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1 Azienda Faunistico Venatoria Monte Evangelo iano annuale di assestamento e prelievo e relazione consuntiva di attività Marzo 2014

2 Azienda Faunistico Venatoria MONTE EVANGELO Indice 1. remessa Stima delle specie presenti Metodologie di rilevamento Specie in indirizzo Specie o gruppi di interesse gestionale Altre specie segnalate Immissioni e prelievi realizzati nella stagione 2013/ Immissioni realizzate relievi realizzati iani di controllo numerico della fauna selvatica Volpe Corvidi Miglioramenti ambientali e strutture di ambientamento Interventi gestionali realizzati nella stagione 2013/ Interventi gestionali in programma per la stagione 2014/ roposte di immissione e prelievo Immissioni relievi Vigilanza iano annuale di assestamento e prelievo e relazione consuntiva di attività

3 1. remessa L insieme delle informazioni riportate nella presente relazione costituiscono la documentazione tecnica annuale (iano annuale di assestamento e di prelievo e relazione consuntiva ) richiesta dalla Delibera della Giunta regionale n. 969 del 10 giugno 2002 Direttive relative alla istituzione ed alla gestione tecnica delle Aziende venatorie (art. 43, comma 8, L.. 8/94 e successive modifiche). Le cartografie tematiche sono rese in formato digitale (nella cartella file_shp). Le specifiche relative ai singoli file sono inserite nel corpo della relazione nei paragrafi inerenti. 2

4 2. Stima delle specie presenti Metodologie di rilevamento. er ottenere i dati di consistenza delle principali specie di interesse gestionale, si è fatto ricorso ai transetti lineari in periodo tardo estivo (Lagomorfi) ed alle osservazioni condotte durante le normali attività di gestione e controllo del territorio aziendale, conclusesi nel febbraio Non è stato possibile effettuare la battuta con l ausilio di cani per censire i Galliformi presenti in Azienda, programmata nel periodo febbraio-marzo, a causa delle condizioni di inagibilità del terreno dovute alle abbondanti e persistenti precipitazioni. er quanto concerne i line-transect essi sono stati individuati e rilevati mediante GS 12 canali con l obiettivo di censire una porzione significativa delle aree aperte. Le elaborazioni sono state condotte tramite software GIS. I transetti così selezionati sono stati esplorati durante le ore notturne tramite ausilio di faro direzionale. Complessivamente si sviluppano indicativamente per 10,9 km (file: Transetto_standard.shp), a cui corrisponde una superficie osservata pari a circa 106,6 ettari (vale a dire il 23,2% delle aree aperte del territorio aziendale; file: Area_faro_standard.shp). Assumendo che tutti gli esemplari di Lagomorfi frequentino le aree aperte durante le ore notturne è possibile quindi ottenere una stima della consistenza, riferita alla superficie agro-silvo-pastorale, della popolazione presente nel territorio aziendale. L area selezionata per la battuta con l ausilio di cani per la stima dei Galliformi presenti in Azienda, si estende per 40,1 ettari, ed equivale al 5,8% della SAS aziendale (file: Area_battuta.shp). elativamente agli ungulati i metodi utilizzati sono due: il conteggio da punti fissi vantaggiosi (mirato in particolare al capriolo) ed i circuiti di osservazione (volti ad ottenere informazioni sulla presenza/consistenza del cinghiale) che coincidono con l intera viabilità secondaria dell Azienda. Entrambi verranno svolti nel marzo Le indicazioni di presenza delle diverse specie a fine caccia, dove non altrimenti specificato, sono frutto di osservazioni condotte nei mesi di gennaio-febbraio 2014 durante le ordinarie attività di gestione e vigilanza nel territorio d interesse. 3

