Redazione Approvazione Autorizzazione allʼemissione Entrata in vigore. Il Consiglio Direttivo Il Presidente

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1 Titolo/Title Prescrizioni per l'accreditamento degli organizzatori delle prove valutative interlaboratorio Requirements for the accreditation of providers of proficiency testings Sigla/Reference RT-27 Revisione/Revision 00 Data/Date Redazione Approvazione Autorizzazione allʼemissione Entrata in vigore Il Direttore del Dipartimento Laboratori di prova Il Consiglio Direttivo Il Presidente Il presente documento è di proprietà di ACCREDIA e non può essere riprodotto o diffuso in parte o per intero, se non dietro autorizzazione scritta del Direttore Generale. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 1 di 19

2 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE NORME E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DEFINIZIONI E RIFERIMENTI REQUISITI TECNICI (UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010) PERSONALE PROGETTAZIONE DEGLI SCHEMI DELLE PROVE INTERLABORATORIO ESECUZIONE DEGLI SCHEMI DI PROVE VALUTATIVE INTERLABORATORIO ANALISI DEI DATI E VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLO SCHEMA DI PROVE VALUTATIVE INTERLABORATORIO RAPPORTI COMUNICAZIONE CON I PARTECIPANTI RISERVATEZZA REQUISITI GESTIONALI (UNI CEI EN ISO/IEC 17043) ORGANIZZAZIONE SISTEMA DI GESTIONE TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE RIESAME DELLE RICHIESTE, DELLE OFFERTE E DEI CONTRATTI SUBAPPALTO DI SERVIZI APPROVVIGIONAMENTO DI SERVIZI E DI FORNITURE AZIONI CORRETTIVE TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI AUDIT INTERNI RIESAMI DI DIREZIONE ULTERIORI REQUISITI ACCREDIA REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 2 di 19

3 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1.1 Il presente documento specifica i requisiti generali gestionali e di competenza tecnica per l'accreditamento degli organizzatori di circuiti di prove valutative interlaboratorio, per qualsiasi tipologia di prova, da parte del Dipartimento Laboratori di prova di ACCREDIA (LʼEnte Italiano di Accreditamento). 1.2 L'applicazione di tali criteri ha lʼobiettivo di favorire la creazione ed il mantenimento della fiducia dei clienti nei servizi forniti dagli organizzatori di prove valutative interlaboratorio nonché nellʼimparzialità e nellʼintegrità delle operazioni tecniche e commerciali ad esse associate. L'accreditamento ACCREDIA è concesso agli organizzatori di prove valutative interlaboratorio che risultano conformi ai requisiti della UNI CEI ISO/IEC 17043:2010, di ILAC G13 a quanto prescritto dal presente documento e dagli altri documenti prescrittivi ACCREDIA applicabili. 1.3 Il presente documento fa riferimento alle prescrizioni della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 "Valutazione della conformità Requisiti generali per prove valutative interlaboratorio. La numerazione dei paragrafi coincide con quelli della UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010. Nei capitoli 4 e 5 e nel capitolo 6, sono riportate le prescrizioni aggiuntive ACCREDIA ai requisiti della norma, talvolta coincidenti con le NOTE della norma stessa. 1.4 Lʼaccreditamento dimostra la competenza tecnica e gestionale dellʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio a progettare, organizzare e gestire le prove indicate nello scopo dellʼaccreditamento, e lʼattuazione di un sistema gestionale per la qualità allineato ai principi della ISO 9001:2008. Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio ha la responsabilità di assicurarsi che i requisiti sia tecnici che gestionali specificati in tali norme siano soddisfatti anche dai collaboratori coinvolti negli schemi delle prove valutative interlaboratorio oggetto dellʼaccreditamento. Gli organizzatori di prove valutative interlaboratorio accreditati da ACCREDIA sono ritenuti idonei ad effettuare queste attività a supporto dellʼattività di prova, taratura, certificazione e ispezione degli organismi accreditati ACCREDIA può prescrivere agli organizzatori delle prove valutative interlaboratorio dei requisiti aggiuntivi, secondo i differenti settori di prova. 1.6.Il presente documento è applicabile a tutti gli organizzatori di prove valutative interlaboratorio. Vengono presi in considerazione sia gli organizzatori di prove valutative interlaboratorio indipendenti sul piano organizzativo e commerciale, sia quelli dipendenti da una organizzazione più vasta (come aziende manifatturiere, organizzazioni pubbliche o private, centri di ricerca, ecc.). REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 3 di 19

