SICUREZZA SUL LAVORO. Poteri ispettivi della DPL e la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Avv. Valentina A. Faro
|
|
- Massimiliano Vecchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SICUREZZA SUL LAVORO Poteri ispettivi della DPL e la prevenzione degli infortuni sul lavoro
2 Vigilanza Competenza diffusa e generale vari organismi giuridici Potere d impulso d dell attivit attività ispettiva (Nota Ministeriale 27/04/2009, n 6052) Attività ispettiva Competenza specifica organi di Corpi Ispettivi legislativamente individuati
3 Direttiva Ministero del Lavoro c.d. 18/09/2008 c.d. RIFORMA SACCONI Rilancio della filosofia PREVENTIVA e PROMOZIONALE (D.Lgs 124/2004) MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE delle funzioni ispettive e di vigilanza in materia di previdenza sociale e di lavoro (art. 8, Legge 30/2003) Rinnovato e costruttivo RAPPORTO CON GLI OPERATORI ECONOMICI ed i loro consulenti: - Funzione di governo attivo e di controllo complessivo del territorio tramite implementazione della policy di sostegno ad una crescita equilibrata e socialmente sostenibile
4 L ISPEZIONE GUARDA AL FUTURO I progetti qualità,, trasparenza ed uniformità Note n e n del 27/04/2009 Vigilanza attenta alla qualità ed efficacia dell azione ispettiva Valorizzazione dei profili legati alla PREVENZIONE, PROMOZIONE ed INFORMAZIONE dei fenomeni di irregolarità sostanziali
5 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI VIGILANZA Direzione Generale del Lavoro (DGL) Fornisce direttive operative Svolge attività di coordinamento della vigilanza al fine di assicurare l uniformitl uniformità di comportamento degli organi di vigilanza Direzione Regionale del Lavoro (DRL) Coordina a livello regionale l attivitl attività di vigilanza in materia di vigilanza e legislazione sociale Consultano trimestralmente i direttori regionali di INPS, INAIL ed enti previdenziali Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) Coordina l esercizio l delle funzioni ispettive e fornisce le direttive volte a razionalizzare l attivitl attività di vigilanza. A tal fine consultano su base trimestrale i direttori provinciali di INPS, INAIL ed altri enti previdenziali (art. 5, D.Lgs.. 124/2004)
6 CORPO ISPETTIVO FUNZIONI DI VIGILANZA: materia di lavoro e legislazione sociale materia di previdenza ed assistenza sociale materia di salute e di sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione degli infortuni direttamente attribuita al personale ispettivo che opera presso le DRL e le DPL (Art. 6, 1 1 comma, D.Lgs.. n. 124/2004) e Nucleo Carabinieri (NIL), istituito presso la DPL, costituente parte integrante della struttura, e che dipende gerarchicamente dal Comando Carabinieri anche dal personale di vigilanza INPS, INAIL, ENPALS e degli altri enti per i quali sussiste la contribuzione obbligatoria, nell ambito dell attivit attività di verifica del rispetto degli obblighi previdenziali e contributivi (Art. 6, 2 2 comma, D.Lgs.. n. 124/2004) Ispettori delle ASL,, competenza generale, in parte in concorso con il Ministero del Lavoro (Art. 13 DLgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) e altri a organi di controllo (Vigili del fuoco, autorità marittime ) competenza generale Forze di Polizia Giudiziaria, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza
7 PERSONALE ISPETTIVO DEL MINISTERO DEL LAVORO COMPITI (art. 4, L. 628/1961 art. 7, D.Lgs.. 124/2004) Vigilare sull esecuzione delle Leggi in materia di livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti sul territorio nazionale Vigilare sulla corretta applicazione di contratti e accordi collettivi di lavoro Fornire tutti i chiarimenti che vengono richiesti intorno alle leggi sulla cui applicazione esso deve vigilare Vigilare sul funzionamento dell attivit attività previdenziale ed assistenziale a favore dei prestatori d operad Effettuare inchieste, indagini e rilevazioni su richiesta del Ministero del Lavoro Compiere le funzioni che a esso vengono demandate da disposizioni legislative o regolamentari o delegate dal Ministero del lavoro COMPITI
8 PERSONALE ISPETTIVO DEL MINISTERO DEL LAVORO ATTI DI ACCERTAMENTO (art. 13, L. 689/1981) Per l accertamento l di violazioni di rispettiva competenza possono ASSUMERE INFORMAZIONI e procedere ad ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora, a RILIEVI SEGNALETICI DESCRITTIVI e FOTOGRAFICI e ad ogni altra OPERAZIONE TECNICA Possono procedere al SEQUESTRO CAUTELARE delle cose che possono formare oggetto di confisca amministrativa nei modi e nei limiti con cui il C.P.P. consente il sequestro della P.G. Sequestro del veicolo a motore o del natante posto in circolazione senza essere coperto da assicurazione obbligatoria e del veicolo posto in circolazione senza che per lo stesso si stato rilasciato il documento di circolazione
9 PERSONALE ISPETTIVO DEL MINISTERO DEL LAVORO FACOLTA (art. 8, DPR 520/55) Gli Ispettori del Lavoro, nei limiti del servizio a cui sono destinati e secondo le attribuzioni ad essi conferite dalle singole leggi e dai regolamenti, sono Ufficiali di Polizia Giudiziaria Hanno facoltà di visitare in ogni parte, a qualunque ora del giorno, ed anche della notte,, i laboratori, gli opifici, i cantieri ed i lavori in quanto siano sottoposti alla loro vigilanza, nonché i dormitori ed i refettori annessi agli stabilimenti Devono astenersi dal visitare i locali annessi a luoghi di lavoro o e che non siano direttamente o indirettamente connessi con l esercizio dell azienda azienda,, sempre che non abbiano fondato sospetto che servano a compiere o a nascondere violazioni di legge Possono richiedere l intervento l di personale sanitario quando debbano compiere accertamenti sulle condizioni sanitarie dei prestatori d opera d e sulle condizioni igieniche dei locali di lavoro FACOLTA
10 LA VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO ATTIVITA SOGGETTE A VIGILANZA (Art. 13, D.Lgs.. 81/2008): Settore costruzioni edili o di genio civile Lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei Ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati, individuate con Decreto Presidente Consiglio Ministri.
