CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-MINERALOGICA DELLA PIETRA VERDE DEL COMUNE DI SAN MANGO D AQUINO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-MINERALOGICA DELLA PIETRA VERDE DEL COMUNE DI SAN MANGO D AQUINO"

Transcript

1 Prevenzione Oggi Vol. 5, n. 3/4, CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-MINERALOGICA DELLA PIETRA VERDE DEL COMUNE DI SAN MANGO D AQUINO Antonella Campopiano*, Angelo Olori*, Aneta Maria Zakrzewska**, Pietro Paolo Capone**, Antonio Iannò** * Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), Dipartimento Igiene del Lavoro, Laboratorio Polveri e Fibre, Monte Porzio Catone (Roma) ** Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), Laboratorio Polveri e Fibre, Centro Ricerche Lamezia Terme (Catanzaro) (Parole chiave: pietre verdi, tremolite, FTIR, microscopia elettronica) SINTESI CONTESTO - Gli affioramenti ofiolitici (pietra verde) della Calabria sono da tempo una significativa risorsa economica per il territorio. Notevole importanza rivestono i giacimenti di pietra verde del Monte Reventino che distribuiti sul versante sinistro della Valle del Savuto, in provincia di Catanzaro, si estendono fino al Mar Tirreno su un vasto territorio comprendente numerosi comuni. A differenza di altri territori in cui gli affioramenti di pietra verde appaiono concentrati in una zona ben delimitata, in Calabria, la distribuzione appare estremamente frastagliata. I giacimenti di pietra verde del Monte Reventino sono sfruttati per attività estrattive di inerti e di materiale lapideo, in cui l amianto presente è riconducibile prevalentemente alla varietà fibrosa della tremolite e sporadicamente del crisotilo. OBIETTIVI - L Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) ha proposto un progetto con lo scopo di produrre un censimento ed una conseguente mappatura degli affioramenti ofiolitici presenti in Calabria, individuando i siti estrattivi attivi e quelli in disuso. Il progetto è in corso di attuazione e vede coinvolti il Laboratorio Polveri e Fibre del Centro di Ricerca di Lamezia Terme ed il Laboratorio Polveri e Fibre del Dipartimento Igiene del Lavoro (entrambi dell ISPESL) e le ASL della Regione Calabria. Inoltre, In tutti i siti segnalati si stanno effettuando sopralluoghi mirati all individuazione dei materiali fibrosi eventualmente presenti. Lo scopo del presente lavoro è di caratterizzare la pietra verde presente nel comune di San Mango D Aquino (Catanzaro) dal punto di vista chimico-mineralogico utilizzando come tecniche analitiche la spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR) e la microscopia elettronica a scansione (SEM). METODI - I campionamenti di materiale sono stati effettuati negli affioramenti spontanei di pietra verde presenti nella regione di San Mango D Aquino. Le successive analisi sono state effettuate mediante le tecniche della stereomicroscopia e della SEM per la parte relativa alla caratterizzazione morfologica e tramite la microanalisi a raggi X (EDS) e la FTIR per la caratterizzazione chimica. BOW PO/base indexing: CIS: Tremolite [CIS: Fusemt]; Amianto [CIS: Fuse]; Trattamento della pietra [CIS: Jqc]; Analisi chimiche [CIS: Qic]; Microscopia elettronica [CIS: Qeme ]; Giacimenti minerali [CIS: Fuz]; Estrazione di minerali [CIS: Jpa]; Mineralogia [CIS: Qk] EUOSHA OSH: Minerali [OSH: 32321D]; Amianto [OSH: 32361E] ATECO: Altre industrie estrattive [ATECO: 14] 27

2 Prevenzione Oggi luglio - dicembre 2009 RISULTATI - Le prime indagini preliminari dei campioni analizzati allo stereomicroscopio hanno evidenziato la presenza di due fasi ben distinte del minerale: una di colore bianco, polverosa e molto friabile simile al talco; ed un altra di colorazione verdastra di natura compatta. Le analisi al FTIR ed al SEM hanno permesso di stabilire che la prima fase minerale corrispondeva alla tremolite mentre la seconda all antigorite. Il trattamento termico accoppiato ad una separazione meccanica preliminare ha permesso di separare idoneamente le due fasi e di isolare la tremolite presente. L analisi FTIR inoltre, ha permesso di individuare due aree di interesse analitico una intorno a cm -1 ed una tra e 900 cm -1 che possono essere utilizzate per quantificare la tremolite all interno di matrici con genesi mineralogica similare. INTRODUZIONE Le ofioliti, comunemente note come pietre verdi per la loro caratteristica colorazione, possono contenere amianto; queste costituiscono un associazione di rocce di origine magmatica che caratterizzano, sottoforma di affioramenti, numerosi territori in quasi tutti i continenti e sono, da tempo, oggetto di attenzione da parte di molti ricercatori per gli aspetti geologici e petrografici. In Italia la presenza di numerosi giacimenti è accertata nell arco alpino e prevalentemente sulla dorsale appenninica. Questi affioramenti si estendono dall Appennino ligure-piemontese attraverso quello tosco-emiliano fino in Val Tiberina per proseguire, con nuclei disgiunti, nell Appennino calabro lucano [1]. Importanti giacimenti inoltre, si riscontrano dai monti Appalachi agli Urali, dall Himalaya all Indonesia e consistenti sono anche gli affioramenti isolati e dispersi tra la Spagna e il Portogallo, l Europa Balcanica, la Francia, in particolare la Corsica. La presenza in aree continentali di tali associazioni rocciose, costituite da sedimenti di mare profondo (diaspri, selci e argille), lave basaltiche di ambiente sottomarino e rocce ignee ricche di minerali ferrosi (ultramafiti) si spiega con la teoria della tettonica delle placche, secondo la quale la crosta terrestre è suddivisa in placche che si muovono galleggiando su una zona sottostante parzialmente fusa denominata astenosfera. Questo modello scientifico fornisce la giustificazione della maggior parte dei fenomeni geologici tra cui, anche la genesi e l evoluzione delle rocce di associazione ofiolitica. Quando le placche si separano la parte superiore dell astenosfera risale e comincia a fondere formando magmi silicatici. Attraverso il complesso sistema di fratture che caratterizzano le dorsali oceaniche questi magmi possono fuoriuscire solidificandosi in breve tempo sotto forma di basalti (rocce effusive di origine vulcanica) per il contatto con l acqua marina. Se invece i tempi di raffreddamento sono più lunghi e la solidificazione non avviene in superficie, il magma cristallizza dando luogo ai gabbri (rocce intrusive olocristalline che sono i corrispondenti intrusivi dei basalti). Allo stesso tempo, all interno della camera magmatica, cristallizzano i minerali più densi come olivina e pirosseni, particolarmente ricchi in magnesio; questi andranno a costituire le rocce ultramafiche che rappresentano il litotipo principale dell associazione ofiolitica. Infine si andrà a depositare sull ultimo strato magmatico una serie di sedimenti di mare profondo in prevalenza: argille, diaspri e selci. La dorsale oceanica, quindi, è stata il luogo di formazione di giacimenti metalliferi e minerali per la forte interazione delle rocce con l acqua marina che ha dato luogo a fenomeni interessanti, di trasformazione delle loro caratteristiche mineralogiche. Le ofioliti rappresentano, pertanto, la testimonianza di porzioni residuali di un antica crosta oceanica denominata Tetide (così veniva chiamato l oceano che separava la placca euro-asiatica da quella africana) e che è stata inglobata nel castello orogenetico originario della catena appenninica [2]. Il nome di questi affioramenti deriva dal greco οφις (ophis) serpente e λιθος (litos) roccia: roccia dall aspetto di serpente per la particolare struttura e colorazione che ricorda l aspetto morfologico della pelle di serpente. Dal punto di vista petrografico le ofioliti sono essenzialmente costituite da associazioni di rocce magmatiche basiche e ultrabasiche più o meno alterate (serpentinizzate e/o metamorfosate) e fratturate, dalle tipiche colorazioni scuro-verdastre. La maggior parte degli affioramenti sono rappresentati da ultramafiti e basalti alterati (diabasi e gabbri) talora associati ai diaspri (rocce sedimentarie di origine silicea). 28

