Gli strumen, per il passaggio alla contabilità economico- patrimoniale

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1 Gli strumen, per il passaggio alla contabilità economico- patrimoniale Tommaso Agasis* Politecnico di Milano, Dipar*mento di Ingegneria Ges*onale e.

2 Agenda La situazione normativa: stato dell arte Il quadro di riferimento: o Differenza tra contabilità interna e contabilità esterna o Differenza tra CEP e COFI Il passaggio alla contabilità economico- patrimoniale: la redazione del primo Stato Patrimoniale 2

3 La finalità di un bilancio chiaro (...) un bilancio sano non dipende esclusivamente dalla struttura del bilancio stesso, ma dalle decisioni politiche che attraverso esso si adottano. Eppure, in mancanza di regole che consentano di disporre di conti ordinati, trasparenti e omnicomprensivi, qualunque buona decisione può rischiare di venire frustrata da scelte e comportamenti contraddittori rispetto agli obiettivi. G. Vegas, Il nuovo bilancio pubblico, Il Mulino (2010), p. 22.

4 La situazione normativa: stato dell arte 4

5 Situazione normativa: stato dell arte Legge 196/2009 Legge 240/2010 Decreto legislativo 18/2012 In attesa decreto: o Schemi di bilancio o Principi contabili 5

6 La legge 240/2010 La legge 240/2010 impone l utilizzo del bilancio unico Nell'esercizio della delega di cui al comma 1, lettera b), il Governo si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi: o a) introduzione di un sistema di contabilità economico- patrimoniale e analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato di ateneo sulla base di principi contabili e schemi di bilancio stabiliti e aggiornati dal Ministero,( ) garantendo, al fine del consolidamento e del monitoraggio dei conti delle amministrazioni pubbliche, la predisposizione di un bilancio preventivo e di un rendiconto in contabilità finanziaria, in conformità alla disciplina adottata ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196; La distinzione tra bilancio unico e bilancio consolidato 6

7 Aspetti tecnici da presidiare Nella fase di implementazione del bilancio unico, alcune tematiche di ordine tecnico devono essere considerate per ottimizzare la funzionalità dello strumento Temi o Programmazione del bilancio o Gestione finanziaria (ciclo attivo e passivo) o Reportistica interna gestione contabilità analitica o Gestione finanziaria (liquidità) 7

8 Aspetti tecnici da presidiare (2) Programmazione del bilancio o Ruolo del bilancio preventivo o Ruolo del budget differenze con bilancio preventivo o Controllo dell andamento della gestione Gestione ciclo attivo e passivo o Soggetti incaricati di operare praticamente sul bilancio o Ripartizione delle responsabilità/competenze o Possibilità di individuazione delle entrate per destinazione (articolazione interna) o Gestione unitaria delle procedure di pagamento 8

9 Aspetti tecnici da presidiare (3) Reportistica interna gestione contabilità analitica o Quali tipi di informazione di contabilità interna sono restituibili alle strutture decentrate (in assenza di un proprio bilancio) o Informazioni disponibili per Amministrazione Centrale Gestione finanziaria (liquidità) o Programmazione dei fabbisogni finanziari o Gestione unitaria del c/c o Tesoreria unica e tesoreria autonoma 9

10 Decreto legislativo n. 18/2012 ART. 2 o Le università per la predisposizione dei documenti contabili di cui all'articolo 1, comma 2, si attengono ai principi contabili e agli schemi di bilancio stabiliti e aggiornati con decreto del MIUR, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), in conformità alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, al fine del consolidamento e del monitoraggio dei conti delle amministrazioni pubbliche. 10

11 Il quadro di riferimento Differenza contabilità interna / contabilità esterna Differenza CEP / COFI 11

12 Contabilità interna vs contabilità esterna Contabilità interna: gestione Contabilità esterna: reportistica all esterno (stakeholders) o Un esempio in aula 12

13 Collegamento contabilità esterna / interna Even* ges*onali Decisioni Rilevazioni CEP Rilevazioni COAN Organi di governo Bilancio CDG Report 13

14 Contabilità economico patrimoniale vs finanziaria Dimensioni di analisi o Patrimoniale, economica, finanziaria Il criterio della competenza economica: o Il concetto di costo 14

15 Esempio 1 Il dipartimento XY acquista materiali di consumo (cancelleria, cd, carta, ecc.) presso il proprio fornitore. Il valore della fornitura è pari a L ordine viene emesso il 10 ottobre 2013, mentre il pagamento avviene il 31 gennaio CRITERIO DI COMPETENZA FINANZIARIA 31/12/2013 Redazione del bilancio di esercizio CRITERIO DI CASSA 10/10/2013: Ordine 31/01/2014: Pagamento della fattura

16 Esempio 1 Lo stesso fatto gestionale genera rilevazioni molto diverse in contabilità economica: il principio della COMPETENZA ECONOMICA! 31/12/2013 Redazione del bilancio di esercizio Una parte del costo è di competenza del 2013 (parte di materiale CONSUMATA nell esercizio!) L altra parte di costo è di competenza dell anno successivo 10/10/2013: Ordine 31/01/2014: Pagamento della fattura

17 Esempio 2 Il dipartimento X acquista una fotocopiatrice, del valore di La vita utile (stimata) della fotocopiatrice è di 6 anni. L ordine viene ricevuto il 10 ottobre 2013, mentre il pagamento avviene il 31 gennaio Il pagamento avviene tramite un unico bonifico bancario. CRITERIO DI COMPETENZA FINANZIARIA 31/12/2013 Redazione del bilancio di esercizio CRITERIO DI CASSA 10/10/2013: Ordine 31/01/204: Pagamento della fattura

