PARERE n. 93 del 16 dicembre 2010 (o.d.g. 8 del 16 dicembre 2010)

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1 PARERE n. 93 del 16 dicembre 2010 (o.d.g. 8 del 16 dicembre 2010) OGGETTO: Comune di Santa Maria di Sala (VE). Rapporto al Piano di Assetto del Territorio. PREMESSO CHE ai sensi dell art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull ambiente al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell ambiente ; La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 16 dicembre 2010 come da nota n /45.06 del del Dirigente della Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV), segretario della commissione; Il Comune di Santa Maria di Sala (VE) con note n /2010 del , n /2010 del , n /2010 del , n /2010 del ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; Il Comune ha approvato con DGC n.16 del il Documento Preliminare e lo schema di accordo di pianificazione ai sensi dell art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale; In data è stato sottoscritto l accordo di pianificazione tra Regione, Comune e Provincia. In applicazione dell art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del PAT, oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune, con DGC n. 115 del ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi diversamente pervenuti da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune con DCC n. 2 del , ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall art. 15 della LR n. 11 del Come da documentazione presentata, l avviso dell avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all albo pretorio del Comune, della Provincia e sui quotidiani : Il Gazzettino del e La Nuova Venezia del Sono pervenute n. 101 osservazioni di cui n. 100 pervenute entro i termini e n. 1 fuori termine, 11 delle quali attinenti al Rapporto ; PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SUL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE La Commissione Regionale VAS, con parere n.102 del , aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul Rapporto Preliminare allegato al Documento Preliminare per la redazione del Piano di Assetto Territoriale Comunale del Comune di Santa Maria di Sala, a condizione che nel Rapporto venissero ottemperate alcune prescrizioni. INQUADRAMENTO TERRITORIALE UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 1

2 Il Comune di Santa Maria di Sala è situato nella parte occidentale della provincia di Venezia e dista circa 10 km dal Capoluogo. Il comune è situato ad un altitudine di 13 m slmm, al confine con la provincia di Padova. Precisamente confina con i comuni padovani di Massanzago, Borgoricco e Villanova di Campodarsego. Confina inoltre con i comuni veneziani di Noale, Salzano, Mirano e Pianiga. La superficie territoriale complessiva è di 27,94 kmq. Viabilità Il comune è attraversato dalla SR515 - Noalese, che collega Padova con Treviso e dalla SP32 che porta a Mirano. Il territorio è percorso da una rete stradale di tipo comunale che segue il disegno dell agrocenturiato. In relazione a questo, la viabilità rappresenta un punto debole del territorio comunale, in quanto la struttura stradale ricalca il disegno dell antico graticolato romano, con la conseguenza di incroci ogni 700 m A sud del comune passa la linea ferroviaria Padova-Venezia. Tuttavia, non nel territorio di santa Maria di Sala non sono presenti stazioni ferroviarie. INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Il comune ha una popolazione di abitanti e una densità demografica di circa 596 ab/kmq. La zona industriale è, dopo quella di Porto Marghera, la più importante della Provincia di Venezia in termini di aziende industriali e commerciali presenti. Nel Comune sono localizzate più di unità locali complessive che offrono lavoro a circa 9000 addetti, provenienti oltre che dal comune anche dalla zona del Miranese, nonché dai limitrofi comuni del Camposampierese. Nel territorio sono inoltre presenti circa 250 esercizi commerciali, nei quali sono impiegati circa 1000 lavoratori. Si tratta di aziende leader di rilevanza nazionale, ma anche di molti piccoli laboratori artigianali. Lo sviluppo economico è avvenuto anche grazie alla posizione strategica del comune che si trova tra i grandi poli di Venezia, Padova e Treviso a cui è collegato da importanti assi viari quali la SR515 Noalese e la Provinciale Miranese. La serie storica relativa alla popolazione residente mostra una continua crescita del numero dei residenti negli ultimi 17 anni confermando le previsioni urbanistiche di progetto sia nell ipotesi di progetto che nell ipotesi zero. Il Piano elaborato prende atto di tale tendenza e formula una previsione di crescita che, nel periodo di dieci anni, vede la popolazione aumentare di abitanti. L analisi condotta per il settore industriale mostra che attualmente sono insediate nel territorio 604 imprese e che tali imprese hanno variato in maniera irregolare la propria consistenza numerica nel corso degli anni. Nei confronti del settore industriale, considerate le previsioni di nuove aree insediabili e le dimensioni medie dell industria locale, il Piano prevede espansioni che aumenteranno di 30 unità il numero delle imprese. Riguardo al settore terziario,viene rilevato un trend positivo, che nel corso degli anni ha prospettato andamenti crescenti nel numero delle imprese. Le unità locali del settore si attestano attualmente a 685. Considerata la dimensione media dell impresa operante nel settore ed il rapporto esistente tra impresa terziaria e popolazione residente, l ipotesi di Piano prevede una crescita, nell arco del periodo di 10 anni pari a 115 imprese. Il territorio offre diverse possibilità di visitare elementi di pregio storico-architettonico e di alcuni itinerari alla scoperta della campagna tra casolari rurali e il paesaggio tipico del graticolato romano e del Muson vecchio, le Ville Venete, etc. L itinerario lungo il Muson, è proposto dalla Federazione Italiana amici della Bicicletta e prevede anche il passaggio all interno del territorio di Santa Maria di Sala, dove oltre al particolare paesaggio del graticolato romano, è possibile visitare Villa Farsetti, che conta circa turisti ogni anno. È inoltre di interesse turistico il Castello di Stigliano. UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 2

3 Le imprese al turismo nel 2007 sono pari a 51 e negli ultimi anni hanno mostrato un incremento del 21%, nonostante la flessione negativa tra il 2005 e il Sono presenti tre strutture alberghiere. STATO DELL AMBIENTE Come premessa al Rapporto il valutatore afferma che l analisi ambientale in esso contenuta, costituisce un approfondimento delle indagini condotte per la stesura del Rapporto Preliminare e che le criticità emerse da tale approfondimento sono risultate, complessivamente, coerenti con quanto rilevato in fase preliminare. Tuttavia, il valutatore sottolinea che in alcuni casi sono emerse ulteriori criticità, sulla base delle quali e a seguito della valutazione delle azioni di Piano sono stati individuati degli indicatori quantitativi finalizzati a valutare lo stato attuale, il Piano, le scelte alternative e l opzione zero. In particolare nelle analisi specialistiche a corredo del PAT sono state approfondite le tematiche relative a: allevamenti intensivi con relativa classificazione e caratterizzazione con individuazione di modalità di stoccaggio delle deiezioni, calcolo di azoto emesso in atmosfera e nel terreno; Biodiversità, mediante la creazione della tavola della Naturalità del territorio e valutazione nella situazione ante e post progetto; approfondimenti geologici e idraulici; indicatori specifici sul consumo di suolo; indicatori sul consumo/tipologia di suolo delle aree soggette a trasformazione; indicatori specifici sul sistema socio economico; indicatori specifici sul sistema della rete acquedottistica e fognaria. In merito all inquinamento acustico in sede di redazione del Rapporto è stato redatto uno specifico approfondimento mediante quantificazione delle fonti di rumore significative presenti in territorio comunale (causato dal traffico veicolare) ed individuazione di specifici indicatori finalizzati a pesare l impatto acustico sulla popolazione attuale e sulle nuove previsioni di Piano. Viene evidenziato che la maggiore fonte di impatto acustico legata al traffico veicolare risulta essere la SR 515 per la quale è stato condotto uno specifico studio di diffusione acustica. Per quanto riguarda l inquinamento luminoso il valutatore afferma che, preso atto della attuale classificazione del territorio comunale, sono state previste opportune indicazioni nelle NTA atte ad attenuare questo fenomeno. Per quanto riguarda la criticità legata all estensione della rete fognaria e acquedottistica, a seguito alla richiesta di integrazioni da parte di questa Commissione, sul recepimento nelle NTA della prescrizione del valutatore di una coprogrammazione con gli enti gestori delle linee strategiche di sviluppo atte al completamento della rete esistente, con le integrazioni di cui alla nota prot. n.22296/2010 del Comune vengono evidenziate le seguenti prescrizioni contenute nelle NTA: art. 3 delle NTA Valutazione Strategica : (.) Prima della scadenza del termine di cui all art. 18, comma 7, della LR. 11/2004, ed in ogni caso prima di avviare il procedimento di revisione del PI, la Giunta presenterà al Consiglio Comunale un rapporto che dovrà verificare puntualmente lo stato delle condizioni di sostenibilità individuate dalla VAS, con particolare riferimento: a) al completamento delle reti di collettamento dei reflui urbani e all adeguatezza dei sistemi di depurazione cui questi si riferiscono; b) alla riduzione delle eventuali perdite della rete di approvvigionamento idropotabile in relazione alla possibilità di sostenere maggiori carichi insediativi; c) all attuazione di programmi di risparmio energetico, con particolare riferimento al settore dei trasporti urbani e a quello dell edilizia; d) alla realizzazione del sistema dei parchi e spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili; e) all equilibrio tra le previsioni, attuate e in attuazione, relative alla riqualificazione di parti della città costruita e le previsioni, attuate e in attuazione, relative alla occupazione di nuovi suoli. (.). UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 3