3 Caratterizzazione chimico-mineralogica della pietra verde del comune di San Mango D Aquino Le ultramafiti sono generalmente rappresentate da peridotiti variamente serpentinizzate fino a dar luogo a vere e proprie serpentiniti (rocce composte prevalentemente da minerali del gruppo del serpentino) [3]. I serpentini sono dei fillosilicati che possono presentarsi sotto forma lamellare o fibrosa. Tra i politipi più comuni appartenenti alla classe dei serpentini la lizardite è di gran lunga predominante mentre il crisotilo e l antigorite sono accessori e presenti soprattutto in sottili vene. Come si evince dalla Tabella 1, molto spesso troviamo all interno di queste tipologie di minerali anche la tremolite che è classificata come un tipo di amianto di natura anfibolica [4]. TABELLA 1 - Classificazione delle pietre verdi in funzione dei costituenti mineralogici principali Litotipo serpentiniti prasiniti eclogiti anfiboliti scisti actinolitici scisti cloritici, talcosi e serpentinosi oficalciti Minerali principali antigorite, crisotilo, olivina, pirosseni orto e clino, anfibolo tremolite, talco, dolomite, granato, spinelli cromite e magnetite feldspato albite, epidoti, anfiboli, tremolite-actinolite, glaucofane, pirosseni clino e mica bianca pirosseno monoclino, granato, rutilio, anfibolo glaucofane orneblenda, plagioclasio, zoisite, clorite, antofillite-gedrite actinolite, talco, clorite, epidoto, olivina talco, clorite, dolomite, tremolite, actinolite, serpentino, crisotilo, rutilo, titanite, granato talco, antigorite, crisotilo, tremolite, dolomite, calcite, olivina Fonte: Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio; elaborazione APAT al 31/12/2002 Morfologicamente si presenta con abito fibroso ed è costituita da molteplici fibre lunghe e sottili che sono sostanzialmente aggregati di lunghi aghi. La presenza di amianto in queste rocce è conosciuta e descritta in letteratura [5, 6]. A differenza di altri territori in cui gli affioramenti di pietra verde appaiono concentrati in una zona ben delimitata, in Calabria, la distribuzione appare estremamente frastagliata interessando un po tutto il territorio con delle zone di prevalenza individuabili a ridosso del massiccio del Pollino (nel Nord della Calabria) e nella zona della Calabria centrale. Tra questi notevole importanza rivestono i giacimenti di pietra verde del Monte Reventino che, distribuiti sul versante sinistro della Valle del Savuto in provincia di Catanzaro, si estendono fino al Mar Tirreno su un vasto territorio comprendente numerosi comuni. La natura litologica delle ofioliti (sempre caratterizzate da fratturazioni più o meno marcate) e la loro composizione mineralogica (rocce ricche di minerali ferrosi) le rendono particolarmente resistenti agli agenti erosivi e quindi molto ricercate e utilizzate nell industria edile e nel campo delle infrastrutture in sostituzione degli inerti pregiati (ghiaie e sabbie di origine alluvionale). Altri filoni, ma di natura basaltica, sono caratterizzati da piccole fratturazioni tali da consentire l estrazione di grossi blocchi di roccia a basso contenuto di serpentinizzazione. La pietra verde del Monte Reventino è caratterizzata, fondamentalmente, da due tipi litologici principali: scisti verdi e serpentiniti. Le scisti verdi, meno abbondanti, sono costituite da rocce compatte e massicce diversificate da gradazioni cromatiche che vanno dal verde-pistacchio al verde petrolio e sono caratterizzate da un alternanza di livelli di minerali diversi. Le serpentiniti, anche loro massicce, sono contraddistinte da struttura porfirica per la presenza di grossi e rari cristalli e da grosse lamine di colore verde tenue con riflessi metallici. Assumono una gamma di colori che si sposta dal verde intenso fino al nerastro e verde chiaro o verde biancastro nelle parti marginali degli affioramenti ed in corrispondenza di zone tettoniche disturbate: esse rappresentano il tipo litologico più diffuso [3]. 29

