PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Linee guida aggiornamento elaborati

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1 PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Linee guida aggiornamento elaborati

2 PREMESSE Il Comune di Legnago è dotato di Piano regolatore generale approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n del 24 luglio 2007, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del 212 agosto La legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio, ha modificato la disciplina urbanistica di riferimento introducendo nuove procedure di pianificazione del territorio e riarticolando il piano regolatore comunale in due nuovi e distinti strumenti, il piano di assetto del territorio (PAT) ed il piano degli interventi (PI). Il PAT è lo strumento urbanistico strutturale che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo del territorio, individuando gli obiettivi, le specifiche vocazioni e le condizioni di sostenibilità delle trasformazioni, in relazione alle esigenze della comunità locale ed in conformità agli indirizzi espressi dalla pianificazione territoriale di livello superiore, soggetto ad approvazione provinciale, salvo quanto stabilito dall articolo 48 - Disposizioni transitorie, comma 4, della LR 11/2004. Il PI è invece lo strumento urbanistico operativo che precisa e disciplina le relative disposizioni operative di attuazione del PAT ed è soggetto ad approvazione comunale. L Amministrazione comunale, con deliberazione della Giunta n. 226 del 13 luglio 2005,ha attivato la procedura di pianificazione concertata con la Regione per la formazione del piano di assetto del territorio, in applicazione dell articolo 15 della LR 11/2004. Il Documento Preliminare del PAT, in esecuzione delle procedure stabilite dagli articoli 3 e 15 della LR 11/2004, quale atto contenente le indicazioni di carattere politico e programmatico per l elaborazione del nuovo strumento urbanistico, è stato approvato dalla la Giunta Comunale, con deliberazione n. 364 del 14 dicembre 2005, unitamente allo schema di accordo di copianificazione. Tale accordo è stato formalmente sottoscritto con la Regione del Veneto in data 16 gennaio Al fine della redazione del PAT la Giunta comunale, con deliberazione n. 60 del 3 marzo 2010, ha approvato il programma di ricerca dell'istituto Universitario di Architettura di Venezia dal titolo Dispositivi e strategie per il progetto urbanistico. Il PAT del Comune di Legnago ed il relativo schema

3 di convenzione, successivamente sottoscritta in data 12 maggio Nel frattempo il quadro urbanistico e procedurale di riferimento è stato modificato in conseguenza ai seguenti provvedimenti: - deliberazione della Giunta provinciale di Verona n. 83 del 17 maggio 2007, ha approvato lo schema di accordo di pianificazione tra Regione, Provincia e Comuni per la redazione concertata dei piani di assetto del territorio; - deliberazione di Giunta regionale n. 791 del 31 marzo 2009, con la quale sono state modificate le procedure di formazione del PAT, tra cui in particolare la richiesta dell elaborazione di un rapporto ambientale preliminare sui possibili impatti ambientali significativi derivanti dall attuazione del piano, redatto sulla base dei contenuti del documento preliminare, ed aggiornato inoltre lo schema di accordo di copianificazione, con sottoscrizione estesa anche alla Provincia competente; - adozione del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento,di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 372 del 17 febbraio 2009, successivamente modificato con variante parziale n. 1, adottata dalla medesima Giunta regionale con deliberazione n del 3 ottobre 2013; - adozione del Piano d Area Pianure e Valli Grandi Veronesi, con deliberazione della Giunta regionale n del 23 marzo 2010, successivamente approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 108 del 2 agosto 2012; - adozione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP),di cui alla deliberazione del Consiglio provinciale n. 52 del 27 giugno 2013; - attivazione da parte dei Comuni di Legnago, Bergantino, Castelnovo Bariano, Castelmassa e Melara delle procedure di formazione di un piano tematico di assetto del territorio intercomunale(pati) attinente alla pianificazione delle infrastrutture e delle attività produttive della banchina fluviale di Torretta, in applicazione dell articolo 16 della LR 11/2004,di cui alle specifiche deliberazioni del Consiglio comunale di Legnago n. 108 del 28 ottobre 2008 e n. 77 del 30 settembre 2010; - formazione del Documento Preliminare del PATI tematico di Torretta, ai sensi degli articoli 3, 15 e 16 della LR 11/2004, predisposto e concertato tra i Comuni interessati, recepito nello specifico dal Comune di Legnago con deliberazione di Giunta n. 165 del 13 luglio 2012; - parere favorevole sul Rapporto Ambientale preliminare del PATI tematico di Torretta espresso dalla Commissione regionale di Valutazione Ambientale Strategica VAS in data 7 maggio 2013, n. 49. La Giunta comunale, in considerazione delle citate modifiche procedurali e della recente strumentazione urbanistica sovracomunale di roferimento, con deliberazione n. 169 dell 1