4 Il presente documento riporta requisiti integrativi che non sono in contrasto con quelli della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 e che, per il campo di applicazione dellʼaccreditamento, hanno priorità su quanto riportato nella norma I requisiti riportati nel presente documento sono validi per qualunque settore e tipo di prova; specifici requisiti aggiuntivi definiti dalla normativa cogente od a livello internazionale (EA, ILAC, ISO, EN, ecc.) o dal Comitato Settoriale di Accreditamento sono elencati nei documenti riportati come riferimento sul sito web Un elenco aggiornato alla data della pubblicazione del presente documento è riportato al punto Al fine di ottenere e mantenere lʼaccreditamento gli organizzatori di prove valutative interlaboratorio devono dimostrare di essere conformi a tutti i requisiti delle norme applicabili, ad eccezione di quelli dichiarati non applicabili, a seguito di debita e documentata motivazione, per tutte le attività previste nello schema della prova valutativa interlaboratorio; sarà inoltre verificata la competenza tecnica (formazione-addestramento del personale, validazione dei metodi utilizzati nello schema della prova valutativa interlaboratorio, riferibilità delle misure, ecc.). NOTA. Si ricorda che, nella edizione vigente della UNI CEI EN ISO/IEC (Febbraio 2010) i requisiti gestionali sono definiti al punto 5, mentre i requisiti tecnici sono riportati al punto L'accreditamento ottenuto dagli organizzatori di prove valutative interlaboratorio sulla base dei requisiti previsti dal presente documento, comprende le attività relative alla formulazione di giudizi soggettivi od opinioni professionali, purché fondati sui risultati di prove e/o evidenze oggettive LʼOrganizzatore di prove valutative interlaboratorio è tenuto al rispetto di quanto previsto dal documento ACCREDIA RG-09 relativamente allʼuso del Marchio di accreditamento. 2. NORME E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Lʼelenco dei documenti di riferimento è consultabile sul sito I requisiti riportati nelle guide e procedure ILAC ed EA per i laboratori, ove applicabili, devono essere soddisfatti. Di seguito vengono riportati i principali documenti di riferimento: UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 Valutazione della conformità - Requisiti generali per prove valutative interlaboratorio; UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005: Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura; IUPAC The International harmonized protocol for the proficiency testing of analytical chemistry laboratories. Pure appl.chem.vol 78, No1, pp , 2006; UNI EN ISO 9001:2008: Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti; REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 4 di 19

5 UNI CEI EN ISO/IEC 17000:2005:Valutazione della conformità Vocabolario e principi generali; UNI CEI EN 45020:2007: Normazione ed attività connesse - Vocabolario generale; UNI 4546:1984: Misure e misurazioni - Termini e definizioni fondamentali; ISO13528:2005: Statistical methods for use in proficiency testing by interlaboratory comparisons; UNI CEI ENV 13005:2000: Guida allʼespressione dellʼincertezza di misura; ISO 21748: 2010: Guidance for the use of repeatability, reproducibility and trueness estimates in measurement uncertainty estimation; EURACHEM CITAC Guide Quantifying Uncertainty in Analytical Measurement; UNI EN ISO 9000:2005: Sistemi di gestione per la qualità. Fondamenti e vocabolario; ILAC G8:03/2009. Guidelines on the Reporting of Compliance with Specification; ILAC G13:2007: Guidelines for the Requirements for the Competence of Providers of Proficiency Testing Schemes; ILAC-G12:2000: Guidelines for the Requirements for the Competence of Reference Materials Producers; ISO Guide 34: 2009 : General Requirements for the competence of reference material producers; ISO Guide 35: 2006: Reference materials: general and statistical principles, for certification; ISO/IEC Guide 98-1:2009: Uncertainty of measurement -- Part 1: Introduction to the expression of uncertainty in measurement; ILAC P9:11/2010: ILAC Policy for Participation in Proficiency Testing Activities; ILAC P10:2002 ILAC Policy on Traceability of Measurement Results; UNI EN ISO 10012:2004. Sistemi di gestione della misurazione - Requisiti per i processi e le apparecchiature di misurazione; UNI CEI 70099: Vocabolario Internazionale di Metrologia - Concetti fondamentali e generali e termini correlati (VIM); EA-4/02: Expression of the uncertainty of measurement in calibration ( Il SIT ( ha pubblicato la traduzione come Doc-519; EA-4/09: Accreditation for sensory testing laboratories ( EA-4/10: Accreditation for Laboratories Performing Microbiological Testing ( EA-4/15: Accreditation for Bodies Performing non-destructive Testing ( EA-4/16: EA guidelines on the expression of uncertainty in quantitative testing ( REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 5 di 19

