DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA

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1 PROVINCI A DI CAGLIARI SEDE OPERATIVA CAGLIARI, VICO XIV SAN GIOVANNI 10 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI (ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 81/2008 ) Individuazione dei rischi specifici del luogo di lavoro e misure adottate per eliminare le interferenze

2 SEZIONE 0 INDICE Pagina 2 di 130

3 INDICE SEZIONE SEZIONE SEZIONE SEZIONE SEZIONE SEZIONE SEZIONE SEZIONE ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO Pagina 3 di 130

4 SEZIONE 1 IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE Pagina 4 di 130

5 Premessa Gli obblighi legislativi inerenti la tutela dei lavoratori nei casi di affidamento dei lavori all'interno dell'azienda, ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi attribuiscono forte responsabilità al Datore di Lavoro, individuato, appunto, come il soggetto destinatario degli oneri di maggiore consistenza per la tutela dei lavoratori sia di propria dipendenza che operanti per l appaltatore. Con tale premessa e prendendo atto del fatto che le problematiche connesse alla corretta gestione degli appalti rivestono vitale importanza ai fini della sicurezza e dell incolumità di tutto il personale presente nell Ente (sia dipendenti che esterni, ditte, ecc ) si rende necessario dare una regolamentazione interna che affronti in maniera organica il tema degli appalti alla luce delle indicazioni normative in essere. Pagina 5 di 130

6 Finalità e scopo del documento L adozione per legge di forme organizzative e norme di comportamento, che tengano conto di particolari condizioni operative che si instaurano quando più soggetti o imprese si trovano a lavorare contemporaneamente nello stesso ambito, obbliga l applicazione del coordinamento in quanto scaturisce la possibilità che l interferenza tra lavori eseguiti contemporaneamente da imprese diverse o da queste e lavoratori del Committente rappresenti un rischio significativo di danni e infortuni sul lavoro. L attuazione di procedure di coordinamento, da effettuarsi a monte delle attività stesse, partendo dal presupposto che, nei casi di attività lavorative svolte presso l Ente da soggetti terzi, devono essere soddisfatti, prioritariamente, i contenuti dell art. 26 del D.Lgs. 81/2008, garantisce un sistema di coordinamento e di interventi di prevenzione e protezione dei rischi atti a ridurre Pagina 6 di 130

7 Articolazione e gestione del documento Il presente documento unico di valutazione dei rischi è finalizzato oltre che alla individuazione delle misure di prevenzione e più in generale alla organizzazione del sistema di prevenzione aziendale, soprattutto all individuazione delle misure atte ad eliminare le interferenze (così come previsto dall art 26 D.Lgs 81/2008). In ordine a quanto affermato e a quanto stabilito dalle norme, il presente documento, inteso nella sua parte più sostanziale, si compone di: Una PARTE INTRODUTTIVA che presenta i contenuti del Documento, i criteri di elaborazione e tutto quanto serve a comprenderne la struttura e la finalità; Una PARTE RAPPRESENTATIVA L'AZIENDA (Committente ed appaltatrice) nel senso più ampio del termine, che ne descrive gli aspetti organizzativi generali. Una seconda parte, dedicata alla sede oggetto dell appalto, ne descrive l'organizzazione nella sua globalità, i funzionigrammi aziendali, i riferimenti ai regolamenti interni che promuovono le azioni di prevenzione e la descrizione delle politiche generali per la prevenzione dei rischi nell'azienda stessa; Una PARTE VALUTATIVA che identifica i fattori rischio da interferenze; in essa vengono altresì individuati i lavoratori esposti e riportate tutte le informazioni che consentono di: 1. redigere un cronoprogramma delle attività; 2. individuare le aree di interferenza; 3. individuare le misure di prevenzione e di protezione dai rischi dovuti alle interferenze; 4. predisporre un piano indicativo relativo ai costi per la sicurezza (costi preventivati affinché le misure previste siano messe in atto in maniera efficace). Il documento unico di valutazione del rischio non può considerarsi un documento statico; è invece un documento dinamico che necessita di aggiornamento in caso di appalti, subappalti, forniture e posa in opera intervenuti successivamente o in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità operative dell'opera o del servizio che dovessero intervenire in corso d'opera. L obbligo di pianificazione della sicurezza a carico del committente non è relativo ai soli appalti interni, ma anche nel caso di affidamento dei lavori o servizi rientranti nell ambito dell intero ciclo produttivo dell azienda. Pagina 7 di 130

8 Criteri e metodologia seguiti Il presente documento è stato redatto ai fini di quanto disposto dall art.26 del D.Lgs. 81/2008. Esso costituisce il risultato della valutazione dei rischi coordinata tra Committente ed Appaltatore, con particolare riferimento ai rischi di interferenza, e stabilisce le misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per il controllo dei rischi stessi. Alla definizione di dette misure si è pervenuti attraverso un processo di valutazione che si è svolto secondo le seguenti fasi: 1. Verifica dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori loro affidati. La verifica dell idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, che il committente è obbligato ad effettuare, si è esplicata con il richiedere e controllare che gli appaltatori e subappaltatori fossero in possesso di requisiti quali l iscrizione alla Camera di commercio, la certificazione sulla regolarità contributiva, la documentazione relativa agli adempimenti del D.Lgs.81/2008, ecc. 2. Comunicazione di dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui le imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono destinati a operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Nel documento, denominato Fascicolo sicurezza degli appalti (Allegato 1), vengono riportati: la valutazione dei rischi per i luoghi di lavoro del committente le misure di prevenzione adottate le misure stabilite per la gestione delle emergenze le procedure ed i regolamenti di sicurezza per gli appaltatori. 3. Cooperazione con gli appaltatori per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto. 4. Coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori attraverso lo scambio di informazioni reciproche. Pagina 8 di 130

