SEDUTA DI MARTEDÌ 8 MAGGIO 2007

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1 56 SEDUTA DI MARTEDÌ 8 MAGGIO 2007 PRESIDENZA DEL ALBERTONI INDI DEL VICE LUCCHINI INDICE Congedi... 1 Comunicazioni del Presidente... 1 Progetti di legge (annunzio)... 2 Risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni (annunzio)... 3 Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti... 4 Presa d atto della sospensione dalla carica del Consigliere regionale Massimo Gianluca Guarischi e provvedimenti conseguenti in forza del DPCM del 13 aprile 2007, notificato al Presidente del Consiglio regionale in data 23 aprile 2007 e comunicato al Consigliere Guarischi il 24 aprile 2007 (ORG n. 27) (DCR VIII/368). Massimo Guarischi... 5 MOZ/0162 concernente la tutela delle vittime di reati intenzionali e violenti (DCR VIII/369).

2 Svolgimento Silvia Ferretto Clementi... 8 Carlo Saffioti... 8 Stefano Zamponi... 9 Luciano Muhlbauer Sveva Dalmasso Carlo Monguzzi Massimo Buscemi - Assessore Votazione MOZ/0174 concernente la grave situazione in cui versa la società Legler di Ponte San Pietro (BG) (DCR VIII/370). Svolgimento Giuseppe Benigni Carlo Saffioti Giuseppe Benigni Votazione Proposta di atto amministrativo n. 111 Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2005 e variazioni al medesimo dell Istituto per il diritto allo studio universitario (ISU) dell Università degli Studi di Brescia (DCR VIII/0371). Dibattito Rosa Angela Mauro - Relatore Votazione Proposta di atto amministrativo n. 112 Modifiche alla deliberazione del Consiglio regionale n. VII/1137 del 15 dicembre 2004 Programma di razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti in attuazione dell art. 3, comma 1, della lr 5 ottobre 2004, n. 2 - Disciplina per la razionalizzazione e l ammodernamento della rete distributiva dei carburanti (DCR VIII/372). Dibattito Alessandro Colucci - Relatore Carlo Spreafico Votazione Proposta di atto amministrativo n. 113 Bilancio di previsione 2005 e sue variazioni, conto consuntivo 2004, bilancio di previsione 2006 e sue variazioni, conto consuntivo 2005 dell Agenzia regionale per la protezione dell Ambiente della Lombardia (ARPA) (DCR VIII/373). Dibattito Rosa Angela Mauro - Relatore Carlo Monguzzi Rosa Angela Mauro - Relatore Giuseppe Benigni Alessandro Cè... 20

3 Arturo Squassina Mario Agostinelli Elisabetta Fatuzzo Votazione Proposta di atto amministrativo n. 114 Bilancio di previsione 2007 e bilancio di previsione pluriennale dell ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste (DCR VIII/374). Dibattito Rosa Angela Mauro - Relatore Votazione Proposta di risoluzione n. 6 Partecipazione della rappresentanza regionale per la Lombardia della FIMAD, costituita dalle tre società scientifiche AIGO, SIED e SIGE, alle attività di programmazione per lo studio, la ricerca e la cura delle malattie dell apparato digerente e dell endoscopia digestiva (DCR VIII/375). Dibattito Pietro Macconi - Relatore Maria Grazia Fabrizio Votazione Proposta di nomina n. 112 Nomina di quattro componenti nel Consiglio di Amministrazione delle Istituzioni Agrarie Raggruppate di Brescia - I.A.R. (DCR VIII/376). Proposta di nomina n. 118 Nomina di un membro nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Famiglia del Conte Pietro Douglas Scotti di Fombio, figlio di Guglielmo di Crema (DCR VIII/377). Interpellanze, interrogazioni, e mozioni (annunzio) Allegati Interpellanze annunziate Interrogazioni annunziate Mozioni annunziate Interpellanze ed interrogazioni e relative risposte scritte Programma e calendario dei lavori del Consiglio e delle Commissioni Mozioni approvate Relazione alla proposta di atto amministrativo n Relazione alla proposta di atto amministrativo n Relazione alla proposta di atto amministrativo n Proposta di risoluzione n

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5 1 (La seduta inizia alle ore 11.10) Buongiorno, signori Consiglieri, buongiorno signori Assessori, Presidente Formigoni, pregherei prendere posto. Ci scusiamo per il ritardo con cui inizia la seduta ma la conferenza dei Capigruppo si è protratta, essendo incominciata alle dieci. Congedi Comunico che sono pervenute richieste di congedo per la seduta consiliare odierna da parte dei Consiglieri Ponzoni, Prosperini e Scotti. Se non vi sono opposizioni i congedi si intendono concessi ai sensi dell articolo 52 del Regolamento interno del Consiglio. Comunicazioni del Presidente del Consiglio (Argomento n. 1 all ordine del giorno) Comunico che, nella seduta del 17 aprile 2007, la Giunta delle elezioni ha provveduto all elezione del proprio Presidente nella persona del Consigliere Carlo Porcari, che subentra al dimissionario Giuseppe Adamoli, eletto Presidente della Commissione speciale Statuto il 5 marzo L Ufficio di Presidenza, nella seduta del 17 aprile 2007, ha preso atto del cambio di denominazione del Gruppo consiliare Rifondazione Comunista in Gruppo consiliare Rifondazione Comunista Sinistra Europea. Il Presidente del Consiglio ha assunto il seguente decreto di nomina: - DPC/365/NOM del 29 marzo 2007 Nomina di un esperto in materie giuridiche, ambientali ed architettoniche nel Comitato tecnico dell ALER di Brescia, in sostituzione di membro deceduto. E stato designato il signor Ludovico Quilleri. L Ente regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste (ERSAF), ai sensi della normativa vigente, ha trasmesso alla Presidenza le deliberazioni dal n. I/556 sino al n. I/562, approvate dal Consiglio di amministrazione in data 26 gennaio 2007; dal n. I/563 sino al n. I/569, approvate dal Consiglio di amministrazione in data 23 febbraio 2007; dal n. I/570 sino al n. I/583, approvate dal Consiglio di