6 3. DEFINIZIONI E RIFERIMENTI 3.1. Definizioni Ai fini del presente documento si applicano le definizioni di cui alla UNI EN ISO 9000, UNI CEI EN ISO/IEC 17000, UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 ed UNI CEI EN Per comodità alcune definizioni sono, comunque, riportate di seguito Accreditamento : Attestazione di terza parte relativa ad un organismo di valutazione della conformità che comporta la dimostrazione formale della sua competenza ad eseguire compiti specifici di valutazione della conformità. [UNI CEI EN ISO/IEC 17000, punto 5.6] Organizzatore di prove valutative interlaboratorio: organizzazione che si assume la responsabilità di tutti i compiti inerenti lo sviluppo e lʼesecuzione di uno schema di prove valutative interlaboratorio. [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.3] Schema di prove valutative interlaboratorio: prove valutative interlaboratorio progettate ed eseguite in una o più sequenze per uno specifico settore di prove, misurazione, taratura o ispezione. Nota: uno schema di prove valutative interlaboratorio potrebbe riguardare un particolare tipo di prova, taratura, ispezione o una serie di prove, tarature, o ispezioni su materiali per prove valutative. Lo schema di una prova interlaboratorio è un sistema che permette di valutare la competenza di un laboratorio in un particolare settore di prova, misura o taratura, attraverso accettati metodi di indagine. [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.11] Coordinatore: una o più persone aventi la responsabilità di organizzare e gestire tutte le attività riguardanti il funzionamento di uno schema di prove valutative interlaboratorio. [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.2] Subappaltatore: organizzazione o persona incaricata, dallʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio, di svolgere attività specificate nella norma UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 e che hanno influenza sulla qualità di uno schema di prove valutative interlaboratorio [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.14] Cliente/Richiedente: Organizzazione o persona che riceve un prodotto (UNI EN ISO 9000:2005). In questo contesto: organizzazione o persona a cui lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio fornisce il suo prodotto a seguito di opportuno contratto. [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.3] REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 6 di 19

7 3.1.7 Confronto interlaboratorio: organizzazione,prestazione e valutazione di misurazioni o prove sugli stessi materiali o su materiali simili, da parte di due o più laboratori in conformità a condizioni prestabilite. [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.4] Partecipante: laboratorio, organizzazione o persona che riceve i materiali per prove valutative interlaboratorio e fornisce i risultati per un loro riesame da parte dellʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio Nota: in alcuni casi, il partecipante può essere un organismo di ispezione. [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.6] Prova valutativa interlaboratorio: valutazione delle prestazioni di un partecipante a fronte di criteri prestabiliti mediante confronti interlaboratorio NOTA 1: ai fini della UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, il termine "prova valutativa interlaboratorio" è utilizzato nel suo senso più ampio e include, a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo: a) schema quantitativo - dove l'obiettivo consiste nel quantificare uno o più misurandi del materiale per prove valutative interlaboratorio; b) schema qualitativo - dove l'obiettivo consiste nell'identificare una o più caratteristiche del materiale per prove valutative interlaboratorio; c) schema sequenziale - dove uno o più materiali per prove valutative interlaboratorio è distribuito sequenzialmente per le prove o la misurazione e restituito ad intervalli allʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio; d) schema simultaneo - dove i materiali per prove valutative interlaboratorio sono distribuiti per prove o misurazioni concomitanti in un periodo di tempo definito; e) esercizio singolo - dove i materiali per prove valutative interlaboratorio sono forniti in una singola occasione; f) schema continuo - dove i materiali per prove valutative interlaboratorio sono forniti a intervalli regolari; g) campionamento - dove sono prelevati campioni per un'analisi successiva; h) trasformazione e interpretazione dei dati - dove sono fornite serie di dati o altre informazioni e le informazioni sono elaborate per fornirne un'interpretazione (o altro esito). NOTA 2: alcuni organizzatori di prove valutative interlaboratorio nel settore medico usano il termine "Valutazione esterna della qualità (EQA)" per i loro schemi di prove valutative interlaboratorio, o per i loro programmi più ampi, o entrambi (vedere appendice A). I requisiti della presente norma internazionale contemplano soltanto le attività di quegli EQA che corrispondono alla definizione di prove valutative interlaboratorio riportata al punto [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.7] REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 7 di 19