11 ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE - Allegato X I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro
12 PRECISIAMO. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.
13 PRECISIAMO. Non si applicano: a) ai lavori di prospezione, ricerca e coltivazione delle sostanze minerali b) ai lavori svolti negli impianti connessi alle attività minerarie esistenti entro il perimetro dei permessi di ricerca, delle concessioni o delle autorizzazioni c) ai lavori svolti negli impianti che costituiscono pertinenze della miniera: gli impianti fissi interni o esterni, i pozzi, le gallerie, nonché i macchinari, gli apparecchi e utensili destinati alla coltivazione della miniera, le opere e gli impianti destinati all'arricchimento dei minerali, anche se ubicati fuori del perimetro delle concessioni d) ai lavori di frantumazione, vagliatura, squadratura e trasporto to dei prodotti delle cave ed alle operazioni di caricamento di tali prodotti dai piazzali
14 PRECISIAMO. alle attività di prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio nazionale, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale e nelle altre aree sottomarine comunque soggette ai poteri dello Stato f) ai lavori svolti in mare g) alle attività svolte in studi teatrali, cinematografici, televisivi o in altri luoghi in cui si effettuino riprese, purché tali attività non implichino l'allestimento di un cantiere temporaneo o mobile. g-bis) ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, acqua, gas, condizionamento e riscaldamento che non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui all allegato allegato X g-ter) ) alle attività di cui al decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 272, che non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui c all allegato allegato X
15 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA DPL, DI CONTRASTO ALL INOSSERVANZA DI NORME A TUTELA DELLA SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Attenzione: : l esercizio l della POTESTÀ DI DIFFIDA (art.9 DPR 520/55) non è più cosentito in caso di contravvenzioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro (Circ. Min. 25/96)!!!
16 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) Provvedimento emesso PER RIMUOVERE O MODIFICARE LE SITUAZIONI IRREGOLARI RISCONTRATE,, quando all esito dell ispezione conseguono (Circ. Min. Lav.. 24/2004) : VIOLAZIONI DI CARATTERE PENALE PUNITE con la pena alternativa dell arresto o dell ammenda OVVERO con la sola ammenda (REATI CONTRAVVENZIONALI) Si APPLICA QUANDO: - l inadempienza può essere sanata; OVVERO - nelle ipotesi di reato a condotta esaurita (reati istantanei), con o senza effetti permanenti OVVERO - precedentemente all emanazione della prescrizione,, il reo abbia provveduto all adempimento adempimento degli obblighi della legge sanzionata, (regime della prescrizione cosi detta "ora per allora" suggerita di fatto dalla Corte Costituzionale (Sentenza( 12/02/1998 n. 19) ) ma comunque non sempre condivisa dalla Corte di Cassazione (Sentenza( 26/9/2002 n ).
17 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) RESTANO ESCLUSI: REATO DI OMICIDIO COLPOSO (art. 589, c.2, c.p.) REATO DI LESIONI PERSONALI COLPOSE (art. 590, c. 3 e 5, c.p.) CON VIOLAZIONI DELLE NORME SULLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO
18 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) La prescrizione ad adempiere non costituisce un atto amministrativo ma ATTO DI POLIZIA GIUDIZIARIA emesso dall ispettore del lavoro nell esercizio delle sue funzioni di P.G. ex art. 55 c.p.p.(obbligo DI RIFERIRE LA NOTIZIA DI REATO, ex art. 347 c.p.p., alla PROCURA della Repubblica preso il Tribunale competente per territorio) CONDIZIONA L ESERCIZIO DELL AZIONE PENALE Pertanto NON è impugnabile davanti al GIUDICE AMMINISTRATIVO NON è DISAPPLICABILE DAL GIUDICE ORDINARIO (Cass. pen n. 1037)
19 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) Per effetto della disposizione contenuta nella prescrizione REGOLARMENTE IMPARTITA E COMUNICATA AL PM INCARICATO, il procedimento penale per l accertamento l e la punizione della contravvenzione rilevata resta sospeso dal momento dell iscrizione della notizia di reato nel registro di cui all art. art. 335 del c.p.p e fino al momento in cui il PM riceve comunicazione da parte dell organo di vigilanza, circa l adempimento l o meno della prescrizione 758/94) o meno della prescrizione (art. 23 Dlgs 758/94
20 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) La sospensione del procedimento NON PRECLUDE : l eventuale richiesta di archiviazione; l assunzione di prove secondo la procedura d urgenza d dell incidente probatorio Gli atti urgenti di indagine preliminare Sequestro preventivo ( artt. 321 e 323 c.p.p.).) Il procedimento penale RIPRENDE IL SUO CORSO ORDINARIO SE ENTRO 60 GG. DALLA COMUNICAZIONE DELLA NOTIZIA DI REATO, IL PM INCARICATO non riceve alcuna comunicazione dall O.d.V. viene informato dall O.d.V. della impossibilità di procedere ad impartire una prescrizione ALLA SCADENZA DEL TERMINE ACCORDATO AL CONTRAVVENTORE, qualora l O.d.V. l abbia informato nei 60 gg. di avere impartito la prescrizione.