4 agosto 2011, ha adottato un nuovo Documento Preliminare con il quale sono stati delineati gli obiettivi da perseguire, le scelte generali di assetto del territorio e le indicazioni per uno sviluppo sostenibile, corredato del relativo schema di accordo di pianificazione concertata con la Regione del Veneto e la Provincia di Verona per la formazione condivisa e partecipata del Piano, in applicazione delle procedure previste dagli articoli 5 e 15 della LR 11/2004. Con lo stesso provvedimento 169/2011 la Giunta comunale ha altresì approvato il relativo Rapporto Ambientale Preliminare e dato avvio al procedimento per la Valutazione Ambientale Strategica del PAT, ai sensi dell articolo 4 della LR 11/2004 e della direttiva europea 42/2001/CE del 27 giugno 2001, in conformità a quanto dalla D.G.R. 791/ 2009, allegato B1) procedura di VAS per piani di assetto del territorio redatti in copianificazione. L Accordo di copianificazione è stato quindi sottoscritto con la Regione del Veneto e la Provincia di Verona in data 15 settembre In applicazione dei criteri di confronto e concertazione richiesti dalla normativa in materia sopra richiamata ed allo scopo di definire obiettivi e scelte urbanistiche condivise, sono stati svolti appositi incontri presso le comunità locali, oltre che con le associazioni portatrici di interessi sul territorio e con i gestori di servizi di interesse pubblico, per un totale di quindici incontri. Inoltre, al fine di promuovere la massima partecipazione della collettività alla formazione del Piano, sono state altresì esaminate tutte le istanze prodotte da parte di singoli cittadini volte a modificare le indicazioni insediative o le modalità di trasformazione di specifiche aree previste dal vigente Piano regolatore generale, per complessive 233 osservazioni, al fine della loro valutazione di congruità con il Documento Preliminare,sulle quali la Giunta comunalesi ha espresso apposite linee guida con deliberazione n. 262 del 3 dicembre La Giunta comunale, con deliberazione n. 311 del 30 dicembre 2013, ha dato atto della conclusione della fase di concertazione, consultazione e partecipazione con la cittadinanza, le categorie, le associazion i e gli enti, sui contenuti del Documento Preliminare e del relativo Rapporto Ambientale Preliminare, confermadone il testo, gli obiettivi e le strategie, come da indicazioni e precisazioni del Rapporto sugli esisti della concertazione nel quale si evidenzia che, in base agli esiti degli incontri di concertazione effettuati e dall esame delle osservazioni pervenute, non sono emersi contributi sostanziali per una

5 eventuale modifica del Documento Preliminare, pertanto confermato negli obiettivi e strategie, ma essenzialmente indicazioni eventualmente utili nelle successive fasi di progettazione sia del PAT che del Piano degli interventi. Parallelamente alla fase di consultazione e partecipazione l' Istituto Universitario di Architettura di Venezia, nell ambito del programma di ricerca Dispositivi e strategie per il progetto urbanistico. Il PAT del Comune di Legnago, ha quindi prodotto gli elaborati del PAT, in conformità all articolo 13 dell LR 11/2004 ed in coerenza alle indicazioni del relativo Documento Preliminare, comprendenti: a) Relazione Generale con allegate Carta delle strategie e Carta delle visioni; b) Elaborati cartografici, redatti alla scala 1:10.000: - Carta dei vincoli (nord e sud); - Carta delle invarianti (nord e sud); - Carta delle fragilità (nord e sud); - Carta delle trasformabilità (nord e sud); - Copertura del suolo agricolo (nord e sud); - S.A.U. Superficie Agricola Utilizzata (nord e sud); - Carta Litologica (nord e sud); - Carta Idrogeologica (nord e sud); - Carta geomorfologica (nord e sud); c) Norme Tecniche di Attuazione; d) Relazione Geologica; e) Relazione Idraulica; f) Relazione Agronomica; g) Banca dati alfa-numerica e vettoriale contenente il quadro conoscitivo (DVD); h) Relazione Tecnica quadro conoscitivo QC; i) Rapporto Ambientale j) Sintesi non tecnica ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (VAS); k) Valutazione di Incidenza Ambientale (VincA); l) VincA: Carta delle azioni di piano e individuazione delle aree di valutazione (nord); m) VincA: Carta delle azioni di piano e individuazione delle possibili aree di valutazione (nord e sud); n) VincA: Carta delle azioni di piano e degli habitat presenti nel SIC (nord). Gli stessi elaborati sono stati oggetto di sottoscrizione da parte della Regione del Veneto, della Provincia di Verona e del Comune di Legnago, come da apposito verbale in data 19 marzo 2014, presso la Direzione Urbanistica Regionale di Venezia, previa preliminare acquisizione dei seguenti pareri: - Relazione Ambientale del Documento Preliminare parere favorevole con prescrizioni della Commissione Regionale VAS Autorità Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica del 6 giugno 2011, n. 37;