5 2.2 - Specie in indirizzo Lepre Il dato della consistenza post-riproduttiva è stato rilevato mediante censimento notturno con faro (come descritto nel paragrafo 2.1) mentre il contingente di fine caccia rappresenta una stima prudenziale derivante da osservazioni del territorio aziendale conclusesi nel febbraio La consistenza post-riproduttiva stimata per la stagione appena conclusa appare in calo rispetto alla passata stagione (agosto 2012: stimati 474 capi), assestandosi su valori di densità di poco superiori ai 50 capi/100 ettari, mentre la stima del contingente a fine caccia registra la presenza di circa 250 effettivi, in linea con quanto stimato nel febbraio Lo status del Lagomorfo, malgrado il calo registrato, continua comunque ad apparire soddisfacente, e caratterizzato da densità che superano le aspettative fornite dalla vocazionalità aziendale per la specie che individua, come potenziali densità postriproduttive, valori superiori ai 20 capi ogni 100 ha. La situazione rilevata con entrambe le metodologie è rappresentata in tabella 1. Consistenza tardo estiva 362 Densità (capi/100 ha.) 53,2 Consistenza di fine caccia 250 Densità (capi/100 ha.) 36,7 Tab. 1. In figura 1 è invece riportata la serie storica dei dati ottenuti dai censimenti notturni col faro, dove vengono riportati sia i valori di densità che quelli dell indice relativo di abbondanza che permette di confrontare i dati ottenuti (IKA, indice kilometrico di abbondanza: numero di animali contatti/totale dei Km percorsi). 4

6 Fig.1. Andamento del contingente di lepri presenti in Azienda. La linea nera rappresenta la linea di tendenza dei dati rappresentati, mentre la linea rossa rappresenta i valori dell Indice Kilometrico di Abbondanza. Il grafico, ed in particolare la linea di tendenza, mostra come, subendo rilevanti fluttuazioni annuali, il contingente del Lagomorfo sia caratterizzato sul lungo periodo da un andamento lievemente negativo del numero di effettivi che insistono sul territorio aziendale. I dati relativi all ultima stagione venatoria indicano, dopo un quinquennio ( ) caratterizzato da una sostanziale stabilizzazione su densità post-riproduttive superiori ai 60 capi/100 ha., un ridimensionamento del contingente su densità inferiori. Il censimento con faro programmato per l estate 2014 concorrerà ad interpretare con maggior chiarezza il fenomeno. Fagiano A causa delle intense precipitazioni che hanno caratterizzato i mesi di febbraio e marzo non è stato possibile effettuare le attività di conteggio tramite battuta con l ausilio di cani. La stima del contingente del Galliforme, pertanto, viene desunta per l annualità in corso dalle osservazioni condotte nelle quotidiane attività di vigilanza e gestione del territorio aziendale. Complessivamente si stimano presenti circa 200 esemplari, equivalenti ad una densità rapportata alla superficie agro-silvo-pastorale di 29,4 capi ogni 100 ettari. Il dato si presenta in calo rispetto a quanto rilevato l anno passato (stagione 2012/13: 300 capi stimati, per una densità di 44,1 capi/100ha), continuando pertanto a presentare valori di densità inferiori a 5

7 quelle previsti dalla vocazionalità del territorio aziendale ed alla densità obiettivo fissata dal iano tecnico pluriennale (pari a fagiani/100 ha). I risultati ottenuti per la stagione 2014/15 sono riportati nella tabella sottostante. Consistenza totale stimata 200 Densità (capi/100 ha.) 29,4 Tab. 2. Nella figura sottostante (Fig. 2) sono riportate le fluttuazioni demografiche del contingente di fagiani presenti in Azienda dal 2004 ad oggi, risultanti in una fase di deciso incremento nel periodo , seguita da una flessione negativa e, con il dato ottenuto negli ultimi due anni, da un assestamento del numero delle presenze su valori di densità inferiori alle aspettative. Detto questo, il grafico, attraverso la linea di tendenza, mostra come negli anni le fluttuazioni subite dal contingente presente in territorio aziendale risultino in un andamento caratterizzato da un trend negativo. imane da chiarire se il calo osservato negli ultimi anni sia imputabile alle naturali oscillazioni demografiche o ad un reale ridimensionamento della popolazione su densità inferiori alle previste, almeno in parte giustificato dalle modificazioni ambientali che il territorio aziendale ha subito negli ultimi anni, causate dal graduale aumento delle aree coltivate e recintate (file: aree_recintate.shp), a scapito degli elementi naturali. Fig.2 Andamento del contingente di fagiani presenti in Azienda. La linea nera rappresenta la linea di tendenza dei dati rappresentati. 6