21 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) La prescrizione deve indicare: 1. Modalità di esecuzione delle modifiche 2. Tempi 3. Importo della sanzione amministrativa pecuniaria per la regolarizzazione Va notificata: - al soggetto, persona fisica, che in rappresentanza dell impresa impresa-datore di lavoro ha posto in essere la condotta che ha integrato gli estremi del reato accertato e contestato - Alla ditta nella quale opera il contravventore Il corretto adempimento va verificato ENTRO 60 gg.. dalla scadenza del termine stabilito per adempiere a cura dello stesso ispettore prescrivente
22 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) PRESCRIZIONE ADEMPIUTA PRESCRIZIONE NON ADEMPIUTA L ORGANO DI VIGILANZA: ammette il contravventore al pagamento, ENTRO 30 GG..,., di una sanzione amministrativa pari ad un quarto del massimo dll ammenda fissata dalla legge per la contravvenzione commessa ENTRO 120 GG. che seguono alla scadenza del termine fissato nella prescrizione, l ispettore deve provvedere a comunicare all A.G. l adempimento della prescrizione e l eventuale tempestivo pagamento della sanzione irrogata ENTRO 90 GG, dalla scadenza del termine fissato nella prescrizione, provvede comunicare all A.G. l inadempimento della prescrizione.
23 PRESCRIZIONE (artt D.Lgs.. 758/ art. 15, D.Lgs.. 124/2004 ) Nel caso in cui (art. 24, 3 c. Dlgs 758/1994): REGOLARIZZAZIONE TARDIVA DELLA PRESCRIZIONE, ADEMPIMENTO SECONDO MODALITA DA QUELLE STABILITE DALL ISPETTORE L A.G. valutata la condotta del reo, ai fini del ricorso all oblazione speciale (art. 162 bis c.p.).)
24 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Condizioni per la sospensione: Impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro; l gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
25 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Natura del provvedimento Oggetto Destinatari Provvedimento amministrativo di tipo SANZIONATORIO INTERDITTIVO DISCREZIONALE FINALITÀ CAUTELARI. Sospensione dell attività imprenditoriale limitatamente alla parte della stessa interessata dalle violazioni. Datori di lavoro, pubblici o privati, aventi la qualifica d imprenditori. L istituto si applica anche in edilizia.
26 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Soggetti esclusi Organi titolari del potere di sospensione I Sindacati Le associazioni riconosciute e non; l professionisti; Gli studi associati; l comitati; Gli enti pubblici, con finalità cautelari. Direzione provinciale del lavoro (DPL), limitatamente alle ipotesi di impiego di lavoro irregolare e di gravi e reiterate violazioni alla normativa in materia di salute e di sicurezza del lavoro nelle attività previste dall art. 13, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008; L Azienda Sanitaria Locale limitatamente all ipotesi di gravi e reiterate violazioni alla normativa in materia di salute e di sicurezza del lavoro; l Comando provinciale dei Vigili del Fuoco per le violazioni in materia Avv. Valentina A. prevenzione Faro incendi.
27 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) - Iter storico di una misura cautelare- ART. 36-BIS BIS, D.L N. 223/2006, CONV. DALLA L.4 AGOSTO 2006, N. 248, LIMITATO ALL ATTIVIT ATTIVITÀ SVOLTA NEI CANTIERI EDILI «al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori l nel settore dell edilizia edilizia, nonché al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso ed irregolare ed in attesa dell adozione di un testo unico in materia di sicurezza e salute dei lavoratori il personale ispettivo del Ministero del Lavoro può adottare il provvedimento di sospensione dei lavori nell ambito dei cantieri edili qualora riscontri l impiego di PERSONALE NON RISULTANTE DALLE SCRITTURE O DA ALTRA DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA, in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori REGOLARMENTE OCCUPATI nel cantiere ovvero in caso di GRAVI E REITERATE VIOLAZIONI DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DEI TEMPI DI LAVORO, DI RIPOSO GIORNALIERO E SETTIMANALE»
28 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Modifica: art. 5 - L. delega n. 123/2007: Estende l ambito l di operatività del provvedimento di sospensione a OGNI TIPO DI ATTIVITÀ DI IMPRENDITORIALE esercitata Aggiunge una nuova previsione per l adozione l del provvedimento: «gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».