9 Al fine di consentire la corretta gestione della procedura di coordinamento e cooperazione, l appaltatore ha fornito, oltre alle informazioni di cui sopra, copia del documento della sicurezza per l esecuzione delle lavorazioni presso il sito del committente (leggasi piano operativo della sicurezza POS, ove previsto) specifico per l oggetto dell appalto (allegato al presente documento). Prima della stipula del contratto di appalto, il committente e l appaltatore hanno effettuato sopralluoghi e riunioni specifiche, allo scopo di cooperare all attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto e per coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, preoccupandosi di attuare un opera di informazione reciproca anche al fine di eliminare i rischi dovuti ad interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell esecuzione dell opera complessiva. Al fine di non compromettere la validità delle misure di prevenzione e protezione adottate, la Ditta appaltatrice non potrà subappaltare i lavori senza preventiva comunicazione ed approvazione del committente. 5. Elaborazione del documento unico di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze. Terminata la fase preliminare di ricognizione dei rischi, il committente ha redatto il presente documento unico di valutazione dei rischi di interferenza (DUVRI), in cui sono descritti, per quanto di rilievo ai fini della prevenzione nella gestione dell appalto: luoghi ed attività svolte dal committente nella sede oggetto d appalto attività svolte dall appaltatore rischi derivanti dalle interferenze tra le attività misure di prevenzione e protezione stabilite di comune accordo per l eliminazione dei rischi da interferenza per l oggetto dell appalto, ivi incluse quelle necessarie per la presenza di ulteriori appaltatori Pagina 9 di 130

10 Normativa di riferimento D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge 11 Febbraio 1994, n. 109 ; Decreto Ministero lavori Pubblici 19 aprile 2000, n. 145 Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici ai sensi dell'articolo 3, comma 5, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni D.P.R. 20 agosto 2001, n. 384 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di spese in economia ; D.P.R. 3 luglio 2003, n. 222 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell'articolo 31, comma 1, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 (novellato nell art. 131 del D.Lgs. 163/2006); Linee Guida Itaca per l applicazione del D.P.R. 222/2003, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 1 marzo 2006;D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE ; Determinazione dell Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici n. 4 del 26 luglio 2006; Schema di regolamento di esecuzione e attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 dicembre 2007; Legge n. 123 del 3 agosto 2007 (Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia), Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 24 del 14 novembre 2007;Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. D.Lgs 81/2008: Articolo 26: Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione (rif.: art. 1, comma 2, lett. s., n. 1, l. n. 123/2007; art. 7 d.lgs. n. 626/1994 modificato dalla l. n. 123/2007) Determinazione dell Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 3 del 5 marzo Pagina 10 di 130

11 SEZIONE 2 L AZIENDA APPALTANTE Pagina 11 di 130

12 Dati identificativi SOCIETÀ Indirizzo Provincia di Cagliari INDIRIZZO CITTA' - C.A.P. PROVINCIA Viale Ciusa 17/21 Cagliari Ca Telefono RIF. TELEFONICO FAX Attività L attività lavorativa svolta è quella di ufficio Organo di Vertice Informazioni generali L ente pubblico Provincia di Cagliari risulta organizzato in settori/assessorati con competenze specifiche, da cui dipendono le diverse professionalità, con a capo vari dirigenti di servizio. Servizi Sulla base del Testo unico approvato con decreto legislativo 267 del 2000 sull'ordinamento degli enti locali, spettano alla Provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino varie zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nei seguenti settori: a. difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità; b. tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; c. valorizzazione dei beni culturali; d. viabilità e trasporti; e. protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali; f. caccia e pesca nelle acque interne; g. organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi, delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore; h. servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; Pagina 12 di 130

13 i. compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; j. raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa egli enti locali Spettano alla Provincia compiti di organizzazione. In particolare: raccoglie e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della regione; concorre alla determinazione del programma regionale di sviluppo e degli altri programmi e piani regionali secondo norme dettate dalla legge regionale; formula e adotta, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi del programma regionale di sviluppo, propri programmi pluriennali sia di carattere regionale che settoriale e promuove il coordinamento dell'attività programmatoria dei comuni. La provincia, inoltre, predispone ed adotta il piano territoriale di coordinamento che, ferme restando le competenze dei comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, determina indirizzi generali di assetto del territorio e, in particolare, indica: le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti; la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione; le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque; le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali. Pagina 13 di 130

14 SEZIONE 3 SEDE OGGETTO DEGLI APPALTI Pagina 14 di 130

15 Dati identificativi SOCIETÀ Indirizzo Provincia di Cagliari INDIRIZZO CITTA' - C.A.P. PROVINCIA Vico XIV San Giovanni 10 Cagliari Ca Telefono RIF. TELEFONICO FAX Attività L attività lavorativa svolta è quella di fornitura di testi al pubblico per la consultazione Organo di Vertice Organizzazione della sicurezza STRUTTURA ORGANIZZATIVA LA SICUREZZA Datore di Lavoro Dirigenti delegati R.S.P.P. Medico Competente R.L.S. Antonina Sanna Pierpaolo Pia, Alessandro Simbola, Alberto Piludu ENTI DI VIGILANZA COMPETENTI PER TERRITORIO SPRESAL Isp. del Lavoro Cagliari (Via lo Grasso, Cagliari) SPL/SIL Cagliari (Via Emilio Pirastu, Cagliari) Com. Provinciale VV. FF. C.P. VVFF - CAGLIARI (V.LE MARCONI KM CAGLIARI ) Class.ne Ex DM 388/2003 B Pagina 15 di 130