8 Materiale per prove valutative interlaboratorio: campione, prodotto, artefatto, materiale di riferimento, elemento di unʼapparecchiatura, campione di misura, serie di dati o altre informazioni utilizzate per prove valutative interlaboratorio [UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, punto 3.8] 4. REQUISITI TECNICI (UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010) Si applicano i requisiti di norma. Per alcuni punti sono riportate prescrizioni aggiuntive sulla base dellʼindice della norma stessa. 4.2 Personale Dovranno esistere registrazioni sul personale, inclusi i subappaltatori, che diano evidenza della competenza per lo svolgimento dei compiti assegnati (per esempio un elenco delle prove con indicate le persone abilitate ad eseguirle, ovvero registrazione dell'abilitazione all'esecuzione delle prove sulla scheda personale, attestati di partecipazione a corsi, verbali di formazione-addestramento, dettagli dei metodi di valutazione usati, risultati degli audit fatti ai subappaltatori dallʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio, accreditamenti dei subappaltatori, ecc). Dovrà essere inoltre disponibile un elenco dei subappaltatori, un registro dei contratti, dei verbali delle riunioni avute coi subappaltatori. La norma richiede inoltre il mantenimento delle registrazioni relative alla conferma delle autorizzazioni e/o competenze. Lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio deve quindi definire i criteri e le frequenze delle verifiche per il mantenimento della qualifica del personale. Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve effettuare valutazioni e mantenere registrazioni dell'efficacia della formazione erogata. 4.4.Progettazione degli schemi delle prove interlaboratorio Lo schema per la progettazione e realizzazione della prova valutativa interlaboratorio deve descrivere in dettaglio le operazioni che devono essere condotte Lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio dovrà mantenere un registro dei membri del gruppo consultivo, delle loro lettere di incarico, della loro competenza. Questa può essere dimostrata con i curricula. Dovrà essere tenuto un registro delle attività e delle riunioni del gruppo consultivo. Questo dovrà comprendere gli ordini del giorno, i verbali e la lista dei partecipanti. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 8 di 19

9 Preparazione dei materiali per prove valutative interlaboratorio Lʼorganizzazione delle prove valutative interlaboratorio (coordinatore e subappaltatori) deve essere competente nel settore di prova che viene offerto al cliente. Devono essere predisposte dallʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio adeguate istruzioni per stabilire la quantità e le modalità di preparazione, conservazione e spedizione dei materiali Lʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio deve conservare parte dei materiali utilizzati per il confronto interlaboratorio per il tempo concordato con il partecipante alla prova valutativa o definito dalla legge. Nel caso manchi questo accordo, lʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio deve definire il tempo di conservazione dei materiali e comunicarlo ai partecipanti Le istruzioni inviate dallʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio devono essere dettagliate in modo da assicurare la comparabilità metrologica (UNI CEI 70099:2008, punto 2.46) dei risultati di prova. Deve essere richiesta ai partecipanti la comunicazione di eventuali deviazioni dalle istruzioni, per poterne tenere conto, se necessario, nella valutazione statistica Omogeneità e stabilità Devono, quando possibile, essere considerati i requisiti riportati nelle Guide ISO 34 e 35 e nella ISO Qualora non sia possibile valutare lʼomogeneità sul campione pronto per la spedizione, lʼorganizzatore della prova interlaboratorio deve giustificare e registrarne la causa Valori assegnati I partecipanti non devono venire a conoscenza del valore assegnato fino allʼemissione del rapporto da parte dellʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 9 di 19