6 2 amministrazione in data 30 marzo 2007 e n. I/584, approvata dal Consiglio di amministrazione in data 20 aprile Invito il Consiglio ad approvare, con votazione per alzata di mano, il programma e il calendario dei lavori del Consiglio e delle Commissioni consiliari assunto nella riunione, ex articolo 13 bis del Regolamento, tenutasi il 3 aprile (Il Consiglio approva) (Il testo del calendario è riportato in allegato) Informo che, ai sensi del secondo comma dell articolo 57 del Regolamento interno, è stata presentata dai Consiglieri Ferretto Clementi, Monguzzi, Concordati, Boscagli, Zamponi, Alboni, Fatuzzo, Maiolo, Dalmasso, Serafini e Benigni la richiesta di inversione dell ordine del giorno per anticipare al punto n. 5 dell ordine del giorno i seguenti argomenti: - MOZ/0162, in data 12 febbraio 2007, a firma dei Consiglieri Ferretto Clementi, Monguzzi, Saponaro, Muhlbauer, Galperti, Fabrizio, Valmaggi, Fatuzzo, Sarfatti, Saffioti, Maiolo, Quadrini, Maccari, Macconi e Dalmasso, concernente la tutela delle vittime di reati intenzionali e violenti, iscritta al n. 119 dell ordine del giorno e - MOZ/0174, in data 26 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Benigni, Tosi, Mirabelli, Squassina Arturo, Civati, Oriani, Bonfanti, Saponaro, Storti, Squassina Osvaldo, Sarfatti e Concordati, concernente la grave situazione finanziaria, produttiva ed occupazionale della società Legler di Ponte San Pietro (BG), iscritta al n. 131 dell ordine del giorno. Pongo in votazione, per alzata di mano, tale richiesta. Il Consiglio approva l inversione dell ordine del giorno. Annunzio di progetti di legge Comunico che, ai sensi dell articolo 71 del Regolamento interno, sono stati presentati e assegnati alle competenti Commissioni consiliari i seguenti provvedimenti: PDL/0221 Disciplina del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari alla persona e alla comunità, di iniziativa dei Consiglieri regionali Oriani, Fabrizio, Valmaggi, Porcari, Gaffuri, Benigni, Galperti, Adamoli, Bonfanti, Cipriano, Civati, Mirabelli, Pizzetti, Prina, Spreafico, Squassina Arturo, Tosi, Viotto, Concordati, Sarfatti, Monguzzi e Saponaro, assegnato alla Commissione consiliare III; - PDL/0222 Testo unico delle leggi regionali in materia di terzo settore, di iniziativa della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare II; - PDL/0223 Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo, di iniziativa della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare II; - PDL/0224 Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi, di iniziativa della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare II; - PDL/0225 Interventi regionali a favore della popolazione dei territori montani, di iniziativa della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare II;

7 3 - PDL/0226 Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale, di iniziativa della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare V; - PDL/0227 Interpretazione autentica della l.r. 26/2003, tit. II, capo I, in materia di coordinamento delle competenze legislative in materia di rifiuti, di iniziativa dei Consiglieri regionali Agostinelli, Civati, Concordati, Fabrizio, Monguzzi, Sarfatti e Storti, assegnato alla Commis-sione consiliare VI; - PDL/0228 Disposizioni per garantire il diritto al sapere, di iniziativa dei Consiglieri regionali Muhlbauer, Agostinelli e Squassina Osvaldo, assegnato alla Commissione consiliare VII; - PDL/0229 Norme generali relative al sistema formativo regionale, di iniziativa dei Consiglieri regionali Muhlbauer, Agostinelli e Squassina Osvaldo, assegnato alla Commissione consiliare VII; - PDL/0230 Istituzione della Festa regionale lombarda in occasione del 7 aprile, ricorrenza del giuramento di Pontida, di iniziativa dei Consiglieri regionali Belotti, Galli, Gallina, Mauro, Ruffinelli, Cecchetti, Demartini, Moretti, Rizzi, De Capitani e Frosio, assegnato alla Commis-sione consiliare II; - PDL/0231 Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 31 marzo 1978, n. 34 Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione, di inizia-tiva della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare I. Annunzio di risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni La Giunta regionale ha dato risposta alle sottoelencate interpellanze ed interrogazioni tramite gli Assessori indicati: &A ITL/5068, in data 22 novembre 2006, a firma dei Consiglieri Mirabelli, Cipriano e Oriani, concernente il nuovo masterplan per lo sviluppo delle aree dell Alfa Romeo di Arese presentato da Infrastrutture Lombardia ai comuni interessati e alla provincia di Milano, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A ITL/5081, in data 11 marzo 2007, a firma del Consigliere Zamponi, concernente il controllo sulle prescrizioni dei medici di Medicina generale, ha dato risposta l Assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. &A ITR/1016, in data 13 ottobre 2005, a firma del Consigliere Belotti, concernente la localizzazione della nuova sede dell Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A ITR/1074, in data 27 febbraio 2007, a firma del Consigliere Zamponi, concernente l istituzione della Provincia di Monza e Brianza e le competenze del distretto ASL 3, ha dato risposta l Assessore alla Sanità, Luciano Bresciani; &A ITR/1075, in data 28 febbraio 2007, a firma del Consigliere Cecchetti, concernente lo stato della si-

8 4 curezza nelle strutture ospedaliere e in particolare del nosocomio di Corso Europa a Rho (MI), ha dato risposta l Assessore alla Sanità, Luciano Bresciani; &A ITR/2048, in data 22 novembre 2005, a firma dei Consiglieri Agostinelli, Squassina Osvaldo, Muhlbauer, Storti, Oriani, Tosi, Monguzzi e Fabrizio, concernente lo stato di attuazione del piano di reindustrializzazione dell ex area Alfa di Arese, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A ITR/2107, in data 4 luglio 2006, a firma dei Consiglieri Gaffuri e Rinaldin, concernente gli accordi tra Italia e Svizzera relativamente agli interventi di emergenza/urgenza sanitaria, ha dato risposta l Assessore alla Sanità, Luciano Bresciani; &A ITR/2135, in data 30 ottobre 2006, a firma del Consigliere Muhlbauer, concernente il personale in servizio presso le segreterie assessorili, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A ITR/2146, in data 18 dicembre 2006, a firma del Consigliere Muhlbauer, concernente gli interventi di manutenzione straordinaria decisi dall ALER per il quartiere Molise-Calvairate di Milano, ha dato risposta l Assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. (I relativi testi sono pubblicati in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna) Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti (Argomento n. 2 all ordine del giorno) Non essendo pervenute osservazioni, il processo verbale relativo alla seduta del 3 aprile 2007, i- scritto al n. 2 dell ordine del giorno, si intende approvato ai sensi del terzo comma dell articolo 49 del Regolamento interno. &A Presa d atto della sospensione dalla carica del Consigliere regionale Massimo Gianluca Guarischi e provvedimenti conseguenti in forza del DPCM del 13 aprile 2007, notificato al Presidente del Consiglio regionale in data 23 aprile 2007 e comunicato al Consigliere Guarischi il 24 aprile (ORG n. 0027) (Argomento n.4 all ordine del giorno) Iniziamo i nostri lavori con l esame del punto n. 4 dell ordine del giorno di cui all oggetto. La parola al Consigliere Guarischi.