16 Descrizione del sito L'edificio in oggetto è ubicato a Cagliari, in Vico XIV San Giovanni, al piano terra di un edificio civile composto da n. 4 piani fuori terra. L immobile confina con altri edifici ad uso abitativo. All esterno della biblioteca è presente una zona pavimentata che confina direttamente con il Vico San Giovanni All interno della stessa non sono presenti scale e/o ascensori. La struttura è in muratura, il pavimento è rivestito con mattonelle in gres e le pareti con materiale plastico di rivestimento. Sono presenti infissi esterni in alluminio ed infissi interni in legno. Nella biblioteca sono presenti alcuni uffici, una zona lettura, una zona consultazione, la sala convegni, la zona deposito libri, un ripostiglio, un deposito ed i servizi igienici per il personale e per il pubblico. Descrizione delle attività L attività lavorativa svolta è quella di fornitura di testi al pubblico per la consultazione Rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell appalto Si rimanda all Allegato 1. Pagina 16 di 130

17 SEZIONE 4 ELENCO DEGLI APPALTI Pagina 17 di 130

18 ELENCO DEGLI APPALTI RIF. CONTRATTO/ ORDINE N. OGGETTO APPALTO DATA STIPULA DITTE APPALTATRICI DURATA Vigilanza Pulizia degli stabili, custodia, attività di usciere, accettazione e accoglienza pubblico Pulizia degli stabili servizio antinsetti via Pessagno Attività di usciere e manutenzione del patrimonio e della viabilità Pulizie degli asili Giardinaggio Servizio di guardiania, giardinaggio e manutenzione del parco di Monte Claro Controllo e lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell uomo, degli animali e delle piante Servizio di conduzione e manutenzione e ordinaria degli impianti di climatizzazione a servizio degli stabili non scolastici Pagina 18 di 130

19 SEZIONE 5 LE IMPRESE APPALTATRICI Pagina 19 di 130

20 Dati identificativi Identificativo azienda Indirizzo Telefono/fax Settore produttivo Datore di lavoro Attività/missione aziendale Referente per i lavori in appalto Numero unità lavorative Numero unità territoriali RSPP ASPP RLS Medico Competente Pagina 20 di 130

21 Informazioni e disposizioni generali dell appalto OGGETTO L APPALTO Servizio di vigilanza triennale delgi stabili della Provincia di Cagliari, comprensivo dell estensione della vigilanza fissa presso lo stabile di Via Giudice Guglielmo DURATA L APPALTO AREA LAVORI Vico XIV San Giovanni 10 PIANO Stabile Provinciale denominato Se.Si. sito nel Vico XIV San AREA SPECIFICA Giovanni 10 NUMERO LAVORATORI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI IN APPALTO) Una Guardia Giurata per il servizio di ronda ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE --- SQUADRA ANTINCENDIO SQUADRA PRIMO SOCCORSO Non trattandosi di postazione fissa non è prevista Non trattandosi di postazione fissa non è prevista ORARIO DI LAVORO Il servizio di ronda avviene sempre nelle ore notturne ossia nella fascia oraria quando non è presente il personale del Committente in servizio. PERIODICITÀ DEI LAVORI QUOTIDIANA Ronda notturna dalle ore 22,00 alle ore 06,00 SETTIMANALE MENSILE TRIMESTRALE Pagina 21 di 130

22 INIZIO DEI LAVORI (PER NUOVI CONTRATTI) Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno dei luoghi di lavoro del Committente, da parte dell impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dal Committente, dell apposito verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento (allegato al presente DUVRI) INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI LAVORI Si stabilisce che il rappresentante del Committente ed il rappresentante incaricato della ditta appaltatrice, per il coordinamento degli stessi lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all implementazione del presente documento Pagina 22 di 130

23 Descrizione sommaria dell attività svolta Vengono svolti quotidianamente controlli ispettivi di ronda notturna dalle ore alle dal Lunedì alla Domenica. Pagina 23 di 130

24 fasi lavorative e identificazione dei rischi CATEGORIA: Servizi Informazioni generali FASI DI LAVORO : F1: Ronda notturna F1 Ronda notturna MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE Il servizio viene svolto da una Guardia Giurata automontata collegata costantemente con la Centrale Operativa mediante radio veicolare e cellulare che tutte le notti nella fascia oraria esegue il controllo dello stabile lungo il suo perimetro controllando gli accessi principali e le finestre affinché sia tutto chiuso regolarmente e non ci siano segni di effrazione MACCHINARI E ATTREZZATURE Auto di servizio PRODOTTI UTILIZZATI Nessuno RISCHI GENERICI E SPECIFICI Urti, scivolamenti a livello, rischi specifici del luogo di lavoro RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO Nessuno MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 24 di 130

25 Personale impiegato FASE LAVORATIVA: LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO GUARDIA GIURATA DAL LUNEDI AL VENERDI SABATO, DOMENICA E FESTIVI Pagina 25 di 130

26 Dati identificativi Identificativo azienda Indirizzo Telefono/fax Settore produttivo Datore di lavoro Attività/missione aziendale Referente per i lavori in appalto Numero unità lavorative Numero unità territoriali RSPP ASPP RLS Medico Competente Pagina 26 di 130

