SAPERI IN CAMPAGNA PROGRAMMA INTERREGIONALE COMUNICAZIONE ED EDUCAZIONE ALIMENTARE PROGRAMMA OPERATIVO Allegato alla deliberazione n.
|
|
- Eva Di Lorenzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGRAMMA INTERREGIONALE COMUNICAZIONE ED EDUCAZIONE ALIMENTARE PROGRAMMA OPERATIVO 2005 SAPERI IN CAMPAGNA 1
2 PREMESSA Le nuove generazioni e la Sardegna: un rapporto che occorrerebbe rinsaldare attraverso progetti educativi e di sensibilizzazione ai temi dell ambiente e del territorio. Per più di una ragione si sente la necessità di coinvolgere gli studenti delle scuole dell obbligo in percorsi di educazione all agricoltura compatibile e alla produzione di qualità. Davanti al diffondersi di una cultura e di uno stile di vita che troppo spesso proietta i loro interessi verso realtà distanti da quelle della regione in cui vivono, sarebbe opportuno stimolare gli studenti più giovani perché si riapproprino del patrimonio di conoscenze, tradizioni agricole e alimentari della Sardegna, favorendo in questa direzione il recupero del senso di appartenenza regionale. Il rispetto per i beni ambientali e le culture territoriali nasce dalla conoscenza e da un educazione acquisita sin da tenera età. E dunque fondamentale accendere la curiosità dei ragazzi, spingendoli a osservare - o meglio a scoprire - il territorio in cui vivono e a studiarlo per capirne le realtà produttive. Un aspetto importante dei percorsi educativi è la nascita di una nuova cultura alimentare, che rischia completamente di scomparire. Oggi bisogna formare i consumatori di domani, capaci di riconoscere la qualità e il valore di un prodotto. La mancanza di un istruzione alimentare all interno del sistema scolastico è un problema cui bisogna porre rimedio. I ragazzi al giorno d oggi ignorano la storia dei prodotti agro alimentari, le tecniche per la loro produzione e ogni genere di informazioni sui loro aspetti nutritivi. 2
3 INTRODUZIONE Il presente programma operativo si inserisce nel Programma Interregionale di Comunicazione ed Educazione Alimentare Cultura che Nutre, promosso dal Mi.P.A.F, coordinato dall Assessorato dell Agricoltura e Riforma Agro Pastorale della Regione Autonoma Sardegna e attuato dall Ersat, in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale attraverso i Centri Servizi Amministrativi (C.S.A.) provinciali. E la naturale prosecuzione delle attività svolte nelle annualità precedenti, in particolare della programmazione dell annualità 2003 non ancora conclusa, che con la formazione degli operatori agricoli e la stesura della Carta della Qualità, punta a creare in ambito regionale un circuito qualificato di fattorie didattiche. L obiettivo primario è creare una rete organizzata di aziende che, condividendo un comune protocollo operativo (Carta degli impegni e della qualità), garantiscano standard qualitativi elevati e certi, sia nell accoglienza delle scolaresche, sia nell offerta didattica. Il bilancio positivo delle attività realizzate nelle annualità precedenti e il numero crescente di richieste di visite in fattoria da parte delle scuole testimonia il gradimento verso questo tipo di attività che propone l azienda agricola come centro di apprendimento attivo ed emozionale. Il successo dell attività in fattoria è stato riscontrato sia in ambito scolastico che nella comunità locale, considerando l importante ed attiva partecipazione dei genitori che ha garantito la buona riuscita delle diverse iniziative realizzate. L interesse crescente da parte dell opinione pubblica verso i temi dell educazione alimentare, il bisogno di informazione e trasparenza da parte dei consumatori sul cibo e su come esso viene prodotto, unitamente al riscontro positivo da parte degli agricoltori che vedono in questa attività un utile strumento di integrazione di reddito e la possibilità di costruire un nuovo legame con la città e il territorio, fanno ritenere che nel Programma Interregionale Comunicazione ed Educazione Alimentare sia individuabile un importante strumento di guida alla corretta alimentazione delle nuove generazioni, nonchè di conoscenza e promozione delle produzioni tipiche e tradizionali. Il contatto diretto con le attività rurali, comprese quelle di trasformazione, rinsalda infatti il legame con le nostre origini e tradizioni, fra città e campagna, e costituisce un importante occasione per riavvicinare le nuove generazioni al mondo della produzione agricola e dell ambiente rurale. 