4 Viene inoltre proposta la modifica dell art. 84 delle NTA Tutela della falda acquifera sotterranea per la tutela della falda sotterranea dagli inquinanti di origine antropica. CRITICITA AMBIENTALI Il valutatore afferma che, a seguito dell approfondimento del Quadro conoscitivo rispetto al Rapporto Preliminare, alcune potenziali criticità, rilevate in prima analisi, non sono state confermate nell approfondimento in esame, in quanto lo studio ha evidenziato che pur costituendo aspetti negativi per il territorio, il loro attuale grado di incidenza ambientale non costituisce ancora una importante problematica. In particolare, si riferisce ai superamenti del valore limite annuo di biossido di azoto e a quelli del valore limite giornaliero per le polveri sottili, oltre agli impianti di radiocomunicazione e alle linee di elettrodotti a ridosso dei nuclei urbani. Queste, che in prima istanza nel Rapporto Preliminare costituivano potenziali criticità, in seguito alla quantificazione determinata dall approfondimento operato dal presente studio, hanno evidenziato un livello di impatto ambientale non significativo. Si riporta di seguito una sintesi delle criticità ambientali desunta dalla lettura del Rapporto. Aria Elevate concentrazioni di biossido di azoto e delle polveri sottili. Elevate emissioni di ammoniaca legate all agricoltura ed in particolare agli allevamenti. Elevate emissioni di CO 2 sia legate al traffico veicolare che all industria. Effetti indesiderati della diffusione di inquinanti da infrastrutture. Acqua Carenza di reti fognarie ed acquedottistiche. Aree esondabili o soggette a periodico ristagno idrico. Presenza di un area caratterizzata da vulnerabilità degli acquiferi all inquinamento. Flora, fauna e biodiversità Carenza di zone boscate naturali e mancanza di aree di ricostruzione ambientale; Forte sviluppo degli insediamenti urbani, sia dell edificato che delle infrastrutture stradali, a discapito delle superfici naturali quali boschi e/o aree di connessione naturalistica (aree boscate e siepi in aree agricole). Suolo e sottosuolo Bassa diversificazione ambientale e scarsa presenza di elementi naturali. Elevato consumo di suolo agricolo. Elevata livello di urbanizzazione per l intero territorio comunale. Elevato sviluppo della rete stradale extraurbana. Agenti fisici Effetti indesiderati della diffusione di rumore da infrastrutture. Sviluppo della rete di elettrodotti nelle ATO 1,3,4. Popolazione esposta ai campi elettromagnetici. Inquinamento luminoso. Patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico Impatto paesaggistico dovuto alla presenza di infrastrutture lineari. Popolazione Elevata densità di popolazione per l intero territorio comunale. Energia Elevati consumi elettrici del sistema industriale. Sistema socio-economico Presenza elevata di edificato diffuso. Mancanza di iniziative rivolte al risparmio energetico e all utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Allevamenti intensivi e non a ridosso dell'edificato residenziale esistente. OBIETTIVI DEL PAT UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 4

5 Nel Rapporto sono riportati gli obiettivi di sostenibilità ambientale del Piano, dei quali di seguito si propone una sintesi: Clima e atmosfera Il PAT, in sede di realizzazione degli interventi edilizi, prevede di garantire la continuità e la fruibilità degli spazi verdi da realizzarsi attraverso la piantumazione di specie arboree autoctone. Ciò comporterà un incremento della capacità di fissazione del carbonio su scala urbana e soprattutto nelle zone urbanizzate e riduce insieme all architettura bioecologica gli impatti sul l attuale assetto climatico. Biodiversità Il PAT provvede alla tutela delle risorse Naturalistiche e Ambientali e all integrità del Paesaggio Naturale, quali componenti fondamentali della Risorsa Territorio. Il PAT quindi si prefigge l attivazione di precise norme e indirizzi volti a potenziare la rete ecologica. Il PAT individua nel territorio la matrice naturale primaria. In tale ambito sono da evitare: tutti quegli interventi antropici che riducono l'estensione delle unità elementari (urbanizzazione, riduzione a coltivo, ecc.); tutti quegli interventi antropici che riducono la funzionalità dei corridoi ecologici (urbanizzazione, riduzione a coltivo, disturbo antropico di vario genere quale rumore, emissione di fumi, vapori e fluidi, mutamento della struttura, densità e composizione botanica del corridoio, ecc.). Aria Il PAT prevede, in sede di nuove realizzazioni, la creazione di nuove aree verdi, garantendo la continuità e la fruibilità degli spazi verdi e servizi in genere al fine di migliorare il microclima, ma anche a funzionare come barriera per le polveri e per i rumori. II PAT persegue l'obiettivo della tutela della salute umana rispetto all'inquinamento atmosferico ed acustico, attraverso il Piano Generale del Traffico Urbano e il Piano di Classificazione Acustica. Acqua Potenziamento della rete ecologica lineare con la creazione, anche con altri corsi d acqua, di connessioni ecologiche. Il PAT individua i corsi d acqua di maggior importanza dove ogni intervento di manutenzione e riqualificazione dovrà avvenire nel principio della salvaguardia del territorio e della riduzione dell impatto ambientale e degli inquinamenti. Il PAT si pone l'obiettivo della salvaguardia dell'assetto idrogeologico attraverso la verifica sulle condizioni che possano porsi come inquinamento della falda sotterranea. Il PAT e la Valutazione di Compatibilità idraulica tutelano mediante adeguate norme il rispetto delle progettualità del consorzio di Bonifica. Suolo Il PAT provvede alla difesa del suolo e sottosuolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali: accertando la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali; individuando le azioni prioritarie e strutturali da attivare per la loro salvaguardia. Appare quindi evidente l importanza della tutela del suolo e sottosuolo, prioritaria rispetto a qualsiasi nuovo intervento di trasformazione del territorio. E previsto in tal senso, di concerto con il Consorzio di Bonifica, la creazione di tutte quelle misure atte a tutelare maggiormente i suoli in condizioni di criticità idraulica. Risorse energetiche IL PAT promuove ed incentiva lo sviluppo nel territorio comunale della progettazione edilizia sostenibile con uso di tecniche costruttive riferite alla bioarchitettura, al contenimento del consumo energetico e all utilizzo di fonti di energia rinnovabile, che dovranno essere favorite anche in rapporto agli oneri di urbanizzazione e di costruzione. Il PI favorisce l'utilizzo di metodi di progettazione bio-ecologica, l'utilizzo di materiali bio-compatibili ed energie rinnovabili e/o tecnologie di risparmio energetico, quali ad esempio gli impianti a energia radiante.. Rifiuti UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 5

