BREVE QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE. per FALEGNAMERIE E PICCOLI MOBILIFICI
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1 BREVE QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE per FALEGNAMERIE E PICCOLI MOBILIFICI dott. Giorgio Cipolla Responsabile SPISAL ULSS S.Donà-Portogruaro Le falegnamerie ed i mobilifici sono state considerati spesso nei programmi di prevenzione dei servizi medicina del lavoro e di igiene pubblica: sono state soprattutto considerati i problemi legati alla tutela degli addetti ed ella popolazione nell impiego delle vernici con solvente organico, la prevenzione degli infortuni nel lavoro alle macchine operatrici, la prevenzione delle possibili patologie da polveri di legno. Sono disponibili molti materiali di documentazione in cui sono sviluppati gli argomenti più importanti in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro in questo comparto. Abbiamo comunque pensato utile dare un nostro contributo
2 2 SCHEDA n 1 REQUITI GENERALI DEI LUOGHI DI LAVORO I locali utilizzati come luoghi di lavoro hanno altezza minima 3 m porte e portoni apribili verso l esterno e di larghezza minima 1,20 m pareti e soffitti tinteggiati a tinta chiara pavimenti non sdrucciolevoli, senza buche o avvallamenti e passaggi sgombri vie d uscita ed emergenza facilmente individuabili e raggiungibili 1.6 La temperatura è mantenuta entro valori confortevoli (min. 14 C inverno, max 28 C estate) 1.7 I locali di lavoro sono provvisti di ricambio naturale d aria sufficiente o di ricambio forzato dell aria o di impianto di condizionamento (possibilmente con una superficie aerante in ogni locale non inferiore ad 1/20 della superficie calpestabile) 1.8 I locali di lavoro sono illuminati in modo idoneo, con luce naturale ed artificiale (possibilmente con una superficie illuminante in ogni locale non inferiore ad 1/10 della superficie calpestabile) 1.9 I locali di lavoro sono ben difesi contro gli agenti atmosferici e l umidità 1.10 I servizi igienici (divisi per sesso) sono puliti, riscaldati,con acqua calda e fredda, e dotati di ricambio d aria naturale o forzato Esistono appositi locali spogliatoi per i lavoratori dotati di appositi armadietti puliti, riscaldati, illuminati e dotati di sedie 1.13 I posti di lavoro o il passaggio nelle aree esterne dell azienda sono difesi in modo idoneo contro la caduta di materiali l investimento dei lavoratori
3 3 PREVENZIONE INCENDI SCHEDA n L impianto antincendio è adatto al rischio d incendio presente Se si utilizzano estintori sono in posizione segnalata e facilmente raggiungibile vengono sottoposti a controllo ogni sei mesi 2.4 L impianto antincendio è sottoposto a regolare manutenzione Il silos di contenimento di polveri e trucioli: è dotato di messa a terra è dotato di regolari dispositivi antiscoppio 2.7 Le condotte di aspirazione sono dotate di serrande per separare (manualmente o automaticamente) le varie condotte 2.8 Il deposito di vernici e solventi è realizzato in un locale idoneo dal punto di vista dei Vigili del Fuoco 2.9 Nei luoghi di lavoro sono presenti vie ed uscite di emergenza in numero sufficiente Le vie ed uscite di emergenza sono apribili verso l uscita e non mantenute chiuse a chiave evidenziate da apposita segnaletica con eventuale illuminazione di sicurezza 2.12 Sono presenti almeno due scale distinte di facile accesso (per locali di lavoro con più di 5 addetti e situati su piani) Sono stati previsti dei provvedimenti affinché i lavoratori, in caso di emergenza possano cessare l attività e mettersi al sicuro nell impossibilità di contattare il superiore, prendere misure adeguate per evitare le conseguenze dell incendio