1. OBIETTIVI Obiettivo primario del programma è continuare nell azione di valorizzazione delle aziende agricole, come luoghi ricchi di sapere, anche simbolici e culturali, in grado di rafforzare il senso di appartenenza e d identità territoriale. Ciò promuovendo, al contempo, il consumo consapevole dei prodotti alimentari, in particolare delle produzioni tradizionali e tipiche della Regione Sardegna. Al fine di consolidare l attrattività del mondo rurale nei confronti delle nuove generazioni e più in generale delle giovani famiglie e di creare dei centri permanenti di educazione agricola e agroambientale ad esse destinati ci si propone di: 3
4 1. offrire ai ragazzi la possibilità di visitare i luoghi e le strutture della produzione e trasformazione agroalimentare in fattoria; quindi stimoli e occasioni di studio, attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro e delle professioni che ruotano attorno al comparto agroalimentare, realizzando al contempo un efficace orientamento scolastico e professionale; 2. collaudare il sistema di qualità della Rete delle fattorie didattiche della Sardegna, che operano in conformità a norme e prescrizioni contenute nella Carta degli impegni e della qualità; 3. mettere a regime le procedure di controllo e di gestione del sistema regionale delle fattorie didattiche, monitorando il grado di applicazione della Carta degli impegni e della qualità; 4. garantire il supporto tecnico e la formazione continua degli operatori agricoli, rafforzando le competenze del gruppo di lavoro regionale; 5. ampliare la platea dei fruitori delle fattorie coinvolgendo associazioni dei consumatori, gruppi familiari e aprendo le porte delle aziende a soggetti diversamente abili. 2. AZIONI Il programma operativo in oggetto, la cui attuazione è affidata all Ersat Sardegna, prevede la realizzazione delle attività di seguito descritte, con il coinvolgimento dei Centri Servizi Amministrativi provinciali dell Ufficio scolastico regionale, delle scolaresche di ogni ordine e grado e degli operatori delle fattorie didattiche regionali: Istituzione, gestione e controllo della Rete delle fattorie didattiche della Regione Sardegna; visite guidate delle scolaresche di ogni ordine e grado presso le aziende che aderiranno alla Rete delle fattorie didattiche della Regione Sardegna, anche in concomitanza con la tosatura, la trebbiatura, la vendemmia, etc...; percorsi formativi rivolti ai tecnici e ai funzionari impegnati nella progettazione e nella realizzazione del programma; divulgazione dei contenuti e dei risultati delle attività; realizzazione e diffusione di una guida delle fattorie didattiche della Sardegna; realizzazione e diffusione di una rivista mensile sui temi dell agroambiente e dell educazione alimentare rivolta agli studenti delle scuole dell obbligo della Sardegna; istituzione del Comitato tecnico scientifico, previsto dal Protocollo d Intesa tra l Assessorato e l Ufficio Scolastico Regionale del 26 maggio A) ISTITUZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DELLA RETE DELLE FATTORIE DIDATTICHE Verrà istituito presso l Ersat Sardegna l Albo delle Fattorie didattiche della Sardegna, al quale potranno essere iscritte le aziende agricole aderenti alla disciplina e alle norme contenute nella Carta degli impegni e della qualità. 4