6 A livello di nuove realizzazioni edilizie sono previsti dal PAT indirizzi per la promozione di iniziative pilota per la realizzazione di singoli edifici, piani attuativi o altri interventi informati ai principi della sostenibilità, nei quali sperimentare modalità di raccolta dei rifiuti differenziata. Clima acustico Il PAT predispone l individuazione delle principali strutture/attrezzature che necessitano dell adozione di opportune azioni di mitigazione, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, olfattivi, o di altra natura) da esse prodotte rispetto al contesto ambientale e paesaggistico. Sono previsti interventi di mitigazione (fasce tampone boscate di adeguata lunghezza e profondità) dell impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti (mascherature e quinte arboree) degli impianti produttivi in corrispondenza di aggregati residenziali. Ambiente edificato Il PAT prevede il riordino, la riqualificazione, il completamento e l ampliamento del sistema insediativo consolidato esistente. Prevede inoltre la possibilità di espansione del sistema insediativo da localizzare in adiacenza alle aree residenziali consolidate esistenti, integrandole alle stesse anche con la viabilità locale attraverso il contemporaneo inserimento di adeguati servizi e luoghi centrali a continuità e raccordo con quelli preesistenti, e l eliminazione delle situazioni di criticità determinate dalla presenza delle strutture individuate come elementi di degrado ambientale. In relazione alle aree ad edificazione diffusa, quasi completamente edificate con destinazione d uso principalmente residenziale e collocate lungo le strade, provviste delle più importanti opere di urbanizzazione, il PI dovrà: Limitare ed organizzare gli insediamenti e gli accessi alla viabilità principale; Definire le piccole espansioni edilizie nel rispetto del contesto rurale; Ridurre l impatto nell ambiente rurale circostante con fasce di mitigazione da realizzare contestualmente agli interventi ammissibili; Favorire il recupero anche di spazi per usi pubblici (servizi); Favorire la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclo-pedonabili; Favorire e riconoscere le minime attività terziarie di servizio per il territorio aperto dotandole di servizi primari (verde e parcheggio); Dettare norme specifiche per ogni zona indicando i parametri urbanistico-edilizi in armonia con gli indirizzi del PAT. Infrastrutture Il PAT individua i servizi di interesse comune di maggior interesse comunali, ricercando le integrazioni con gli altri servizi presenti e/o di progetto. Qualità estetica Il PAT riconosce l uso delle aree verdi di interesse storico/architettonico sulla base delle specifiche caratteristiche di impianto e di progettazione. Caratteri storico-culturali Il PAT individua le emergenze paesaggistiche tipiche della storicità veneta, soprattutto le numerose ville venete, le quali sono da salvaguardare da espansioni urbanistiche e costruzioni improprie e che possono essere valorizzate per incrementare la qualità del territorio. AZIONI DEL PAT E AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI Sono stati individuati 4 ambiti omogenei (ATO) in funzione di specifici contesti territoriali, sulla base di valutazioni di carattere geografico, storico, paesaggistico ed insediativo. Per ciascuno di essi si riporta di seguito una descrizione sintetica e le azioni previste dal Piano. ATO 1 Ambito di Valenza Notevole interessata dal fiume Muson: riguarda l area a nord del territorio comunale, caratterizzato dalla Valenza -Naturalistica determinata dal fiume Muson e più a sud dallo scolo Veternigo. Appartengono a questo ATO gli insediamenti di Stigliano e Mazzacavallo (di valenza storicoarchitettonica) di Veternigo con carattere tipicamente residenziale. Le azioni del PAT sono: salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d acqua e del loro intorno; UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 6

7 riqualificazione e recupero degli insediamenti storici; riordino di brani agricoli significativi; salvaguardia di ambiti agricoli non ancora compromessi; osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati in premessa degli ATO e da indicazioni specifiche delle Azioni strategiche e dei Valori e tutele di cui alla tavola 4 e alle NTA. ATO 2 - Ambito centrale dei servizi e della produzione: riguarda il territorio centrale del comune compreso tra lo scolo Veternigo e lo scolo Lusore più a sud. Appartengono a questo ATO le parti di agro-centuriato ancora integro e a vocazione agricola; i nuclei residenziali di Sant Angelo e del capoluogo; la zona produttiva secondaria e terziaria di maggior impatto territoriale. Le azioni del PAT sono: salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d acqua e del loro intorno; riqualificazione e recupero degli insediamenti storici; riordino dell intero polo scolastico comunale, anche attraverso accordi di programma, all interno dell area del capoluogo al fine di creare la centralità di questo servizio alla popolazione di primaria importanza; riqualificazione della zona produttiva secondaria - terziaria; marcare maggiormente le parti di agro-centuriato ancora integre anche attraverso le formazioni con elementi naturalistici dei cardi e decumani scomparsi; salvaguardia di ambienti agricoli non ancora compromessi; previsione di un ampia forestazione in prossimità dello scolo Lusore al fine di creare una grossa ed importante centralità naturalistica nel cuore dell'intero territorio comunale. osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni specifiche evidenziate dalle Azioni strategiche e dai Valori e tutele di cui alla Tav. 4 e alle NTA. ATO 3 - Ambito dei servizi e della commercialità: riguarda la parte sud-ovest del territorio comunale caratterizzata da un numero notevole di edifici dai molteplici usi. Appartengono a questo ATO le parti di agro-centuriato in parte compromesso da edificazioni organizzate; la parte di area produttiva secondaria e terziaria a ridosso di quella dell ATO 2 a nord e in prossimità dello scolo Lusore; Il nucleo residenziale di Caselle; le aree produttive terziarie poste a cavallo dell ex strada statale Padova-Treviso. Le azioni del PAT sono: salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d acqua e del loro intorno; riqualificazione e recupero dell agro-centuriato; riordino di brani agricoli significativi; riordino e riqualificazione del settore terziario presente nel territorio; osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni specifiche evidenziate dalle Azioni strategiche e dai Valori e tutele di cui alla Tav. 4 e alle NTA; previsione di un ampia forestazione in prossimità dello scolo Fiumicello, in collegamento con il fiume Lusore al fine di creare una grossa ed importante centralità naturalistica nel cuore dell intero territorio comunale. ATO 4 - Ambito della centuriazione più evidente: Riguarda la parte sud-est del territorio comunale caratterizzata dalla presenza ben visibile di cardi e decumani di origine romana, all interno dei quali si è sviluppata la località di Caltana. Il territorio è attraversato, con andamento est-ovest, da alcuni scoli che hanno permesso l assetto originario della suddivisione agraria storica. Le azioni del PAT sono: salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d acqua e del loro intorno; riordino di brani agricoli significativi; salvaguardia di ambiti agricoli non ancora compromessi; istituzione di una pista ciclo-pedonale di collegamento nord-sud dell intero territorio comunale in alternativa ai UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 7

8 percorsi carrai; osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni specifiche evidenziate dalle Azioni strategiche e dai Valori e tutele di cui alla Tav. 4 e alle NTA; previsione di un ampia forestazione in prossimità del fiume Lusore e dello scolo Fiumicello al fine di creare una grossa ed importante centralità naturalistica nel cuore dell intero territorio comunale. Al contempo si prevede, in adiacenza con la suddetta area, il collegamento con il comune di Pianiga posto a sud. PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Con nota prot. n /2010 del il Comune ha consegnato il certificato di pubblicazione con cui il Dirigente del Settore Tecnico certifica che l avvio della procedura di concertazione relativa al PAT è stata pubblicata all Albo pretorio comunale e depositata presso la segreteria del Comune dal al e che sono pervenute agli atti comunali le seguenti comunicazioni e contributi da parte degli Enti e Associazioni interessate: Coldiretti Venezia; Deltagas A.C.M. Azienda Unità Locale-Sanitaria n. 13; Unindustria Venezia; Parrocchia di Santa Maria di Sala; contributi per la formazione dello strumento di pianificazione presentate da un azienda agricola. A seguito della richiesta di chiarimenti sugli esiti della partecipazione e consultazione svolta durante la redazione del Piano e del Rapporto e dell eventuale individuazione in tale fase di eventuali scenari alternativi, il Comune con integrazioni consegnate con nota prot. n /2010 del , ha chiarito quanto segue: successivamente alla fase di chiusura della concertazione sul Documento Preliminare è avvenuta una fase di discussione sul progetto di Piano e, nella fase di costituzione della proposta di Piano sono stati diversi gli appuntamenti di discussione e concertazione. Hanno partecipato a tali incontri l Amministrazione Comunale, la Provincia di Venezia, il gruppo di progettazione del PAT, il valutatore e il referente regionale nel periodo dal al il giorno si è tenuta un assemblea pubblica e incontro con i consiglieri comunali per l illustrazione del PAT e della proposta di Rapporto prima dell adozione dello stesso; il giorno si è tenuta un assemblea pubblica e incontro tra i tecnici incaricati dall Amministrazione Comunale e tutti i consiglieri comunali per l illustrazione del PAT e degli esisti del Rapporto. Da tali incontri e da altri condotti nel periodo antecedente alla adozione sono emerse alcuni indicazioni e le motivazioni tecniche per l individuazione degli scenari alternativi che sono stati oggetto poi di valutazione nel Rapporto. In merito allo scenario alternativo rappresentato si è tenuto conto degli stimoli di osservazioni e/o contributi che prevedevano, rispetto l ipotesi di progetto, una minore espansione dell ATO 4 per conservare maggiormente la struttura del Centuriato e una minore espansione dell ATO 1 per meglio conservare l ambito del Muson. Parte del dimensionamento è stato dunque delocalizzato nell ATO 2. Tale scelta progettuale però, non si è rilevata così vantaggiosa in quanto contemplando una maggiore concentrazione di abitanti, si sarebbero dovuti incrementare anche alcuni servizi con maggiori costi sociali e soprattutto con un peggioramento della qualità dell aria (dovuta ai maggiori spostamenti in auto) e degli indicatori relativi alla qualità di vita popolazione e salute umana. Tale espressione degli indicatori è sicuramente dettata dalla assenza di una viabilità in grado di supportare eccessive crescite dei nuclei urbani e dalla complessità dell urbanizzazione (suddivisa in 7 nuclei abitati UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 8