9 5 GUARISCHI Massimo Grazie, signor Presidente del Consiglio. Presidente della Giunta regionale, Colleghe e Colleghi Consiglieri, prendo la parola anche se potete immaginare stamane quale possa essere il mio stato d animo, ognuno di voi può immaginarlo. Il mix di sentimenti che si aggrovigliano dentro di me vanno dalla commozione, dalla grande amarezza e dal desiderio però vero, forte e insopprimibile di giustizia. Come voi sapete, in tutti questi anni non ho mai proferito una sola parola su questa vicenda, che ha trasformato in calvario questi anni della mia vita, e non c è se voi guardate una sola dichiarazione in questo Consiglio regionale, non c è una mia intervista, anche se, come potete immaginare, qualche richiesta l ho ricevuta in questi anni. E anche all indomani della sentenza di primo grado, e anche dopo la sentenza di secondo grado, non c è un solo rigo di una mia dichiarazione così come in qualsivoglia dibattito pubblico e politico. Non l ho fatto anche se solo Dio sa quanto l avrei desiderato e quante volte ho pensato di poter dire di avere diritto di dire la mia verità e il mio pensiero su questa vicenda. Non l ho fatto perché ho sempre ritenuto di non utilizzare mai il mio ruolo politico e istituzionale per difendermi o attaccare. L ho fatto, sì, certo, l ho fatto più volte con tutte le mie energie, ma solo nelle aule del Tribunale di Milano, anche se devo ammettere, purtroppo, sino a questo momento senza risultato. Ma oggi, nel momento in cui questo Consiglio si accinge a prendere atto della mia sospensione, prima ancora di essere un mio desiderio, è mio dovere profondo, ritengo, nei confronti dell istituzione Regione e di questo consesso legislativo, che in tutta coscienza posso dirvi: ho amato, rispettato e servito lealmente. Ed è dovere mio, anche nei confronti di ognuno, singolarmente, di voi, dire alcune cose e fare talune precisazioni. Prima però, se me lo consentite, desidero dirvi grazie, un grazie di cuore alle mie Colleghe e ai miei Colleghi di Forza Italia per la lealtà dimostratami, per l amicizia che mi hanno saputo regalare e per il conforto che mi hanno dato anche nei momenti più difficili. Un grazie a tutti i Consiglieri dei Gruppi della coalizione di maggioranza del governo regionale e a tutti i Gruppi, indistintamente, per la loro solidarietà, per il loro rispetto, che mi hanno dato, e soprattutto per non aver mai fatto un calcolo politico della mia vicenda politico-giudiziaria. Un grande, sincero e particolare grazie va a tutte le Consigliere e a tutti i Consiglieri, nessuno escluso, dell opposizione. Ho detto particolare, perché sono abituato nella mia vita a non dare nulla di scontato, ed ho apprezzato molto che in questi lunghi sette anni mai mi avete fatto sentire a disagio, in imbarazzo una sola volta in questa aula, mai avete fatto speculazioni politiche in dibattiti pubblici. Grazie a tutti voi, come uomo e come padre, e come padre so bene quello che le speculazioni politiche avrebbero potuto produrre. Questa mia esperienza mi fa anche dire ad alta voce che non è vero il luogo comune che la politica è solo cinica e barbara, non è vero; e in questo caso la politica ha saputo mandare in modo forte un messaggio di rispetto sia umano che costituzionale, che spesso l imbarbarimento della cosiddetta società civile non sa invece esprimere. Ma unitamente al grazie devo dirvi nella solennità di quest aula, in una sorta di giuramento ideale, che il Collega a cui voi avete testimoniato rispetto non era e non è un poco di buono. Ho cominciato la mia attività politica a 14 anni, facendo tutti i percorsi che una volta si facevano, oggi non più, da segretario di sezione in poi, e a 21 anni ho iniziato la mia attività di pubblico Amministratore, nel 1985, nell Amministrazione provinciale di Milano, fino ad oggi quasi ininterrottamente tranne una pausa dal 1995 al E in tutti questi anni non ho mai avuto, per la mia attività di pubblico Amministratore, né un accusa né un processo né una condanna, nonostante abbia avuto incarichi delicati, in momenti turbolenti della vita politica e amministrativa di questa Regione. Tutto inizia nel gennaio del 1996, quando non ero Consigliere regionale. Mio padre viene arrestato, vi evito i particolari, ma potete immaginare il clamore: 130 finanzieri dispiegati, perquisizioni in ogni dove, in ogni proprietà, in ogni abitazione del suo stretto collaboratore, di un suo parente, tranne una,