5 L Ersat Sardegna provvederà inoltre all istruttoria per la verifica della rispondenza dell azienda ai requisiti richiesti, con i controlli annuali per la verifica del mantenimento degli impegni assunti con la sottoscrizione della Carta degli impegni e della qualità, alla concessione in uso del marchio regionale ed alle attività di assistenza tecnica agli operatori. Acquisto software gestionale TOTALE B) VISITE GUIDATE Sulla base dei progetti didattici presentati dalle scuole di ogni ordine e grado sulle diverse filiere produttive, e delle linee di indirizzo elaborate dal Comitato tecnico scientifico di cui al successivo punto G, saranno realizzate, a partire dal 2006, visite guidate in tutte le aziende aderenti alla Rete delle fattorie didattiche della Sardegna. Si prevede di organizzare circa 120 visite in fattoria, coinvolgendo aziende agricole ed agroalimentari operanti nelle principali filiere produttive regionali. L Ersat Sardegna con proprio atto istituirà una apposita Commissione di Valutazione che provvederà a selezionare e a valutare i progetti didattici di cui sopra, al fine di verificarne la rispondenza agli obiettivi del programma operativo regionale. Rimborso spese visite aziendali ,00 Acquisto e/o realizzazione materiale didattico per operatori ,00 Commissione di valutazione : compenso e rimborso spese per 5.000,00 rappresentanti dei CSA TOTALE ,00 C) FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI FORMATORI TECNICI E FUNZIONARI Alla stregua di quanto già realizzato in altre regioni d Italia, occorre creare e formare un gruppo di lavoro regionale di tecnici e funzionari esperti dell Ersat Sardegna che supportino le fattorie didattiche e le aziende agricole che si candidano a diventare tali nelle scelte più importanti, nell orientamento delle attività produttive e ludico ricreative, nell aggiornamento professionale, etc. La condivisione degli obiettivi, attraverso un comune percorso formativo mirato, per i tecnici e i funzionari del gruppo coinvolti, è un punto fondamentale del programma interregionale Comunicazione ed Educazione alimentare che va rafforzato per favorire una maggiore condivisione del linguaggio e delle strategie d azione, anche attraverso la conoscenza di ciò che già è stato realizzato in altre regioni italiane ed europee. 5
6 Partecipazione a corsi, stages, convegni in ambito nazionale e all Estero ,00 TOTALE ,00 D) DIVULGAZIONE DEI CONTENUTI E DEI RISULTATI DELLE IN FATTORIA Verrà allestita una mostra itinerante dei lavori realizzati dalle scuole nell ambito del programma Comunicazione ed Educazione alimentare, che visiterà case museo delle tradizioni agroalimentari della Sardegna e manifestazioni di rilevanza regionale e nazionale. Realizzazione mostra itinerante ,00 TOTALE ,00 E) REALIZZAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GUIDA DELLE FATTORIE DIDATTICHE DELLA SARDEGNA L attività di orientamento e formazione degli operatori delle fattorie didattiche culminerà nella redazione e diffusione della prima guida delle fattorie didattiche della Sardegna, che illustrerà i contenuti della Carta degli impegni e della qualità e promuoverà la realtà delle fattorie didattiche in Sardegna. Realizzazione e pubblicazione della guida delle fattorie ,00 didattiche TOTALE ,00 F) REALIZZAZIONE E DIFFUSIONE DI UNA RIVISTA BIMESTRALE SUI TEMI DELL AGROAMBIENTE E DELL EDUCAZIONE ALIMENTARE L Ersat Sardegna, forte del suo grande bagaglio di conoscenze ed esperienza in materia, realizzerà una rivista bimestrale per l educazione alimentare e agroambientale, rivolta, in particolare, agli studenti delle scuole elementari e medie. 6