10 I documenti di riferimento sono la Guida ISO: 98-1 relativa allʼespressione dellʼincertezza di misura, la UNI CEI EN 13005:2000 (ex UNI CEI 9), la Guida EURACHEM-CITAC e lʼiso 21748:2010. Altri documenti e guide sono elencati al punto 2 e sul sito web di ACCREDIA. 4.6 Esecuzione degli schemi di prove valutative interlaboratorio Istruzioni ai partecipanti Lʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio deve avvertire con largo anticipo gli eventuali partecipanti alla prova dellʼavvio di questa, in modo che essi siano consci degli obiettivi della prova e abbiano il personale a disposizione libero per effettuarla Lʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio deve definire con i partecipanti il numero di cifre significative per la registrazione dei risultati Imballaggio, etichettatura e distribuzione dei materiali per prove valutative interlaboratorio Lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio deve identificare lʼinsieme dei requisiti e regolamenti cogenti che disciplinano il trasporto delle merci, in particolare, se vi sono partecipanti di paesi esteri, e disporre di adeguate registrazioni. Queste registrazioni devono far parte dei documenti del sistema di gestione Lʼorganizzatore della prova valutativa interlaboratorio deve richiedere ai partecipanti informazioni sulle condizioni dei materiali allʼarrivo, quando le condizioni di trasporto possono avere influenza sullʼintegrità dei medesimi. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 10 di 19

11 4.7. Analisi dei dati e valutazione dei risultati dello schema di prove valutative interlaboratorio Analisi dei dati e delle registrazioni Con riferimento allʼutilizzo di fogli elettronici o di altri programmi di calcolo commerciali, le applicazioni sviluppate dallʼorganizzazione della prova valutativa interlaboratorio (per esempio, formule, macro, ecc.) devono essere documentate e validate. Deve essere tenuta registrazione della validazione. Inoltre devono essere condotti sistematici controlli per assicurarsi che il programma di calcolo utilizzato sia idoneo per la specifica prova valutativa. 4.8 Rapporti Nel caso di rapporti semplificati (che non riportano tutte le informazioni richieste dalla norma, per esempio per prove valutative interlaboratorio gestite sistematicamente, o per uso interno alla stessa organizzazione, o per accordi contrattuali con i clienti) deve essere indicato sul rapporto che le informazioni complete sono riportate su un altro rapporto, che deve essere disponibile Comunicazione con i partecipanti Lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio deve informare i partecipanti sulla frequenza di distribuzione dei materiali, sui metodi statistici che verranno utilizzati per lʼelaborazione dei risultati e mettere a disposizione dei partecipanti opportuni mezzi di comunicazione (per esempio, sito WEB, , telefono, ecc.) per eventuali chiarimenti Se le variazioni allo schema della prova interlaboratorio sono programmate, lʼorganizzatore può comunicarle ai partecipanti alle riunioni per lʼavvio dei programmi di prova. Se, invece non lo sono e, possono influenzare lo svolgimento della prova devono essere comunicate ai partecipanti prima che queste siano attuate Per incoraggiare lo scambio di informazioni con i partecipanti, lʼorganizzatore delle prove interlaboratorio può utilizzare questionari o organizzare specifiche riunioni. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 11 di 19