9 distinti) nei quali nessuno risponde completamente alle esigenze della popolazione in termini di servizi e qualità della vita. Ciò comporta sempre migrazioni fra una frazione e l altra. La soluzione progettuale migliore è risultata dunque quella in grado di spalmare in modo più uniforme il nuovo carico insediativo. DIMENSIONAMENTO DEL PIANO In base al calcolo demografico è prevista per il 2017 una popolazione di abitanti con un incremento rispetto al 2006 di unità. Il Comune, nel principio della salvaguardia del suo territorio e dei valori ambientali in esso contenuti, prevede un dimensionamento del Piano per abitanti assegnando 300 mc ad ogni abitante teorico,. ATO 1 Ambito di Valenza Notevole interessata dal fiume Muson Carico insediativo residenziale mc Carico insediativo commerciale mq Carico insediativo direzionale mc Carico insediativo produttivo mc 0 Carico insediativo turistico mq Aree per servizi mq Abitante teorici n. 826 ATO 2 - Ambito centrale dei servizi e della produzione Carico insediativo residenziale mc Carico insediativo commerciale mq Carico insediativo direzionale mc Carico insediativo produttivo mc Carico insediativo turistico mq Aree per servizi mq Abitante teorici n. 673 ATO 3 - Ambito dei servizi e della commercialità Carico insediativo residenziale mc Carico insediativo commerciale mq Carico insediativo direzionale mc Carico insediativo produttivo mq Carico insediativo turistico mq Aree per servizi mq Abitante teorici n. 877 ATO 4 - Ambito della centuriazione più evidente Carico insediativo residenziale mc Carico insediativo commerciale mq Carico insediativo direzionale mc Carico insediativo produttivo mc 0 Carico insediativo turistico mq Aree per servizi mq Abitante teorici n. 497 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI La valutazione del Piano si è sviluppata in diverse fasi di analisi: una prima fase che ha riguardato lo stato di fatto del territorio del comune: stato attuale ; una seconda fase che ha riguardato lo stato di progetto ; una terza che ha riguardato le alternative a loro volta suddivise in: o Ipotesi zero o Soluzione alternativa Il valutatore afferma che per una corretta valutazione ed un maggior dettaglio di analisi gli impatti sul territorio sono stati valutati ATO per ATO. UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 9

10 Il metodo di valutazione utilizzato è quello dell analisi multicriteriale che consente di determinare priorità di scelte e di interventi, scomponendo e gerarchizzando in livelli e sottolivelli un problema composto da fattori aventi importanza relativa diversa. Questo permette di determinare i valori (pesi) dei criteri su cui si basa la valutazione. Alla base delle scelte effettuate vi è, la necessità di effettuare un confronto con un sistema di riferimento oggettivo, che limiti la discrezionalità del valutatore. Tale riferimento viene individuato nel dato provinciale, che può essere assunto come un parametro medio, nel quale risultano stemperati sia i punti di eccellenza che le criticità più macroscopiche. Seguendo lo schema DPSIR, per ciascuno degli ATO comunali sono stati individuati i determinanti, cioè le attività ed i processi di origine antropica che sono origine di pressione sull ambiente. Successivamente è stata individuata una serie di indicatori di pressione in grado di descrivere le dinamiche in atto nei confronti delle diverse componenti ambientali. Le informazioni desunte dal quadro conoscitivo e frutto di ulteriori approfondimenti tematici sono state utilizzate per la costituzione di tre tipologie di indicatori suddivisi in tre macrocategorie: Indicatori quantitativi con standard di legge, che fanno riferimento ai dati quantitativi confrontabili con una soglia definita per legge, con possibilità di calcolare il grado di sostenibilità; indicatori quantitativi senza standard di legge, privi di una soglia di legge capace di delimitare gli ambiti della sostenibilità e insostenibilità, che possono comunque consentire una valutazione quantitativa sulla base di specifici criteri, quali una soglia fisica definita ad hoc (ad esempio il consumo di suolo, la portata di acqua potabile, la capacità di depurazione dei reflui, ecc). indicatori cartografici (Map Overlay), definiti attraverso la sovrapposizione di più carte tematiche. Si riporta di seguito l elenco degli indicatori utilizzati suddivisi per comparto ambientale. Aria concentrazione di monossido di carbonio; concentrazione di biossido di azoto; concentrazione di polveri; emissioni di ossidi di azoto; emissioni di ammoniaca; Clima emissioni di anidride carbonica; emissioni di protossido di azoto; emissioni di metano; Acqua residenti collegati alla rete di fognatura; carico trofico potenziale Azoto; carico trofico potenziale Fosforo; densità delle discariche attive; Suolo e sottosuolo residenti collegati alla rete di fognatura; carico trofico potenziale Azoto; carico trofico potenziale Fosforo; densità delle discariche attive; densità delle cave attive; Flora e fauna cave attive (superficie di escavazione/superficie ATO); superficie urbanizzata/superficie ATO; superficie agricola utilizzata/superficie ATO; superficie boscata/superficie ATO; sviluppo della rete stradale extraurbana/superficie ATO; UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 10

11 pressione venatoria; Biodiversità e zone protette estensione delle aree a parco/superficie ATO; estensione delle zone Natura 2000/superficie ATO; superficie boscata/superficie ATO; estensione delle aree di ricostruzione ambientale/superficie ATO; Paesaggio e territorio densità delle discariche attive; densità delle cave attive; sviluppo della rete di elettrodotti; superficie urbanizzata/superficie ATO; superficie agricola utilizzata/superficie ATO; superficie boscata/superficie ATO; densità degli allevamenti; sviluppo della rete stradale extraurbana/superficie ATO; superficie dei centri storici/superficie ATO; nuclei storici; Popolazione e salute umana densità della popolazione; occupati nell'agricoltura; occupati nell'industria; occupati nel terziario; reddito derivante dalla produzione agricola; reddito derivante dalla produzione industriale; reddito derivante dall'attività terziaria; elettrodotti, popolazione esposta (soglia 0.2 µt); ripetitori per comunicazioni; emissioni di monossido di carbonio; emissioni di biossido di azoto; emissioni di polveri; emissioni di ammoniaca; livelli sonori rete stradale diurno; livelli sonori rete stradale notturno; rete stradale con emissioni oltre 67 dba diurni; superficie destinata ad agricoltura biologica/sau; Beni materiali e risorse produzione di rifiuti urbani; raccolta differenziata; consumi elettrici in agricoltura; consumi elettrici nell'industria; consumi elettrici nel terziario; consumi elettrici domestici; consumi idrici per residente. La metodologia impiegata prevede, a seconda della tipologia di indicatore: confronto tra il valore degli indicatori per ciascuna ATO e il valore medio provinciale o regionale, nel caso si trattasse di indicatori senza standard di legge; confronto tra il valore degli indicatori per ciascuna ATO e la soglia di legge, nel caso in cui si trattasse di indicatori con standard di legge. Oltre alla valutazione puramente quantitativa, fa seguito il calcolo del punteggio del valore degli indicatori individuati, attraverso una funzione in grado di assegnare un punteggio da 5 a + 5 in modo da rendere facilmente confrontabile la situazione attuale e il valore di riferimento. UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 11

