfologiche

Dettagli

4. Descrivere il fenomeno della fatica.

4. Descrivere il fenomeno della fatica. 1. Con riferimento al diagramma di stato riportato qui sotto, tratteggiare i campi monofasici, determinare in condizioni di equilibrio, la varianza della lega avente Ta=45% (0.45), alla temperatura di

Dettagli

Esame di ammissione Lauree Magistrali Chimica e Chimica Industriale. Chimica Clinica Forense e dello Sport - Chimica Industriale

Esame di ammissione Lauree Magistrali Chimica e Chimica Industriale. Chimica Clinica Forense e dello Sport - Chimica Industriale Esame di ammissione Lauree Magistrali Chimica e Chimica Industriale Chimica - Chimica Ambientale Chimica Clinica Forense e dello Sport - Chimica Industriale SCRIVERE IN MODO CHIARO E LEGGIBILE Nome e-mail

Dettagli

SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI

SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI Francesco Ranaldi - himica organica apitolo 11 LA IMIA DEI PLIMERI SLUZINI DEGLI ESERIZI 1 a 2 c 3 a 4 b 5 c 6 I polimeri termoplastici sono quei polimeri che, se scaldati, fondono o si ammorbidiscono

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA 1 CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA Condotta facendo riferimento ad alcuni elementi caratteristici dei processi: temperatura alla quale

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento

Dettagli

Il processo di cura - tecniche di studio Calorimetria a scansione differenziale (DSC) La calorimetria differenziale a scansione è la principale tecnica di analisi termica utilizzabile per caratterizzare

Dettagli

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI argomenti del corso

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI argomenti del corso CORSO PON Esperto nella progettazione, caratterizzazione e lavorazione di termoplastici modulo: CHIMIC DEI POLIMERI Vincenzo Venditto argomenti del corso concetti fondamentali della Scienza dei Polimeri

Dettagli

Test di ingresso LM Scienze Chimiche A. A

Test di ingresso LM Scienze Chimiche A. A Università degli Studi di Cagliari Test di ingresso LM Scienze Chimiche A. A. 2009-2010 Test di ingresso alla LM in Scienze Chimiche A.A. 2009 2010 1 Chimica Analitica 1) Indicare, tra quelle riportate

Dettagli

Biomateriali polimerici. Piercarlo Mustarelli Dipartimento di Chimica Fisica Chifis.unipv.it/mustarelli

Biomateriali polimerici. Piercarlo Mustarelli Dipartimento di Chimica Fisica Chifis.unipv.it/mustarelli Biomateriali polimerici Piercarlo Mustarelli Dipartimento di himica Fisica mustarelli@matsci.unipv.it hifis.unipv.it/mustarelli 1 8.1 Generalità Polimeri (macromolecole). Lunghe catene di monomeri con

Dettagli

Caratteristiche di materiali

Caratteristiche di materiali Caratteristiche di materiali Caratteristiche macroscopiche Lavorazione Microstruttura Formula chimica Legami chimici Struttura atomica Meccaniche Materiale Fisiche Elettriche Megnetiche Termiche Meccaniche

Dettagli

Domanda: Spiegare brevemente perchè i vetro-ceramici non sono in genere trasparenti. Suggerimento: consultare il Capitolo 21.

Domanda: Spiegare brevemente perchè i vetro-ceramici non sono in genere trasparenti. Suggerimento: consultare il Capitolo 21. Verifica dei Concetti 13.1 Domanda: Spiegare brevemente perchè i vetro-ceramici non sono in genere trasparenti. Suggerimento: consultare il Capitolo 21. Risposta: I vetro-ceramici possono non essere trasparenti

Dettagli

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie STATI DELLA MATERIA Prof. Manuel Sergi MATERIA ALLO STATO GASSOSO MOLECOLE AD ALTA ENERGIA CINETICA GRANDE DISTANZA TRA LE MOLECOLE LEGAMI INTERMOLECOLARI DEBOLI

Dettagli

Università degli Studi di Trieste

Università degli Studi di Trieste Università degli Studi di Trieste Facoltà di Ingegneria Sintesi di una resina polimerica stabile per la produzione in vasca di lastre colate di polimetilmetacrilato di Guido Maestro Relatore: Angelo Cortesi

Dettagli

Liquidi e Solidi. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

Liquidi e Solidi. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. Liquidi e Solidi Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. 1 Confronto fra Gas, Liquidi e Solidi I Gas sono fluidi comprimibili. Le loro molecole sono ben

Dettagli

Domanda: Citare le maggiori somiglianze e differenze tra materiali ferromagnetici e ferrimagnetici.