12 Lʼorganizzatore delle prove interlaboratorio non può divulgare i risultati della prova valutativa fino a che non ha ricevuto tutti i risultati dai partecipanti, ovvero non ha escluso quelli che non hanno inviato i risultati Riservatezza Lʼorganizzatore di prove interlaboratorio può utilizzare codici che possono essere differenti per ciascuna prova valutativa. 5 REQUISITI GESTIONALI (UNI CEI EN ISO/IEC 17043) Si applicano i requisiti di norma. Per alcuni capitoli si riportano prescrizioni aggiuntive 5.1. Organizzazione Quando le prove valutative interlaboratorio vengono fornite da un organizzatore che è anche un laboratorio di prova, e cʼè un unico responsabile della qualità, le responsabilità di questʼultimo devono essere chiaramente definite e differenziate rispetto a quelle concernenti il laboratorio di prova. Questo è particolarmente importante nel caso in cui il laboratorio di prova partecipi anche alla prova valutativa interlaboratorio che viene fornita Lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio deve disporre di documenti in cui sono descritti i compiti assegnati, le qualifiche, lʼesperienza e l'addestramento relativi agli incarichi ricoperti da tutto il personale; tali documenti devono: essere portati a conoscenza del personale in modo che lo stesso conosca lʼestensione ed i limiti delle proprie responsabilità; essere a disposizione di ACCREDIA I processi di comunicazione devono essere documentati. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 12 di 19

13 5.2. Sistema di gestione Il manuale della qualità deve comprendere sufficienti informazioni da permettere la comprensione di come lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio opera per raggiungere e mantenere la conformità ai requisiti della UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 e del presente documento. Devono essere specificate le responsabilità relative alla definizione di politiche e procedure, alla loro attuazione ed alla predisposizione e conservazione delle relative registrazioni. Il manuale deve contenere una sintetica descrizione delle modalità operative adottate ed il rimando a procedure deve essere utilizzato solo per i dettagli. Il manuale deve precisare, ove applicabile, la sede di effettuazione delle attività descritte nel manuale. Quando alcuni requisiti siano non applicabili nel manuale della qualità, devono essere dichiarate e motivate tali esclusioni. Il manuale della qualità deve inoltre contenere una tabella di correlazione tra i suoi paragrafi ed i paragrafi del presente documento Tenuta sotto controllo della documentazione Generalità Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve assicurarsi che le procedure di controllo dei documenti coprano i seguenti aspetti: - le richieste di adesione al circuito interlaboratorio, - le istruzioni ai partecipanti - i rapporti finali, - il software, - la qualifica ed il monitoraggio dei sub-fornitori Approvazione e diffusione dei documenti Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve presentare ad ACCREDIA la Domanda di accreditamento debitamente compilata. Deve inoltre essere compilata e consegnata ad ACCREDIA lʼapposita modulistica predisposta da ACCREDIA ( Qualora nel manuale della qualità o in altri documenti inviati dallʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio ad ACCREDIA compaiano sigle o acronimi, lʼorganizzatore dovrà fornire ad ACCREDIA unʼindicazione scritta esplicita degli stessi. Lʼorganizzatore deve inviare ad ACCREDIA le revisioni del manuale della qualità. Altri documenti vanno inviati solo su eventuale esplicita richiesta di ACCREDIA. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 13 di 19

14 Modifiche dei documenti Correzioni a mano sono permesse sulle istruzioni operative, qualora se ne ravvisi lʼurgenza, e sui documenti di registrazione della qualità per uso interno. Le istruzioni modificate vanno tempestivamente aggiornate Qualora lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio utilizzi procedure informatiche (programmi software) per soddisfare i requisiti di conformità richiesti dalla norma, dovrà rendere disponibile una sintetica descrizione dei flussi delle informazioni inerenti lo stato di configurazione di tali programmi software con riferimento alle loro modifiche e conservazioni. 5.4.Riesame delle richieste, delle offerte e dei contratti Le registrazioni dei riesami devono essere conservate per un periodo di tempo indicato al punto Subappalto di servizi Nei casi di subappalto di fasi dello schema della prova valutativa le attività subappaltate devono essere affidate ad un subappaltatore competente per il lavoro, che opera, ove applicabile, in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC È responsabilità dellʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio assicurarsi della competenza del subappaltatore. L'accreditamento del subappaltatore per l'attività subappaltata è sufficiente a dimostrarne la competenza. ACCREDIA può prevedere visite sul posto al subappaltatore per verificarne lʼidoneità al compito affidatogli Approvvigionamento di servizi e di forniture Devono esistere procedure e registrazioni per la verifica al ricevimento e successivamente durante l'utilizzo, per quei materiali/prodotti che hanno una scadenza, o richiedono condizioni di conservazione particolari (per esempio, conservazione a bassa temperatura, al buio, ecc.). REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 14 di 19