4 Prevenzione Oggi luglio - dicembre 2009 La presenza di amianto naturale negli affioramenti ofiolitici rende necessario valutare preliminarmente il contenuto di asbesto all interno del giacimento in osservanza al D.M. 14 maggio 1996 [4], quando questo viene classificato come un sito estrattivo di pietra verde. Notevole importanza riveste la valutazione dell esposizione dei lavoratori impegnati in operazioni strettamente legate alla manipolazione delle pietre verdi (estrazione e lavorazione dei massi). Scopo del presente studio è di caratterizzare la pietra verde presente nel comune di San Mango D Aquino (Catanzaro) dal punto di vista chimico-mineralogico utilizzando le tecniche analitiche della microscopia elettronica a scansione (SEM) e della spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR). Quest ultima, come è noto, fornisce spettri caratteristici, generati dalle strutture silicatiche e dai legami cationici presenti, che permettono analisi quali-quantitative di matrici asbestiformi. Lo spettro FTIR di un serpentino o di un anfibolo può essere diviso in due regioni distinte: una a più bassa frequenza che prende in considerazione le bande di assorbimento dovute agli stiramenti dei legami delle strutture silicatiche, e l altra a più alta frequenza che comprende gli assorbimenti causati dalle vibrazioni di stiramento del legame idrossilico (O-H). La regione di assorbimento a più bassa frequenza è denominata impronta digitale poiché caratterizza univocamente un composto e ne permette, in alcuni casi favorevoli, una precisa identificazione. Quando si analizzano fillosilicati come i minerali di natura asbestiforme, l esatta frequenza di un legame O-H è funzione della forza di legame tra l ossigeno ed il protone, che a sua volta è funzione del grado di legame idrogeno tra il protone e gli ossigeni ad esso circostanti. La forza del legame O- H viene modificata in modo significativo attraverso variazioni dell ambiente atomico sia nella prima sia nella seconda sfera di coordinazione dell idrogeno e questo fatto rende il protone una sonda ideale per la caratterizzazione chimica del campione. Pertanto ogni minima perturbazione dell equilibrio elettrostatico, nelle immediate vicinanze del protone, viene tradotta in uno spostamento misurabile della banda di stiramento dell O-H. In questo senso l analisi degli spettri FTIR fornisce dati di estremo interesse negli studi cristallochimici e diviene una tecnica rapida per l analisi qualitativa [7]. 1. MATERIALI E METODI L area investigata con il presente studio è quella corrispondente alla zona di Vitriolo (San Mango D Aquino). L affioramento più esteso si dirama lungo la variante stradale che collega l abitato di San Mango D Aquino con l autostrada Salerno-Reggio Calabria [8]. In quest area sono stati prelevati numerosi campioni e successivamente analizzati in laboratorio. I campionamenti sono stati eseguiti direttamente sull affioramento prelevando delle aliquote di materiale sufficientemente rappresentative delle condizioni ambientali esistenti. Sono state scelte, in particolare, le zone con colorazione che vanno dal bianco al grigio chiaro - verde caratteristiche della tremolite. Queste vene caratterizzano le fatturazioni degli scisti determinandone la divisione in blocchi ben separati. Spesso queste venature sono formate da calcite che al loro interno possono contenere tremolite. I campioni sono stati inseriti immediatamente in contenitori ermetici ed opportunamente identificati. I materiali prelevati, prima di essere sottoposti ad analisi, sono stati osservati allo stereomicroscopio (modello Leica GZ6, Leica Microsystems S.r.l., Milano) per distinguerli in termini di consistenza, varietà e colorazione. In una stessa cava, infatti, si osservano delle zonazioni cromatiche che passano da tonalità più chiare di verde fino a tonalità più scure, e dal grigio-nero al verde lucente. Solitamente le rocce di colore scuro presentano una tessitura compatta, quelle più chiare, di colore verde chiaro lucido, presentano una tessitura scistosa e friabile. Successivamente ne è stata saggiata la compattezza sia con esami tattili sia meccanici differenziando soprattutto quelli di natura polverosa o friabile da quelli più compatti. Per distinguere le diverse fasi minerali si sono sperimentate diverse tecniche estrattive. La prima separazione delle due fasi minerali individuate mediante lo stereomicroscopio è avvenuta meccanicamente isolando il materiale di colorazione verde dalla polvere bianca che lo rivestiva in gran parte. 30

5 Caratterizzazione chimico-mineralogica della pietra verde del comune di San Mango D Aquino In seguito aliquote di analita sono state sminuzzate meccanicamente con delle pinzette ed i campioni ottenuti sono stati posti su crogioli di porcellana ed in seguito in forno a muffola con termoregolatore (modello GEFRAN 400, GEFRAN, S.p.A., Provaglio d Iseo, Brescia) ad una temperatura di 450 C per isolare le fasi di interesse analitico. Il tempo di permanenza per ogni campione alla temperatura scelta è stato di circa 6-8 ore. La macinazione dei campioni dopo calcinazione è avvenuta in mortaio d agata con alcune gocce di etanolo assoluto per analisi (C 2 H 6 O) fino all ottenimento di una granulometria fine (~1μm). Il residuo è stato poi analizzato in parte in riflettanza diffusa (DRIFT) ed in parte in FTIR previa preparazione delle pasticche in bromuro di potassio (KBr). I trattamenti chimici, infine, hanno riguardato l uso di acido acetico concentrato ed acido cloridrico al 37%. La quantità di acido usata è stata 1 ml per 0,2 g di campione. Il recupero delle polveri, dopo reazione acida, si è ottenuto portando il crogiolo ad incipiente ebollizione su Bunsen eliminando, così, il surnatante e recuperando la fase solida. I campioni trattati con acido cloridrico sono stati posti in stufa (modello STZ 150, Falc Instruments S.r.l., Treviglio, Bergamo) a 100 C C per trenta minuti, in modo da eliminare le residue tracce di umidità e quindi sono stati analizzati mediante FTIR (modello Spectrum ONE, Perkin Elmer, Waltham, MA, Stati Uniti). Gli stessi campioni, così trattati, sono stati analizzati mediante FTIR grattando il pad direttamente sui vari lati delle fasi minerali per le analisi in DRIFT ed in FTIR preparando le pasticche in KBr. Le analisi sono state eseguite alle seguenti condizioni operative: intervallo di acquisizione cm -1, risoluzione 4 cm -1 e 32 scansioni. Le pasticche sono state preparate pesando quantità comprese nell intervallo 100 μg - 1 mg e miscelando i campioni con circa 250 mg di KBr anidro preventivamente essiccato a 120 C in stufa (Falc Instruments S.r.l.) per dodici ore. Gli spettri ottenuti sono stati confrontati con quelli presenti nelle librerie e la banca dati strumentale dell Istituto nazionale statunitense per le scienze di sanità ambientale (NIEHS) ha fornito l elenco delle dieci sostanze con gli spettri più simili. I campioni sono stati inoltre osservati tramite microscopia elettronica a scansione (SEM, modello LEO 440, LEO Electron Microscopy Ltd, Cambridge Regno Unito), corredato da microanalisi in dispersione di energia dei raggi X (EDS, INCA Energy 400, Oxford Instruments, Abington, Regno Unito) per evidenziare la morfologia dei campioni e confermare le risposte analitiche. Per la metallizzazione dei campioni si è utilizzato uno sputter coater (modello Emitech K500, Quorum Emitech, Ashford, Kent, Regno Unito) in grado di effettuare metallizzazioni sia in oro sia al carbonio. Per le finalità di questo studio si è preferito utilizzare la metallizzazione in oro in quanto una metallizzazione al carbonio, nella risposta della microanalisi, avrebbe potuto determinare interferenze con gli elementi presenti nel campione. 2. RISULTATI Dall osservazione dei campioni, prelevati, direttamente dai diversi siti ofiolitici, si è potuto verificare che essi presentano caratteristiche macroscopiche, quali tessitura e colore, non omogenee; proprietà che si riscontrano anche fra le diverse pietre appartenenti al medesimo fronte. A seconda delle zone, infatti, all interno di una stessa cava si possono osservare rocce con tonalità e colori differenti che vanno dal verde chiaro fino al grigio-nero od al verde lucente. Le rocce caratterizzate da tessitura compatta presentano una colorazione più scura mentre le altre, più friabili con tessitura scistosa, motivi più chiari. In particolare sono state distinte ed identificate, chiaramente, due fasi minerali una di colorazione verde di natura compatta ed una maggiormente friabile e polverosa caratterizzata da una colorazione bianca. Più in dettaglio possiamo dire che i frammenti rocciosi prelevati dal distretto di Vitriolo hanno evidenziato la presenza di uno strato polveroso simile al talco, nella parte bianca del campione, che ricopriva una seconda fase sottostante. La parte minerale, rivestita dalla polvere bianca, presentava invece una colorazione verde screziata ed aveva caratteristiche compatte. In tutti i campioni esaminati è stato quindi possibile evidenziare la presenza di queste due fasi minerali. 31