12 Nel Rapporto viene riportata sinteticamente la modalità con cui vengono reperiti i dati relativi ai diversi indicatori, indicando l ente fornitore del dato oppure la metodologia utilizzata per l analisi del singolo tematismo. In particolare, per la simulazione della diffusione degli inquinanti dovuti al traffico veicolare sono stati individuati specifici indicatori quantitativi i cui valori sono stati determinati mediante modelli di simulazione della diffusione degli inquinanti. Riguardo alla valutazione degli effetti del Piano sulla componente Flora, Fauna E Biodiversità è stato condotto uno specifico approfondimento finalizzato alla definizione della naturalità dello stato attuale sulla base della elaborazione dell uso del suolo e la relativa modifica nello stato di progetto. In sede istruttoria è emersa la necessità di richiedere alcuni chiarimenti sulle questioni di seguito riportate: In relazione alle criticità individuate nel Rapporto per la componente Aria, legate all elevata concentrazione di biossido di azoto e di polveri sottili, non emerge con chiarezza come siano stati attribuiti i punteggi dei rispettivi indicatori per i diversi ATO. Infatti, dalla lettura del capitolo 4 Valutazione quantitativa dello stato di fatto del Rapporto, emerge una valutazione positiva di tali indicatori, in contraddizione con quanto rilevato in merito alle criticità. Inoltre i punteggi degli indicatori Concentrazioni di biossido di azoto e Concentrazioni di polveri, risultano peggiorare nell ipotesi di progetto. Sul punto occorre fornire gli opportuni chiarimenti, con riferimento a quanto riportato nel paragrafo 5.5 Valutazione quantitativa del progetto variazioni degli indicatori significativi e in relazione agli effetti sulla componente Aria e Salute umana, in considerazione anche della tendenze negative evidenziate nelle tavole del paragrafo Tavole grafiche comparative Stato attuale/stato di progetto.. Analoghi chiarimenti vanno forniti per le criticità evidenziate in ordine ai consumi energetici. Occorre chiarire inoltre come siano stati attribuiti i punteggi per tutti gli indicatori che, pur riferendosi a concentrazioni di sostanze inquinanti per le componenti Aria, Acqua e Suolo e sottosuolo, sono valutati positivamente sulla base del confronto con la media provinciale o con i valori limite definiti dalla normativa, ovvero, a fronte di un superamento di tali soglie hanno una valutazione neutrale (vedi ad es. indicatori Emissioni di protossido di azoto, Livello sonoro rete stradale diurno e notturno). In relazione alla presenza di cave e discariche occorre fornire chiarimenti in merito all attribuzione del valore massimo positivo ai rispettivi indicatori, in considerazione che, da quanto emerge dalla documentazione depositata presso questa Commissione, non esistono né cave, né discariche all interno del territorio comunale. In risposta a quanto sopra riportato il valutatore afferma che, pur essendo evidente che nella valutazione del Piano alcuni indicatori possano peggiorare e altri migliorare, la sostenibilità è garantita dal miglior punteggio complessivo a livello di intero territorio comunale, sempre che: ogni indicatore non peggiori a tal punto che il punteggio sia estremamente negativo rispetto al valore di riferimento, o sia fuori scala di riferimento; il punteggio complessivo dell intero territorio comunale sia comunque migliore rispetto a quello dello stato attuale. Lo sviluppo programmato produce ovviamente un accentuarsi degli elementi di criticità legate alla pressione antropica (maggior densità abitativa, tasso di urbanizzazione più elevato, consumo di SAU, aumento dei consumi e incremento delle diffusione degli inquinanti) che si rispecchiano su alcuni sistemi in particolare Aria, Clima e Beni materiali e risorse. Il valutatore aggiunge che è per tale motivo che l equilibrio tra l auspicata crescita economica e sociale ed il miglioramento della qualità ambientale è stato ricercato individuando una serie di interventi in grado di limitare, minimizzare e mitigare l impatto della maggiore pressione antropica. Il valutatore afferma inoltre che l indicatore relativo ai PM 10, è stato individuato come criticità sebbene il punteggio sia leggermente positivo e al di sotto del limite di legge perché in alcune vie si raggiungono i 40 µg/mc. Il comune di Santa Maria di Sala presenta in estate e/o in inverno alcune giornate di calma di vento nelle quali si possono superare i limiti imposti. UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 12

13 Nell ipotesi di progetto si evidenzia come vi sia un lieve peggioramento dei valori di riferimento per la concentrazione di PM 10. La variazione comunque non è tale da raggiungere valori rossi ossia non sostenibili. Il valutatore chiarisce che le tavole grafiche del cap , sono riassuntive e dimostrano la tendenza dell indicatore senza esprimere un giudizio che invece è stato espresso nei capitoli di analisi all interno del Rapporto. Il valutatore conclude ritenendo che le misure di mitigazione proposte consentono di mantenere il livello di variazione dell inquinanti all interno di un ambito di sostenibilità. Un analogo chiarimento è stato fornito per i consumi elettrici. I maggiori consumi sono stati valutati e pesati ed i punteggi espressi dimostrano una variazione sostenibile. Per quanto riguarda la valutazione della presenza di cave o discariche all interno del territorio comunale il valutatore afferma che, rispetto a quanto emerso dal Rapporto Preliminare, sono state considerate altre problematiche attraverso i relativi indicatori: ad oggi non sono presenti discariche nel territorio comunale, ma l indicatore relativo alla presenza di discariche è stato comunque inserito. Il valutatore afferma che a livello di risultato tali indicatori, essendo ugualmente rappresentati e pesati nello stato attuale, nello stato di progetto e nelle ipotesi alternative non alterano in alcun modo le valutazioni fra scenari alternativi. In sede istruttoria sono stati richiesti degli approfondimenti anche sulle modalità di valutazione dei seguenti ambiti, rappresentati sull elaborato 4 Carta delle Trasformabilità: aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie, che si riferiscono ad accordi ex art. 6 della L.R. 11/04. la linea indicativa di viabilità di previsione riportata sull elaborato 4 Carta delle Trasformabilità ; Ambiti a edificazione diffusa in relazione al principio della riduzione del consumo di suolo, della frammentazione della rete ecologica e della presenza di Ville individuate nella pubblicazione dell Istituto Regionale per le Ville Venete e di edifici complessi di valore testimoniale, riportati sull elaborato 4 Carta delle Trasformabilità. In riferimento alle aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie e alla Linea indicativa di viabilità di previsione il valutatore ha chiarito che le stesse non sono state oggetto di specifica valutazione in quanto non quantificabili. Per la viabilità di nuova previsione viene comunque specificato che, pur non essendo l intervento di interesse comunale, bensì provinciale, le Norme Tecniche di Attuazione prevedono direttive finalizzate alla mitigazione della nuova infrastruttura e indirizzi per la corretta pianificazione della viabilità. Per quanto riguarda gli ambiti a edificazione diffusa, il valutatore ha chiarito che nella valutazione del consumo di suolo per singolo ATO è stato considerato l effettivo consumo di suolo derivante dalle previsioni edificatorie rispetto alle previsioni del Piano Regolatore. Complessivamente per ogni ATO è stata calcolato il valore da attribuire all indicatore Nuova Superficie urbanizzata, che assume valore negativo ed in peggioramento. Tuttavia il valutatore afferma che tale peggioramento è contenuto al valore massimo di SAU trasformabile e che il livello di sostenibilità è sempre garantito. Complessivamente dunque il volume totale del PAT pari a mc per il quale è stata garantita la sostenibilità del piano, include anche una quota pari a circa 15,10% che soddisfa i fabbisogni dell edificazione diffusa per circa mc. La superficie massima utilizzabile all interno del perimetro dell edificazione diffusa è pari a mq pari al 59% della complessiva SAU disponibile. Al fine di garantire una coerenza normativa con quanto esposto, il valutatore propone la seguente integrazione all art. 54 delle NTA Il seguente paragrafo: Sarà compito del PI provvedere alla corretta definizione del limite urbano dell edificato, ove necessario, in relazione alle destinazioni d'uso e alle aree di pertinenza dei fabbricati esistenti, nel rispetto degli obiettivi generali sopracitati di limitazione del consumo di suolo, del dimensionamento complessivo e dei vincoli e tutele del PAT, della definizione delle previsioni urbanistiche, e avuto cura di verificare che non siano alterati l equilibrio ambientale e le condizioni di sostenibilità evidenziate nella Valutazione UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 13