15 5.11. Azioni Correttive Si rammenta che anche le azioni correttive pianificate e comunicate a seguito delle verifiche di seconda e terza parte (es. ACCREDIA) devono essere gestite nellʼambito del sistema di gestione Si rammenta che la verifica dellʼefficacia delle AC e AP è diversa dalla verifica della loro attuazione. NOTA: è consigliabile la redazione di un piano delle AC (e AP) al fine di facilitare la verifica dell'attuazione e dell'efficacia delle stesse nei tempi stabiliti. Eʼ altresì consigliabile stabilire, allʼapertura dellʼac/ap, sia la data di verifica dellʼattuazione, che quella di verifica dellʼefficacia Tenuta sotto controllo delle registrazioni Tutte le registrazioni devono essere conservate per un periodo di tempo pari almeno a quello definito dalle legislazioni nazionali ed internazionali applicabili alle attività di prova oggetto del confronto interlaboratorio Laddove non siano definiti limiti temporali per la conservazione, ACCREDIA raccomanda, nel caso di prove di valutazione relative allʼ omologazione di prodotti, di conservare tutti gli atti relativi alle attività di prova svolte per almeno 10 anni, in linea con quanto previsto dalle direttive comunitarie in materia di valutazione della conformità (vedi anche Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio 768/2008/CE relativa a un quadro comune per la commercializzazione dei prodotti [Gazzetta ufficiale L 218 del ]). Si raccomanda altresì di valutare lʼapplicabilità del D. Lgs. 206:2006 (Codice del Consumo) In relazione allʼestensione delle attività gestite con il sistema informatico tendenti ad assicurare i requisiti della norma, il laboratorio dovrà predisporre adeguate procedure atte a fornire sufficienti garanzie in merito alla gestione in sicurezza degli aspetti di Confidenzialità, Integrità ed Accessibilità delle registrazioni conservate su sistemi informatici. Si ricorda che il solo back-up dei dati non è sufficiente a garantire tale requisito. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 15 di 19

16 Registrazioni tecniche Il Comitato di Accreditamento ACCREDIA ha stabilito i tempi minimi di conservazione delle registrazioni ai soli fini delle verifiche ACCREDIA, quindi ove non esistano obblighi cogenti o contrattuali più onerosi Tipologia dei documenti Tempi di conservazione 1. Rapporti di audit interni ultimi 24 mesi 2. Riesami della Direzione ultimi 24 mesi 3. Istruzioni ai partecipanti ultimi 48 mesi Risultati inviati dai partecipanti, in ultimi 48 mesi originale 4. Dati per lʼanalisi statistica ultimi 24 mesi 5. Le informazioni richieste per la ultimi 24 mesi stesura dei rapporti 6. Rapporti finali ultimi 24 mesi 7. Rapporti di non conformità ultimi 48 mesi 8. Contratti per attività e loro riesami per il periodo di validità del contratto e 12 mesi dopo la scadenza Ove siano indicati due intervalli diversi, si deve considerare il più esteso dei due In caso di correzione di dati, inoltre, deve essere annotato il motivo della correzione Audit interni La scelta degli auditor e la conduzione degli audit devono assicurare l'obiettività e l'imparzialità del processo di verifica ispettiva interna. Deve essere fornita evidenza (curricula ed attestati) della formazione, dell'addestramento e della qualifica degli auditor. Gli audit interni possono essere effettuati, se non esistono risorse interne, da valutatori qualificati esterni allʼorganizzazione. Audit di seconda e terza parte non possono sostituire gli audit interni dellʼorganizzatore di prove interlaboratorio. Il ciclo di audit deve essere completato in un anno. NOTA: Eʼ consigliabile pianificare gli audit per processi e, nellʼambito di questi: a) tenere conto dello stato e dell'importanza dei processi e delle aree oggetto di verifica ai fini della validità dei risultati; b) valutare le carenze evidenziate nel corso degli audit precedenti. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 16 di 19