6 Prevenzione Oggi luglio - dicembre 2009 La migliore metodica per la preparazione del campione finalizzata alla separazione delle due fasi è stata individuata accoppiando il trattamento meccanico con quello termico. Questo ha permesso di studiare le due specie minerali individualmente, sia al SEM sia al FTIR. Lo spettro della fase bianca, riportato in Figura 1, è riconducibile alla varietà fibrosa della tremolite. Le bande caratteristiche sono situate, nel nostro campione, a cm -1 e tra e 900 cm -1. Il riconoscimento della tremolite è avvenuto sia confrontando lo spettro con la banca dati di riferimento NIEHS presente nel software del nostro strumento sia studiando i picchi analitici caratteristici. FIGURA 1 - Spettro DRIFT della fase bianca 50, %R , cm -1 Nel campione analizzato si sono riscontrati picchi di interferenza dovuti alla matrice organica ed alla calcite presente che dopo trattamento termico sono stati eliminati (Figura 2) riuscendo ad isolare completamente la tremolite dal resto della matrice. 32

7 Caratterizzazione chimico-mineralogica della pietra verde del comune di San Mango D Aquino FIGURA 2 - Spettro DRIFT della tremolite isolata dopo trattamento pirolitico %R 93, , cm -1 In Figura 3 vengono riportati rispettivamente: a) lo spettro della tremolite di Balmat, New York, presente nella banca dati NIEHS, b) lo spettro della tremolite di San Mango isolata mediante trattamento pirolitico. Dalla Figura si evidenzia una notevole somiglianza, sia per profilo sia per frequenza di vibrazione dei picchi, tra lo spettro del nostro campione e quello standard della banca dati. Bisogna, comunque, sottolineare che lo spettro della tremolite di Balmat denota picchi leggermente spostati verso frequenze più alte, questo si può spiegare con la diversa natura mineralogica della tremolite presente nelle pietre verdi calabresi rispetto a quella statunitense. Il leggero spostamento è dovuto alla presenza di differenti gruppi vicinali che perturbano l equilibrio elettrostatico. 33

8 Prevenzione Oggi luglio - dicembre 2009 FIGURA 3 - Spettro DRIFT della tremolite statunitense di Balmat, New York (blu) e della tremolite isolata (nero) cm -1 In Figura 4 sono riportati gli spettri ottenuti analizzando in trasmissione le pasticche in KBr preparate utilizzando concentrazioni crescenti, comprese tra 100 μg ed 1 mg, della tremolite isolata. FIGURA 4 - Spettri FTIR a concentrazioni crescenti (100 μg - 1 mg) della tremolite isolata %T 88, , cm -1 34

9 Caratterizzazione chimico-mineralogica della pietra verde del comune di San Mango D Aquino Dallo studio dello spettro si sono evidenziate due aree di interesse analitico utilizzabili in futuro per analisi quantitative della tremolite: una intorno a cm -1 ed una tra e 900 cm -1 caratterizzata dalla presenza di cinque picchi caratteristici [9]. La prima sicuramente utile per matrici maggiormente complesse, la seconda collocata nella zona dell impronta digitale valida per una determinazione univoca e quantitativa del minerale. Dalla figura si nota come l area occupata dalle due bande menzionate cresca all aumentare della concentrazione della tremolite all interno del campione scansionato. In Figura 5 viene riportato lo spettro della fase verde che è riconducibile alla varietà minerale dell antigorite. L antigorite che prende il nome dalla Valle di Antigorio appartiene al gruppo delle serpentiniti ed è un fillosilicato triottaedrico. FIGURA 5 - Spettro DRIFT della fase verde 67, %R cm -1 Per quanto riguarda la sua struttura di riferimento, l antigorite ha una struttura ondulata con alternanza di strati tetraedrico-diottaedrico (TO) in cui il foglio tetraedrico cambia periodicamente polarità, assicurando un legame tridimensionale che è assente negli altri polimorfi del serpentino [10]. Inizialmente il riconoscimento strumentale non è stato univoco, infatti la banca dati di riferimento classificava all 80% lo spettro come un silicato di magnesio, probabilmente crisotilo, non avendo tra gli spettri salvati in memoria quello specifico dell antigorite. Le successive ricerche bibliografiche e le comparazioni con spettri IR dell antigorite [9] hanno permesso di identificare il campione incognito. I picchi caratteristici di tale minerale sono la banda tra e cm -1 ed i due picchi collocati rispettivamente a e 945 cm -1. Le analisi al SEM, effettuate parallelamente alle indagini spettroscopiche, hanno fornito importanti informazioni sulla morfologia delle fasi minerali oltre a confermarne la corretta identificazione tramite EDS. Le immagini SEM delle due fasi analizzate, dopo separazione meccanica preliminare, sono riportate in Figura 6 e 7. La prima denota la prevalenza di fibre aghiformi mentre la seconda è caratterizzata da strutture compatte, piccoli pianeti costituiti da aggregati lamellari. L analisi EDS ha confermato la differente composizione delle due principali specie minerali presenti. Gli elementi chimici caratteristici della parte fibrosa sono Ca, Mg e Si; quelli della parte compatta sono Fe, Mg e Si come si vede dalle Figure 8 e 9. 35

10 Prevenzione Oggi luglio - dicembre 2009 FIGURA 6 - Immagine SEM della fase bianca dopo separazione meccanica preliminare FIGURA 7 - Immagine SEM della fase verde dopo separazione meccanica preliminare 36

11 Caratterizzazione chimico-mineralogica della pietra verde del comune di San Mango D Aquino FIGURA 8 - Spettro EDS della parte fibrosa (fase bianca) O Si Mg Au Au C Ca Au Ca Au Ca Full Scale 121 cts Cursor: kev (0 cts) kev FIGURA 9 - Spettro EDS della parte compatta (fase verde) Mg Si Fe Fe Fe Full Scale 227 cts Cursor: kev (17 cts) kev Queste ulteriori informazioni analitiche permettono di validare le conclusioni spettroscopiche confermando la presenza di tremolite nella fase bianca e di antigorite in quella verde. 37