27 Informazioni e disposizioni generali dell appalto OGGETTO L APPALTO Servizio di pulizia degli stabili provinciali, custodia e uscierato, accettazione e accudienza pubblico DURATA L APPALTO AREA LAVORI PIANO AREA SPECIFICA Tutti Tutti gli uffici e gli ambienti ad essi funzionalmente connessi ed i cortili NUMERO LAVORATORI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI IN APPALTO) ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE SQUADRA ANTINCENDIO SQUADRA PRIMO SOCCORSO ORARIO DI LAVORO PERIODICITÀ DEI LAVORI QUOTIDIANA SETTIMANALE spazzatura con aspirapolvere (o con mezzi che evitino il sollevarsi della polvere), raccolta di tutte le materie di rifiuto e delle immondizie; spolveratura a rotazione degli scaffali e dei libri; lavaggio e disinfezione accurata dei sanitari. Disinfezione dei tavoli e delle sedie mediante alcool. Presenza dalle ore alle di un operatore, al fine di garantire la pulizia degli ambienti anche in caso di piccoli eventi accidentali. pulizia dei cortili e dei garages; Pagina 27 di 130

28 BISETTIMANALE a) pulizia delle finestre, con lavaggio dei vetri (per la cui pulizia non necessitano ponteggi esterni e/o smontaggio dei serramenti), dei lampadari, delle porte; b) pulizia particolarmente approfondita delle stanze, con spostamento di scrivanie e piccoli mobili; c) accurata pulizia dei telefoni e degli interruttori con alcool o altro prodotto idoneo; d) pulizia delle terrazze adiacenti agli uffici MENSILE pulizia dei tappeti e della moquette, come indicato oltre; b) pulizia dei vetri e delle finestre per cui è necessario lo smontaggio dei serramenti e per le parti non apribili; c) pulizia interna degli armadi, librerie e mobili contenitori vari, previa rimozione delle pratiche, che dovranno essere spolverate e rimesse a posto TRIMESTRALE pulizia delle pareti (incluse le piastrelle dei bagni, da pulire con idonei detersivi), dei soffitti, delle sporgenze e zoccolature ANNUALE lavaggio di tutte le tende: le tende presenti nei vari stabili possono essere di tessuto, ignifughe o plastificate. Il lavaggio, a seconda del tipo di tenda, dovrà essere eseguito ad acqua o a secco, inoltre sarà cura della ditta aggiudicataria provvedere allo smontaggio e al rimontaggio delle stesse. Lavaggio dei tappeti INIZIO DEI LAVORI (PER NUOVI CONTRATTI) Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno dei luoghi di lavoro del Committente, da parte dell impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dal Committente, dell apposito verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento (allegato al presente DUVRI) Pagina 28 di 130

29 INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI LAVORI Si stabilisce che il rappresentante del Committente ed il rappresentante incaricato della ditta appaltatrice, per il coordinamento degli stessi lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all implementazione del presente documento Pagina 29 di 130

30 Descrizione sommaria dell attività svolta La ditta esegue quotidianamente la pulizia dei locali mediante aspirazione della polvere. Assicura la sostituzione periodica delle buste di plastica nei cestini, la distribuzione dei rotoli di carta igienica, carta asciugamani e sapone liquido negli appositi contenitori, avendo cura di garantire la presenza giornaliera di tale materiale. Provvede, inoltre, al posizionamento di fontanelle refrigeranti con relativi boccioni d acqua e bicchieri in plastica. E assicurata la presenza quotidiana di un operaio dalle ore alle ore 12.00, al fine di ripristinare immediatamente la pulizia dei locali in caso di eventi imprevisti. E svolto anche servizio di custodia attività di usciere, accettazione e accoglienza del pubblico. Pagina 30 di 130

31 fasi lavorative e identificazione dei rischi CATEGORIA: Servizi Informazioni generali FASI DI LAVORO : F1: Pulizia quotidiana degli ambienti F2 : Pulizia periodica degli ambienti F3 : Custodia attività di usciere e accettazione pubblico F1 Pulizia quotidiana degli ambienti MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede la spazzatura mediante sistema aspirapolvere e detersione delle superfici (tavoli e sedie, etc) MACCHINARI E ATTREZZATURE Attrezzature manuali: carrello multiuso, scala, aspirapolvere, panni, spugne, scopa e spazzola (allegato 5) PRODOTTI UTILIZZATI Vedi allegato 5 (schede di sicurezza) RISCHI GENERICI E SPECIFICI vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO rischi da deposito attrezzature e cavi elettrici (urto, inciampo), cadute di corpi dall alto nel caso di pulizia finestre, lampadari, smontaggio e rimontaggio tende, ingombri delle vie di transito MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 31 di 130

32 F2 Pulizia periodica degli ambienti MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede il lavaggio delle superfici finestrate, dei lampadari, delle pareti e dei soffitti, lo smontaggio e rimontaggio delle tende MACCHINARI E ATTREZZATURE Attrezzature manuali: panni e spugne per la detersione delle finestre e dei lampadari, bracci telescopici per soffitti e pareti, scale portatili PRODOTTI UTILIZZATI Vedi allegato 5 (schede di sicurezza) RISCHI GENERICI E SPECIFICI vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO rischi da deposito attrezzature (urto, inciampo), cadute di corpi dall alto, ingombri nelle zone di transito MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 32 di 130

33 F3 Custodia, attività di usciere MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede la presenza di operatori all ingresso di ogni piano dello stabile al fine della custodia dello stesso nelle ore dalle alle 22.00, e del servizio informazioni al pubblico quando necessario MACCHINARI E ATTREZZATURE Nessuna PRODOTTI UTILIZZATI Nessuno RISCHI GENERICI E SPECIFICI vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO nessuno MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Nessuno Pagina 33 di 130