29 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) «Fermo restando quanto previsto dall art. art. 36-bis della legge 4 agosto 2006, n. 248», 1 Problema: : A CHI SI APPLICA QUESTA NUOVA PREVISIONE? Lett. Circ. 22 agosto 2007 (interpretazione letterale): - Ai cantieri edili si continua ad applicare l art. l 36-bis; - Art. 5 L. 123/2007, andava riferita a tutti le altri attività imprenditopriali
30 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Circ. 14 novembre 2007 n. 24 (interpretazione rafforzativa): Nella nozione di attività imprenditoriale dovevano essere fatte rientrare senza dubbio anche le attività del settore edile
31 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) GRAVI e REITERATE violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro». 2 Problema: «GRAVI Lett. Circ. 22 agosto 2007: GRAVI VIOLAZIONI: disposizioni sanzionatorie punite con le pene più gravi (sia di carattere detentivo che pecuniario) REQUISITO REITERAZIONE: «da intendersi come recidiva aggravata e cioè riferita ad una violazione necessariamente della stessa indole e commessa nei cinque anni precedenti»
32 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Circ. 14 novembre 2007 n. 24: GRAVI VIOLAZIONI: disposizioni sanzionatorie lesive dei principi fondamentali del sistema prevenzionale e fonte di pericolo degli interessi generali dell ordinamento. Si auspicava la definizione di un elenco (concordato con il Coord. Tec. delle Regioni) REQUISITO REITERAZIONE: «condotte illecite gravi nell arco temporale dell ultimo quinquennio, in ossequio a quanto previsto dall art.11 delle disposizioni sulla legge, in generale lo stesso va individuato a decorrere dall entrata in vigore della legge n. 123/2007 con esclusione, quindi, delle condotte antecedenti a tale data».
33 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Art Dlgs /81: Sospensione come misura di contrasto al lavoro irregolare ed insicuro GRAVI VIOLAZIONI: predisposizione di un elenco provvisorio di cui all Allegato I PROBLEMA: alcune violazioni non erano immediatamente riconducibili al comportamento dell imprenditore (es. (es. MANCATA ELABORAZIONE PSC OBBLIGO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE O PER L ESECUZIONE L DELL OPERA MANCATA NOMINA COORDINATORI, OBBLGO DEL COMMITTENTE)
34 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Allegato I al D.Lgs. n. 81/2008, come modificato dal D.Lgs. n. 106/ Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale Violazioni che espongono a rischi di carattere generale Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi; Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione; Mancata formazione ed addestramento; Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile; Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS). Violazioni che espongono al rischio di caduta dall alto Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall alto; Mancanza di protezioni verso il vuoto.
35 Segue Violazioni che espongono al rischio di seppellimento Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno. Violazioni che espongono al rischio di elettrocuzione Lavori in prossimità di linee elettriche, in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi; Presenza di conduttori nudi in tensione, in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi. Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale). Violazioni che espongono al rischio d amianto Mancata notifica all organo di vigilanza prima dell inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione ad
36 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Art. 41, D.L. 112/2008, convertito con L. 6 agosto 2008 n. 133: Elimina previsione delle GRAVI E REITERATE VIOLAZIONI IN MATERIA DI SUPERAMENTO DEI TEMPI DI LAVORO dalle condizioni per l adozione l del provvedimento. Direttiva 18 settembre 2008: La sospensione non deve più operare nei confronti di un impresa con unico lavoratore irregolare (c.d.( MICROIMPRESA) Art. 14 Dlgs 81/2008, Mod. dal Dlgs 106/2009: Ha recepito queste due modifiche
37 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) REQUISITO REITERAZIONE: Quando, nei cinque anni successivi alla commissione di una violazione oggetto di prescrizione dell organo di vigilanza ottemperata dal contravventore o di una violazione accertata con sentenza definitiva, lo stesso soggetto commette PIÙ VIOLAZIONI DELLA STESSA INDOLE.
38 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Sono considerate della STESSA INDOLE, LE VIOLAZIONI della medesima disposizione quelle di disposizioni diverse individuate nell Allegato I (in attesa del decreto ministeriale)
39 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Circ. 10 Novembre 2009 n. 33 L adozione del provvedimento di sospensione sarà possibile solo nel caso in cui a una prima violazione seguano più violazioni della stessa indole Es. prima violazione e nei cinque anni successivi devono seguire almeno 2 violazioni anche contestuali
40 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Condizioni per la revoca del provvedimento: Regolarizzazione dei lavoratori non risultanti dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria OVVERO Accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro nelle ipotesi di gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di salute e di sicurezza sul lavoro;
41 Segue art. 5 - L. delega n. 123/2007 Sanzione amministrativa aggiuntiva pari a 1/5 delle sanzioni amministrative complessivamente irrogate Mod. Art Dlgs /81 Somma aggiuntiva unica pari a sanzioni penali/ civili/ amministrative vigenti Art Dlgs /81, mod. Dlgs 106/2009 Somma aggiuntiva unica (NELLE IPOTESI GRAVI E REITERATE VIOLAZIONI ) pari a sanzioni penali/ civili/ amministrative vigenti (NELLE IPOTESI DI LAVORO IRREGOLARE) pari a sanzioni penali/ civili/ amministrative vigenti
42 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) EFFETTI del provvedimento: SPAZIALI: circoscritti alla singola unità produttiva TEMPORALI: gli effetti della sospensione possono essere fatti decorrere dalle ore dodici del giorno lavorativo successivo OVVERO dalla cessazione dell attività lavorativa in corso, che non può essere interrotta,(salvo che non si riscontrino situazioni di pericolo imminente o di grave rischio per la salute dei lavoratori o dei terzi)
43 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) INOTTEMPERANZA ALLA SOSPENSIONE: - PER GRAVI E REITERATE VIOLAZIONI IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DI SICUREZZA SUL LAVORO: ARRESTO FINO A 6 MESI - PER LAVORO IRREGOLARE: - ARRESTO DA 3 A 6 MESI - AMMENDA DA A EURO Attenzione!! In questo ultimo caso si può applicare la PRESCRIZIONE, consistente nel sospendere l attività sino ad avvenuta regolarizzazione dei lavoratori interessati (art. 301 T.U. sicurezza)
44 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) RICORSI ALLA SOSPENSIONE (ART. 14, C. 9, Dlgs 81/2008): Impugnazione del provvedimento entro 30 giorni, proponendo ricorso rispettivamente alla DRL territorialmente competente, se la sospensione è stata disposta dalla DPL ovvero al Presidente della Giunta regionale, se adottato dall ASL; La DRL o il Presidente della Giunta regionale dovranno pronunciarsi entro 15 giorni dalla notifica del ricorso; decorso inutilmente il termine dei 15 giorni il provvedimento di sospensione perde efficacia; Non trovano applicazione le disposizioni previste dalla legge n. 241/1990.