12 Prevenzione Oggi luglio - dicembre CONCLUSIONI Gli affioramenti ofiolitici in Calabria sono, da tempo, un importante risorsa economica per il territorio. La distribuzione di tali affioramenti appare estremamente frastagliata interessando un po tutto il territorio. Non tutti i siti sono simili fra loro, si riscontra una diversità dovuta soprattutto alla compattezza della roccia. Infatti dagli affioramenti, dove la roccia si presenta molto friabile, si estrae il pietrisco che attraverso successive frantumazioni e vagliature viene utilizzato principalmente come inerte per calcestruzzo o per rilevati stradali o per il riempimento di scavi. Mentre dai siti dove la roccia si presenta più compatta, si estraggono grossi blocchi di pietra usati per lavorazioni più particolari quali ad esempio: manufatti per arredo urbano, portali, cornici, arte lapidea, pavimentazioni, elementi ornamentali da giardino e decorativi. Le due attività lavorative si contraddistinguono per differenti processi lavorativi, tecniche ed apparecchiature. La presenza di amianto in tali giacimenti determina la necessità di valutare il rischio di esposizione dei lavoratori durante le attività di estrazione e lavorazione della pietra verde e quello della popolazione residente nei comuni delle cave e degli insediamenti produttivi. Le indagini ambientali effettuate in diverse cave hanno accertato che l attività estrattiva determina una diffusione di fibre che risulta maggiore nella cava degli inerti rispetto a quella dei materiali compatti mentre appare del tutto inconsistente in condizioni di emissione naturale [11, 12]. Come già citato, i giacimenti di pietra verde del Monte Reventino rivestono una notevole importanza estendendosi su un vasto territorio comprendente numerosi comuni. Pertanto è in corso uno studio in collaborazione con le ASL con l obiettivo di caratterizzare l estensione degli affioramenti ofiolitici e valutare il fenomeno dello sfruttamento delle cave di pietra verde presenti in Calabria. L area investigata con il presente studio è quella di Vitriolo (San Mango D Aquino). In Tabella 2 sono riportati i diversi siti segnalati dalle ASL e già investigati che comprendono: le cave attive di pietra verde e non (quest ultime indicate da un asterisco), quelle inattive e gli affioramenti naturali [13]. Per le cave attive è stato inserito inoltre il tipo di produzione che può essere di materiale friabile, utilizzato per la produzione di inerti, o compatto, utilizzato nell arte lapidea. TABELLA 2 - Cave di pietra verde e non ed affioramenti ofiolitici in Calabria A.S.L. Cave attive Cave inattive Affioramenti naturali sito N produzione sito N sito Catanzaro Gimigliano 1 Gimigliano Tiriolo Conflenti 1 inerti San Mango 2 San Mango Conflenti Lamezia Terme Conflenti 1 arte lapidea Platania 1 Platania Platania 1 inerti Martirano Lombardo 1 San Mazzeo Martirano Lombardo Palmi Delianuova 1 Delianuova Paola Coreca Serra D Aiello Castrovillari Acquaformosa * 1 inerti Terranova * 1 inerti Rossano Campana * 2 inerti Campana * 1 S.Giorgio Albanese * 1 inerti Cosenza Crotone Vibo Valentia non sono state segnalate, al momento, cave o affioramenti naturali Reggio Calabria Locri * indica le cave non di pietra verde 38

13 Caratterizzazione chimico-mineralogica della pietra verde del comune di San Mango D Aquino La caratterizzazione delle varietà fibrose di amianto contenute nella pietra verde è un passo fondamentale per poter valutare l eventuale rischio di esposizione ad amianto. Le tecniche analitiche utilizzate per la caratterizzazione chimico-mineralogica sono state la SEM corredata da EDS per la rilevazione degli elementi e la FTIR; queste hanno permesso di discretizzare le diverse tipologie minerali di amianto presenti nelle pietre verdi. Tutti i campioni investigati hanno mostrato caratteristiche chimico-minerali simili e riconducibili a due fasi solide che coesistono fra loro e che sono ben identificabili: la prima riconducibile alla tremolite, la seconda alla specie minerale dell antigorite. I campioni sono risultati di notevole interesse per la contemporanea presenza dei minerali della tremolite e dell antigorite all interno di differenti matrici complesse. L utilizzo dell analisi SEM accoppiata a quella spettroscopica, inoltre, ha permesso di individuare e caratterizzare i materiali fugando eventuali dubbi sulle fasi minerali più complesse. La tecnica SEM-EDS, in particolare, risulta precisa come metodica in quanto, oltre ad essere caratterizzata da un elevato potere risolutivo necessario per individuare le fibre più sottili, permette un accurata analisi morfologica del campione determinando con esattezza la tipologia minerale. Infine è dotata di un sistema, quale il rilevatore per la spettrometria a raggi X a dispersione di energia che consente l identificazione delle diverse varietà fibrose. Il trattamento pirolitico è stato quello che è risultato più idoneo per la separazione della tremolite dalla matrice organica presente. La tremolite isolata verrà presa in considerazione per essere utilizzata come standard di riferimento per determinazioni quantitative della stessa in specie minerali provenienti da altri siti della medesima regione. La tremolite rilevata nei campioni studiati è risultata pura come confermato dalla caratteristica colorazione bianca simile al talco. La presenza di ferro avrebbe fatto assumere al minerale una colorazione con tonalità più vicine al verde. L utilizzo di due tecniche differenti ha permesso di validare i risultati confrontando gli esiti delle analisi provenienti da due metodiche diverse. Le prime indagini diffrattometriche hanno confermato la caratterizzazione chimico-mineralogica delle specie minerali studiate. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. Abbate E, Bortolotti V, Principi G. Apennine ophiolite: a peculiar oceanic crust. Ofioliti special issue. Firenze;1980: Sala O, Boggio P, Pelosio A, Magnani F, Tirelli G, Ricchi A. Il progetto regionale pietre verdi: le ofiliti, la loro estrazione ed il problema amianto. Bologna: Regione Emilia Romagna; p Riserva Naturale Monte Prinzera. Le ofioliti: isole sulla terraferma. Convegno nazionale; 2001 jun 22-23; Fornovo Taro (Parma): Graphital; Italia. Decreto Ministeriale 14 maggio Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l amianto, previsti dall art. 5, comma 1, lettera f), della Legge 27 marzo 1992, n. 257, recante: Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto. Gazzetta Ufficiale n. 251, Suppl. Ordinario n. 178, 25 ottobre Beccaluva L, Venturelli G, Zanzucchi G. Dati geologici e geochimici sui basalti di associazione ofiolitica dell Appennino ligure-emiliano. Ateneo Parmense, Acta Nat. 1975;(11): Beccaluva L, Macciotta G, Venturelli G. Differenziazione e caratteri geochimici delle vulcaniti basaltiche oceaniche dell Appennino ligure-emiliano. Ofioliti. 1976;1: Olori A, Campopiano A, Cannizzaro A, Basili F, Boccanera S, Capone PP, Michienzi F. Determinazione qualitativa del crisotilo in matrici viniliche mediante spettroscopia infrarossa in riflettanza diffusa. Giornale Igienisti Industriali 2007;32(3): Amato G. Studio e monitoraggio ambientale sulle serpentiniti del Monte Reventino. (Cosenza): Università degli studi della Calabria: Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali; p

14 Prevenzione Oggi luglio - dicembre Marconi A. Application of Infrared Spectroscopy in asbestos mineral analysis. Ann. Ist. Sup Sanità 1983;19(4): Capitani G, Mellini M. The modulated crystal structure of antigorite: the m=17 polysome. Am Mineralogist. 2004;(89): Falcone M, Capone PP, Tarzia V, Iannò A, Spagnoli G, Campopiano A, DeSimone P, Giardino R, Macrì G. Valutazione dell esposizione ad amianto degli addetti all estrazione e lavorazione della pietra verde del monte Reventino: primi risultati. Milano: Sole 24 Ore; 2005; Falcone M, Capone PP, Tarzia V, Campopiano A, Giardino R, Iannò A, DeSimone P, Spagnoli G, Macrì G. Le pietre verdi del Reventino: valutazione della dispersione di fibre di tremolite nelle attività lavorative. Med Lav 2006;97(1): Zakrzewska AM, Capone PP, Iannò A, Tarzia V, A. Frijia A, Campopiano A, Olori A, Basili F. Affioramenti Ofiolitici in Calabria. In: Anfiboli Fibrosi: nuove problematiche relative al rischio ambientale e sanitario; 2007 apr 27-28; Roma: p

ARAM 2006. Il rischio da rocce amiantifere nell ambiente naturale. Correlazioni tra grado di erosione e dispersione a distanza.