Domanda: Citare le maggiori somiglianze e differenze tra materiali ferromagnetici e ferrimagnetici. Verifica dei Concetti 20.1 Domanda: Citare le maggiori somiglianze e differenze tra materiali ferromagnetici e ferrimagnetici. Risposta: Le similarità fra materiali ferromagnetici e ferrimagnetici sono

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE A.A Prova scritta del corso di Fondamenti di Chimica A-K Compito prova

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE A.A Prova scritta del corso di Fondamenti di Chimica A-K Compito prova CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE A.A. 2012-2013 Prova scritta del corso di Fondamenti di Chimica A-K Compito prova Cognome e nome.... n di matricola Nei quesiti a risposta multipla, verranno ANNULLATI

Dettagli

L'analisi termica come metodo utile per l'identificazione delle plastiche ed il controllo qualità di materiali riciclati

L'analisi termica come metodo utile per l'identificazione delle plastiche ed il controllo qualità di materiali riciclati L'analisi termica come metodo utile per l'identificazione delle plastiche ed il controllo qualità di materiali riciclati Desenzano del Garda Food Contact Expert 25 Giugno 2015 Temperature T Cos è l Analisi

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI

CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI MATERIALI METALLICI Sono sostanze inorganiche composte da uno o più elementi metallici (Fe, Al, Ti etc.), che possono però contenere anche alcuni elementi non metallici (C,

Dettagli

Il reticolo cristallino e la cella elementare

Il reticolo cristallino e la cella elementare Il reticolo cristallino e la cella elementare Nei solidi gli atomi o molecole che li compongono solo vibrano, cioè oscillano intorno a un punto di equilibrio. SOLIDI AMORFI : con forme mal definite xchè

Dettagli

Piano Lauree Scientifiche Scienza dei materiali. Laboratorio PLS SCHEDA 1

Piano Lauree Scientifiche Scienza dei materiali. Laboratorio PLS SCHEDA 1 Piano Lauree Scienza dei materiali Laboratorio PLS 2010 2012 SCHEDA 1 I polimeri I polimeri sono sostanze sia naturali che sintetiche, costituite da molecole contenenti un enorme numero di atomi. Ne esistono

Dettagli

DSC. Il confronto dei termogrammi dei polimeri analizzati mostra che quello termicamente più stabile è il PBA.

DSC. Il confronto dei termogrammi dei polimeri analizzati mostra che quello termicamente più stabile è il PBA. Il confronto dei termogrammi dei polimeri analizzati mostra che quello termicamente più stabile è il PBA. Il principio di base di queste tecnica consiste nel ricavare informazioni sul materiale riscaldandolo

Dettagli

Proprietà termiche. Reazione che oppone materiale alla somministrazione di calore. Corpo aumenta dimensioni e aumenta la sua temperatura

Proprietà termiche. Reazione che oppone materiale alla somministrazione di calore. Corpo aumenta dimensioni e aumenta la sua temperatura Proprietà termiche Reazione che oppone materiale alla somministrazione di calore Corpo aumenta dimensioni e aumenta la sua temperatura Gradiente di T, l energia viene trasportata dalle regioni più calde

Dettagli

* * Il controllo della STEREOCHIMICA Polimerizzazione asimmetrica

* * Il controllo della STEREOCHIMICA Polimerizzazione asimmetrica Polimerizzazione via sintesi asimmetrica Esempi: Polimerizzazione di stirene Il controllo della STEREOCHIMICA Polimerizzazione asimmetrica Polimerizzazione di 1,3-dieni coniugati R 1 R 2 polim. R 1 = H,

Dettagli

CAP I MATERIALI POLIMERICI: STRUTTURA MOLECOLARE E CARATTERISTICHE

CAP I MATERIALI POLIMERICI: STRUTTURA MOLECOLARE E CARATTERISTICHE CAPITOLO 21 21 I MATERIALI POLIMERICI: STRUTTURA MOLECOLARE E CARATTERISTICHE Sinossi materiali polimerici rappresentano una classe di I materiali relativamente recenti; sebbene i primi esempi di polimeri

Dettagli

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI Forti interazioni intermolecolari SOLIDI Assenza di libero movimento delle molecole Volume e forma propria Rigidi e incomprimibili

Dettagli

Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu).

Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu). Esercizio 5.1 Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu). a) Spiegare perché la solubilità degli atomi di berillio nel reticolo di rame aumenta all aumentare della temperatura

Dettagli

TI RICORDI? I GRUPPI FUNZIONALI E LA REATTIVITÀ ORGANICA. 1. La reattività dipende dai gruppi funzionali B1 I gruppi funzionali

TI RICORDI? I GRUPPI FUNZIONALI E LA REATTIVITÀ ORGANICA. 1. La reattività dipende dai gruppi funzionali B1 I gruppi funzionali SOMMARIO TI RICORDI? I GRUPPI FUNZIONALI E LA REATTIVITÀ ORGANICA 1. La reattività dipende dai gruppi funzionali B1 I gruppi funzionali B1 L effetto induttivo B3 Le reazioni omolitica ed eterolitica B5

Dettagli

Trasformazioni dell acqua

Trasformazioni dell acqua Trasformazioni dell acqua Trasformazioni della materia Particolarmente importante: ACQUA Trasformazioni dell acqua T ( C) Ebollizione dell acqua Riscaldamento del vapore acqueo Fusione del ghiaccio Riscaldamento

Dettagli

CAP. 26 PROPRIETÀ DEI MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI CAPITOLO. Sinossi Il comportamento meccanico dei polimeri termoplastici

CAP. 26 PROPRIETÀ DEI MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI CAPITOLO. Sinossi Il comportamento meccanico dei polimeri termoplastici TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI Ver. 01 CAP. 6 PROPRIETÀ DEI MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI 6 CAPITOLO 6 PROPRIETÀ DEI MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI Sinossi N el Cap. 1 sono state presentate

Dettagli

CAPITOLO 10 Materiali polimerici

CAPITOLO 10 Materiali polimerici CAPITOLO 10 Materiali polimerici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA Problemi di conoscenza e comprensione 10.1 (a) I termoplastici sono formati da lunghe catene macromolecolari di atomi di carbonio legati covalentemente.

Dettagli

Unità 2 Diagrammi di stato e proprietà dei materiali UNITA 2 DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI

Unità 2 Diagrammi di stato e proprietà dei materiali UNITA 2 DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI Esercizio.1 UNITA DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI Tracciare un diagramma di stato binario in cui sia presente un composto intermedio A x B y a fusione congruente e un composto intermedio A

Dettagli

LA PROVA DI TRAZIONE. Prof. Michele Burgarelli

LA PROVA DI TRAZIONE. Prof. Michele Burgarelli Prof. Michele Burgarelli LA TRAZIONE Rappresenta il più importante test convenzionale Tensione convenzionale LA TRAZIONE LE DEFORMAZIONI Ritorno elastico LA DEFORMAZIONE ELASTICA LA DEFORMAZIONE ELASTICA

Dettagli

Meccanica della Frattura Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile

Meccanica della Frattura Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile Introduzione I metalli e le leghe (acciai) mostrano una dipendenza della tensione di snervamento e della rottura dalla temperatura. 2 1 rv Tensione

Dettagli

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà

Dettagli

LE MATERIE PLASTICHE. elastomeri: presentano elevata deformabilità ed elasticità. - Pagina 1 di 6 -

LE MATERIE PLASTICHE. elastomeri: presentano elevata deformabilità ed elasticità. - Pagina 1 di 6 - Materie plastiche 1 LE MATERIE PLASTIE Le materie plastiche sono materiali strutturali di origine sintetica; sono cioè ricavate a partire da materie prime naturali o artificiali (soprattutto derivati del

Dettagli

- Lezione 2 I materiali polimerici: considerazioni preliminari

- Lezione 2 I materiali polimerici: considerazioni preliminari - Lezione 2 I materiali polimerici: considerazioni preliminari 2.1 Impieghi dei materiali polimerici Se osserviamo l andamento della produzione di diversi materiali nel secolo appena concluso (Figura 2.1)

Dettagli