4 4 SCHEDA n 3/1 CUREZZA DELLE MACCHINE Sono state valutate le cause che maggiormente determinano, all interno dell azienda gli infortuni più frequenti gli infortuni più gravi (di maggiore durata e/o con conseguenze invalidanti) Macchine, utensili, apparecchi e impianti (definiti in senso generale come attrezzature di lavoro ) sono installate come previsto dal costruttore utilizzate in modo appropriato sottoposte a regolare e accurata manutenzione corredate da apposite istruzioni per l uso e per la manutenzione 3.7 Le macchine nuove acquistate dopo sono dotate di marchio CE L uso, anche per riparazioni e manutenzioni, di attrezzature di lavoro che richiedano, in base al rischio, specifiche conoscenze e responsabilità è riservato ai lavoratori appositamente incaricati e qualificati Si è provveduto affinché, per ogni attrezzatura di lavoro, i lavoratori addetti siano formati sull uso e sui rischi abbiano a disposizione ogni informazione e istruzione d uso necessaria in condizioni d impiego normali e anche per condizioni anormali prevedibili Gli organi di trasmissione (motore, cinghie, volani, ecc.) delle macchine sono protetti con carter fisso (imbullonato) Le protezioni (es. carterature) che racchiudono organi pericolosi, che debbono essere aperte per regolazioni o manutenzioni, sono dotate di dispositivo di blocco elettrico che: arresti la macchina all apertura della protezione non consenta l avvio con la protezione aperta 3.14 I dispositivi di comando delle macchine sono facilmente identificabili (ad es. pulsante nero=avvio, rosso=arresto, rosso a fungo=arresto in emergenza ) e protetti (incassati) in modo da evitare avviamenti accidentali 3.15 La sega circolare e la squadratrice sono dotate di cuffia di protezione della lama registrabile e di coltello divisore regolabile 3.16 La sega a nastro ha il nastro protetto (ad eccezione del tratto strettamente necessario per il taglio)
5 5 SCHEDA n 3/2 CUREZZA DELLE MACCHINE 3.17 La troncatrice è dotata di semicarter di protezione della lama fisso, di semicarter mobile, di pulsante a uomo presente (la lama gira solo se mantenuto premuto) e di dispositivo per bloccare il pezzo in lavorazione La pialla a filo è dotata di protezione della zona dei coltelli non interessata alla lavorazione (preferibilmente, copertura a molla) 3.19 La multilame è dotata di carter di protezione integrale della zona di taglio e di protezione contro il rifiuto del pezzo alla zona d imbocco 3.20 La squadratrice doppia ha gli utensili inaccessibili o protetti in modo idoneo e la zona di imbocco dei trascinatori del pezzo protetta 3.21 La toupie e la tenonatrice hanno l utensile protetto sia davanti che dietro la guida e il carrello per l avanzamento automatico del pezzo 3.22 Se vengono utilizzate ad albero libero sono presenti altre protezioni 3.23 Cavatrice bedanatrice, fresatrice a catena sono dotate di dispositivo per bloccare il pezzo in lavorazione 3.24 Bordatrice e scorniciatrice sono dotate di protezione degli utensili, dei trascinatori del pezzo e del contenitore della colla 3.25 La pialla a spessore ha una protezione idonea dei coltelli; la protezione è imbullonata o dotata di dispositivo di blocco e di dispositivo contro il rifiuto del pezzo 3.26 La levigatrice a nastro ha i rulli di traino e di rinvio, e la parte di abrasivo non utilizzata per la lavorazione, protetti in modo idoneo 3.27 La calibratrice è dotata di protezione del tappeto di alimentazione (carter fisso laterale) con cilindro folle iniziale di appoggio del pezzo 3.28 Il trapano è dotato di riparo trasparente nella zona del mandrino e di sistema di bloccaggio del pezzo 3.29 L incollatrice a rulli ha un dispositivo di arresto di emergenza che provoca l arresto immediato dei rulli e la contemporanea
6 inversione del moto 3.30 Le macchine sono dotate di arresto di emergenza 6
7 7 SCHEDA n 3/3 CUREZZA DELLE MACCHINE L inchiodatrice ha un dispositivo di blocco del grilletto (sicura) o un tastatore che permette lo sparo del chiodo solo quanto viene premuta sul pezzo (utensile di grosse dimensioni) Le seguenti macchine sono dotate di doppi pulsanti (da manovrarsi contemporaneamente) o di altro sistema di protezione (es. fotocellula) per impedire di introdurre le mani nelle zone pericolose taglierina pressa strettoio 3.35 Per la lavorazione di pezzi di piccole dimensioni sulle macchine (es. toupie, circolare, pialla a filo, ecc.) vengono utilizzate attrezzature apposite, come portapezzi, spingitoi ecc Si è provveduto a proteggere o segregare tutti gli organi lavoratori delle macchine e le relative zone di operazione