18 Esempio 2 Per la contabilità economico- patrimoniale, occorre considerare due distinti effetti: o La valorizzazione del bene a patrimonio (contributo durevole all attività economica dell organizzazione); o Il consumo della risorsa nell esercizio in corso (ammortamento). ALLA DATA: 31/12/2013 Rilevazione Immobilizzazione materiale e debito Redazione del bilancio AL TERMINE DELL ESERCIZIO: di esercizio 1) Viene iscrimo il costo legato al consumo della Il valore risorsa del bene nell anno viene iscritto (ammortamento); nello 2) Viene STATO decurtato PATRIMONIALE il valore del bene del medesimo importo 10/10/2013: Ordine 31/01/204: Pagamento della fattura

19 La redazione del primo Stato Patrimoniale 19

20 La redazione del primo Stato Patrimoniale Le questioni importanti o Valorizzazione degli immobili o Valorizzazione dei beni mobili o Definizione crediti/debiti (residui) o Determinazione Fondo di Dotazione o Valorizzazione patrimonio librario o Valorizzazione beni artistici, storici, ecc. 20

21 Patrimonio immobiliare o è necessario procedere ad una stima a valori di mercato, ovvero, se non disponibile, al costo di ricostruzione o al valore catastale. Successivamente occorre determinare il fondo ammortamento cumulato nel tempo, tenendo conto del momento iniziale in cui il cespite ha iniziato ad essere utilizzato in ateneo e della vita utile media per la specifica tipologia di bene. o Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare se il bene immobile risulta essere completamente ammortizzato il fondo di ammortamento sarà pari al valore dello stesso. o Se il bene non risulta interamente ammortizzato, e per il suo acquisto sono stati ricevuti contributi da terzi, va iscritta la residua quota di contributi tra i risconti passivi, al fine di coprire nel tempo gli ammortamenti residui. 21

22 Immobili e terreni di terzi a disposizione o è necessario procedere ad una stima a valori di mercato, ovvero, se non disponibile, al costo di ricostruzione o al valore catastale. o Il relativo valore va imputato nei conti d ordine, salvo i casi in cui l ateneo non abbia diritti reali perpetui su tali beni; in quest ultimo caso anche il valore di tali immobili va imputato tra le immobilizzazioni. 22

23 Beni mobili e patrimonio librario è necessario procedere ad una ricognizione inventariale di ateneo. Successivamente occorre determinare il fondo ammortamento cumulato nel tempo, tenendo conto del momento iniziale in cui il cespite ha iniziato ad essere utilizzato in ateneo e della vita utile media per la specifica tipologia di bene. Se il bene non risulta interamente ammortizzato, e per il suo acquisto sono stati ricevuti contributi da terzi, va iscritta la residua quota di contributi tra i risconti passivi, al fine di coprire nel tempo gli ammortamenti residui. In sede di determinazione del primo Stato Patrimoniale non devono essere ricompresi nella ricognizione i beni già interamente ammortizzati. 23

24 Contributi in c/capitale e Immobilizzazioni finanziarie d) Contributi in conto capitale: o eventuali contributi in conto capitale ricevuti per il finanziamento delle immobilizzazioni vanno inseriti nella voce risconti passivi di stato patrimoniale (solo per la parte a copertura del residuo valore da ammortizzare del cespite). e) Immobilizzazioni finanziarie: o sono iscritte al valore di acquisizione, corretto di eventuali perdite durevoli di valore. 24

25 Residui attivi e passivi Preliminare è la verifica della loro effettiva sussistenza. I residui riconducibili, secondo i principi della contabilità economico- patrimoniale, a crediti e debiti vanno classificati nelle relative poste, altrimenti vanno classificati negli altri fondi per oneri del passivo di stato patrimoniale o nelle diverse riserve di patrimonio netto. o O anche ratei e risconti? Nel tempo poi tali voci verranno utilizzate a copertura dei relativi costi. 25

26 Importante ordini non completati + avanzo Ordini e contratti che al 31/12 dell ultimo esercizio in contabilità finanziaria risultano non ancora legati ad una fattura o ad un compenso: o sono migrati nel nuovo esercizio in competenza, aumentando corrispondentemente l avanzo non vincolato o l avanzo vincolato. Avanzo di amministrazione non vincolato: o è imputato in una riserva utilizzabile denominata riserva derivante da avanzo non vincolato esercizi precedenti ; Avanzo di amministrazione vincolato: o è suddiviso tra le diverse poste di riserva, di fondo o di risconto del passivo di Stato Patrimoniale, attraverso un analisi puntuale delle differenti determinanti. 26

27 Progetti finanziati Occorre determinare il loro stato avanzamento al 31/12 dell ultimo esercizio in contabilità finanziaria. A tal fine, è necessario confrontare i ricavi registrati fino a quel momento a partire dall avvio del progetto con i costi, o nel caso in cui i ricavi siano maggiori dei costi si procede alla valorizzazione del risconto passivo, altrimenti nel caso in cui i ricavi siano minori dei costi si procede alla valorizzazione del rateo attivo. Nel caso di passaggio dalla contabilità finanziaria per cassa alla contabilità economico patrimoniale è possibile sostituire i dati di costo e ricavo con i dati di pagato e incassato. 27

28 Fondo di dotazione e nota integrativa Patrimonio netto di apertura indisponibile: o l eventuale differenza che dovesse emergere tra attivo e passivo va imputata ad una voce indisponibile di Patrimonio Netto Patrimonio Netto di Apertura indisponibile. La redazione del primo Stato Patrimoniale deve essere accompagnata da una specifica Nota Integrativa che illustra dettagliatamente le modalità di contabilizzazione delle singole poste attive e passive. 28

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