8 Starna I risultati delle attività di stima rivolte alla specie sono rendicontate in tabella 3. Come per il fagiano, anche per la starna non è stato possibile effettuare le attività di conteggio tramite battuta con l ausilio di cani, perciò la stima del contingente è stata desunta per l annualità in corso dalle osservazioni condotte nelle quotidiane attività di vigilanza e gestione del territorio aziendale. Lo status locale della starna mostra una sostanziale stabilità rispetto a quanto registrato nelle stagioni precedenti, rimanendo comunque in una situazione di forte criticità. Se dal 2004 fino al 2010, nonostante gli sforzi compiuti dall Azienda negli anni, la consistenza della starna aveva subito un calo di oltre il 70%, rispecchiando il trend negativo che contraddistingue il fasianide a livello nazionale, e confermando la bassa vocazionalità che il territorio aziendale presenta per la specie, i risultati del censimento in battuta per le annate 2011 e 2012, e quelli ottenuti da osservazioni per il 2013 e per il 2014, fanno ben sperare per una ripresa demografica della specie. In crescita rispetto a quanto registrato l anno passato (quando erano stimati 25 esemplari, per una densità pari a 3,7 capi/100 ha.), la stima della consistenza a fine caccia risulta pari a 35 animali, per una densità di 5,1 capi ogni 100 ettari. Consistenza totale stimata 35 Densità (capi/100 ha.) 5,1 Tab. 3. Anche per la starna viene fornita un indicazione circa l andamento del contingente presente dal 2004 ad oggi, attraverso la figura sottostante (Fig. 3). Gli interventi sostenuti dall Azienda per favorire una ripresa demografica della specie (miglioramento delle tecniche di ripopolamento e ridotto prelievo sul totale degli individui immessi) sembra stiano restituendo i primi risultati. La starna, infatti, dopo il forte decremento subito nel triennio , mostra segni di ripresa: come evidenziato dal grafico, il trend demografico sul lungo periodo si presenta positivo, e le densità raggiunte si avvicinano a quelle obiettivo fissate dal iano Faunistico-Venatorio provinciale (6 capi/100 ha.). 7

9 Fig.3 Andamento del contingente di starne presenti in Azienda. La linea nera rappresenta la linea di tendenza dei dati rappresentati. ernice rossa La stima degli effettivi di pernice, sulla base delle osservazioni compiute quotidianamente dal personale addetto alla gestione e alla vigilanza della concessione nei primi mesi del 2014, risulta pari a circa 200 individui (per una densità pari a circa 29 pernici rosse ogni 100 ettari); il dato, dopo la significativa flessione negativa registrata tra il 2011 e il 2012 e la ripresa segnata nel 2013, si mostra sostanzialmente stabile rispetto all annata precedente, quando si stimavano 220 individui presenti sul territorio aziendale. Ci si riserva, comunque, di aggiornare il dato sulla presenza della specie nel corso dei sopralluoghi che avranno luogo nel periodo primaverile/estivo, e si conferma che il fasianide gode nell Azienda in oggetto di un status soddisfacente, con densità comunque superiori sia a quelle previste sulla base della vocazionalità del territorio aziendale, sia alla densità obiettivo per la specie definita dal iano Faunistico-Venatorio provinciale (14 animali/100 ettari). La visione di dettaglio per il 2013 è riportata in tabella 4. Consistenza totale stimata 200 Densità (capi/100 ha.) 29,4 Tab. 4 Nella figura sottostante è riportata la situazione della pernice rossa nella quale si nota come, al di là delle fluttuazioni annuali e del dato in calo registrato nel 2012, il contingente presenti un trend demografico caratterizzato da una sostanziale stabilità. Lo status del Galliforme 8

10 appare quindi molto buono, anche in considerazione della prassi ormai consolidata di non effettuare interventi di immissione della specie. Fig.4 Andamento del contingente di pernici rosse presenti in Azienda. La linea nera rappresenta la linea di tendenza dei dati rappresentati. Capriolo er la raccolta dei dati relativi al cervide saranno effettuati censimenti primaverili ad hoc. A questo scopo il territorio aziendale è stato suddiviso in parcelle di rilevamento, ad ognuna delle quali corrisponde un punto di osservazione. Le parcelle ed i punti di osservazione rimarranno invariati rispetto alla stagione precedente, potendo aver così una maggior comparabilità dei dati ottenuti. Tuttavia è possibile fornire una stima derivante dalle osservazioni condotte in Azienda che portano a considerare il contingente del cervide presente con all incirca 250 soggetti, vale a dire una densità di 36,8 capi ogni 100 ettari, valore che ricalca la stima riportata nel febbraio 2013 e che si conferma ampiamente superiore alla densità obiettivo fissata nel iano tecnico pluriennale di 15 caprioli ogni 100 ettari. 9