ARAM 2006. Il rischio da rocce amiantifere nell ambiente naturale. Correlazioni tra grado di erosione e dispersione a distanza. Il rischio da rocce amiantifere nell ambiente naturale Correlazioni tra grado di erosione e dispersione a distanza A. Brancia (*), I. Ammoscato (**), P.P. Capone (**), M. Del Giudice ice (*), F. Anastasio

Dettagli

Le Rocce. Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali.

Le Rocce. Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali. Minerali e Rocce Le Rocce Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali. Origine delle rocce Le Rocce La roccia è tutto ciò che forma la crosta terrestre,

Dettagli

Si è deciso di caratterizzare la composizione delle pianelle fornite mediante le seguenti analisi chimiche e fisiche:

Si è deciso di caratterizzare la composizione delle pianelle fornite mediante le seguenti analisi chimiche e fisiche: 1 DIPARTIMENTO DI CHIMICA Dott.ssa Assunta Marrocchi UNIVERSITÀ DI PERUGIA Via Elce di Sotto, 8-06123 Perugia Tel. +39-0755855547 Fax +39-0755855560 e-mail: assunta@unipg.it Segr. Tel. +39-0755855534 1.

Dettagli

LE METODICHE PER L INDIVIDUAZIONE DELL AMIANTO NEI MATERIALI MASSIVI E NELL AERODISPERSO

LE METODICHE PER L INDIVIDUAZIONE DELL AMIANTO NEI MATERIALI MASSIVI E NELL AERODISPERSO LE METODICHE PER L INDIVIDUAZIONE DELL AMIANTO NEI MATERIALI MASSIVI E NELL AERODISPERSO Federica Rossi Università degli Studi di Torino 13 Aprile 2013 Patologie asbesto correlate: attualità in tema di

Dettagli

ROCCE METAMORFICHE. Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione.

ROCCE METAMORFICHE. Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione. ROCCE METAMORFICHE Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione. Protolite = la roccia pre-esistente. Metamorfismo è un processo

Dettagli

Le rocce ignee: prodotto del magma terrestre

Le rocce ignee: prodotto del magma terrestre Le rocce ignee: prodotto del magma terrestre Introduzione: che cos è una roccia ignea? Le rocce ignee sono molto varie. Alcune contengono dei cristalli abbastanza grandi. Altre contengono cristalli così

Dettagli

CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA Indagini dirette Scavi per ricerche minerarie, energetiche e idriche; carotaggi Non si giunge oltre i 12 km di

Dettagli

Valutazione analitica del rifiuto contenente amianto dopo trattamento di inertizzazione con processo pirolitico

Valutazione analitica del rifiuto contenente amianto dopo trattamento di inertizzazione con processo pirolitico Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Valutazione analitica del rifiuto contenente amianto dopo trattamento di inertizzazione con processo pirolitico Giovanni Pecchini 1,

Dettagli

4.5.5 Risultati analisi XRPD

4.5.5 Risultati analisi XRPD 4.5.5 Risultati analisi XRPD CAMPIONE N.11 Campione abbastanza massivo, di colore biancastro-verde pallido, costituito da cristalli da aciculari a fibrosi, tendenzialmente isorientati. - XRPD: diopside

Dettagli

LE PIETRE VERDI IN ITALIA

LE PIETRE VERDI IN ITALIA LE PIETRE VERDI IN ITALIA Generalità Nella Legge 257/92 era previsto (art.10) che le Regioni realizzassero il censimento dei siti interessati dalle attività di estrazione dell amianto. Nelle successive

Dettagli

9 Giornata di studio sullo stato di attuazione del Piano Regionale Amianto

9 Giornata di studio sullo stato di attuazione del Piano Regionale Amianto 9 Giornata di studio sullo stato di attuazione del Piano Regionale Amianto Indagini analitiche e Loro prospettive Genova, 23 ottobre 2012 Sonja Prandi ARPAL 1 p12 Analisi dell amianto Microscopia Ottica

Dettagli

RISULTATI DELLE ANALISI CONDOTTE SU UN PRESUNTO FRAMMENTO DI METEORITE

RISULTATI DELLE ANALISI CONDOTTE SU UN PRESUNTO FRAMMENTO DI METEORITE RISULTATI DELLE ANALISI CONDOTTE SU UN PRESUNTO FRAMMENTO DI METEORITE In data 17/12/2012, all INGV di Palermo, è stato consegnato un oggetto rinvenuto nei giorni precedenti in località Brancaccio, a Palermo.

Dettagli

GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce)

GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce) GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce) I MINERALI I minerali sono sostanze solide omogenee, inorganiche, esprimibili mediante

Dettagli

Le categorie di ricerca sono quattro:

Le categorie di ricerca sono quattro: La mappatura ha come finalità quella di evidenziare i siti nei quali è riscontrata la presenza di amianto, ovvero l utilizzo di materiali che lo contengono, includendo nell analisi i siti nei quali la

Dettagli

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Milano, 23/02/2011 Nr. 2AN-7754 Risultati delle analisi scientifiche effettuate sul dipinto su tela (cm 123 x 81) rappresentato

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

ANALISI CHIMICA DELLA CERAMICA, DELLE MALTE e DEGLI INTONACI

ANALISI CHIMICA DELLA CERAMICA, DELLE MALTE e DEGLI INTONACI ANALISI CHIMICA DELLA CERAMICA, DELLE MALTE e DEGLI INTONACI In questa sede verranno esaminati 11 campioni provenienti dallo scavo archeologico del Mastio e della Chiesa nell sito di Castel Pagano Apricena,

Dettagli

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Lo studio dei composti volatili di un alimento ha l obiettivo di fornirne la caratterizzazione del profilo aromatico, permettendo in

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

Asbestos Monitoring ad Analytical Methods. La necessità di utilizzo del SEM nei controlli dell amianto aerodisperso negli ambienti outdoor

Asbestos Monitoring ad Analytical Methods. La necessità di utilizzo del SEM nei controlli dell amianto aerodisperso negli ambienti outdoor Venezia 5-7 Dicembre 2005 European Conference on Asbestos Monitoring ad Analytical Methods La necessità di utilizzo del SEM nei controlli dell amianto aerodisperso negli ambienti outdoor The necessity

Dettagli

Censimento Amianto: perché farlo?