10 6 tranne la mia abitazione, dove abitavo con mia figlia e con mia moglie. Muore nel 1999, a febbraio, tre anni dopo l arresto, senza neppure essere stato rinviato a giudizio. Quindici giorni dopo la sua morte mi arriva un avviso di garanzia per fatti avvenuti dal giugno 1997 al febbraio Cos era successo? Mio padre, uscito dal carcere dopo 42 giorni, si era accorto che le sue aziende, dopo quarant anni di storia nelle opere pubbliche, erano letteralmente state messe in ginocchio perché molte commesse di lavori erano state revocate in quanto erano opere speciali segretate, e, come da legge, essendo in carcere il titolare, i lavori erano stati revocati. Inoltre, per questo stesso motivo, le banche hanno revocato tutti gli affidamenti. In questo quadro va aggiunto lo stato di salute di grande precarietà di mio papà; da un lato una depressione che incalzava, non tanto per l esperienza carceraria quanto per aver visto in pochissimi giorni, in pochissime settimane, crollare tutto ciò che lui aveva costruito e per cui aveva dato la vita, poi era un imprenditore di vecchio stampo, dove ognuno dei suoi 350 dipendenti era come un familiare. E l incalzare ogni giorno del tumore, che poi l ha accompagnato fino agli ultimi giorni della sua vita, hanno costruito questo quadro e questo contesto nel quale la mia famiglia mi chiese di stare vicino a mio padre. Cosa che feci, ripeto: cosa che coscientemente feci. Era mio padre che aveva bisogno dopo avermi dato nella sua vita tutto; lo rifarei oggi, come figlio, anche alla luce di quello che poi mi è accaduto. Fino a quel momento mai ero entrato un solo giorno in azienda, e per quei successivi 18 mesi, dove tra l altro le aziende avevano già intrapreso un percorso di chiusura, che si è puntualmente verificato poche settimane dopo la morte di mio padre, io sono stato prima indagato e poi, come voi sapete, due volte condannato, ma non per aver dato tangenti per gli appalti, come raccontava ancora un quotidiano nazionale domenica scorsa. Per questo ho l obbligo formalmente e solennemente di precisare e di puntualizzare in quest aula che sia nella sentenza di primo, che nella sentenza di secondo grado, mai sono stato accusato né condannato per aver dato danaro ad alcuno, tantomeno ovviamente per averne ricevuto. Queste poche precisazioni e puntualizzazioni le dovevo, e vi assicuro che ne avrei potute fare molte, molte altre questa mattina, così come avrei potuto raccontare le tante vicende umane e le tragedie che a questa storia sono correlate. Ve le risparmio ma penso che almeno queste cose avevo il dovere di dirle per il rispetto che voi mi avete dato in questi anni. Per questo, con voce pacata ma fermissima nel contenuto, ribadisco a voi e in coscienza la mia serenità e onestà: serenità che mi fa pensare che si può ricevere qualche ingiustizia ma che è impossibile non sperare nella giustizia. Con questo spirito mi inchino idealmente alla legge che prevede la sospensione in quanto legge. Ma, con la consapevolezza che la giustizia degli uomini è imperfetta, a voi legislatori pongo una riflessione: se sia giusto soltanto ai fini delle Amministrazioni locali, e la Regione è considerata tale, negare di fatto, all Amministratore, a differenza ad esempio del deputato nazionale, quella presunzione di innocenza, di cui ciascun cittadino gode fino al passaggio in giudicato della sentenza. Non riguarda più me ovviamente, la lascio come riflessione per il futuro. Congedandomi da voi, spero non interpretiate il mio saluto come un atto di presunzione, vi assicuro che non vuole esserlo, ma è solo perché sono pienamente consapevole di ciò che ho fatto e di ciò che non ho fatto, solo perché credo ancora profondamente nelle istituzioni di questo nostro grande Paese che oggi non vi dico addio ma semplicemente arrivederci. (Applausi in aula consiliare) Grazie, Consigliere Guarischi, per la sua testimonianza umana e per il contributo che ha voluto dare nella precisazione dei fatti, riservando ovviamente all ultimo grado di giudizio quella che sarà la parola definitiva della legge.

11 7 Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 aprile 2007, notificato in data 23 aprile 2007 a cura del Prefetto di Milano, con il quale il Consigliere regionale Massimo Gianluca GUARISCHI è stato sospeso di diritto dalla carica dal 5 dicembre 2006, ai sensi dell articolo 15, commi 4 bis e 4 ter, della legge 19 marzo 1990, n. 55 e successive modificazioni e integrazioni; vista la legge regionale 16 gennaio 1995, n. 6 Norme di attuazione della legge 18 gennaio 1992, n. 16 e della legge 12 gennaio 1994, n. 30 concernenti la convalida, la sospensione e la decadenza dalla carica dei Consiglieri regionali ; considerato che il Consigliere Massimo Gianluca GUARISCHI, nelle elezioni regionali del 3/4 a- prile 2005, era stato eletto nella lista regionale Per la Lombardia ; visti gli articoli 16 e 16 bis della legge 17 febbraio 1968, n. 108 Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a Statuto normale e successive modificazioni e integrazioni; considerato che nelle elezioni regionali del 3/4 aprile 2005 tutti i candidati della lista regionale Per la Lombardia sono stati proclamati eletti Consiglieri della Regione; vista la graduatoria redatta dall Ufficio centrale regionale, ai sensi del comma 15 dell articolo 15 della legge n. 108/1968, in base alla quale, ai fini delle eventuali surroghe, il quoziente più alto è attribuito al gruppo di liste avente contrassegno Forza Italia per Formigoni ; vista la graduatoria delle circoscrizioni nelle quali sono stati attribuiti i seggi assegnati ai gruppi di liste provinciali da parte dell Ufficio centrale regionale, ai sensi del comma 10 dell articolo 15 della legge n. 108/1968; accertato che, ai fini della individuazione del Consigliere supplente, occorre fare riferimento alla lista provinciale avente come contrassegno Forza Italia per Formigoni, nella circoscrizione provinciale di Lecco; visto il verbale dell Ufficio centrale circoscrizionale istituito presso il Tribunale di Lecco ed accertato che nella lista Forza Italia per Formigoni l ordine dei candidati non eletti, in base ai voti riportati, è il seguente: 1) Giulio BOSCAGLI, 2) Gianluigi FARIOLI; considerato che il primo candidato in graduatoria, signor Giulio BOSCAGLI, risulta già proclamato eletto Consigliere nella lista regionale Per la Lombardia, come da verbale dell Ufficio centrale regionale; invito il Consiglio a deliberare, con votazione per alzata di mano, 1. di prendere atto dell avvenuta sospensione dalla carica del Consigliere Massimo Gianluca GUARISCHI; 2. di prendere atto che Consigliere supplente, ai sensi dell articolo 16 bis della legge 108/1968, è il signor Gianluigi FARIOLI, candidato nella lista Forza Italia per Formigoni nella circoscrizione provinciale di Lecco; 3. di disporre l immediata pubblicazione sul BURL della presente deliberazione. (Il Consiglio prende atto) Chiedo al Consigliere supplente Farioli di prendere posto in aula. (Il Consigliere Farioli entra in aula tra gli applausi dei presenti) Grazie e benvenuto, Consigliere Farioli; è un ritorno perché per lungo tempo aveva ricoperto l incarico di Consigliere regionale.