17 5.15 Riesami di direzione Il responsabile qualità deve riferire periodicamente per iscritto alla Direzione, almeno annualmente, sullʼandamento della qualità dellʼorganizzazione. Il riesame deve essere effettuato almeno una volta allʼanno. Si deve effettuare un riesame anche dopo le verifiche di parte seconda e terza (es. verifiche ACCREDIA), se da queste sono emerse non conformità e devono essere pianificare azioni correttive, investimenti, ecc. Quando lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio fa parte di una più ampia organizzazione, è più appropriato che si tenga un riesame da parte della direzione separato da quello relativo al laboratorio e specifico per le attività interlaboratorio. 6. ULTERIORI REQUISITI ACCREDIA 6.1. Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio accreditato deve impegnarsi ad offrire ai propri clienti, un servizio conforme a quanto prescritto nella norma UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010, in ILAC G13, nel presente documento, al regolamento ACCREDIA RG-02 ed a qualsiasi altro criterio prescritto dal Comitato Settoriale di Accreditamento di ACCREDIA. Tali prescrizioni devono essere soddisfatte durante tutto il periodo di validità dell'accreditamento Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve impegnarsi a pubblicizzare l'avvenuto accreditamento soltanto in riferimento alle prove per cui tale riconoscimento è stato concesso Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve usare il Marchio ACCREDIA e/o fare riferimento all'accreditamento, in accordo a quanto prescritto nel documento ACCREDIA RG Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve informare prontamente ACCREDIA di ogni cambiamento nella propria struttura che possa influenzare il mantenimento della conformità ai requisiti prescritti da ACCREDIA. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 17 di 19

18 Quando avvengono cambiamenti di tale genere, ACCREDIA si riserva il diritto di sottoporre lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio ad una valutazione supplementare e, se del caso, di ridurre o sospendere l'accreditamento Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve possedere i documenti riportati al punto 2 di questo documento Tali documenti, se non indicato esplicitamente, non costituiscono requisiti aggiuntivi; tuttavia, qualora lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio decidesse di non applicare quanto in essi suggerito, deve dimostrare la validità del proprio operato Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio deve assicurare che le proprie procedure gestionali e tecniche siano applicate e verificate anche per le prove eseguite dai subappaltatori al di fuori della sede permanente L'accreditamento rilasciato da ACCREDIA è il riconoscimento formale della competenza di un organizzatore di prove valutative interlaboratorio a pianificare, organizzare e gestire specifiche prove o determinati tipi di prova interlaboratorio per valutare la competenza dei laboratori di prova. Allʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio si rilascia un certificato di accreditamento, valido per quattro anni Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio che richiede l'accreditamento è responsabile della corretta definizione del settore di accreditamento e relativo campo di applicazione. ACCREDIA, nel corso della procedura di accreditamento, può richiedere la revisione del settore delle prove valutative interlaboratorio facente parte della richiesta formale di accreditamento. 6.9 Il/i settore/i di prove facenti oggetto dellʼaccreditamento devono essere riportati, numerati progressivamente, in un elenco facente parte della domanda di accreditamento e devono essere definiti compiutamente, affinché i clienti possano identificarli senza ambiguità. Un settore di prova s'intende compiutamente definito quando sono chiaramente precisati nell'elenco : - Materiale / Prodotto / Matrici da sottoporre a prova; - Misurandi. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 18 di 19

19 6.10. Lʼorganizzatore di prove valutative interlaboratorio che richiede l'accreditamento deve includere nella domanda di accreditamento gli elenchi delle sedi/stazioni temporanee e mobili, e delle apparecchiature ivi collocate, connesse con le prove valutative in accreditamento. Lʼorganizzatore delle prove valutative interlaboratorio deve mantenere la rintracciabilità dei siti in cui sono state eseguite parti dello schema di tali prove Lʼeventuale inapplicabilità di uno o più requisiti normativi deve essere chiaramente definita nella documentazione da inviare ad ACCREDIA per lʼaccreditamento e ne devono essere indicate le precise motivazioni, ferma restando la facoltà: A) di ACCREDIA di valutarle in sede di esame della documentazione, richiedendo, ove necessario, ulteriori informazioni; B) degli ispettori ACCREDIA di verificarne la fattibilità nel corso della visita di valutazione. REGOLAMENTI TECNICI RT-27 rev. 00 Pag. 19 di 19

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