34 Personale impiegato FASE LAVORATIVA:F1 LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO FASE LAVORATIVA:F2 LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO FASE LAVORATIVA:F3 LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO Pagina 34 di 130

35 Dati identificativi Identificativo azienda Indirizzo Telefono/fax Settore produttivo Datore di lavoro Attività/missione aziendale Referente per i lavori in appalto Numero unità lavorative Numero unità territoriali RSPP ASPP RLS Medico Competente Pagina 35 di 130

36 Informazioni e disposizioni generali dell appalto OGGETTO L APPALTO Manutenzione ordinaria dei manufatti presenti nelle pertinenze stradali, uscierato, accoglienza, contatto con il pubblico, segreteria e protocollo, piccola manutenzione, pulizia e facchinaggio DURATA L APPALTO AREA LAVORI PIANO AREA SPECIFICA Tutti Tutti gli uffici, e gli ambienti ad essi funzionalmente connessi NUMERO LAVORATORI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI IN APPALTO) ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE SQUADRA ANTINCENDIO SQUADRA PRIMO SOCCORSO ORARIO DI LAVORO PERIODICITÀ DEI LAVORI Pagina 36 di 130

37 QUOTIDIANA Apertura e chiusura di locali o plessi assegnati in custodia; conduzione, verifica dell efficienza e custodia di veicoli di servizio per il trasporto di persone o cose; trasporto e consegna o recapito di materiali, suppellettili, fascicoli, corrispondenza ed altro sia all interno della sede di servizio che all esterno; interventi di piccola manutenzione e pulizia che non comportino abilità corrispondenti qualifiche di tipo specialistico; trasporto, sia all interno della sede di servizio che all esterno, di mobili, macchine per ufficio, suppellettili voluminose, documentazione cartacea ed altri oggetti presenti negli uffici INIZIO DEI LAVORI (PER NUOVI CONTRATTI) Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno dei luoghi di lavoro del Committente, da parte dell impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dal Committente, dell apposito verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento (allegato al presente DUVRI) INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI LAVORI Si stabilisce che il rappresentante del Committente ed il rappresentante incaricato della ditta appaltatrice, per il coordinamento degli stessi lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all implementazione del presente documento Pagina 37 di 130

38 Descrizione sommaria dell attività svolta La ditta esegue quotidianamente piccoli interventi di manutenzione e la pulizia dei locali. La ditta inoltre assicura la presenza di operatori incaricati di effettuare operazioni di facchinaggio e movimentazione di attrezzature da ufficio e arredi. E svolto anche servizio di custodia attività di usciere, accettazione, accoglienza del pubblico attività di sportello e altre mansioni e operazioni di tipo ausiliario e di supporto nell ambito dei servizi generali. Pagina 38 di 130

39 fasi lavorative e identificazione dei rischi CATEGORIA: Servizi Informazioni generali FASI DI LAVORO : F1: Manutenzione ordinaria e pulizia degli ambienti F2 : Attività di facchinaggio F3 : Custodia attività di usciere e accettazione pubblico F1 Manutenzione ordinaria e pulizia degli ambienti MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede l esecuzione della manutenzione ordinaria dell edificio e la pulizia degli ambienti MACCHINARI E ATTREZZATURE Attrezzature manuali: utensili manuali, scala, aspirapolvere, panni, spugne, scopa e spazzola (allegato 5) PRODOTTI UTILIZZATI Vedi allegato 5 (schede di sicurezza) RISCHI GENERICI E SPECIFICI vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO scivolamento (pavimentazioni bagnate), rischi da deposito attrezzature e cavi elettrici (urto, inciampo), cadute di corpi dall alto nel caso di manutenzione e pulizia finestre, lampadari, ingombri delle vie di transito, polveri MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 39 di 130

40 F2 Attività di facchinaggio MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede il trasporto di attrezzature e arredi da ufficio MACCHINARI E ATTREZZATURE Transpallet manuali, carrelli PRODOTTI UTILIZZATI Vedi allegato 5 (schede di sicurezza) RISCHI GENERICI E SPECIFICI vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO rischi da deposito attrezzature (urto, inciampo), ingombri nelle zone di transito MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 40 di 130

41 F3 Custodia, attività di usciere MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede la presenza di operatori all ingresso di ogni piano dello stabile al fine della custodia dello stesso nelle ore dalle alle 22.00, e del servizio informazioni al pubblico quando necessario MACCHINARI E ATTREZZATURE Nessuna PRODOTTI UTILIZZATI Nessuno RISCHI GENERICI E SPECIFICI vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO nessuno MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Nessuno Pagina 41 di 130

42 Personale impiegato FASE LAVORATIVA:F1 LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO FASE LAVORATIVA:F2 LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO FASE LAVORATIVA:F3 LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO Pagina 42 di 130

43 .: Dati identificativi Identificativo azienda Indirizzo Telefono/fax Settore produttivo Datore di lavoro Attività/missione aziendale Referente per i lavori in appalto Numero unità lavorative Numero unità territoriali RSPP ASPP RLS Medico Competente Pagina 43 di 130