14 Strategica., va integrato con: ed in particolare con quanto esposto nel rapporto ambientale, così come integrato in data , che stabilisce il limiti massimi di circa 14-16% del dimensionamento del piano di circa 60% della SAU disponibile.. Inoltre il paragrafo L individuazione di tali ambiti non ha valore conformativo delle destinazioni urbanistiche dei suoli, che sono demandate al PI, e pertanto l indicazione cartografica non può costituire o comportare in alcun modo conseguimento di diritti edificatori. Tale delimitazione è da intendersi riferita ad ambiti che per omogeneità e consistenza necessitino di azioni di recupero e razionalizzazione, per quanto possibile, degli insediamenti residenziali esistenti in coerenza con gli obiettivi di contenimento del consumo di suolo e di riqualificazione su cui si fonda la Legge Regionale 11 del 2004., va integrato con: Il P.I., nell obiettivo di preservare e limitare il consumo di suoli ad elevata vocazione agricola o silvo-pastorale, riperimetra, per quanto possibile gli ambiti di edificazione diffusa, escludendo gli ambiti di aziende agricole esistenti e vitali, aggiornando il censimento delle stesse sulla base di un indagine e schedatura puntuale con particolare riferimento alla illustrazione e rappresentazione cartografica delle caratteristiche delle unità produttive, del loro ordinamento colturale (mercantile, zootecnico da carne, zootecnico da latte, vitivinicolo, orto-floro-vivaistico, attività di trasformazione, attività di vendita diretta al pubblico, etc.) ed eventuali investimenti fondiari qualificanti il settore produttivo e il territorio.. Per quanto riguarda la valutazione degli ambiti a edificazione diffusa in riferimento alla frammentazione della rete ecologica il valutatore evidenzia come le NTA includano azioni di valorizzazione e potenziamento della vegetazione lungo i corsi d acqua, ai margini delle coltivazione per creare un vero e proprio esteso ambito agricolo ambientale. Oltre a ciò sono previste due aree boscate di notevoli dimensioni. In relazione alla presenza all interno di alcuni ambiti a edificazione diffusa di Ville individuate nella pubblicazione dell Istituto Regionale per le Ville Venete e di edifici complessi di valore testimoniale, il valutatore propone di inserire nell art 54 delle NTA la seguente prescrizione: In caso di presenza di ambiti di Ville individuate nella pubblicazione dell Istituto Regionale per le Ville Venete e di edifici complessi di valore testimoniale, di cui agli artt. 65 e 66 delle NTA, ogni intervento di trasformazione sarà subordinato allo predisposizione di una analisi preventiva ed all'attuazione degli interventi di mitigazione visiva al fine di garantire: - il mantenimento di coni visuali verso ambienti storici e/o agricoli liberi; - l'inserimento paesaggistico e ambientale degli interventi e delle opere mediante l'utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica ed ambientale; Il PI determinerà, all interno della edificazione diffusa, gli ambiti in cui l'edificazione sarà da vietare, considerando quale elemento prioritario la conservazione della qualità paesaggistica dell elemento storico testimoniale.. LA COERENZA INTERNA DEL PIANO All interno del Rapporto è stata riportata la verifica della coerenza interna, eseguita valutando la coerenza tra gli obiettivi del PAT ed i principi di sostenibilità ambientale (criteri di sostenibilità contenuti nella Carta di Aalborg ed espressi nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992). Il valutatore afferma che il progetto del Piano si è delineato prendendo come riferimento le criticità riscontrate in sede di valutazione quantitativa dello Stato Attuale e gli obiettivi indicati nel Documento Preliminare, letti attraverso le possibili interazioni con l ambiente naturale e antropico. A seguito della richiesta di chiarimenti da parte di questa il valutatore, all interno della documentazione integrativa inviata dal Comune con nota prot. n.22296/2010 del , propone di integrare il Rapporto con le schede che verificano la coerenza tra gli obiettivi del PAT contenuti nel Rapporto e nel Rapporto Preliminare con le criticità individuate. LA COERENZA ESTERNA DEL PIANO Il valutatore afferma che l esame della coerenza esterna è stato condotto mediante specifico approfondimento per i temi di rilevante interesse mediante: UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 14

15 sovrapposizione dei confini del PAT con il PTRC che evidenzia la coerenza dei temi riportati nelle tavole di Piano; sovrapposizione dei confini del PAT con il PTCP di Venezia che evidenzia la coerenza dei temi riportati nelle tavole di Piano; compatibilità e valutazione idraulica con cartografie tematiche (metodo - Map Overlay); compatibilità geologica; Rete Natura 2000 e rete ecologica regionale (mediante specifica relazione VIncA e metodo Map Overlay) inquinamento luminoso inquinamento da Radon Il valutatore afferma che il PAT, in riferimento a tali obiettivi, definisce coerentemente le proprie scelte progettuali e le azioni di progetto in relazione agli obiettivi del PTRC. Il PAT considera come base progettuale gli obiettivi e gli indirizzi di qualità paesaggistica che il PTRC definisce, nella consapevolezza dei valori naturalistico-ambientali e storico-culturali presenti sul territorio. Il valutatore afferma altresì che, per meglio inquadrare e analizzare gli aspetti ambientali del territorio di Santa Maria di Sala e soprattutto per verificare la coerenza delle scelte di Piano con la programmazione sovra ordinata, sono stati presi in considerazione gli estratti delle tavole del Piano Territoriale Provinciale (PTP) e dell approvando Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). IPOTESI ZERO Il valutatore afferma che, rispetto all ipotesi di Piano, l opzione zero prevede un analogo carico insediativo una analoga pressione complessiva sulle principali componenti ambientali. Analogamente, rispetto all ipotesi di Piano, l opzione zero prevede un minore effetto positivo sulla componente biotica dell ambiente (flora e fauna e biodiversità), sul paesaggio e sui sistema culturale (qualità della vita, servizi); Il valutatore chiarisce che la reale diversità, che segna il cambiamento fondamentale di strategia nell approccio al progetto di governo del territorio, consiste nell attivazione, nell ipotesi di Piano, di interventi specifici mirati alla conservazione ed alla riqualificazione degli elementi di naturalità dell ambiente e alla programmazione di interventi di mitigazione e compensazione. Rispetto a tale strategia l opzione zero non prevede alcun intervento che tenda a ridurre o compensare l effetto negativo della pressione antropica, per cui i temi ambientali legati alla biodiversità ed alle zone protette, qualità della vita, fruizione ricreativa evidenziano una situazione fortemente critica. Dalla simulazione dell assetto ambientale futuro del territorio in esame, in assenza di qualsiasi intervento correttivo da parte dell attività di programmazione, l assetto ambientale è destinato ad un progressivo deterioramento. Viene rilevato, in particolare, che gli impatti maggiori si verificano, in tutte le ATO, a danno dei sistemi ambientali legati alla biodiversità, alla flora e fauna; al paesaggio e territorio e alla popolazione e salute umana. ALTERNATIVE In merito alla valutazione delle ragionevoli alternative il valutatore rileva che in sede di copianificazione e coprogettazione sono emerse alcune variazioni rispetto al progetto di piano che sono state in seguito esaminate come unico scenario alternativo, oltre all ipotesi zero. La valutazione delle ipotesi alternative non è finalizzata alla verifica del carico antropico (dimensionamento del Piano), che rappresenta un dato la cui definizione è stata oggetto di indagine nel corso dello sviluppo del progetto, ma vuole piuttosto evidenziare la risposta dell ambiente al variare di tale carico, in modo da fornire indicazioni circa la capacità di carico del territorio e le misure idonee (ad esempio realizzazione di interventi di mitigazione e compensazione) a mantenere la sostenibilità del piano. Il valutatore afferma che l esame delle opzioni alternative consente di evidenziare la sensibilità del contesto ambientale e di verificare la capacità di carico del territorio. UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 15