8 8 SCHEDA n 4 RISCHIO ELETTRICO 4.1 L impianto elettrico è costruito con componenti aventi un grado di protezione almeno IP E dotato di impianto di messa a terra 4.3 L impianto di messa a terra viene verificato ogni 2 anni 4.4 E dotato di interruttore generale e di interruttore differenziale 4.5 I cavi elettrici sono protetti dagli urti e dall usura Sono dotati di impianto elettrico conforme alla norma CEI 64.2 (con grado di protezione non inferiore a IP 55) la cabina di verniciatura il locale di appassimento dei pezzi verniciati la zona di deposito di vernici e solventi 4.9 I quadri elettrici sono chiusi con serratura a chiave, che non viene lasciata nel quadro stesso La cabina elettrica possiede chiusura a chiave (la cabina viene chiusa a chiave) cartello con divieto di ingresso e contrassegno pericolo di morte recinzione che impedisca di accedere alle parti in tensione vasca per il contenimento di fuoriuscite di olio per trasforrnatori con quantitativo di olio superiore a 500 kg schema elettrico dispositivi per l illuminazione sussidiaria a portata degli addetti tabella con istruzione per i soccorsi da prestarsi agli infortunati 4.17 Gli apparecchi portatili funzionanti a tensione maggiore di 12 V verso terra (25 V per le lampade) non vengono utilizzati in luoghi umidi
9 9 SCHEDA n 5/1 RUMORE 5.1 E stata eseguita la valutazione dell esposizione a rumore dei lavoratori dipendenti Sono state intraprese misure tecniche. organizzative o procedurali per ridurre l esposizione a rumore. Esempi Misure tecniche (esempi): 5.2 Sostituzione delle macchine con altre più recenti e meno rumorose 5.3 Sostituzione degli utensili (lame. frese, coltelli, ecc.) con analoghi insonorizzanti (es. lame accoppiate ecc.) 5.4 Posizionamento di supporti antivibranti sotto le macchine per ridurre il rumore e le vibrazioni 5.5 Posizionamento di materiale fonoisolante e fonoassorbente sulle pareti interne di carter di protezione (es. pialla spessore, scorniciatrice ecc.) Chiusura parziale (carter) o completa (cabina) fonoisolante della zona di lavorazione di macchine ad alimentazione automatica bordatrice scorniciatrice multilame pantografo squadratrice altre(specificare) Impiego di pistole ad aria compressa con ugello insonorizzato 5.13 Applicazione di materiale fonoassorbente su pareti e/o soffitto dei locali di lavoro per diminuire la riflessione del rumore 5.14 Accurata manutenzione degli utensili (lame, frese, ecc. ) 5.15 Insonorizzazione dell impianto di aspirazione dei trucioli
10 10 SCHEDA n 5/2 RUMORE Misure organizzative e procedurali (esempi): 5.16 Modifica alla disposizione delle macchine per separare le lavorazioni vere e proprie dalle zone montaggio, verniciatura, carteggiatura, ecc Separazione di macchine molto rumorose dalle altre 5.18 Riduzione al minimo di lavoratori esposti 5.19 Se, malgrado le misure tecniche, organizzative e procedurali, continuano a esservi livelli di esposizione a rumore (Lep,d) superiori a 90 Decibel, ciò è stato comunicato all organo di vigilanza (S.P.I.S.A.L.) 5.20 I lavoratori esposti a rumore superiore a 85 Decibel (Lep,d superiore a 85 dba) hanno a disposizione ed utilizzano i dispositivi di protezione individuale per l udito (tappi, cuffie) I lavoratori sono stati informati dei livelli di rumore a cui sono esposti delle misure intraprese per diminuire il rischio rumore dell uso corretto di macchine e attrezzi allo scopo di evitare rumori inutili dell uso corretto dei dispositivi di protezione individuale per l udito 5.25 Nell acquisto di nuove macchine dopo l ottobre 1992, sono state privilegiate, in base alla documentazione fornita, quelle meno rumorose