44 Informazioni e disposizioni generali dell appalto OGGETTO L APPALTO Servizio di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di condizionamento DURATA L APPALTO AREA LAVORI Via Cadello, 9/b PIANO Stabile Provinciale denominato Se.Si. sito nella Via Cadello AREA SPECIFICA NUMERO LAVORATORI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI IN APPALTO) ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE --- SQUADRA ANTINCENDIO SQUADRA PRIMO SOCCORSO ORARIO DI LAVORO PERIODICITÀ DEI LAVORI QUOTIDIANA SETTIMANALE MENSILE TRIMESTRALE Pulizia elettropompe Manutenzione scambiatori, vetilconvettori, e fan coil, pompe di calore, impianti elettrici dell impianto di climatizzazione INIZIO DEI LAVORI (PER NUOVI CONTRATTI) Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno dei luoghi di lavoro del Committente, da parte dell impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dal Committente, dell apposito verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento (allegato al presente DUVRI) Pagina 44 di 130

45 INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI LAVORI Si stabilisce che il rappresentante del Committente ed il rappresentante incaricato della ditta appaltatrice, per il coordinamento degli stessi lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all implementazione del presente documento Pagina 45 di 130

46 Descrizione sommaria dell attività svolta Per tutta la durata del servizio la ditta dovrà effettuare una corretta manutenzione degli impianti termici al fine di: mantenere in buono stato di funzionamento gli impianti di climatizzazione, garantirne le condizioni di efficienza; assicurare che le apparecchiature mantengano le caratteristiche e le condizioni di funzionamento atte a produrre le prestazioni richieste; garantire la totale salvaguardia degli impianti avuti in consegna. La manutenzione programmata prevede: a) Pulizia: per pulizia si intende un azione manuale o meccanica di rimozione di sostanze depositate, fuoriuscite o prodotte dai componenti dell impianto di climatizzazione durante il loro funzionamento ed il loro smaltimento a discarica nei modi conformi alle leggi. Pulizia delle superfici che costituiscono gli involucri esterni degli impianti e degli ambienti destinati ad ospitare le apparecchiature connesse all impianto di climatizzazione. b) Sostituzione delle parti: in caso di non corretto funzionamento di un apparecchiatura o di un dispositivo, verrà effettuata la sostituzione delle parti che risultano alterate nelle loro caratteristiche e che sono causa della non rispondenza dell intera apparecchiatura alle prescrizioni attese. c) Smontaggio e rimontaggio delle singole apparecchiature. d) Controllo: si tratta delle operazioni necessarie al fine di impedire eventuali anomalie che andrebbero ad inficiare l efficienza e il buon funzionamento dell impianto di climatizzazione. e) Controlli e pulizia relativi alle apparecchiature specifiche: verranno effettuati durante la stagione estiva ed invernale e riguardano, gli scambiatori e le UTA, i ventilconvettori e fan coil, le elettropompe e gli impianti elettrici relativi all impianto di climatizzazione. Dette operazioni verranno effettuate con una periodicità mensile e trimestrale secondo le disposizioni del capitolato. Pagina 46 di 130

47 fasi lavorative e identificazione dei rischi CATEGORIA: Servizi Informazioni generali FASI DI LAVORO : F1: Manutenzione apparecchiature impianto di condizionamento F1 Manutenzione impianto di condizionamento MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede il controllo, la pulizia e più in generale la manutenzione degli impianti di condizionamento dello stabile mediante l utilizzo di utensili elettrici portatili e l impianto di saldatura ossiacetilenica MACCHINARI E ATTREZZATURE Utensili manuali ed elettrici (pinze, cacciaviti, trapani manuali,strumenti di misura, etc), scale portatili, impianto saldatura elettrica e ossiacetilenica PRODOTTI UTILIZZATI Nessuno RISCHI GENERICI E SPECIFICI Tagli, contusioni, esposizione a fumi e polveri, radiazioni non ionizzanti RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO Ingombri nelle vie di transito, polveri e fumi di saldatura, caduta di corpi dall alto MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 47 di 130

48 Personale impiegato FASE LAVORATIVA: LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO Pagina 48 di 130

49 Dati identificativi Identificativo azienda Indirizzo Telefono/fax Settore produttivo Datore di lavoro Attività/missione aziendale Referente per i lavori in appalto Numero unità lavorative Numero unità territoriali RSPP ASPP RLS Medico Competente Pagina 49 di 130

50 Informazioni e disposizioni generali dell appalto OGGETTO L APPALTO Servizio di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di condizionamento DURATA L APPALTO AREA LAVORI Via Cadello, 9/b PIANO Stabile Provinciale denominato Se.Si. sito nella Via Cadello AREA SPECIFICA NUMERO LAVORATORI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI IN APPALTO) ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE --- SQUADRA ANTINCENDIO SQUADRA PRIMO SOCCORSO ORARIO DI LAVORO PERIODICITÀ DEI LAVORI QUOTIDIANA SETTIMANALE MENSILE TRIMESTRALE Pulizia elettropompe Manutenzione scambiatori, vetilconvettori, e fan coil, pompe di calore, impianti elettrici dell impianto di climatizzazione INIZIO DEI LAVORI (PER NUOVI CONTRATTI) Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all interno dei luoghi di lavoro del Committente, da parte dell impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dal Committente, dell apposito verbale di sopralluogo, cooperazione e coordinamento (allegato al presente DUVRI) Pagina 50 di 130

51 INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI LAVORI Si stabilisce che il rappresentante del Committente ed il rappresentante incaricato della ditta appaltatrice, per il coordinamento degli stessi lavori affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all implementazione del presente documento Pagina 51 di 130

52 Descrizione sommaria dell attività svolta L attività comprende la pulizia mensile, l ingranaggio, il controllo del premistoppa, delle saracinesche e delle valvole delle elettropompe. Trimestralmente è prevista la pulizia, controllo, eventuale sostituzione dei filtri degli scambiatori e delle UTA, manutenzione dei vetilconvettori e dei fan coil, delle elettropompe, manutenzione delle pompe di calore. Pagina 52 di 130