16 Lo scenario alternativo analizzato consiste in una diversa dislocazione delle aree trasformabili residenziali e produttive previste, tutte fattibili e realmente sostenibili sotto il profilo urbanistico - progettuale. L ipotesi dello scenario alternativo prevede: di non espandere ulteriormente l insediamento residenziale nei due ATO di carattere paesaggistico-ambientale (ATO 1 e ATO 4), allo scopo di concentrare l espansione prevista nella sola ATO 2; l ATO 3 rimane invariata; negli ATO 1 e 4 l espansione residenziale è limitata all attuazione delle previsioni già fissate dal vecchio PRG; negli ATO 1 e 4 vengono mantenute le previsioni del PAT riguardanti le destinazioni commerciale e direzionale e turistico, per favorire lo sviluppo economico delle aree. A seguito di richiesta di chiarimenti da parte di questa Commissione, il valutatore precisa che lo scenario alternativo è emerso quale sintesi dagli incontri condotti nel periodo antecedente alla adozione del piano. Dalle riunioni sono infatti emerse alcuni indicazioni e le motivazioni tecniche per l individuazione degli scenari alternativi che sono stati oggetto poi di progettazione da parte dell urbanista e di valutazione nel Rapporto. In merito allo scenario alternativo rappresentato si è tenuto conto degli stimoli di osservazioni e/o contributi che prevedevano, rispetto l ipotesi di progetto, una minore espansione dell ATO 4 per conservare maggiormente la struttura del Centuriato e una minore espansione dell ATO 1 per meglio conservare l ambito del Muson. Rispetto il progetto di piano, parte del dimensionamento è stato dunque accentrato nell ATO 2. Tale scelta progettuale però, non si è rilevata così vantaggiosa in quanto prevedendo una maggiore concentrazione di abitanti, si sarebbero dovuti incrementare anche alcuni servizi con maggiori costi sociali e soprattutto con un peggioramento della qualità dell aria (dovuta ai maggiori spostamenti in auto) e degli indicatori relativi alla qualità di vita popolazione e salute umana. Tale espressione degli indicatori è sicuramente dettata dalla assenza di una viabilità in grado di supportare eccessive crescite dei nuclei urbani e dalla complessità dell urbanizzazione, suddivisa in 7 nuclei abitati nei quali, quasi nessuno, risponde completamente a tutte le esigenze sociali della popolazione; ciò comporta sempre spostamenti e pendolarismi fra una frazione e l altra. Il valutatore conclude che il confronto tra l ipotesi alternativa e l ipotesi di progetto sottolinea come, sia nella verifica dell opzione zero, sia nell analisi dell opzione alternativa, l ipotesi di Piano si sia dimostrata superiore sotto il profilo dell azione di miglioramento della qualità complessiva dell ambiente e che la soluzione progettuale migliore risultata quella in grado di spalmare in modo più uniforme il nuovo carico insediativo, ispessendo in modo proporzionale l attuale assetto urbanistico del comune. IMPRONTA ECOLOGICA Per valutare il consumo di suolo determinato dall applicazione del PAT è stato in primo luogo individuato l uso del suolo esistente e quello conseguente alla realizzazione del processo di pianificazione. Allo stesso modo è stata operata una distinzione tra i diversi livelli di protezione del territorio sotto il profilo ambientale. Successivamente vengono calcolati alcuni parametri che hanno consentito di ricavare una serie di indici, che forniscono una valutazione del consumo di suolo generato dall applicazione del PAT: superficie virtuale per residente; coefficiente di antropizzazione dell ATO. La tabella riepilogativa contenuta nel Rapporto evidenzia i due indici calcolati e le relative variazioni percentuali. Il valutatore afferma che si può osservare l evoluzione del consumo di suolo per residente originato dall applicazione del PAT ed il diverso grado di antropizzazione che è destinato a stabilirsi nell area considerata. In particolare la superficie virtuale per residente passa da mq a mq con un decremento, in termini percentuali, del 15.6%. A fronte dunque dell aumento demografico e della UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 16

17 strategia, adottata nella redazione del progetto urbanistico, che prevede un certo livello di espansione antropica, vi è un miglior sfruttamento del territorio. Viene rilevata inoltre una diminuzione pari all 1.6% del coefficiente di antropizzazione, grazie ad una serie di azioni di compensazione previste, in particolare, nei contesti di tipo agricolo - ambientale. Pertanto, il valutatore conclude che la diminuzione del valore percentuale dimostra il complessivo miglioramento della naturalità del territorio atteso a seguito dell attuazione del Piano. MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI E stata effettuata la consultazione delle prescrizioni/raccomandazioni poste dalla Provincia di Padova, Soprintendenza per i beni culturali e paesaggistici, dell ULSS 13, dell Azienda Veritas e dell ARPAV - Venezia, nonché degli altri enti consultati. Per tutti gli interventi di piano vengono prescritte nelle Norme Tecniche di Attuazione le misure di attenuazione e mitigazione atte a minimizzare e ridurre le criticità rilevate in sede di Rapporto Preliminare e successivamente confermate in sede di analisi quantitativa dello stato attuale e dello stato di progetto. Il valutatore afferma che il Rapporto è coerente con quanto previsto degli Enti consultati. In particolare evidenzia come le mitigazioni e/o compensazioni adottate debbano: rispondere in primis alle criticità riscontrate in sede di Rapporto Preliminare e successivamente approfondite mediante indicatori quantitativi nel Rapporto ; proporre specifiche azioni di Piano concretizzate nelle azioni di tutela, riqualificazione e valorizzazione; salvaguardare il territorio rurale e la biodiversità con particolare rifermento alla rete ecologica direttamente ed indirettamente connessa ai Siti Natura 2000; salvaguardare il sistema acqua con particolare riferimento alla riduzione degli inquinanti nel terreno e all impiego di tecnologie per le mitigazioni di allevamenti e completamento di reti di servizio; ridurre gli impatti generati dalle infrastrutture stradali e ferroviarie in merito a puntuali soluzioni. Inoltre il valutatore afferma che viene prescritta con i gestori di rete acquedottistica e fognaria una coprogrammazione delle linee strategiche di sviluppo atte al completamento delle rete esistente; vengono recepite le indicazioni del consorzio di bonifica e del Genio civile in merito alla salvaguardia idrica e alle opere di bonifica; vengono individuate delle aree per la realizzazione di aree boscate di compensazione in ambito rurale e vengono proposte per i diversi impatti in sede di PI e in sede di attuazione degli interventi azioni di mitigazioni; saranno recepite eventuali altre indicazioni che proverranno da enti territoriali o gestori di servizi in sede di consultazione sul progetto di Piano e sul rapporto ambientale. Nel Rapporto le mitigazioni sono state conteggiate nel bilancio valutativo mediante tre indicatori appartenenti a tre diversi sistemi (Flore e fauna, biodiversità, Paesaggio e territorio). Di seguito si riportano le azioni di mitigazione e compensazione previste dal PAT. Misure di compensazione previste in sede di Rapporto e recepite dalle NTA e dalle Tavole del PAT: aree boschive o destinate a rimboschimenti (art. 70 delle NTA); zone di ammortizzazione o transizione (aree di connessione naturalistica di cui all art. 74 delle NTA). Misure di mitigazione previste in sede di Rapporto e recepite dalle NTA e dalle Tavole del PAT: promozione di iniziative per l impiego di tecnologie volte al risparmio energetico nei quali sperimentare tecniche di mitigazione idraulica, tecniche costruttive e prodotti ecocompatibili (artt. 3, 63, 85 delle NTA); mantenimento e sviluppo delle attività agricole produttive, condotte secondo i principi della sostenibilità ambientale (artt. 26, 27 delle NTA); UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 17

18 il PAT accerta la compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica (artt. 35,37, 38 delle NTA); il PAT persegue il miglioramento della qualità degli insediamenti attraverso le operazioni di recupero e riqualificazione (artt. 54, 55 delle NTA); il PAT prevede il completamento della urbanizzazione consolidata dando agli ambiti in continuità (art. 53 delle NTA); il PAT prevede l individuazione di nuove aree residenziali in adiacenza alle aree già dotate di servizi primari (artt. 57, 63 delle NTA); il PAT prevede iniziative per lo sviluppo di mobilità non motorizzata (piste ciclabili di ci all art. 77 delle NTA)); il PAT prevede azioni di riqualificazione e mitigazione, nonché il completamento delle reti di colletta mento dei reflui urbani e all adeguatezza dei sistemi di depurazione cui questi si riferiscono (artt. 3, 84 delle NTA); potenziamento del sistema eco relazionale e tutela della biodiversità mediante la creazione di parchi e spazi verdi (artt. 74, 75, 76, 78 delle NTA); il PAT prevede azioni di controllo sullo stato di attuazione del P.I. (art. 3 delle NTA). Ulteriori azioni di mitigazione proposte dalla VAS e recepite dal Piano. Laddove persistono alcune criticità e le azioni di Piano ne causano un incremento il valutatore afferma che si rende necessario l intervento di opere di mitigazione, che sono state recepite all interno delle norme tecniche, delle quali vengono elencate le più rilevanti: promozione di iniziative pilota per l impiego di tecnologie volte al risparmio energetico nei quali sperimentare l utilizzo delle fonti rinnovabili (art. 63 delle NTA); previste barriere verdi, fasce alberate, dune alberate, barriere antirumore artificiali per l inquinamento dell aria causato dalle infrastrutture viarie; recupero ambientale nelle aree residuali che si formano tra il ciglio stradale e il confine dell'ambito di cui alle presenti zone (artt. 60, 61, 86 delle NTA); fasce di mitigazione per l edificazione diffusa per la tutela del paesaggio agricolo e la riduzione dell impatto nell ambiente rurale circostante sono previste. incentivazione alla realizzazione di superfici boscate, con alberature e siepi arbustive, a mitigazione dell'impianto di edificato ed infrastrutture nella zona agricola a contatto delle aree urbane edificate; adozione di opportune azioni di mitigazione per i punti critici della viabilità, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, ect) rispetto ad insediamenti contigui o in generale rispetto al contesto ambientale e paesaggistico (art. 60 delle NTA); adozione di opportune azioni di mitigazione per la nuova viabilità, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, ect) rispetto ad insediamenti contigui o in generale rispetto al contesto ambientale e paesaggistico (art. 61 delle NTA) ; il PAT individua gli ambiti di riordino della zona agricola, ossia le aree da riorganizzare sotto il profilo fondiario, al fine di renderle più compatibili con le altre aree agricole dell agro centuriato (art. 62 delle NTA). il PAT individua le aree di riqualificazione riconversione. In queste aree il PAT promuove (art. 55 delle NTA): o la tutela di tali ambiti e delle risorse storico-ambientali in essi contenute; o l eliminazione/mitigazione degli elementi di degrado e eventuale riqualificazione di parti incoerenti; o la valorizzazione del territorio mediante la predisposizione di una rete di attrezzature e sistemazioni (percorsi di immersione rurale e ciclopedonali, aree di sosta) nell ottica della godibilità e fruibilità del territorio aperto. la VAS opererà i controlli sul PI tendenti ad approfondire la tutela degli elementi di naturalità nella matrice agraria: nelle aree agricole si dovrà svolgere una azione importante per il consolidamento della rete ecologica mediante conservazione e/o ripristino degli elementi di naturalità quali canali, macchie boscate, filari alberati, incolti di piccole dimensioni etc., che UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 18