6 - Parere geologico parere preliminare favorevole con alcune prescrizioni della Direzione regionale Geologia e Georisorse in data 18 febbraio 2014, prot. n ; - Valutazione di Compatibilità Idraulica - parere favorevole con prescrizioni del Consorzio di Bonifica Veronese in data 23 gennaio 2014, prot. n. 2116; - parere favorevole con prescrizioni del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta in data 26 febbraio 2014,prot. n. 2835; - parere favorevole con prescrizioni del Genio Civile di Verona in data 13 marzo 2014, prot. n ; - Valutazione di incidenza ambientale Valutazione di non significatività sulla Rete Natura 2000 in data 31 gennaio 2014, prot. n Il provvedimento di adozione del PAT ai sensi dell articolo 15 della LR 11/2004 è stato quindi proposto all ordine del giorno del Consiglio comunale del 7 aprile 2014, seduta andata peraltro deserta, con conseguente non attivazione del relativo procedimento. AGGIORNAMENTO ELABORATI La nuova Amministrazione ritiene opportuno aggiornare alcune previsioni del PAT attinenti le linee preferenziali di sviluppo residenziale e produttivo previste ed in tema di viabilità di progetto, al fine di una maggiore coerenza al quadro prioritario di riferimento enunciato con il Documento Preliminare, inteso a perseguire un generale contenimento del consumo dei suoli agricoli, in quanto politica imprescindibile per uno sviluppo sostenibile, incentrato sul recupero e valorizzazione del patrimonio di risorse produttive, sociali ed ambientali, finalizzato a realizzare una elevata qualità del vivere, abitare e lavorare. A tal fine si ritiene indispensabile un complessivo e prioritario recupero del patrimonio edilizio esistente, l utilizzo ottimale delle vaste aree potenzialmente disponibili all interno del tessuto edificato e quindi l individuazione di ambiti di espansione urbana attentamente localizzati, dimensionati in base agli effettivi bisogni e strettamente relazionati al territorio. LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO RESIDENZIALE E PRODUTTIVO In relazione ai criteri enunciati si propongono le modifiche alle linee preferenziali di sviluppo degli ambiti sia residenziali che produttivi riportate sulla Carta delle trasformabilità (tavole nord e sud) e precisamente: - ambiti produttivi artigianali ed industriali Comprende l ampliamento del polo di S. Pietro, lo sviluppo dell insediamento di S. Vito ed il nuovo insediamento logistico di Torretta.

7 Si propone lo stralcio dei seguenti ambiti espansivi di progetto: - ATO C1 (S. Vito) = mq.sau L estensione delle aree di espansione di progetto, pur in considerazione della residualità agricola di alcuni terreni a seguito della recente realizzazione del nuovo tratto di S. Vito della variante della S.R. 10 Padana Inferiore, è da ritenersi eccessiva rispetto alla potenziale domanda insediativa del territorio di sinistra Adige. Conseguentemente, allo scopo inoltre di perseguire il minor consumo di suolo e la correlata permanenza delle valenze agricole in essere, si ritiene di mantenere l ambito a.1, in quanto funzionale al completamento degli insediamneti produttivi esistenti, e l ambito c.1, potenzialmente funzionale alla traslazione dell esistente impianto Rir (rischio incidenti rilevanti) ed alla tutela conseguente dell abitato di S. Vito. Si propone invece lo stralcio degli ambiti a.2 - b c.2, tutti interessati da coltivazioni agricole e di attuale sostanziale marginalità per la formazione di una zona produttivo a S. Vito di dimensioni coerenti con la potenziale domanda insediativa. - ATO C3 (Belfiore) = mq.sau Comprende le aree di epansione del polo produttivo di S. Pietro, ad est della Transpolesana ed in prossimità della rotatoria di innesto della S.R. 10 Padana Inferiore nella S.r. 434 Transpolesa. Per lo sviluppo del polo produttivo di S. Pietro, in considerazione delle ulteriori disponibilità derivanti da eventuali interventi di riorganizzazione e densificazione dell esistente, si ritengono in generale idonei a rispondere alla potenziale domanda gli ambiti di naturale espansione previsti ad ovest della Transpolesana,in quanto funzionali ad un organico completamento degli insediamenti già parzialmente realizzati o progettati. Si ritiene peraltro di confermare anche l ambito g, quale ambito strategico di riserva da attivare nel caso di domande insediative ad elevata rilevanza produttiva, non collocabili per natura e dimensioni negli altri ambiti di progetto. Conseguentemente, allo scopo inoltre di perseguire il minor consumo di territorio e la contestuale permanenza delle valenze agricole in essere, si propone lo stralcio degli ambiti d e f. Gli ambiti d e in particolare, oltre a risultare in prossimità della Villa Pompei oggetto di tutela quale bene di interesse culturale ed a pregiudicare ulteriormente un contesto territoriale a rilevante valenza agricola e paesaggistica, risulterebbere di elevato costo insediativo a causa della sostanziale mancanza di tutti sottoservizi a rete necessari alla loro urbanizzazione.