45 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Il provvedimento di sospensione è comunicato all Autorit Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di cui all art. 6, D.Lgs. n. 163/2006 al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per gli aspetti di rispettiva competenza, al fine dell emanazione, da parte dello stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un provvedimento interdittivo alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni e alla partecipazione a gare pubbliche. È necessario sottolineare che, in ordine al provvedimento d interdizione, l art. 14, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008, dopo la riforma ha previsto una nuova articolazione con la conferma del limite massimo di due anni.
46 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) DURATA PROVVEDIMENTO INTERDITTIVO di contrattazione con le P.P.A.A. È pari alla citata sospensione nel caso in cui la percentuale dei lavoratori irregolari sia inferiore al 50% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro; È incrementata di un ulteriore periodo di tempo pari al doppio della durata della sospensione e comunque non superiore a due anni nel caso in cui: a) la percentuale dei lavoratori irregolari sia pari o superiore al 50% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro; a) b) nei casi di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro; b) c) nei casi di reiterazioni. In tale ipotesi la decorrenza del periodo di interdizione è successiva al termine del precedente periodo di interdizione. Inoltre, nel caso di non intervenuta revoca del provvedimento di sospensione entro quattro mesi dalla data della sua emissione, la durata del provvedimento è pari a due anni, fatta salva l adozione di eventuali successivi provvedimenti di rideterminazione della durata dell interdizione
47 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA IMPRENDITORIALE (art. 14 Dlgs 81/2008, mod. Dlgs 106/2009) Condizionanti l opportunità o discrezionalità di non emanare il provvedimento di sospensione: la natura del rischio dell attività svolta dai lavoratori irregolari; la possibilità che l immediata interruzione dell attività comporti a sua volta una imminente situazione di pericolo sia per i lavoratori sia per i terzi (si pensi, a titolo esemplificativo,al caso di case di cura, di strutture per anziani, di residenze sanitarie assistite, ai laboratori di analisi cliniche, alle farmacie in zone disagiate ecc.); l irrimediabile degrado degli impianti delle attrezzature in conseguenza della sospensione.
CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI (40 ORE) novembre dicembre 2011 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE DEFINIZIONE DI CANTIERE ing. Mauro Bonvicin
DettagliNUOVI PROVVEDIMENTI URGENTI MODIFICATIVI DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO LEGGE 123/2007
Confindustria Firenze NUOVI PROVVEDIMENTI URGENTI MODIFICATIVI DELLE NORME DI SICUREZZA SUL LAVORO LEGGE 123/2007 Firenze 13 Settembre 2007 Empoli 14 Settembre 2007 Area istituzionale: ASEQ RIAS www.firenzeindustria.fi.it
DettagliIl decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori
Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri
DettagliIL SISTEMA SANZIONATORIO
IL SISTEMA SANZIONATORIO - Tipologie delle sanzioni - Soggetti cui si applicano - Sospensione dell attività imprenditoriale - Iter per i diversi reati -Verbali di sopralluogo, di contravvenzione e prescrizione
DettagliLAVORO INCENDI QUALITA' LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO BERSANI (LEGGE N. 248 DEL 4
LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO BERSANI (LEGGE N. 248 DEL 4 AGOSTO 2006) Art. 36 bis ( pacchetto-sicurezza ) (Misure urgenti per il contrasto del lavoro nero e per la promozione della sicurezza nei luoghi
DettagliORGANI DI VIGILANZA E SANZIONI
ORGANI DI VIGILANZA E SANZIONI Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione Gli organi di vigilanza e controllo Aziende U.S.L. Vigili del Fuoco Ispettorato del lavoro Carabinieri Il ruolo delle Aziende
DettagliTesto Unico. Il sistema sanzionatorio del D.Lgs. 81/08. Le sanzioni previste dal nuovo D.Lgs. 81/08 sono:
Testo Unico Salute e sicurezza sul lavoro Dr. Biagio Calò NORMATIVA SULL IGIENE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Le nuove disposizioni penali introdotte dal D.Lgs. 81/08 12 Giugno 2008 Direttore SPRESAL
DettagliLe principali novità introdotte dal d.lgs. 106/2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Le principali novità introdotte dal d.lgs. 106/2009 in materia di salute e sicurezza sul lavoro Avv. Daniele Tanoni Confindustria Pesaro Urbino Pesaro, 30 settembre 2009 Il d.lgs. 3 agosto 2009 n. 106
DettagliSALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE
SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DEL FARE ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VICENZA 5 DICEMBRE 2013 Il d.lgs. 81/2008, come modificato dal D.lgs. 106/2009,
DettagliTESTO UNICO SULLA SICUREZZA. D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 Principi generali Le disposizioni contenute nel D.Lgs. 81/08 sono: - attuative dell art. 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 - suddivise in XIII
DettagliAZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIMINI
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro U.O.-P.S.A.L. Programma cantieri 2006 09/03/2006 1 MODALITA OPERATIVE DELL ADDETTO ALLA VIGILANZA
DettagliOBBLIGHI DATORE DI LAVORO E RELATIVE SANZIONI AGGIORNATI AL D.LGS. 81/08 MODIFICATO DAL D.LGS. 106/09
TITOLO I - PRINCIPI COMUNI RIFERIMENTO E OBBLIGO Valutare i rischi (art. 17 c. 1 lett. a) ed elaborare il documento secondo le specifiche dell art. 28. Aggiornare il documento in caso di modifiche del
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliModena, lì 5 maggio 2008. Personale ispettivo. Nucleo Carabinieri. Prot. n. 5780/2008 Allegati n. Risposta al foglio del
Modena, lì 5 maggio 2008 Direzione Provinciale del Lavoro di Modena p.za Cittadella 8, Modena - tel.059/222410-224955 - fax 059/224946 sito: www.dplmodena.it e-mail: urp@dplmodena.it Al Al Personale ispettivo
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Dettagli1 Studio Ansaldi & Associati Via San Paolo n. 3/A Alba
SOSPENSIONE DEI LAVORI NEI CANTIERI EDILI Articolo 36 bis della legge n. 248/2006 L articolo 36 bis della Legge 4 agosto 2006, n. 248 di conversione del decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223 (cosiddetto
DettagliIl sistema delle sanzioni per le violazioni delle norme sulla sicurezza
Il sistema delle sanzioni per le violazioni delle norme sulla sicurezza Milano, 21 ottobre 2010 Conseguenze derivanti dalla inosservanza delle norme sulla sicurezza NORMATIVA SANZIONE CODICE DEI CONTRATTI
DettagliIl Preposto nella scuola
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE Organismo Paritetico Regionale ex art. 51 D. lgs. 81/2008 Il Preposto nella scuola
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliD. Lgs. 81/08. Manutenzione della sicurezza e sicurezza della manutenzione
D. Lgs. 81/08 Manutenzione della sicurezza e sicurezza della manutenzione La manutenzione che comporta lavori edili o di ingegneria civile: il coordinamento attraverso il DUVRI (art. 26 D.Lgs. 81/2008)
DettagliCircolare n. 111 del 13 Ottobre 2006
[ Direzione Centrale Vigilanza sulle Entrate ed Economia Sommersa Circolare n. 111 del 13 Ottobre 2006 OGGETTO: Art. 36 bis - Legge n. 248/06 SOMMARIO: Interventi in materia di entrate e di contrasto al
DettagliOBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08
PREPOSTO Il PREPOSTO è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività
DettagliModifiche al Titolo IV D.Lgs. 81/08 sui cantieri edili
OSSERVATORIO SICUREZZA LAVORO INAIL LOMBARDIA - TRIBUNALE MILANO - CPT MILANO, LODI, MONZA E BRIANZA Modifiche al Titolo IV D.Lgs. 81/08 sui cantieri edili Ing. Carmine Esposito Consulenza Tecnica Accertamento
DettagliINCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300
INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliLE RESPONSABILITA PENALI DEL Coordinatore Per la Sicurezza
LE RESPONSABILITA PENALI DEL Coordinatore Per la Sicurezza ROMA 12 APRILE 2013 Avv. Giulia Adotti Studio Legale ADOTTI & Associati Roma, Viale B. Buozzi n. 68 Frascati, via F. Cecconi n. 37-39 www.adottiassociati.it
DettagliConcetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro
kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliAZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro PROCEDURE DEL COORDINATORE PER LA GESTIONE DEL CANTIERE P.S.C., IMPOSTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE: APPLICAZIONE
DettagliCompiti e responsabilità dei Coordinatori
Seminario Tecnico sui piani di sicurezza e di coordinamento: ruolo del C.S.P. E DEL C.S.E. Pistoia, 26 ottobre 2010 Compiti e responsabilità dei Coordinatori dott. ing. Biagio Mugnieco Direzione Provinciale
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO N 5 articoli (da art. 69
DettagliLE MODALITÀ DI ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI SULLA SICUREZZA NELLE AGENZIE IMMOBILIARI.