53 fasi lavorative e identificazione dei rischi CATEGORIA: Servizi Informazioni generali FASI DI LAVORO : F1: Manutenzione apparecchiature impianto di condizionamento F1 Manutenzione impianto di condizionamento MODALITÀ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI OPERATIVE La fase prevede il controllo, la pulizia e più in generale la manutenzione degli impianti di condizionamento dello stabile mediante l utilizzo di utensili elettrici portatili MACCHINARI E ATTREZZATURE Utensili manuali ed elettrici (pinze, cacciaviti, trapani manuali,strumenti di misura, etc), scale portatili PRODOTTI UTILIZZATI Nessuno RISCHI GENERICI E SPECIFICI Tagli, contusioni,esposizione a polveri RISCHI INTRODOTTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO OGGETTO L APPALTO Ingombri nelle vie di transito, polveri, caduta di corpi dall alto MISURE DI PREVENZIONE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE vedi copia del DVR per l esecuzione dei lavori nella sede oggetto appalto (Allegato 4) COSTI LA SICUREZZA Vedi allegato Pagina 53 di 130

54 Personale impiegato FASE LAVORATIVA: LAVORATORE MANSIONE TURNO DI LAVORO Pagina 54 di 130

55 SEZIONE 6 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE LE INTERFERENZE Pagina 55 di 130

56 Orario giornaliero dei lavori attività/tempo (COMMITTENTE) (RONDA NOTTURNA) PRESIDIO DIURNO PULIZIE LOCALI CUSTODIA. MANUTENZIONE E PULIZIA ATTIVITÀ DI FACCHINAGGIO ATTIVITÀ DI CUSTODIA ATTIVITA DI MANUTENZIONE IMPIANTI CONDIZIONAMENTO Note e informazioni di coordinamento: Risulta necessario, soprattutto nel periodo dalle alle 12.00, esercitare un controllo costante sulle attività lavorative degli appaltatori per assicurare il rispetto delle norme di sicurezza, al fine di evitare rischi per i lavoratori. A tal fine dovranno essere responsabilizzati i preposti delle ditte d appalto per l immediata segnalazione al personale della committente delle eventuali anomalie che possano generare situazioni di pericolo. Orario con sovrapposizioni Orario senza sovrapposizioni Pagina 56 di 130

57 AREA DI PIANO TERRA LOCALE: TUTTO LO STABILE Attività svolta da Committente Attività svolta da Attività svolta da Attività Svolta da MISURE DA ADOTTARE ATTIVITÀ D UFFICIO VIGILANZA NOTTURNA MEDIANTE ESTERNA RONDA ATTIVITÀ DI PULIZIA QUOTIDIANA E PERIODICA ATTIVITÀ DI COMMITTENTE: informa i propri lavoratori dei rischi MANUTENZIONE introdotti dagli appaltatori IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO PULIZIA Segnala i pericoli (pavimento bagnato e scivoloso) mediante segnalazione con cartello a cavalletto, posizionato a pavimento nelle zone a monte ed a valle del punto interessato. Il cartello non deve essere rimosso fino al ripristino della situazione normale; non effettua le pulizie nella zona interessata dalla manutenzione delle apparecchiature di vigilanza Manutenzione impianti condizionamento Recinta la zona di lavoro e mette i cartelli indicanti i lavori in corso. In caso di esecuzione di operazioni di saldatura si premura di allontanare il personale dalla sala e arieggiare la stessa adeguatamente. Pagina 57 di 130

58 AREA DI PIANO TERRA LOCALE: TUTTO LO STABILE Attività svolta da Committente ATTIVITÀ D UFFICIO Attività svolta da Attività svolta da VIGILANZA ATTIVITÀ DI NOTTURNA MEDIANTE PULIZIA RONDA ESTERNA QUOTIDIANA E PERIODICA Attività svolta da. FACCHINAGGIO Attività Svolta da MISURE DA ADOTTARE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE COMMITTENTE: informa i propri IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO lavoratori dei rischi introdotti dagli appaltatori PULIZIE Segnala i pericoli (pavimento bagnato e scivoloso) mediante segnalazione con cartello a cavalletto, posizionato a pavimento nelle zone a monte ed a valle del punto interessato. Il cartello non deve essere rimosso fino al ripristino della situazione normale; non effettua le pulizie nella zona interessata dalla manutenzione delle apparecchiature di vigilanza. In caso di attività polverose utilizza teli di protezione sui ponteggi. Facchinaggio comunica ai settori interessati l interferenza dovuta all attività di trasporto di attrezzature e/o arredi da ufficio Manutenzione impianti condizionamento Recinta la zona di lavoro e mette i cartelli indicanti i lavori in corso. In caso di esecuzione di operazioni di saldatura si premura di allontanare il Pagina 58 di 130

59 Attività svolta da Committente Attività svolta da Attività svolta da Attività svolta da. Attività Svolta da MISURE DA ADOTTARE personale dalla sala e arieggiare la stessa adeguatamente. Pagina 59 di 130