8 L ambito f risulterebbe inoltre di scarsa utilizzazione in conseguenza delle prescritte fasce di rispetto stradale della S.R. 10 Padana Inferiore e della S.r. 434 Transpolesa. - ATO G (Torretta) = mq.sau Comprende l area produttiva a servizio del porto di Torretta. In ragione alla natura e dimensione dell insediamento, funzionale prevalentemente alla realizzazione di servizi ed infrastrutture connesse alle attività portuali di intermodalità e logistica, si ritiene di limitare l ambito di espasione al solo primo step,in coerenza peraltro con le indicazioni dell apposito PATI tematico della banchina di Torretta in corso di formazione. - ambiti produttivi direzionali e commerciali = mq.sau Comprende l ambito costituito dal Piano particolareggiato Corte Moratello,oltre alla residua area a sud, compresa tra la S.r. 434 Transpolesa, via Fratta e l abitato di S. Pietro. Si propone il mantenimento di entrambi gli ambiti o e p, riducendo peraltro la Sau a mq, allo scopo di una maggiore flessibità insediativa utile a perseguire la massima tutela del complesso Corte Moratello. - ambiti residenziali ( mq ab) L estensione delle aree residenziali di espansione di progetto è da ritenersi sovradimensionata in relazione alla potenziale domanda abitativa complessiva, in considerazione anche della consistente edificabilità residua dei piani urbanistici già attivati ed in particolare quelli attinenti alla trasformazione delle aree industriali dismesse ex Zuccherificio ed ex Montecatini. Pertanto, in coerenza con la priorità di perseguire il generale contenimento del consumo di suolo agricolo, si propone lo stralcio degli ambiti espansivi di progetto di minore valenza urbanistica in relazione agli obiettivi già espresse nel Documento Preliminare di ricomposizione della forma urbana, ricostruzione dell armatura urbana delle periferie, ricucitura e riorganizzazione delle realtà insediative episodiche od incomplete, di completamento della rete stradale funzionale a migliorare l accessibilità territoriale, ed in particolare: - ATO B2 (Casette) = 200 ab Mantenimento dell ambito 2, in quanto funzionale al completamento e ricomposizione degli insediamenti esistenti in prossimità lungo via Almerini, con stralcio invece dell ambito 3 e della relativa strada di progetto. - ATO B4 (S. Pietro) = 300 ab Stralcio dell ambito 4, di dimensioni inoltre sproporzionate rispetto alla finalità prioritaria dello stesso di risolvere le problematiche di accessibilità di

9 via Friuli, la cui soluzione è più opportunamente da ricercare in materia di circolazione stradale e senza immotivato spreco di suolo agricolo, e dell ambito 8. - ATO C2 (Vigo/Vangadizza) = 450 ab Stralcio dell ambito 9, incoerente inoltre con la tutela del bene culturale in prossimità e con le particolari valenze del contesto paesaggistico e urbano circostante, e degli ambiti 11, 12 e 13; per l ambito 12 in particolare, inserito in un contesto agricolo e paesaggistico di pregio, in prossimità a corti ed edifici rurali oggetto di tulela, si ravvisa inoltre l insufficiente motivazione della strada di progetto, anch essa da stralciare,non giustificata dall attuale transito veicolare ed inoltre incoerente con l eventuale futura organizzazione della circolazione eventualmente conseguente alla realizzazione del casello autostradale di Vangadizza. AGGIORNAMENTO VIABILITA Si propone lo stralcio del nuovo ponte sull Adige, opera pubblica di rilevante impatto territoriale ed elevato costo economico, non motivato anche dalla vicinanza del secondo ponte Dino Limoni e dalla presenza di una viabilità di scorrimento esterna alla città, costituita dalla variante della S.R. 10 Padana Inferiore e dalla S.r. 434 Transpolesa, sostanzialmente completata e funzionale, ad esclusione del solo lato est dell abitato di Porto, verso i Comuni di Terrazzo e Boschi Sant Anna, territorio peraltro caratterizzato da flussi di traffico non significativi. Per analoghi motivi ed in quanto opere complementari, si propone lo stralcio della viabilità di scorrimento di progetto prevista in sinistra Adige, dal ponte di progetto fino a via Padana Inferiore est, in prossimità del deposito ATV srl. In tema si ribadisce infine lo stralcio della viabilità di progetto correlata alla realizzazione degli ambiti di espansione residenziali 3 di Casette e 12 di Vigo.

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