7 La rivista sarà uno strumento didattico di informazione e approfondimento sui temi dell agroambiente e dell alimentazione, legati alle specificità delle differenti zone della Sardegna, al mondo del lavoro agricolo, alle tradizioni locali. Ogni due mesi farà conoscere agli studenti sardi qualcosa di nuovo sul mondo dell agricoltura, sui suoi prodotti e sui mezzi di produzione, ma parlerà anche di ambiente, animali, piatti tipici della cucina sarda, stimolando l interesse dei ragazzi con articoli, curiosità, inchieste sul territorio. La rivista racconterà il futuro di un Progetto verde, ma avrà un occhio di riguardo anche per il passato dell Isola e il suo ricchissimo bagaglio di saperi e antichi mestieri. Utilizzerà un linguaggio semplice e accessibile, senza rinunciare alla qualità dei contenuti, ma proponendosi agli studenti con una veste grafica allegra e accattivante, con illustrazioni, fotografie, fumetti, a commento dei servizi giornalistici. Studenti e insegnanti delle scuole sarde saranno poi direttamente coinvolti nella realizzazione della rivista che potrà diventare anche vetrina per valorizzare i progetti didattici, riservando alcuni numeri tematici alla pubblicazione dei lavori realizzati dalle scuole. Il periodico curato dall Ersat Sardegna verrà messo gratuitamente a disposizione di tutte le scuole dell obbligo della Sardegna. Sarà anche disposto un servizio abbonamenti per favorire la diffusione della rivista tra i ragazzi, anche al di fuori dell ambiente scolastico. Realizzazione e stampa di n. 12 riviste bimestrali ,00 Distribuzione ,00 TOTALE ,00 G) ISTITUZIONE DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO L Ersat Sardegna, per la realizzazione del programma si avvarrà di un Comitato Tecnico Scientifico, così come previsto nel Protocollo d Intesa tra L Assessorato e l Ufficio Scolastico Regionale del 26 maggio 2003, che verrà istituto con decreto dell Assessore dell Agricoltura e Riforma Agro-pastorale. Tale comitato sarà composto da un rappresentante dell Assessorato dell Agricoltura, da un rappresentante dell Ersat Sardegna e dai referenti dei CSA provinciali indicati dall Ufficio scolastico regionale. Alle attività del Comitato potranno concorrere esperti estranei all Amministrazione. Sarà compito del Comitato Tecnico Scientifico definire le linee strategiche - operative delle singole azioni in cui si articola il presente programma, assicurando nel contempo il coordinamento funzionale; inoltre provvederà: - a coinvolgere, ove necessario, gli esperti di cui sopra per la realizzazione delle singole azioni; - a coordinare su tutto il territorio regionale le iniziative di educazione alimentare; - ad assumere iniziative su scala regionale per la divulgazione del progetto ; 7
8 - a monitorare l andamento del progetto, costruendo una banca dati circa la partecipazione, a livello regionale, di docenti, alunni, e degli altri soggetti coinvolti nell iniziativa ( genitori, operatori di mense ecc. ); - a definire le linee programmatiche dell attività formativa da attivarsi nell ambito del Programma Operativo Regionale Saperi in Fattoria. L Ersat Sardegna assicurerà le attività di segreteria del Comitato. Rimborso spese e compensi Comitato Tecnico Scientifico ,00 Spese per esperti esterni 5.000,00 TOTALE ,00 3) DESTINATARI I destinatari del presente programma sono: gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e il corpo docente; gli operatori delle Fattorie didattiche; i tecnici e funzionari dell Ersat Sardegna. 4) MODALITA OPERATIVE DI ATTUAZIONE La realizzazione del programma sarà affidata all Ersat Sardegna, che si avvarrà del supporto del Comitato Tecnico Scientifico e della collaborazione dei C.S.A. (Centri Servizi Amministrativi) provinciali. Ai fini dell attuazione del programma L Ersat Sardegna assicurerà allo svolgimento delle seguenti attività: Progettazione delle singole azioni del programma operativo; Attuazione delle azioni previste dal programma; Gestione e rendicontazione delle risorse finanziarie; Coordinamento del Comitato Tecnico Scientifico. I Centri Servizi Amministrativi provinciali, provvederanno alla divulgazione dei contenuti del programma presso le scuole partecipanti, all attuazione e coordinamento delle attività del programma nelle scuole ed alla gestione dei rapporti con il corpo docente. 4) PERIODO DI ATTUAZIONE Anno ) COSTO DELL INIZIATIVA E FINANZIAMENTO 8