11 2.3 - Specie o gruppi di interesse gestionale Cinghiale Come si è evidenziato nel iano tecnico pluriennale, il suide frequenta l Azienda in modo discontinuo. Le ultime ricognizioni (relative al febbraio corrente), hanno permesso di stimare la specie presente con circa una ventina di soggetti che frequentano con regolarità il territorio aziendale a cui però, sempre più spesso, si aggiungono altri esemplari con abitudini nomadi, il cui numero è estremamente variabile e quindi difficilmente quantificabile. Negli ultimi anni inoltre, le problematiche riguardanti l impatto che i cinghiali transienti hanno sulle attività agro-imprenditoriali, stanno aumentando in modo considerevole. In ragione di ciò, è volontà dell Azienda richiedere anche quest anno, nei confronti del suide, oltre al prelievo selettivo, anche la caccia in forma collettiva. Daino Avvistamenti diretti risalenti all autunno 2013 testimoniano la frequentazione del territorio aziendale da parte di un gruppo di 4-5 soggetti. Coniglio selvatico Il Lagomorfo occupa diversi sistemi di tana, distribuiti in modo disomogeneo sul territorio aziendale e che interessano essenzialmente la parcella Barche e l area di rispetto, mentre la parcella ianderna è interessata solo marginalmente dalla sua presenza. Molti degli esemplari presenti in Azienda presentano un fenotipo tale da far supporre si tratti di ibridi con razze domestiche. La specie, dopo una fase di recupero demografico a seguito dei gravi eventi di mortalità risalenti alle annate 2004 e 2005 (probabilmente causati da Malattia Emorragica Virale e/o Mixomatosi), ha conosciuto nell inverno 2009/10 un nuovo evento epidemico che ne ha ridotto drasticamente la consistenza. Attualmente si registrano sul territorio aziendale circa una sessantina di individui, in calo rispetto alla stessa stima relativa a febbraio Volpe La presenza della volpe è stata riscontrata in tutto l ambito aziendale; pur risultando difficile produrre una valutazione quantitativa attendibile del Carnivoro, in quanto la sua presenza in Azienda è fortemente dipendente dal numero di soggetti transienti, si stimano insistere sul territorio di interesse circa una quindicina di animali (per una densità di 2,2 10

12 individui/100 ettari). Il dato relativo al febbraio corrente appare in aumento rispetto all anno passato (quando si stimavano frequentare l Azienda una decina di soggetti), confermando il trend in crescita che ha caratterizzato la presenza della volpe in Azienda dal 2006 ad oggi, ed il raggiungimento di densità abbondantemente superiori a quelle auspicate nel iano tecnico pluriennale (0,5 soggetti/100ha.). COVIDI In Azienda risultano presenti e nidificanti tre specie: gazza (ica pica), ghiandaia (Garrulus glandarius) e cornacchia grigia (Corvus corone cornix). Le stime numeriche si riferiscono a valutazioni prudenziali conclusesi nel febbraio 2014, e sono rese nella tabella a seguire; esse mostrano un dato di consistenza sostanzialmente invariato rispetto alla stagione precedente. Tab. 5. SECIE CONSISTENZA Cornacchia grigia 50 Gazza 100 Ghiandaia

13 2.4 - Altre specie segnalate Nella tabella sottostante sono riportate le specie, tra Mammiferi e Uccelli, che meglio caratterizzano il territorio Aziendale sotto il profilo faunistico. er la definizione di una check-list delle specie ornitiche presenti in azienda, in occasione del rinnovo dell Azienda nel 2010 è stata effettuata un indagine specifica che ha previsto sopralluoghi in periodo invernale e riproduttivo per verificare la presenza di specie stanziali, nidificanti, migratrici e svernanti. SECIE Scoiattolo uzzola Faina Donnola Tasso Lupo Istrice Aquila reale Astore Albanella reale Sparviere oiana Gheppio Falco pellegrino Falco pecchiaiolo Biancone Lodolaio Grillaio Strillozzo Tottavilla Quaglia Beccaccia Gallinella d acqua Colombaccio Tortora selvatica STATUS O O O 12