Censimento Amianto: perché farlo? Ing. Maurizio Villa MINUS ENERGY - NETWORKENERGIA Censimento Amianto: perché farlo? MINUS ENERGY NETWORKENERGIA Group Via Meda, 2-20020 Dairago CENSIMENTO AMIANTO: Rif. Normativi Legge 257/92, comma 5:

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Catena alpino-himalayana

Catena alpino-himalayana Catena alpino-himalayana Stadi di evoluzione nella formazione delle Alpi Paleogeografia 150 Milioni di anni fa (Giurassico) L Atlantico settentrionale non era ancora aperto e il mare Tethys (oceano Ligure-piemontese

Dettagli

Groupe de projet TSE3 Gruppo di progetto TSE3 BG-AMBERG-LOMBARDI-ARCADIS-TECNIMONT-STUDIO QUARANTA-SEA CONSULTING-ITALFERR-INEXIA-SYSTRA _

Groupe de projet TSE3 Gruppo di progetto TSE3 BG-AMBERG-LOMBARDI-ARCADIS-TECNIMONT-STUDIO QUARANTA-SEA CONSULTING-ITALFERR-INEXIA-SYSTRA _ 1.1 Definizione delle problematiche connesse allo scavo in rocce potenzialmente amiantifere 1.2 Premessa Il tracciato del Tunnel di Base (alternativa D) determina la necessità di indagare il settore d

Dettagli

Spettrometria di massa

Spettrometria di massa Tecniche di monitoraggio ambientale di tipo fisico Spettrometria di massa (J. B. Fenn, K. Tanaka, K. Wüthrich, premio nobel per la chimica nel 2002) Analisi chimica dell aerosol Riconoscimento di inquinanti

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Le Ofioliti dell Emilia. Emilia-Romagna. Unità contenenti ofioliti Complessi ofiolitici

Le Ofioliti dell Emilia. Emilia-Romagna. Unità contenenti ofioliti Complessi ofiolitici Le Ofioliti dell Emilia Emilia-Romagna Unità contenenti ofioliti Complessi ofiolitici Le ofioliti: breve introduzione alla loro conoscenza Le associazioni ofiolitiche comprendono diverse rocce, a seconda

Dettagli

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes

Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Laboratorio Scientifico del MUSEO D ARTE E SCIENZA di Gottfried Matthaes Milano, 23/02/2011 Nr. 2AN-7755 Risultati delle analisi scientifiche effettuate sul dipinto su tela (cm 115 x 85) rappresentato

Dettagli

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio

Giorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013

Dettagli

Criticità nelle analisi sull amianto

Criticità nelle analisi sull amianto Criticità nelle analisi sull amianto ORIETTA SALA CENTRO REGIONALE AMIANTO ARPA Reggio Emilia Criticità nelle analisi sull amianto 0 Problemi: NORMATIVI T E C N I C I (limiti intrinseci di rilevabilità

Dettagli

Il rifiuto contenente amianto: lo smaltimento vecchie e nuove soluzioni e valutazioni analitiche relative

Il rifiuto contenente amianto: lo smaltimento vecchie e nuove soluzioni e valutazioni analitiche relative Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Il rifiuto contenente amianto: lo smaltimento vecchie e nuove soluzioni e valutazioni analitiche relative Giovanni Pecchini ARPA, Sezione

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

VALUTAZIONE RISCHIO AMIANTO Metodo VERSAR

VALUTAZIONE RISCHIO AMIANTO Metodo VERSAR VALUTAZIONE RISCHIO AMIANTO Metodo VERSAR Azienda ESEMPIO Sede COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via IRNO Datore di lavoro Ciciriello Riccardo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Bellini Giuseppe

Dettagli

I rifiuti d amianto: caratterizzazione CER, inertizzazione e smaltimento. Dr. ssa Elisa Tamburo

I rifiuti d amianto: caratterizzazione CER, inertizzazione e smaltimento. Dr. ssa Elisa Tamburo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) I rifiuti d amianto: caratterizzazione CER, inertizzazione e smaltimento email address: elisa.tamburo@unipa.it

Dettagli

INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI

INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI 1 SCOPO Nell ambito della progettazione preliminare del nuovo elettrodotto a doppia terna in cavo 132kV per l alimentazione

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92

RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92 Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 57/9 Anno fonte: Relazioni inviate dalle ditte che eseguono interventi di bonifica e trasporto amianto riferimento: attività svolte nel territorio

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Università degli Studi di Napoli Parthenope COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Relazione Preliminare n.1/2013

Dettagli

Compiti istituzionali dell ARPACal ai sensi della L.R. 14/2011

Compiti istituzionali dell ARPACal ai sensi della L.R. 14/2011 Seminario sul tema: La gestione del rischio Amianto in Calabria: problematiche e soluzioni 27 Aprile 2015, EDILEXPO 2015 Parco Commerciale le Fontane, CATANZARO Compiti istituzionali dell ARPACal ai sensi

Dettagli

Analisi delle malte originali e di rifacimento del mosaico di controfacciata nella chiesa di Santa Sabina (V sec. d.c)

Analisi delle malte originali e di rifacimento del mosaico di controfacciata nella chiesa di Santa Sabina (V sec. d.c) Analisi delle malte originali e di rifacimento del mosaico di controfacciata nella chiesa di Santa Sabina (V sec. d.c) Paola Santopadre, Pierluigi Bianchetti, Giancarlo Sidoti La composizione e la tessitura

Dettagli

Il CAMPIONAMENTO e l ANALISI. vecchi e nuovi riferimenti normativi

Il CAMPIONAMENTO e l ANALISI. vecchi e nuovi riferimenti normativi Il CAMPIONAMENTO e l ANALISI delle fibre di amianto: vecchi e nuovi riferimenti normativi ARPA sez. Provinciale REGGIO EMILIA FERRARA - 26 SETTEMBRE 2008 Valori limite previsti dalla legislazione italiana

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in ingegneria dei materiali Studio dei trattamenti termici per acciai speciali Relatore: Ing. Marcello Gelfi Correlatore: Ing. Annalisa

Dettagli

NOTE TECNICHE DI LABORATORIO

NOTE TECNICHE DI LABORATORIO NOTE TECNICHE DI LABORATORIO 1. NORME DI RIFERIMENTO La determinazione dell indice di rilascio è definita dalla seguente norma: D.M. 14 maggio 1996 Normative e metodologie tecniche per gli interventi di

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.

Dettagli

ESPOSIZIONE AD AMIANTO. Antonella Campopiano Dipartimento Igiene del Lavoro Laboratorio Polveri e Fibre

ESPOSIZIONE AD AMIANTO. Antonella Campopiano Dipartimento Igiene del Lavoro Laboratorio Polveri e Fibre ESPOSIZIONE AD AMIANTO Antonella Campopiano Dipartimento Igiene del Lavoro Laboratorio Polveri e Fibre Corriere della Sera 14/3/2008 Corriere della Sera 13/3/2008 Corriere della Sera 26/5/2008 La Stampa

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI.