9 I costi di svolgimento del presente programma saranno sostenuti con l utilizzo dello stanziamento in c/residui 2004 previsto dall UPB S Cap (A.S.), che ammonta a euro ,00 e che sarà trasferito all Ersat Sardegna, anche in più soluzioni, previa presentazione da parte dell Ente di una documentata domanda di pagamento. Eventuali compensazioni tra le singole voci di spesa sono consentite nei limiti del 10% dell importo complessivo approvato, senza preventiva autorizzazione da parte dell Assessorato. A dimostrazione dell avvenuta spendita dei suddetti fondi l Ersat Sardegna dovrà rendicontare all Assessorato dell Agricoltura presentando, a consuntivo una relazione tecnico economica dettagliata sulle azioni realizzate e spese sostenute, approvata con provvedimento formale da parte dell organo deliberante dell Ente. L Assessorato del l Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale si riserva la facoltà di autorizzare, con decreto assessoriale, eventuali modificazioni e integrazioni al programma approvato che si rendessero necessarie per l ottimizzazione della realizzazione del programma medesimo, anche disponendo l utilizzo di eventuali economie o residui accertati dall Ersat Sardegna sulle risorse finanziarie già trasferite per la realizzazione dei programmi operativi relativi alle annualità 2000, 2001,2002 e
PROGETTO "FATTORIE DIDATTICHE- SATU PO IMPARAI- PROGRAMMA TRIENNALE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE,
PROGETTO "FATTORIE DIDATTICHE- SATU PO IMPARAI- PROGRAMMA TRIENNALE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, AMBIENTALE E SULLA RURALITÀ" mod. Relazione.dot Versione 3.10 del 25.10.2011 PAG.1 DI 5 AREA: Cultura DIRIGENTE:
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliPROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, AMBIENTALE E SULLA RURALITÀ
allegato A alla determinazione n. 139/SA del 18 marzo 2013 BANDO PUBBLICO CAMPU MAISTU DIDATTICA IN FATTORIA SULCIS IGLESIENTE ANNO SCOLASTICO 2012/2013 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, AMBIENTALE E
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliCITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA
CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.
DettagliLaboratori di educazione alimentare in classe
Laboratori di educazione alimentare in classe La scuola che promuove salute Varese, 10 novembre 2010 Incontri nelle scuole presenza dell esperto in classe I cinque colori della salute Corretto stile di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce
Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliIl Dirigente Scolastico
DIREZIONE DIDATTICA DEL 4 CIRCOLO DI FORLI' Via Giorgina Saffi, n.12 Tel 0543/33345 C.F. 80004560407 CM FOEE00400B e-mail foee00400b@istruzione.it - posta cert.: foee00400b@pec.istruzione.it sito web:
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliUfficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione generale. Progetto Attività Motoria e Sport nella Scuola
COMUNE DI ROMA MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione generale Progetto Attività Motoria e Sport nella Scuola Protocollo D Intesa 2002-2005 1 Visto l art.21 della Legge 15 Marzo 1997
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliREGOLAMENTO PROGETTO METANO
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,
DettagliPER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE 2014-2020 LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE E GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ La Strategia
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio
Dettaglivalutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;
REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliVerso idee e pratiche condivise per una scuola interculturale
Corso di aggiornamento per docenti e dirigenti scolastici FINALITÀ Sensibilizzare ed informare sui temi dell intercultura e dell integrazione Promuovere la realizzazione di una gestione integrata dell
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI.
PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI Tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA LAORE SARDEGNA AGENZIA REGIONALE PER L ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI IN CAMPO AGRICOLO E PER LO SVILUPPO RURALE
DETERMINAZIONE N. 462/2008 DEL 4 SETTEMBRE 2008 Oggetto: Approvazione graduatoria corsi di formazione per le Fattorie Didattiche - Programma interregionale Comunicazione ed Educazione Alimentare - Cultura
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliPROGETTO DI SINGOLA SCUOLA PROGETTO DI RETI DI SCUOLE PROGETTO IN RETE CON ALTRI SOGGETTI SCUOLA CAPOFILA DI RETE
PROGETTO n. 1: RETE CON LO SPORTELLO SCUOLA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI VERDELLINO E CON GLI ENTI LOCALI DEL TERRITORIO (PIANO DI ZONA L.328/2000) A- PROGETTUALITÀ DELL ISTITUTO PROGETTO
DettagliRelazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VIA MANIAGO Via Maniago, 30 20134 Milano - cod. mecc. MIIC8D4005 Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 Affidata dal Collegio Docenti
DettagliAllegato 3 Regione Lombardia
Allegato 3 Regione Lombardia CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO REGIONALE A SCUOLA DI SPORT LOMBARDIA IN GIOCO II^EDIZIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Il progetto regionale ha le seguenti caratteristiche
DettagliArt. 1 Oggetto dell avviso pubblico
Allegato 1 AVVISO PUBBLICO CONCORSO DI IDEE PER LA PRESENTAZIONE DI IDEE INNOVATIVE E BUONE PRATICHE GIÀ SVILUPPATE E OPERANTI IN TOSCANA COERENTI CON IL TEMA DI EXPO MILANO 2015 NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 1 - CODICE PROGETTO Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del Lavoro definisce quale Area 3: Servizi all Utenza -
Dettagliwww.istitutocomprensivosgt.gov.it TITOLO:
SCHEDA DI PROGETTO ANNO SCOLASTICO TITOLO:.. Scuola plesso. Classi. DOCENTE/I COINVOLTO/I AREE DI LAVORO (in riferimento al P.O.F. d Istituto): Continuità Orientamento Comunicazione Creatività Cittadinanza
DettagliIl menù l ho fatto io Percorso partecipato sull Educazione Alimentare Proposta rivolta alle Scuole a.s. 2013/14
Città di Torino Provincia di Torino Lab. CCIAA ASL Dip. Int. Prevenzione Il menù l ho fatto io Percorso partecipato sull Educazione Alimentare Proposta rivolta alle Scuole a.s. 2013/14 PREMESSA Sulla base
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliS.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso
11/11/12 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH dell'i.c.di Belgioioso 1 FINALITA Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliConosci il tuo ambiente
Conosci il tuo ambiente Progetto di sensibilizzazione alla tutela dell'ambiente Attuazione del protocollo d intesa tra il Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale e l'ufficio Regionale Scolastico per
DettagliSINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO SCN 2015
UFFICIO SERVIZIO CIVILE SINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO SCN 2015 Titolo progetto Trieste La terra ci insegna Ambito/settore di intervento Tipologia destinatari Singoli cittadini e famiglie residenti nei
DettagliREGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia
Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio
PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio VISTO l accordo regionale (delibera della Giunta Regionale n. 1789/2006) stipulato
DettagliI.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
DettagliDoveri della famiglia
MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliTRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE. TRA L Amministrazione Provinciale di Cuneo,
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliCENTRO FORMAZIONE REGIONALE
CENTRO FORMAZIONE REGIONALE ANPAS EMILIA ROMAGNA Istituito ai sensi della delibera Giunta Regionale 44 del 26.1.2009 ACCREDITAMENTO REQUISITI ACCREDITAMENTO RENDICONTAZIONE ACCREDITAMENTO FORMAZIONE Mission
DettagliFOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE
FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE Progettiamo insieme il piano di azione locale leader verso il 2020: partecipa anche tu!
DettagliREGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011
REGIONE PIEMONTE BU7 17/02/2011 Codice DB1102 D.D. 24 novembre 2010, n. 1352 L.R. 63/78 art. 41. Affidamento all'ima Piemonte dell'incarico per la realizzazione di immagini fotografiche sul paesaggio piemontese
DettagliSede di Varese. Visto che
Sede di Varese Protocollo d'intesa tra Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Sede di Varese e OPP Organismo Paritetico Provinciale per la sicurezza della provincia di Varese
DettagliSTRUMENTI ED AZIONI PER EDUCARE ALLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI ATTRAVERSO LA RACCOLTA DIFFERENZIA- TAED IL CONSUMO CONSAPEVOLE.
STRUMENTI ED AZIONI PER EDUCARE ALLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI ATTRAVERSO LA RACCOLTA DIFFERENZIA- TAED IL CONSUMO CONSAPEVOLE. IL PROGETTO ERREDÌ è un progetto pluriennale che si fonda sul riconoscimento
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
Dettagligiovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliIl Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*
Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale (a cura della NPI) e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliAlimentazione per Coop non solo cibo. Livorno Museo di Storia Naturale 21-11-09
Alimentazione per Coop non solo cibo Livorno Museo di Storia Naturale 21-11-09 Per restare in tema di festeggiamenti. A breve, un altra ricorrenza: il Progetto di Educazione al Consumo Consapevole promosso
DettagliProposte di attività con le scuole
In collaborazione con i Comuni di Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta, Solagna, Pove del Grappa, Romano d Ezzelino, Bassano del Grappa OP!IL PAESAGGIO È UNA PARTE DI TE Proposte
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettagli(Impresa Formativa Simulata)
Progetto I.F.S. (Impresa Formativa Simulata) Anno Scolastico 2010/2011 Referenti Sellitto Gianpaolo De Crescenzo Nicola Informazioni sull Impresa Formativa Simulata L'impresa formativa simulata è un modello
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente
Dettaglilavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
DettagliIstituto Istruzione Superiore Pietro Canonica di Vetralla
Istituto Istruzione Superiore Pietro Canonica di Vetralla Liceo Scientifico C.A.T. - Costruzioni, Ambiente e Territorio Con sezioni associate Istituto Tecnico E.E. / I.T. di Bassano Romano Liceo Scientifico
DettagliPROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. Risultati e proposte per l a.s. 2014-2015
PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Risultati e proposte per l a.s. 2014-2015 1. Il gruppo Contarina Spa 2. L educazione ambientale 3. Obiettivi dei progetti 4. Risultati raggiunti 5. Proposte per anno scolastico
Dettaglia.s. 2015/ 2016 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3:
a.s. 2015/ 2016 AREA 3: RESPONSABILE E COORDINATORE DELLE ATTIVITA DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI E CON DIFFICOLTA SPECIFICA DI APPRENDIMENTO (DSA) NOMINATIVO DEL RESPONSABILE
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliFacilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.
Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE/ATTIVITA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE B. F E N O G LI O VIA CONFRATERNITA 42 12031 BAGNOLO P.TE (CN) CODICE FISCALE: 94033110043 - C.C.P. 18330100 0175.391804-0175.391804 - cnic83200a@istruzione.it - segreteria.icbagnolo@libero.it
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni
DettagliPRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: Via Prolungamento Piazza Gramsci - Tel. 0836/571753 - e-mail: presmartano@tin.it - martuff@tin.it
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE Via Prolungamento Piazza Gramsci Tel. e Fax: 0836/575455 e-mail: itcmartano@lycosmail.com Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Salvatore Trinchese" http://utenti.tripod.it/martanoscuole
DettagliComune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica
Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica A cura di Settore Servizi al Cittadino Assistente Sociale Dott.ssa
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliComitato di Coordinamento
Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa
DettagliA cura di Cinzia Olivieri
A cura di Cinzia Olivieri Giornata di formazione per i genitori "La scuola è per i nostri figli" Collegamento e condivisione Lo sportello virtuale C2.01 - ore 9,00-12,30 1 Partecipare Partecipiamo per
DettagliPiano Offerta Formativa
Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola
DettagliOggetto: ACCORDO DI RETE Le Scuole Lombarde che Promuovono Salute
Prot. n. 3025/12.06.2012 All USR/Lombardia- ufficio lv, Ai Dirigenti scolastici pro-tempore, in indirizzo, Agli Atti. Oggetto: ACCORDO DI RETE Le Scuole Lombarde che Promuovono Salute ACCORDO DI RETE Le
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
Dettagli