14 SECIE Tortora dal collare Germano reale Gufo comune Barbagianni Allocco Civetta Assiolo Cesena Allodola ispola Frosone Upupa Capinera Gruccione icchio verde icchio rosso maggiore icchio muratore ondine ondone ettirosso Usignolo Codirosso Merlo Cesena Tordo bottaccio Tordo sassello Storno Luì piccolo Codibugnolo Cinciarella Cinciallegra Canapino igogolo Saltimpalo STATUS O O O O 13

15 SECIE Occhiocotto Scricciolo Zigolo nero Sterpazzola Sterpazzolina di Moltoni assera mattugia Fringuello Calandro Cuculo Strillozzo Torcicollo Culbianco STATUS O O O Tab 6 : nidificazione o riproduzione certa; : presente ma il cui status è incerto; O: occasionale. Da segnalare all interno dell Azienda faunistica la presenza del lupo. In particolare, avvistamenti diretti avvenuti in località Castione segnalano la frequentazione abituale del territorio aziendale da parte di un unità familiare costituita da 4 soggetti, mentre l utilizzo dell area aziendale delimitata dal io iazzone da parte del Carnivoro è testimoniata da segni di presenza quali orme e fatte. 14

16 3. Immissioni e prelievi realizzati nella stagione 2013/ Immissioni realizzate Fagiano Nel corso dell anno 2013, come negli anni precedenti, sono state effettuate immissioni di fagianotti in periodo estivo (agosto), dopo preventivo ambientamento. Il contingente immesso è stato di 600 esemplari. Sono inoltre stati immessi 50 riproduttori nel periodo primaverile, dopo un ambientamento di qualche settimana nelle nuove strutture di cui l Azienda si è dotata. Starna Il contingente immesso nello scorso ciclo gestionale è stato di 100 esemplari. In ragione della maggiore adattabilità, si è fatto ricorso ad animali giovani (età inferiore a 90 gg.). Il periodo dei rilasci è stato concentrato nel mese di agosto a seguito di un periodo di preventivo ambientamento secondo le modalità espresse nel iano Tecnico luriennale. ernice rossa In considerazione del più che soddisfacente andamento demografico espresso dalla specie negli ultimi anni, nel corso del 2013, come da prassi ormai consolidata, non sono stati effettuati interventi di immissione del fasianide. Lepre Come per la pernice, in considerazione del buon andamento demografico espresso dalla specie negli ultimi anni, nel corso del 2013, come da prassi ormai consolidata, non sono stati effettuati interventi di immissione del lagomorfo. 15

17 3.2 relievi realizzati FAUNA STANZIALE. Lepre ispetto alla stagione precedente, in quella appena terminata il carniere del lagomorfo si presenta stabile, registrando il prelievo di 55 lepri (sulle 65 autorizzate). Fagiano Nella stagione venatoria appena conclusasi il carniere del galliforme è stato di 200 soggetti abbattuti, rispetto ai 300 capi autorizzati. Starna Nella stagione appena conclusa, il prelievo del fasianide è stato pari 6 capi (sui 20 autorizzati), in calo rispetto alla precedente stagione venatoria. L esiguo carniere realizzato è finalizzato a sostenere la vitalità degli effettivi presenti nel territorio d interesse. ernice rossa Nonostante l abbondanza relativa che caratterizza questa specie nel territorio di competenza dell AFV, il prelievo è stato al di sotto di quanto autorizzato; sono stati prelevati, infatti, 25 capi rispetto ai 40 autorizzati. La ragione di ciò è da ricercare nell elusività che caratterizza questo galliforme, noto per essere un eccezionale pedinatore, comportamento grazie al quale sovente sfugge ai tentativi di accostamento. Coniglio selvatico Il carniere è stato inferiore a quello realizzato la stagione precedente, con un prelievo pari a 10 capi, su un totale di 20 capi autorizzati. 16