60 SEZIONE 7 COSTI LA SICUREZZA Pagina 60 di 130

61 COSTI LA SICUREZZA (relativi alle sole interferenze) Ditta: Attività: pulizia dei locali descrizione U.M. Prezzo unitario Quantità Totale Delimitazione area di lavoro Rotolo di nastro segnaletico cad 15, ,00 bianco/rosso Segnaletica di sicurezza e armadi contenitori Es. Cavalletto in plastica con segnale (pavimento bagnato e cad 30, ,00 scivoloso) Es. Armadio contenitore di prodotti detergenti (contatto con cad 150, ,00 prodotti chimici) Formazione sicurezza Corso di informazione e formazione sui rischi specifici dei luoghi di lavoro e sulle ora 100, ,00 interferenze TOTALE COSTI SICUREZZA 2.350,00 Ditta: Attività:manutenzione e pulizia dei locali descrizione U.M. Prezzo unitario Quantità Totale Delimitazione area di lavoro Rotolo di nastro segnaletico cad 15, ,00 bianco/rosso Teli di protezione contro le m 2 4, ,00 polveri da applicare su ponteggio Coni di delimitazione m 1, ,00 Segnaletica di sicurezza Es. Cavalletto in plastica con segnale (pavimento bagnato e cad 30, ,00 Pagina 61 di 130

62 scivoloso) Formazione sicurezza Corso di informazione e formazione sui rischi specifici dei luoghi di lavoro e sulle interferenze ora 100, ,00 TOTALE COSTI SICUREZZA 1.000,00 Ditta: Attività:manutenzione e pulizia dei climatizzatori descrizione U.M. Prezzo unitario Quantità Totale Delimitazione area di lavoro Rotolo di nastro segnaletico cad 15, ,00 bianco/rosso Teli di protezione contro le m 2 4, ,00 polveri da applicare su ponteggio/trabattello Coni di delimitazione m 1, ,00 Formazione sicurezza Corso di informazione e formazione sui rischi specifici dei luoghi di lavoro e sulle ora 100, ,00 interferenze TOTALE COSTI SICUREZZA 700,00 Pagina 62 di 130

63 ALLEGATO 1 FASCICOLO SICUREZZA DEGLI APPALTI Pagina 63 di 130

64 FASCICOLO SICUREZZA DEGLI APPALTI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI ESISTENTI presso la sede PROVINCIA DI CAGLIARI sede di Vico XIV San Giovanni 10 MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ADOTTATE REGOLAMENTO GENERALE PER LA SICUREZZA ai sensi dell'art.26 del D.Lgs. 81/2008 Con le presenti note vengono fornite le indicazioni generali circa i rischi specifici esistenti presso la sede PROVINCIA DI CAGLIARI, sita in Vico XIV San Giovanni 10 e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate. Se per qualsiasi motivo le informazioni dovessero risultare insufficienti, vi preghiamo di contattare il Referente per l esecuzione dei lavori / Responsabile del Servizio di prevenzione che potrà fornire ulteriori informazioni. Sottolineiamo inoltre l importanza di continuare tale collaborazione durante l esecuzione dei lavori al fine di rendere effettiva l attuazione delle misure di protezione e prevenzione dei rischi che si rendessero necessarie in relazione alle situazioni affrontate. Persone di Riferimento della Provincia di Cagliari: Datore di Lavoro per la Sicurezza: Referente per la Sicurezza R. S. P. P.: Pagina 64 di 130

65 Rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell appalto Ai fini della conoscenza dei potenziali pericoli presenti nella sede oggetto dell appalto, si riportano di seguito le macro-attività che vengono svolte all interno dell edificio e una tabella riassuntiva, suddivisa per Reparti. MACRO ATTIVITÀ Attività d ufficio e fornitura di testi al pubblico per la consultazione. REPARTI/LOCALI Nella Tabella seguente sono sintetizzate le suddivisioni in reparti/locali della sede oggetto dell appalto, utilizzate per l identificazione dei rischi presenti nella sede. PIANO Piano terra REPARTO/LOCALE Uffici, sala consultazione La Tabella seguente riassume le voci relative all'individuazione dei rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell appalto. Tipologia ambiente di lavoro Uffici /sala consultazione Rischi potenziali Elettrico Inciampo Caduta di materiali Incendio Misure di prevenzione e protezione Impianti elettrici conformi Procedure di sicurezza sull uso delle attrezzature Lay-out ambientale postazioni lavoro/attrezzature/prese elettriche Scaffalature ancorate Procedure di deposito/archiviazione in sicurezza Divieto di fumo Procedure di emergenza Presidi antincendio Pagina 65 di 130

66 Tipologia ambiente di lavoro Corridoi Vie di fuga Aree comuni esterne Rischi potenziali Incendio e emergenza Inciampi e urti Misure di prevenzione e protezione Procedure di emergenza Controllo periodico fruibilità percorsi esodo Presidi antincendio Illuminazione di emergenza Cartellonistica di emergenza Controllo periodico sconnessioni pavimentazione Segnalazione passaggi pericolosi Protezione passaggi pericolosi ADEGUAMENTO STRUTTURALE Scheda A1 LOCALIZZAZIONE Livello Stanza Rif. Planimetrico PT UFFICIO DIREZIONE- ACQUISTI PATRIMONIO LIBRARIO-SEGRETERIA Non Conformità Cat. ISPESL Tipologia di Rischio Fonte di Rischio Non Conformità INF_00/IGA_00 Caratteristiche igienico strutturali degli ambienti Superfici vetrate Vetri non in sicurezza Allegato Fotografico Intervento di Adeguamento Misura D'Intervento da DVR Sostituire le superfici vetrate con tipologia corredata di certificazione di sicurezza Descrizione Dettagliata Intervento Applicazione su superfici vetrate esistenti di pellicola in poliestere ad orientamento biassiale rinforzato, su cui viene successivamente posto un adesivo otticamente piatto, tale da Pagina 66 di 130

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