19 nell insieme contribuiscono a conservare un discreto livello di biodiversità: per la tutela della rete ecologica sono previsti dei varchi di passaggio attraverso le infrastrutture viarie. dovranno in ogni caso essere osservate le prescrizioni della VIncA-Selezione preliminare di Screening. dovranno in ogni caso essere osservate le prescrizioni relativi agli esiti della compatibilità idraulica e del relativo parere. Nel Rapporto il valutatore propone alcune modalità di creazione di alcune misure di mitigazione delle infrastrutture e di incremento della qualità urbana. SOSTENIBILITA SOCIALE ED ECONOMICA La valutazione della sostenibilità socio-economica del Piano è stata condotta mediante l individuazione di specifici indicatori quantitativi: Occupati in agricoltura Produzione lorda vendibile agricola Occupati nell industria Valore aggiunto nell industria Occupati nel terziario Valore aggiunto nel terziario Densità della popolazione Consumi elettrici, idrici e di metano Il valutatore afferma che in generale, sotto il profilo sociale, la sostenibilità del piano è verificata quando l ipotesi di progetto risulta nel complesso migliorativa nei confronti dell ambiente, intendendo il termine ambiente nella sua accezione più ampia e comprendente non solo gli elementi di naturalità e di salubrità del territorio, ma anche gli aspetti che riguardano le condizioni di benessere della popolazione in relazione alla salute, alla disponibilità di servizi ed alla crescita economica. Il valutatore afferma inoltre che le analisi condotte mostrano come l ipotesi di progetto rappresenti una pressoché invarianza delle caratteristiche dell ambiente socio-economico, di beni materiali e risorse rispetto alla situazione attuale e quindi risulti confermato l obiettivo primario di creare condizioni adeguate alla vita dei cittadini anche in considerazione dell aumento demografico. Alcune azioni di Piano, quali ad esempio la maggiore pressione antropica o l estensione di aree destinate alle attività produttive ed ai servizi, determinano maggiori consumi di territorio e di risorse, ma tali effetti negativi vengono considerati nel complesso più che compensati dagli interventi volti dal più elevato livello di benessere economico raggiungibile. VALUTAZIONE D INCIDENZA AMBIENTALE A seguito di richiesta di integrazioni/chiarimenti da parte della Commissione, Il valutatore afferma che il PAT è stato sottoposto a Selezione Preliminare di Screening e che le valutazioni preliminari della VinCa sono state tenute in considerazione anche per la redazione della Tavola 4 di progetto e per la creazione della rete ecologica in essa contenuta. A livello quantitativo sono inoltre stati individuati specifici indicatori in grado di pesare gli effetti del piano sul sistema della rete ecologica locale. Per quanto riguarda la valutazione dell incidenza che l attuazione del Piano potrebbe avere sul sito SIC IT Ex cave di Villetta a Salzano, sul SIC/ZPS IT Cave di Noale, il Comitato per la Valutazione Strategica ha espresso il proprio parere n. URB/2010/05 nella seduta del con la seguente prescrizione La progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte.. PARERI DELLE AUTORITA AMBIENTALI UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 19

20 Con nota prot. n /2010 del il Comune ha trasmesso copia della nota con cui si dichiara che è stata inviata la richiesta di parere ai soggetti interessati in data 26 marzo 2010 con nota prot.5714 e che sono pervenuti 5 pareri: prot n del dell Istituto Regionale Ville Venete; prot. n. 3.4/29643 I EDU del dell Azienda Unità Locale Socio Sanitaria N. 13; prot. n del della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto; prot. n del di Veritas, Unità Locale Territoriale Brenta e Milanese; prot. n del del Genio Civile di Venezia. Alla suddetta nota viene allegata copia dei pareri pervenuti e della relativa richiesta, oltre ai seguenti chiarimenti del valutatore in ordine ai sopra riportati pareri: Parere 1 Istituto Regionale Ville Venete: l Istituto non ritiene di avere titolo ad esprimere uno specifico parere ed allega l elenco delle Ville Venete censite per il comune di Santa Maria di Sala. La tav.4 indica già con il tematismo Ville individuate nella pubblicazione dell Istituto Regionale per le Ville Venete (art. 65 delle NTA) le ville tutelate dal PAT. Parere 2 Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n.13: 1) solleva una questione sulla gestione dell incremento demografico, quale fonte di maggiori consumi delle risorse, da parte dell Amministrazione Comunale; 2) propone di adottare per gli ATO 1 e 2 le previsioni dell ipotesi alternativa, e di mantenere per l ATO 4 la situazione di Progetto; 3) chiede di specificare come siano state affrontate alcune criticità; 4) propone di modificare gli indicatori dei percorsi ciclabili e della zootecnia; 5) propone di valutare l utilizzo di alcune piante con elevata potenza allergenica. Il valutatore espone le seguenti considerazioni: 1) Il modello utilizzato impiega oltre 50 indicatori; gli stessi sono opportunamente pesati tra loro e all interno di ogni singolo sistema ambientale. Il valore finale dell ipotesi di progetto risulta più vantaggioso dello stato attuale nel complesso dei singoli indicatori, mentre è possibile che singolarmente alcuni sistemi siano negativi rispetto lo stato attuale. E altresì vero che la Valutazione del Progetto deve necessariamente essere effettuata tramite un modello, che come tale va considerato, ovvero un insieme di indicatori in grado di pesare. E successivamente compito del Piano di monitoraggio testare l effettivo andamento di indicatori puntuali e specifici, che saranno riferiti ad un progetto puntuale e specifico del Piano degli Interventi. Si evidenzia infine come le scelte strategiche, riferite alle linee di sviluppo insediativo, si trasformino tra l altro in occupazione di nuovo suolo, nuove emissioni ed incremento demografico, (opportunamente valutati mediante specifici indicatori). 2) La scelta di progetto è risultata comunque complessivamente più vantaggiosa; inoltre il Piano prevede la realizzazione di misure di compensazione e di mitigazione costituite da fasce alberate e boschi planiziali i quali saranno commisurati nell ambito del P.I. mediante la formula del credito ambientale. Risulta pertanto garantita la sostenibilità ambientale anche con l Ipotesi di progetto. 3) Il Rapporto al cap. 3.6, 5.1 e successivamente nell illustrazione di ciascun indicatore descrive meglio le modalità con cui sono state affrontate le criticità emerse nelle analisi precedenti. 4) Tali indicatori saranno recepiti nel I Piano di monitoraggio che includerà anche i punti 5a) e 5b) dell osservazione, mediante specifico accordo con l ULSS di competenza la quale fornirà i dati e o le indicazioni di base per il loro reperimento.. Parere 3 Ministero per i Beni e le Attività Culturali: si auspica che il PAT preveda una serie di strumenti specifici per la tutela delle presenze archeologiche in quanto il territorio comunale si configura come zona a rischio archeologico. Viene ribadita la necessità di svolgere delle indagini preventiva per valutare il rischio archeologico in quanto il territorio comunale è interessato dall agrocenturiato romano. UNITA DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 20

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