18 Cinghiale Il suide è stato cacciato ogni qualvolta se ne è ravvisata la presenza in Azienda. Sono stati prelevati complessivamente 8 esemplari, 7 maschi e una femmina, tramite caccia in selezione. Capriolo Nella tabella che segue (Tab. 8) è riportata la rendicontazione completa dei prelievi a carico del capriolo realizzati nella stagione 2013/14. Sono stati abbattuti un totale di 95 capi, realizzando l 85% del prelievo autorizzato. Tab. 8. M0 F0 M1 M2 F1 F Volpe Nella stagione venatoria appena terminata non sono stati abbattuti esemplari del canide, oggetto invece di prelievo in attività di controllo. AVIFAUNA MIGATOIA La rendicontazione dei prelievi relativi all avifauna migratoria, è resa nella tabella a seguire. Essa fa riferimento alla beccaccia ed alla quaglia. Tab. 9. SECIE CANIEE Beccaccia 13 Quaglia 2 17

19 4. iani di controllo numerico della fauna selvatica 4.1.Volpe Quest anno, il piano di controllo in Azienda ha portato all abbattimento di 10 soggetti mediante sparo da punto privilegiato. 4.2.Corvidi Mediante l attività di controllo sono stati abbattuti 32 esemplari di gazza, 35 esemplari di cornacchia grigia e 9 ghiandaie. 18

20 5. Miglioramenti ambientali e strutture di ambientamento In occasione della consegna della documentazione necessaria al rinnovo dell A.F.V., si è provveduto a rendicontare questi argomenti evidenziando come l Azienda goda già naturalmente di una notevole recettività faunistica, dovuta all abbondante presenza di elementi naturali e ad una gestione agricola compatibile con le esigenze della fauna selvatica. Di seguito è ripreso quanto specificato nel piano tecnico pluriennale di conservazione e ripristino ambientale, aggiornato con le eventuali modifiche apportate. Annualmente, infatti, viene svolta una rilevante attività, finalizzata alla conservazione/creazione di risorse destinate alle specie presenti nel territorio di competenza. 5.1 Interventi gestionali realizzati nella stagione 2013/14 ealizzazione di campetti a perdere Le coltivazioni a perdere per l alimentazione della fauna selvatica occupano attualmente circa 18 ettari di estensione e sono suddivise in svariati appezzamenti sparsi in zone strategiche dell azienda (file: colture_perdere.shp). Le miscele di granaglie utilizzate per la semina sono in gran parte composte da mais e girasole, a cui a seconda degli anni si associano frumento, sorgo, grano. unti di alimentazione e abbeverata All interno dell A.F.V. sono presenti 51 stazioni di alimentazione artificiale, 39 delle quali dotate di serbatoi per l abbeverata (file: punti_alimentazione.shp). Tutte le strutture sono dislocate in punti strategici e risultano, inoltre, protette dall intrusione di cinghiali e caprioli da una gabbia di rete elettrosaldata. Anche in questo caso non sono state apportate variazioni rispetto all annata precedente. ozze per l abbeverata Sono presenti un totale di 19 pozze per l abbeverata della fauna selvatica, dislocate in modo omogeneo all interno del territorio aziendale, realizzate recuperando vecchie sorgenti (file: punti_abbeverata.shp). Ogni anno sono effettuati interventi di manutenzione mirati ad evitarne il prosciugamento durante la stagione secca. 19

21 Altane e postini Nell azienda sono presenti quattro altane ed un postino (per un totale di cinque strutture), utilizzati nella caccia di selezione agli ungulati e, nell eventualità di una loro attivazione, nei piani di controllo del cinghiale. Nel corso della stagione 2013/14 non sono state apportate modifiche rispetto alla stagione precedente(file: altane.shp). Strutture di ambientamento L Azienda, per facilitare l acclimatamento dei Galliformi destinati all immissione, si è dotata di sette strutture di ambientamento (file: voliere.shp), provviste di mangiatoie, abbeveratoi e tettoie per il riparo degli animali in caso di condizioni climatiche avverse, dove gli animali vengono stabulati per un periodo variabile da alcuni giorni a qualche settimana, e poi gradualmente rilasciati a scaglioni di diversa numerosità. Sfalci ritardati Su alcuni appezzamenti di terreno il taglio e la raccolta del foraggio sono effettuati a fine estate/inizio autunno, per preservare importanti aree di riproduzione e di rifugio per le specie di interesse gestionale (lepre e Galliformi, in particolare). La collocazione di tali aree all interno dell azienda varia a seconda degli anni in base agli accordi presi con i diversi proprietari dei terreni, e la superficie interessata è in media di 10 ettari. 20