12 8 Presidenza del Vice Presidente Lucchini Svolgimento di mozione Come precedentemente deliberato, pongo all attenzione del Consiglio la: &A MOZ/0162, in data 12 febbraio 2007, a firma dei Consiglieri Ferretto Clementi, Monguzzi, Saponaro, Muhlbauer, Galperti, Fabrizio, Valmaggi, Fatuzzo, Sarfatti, Saffioti, Maiolo, Quadrini, Maccari, Macconi e Dalmasso, concernente la tutela delle vittime di reati intenzionali e violenti, iscritta al n. 119 dell ordine del giorno. Chiedo maggiore silenzio e invito i Colleghi, che abbiano altre questioni in corso, ad abbandonare l aula e a svolgerle in una sede più opportuna. La parola al Consigliere Ferretto Clementi. FERRETTO CLEMENTI Silvia Presidente, questa è una mozione assolutamente trasversale, è stata firmata da quasi tutti i Gruppi regionali, affronta un tema particolarmente delicato, che è quello delle vittime della criminalità, vittime che troppo spesso restano sole con il loro dolore, il loro senso di abbandono e di disperazione, con le loro ingiustizie e soprattutto con il dramma di quello che è avvenuto. Credo che, come amministratori, come politici, abbiamo il dovere di affrontare anche vicende così drammatiche. Per questo abbiamo presentato questa mozione, con la quale chiediamo una maggior attenzione per le vittime della criminalità e invitiamo la Giunta ad adoperarsi per garantire loro un supporto informativo, psicologico, legale ed economico; chiediamo inoltre che vengano rivisti i criteri di copertura della polizza assicurativa regionale, una polizza che opportunamente è stata istituita da questa Regione, per risarcire almeno in parte le vittime della criminalità, ma che purtroppo non include le vittime di violenza sessuale. Noi chiediamo che la copertura venga estesa anche a questo reato e chiediamo pertanto l approvazione di questa mozione. Ribadisco che questo documento è stata firmato pressoché da tutti i Gruppi in Consiglio regionale, di maggioranza e di opposizione. La parola al Consigliere Saffioti. SAFFIOTI Carlo Signor Presidente, commento brevissimamente la mozione già ben illustrata dalla Collega Silvia

13 9 Ferretto Clementi, rimandando i Colleghi alla lettura del libro e alla lettura dell intervista, che sull Eco di Bergamo ha rilasciato oggi il figlio del commissario Calabresi, giornalista, scrittore. Credo che la lettura del libro e dell intervista rappresentino il miglior supporto e la migliore spiegazione delle motivazioni che ci hanno indotto a presentare questa mozione, che mi auguro possa avere il massimo consenso in questa aula. La parola al Presidente Zamponi. ZAMPONI Stefano Presidente, volevo segnalare un colossale spreco, soprattutto all Assessore Buscemi, che sta leggendosi il giornale, perché è stata stipulata una polizza, e credo che sia una cosa che è veramente vergognosa, che costa alla Regione un milione di euro l anno, per coprire questi rischi. Già il fatto che la Regione copra con un Assicurazione questi rischi invece di stanziare un fondo, come è stato fatto fino al 2004, è cosa dubbia, ma chiedo: sapete, a fronte di questo milione di euro all anno, quanti sinistri sono stati indennizzati e di che importo? Risposta: un solo sinistro con 70 mila euro. L Assicurazione ha ricevuto un milione di euro e ha pagato un solo sinistro; ma non un milione di euro complessivamente, un milione di euro all anno. Allora, noi paghiamo un Broker che ci consiglia queste cose. Abbiamo fatto una gara, che scadrà a settembre di quest anno; sono stati denunciati in tutto dieci sinistri, ne è stato pagato uno solo, e abbiamo speso tre milioni di euro. Prima cosa: la polizza era triennale, con facoltà di disdetta annuale, io chiedo all Assessore Buscemi se i suoi uffici si siano mai interrogati sulla convenienza per i cittadini di mandare la disdetta ad una polizza, che è così chiaramente sbilanciata. Due: chiedo, sempre all Assessore Buscemi, come contributo, di pubblicizzare questa polizza, perché non credo che siano solo dieci i cittadini che hanno avuto fatti di criminalità che hanno inciso pesantemente sulla loro incolumità fisica, in tutta la Lombardia, ma se manca la comunicazione, che doveva essere fatta a febbraio del 2006, perchè c è una deliberazione di Giunta e una comunicazione dell Assessore, che dice Faremo una campagna di stampa. Estendiamolo pure anche alle vittime dei crimini sessuali, ma cominciamo a rimborsare tutti coloro che sono stati vittima di fatti di criminalità, perché è veramente desolante vedere sprecare il denaro pubblico. Ecco, io credo che Gianantonio Stella, prestigiosa firma del Corriere, che censura gli sprechi, soprattutto dell Italia Meridionale, se dovesse venire a conoscenza di un fatto di questo genere: tre milioni di euro pagati ad un Assicurazione, per avere dieci domande di risarcimento, di cui una sola pagata per 70 mila euro, che peraltro è il massimo contrattuale, saprebbe cosa scrivere. Ecco io credo che ci sia veramente non solo da vergognarsi ma anche da prendere provvedimenti. E allora approfitto di questa occasione per chiedere all Assessore Buscemi di prenderli questi provvedimenti. Assessore Buscemi, se lei lo ritiene, siccome l ordine di precedenza sarebbe per lei, ma il Consigliere Muhlbauer ha chiesto di intervenire, sarebbe meglio ascoltare il Consigliere, così poi lei conclu-