LE MODALITÀ DI ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI SULLA SICUREZZA NELLE AGENZIE IMMOBILIARI. Slide 1 SOGGETTI PRINCIPALI DATORE DI LAVORO MEDICO COMPETENTE RESPONSABILE E ADDETTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
DettagliLe Principali Novità
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218
DECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché
DettagliDUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze
DUVRI Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Legge 3 agosto 2007, n. 123 : Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la
DettagliOrgani di Vigilanza e Sistema sanzionatorio. Dott. Leonardo SCATURRO
Organi di Vigilanza e Sistema sanzionatorio Dott. Leonardo SCATURRO Organi di Vigilanza S.Pre.S.A.L. - Azienda Sanitaria Locale Chi è? Ente che fa parte del Dipartimento di Prevenzione delle A.S.L. Quale
DettagliCoordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali
Torino, 30 Marzo 2007 Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali Arch. Paolo GALLO Definizioni Coordinatore in materia di sicurezza
DettagliTITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI
TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliRegolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti
Comune di Monteforte Irpino PROVINCIA DI AVELLINO Settore Ambiente Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti ^^^^
DettagliORGANI DI CONTROLLO E DI VIGILANZA
ORGANI DI CONTROLLO E DI VIGILANZA Il rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro è garantito: Dal controllo degli organismi interni preposti (primo livello di prevenzione). Dagli
DettagliLAVORO INCENDI QUALITA' LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO BERSANI (LEGGE N. 248
LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO BERSANI (LEGGE N. 248 DEL 4 AGOSTO 2006) Art. 36 bis ( pacchetto-sicurezza ) (Misure urgenti per il contrasto del lavoro nero e per la promozione della sicurezza nei luoghi
DettagliLegge 3 agosto 2007, n. 123. Prime indicazioni applicative. Ai Signori Direttori degli SPISAL delle Aziende ULSS del Veneto LORO SEDI
Legge 3 agosto 2007, n. 123. Prime indicazioni applicative. Ai Signori Direttori degli SPISAL delle Aziende ULSS del Veneto LORO SEDI Facendo seguito alla informativa trasmessa dalla scrivente Direzione
DettagliLa normativa europea
La normativa europea Per la cantieristica occorre fare riferimento alla 92/57/CEE che ha ritenuta la necessità di una normativa specifica relativa alla sicurezza sui cantieri sulla base dei seguenti presupposti:
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A Le verifiche periodiche in collaborazione
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliRAPPORTO DEL GOVERNO ITALIANO SULL'APPLICAZIONE DELLA CONVENZIONE N. 81/1947 (ISPEZIONE DEL LAVORO).
RAPPORTO DEL GOVERNO ITALIANO SULL'APPLICAZIONE DELLA CONVENZIONE N. 81/1947 (ISPEZIONE DEL LAVORO). In merito all applicazione, nella legislazione e nella pratica, della Convenzione in esame, nel ribadire
DettagliArticolo 126 bis TITOLO IV - Guida dei veicoli e conduzione degli animali Patente a punti
Articolo 16 bis TITOLO IV - Guida dei veicoli e conduzione degli animali Patente a punti 1. All'atto del rilascio della patente viene attribuito un punteggio di venti punti. Tale punteggio, annotato nell'anagrafe
DettagliLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliGILBERTO LOFFREDO. Rimini, via Macanno, 20 p.e.: gilberto.loffredo@katamail.com
GILBERTO LOFFREDO Rimini, via Macanno, 20 p.e.: gilberto.loffredo@katamail.com Comitato Paritetico Territoriale Per la Prevenzione Infortuni l Igiene e l Ambiente di Lavoro della Provincia di Rimini 2
DettagliF. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP
F. D Orsi M. Di Giorgio A B C della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione
DettagliSOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 09 settembre
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione ) 1 1. FINALITÀ Il Comune di Giffoni Valle Piana, istituisce e coordina il Servizio di Volontariato
DettagliLA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO
LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto
DettagliDLGS 81: TUTTE LE SANZIONI MODIFICATE DAL CORRETTIVO DLGS 106
DLGS 81: TUTTE LE SANZIONI MODIFICATE DAL CORRETTIVO DLGS 106 L analisi delle modifiche apportate dal decreto legislativo 106/2009 al testo unico sicurezza lavoro (dlgs 81/2008) dimostra come i principali
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliBollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134
Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.
DettagliOBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI
OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI Gli accordi Stato- Regioni del 21 dicembre sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 dell 11 gennaio 2012.
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliLA SICUREZZA SUL LAVORO Sicurezza significa svolgimento dell attività lavorativa in condizioni tali che la vita, l incolumità fisica e la salute non siano esposte a pericolo. Oggetto di tutela non è esclusivamente
DettagliIl data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio
Il data set minimo ai fini delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio L analisi dei sistemi informativi esistenti nei loro contenuti e nella loro funzionalità corrente è stato il passo fondamentale
DettagliMinistero delle Infrastrutture
Ministero delle Infrastrutture DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE STATALI, L EDILIZIA E LA REGOLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI Direzione generale per la regolazione - Ai Provveditorati regionali e interregionali
DettagliAdeguamenti normativi in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro.
Adeguamenti normativi in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro. Informativa generale Con la Legge. 3 agosto 2007 n. 123 recanti Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliIl nuovo quadro normativo in materia di Appalti, Cantieri e DUVRI
Il nuovo quadro normativo in materia di Appalti, Cantieri e DUVRI Alessandra Pellegrini Direzione Tecnico Scientifica 14 Ottobre 2009 T.U. SALUTE E SICUREZZA (D.LGS. 81/2008): prime analisi e commenti
DettagliCAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo III Capo III articoli 80-87 e Allegati V- VI - IX Titolo IV Capo II art 117 e Allegato X - così come modificati dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n.