22 5.2 Interventi gestionali in programma per la stagione 2014/15 L attività in previsione per il prossimo anno è mirata alla conservazione di quanto realizzato sino ad ora, con particolare riferimento agli elementi naturali (siepi, filari, boschetti, ecc.) ed alle pozze per l abbeverata, e ad un aumento della superficie dei campetti a perdere (in particolare quella degli appezzamenti dove il taglio del foraggio avvenga al termine del periodo riproduttivo), oltre al recupero con trinciatura dei campi abbandonati per una successiva messa a coltura. E inoltre consuetudine dell Azienda provvedere annualmente alla manutenzione della rete carrozzabile e della sentieristica, allo scopo di agevolare le quotidiane attività gestionali e di sorveglianza. 21

23 6. roposte di immissione e prelievo 6.1 Immissioni Lepre A seguito di una pluriennale e oculata gestione, il Lagomorfo continua a esprimere un status soddisfacente, in ragione del quale non sono previste immissioni di esemplari per l annata in corso. Fagiano er la stagione ventura si intende immettere un quantitativo complessivo pari a 800 capi, suddivisi tra 700 fagianotti da rilasciare nel periodo estivo e un centinaio di riproduttori che si prevede di rilasciare gradatamente sul territorio, dopo opportuno ambientamento, nel mese di marzo. Starna E volontà dell AFV continuare l attività di recupero demografico del galliforme. Di conseguenza, oltre all impegno negli interventi di miglioramento ambientale, si prevede di rimpinguare il contingente residuo tramite l immissione di 50 starnotti circa, che saranno rilasciati in periodo estivo a seguito di un preventivo ambientamento. ernice rossa resentando la specie all interno del territorio aziendale uno status soddisfacente, anche in virtù dell elevata vocazionalità espressa dall Azienda, per il prossimo ciclo gestionale è intenzione dell Azienda non effettuare interventi di immissione del fasianide, con lo scopo di preservare la selvaticità dei contingenti presenti, in grado di autoregolarsi in modo ottimale. 22

24 6.2 relievi FAUNA STANZIALE Lepre er la stagione , in ragione dello stato di salute in cui versa la popolazione aziendale, si ritiene congruo un prelievo pari a 60 capi. Come già fatto nelle due stagioni passate, si provvederà ad effettuare un censimento tardo estivo del lagomorfo (luglio - agosto), per valutarne il tasso di accrescimento ed eventualmente ridimensionare il contingente proposto. Fagiano L intenzione dell A.F.V. è di agevolare l incremento della starna e della pernice rossa. Di conseguenza la gestione del fagiano sarà primariamente di tipo venatorio e mirata al raggiungimento a fine caccia di un contingente tale da ridurre il rischio di competizione con i due fasianidi sopraccitati. er questa ragione si intende dimensionare il carniere in 300 soggetti. ernice rossa er la prossima stagione, alla luce dello status degli effettivi presenti, è intenzione dell Azienda richiedere un piano di prelievo di 40 capi complessivi. Starna er questo Galliforme la proposta di prelievo è decisamente esigua, allo scopo di agevolarne la ripresa demografica. Si richiede un piano di prelievo pari a 20 capi. Volpe In ragione dei progetti faunistici che si intendono intraprendere, primo tra tutti quello relativo alla starna, si richiede l autorizzazione all abbattimento di 10 capi. Coniglio selvatico oiché il lagomorfo nella stagione appena conclusa ha fatto registrare segni di ripresa demografica, ed è come è noto caratterizzato potenzialmente da un tasso di crescita 23

25 superiore al 300% degli effettivi, si ritiene congrua la richiesta di un prelievo pari a 50 individui. AVIFAUNA MIGATOIA. elativamente a questo raggruppamento è intenzione dell Azienda attenersi alle prescrizioni del calendario venatorio. 24

26 7. Vigilanza L attività di vigilanza nell Azienda è svolta dal Sig. Immovilli Amelio, in possesso delle necessarie qualifiche. Nel periodo di riferimento non sono state comminate sanzioni. 25

27 Azienda Faunistico-Venatoria Monte Evangelo iano annuale di assestamento e di prelievo 2014/2015 elazione conclusiva di gestione 2013/2014 Il Titolare della Concessione Fantuzzi Delfino ossano Scandiano (E), marzo

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