14 10 de il dibattito. Bene, la parola al Consigliere Muhlbauer. MUHLBAUER Luciano Presidente, come vedete, questa mozione è firmata anche dal sottoscritto per il Gruppo di Rifondazione Comunista, per cui è evidente il nostro voto a favore. Però credo sia utile, al fine di non abbandonarci alle ipocrisie varie, di ricostruire un attimo la storia. Noi voteremo a favore perché c è una richiesta centrale, che è molto concreta, che è quella dell invito a rivedere i criteri di copertura della polizza assicurativa, a tutela delle vittime della criminalità, affinché anche le vittime di violenza sessuale possano essere parte coperte dall assicurazione. Vorrei ricordare che la polizza d Assicurazione in questione, che spesso, attraverso i mass media, era stata presentata come chissà che cosa, ad un attento esame, che per primo il Gruppo di Rifondazione aveva fatto, e l aveva esplicitato con una interrogazione all Assessore competente, si era scoperto che, guarda caso, sono escluse di fatto tutte le vittime di violenza sessuale, a meno che dalla violenza sessuale non derivasse un danno permanente a livello fisico. Come tutti sappiamo, non è questa la norma dei casi ma, se vogliamo usare questa parola inappropriata, in questo caso, il danno non si misura tanto sul piano della menomazione fisica. Se questa mozione viene approvata, e se dunque la Giunta procede in tempi rapidi ad una ridefinizione dei termini della polizza, nel senso di poter comprendere anche le donne, dico donne perché sono la gran parte delle vittime delle violenze sessuali, credo che noi facciamo una cosa buona, e così riusciamo ad ovviare a quello che evidentemente la voglio considerare così è stata una svista da parte della Giunta al momento della stipula dell accordo sulla polizza. Forse questo, qualora venisse approvato, può essere un insegnamento per il futuro, per tutti noi, soprattutto per la Giunta, cioè quello di affrontare temi come la criminalità, le conseguenze sulle vittime, non tanto dal punto di vista della pubblicità politica ma affrontando davvero quello che è la realtà dei problemi, altrimenti si predica bene e si razzola male. Dunque il nostro voto sarà a favore per riempire questo terribile buco che ha lasciato la superficialità della Giunta nella stipula di questa polizza d Assicurazione. Raccogliamo gli interventi dei Consiglieri prima di dare la parola conclusiva all Assessore. Prego, Presidente Dalmasso. DALMASSO Sveva Il mio voto favorevole a questa mozione è soprattutto per sottolineare l importanza dell allargamento della polizza assicurativa anche alle vittime di violenza sessuale che, come sappiamo, è un problema che ci affligge e che in questo periodo è alla ribalta anche dei media. Quindi quello che è importante soprattutto è fare magari una campagna stampa per rendere noto il contenuto di que-

15 11 sta Assicurazione, in modo che più cittadini lombardi possono avvalersi di questa facoltà. La parola al Consigliere Monguzzi. MONGUZZI Carlo Con l aggiunta della richiesta del Collega Muhlbauer, trattasi di mozione utile, nel senso che il Consiglio chiede alla Giunta di fare qualcosa. Quindi l abbiamo firmata e la voteremo. La parola all Assessore Buscemi. BUSCEMI Massimo Presidente, intanto preciso che oggi parlo non come Assessore alla sicurezza ovviamente, perché tutti sapete che l Assessore alla sicurezza è il Collega Ponzoni, ma parlo in sua vece, anche di una cosa che evidentemente ho guardato quando ero Assessore alla sicurezza ed erano già state evidenziate alcune perplessità su questo tipo di polizza e richieste che abbiamo fatto al Broker di ampliarla ad altre situazioni, come per esempio includere i delitti sessuali. Ci siamo sempre posti la domanda se e fino a che punto fosse giusto pubblicizzare fortemente una polizza che riguardava le vittime della criminalità e che riguardava appunto gli infortuni, che riguardava persone, parenti di vittime, e quindi persone decedute, o che hanno avuto gravi lesioni corporali, e quindi gravi menomazioni. Siamo sempre stati in dubbio se fare questo tipo di pubblicità perché sembrava voler fare quasi delle speculazioni nell ambito della comunicazione, su fatti gravi, su fatti delicati, e quindi non abbiamo mai inteso dare molto spazio a questo tipo di comunicazione perché sembrava quasi ledere un po anche la privacy di queste persone, e soprattutto anche da un punto di vista etico sembrava quasi di voler approfittare di un provvedimento nobile, secondo me giusto e dovuto, ai fini appunto pubblicitari, ai fini politici. E quindi sulla comunicazione abbiamo tenuto volutamente un profilo basso, avvisando ovviamente, essendone noi a conoscenza, le istituzioni competenti, quindi Carabinieri, Questura, Magistratura, e quindi tenendo un filo diretto con queste istituzioni, per poi comunicare ai parenti delle vittime che aveva istituito questa copertura economica. E chiaro che le griglie sono molto strette, per cui non è facilissimo accedere a questo finanziamento, perché il livello di menomazione evidentemente deve essere molto alto, se non ricordo male ci deve essere almeno il 75% di invalidità permanente, non vorrei sbagliare proprio la cifra, ma credo che sia

16 12 quella, o altrimenti le vittime devono essere appunto vittime della criminalità. Ritengo comunque corretto aver posto all attenzione della Giunta questo problema, ritengo anch io che per quel che sono i contributi (e noi speriamo che siano sempre pochi perché, qualora i contributi dati alle vittime, dovessero essere alti, sarebbe un segnale negativo, quindi significherebbe appunto che le vittime durante l anno sono tante, che i morti sono tanti, mentre così non è, fortunatamente) dicevo, ritengo comunque, e ritenevo già allora, e credo che l Assessore Ponzoni possa essere dello stesso avviso, che il costo di questa polizza probabilmente, anzi sicuramente, è sproporzionato rispetto a quelle che sono le uscite per la copertura degli indennizzi. Quindi credo, e concludo, che sia giusto e necessario ampliare la casistica almeno a quelli che sono i crimini sessuali. Quindi ritengo che questa mozione sia giusta, doverosa, corretta e approvabile. Chiudo dicendo che da parte della Giunta - mi dispiace a chi prima ha fatto l intervento, mi riferisco all intervento del Consigliere Muhlbauer - non c è stata nessuna superficialità, anzi c è stata molta attenzione, molta cura, e non si è voluta fare speculazione sulla comunicazione, parlando di questa polizza, perché non sembrava il caso; è stato proprio il contrario rispetto a quello che è stato detto. Dichiaro chiuso il dibattito. Votazione Pongo in votazione, per alzata di mano, la mozione 162. (Il Consiglio approva) (Il testo è riportato in allegato) Svolgimento di mozione Come precedentemente deliberato, esaminiamo la: &A MOZ/0174, in data 26 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Benigni, Tosi, Mirabelli, Squassina Arturo, Civati, Oriani, Bonfanti, Saponaro, Storti, Squassina Osvaldo, Sarfatti e Concordati, concernente la grave situazione finanziaria, produttiva ed occupazionale della società Legler di Ponte San Pietro (BG), iscritta al n. 131 dell ordine del giorno.