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. SCUOLA 21 classe 2^ OPA STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. Tra i maggiori detentori di risorse minerarie figurano i quattro più vasti paesi del mondo: Russia

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Le tecniche del telerilevamento applicate alla mappatura delle coperture in cemento/amianto.

Le tecniche del telerilevamento applicate alla mappatura delle coperture in cemento/amianto. Regione Calabria ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria DIREZIONE SCIENTIFICA CENTRO GEOLOGIA E AMIANTO Le tecniche del telerilevamento applicate alla mappatura delle

Dettagli

L evoluzione del reticolo idrografico

L evoluzione del reticolo idrografico L evoluzione del reticolo idrografico romano e l urbanizzazione Uno studio dell uso del suolo in relazione al reticolo secondario del settore sud-est della Capitale, dall Unità d Italia ad oggi I depositi

Dettagli

Obiettivi di accessibilità per l anno 2014

Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 Città di Grosseto Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 31/03/2014 1 SOMMARIO Sommario...2 Premessa...3

Dettagli

Dr. Tiziano Teruzzi SUPSI-Laboratorio Tecnico Sperimentale, Lugano-Trevano

Dr. Tiziano Teruzzi SUPSI-Laboratorio Tecnico Sperimentale, Lugano-Trevano mianto nell edilizia Dr. Tiziano Teruzzi SUPSI-Laboratorio Tecnico Sperimentale, Lugano-Trevano Inquinamento indoor: l amianto nell edilizia 1 Argomenti 1. Cos è l amianto? 2. Come e dove lo possiamo trovare

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Fotogrammi scattati in sequenza da una macchina fotografica speciale

Fotogrammi scattati in sequenza da una macchina fotografica speciale FOTOAEREE Fotogrammi scattati in sequenza da una macchina fotografica speciale chiamata camera aerofotogrammetrica, fino a coprire con un mosaico di strisce di fotogrammi (strisciata), l area oggetto di

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE Sono solidi cristallini, di origine inorganica, caratterizzati da una precisa formula chimica. Una sostanza è un minerale se: si presenta come solido cristallino, cioè

Dettagli

16 - Differenza tra l acquisizione di una mappa catastale lucidata sull impianto e una rilasciata in fotocopia

16 - Differenza tra l acquisizione di una mappa catastale lucidata sull impianto e una rilasciata in fotocopia 16 - Differenza tra l acquisizione di una mappa catastale lucidata sull impianto e una rilasciata in fotocopia Viene mostrata nel capitolo che segue la differenza tra due metodi operativi di acquisizione

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

Metodi di datazione di interesse archeologico

Metodi di datazione di interesse archeologico Metodi di datazione di interesse archeologico Radioattività La radioattività, o decadimento radioattivo, è un insieme di processi fisico-nucleari attraverso i quali alcuni nuclei atomici instabili o radioattivi

Dettagli

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali La legge 14 gennaio 2013, n.4, all art.2, comma 7, prevede che il Ministero dello sviluppo economico pubblichi sul proprio sito web un elenco delle

Dettagli

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce.

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. Questa attenuazione si ottiene mediante l uso di un

Dettagli

promuove e organizza il Seminario Nazionale

promuove e organizza il Seminario Nazionale Pagina 1 di 6 promuove e organizza il Seminario Nazionale "LO STATO DELL ARTE DELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO IN ITALIA A 16 ANNI DALL EMANAZIONE DELLA LEGGE N. 257/92 E ALLA LUCE DEGLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Dettagli

Monte Porzio Catone, 28-29-30 giugno 1 luglio 2010. ECM per Chimici e Tecnici della prevenzione. Corso di alta Formazione sull Analisi dell Amianto

Monte Porzio Catone, 28-29-30 giugno 1 luglio 2010. ECM per Chimici e Tecnici della prevenzione. Corso di alta Formazione sull Analisi dell Amianto MICROSCOPIA OTTICA IN CONTRASTO di FASE e IN DISPERSIONE CROMATICA. MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE. Corso di alta Formazione sull Analisi dell Amianto Monte Porzio Catone, 28-29-30 giugno 1 luglio

Dettagli

NOTA METODOLOGICA I DIVERSI CONTRIBUTI

NOTA METODOLOGICA I DIVERSI CONTRIBUTI I DIVERSI CONTRIBUTI I dati per questo 11 Rapporto sulla Formazione nella Pubblica Amministrazione sono stati raccolti dall Osservatorio sui bisogni formativi nella PA istituito presso la SSPA, con il

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

Lavorare in sicurezza buone pratiche nei cantieri edili: presentazione di una guida rapida rivolta ai lavoratori stranieri

Lavorare in sicurezza buone pratiche nei cantieri edili: presentazione di una guida rapida rivolta ai lavoratori stranieri REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N.4 Chiavarese ASCOLTO E INFORMAZIONE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO DEL CITTADINO STRANIERO Lavorare in sicurezza buone pratiche nei cantieri

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a

Dettagli

La marcature CE della Calce da Costruzione

La marcature CE della Calce da Costruzione La marcature CE della Calce da Costruzione Andrea Rattazzi In Italia la marcatura CE per la calce da costruzione di calce è obbligatoria. Questo articolo presenta una panoramica della norma UN EN 459-1:2002

Dettagli

Metodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua

Metodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua METODI III METODI DI DETERMINAZIONE DELL UMIDITA, GRANULOMETRIA, ph e SALINITA Metodo III.1 Determinazione dell umidità 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO L indagine sugli esiti occupazionali dei corsi di formazione ha preso in considerazione i corsi Nof del biennio 2002/2003 e i post-diploma del 2003, analizzando

Dettagli

AMIANTO. Pericoli e rischi

AMIANTO. Pericoli e rischi AMIANTO. Pericoli e rischi per la salute e per la sicurezza Pietro Gino Barbieri Direttore Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ASL Brescia Cemento-amianto: togliamocelo dalla testa I (principali)

Dettagli

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI Parere tecnico (emesso in merito alla nota n. 2128/TRI/DI del 31/01/2012 sul Decreto ministeriale 18/3/2003, n. 101, Regolamento per la realizzazione di una mappatura del territorio nazionale interessate

Dettagli

Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma

Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Carlo Rosa* *Fondazione Ing. C. M. Lerici Politecnico di Milano Istituto Italiano di Paleontologia Umana Il Piano Parcheggi di Roma: problematiche geologiche,

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81. Riferimenti normativi. L. 257/92 D. Lgs. 277/91 L. 257/06. Norme attuative

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81. Riferimenti normativi. L. 257/92 D. Lgs. 277/91 L. 257/06. Norme attuative amiantomianto DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 Novità?? Riferimenti normativi L. 257/92 D. Lgs. 277/91 L. 257/06 Tutela dei lavoratori D. Lgs 81/08 L. 1124/65 Norme attuative Disciplinari tecnici

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli