VERBALE DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N. 16 DEL OGGETTO: Adozione Piano di Zona I annualità del triennio 2013/2015;

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1 Piano di Zona per la Dignità e la Cittadinanza Sociale Distretto Sociale S10 Alto Sele/Tanagro Palomonte, Buccino, Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Romagnano al Monte, Ricigliano, San Gregorio Magno, Santomenna, Valva, Comunità Montana Tanagro - Alto e Medio Sele Provincia di Salerno, ASL Salerno VERBALE DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N. 16 DEL OGGETTO: Adozione Piano di Zona I annualità del triennio 2013/2015; COPIA L anno duemilatredici, il giorno 12 del mese di settembre, alle ore nella sala delle adunanze del Piano di Zona per la Dignità e la Cittadinanza Sociale dell Ambito Territoriale S.10 Alto Sele\Tanagro via A. Massa n.1, a seguito di regolare invito prot. n del , diramato dal Legale Rappresentante del Comune di Palomonte quale Presidente del Coordinamento, si è riunito il Coordinamento Istituzionale in seduta straordinaria urgente di prima convocazione. Presiede l adunanza il Sindaco del Comune di Palomonte dr. Pietro Caporale. Risultano presenti i seguenti Enti: IL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N NOME E COGNOME ENTE P A 1 PIETRO CAPORALE Sindaco Comune di Palomonte X 2 NICOLA PARISI Sindaco Comune di Buccino X 3 FRANCESCO CUSTODE Sindaco Comune di Castelnuovo di X Conza 4 Sindaco Comune di Colliano X 5 ALFONSO SABATINO Vice Sindaco Comune di Laviano X 6 FRANCO TORTORIELLO Delegato Comune di Romagnano al X Monte 7 CARMINE MALPEDE Assessore di Comune di Ricigliano X 8 Sindaco di Comune di Santomenna X 9 GERARDO MALPEDE Sindaco Comune di San Gregorio X Magno 10 Sindaco Comune di Valva X 11 ANTONIO MEMOLI Delegato Provincia di Salerno X 12 ASL Salerno X 8 4 Assiste alla seduta, in qualità di segretario verbalizzante, Antonio Armando Giglio Coordinatore del Piano di Zona S10. Il Presidente Pietro Caporale Sindaco del Comune capofila constatato che gli intervenuti sono in numero legale DICHIARA Aperta la seduta

2 Il Presidente, nel ringraziare i presenti, relaziona sull argomento, richiama la deliberazione del Coordinamento Istituzionale del 24 luglio scorso con la quale sono state approvate le indicazioni programmatiche; Interviene il Coordinatore il quale nel relazionare dettagliatamente sull argomento illustra e commenta la programmazione declinata nei singoli progetti redatti dal Sociologo progettista Dr. Antonio Nuzzolo IL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Uditi gli interventi di cui innanzi passa all esame della seguente proposta di deliberazione: PREMESSO, preliminarmente: - CHE la Giunta Regionale con propria deliberazione n. 320 del 3/07/2012, recante in oggetto Modifica degli ambiti territoriali sociali e dei distretti sanitari - provvedimenti a seguito della deliberazione di Giunta Regionale n. 40 del 14/02/2011, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 42 del , ha disposto: - di approvare, ai sensi dell'art. 19 della legge regionale n. 11/2007, il documento (contraddistinto con ALLEGATO A ) ad oggetto Modifica degli ambiti territoriali e dei distretti sanitari ; - di stabilire che le modifiche apportate con il presente provvedimento agli ambiti territoriali ed ai distretti sanitari della Regione Campania devono intendersi operative obbligatoriamente entro il 1 gennaio 2013; - di dare mandato all'agenzia Regionale Ar.San di predisporre un piano di lavoro per le eventuali modifiche che si dovessero rendere necessarie per l'adeguamento dei sistemi informativi; - di dare mandato ai dirigenti coordinatori delle AA.GG.C. 18, 19 e 20 di adottare gli atti necessari a dare attuazione al presente provvedimento ed a favorire la transizione dall attuale composizione degli ambiti territoriali e dei distretti sanitari, a quella prevista con il presente dispositivo; - di trasmettere copia del presente provvedimento al Commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di rientro nel settore sanitario per le determinazioni di competenza in merito alla ridefinizione dei distretti sanitari; - CHE, sulla base dei provvedimenti adottati dal Coordinamento Istituzionale con la deliberazione n. 12 del e la deliberazione n. 14 del , questo Distretto Sociale dispose di produrre opposizione, con istanza cautelare, dinanzi al T.A.R. Campania Napoli avverso e per l annullamento della deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 320 del 3/07/2012 e di ogni atto ad essa deliberazione preordinato, connesso e conseguente; - CHE il T.A.R. Campania Napoli (Sezione Prima) con ordinanza N. 710/2013 Reg.Prov.Cau. - N /2012 Reg.Ric. dell ha accolto la domanda cautelare prodotta dall Avv. Fortunato, legale di questo Distretto Sociale e dei Comuni dell Ambito, e, per l'effetto, ha sospeso l efficacia della delibera la della Giunta Regionale n. 320 del 3/7/2012, impugnata (per la parte che accorpa i distretti sociali S5 di Eboli ed S10 di Palomonte e costituisce, con tale accorpamento, il Distretto Sociale S3), e fissato per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 6 novembre 2013; 2

3 - CHE il Consiglio di stato con Ordinanza n del ha respinto l appello proposto dalla Regione Campania avverso la citata Ordinanza del Tar Campania n. 710 del , confermandone, in sostanza, le determinazioni cautelari dello stesso TAR; - CHE, quindi, questo Distretto Sociale, con Palomonte Comune Capofila, fino alla pronuncia giurisdizionale definitiva, continua ad avere piena vita giuridica, con la conseguenza che deve svolgere tutte attività necessarie ad erogare, in maniera autonoma, i servizi sociali nei Comuni dell Ambito; - CHE con Delibera della Giunta Regionale n. 134 del 27/05/2013, pubblicata sul B.U.R.C. n. 32 del 10 giugno 2013, è stato approvato il Piano Sociale Regionale , ai sensi dell art. 20 della L.R. n. 11/2017; - CHE con Decreto Dirigenziale n. 308 del 17/06/2013 sono state approvate le indicazioni operative per la presentazione dei Piani di Zona triennali, nell ambito del Piano Sociale Regionale ; - CHE con Decreto Dirigenziale n. 347 del 25/06/2013 è stato disposto il riparto dei fondi destinati a questo Distretto Sociale (S3 ex S10) da impiegare per la I annualità del II PSR ai fini della realizzazione del Piano di Zona triennale; - CONSIDERATO che il Coordinamento Istituzionale con deliberazione n. 13 del , esecutiva ai sensi di legge ha fornito le indicazioni programmatiche per la redazione del I Piano Sociale di Zona II Piano Sociale Regionale ; - RILEVATO che il Dr. Antonio Nuzzolo, sociologo progettista di questo Distretto Sociale, ha predisposto, sulla base delle indicazioni programmatiche fornite come sopra dal Coordinamento Istituzionale e delle disposizioni regionali (deliberazione della G.R.C. n. 134 del 27/05/2013, D.D. n. 308 del 17/06/2013, e Decreto Dirigenziale n. 347 del 25/06/2013, nonché della legge n. 328/2000) il progetto del I Piano Sociale di Zona II Piano Sociale Regionale ; - VISTO il progetto del I Piano Sociale di Zona II Piano Sociale Regionale , redatto ed illustrato dal Dr. Antonio Nuzzolo sociologo-progettista; - CHE la redazione del progetto del piano di zona è stato preceduto dai seguenti tavoli di concertazione: a) Tavolo di concertazione tenutosi in data con i rappresentanti dell ASL; b) Tavolo di concertazione tenutosi in data con i rappresentanti delle associazioni sindacali territoriali; c) Tavolo di concertazione tenutosi in data con i rappresentanti del terzo settore; - CHE con note Prot. n e n. 6201, entrambe del , sono state convocati i tavoli di concertazione, rispettivamente con il Comitato Consultivo Regionale per il pieno inserimento nella vita sociale dei portatori di handicap e con la Confcooperative Campania, la Legacoop Campania ed il Forum Provinciale del terzo settore; 3

4 - EVIDENZIATO che il Piano di che trattasi, nel rispetto dell art. 21 della legge Regionale n. 11/07 e dell art. 19 della richiamata legge 328/2000, deve essere adottato attraverso accordo di programma sottoscritto dai comuni associati in ambiti territoriali e dalla provincia, ai sensi dell articolo 10 e dell articolo 11, comma 3, lettera b), e sottoscritto in materia di integrazione sociosanitaria, dalla ASL di riferimento previa concertazione con le province, le comunità montane, le aziende di pubblici servizi alla persona, i soggetti del terzo settore di cui all articolo 13, le organizzazioni sindacali, gli altri soggetti della solidarietà locale di cui all articolo 17, gli altri soggetti privati di cui all articolo 18, che partecipano all accordo di programma di cui al comma 1 attraverso la sottoscrizione di protocolli di adesione; - VISTO l art. 34 del D.Lgs , n. 267 che disciplina le modalità di conclusione di Accordi di Programma per la definizione e l attuazione di interventi che prevedono l azione integrata e coordinata dei Comuni, Province e Regione; - VISTI, inoltre: - La deliberazione G.R.C. n. 134 del 27/05/2013; - Il Decreto Dirigenziale.D. n. 308 del 17/06/2013; - Decreto Dirigenziale n. 347 del 25/06/2013; - VISTA, ancora, la legge 8 novembre 2000, n. 328, nonché la legge regionale n. 11/2007; - RITENUTO dover adottare il progetto del I Piano Sociale di Zona II Piano Sociale Regionale , così come redatto dal Dr. Antonio Nuzzolo, sociologo progettista di questo Distretto Sociale; - VISTO, infine, il parere favorevole di regolarità amministrativa reso ai sensi dell art.49 del D.Lgs , n. 267 riportato in calce alla presente; CON VOTI UNANIMI, ad eccezione del delegato della Provincia di Salerno il quale si astiene, espressi nei modi e forme di legge; D E L I B E R A 1- DI adottare il progetto, ed i relativi allegati, del I Piano Sociale di Zona II Piano Sociale Regionale , del Piano di Zona per la dignità e la cittadinanza sociale del distretto S10, così come redatto dal Dr. Antonio Nuzzolo, sociologo progettista di questo Distretto Sociale. 4

5 PROGRAMMAZIONE DEFINITIVA I ANNUALITA' DEL II P.S.R PIANO DI ZONA del DISTRETTO SOCIALE S10 AREA RESPONSABILITA' FAMILIARE PROGETTO/SERVIZIO DESCRIZIONE SERVIZIO SPESA PREVISTA 2013 Il servizio mira a supportare i nuclei familiari ,00 nel lavoro di cura valorizzando l auto e mutuo aiuto, rivolto ai componenti fragili: minori, CENTRO FAMIGLIE S10 anziani e disabili, nonchè a sostenere le coppie nel ruolo genitoriale e nei percorsi di educazione dei figli. S.A.A.T. (Servizio Affidio e Adozione Nazionale ed Internazionale) Borse Lavoro Funzioni ex ONMI Il servizio mira a favorire il diffondersi della cultura dell accoglienza e della deistituzionalizzazione dei minori attraverso l istituto dell affido familiare e dell adozione, con apposite azioni di promozione e di sostegno per le famiglie. Il servizio consiste nell erogazione di contributi economici diretti a minori riconosciuti da un solo genitore per un costo procapite annuo, come da disposizioni regionali, non superiore a euro 1.549,36 ( 126,11 mensili). Il secondo Bando è stato pubblicato a dicembre 2011 con scadenza 19 gennaio 2012). Le risorse sono così ripartite: 2.400,00 a carico della Regione; 2.400,00 a carico della Provincia; 2.400,00 a carico dei Comuni 4.000,00 Fondi ripartiti tra Comuni ( 2.400); Provincia ( 2.400) e Regione ( 2.400) Poliambulatorio AREA DIRITTI DEI MINORI CAMPUS ESTIVO RAGAZZI (Servizi Temporanei e territoriali) 5

6 TUTORAGGIO EDUCATIVO PER MINORI AREA PERSONE ANZIANE Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale (ADS) Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Telesocorso e telefonia sociale Assistenza domiciliare in forma indiretta Contributi economici per strutture residenziali L Assistenza Domiciliare sociale è un servizio rivolto ad anziani con limitata autonomia, che vivono da soli e/o che vivono con famiglie che non sono in grado di assicurare un buon livello di assistenza per la cura e l'igiene della persona e della casa e per il mantenimento delle condizioni di autonomia. L Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è un servizio tutelare a valenza socio-sanitaria (da erogarsi quindi in compartecipazione con l' ASL) rivolto ad anziani in condizioni di limitata autosufficienza, non autosufficienti e/o di recente dimissione ospedaliera, che necessitano, oltre a prestazioni di assistenza domiciliare di tipo sociale anche di prestazioni sanitarie. Esso prevede l' attivazione di un' equipe multidisciplinare specializzata (UVI) e una progettazione personalizzata con l integrazione delle prestazioni socioassistenziali, fornite dall Ambito, e delle prestazioni sanitarie, forniti dall'a.s.l. di riferimento. Il servizio di Telesoccorso/telecontrollo si interpone tra l assistenza di base e gli interventi di emergenza ed ha per finalità quella di garantire risposte immediate agli anziani che vivono soli o in contesti isolati. Il Servizio prevede la possibilità di assegnare alla persona anziana che necessita dell'assistenza domiciliare (ADS o ADI) un contributo economico sotto forma di VOUCHER, provvidenza economica a favore di anziani che ricevono prestazioni assistenziali e tutelari da parte di care giver in possesso di qualifica professionale compresa in atti che definiscono il sistema delle professioni sociali; Il contributo erogato sotto le forme indicate è valido per l acquisto di prestazioni previste tra quelle della tipologia dei servizi domiciliari (ADS o ADI). Il contributo è assegnato sempre nell'ambito di una programmazione e di una progettazione personalizzata ed individualizzata. La finalità del servizio è quella di favorire la capacità di autodeterminazione degli utenti e di sviluppare l'autogestione e l autonomia nella scelta del fornitore, contribuendo, per indotto, alla definizione degli standard qualitativi. In caso di limitata autosufficienza.. Il Piano di zona provvede ad erogare direttamente i contributi economici, ad integrazione delle rette, a favore delle strutture residenziali e/o Comunità tutelari che ospitano persone anziane , , , ,00 6

7 AREA PERSONE CON DISABILITA' Centri sociali polifunzionali (ex CSE) semiresideniali Servizi di assistenza domiciliare disabili (ADIH) Trasporto programmato per disabili Assistenza specialistica alunni disabili QUOTA COMP.NE PRESTAZIONI RESIDENZIALI SOCIOSANITARIE A BASSA SOGLIA I Centri Sociali Polifunzionali per Disabili sono strutture a ciclo diurno di protezione sociale con funzione di accoglienza, ospitalità, orientamento e socializzazione, a medio livello di integrazione socio-sanitaria. Le strutture sono ubicate nei Comuni di San Gregorio Magno e Valva quest'ultima sospesa per mancanza di utenza. L Assistenza Domiciliare a favore delle persone disabili viene erogata prevalentemente in forma Integrata (ADI) quindi in compartecipazione con l' ASL ed è rivolta ad utenti con riconosciuta invalidità. Essa prevede l' attivazione di un' equipe multidisciplinare specializzata (UVI) e una progettazione personalizzata con l integrazione delle prestazioni socioassistenziali, fornite dall Ambito, e delle prestazioni sanitarie, forniti dall'a.s.l. di riferimento. Tale servizio è stato predisposto per garantire l'accesso "abituale" degli utenti presso i Centri Polifunzionali di S. Gregorio Magno e di Valva e presso il Centro di salute mentale di Contursi Terme, nonché per l'eventuale trasporto "a chiamata", sulla base del Progetto Individualizzato. Il servizio prevede il sostegno socio-educativo specialistico agli alunni con disabilità, frequentanti le scuole dell'obbligo, diretto ad assicurare il diritto allo studio attraverso la comunicazione, la socializzazione, l inserimento e l integrazione scolastica. Contributi economici per l'integrazione delle rette in COMUNITA' TUTELARI PER NON AUTOSUFFICIENTI (DISABILI E ANZIANI) , , , , ,00 AREA POVERTA' Sostegno economico La realizzazione del progetto prevede l erogazione di contributi e ticket service finalizzati al pagamento di spese varie con il fine di sostenere i cittadini indigenti a rimuovere gli ostacoli di natura socioeconomica ,00 AREA DIPENDENZE PRIMO S.E.T. EDUCATIVA TERRITORIALE. 7

8 AREA PERSONE DETENUTE CONTRIBUTI ECONOMICI INDIRETTI AREA DISAGIO PSICHICO SERVIZIO TRASPORTO SOCIALE QUOTA COMP.NE PRESTAZIONI RESIDENZIALI SOCIOSANITARIE A BASSA SOGLIA Il Piano di Zona, sulla base di progetti personalizzati a favore di cittadini con disagio psichico del territorio, garantisce l'integrazione del servizio di trasporto per gli utenti che frequentano il C.D. attivato presso l'u.o.s.m. "A" di Contursi Terme. Contributi economici per l'integrazione delle rette in COMUNITA' ALLOGGIO PER DISABILI PSICHICI (Linee guida salute mentale DGRC n. 666/2011) , ,04 Welfare di accesso Segretariato Sociale (collegato all'udp) Servizio Sociale di Ambito Il servizio di Segretariato sociale è un livello essenziale che il Piano di Zona S10 garantisce attraverso uno staff di professionisti che operano a supporto del Servizio sociale professionale garantendo le prestazioni previste dal PSR Su decisione del coordinamento istituzionaledal 2007 è stato istituito il Servizio Sociale associato di Ambito che garantisce il servizio essenziale su tutti i comuni, contenendo la spesa e condividendo le figure professionali in rapporto 1 AS ogni ab , ,00 Ufficio di Piano Staff UdP Garantire la continuità del Piano di Zona, ponendosi in linea con il nuovo PSR. L Ufficio di Piano rappresenta l organo tecnico-operativo del Coordinamento Istituzionale, con compiti di programmazione, progettazione e gestione TOTALE GENERALE ,71 ====================================================== PARERE DI CUI ALL'ART. 49 DEL D.LGS. 18 AGOSTO 2000, N. 267 ======================================================= PARERE DI REGOLARITA' AMMINISTRATIVA Visto con parere favorevole IL RESPONSABILE/COORDINATORE f.to Antonio Armando Giglio 8

9 Letto, sottoscritto Il Presidente f.to Dott. Pietro Caporale Il Segretario f.to Antonio Armando Pubblicazione all Albo Pretorio del Comune di Palomonte, capofila del Piano di Zona Servizi Sociali e Socio Sanitari Ambito S/10 in data 14/09/2013 N. 894 Il responsabile F.to Antonio Armando Giglio Palomonte, E COPIA CONFORME F.to Antonio Armando Giglio Palomonte, li

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