DettagliTesto unico sicurezza, le modifiche introdotte D.L. 151/2015 Tecnici&Professione Associazione Nazionale Donne Geometra
Razionalizzazione e Semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro Testo unico sicurezza, le modifiche introdotte D.L. 151/2015 Tecnici&Professione Associazione Nazionale Donne Geometra Il
Dettagli04/05/2014 QUADRO RIASSUNTIVO
Corso di formazione SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Titolo modulo ORGANI DI VIGILANZA, COMPETENZE E SISTEMI DI INTERVENTO 1 I TEMI TRATTATI Gli organi di vigilanza Il quadro normativo attuale
DettagliFASCICOLO DI DOCUMENTI OBBLIGATORI IN CANTIERE D R. M A R R O C C O L U C I O M E D I C O D E L L A V O R O
FASCICOLO DI DOCUMENTI OBBLIGATORI IN CANTIERE D R. M A R R O C C O L U C I O M E D I C O D E L L A V O R O Documenti concernenti gli obblighi a carico del Datore di Lavoro Nomine e attestati di formazione
DettagliI soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali
Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali TITOLO
DettagliENTI PREPOSTI AL CONTROLLO
ENTI PREPOSTI AL CONTROLLO Ai sensi dell art. 13 del D.Lgs. 81/2008 la vigilanza sull applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla Azienda Sanitaria
DettagliCOMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL
DettagliIL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08 LE NOVITA INTRODOTTE COL TESTO UNICO
IL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/08 LE NOVITA INTRODOTTE COL TESTO UNICO NOVITÀ INTRODOTTE DAL D.Lgs. 81/08 Prima del D.Lgs 626/94 il lavoratore era visto come un soggetto passivo destinatario delle misure
Dettagliwww.lavoripubblici.it
RELAZIONE TECNICA Il presente decreto legislativo specifica sostanzialmente obblighi cui i datori di lavoro sono già tenuti, in base alla disciplina generale del corrispondente Titolo I del decreto legislativo
DettagliI DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI
Avv. Luisella Collu I DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI 28/05/2015 Avv. Luisella Collu CENNI STORICI LEGISLATIVI 2 Il Codice civile Art. 2087 - Tutela delle condizioni di lavoro L imprenditore è tenuto ad
DettagliRICHIESTA DI PARTECIPAZIONE
ALLEGATO 1 RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE Spett.le PROVINCIA DI LECCO P.zza L. Lombarda, 4 23900- LECCO OGGETTO: AVVISO ESPLORATIVO PER LA SELEZIONE DI OPERATORI ECONOMICI PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO PROVINCIALE
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliCampagna Condominio Sicuro
Campagna Condominio Sicuro Il Decreto Legislativo 81/2008 applicato ai condomini Il D. Lgs. n. 81/2008 applicato ai condomini Cari Amministratori, forse non lo sapevate, ma il testo unico sulla sicurezza
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009
DettagliIL SISTEMA SANZIONATORIO
IL SISTEMA SANZIONATORIO Il Dlgs 81/08 e s.m.i. prevede 4 tipologie di sanzioni: arresto arresto o ammenda ammenda sanzioni amministrative Le sanzioni sono graduate in base alla gravità delle violazioni
DettagliCORSO DI FORMAZIONE DEGLI ESPERTI VERIFICATORI MODULO SPECIALIZZAZIONE SOLLEVAMENTO PERSONE
CORSO DI FORMAZIONE DEGLI ESPERTI VERIFICATORI MODULO SPECIALIZZAZIONE SOLLEVAMENTO PERSONE Le norme che disciplinano la costruzione, il funzionamento e la manutenzione delle attrezzature mar. 10 Dott.
DettagliD. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi
D. LGS 81/2008 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,
DettagliAllegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento
Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si
DettagliD.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi
D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art. 17 Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1.
DettagliEgr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla
DettagliModifiche la CdS. Sanzione 38 conducente che supera la durata dei periodi di guida prescritti dal Regolamento CE 561/2006.
Modifiche la CdS Tempi di guida e di riposo dei conducenti nuove sanzioni previste dall art. 174 c.d.s. Tutti i calcoli e le percentuali delle eccedenze Scheda riassuntiva Comma 4 38 conducente che supera
DettagliIl Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione
DettagliORIGINE DEI DATI DESCRIZIONE DEI DATI
Abstract I Servizi o Unità operative Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti Lavoro (PSAL) e le Unità Operative Impiantistiche Antinfortunistiche (UOIA), operanti nel Dipartimento di Sanità Pubblica delle
DettagliFORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI
PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08
DettagliArt. 83-bis (Tutela della sicurezza stradale e della regolarita' del mercato dell'autotrasporto di cose per conto di terzi)
Testo in vigore dal: 15-8-2012 Decreto-Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133 Modificato dalla L.127/2010, dalla L.10/2011, dalla L.148/2011 e dalla
DettagliDott.ssa Maria Cristina Bruno. Alessandria, 16 maggio 2012 Associazione Cultura e Sviluppo, piazza Fabrizio De Andrè 76
ANTIRICICLAGGIO: NUOVI OBBLIGHI PER GLI STUDI PROFESSIONALI, RESPONSABILITA, SEGNALAZIONI, OPERAZIONI OLTRE SOGLIA, ISPEZIONI E CONTROLLI ALLA LUCE DELLA RECENTE CIRCOLARE G.d.F.. n. 83607/2012 Dott.ssa
DettagliNUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI
Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore
DettagliCONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP)
CONVENZIONE tra il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) il COMITATO PARITETICO TERRITORIALE per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro per le
DettagliLaura Rossi S.Pre.S.A.L. A.S.L. NO
Laura Rossi S.Pre.S.A.L. A.S.L. NO Le norme DECRETO DEL FARE - D.L. 69/2013 - convertito con modifiche - Legge 98/2013 in vigore dal 21 agosto DECRETO LAVORO - D.L. 76/2013 - convertito con modifiche -
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliLezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)
PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,
Dettagli