17 13 La parola al Presidente Benigni. BENIGNI Giuseppe La ringrazio, Presidente. Parlavo proprio ora con l Assessore Rossoni perché c è una delegazione di lavoratori, che ha chiesto questa mattina di incontrare l Assessore per comunicare a lui la grave situazione in cui permane questa grossa azienda tessile del Bergamasco, di Ponte San Pietro, e per capire se effettivamente la situazione sta trovando una soluzione oppure se la crisi si avvita su se stessa e si aggrava. Siamo infatti in una Regione che sta vivendo sicuramente un momento di ripresa economica, i dati macroeconomici ci dicono che il nostro sistema produttivo, nel suo complesso, è in una fase sicuramente di espansione, però permangono alcune situazioni di crisi, in alcuni settori in particolare. Il tessile è ancora, una parte - direi - del tessile, in questa situazione di crisi. Questa è un azienda, per noi, di medio-grande dimensione, che ha collegato un indotto particolarmente importante. Per cui è tutta una zona che verrebbe interessata da una preoccupante crisi occupazionale se questa azienda dovesse cessare la propria produzione. L azienda fa parte di un Gruppo, è evidente che la non può essere la sola ad assumersi la responsabilità di lavorare per superare questa crisi; bisogna trovare una soluzione imprenditoriale, bisogna che ci sia un gruppo imprenditoriale che, sulla base di un piano industriale, sia in grado di portar fuori dalle secche questo gruppo, o insieme o scindendolo nella parte sarda e nella parte lombarda. Noi chiediamo che il Consiglio regionale si faccia interprete presso la Giunta perché la Regione Lombardia, insieme alla Regione Sardegna e al Ministero delle Attività Produttive, si attivino appunto in questa cooperazione perché ci siano da un lato l aiuto ad identificare un gruppo imprenditoriale che porti l azienda fuori da questa situazione di grave crisi, offrendo anche politiche regionali di incentivazione, di defiscalizzazione, a questi gruppi industriali, e perché questa fabbrica, che è prestigiosa per il marchio, ricca di professionalità, e - come vi dicevo - anche ricca di un indotto importante di piccole imprese, possa continuare la propria produzione e possa uscire da una crisi che - ricordo - ha portato anche per mesi i lavoratori ad essere senza stipendio. Per cui una crisi anche finanziaria, che è già stata pagata, in termini di liquidità, anche da parte di lavoratori che si sono trovati - come vi dicevo - senza stipendio. Chiedo che il Consiglio regionale si faccia carico positivamente e stimoli la Giunta perché vada a- vanti nella ricerca di una soluzione. La parola al Presidente Saffioti. SAFFIOTI Carlo Intervengo molto brevemente sulla mozione illustrata ora dal Collega Benigni su un tema che sta preoccupando moltissimo tutta la realtà economica e sociale bergamasca perché è coinvolta non solo una delle aziende storiche della nostra provincia ma anche una delle aziende più grosse e più impor-

18 14 tanti, che dà lavoro a molte altre attività nell indotto. Su questo tema la Regione si è non poco impegnata fino adesso - dirà poi l Assessore Rossoni - per quanto di sua competenza; ma gli incontri che ci sono stati tra la Commissione, che io presiedo, Attività produttive, e l unità di crisi, le audizioni che abbiamo fatto, anche con l Assessore, mi hanno portato a questa conclusione: tutto quello che la Presidenza, l Assessore, e la Regione potevano fare è stato fatto, in una situazione che ha radici storiche lontane, che ha visto errori da parte della dirigenza dell azienda, latitanza da parte della proprietà dell azienda e un perseverare in politiche assistenzialistiche da parte della Regione Sardegna. Tutto questo ha creato una situazione che vede il boccino in mano alla Regione Sardegna e che lascia poco spazio ad interventi seri, veri e concreti da parte della, che può certamente testimoniare solidarietà e fare quello che in questo momento sta facendo, sollecitando, informando, incontrandosi, ma certamente non può avere nessuna bacchetta risolutiva. Dobbiamo quindi stare attenti a non confondere, come da alcune parti è stato fatto, quella che è una situazione di oggettiva impotenza, o comunque di oggettiva difficoltà nell usare strumenti veri e concreti, con disattenzione o scarso interesse nei confronti di un problema che invece ci agita e ci preoccupa tutti in maniera molto forte. La mozione fa delle affermazioni sulle quali è difficile dire che non si è d accordo se non dire che mi sembra che voglia impegnare la Giunta su tutta una serie di attività che, come anche risultato dall audizione che è stata fatta, la Giunta sta portando avanti e sta proseguendo. Quindi la proposta che mi permetto di avanzare al Collega Benigni è che venga dato atto nella mozione a quello che è l impegno che la Giunta sta approfondendo, e quindi magari rimodificare, mettendo impegno ad attivarsi, perché altrimenti sembra che fino adesso non sia stato fatto niente mentre in realtà, anche se evidentemente non con grandi risultati, ma sono risultati che proprio non dipendono dalla. Quindi la proposta che faccio al Consigliere Benigni è quella di modificare il testo, in maniera tale che risulti che il Consiglio regionale impegna la Giunta a continuare ad attivarsi, e via dicendo, perché, ripeto, mi sembra che si chieda alla Giunta di impegnarsi in un qualche cosa che di fatto sta già facendo, col continuare rafforzando quello che è l impegno della Giunta, che credo mai come in questo momento rappresenti davvero tutti i cittadini, tutti i lavoratori, tutti gli operatori interessati e preoccupati. Se non ci sono altri interventi, chiedo al primo firmatario se accoglie la proposta di riadattamento. Prego Presidente Benigni. BENIGNI Giuseppe Capisco l obiezione, tant è vero che l Assessore Rossoni, adesso non è presente in aula, mi faceva presente che c erano i lavoratori della Legler sotto i suoi uffici, per cui è andato a riceverli. Volevo chiedere al Collega se andava bene una formulazione di questo tipo: a continuare nell impegno e ad attivarsi per intavolare un confronto diretto con la regione Sardegna e con il Ministero delle Attività Produttive per elaborare tempestivamente ipotesi concrete di uscita dalla grave crisi in cui versa il gruppo Legler, compiendo scelte che permettano l attuazione di un piano finalizzato a salvaguardare le attività industriali, le capacità professionali e tutelare l occupazione. Solo così sarà

19 15 possibile individuare soggetti imprenditoriali che, anche con politiche regionali adeguate, si impegnino al salvataggio di una fabbrica prestigiosa, ricca di professionalità che non vanno abbandonate a se stesse. Mi sembra che così si riconosca l impegno, ma si chieda anche una maggior concertazione dell istituzione pubblica, compreso il Ministero delle Attività Produttive, che deve metterci la propria parte. Il Presidente Saffioti ha annuito, per cui è d accordo con la riformulazione dell impegno. Dichiaro chiuso il dibattito. Votazione Pongo in votazione, per alzata di mano, la mozione n. 174 come emendata. (Il Consiglio approva) (Il testo è riportato in allegato) &A Proposta di atto amministrativo n. 111 Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2005 e variazioni al medesimo dell Istituto per il diritto allo studio universitario (ISU) dell Università degli Studi di Brescia. (Argomento n. 5 all ordine del giorno) Dibattito Pongo in discussione la proposta di atto amministrativo n. 111, facendo presente che la medesima è stata esaminata dalla prima Commissione consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Mauro. MAURO Rosa Angela Presidente, mi rimetto alla relazione scritta, se i Colleghi sono d accordo. (La relazione è riportata in allegato).

20 16 Votazione Non ho altri iscritti. Pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto amministrativo n (Il Consiglio approva) (Il testo è reperibile presso l archivio del Consiglio regionale atti n. 7417) &A Proposta di atto amministrativo n. 112 Modifiche alla deliberazione del Consiglio regionale n. VII/1137 del 15 dicembre 2004 Programma di razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti in attuazione dell art. 3, comma 1, della lr 5 ottobre 2004, n. 2 - Disciplina per la razionalizzazione e l ammodernamento della rete distributiva dei carburanti. (Argomento n. 6 all ordine del giorno) Dibattito Pongo in discussione la proposta di atto amministrativo n. 112, facendo presente che la medesima è stata esaminata dalla quarta Commissione consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Colucci. COLUCCI Alessandro Grazie, Presidente. La proposta di atto amministrativo 112, all attenzione del Consiglio regionale di quest oggi, è relativa a modifiche alla deliberazione del Consiglio regionale del dicembre del 2004, in materia di programma di razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti. Questo è un documento che prevede il programma di realizzazione della rete di distribuzione dei carburanti; contiene la norma riguardante le distanze minime tra impianti, la suddivisione del territorio regionale in bacini di utenza, per la precisione 24, e nello stesso documento sono fissate le superfici minime e gli standard per tipologia di impianto. Tale programma è previsto dalla legge regionale 24/2004, che disciplina la realizzazione e l ammodernamento della rete distributiva dei carburanti, ne definisce le finalità e competenze; gli interventi applicativi vengono affidati a questo documento, che andiamo a modificare oggi. Lo modifichiamo integrando quanto previsto dalla lr 24/2004, laddove si prevede l obbligo per un nuovo punto vendita carburanti, di dotarsi del prodotto metano. Per rendere efficace l azione di diffusione di carburanti ecologici, assicurare una distribuzione o-

21 17 mogenea sul territorio del prodotto, è stato previsto un documento e assegnato ad ogni bacino un numero minimo di impianti, che è riportato nella tabella allegata al provvedimento. Questo significa che ogni qualvolta nei bacini venga realizzata una nuova stazione di distribuzione, se il bacino non ha raggiunto il numero minimo previsto di impianti di distribuzione di metano, esso dovrà essere inserito. Certo, sarebbe auspicabile poter avere una distribuzione maggiore, anche perché conosciamo tutti i vantaggi del metano ma, considerata la difficoltà di distribuzione del prodotto, perché prevede una rete di tubi sotterranea, questo è sicuramente uno dei primi passi che va a rafforzare l impegno regionale, che è stato riconosciuto tra l altro anche in Commissione, quando abbiamo discusso la proposta di atto amministrativo e che riguarda la legge sull area. In tale provvedimento si auspica l utilizzo di autovetture alimentate a metano, e quindi la necessità di avere questa fonte energetica nelle diverse stazioni, distribuite sul territorio regionale. E un tassello in più a favore di un area più pulita nella nostra Regione e a completamento di tutte le iniziative che la, nell ambito dell ambiente, ha attivato. Così come in Commissione abbiamo visto l approvazione del provvedimento all unanimità, mi auguro che questo avvenga anche in aula quest oggi. E iscritto a parlare, ne ha facoltà, il Consigliere Spreafico. Prego Consigliere. SPREAFICO Carlo Presidente, come abbiamo già detto durante la discussione in Commissione a proposito di questo provvedimento, mentre è certamente condivisibile lo sforzo di tentare di razionalizzare questo settore, aumentando la capacità distributiva, io non condivido, l ho detto in Commissione e lo ribadisco qui, non condivido il fatto che ancora una volta succede che tra le dichiarazioni, a proposito della necessità di migliorare in generale l uso dei mezzi di trasporto, attraverso carburanti che sono il più eco compatibili, poi di fatto, quando siamo al dunque, siamo molto deboli dal punto di vista della proposta. Mi riferisco non tanto alla questione della distribuzione dei carburanti tradizionali ma al fatto che questa è, credo, la prima occasione, mi auguro che non sia certamente l ultima, per avviare un coraggioso programma di distribuzione di carburanti alternativi, come appunto è il metano. Siamo invece in presenza di un progetto debolissimo, da questo punto di vista. Ora, è vero che bisogna fare i conti con le strutture esistenti, la loro portabilità, però credo che da parte nostra, in questo momento, come abbiamo già fatto per i provvedimenti che contrastano lo smog, ci si aspetti un atto molto più coraggioso di spinta in questa direzione. E questa è una prima ragione per la quale mi considero deluso da questo provvedimento. L altra è che certamente per la fascia pedemontana c è una assoluta inadeguatezza rispetto alla distribuibilità di questo metano, perché abbiamo un impianto, che deve servire un area vastissima, magari fra due o tre Province, quindi è evidente che non stiamo facendo assolutamente nulla. Ora, siccome non capita tutti i giorni di poter affrontare questa questione, o questo è un provvedimento che ha questa funzione, cioè di essere coerente con quanto abbiamo già fatto in materia di contrasto all inquinamento dell aria, oppure stiamo da una parte facendo grandi proclami e dall altra parte

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