11 11 SCHEDA n 6 VERNICI - COLLE - SOLVENTI 6.1 Le operazioni di verniciatura vengono effettuate in locali appositi, separati dai restanti locali di lavoro in modo da non esporre al rischio senza necessita lavoratori addetti ad altre mansioni 6.2 Le operazioni di verniciatura a spruzzo sono effettuate in apposita cabina aspirante 6.3 Viene eseguita una idonea e periodica manutenzione dell impianto (ricambio acqua, rigenerazione filtri, ecc. ) 6.4 Vengono utilizzate tecniche di applicazione del prodotto verniciante con sistemi a bassa dispersione (es. airless) 6.5 L essiccazione (appassimento, evaporazione dei solventi) viene effettuata in una zona o locale separato ed opportunamente aspirato, senza stazionamento di personale 6.6 Per le operazioni di incollaggio con colle a solvente è prevista una idonea aspirazione localizzata della zona di operazione I fusti con vernici, colle e solventi sono immagazzinati in apposito locale se mantenuti sul luogo di lavoro (per il quantitativo strettamente necessario per le lavorazioni) vengono tenuti ben chiusi correttamente etichettati 6.10 Si privilegia, dove possibile, l impiego di vernici e solventi meno nocivi (vernici ad acqua, ad alto solido, ecc.) 6.11 Per ogni sostanza chimica utilizzata è disponibile in azienda la scheda di sicurezza
12 12 SCHEDA n 7 POLVERI 7.1 Le macchine utensili sono dotate di idoneo impianto di aspirazione delle polveri e dei trucioli 7.2 L impianto di aspirazione è dotato di idonea filtrazione delle polveri, preferibilmente con espulsione dell aria filtrata all esterno dei locali di lavoro 7.3 Viene effettuata una regolare manutenzione di questo impianto Le operazioni di carteggiatura vengono effettuate in cabina aspirata con banco aspirato con carteggiatrici aspirate 7.7 I dispositivi di captazione delle polveri e dei trucioli sono posti il più vicino possibile all attrezzo 7.8 Viene effettuata una rimozione periodica delle polveri nell ambiente di lavoro utilizzando attrezzature per la pulizia come bidoni aspirapolvere o simili
13 13 SCHEDA n 8/1 MANUTENZIONE - STOCCAGGIO DEI MATERIALI - CUREZZA NELLA MOVIMENTAZIONE Manutenzione 8.1 I luoghi di lavoro e le attrezzature vengono sottoposti a regolare pulizia 8.2 I luoghi di lavoro e le attrezzature di lavoro vengono sottoposti a idonea e regolare manutenzione tecnica 8.3 Gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati a prevenire i rischi, vengono sottoposti a regolare manutenzione e controllo 8.4 E previsto un registro su cui vengono annotate le manutenzioni 8.5 Per l accesso a impianti o parti alte di edifici o macchinari sono previste attrezzature idonee (scale a norma, trabattelli, cinture di sicurezza) Movimentazione e stoccaggio 8.6 I soppalchi utilizzati come deposito sono dotati di parapetto con tavola fermapiede e scala a norma per l accesso 8.7 E prevista una targa con l indicazione della portata della soletta 8.8 E prevista una targa con l indicazione della portata sulle scaffalature utilizzate per deposito 8.9 Sono state individuate, e preferibilmente segnalate, le vie di circolazione interne ai luoghi di lavoro e all aperto per la movimentazione delle persone, dei veicoli e dei materiali 8.10 Le vie di circolazione sono mantenute in condizioni di sicurezza per gli addetti 8.11 Se le vie di circolazione sono ingombrate da ostacoli fissi o mobili non rimovibili, tali ostacoli sono segnalati 8.12 Le vie di circolazione per i veicoli passano a distanza sufficiente da porte, portoni, scale, corridoi utilizzati dai pedoni 8.13 Per la movimentazione dei materiali all interno dei locali di
14 lavoro sono utilizzati solo carrelli elettrici 14
15 15 SCHEDA n 8/2 MANUTENZIONE - STOCCAGGIO DEI MATERIALI - CUREZZA NELLA MOVIMENTAZIONE 8.14 Per i luoghi di lavoro (es. aree di deposito materiali) interni ed esterni che presentino pericolo di cadute di oggetti sono prese misure appropriate per la protezione dei lavoratori autorizzati ad accedervi 8.15 Tali zone di pericolo sono segnalate in modo ben visibile 8.16 Sono state adottate le misure organizzative necessarie o si è fatto ricorso ai mezzi appropriati, in.particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori Nel caso in cui la movimentazione manuale non può essere evitata, sono stati organizzati i posti di lavoro in modo che questa movimentazione sia quanto più possibile sicura e corretta
16 16 SCHEDA n 9 SORVEGLIANZA SANITARIA 9.1 Vengono effettuate visite di assunzione per valutare l idoneità specifica alla mansione 9.2 Vengono effettuate le visite mediche previste per legge per i rischi specifici (rumore impiego di solventi, ecc.) 9.3 Gli accertamenti sanitari sono affidati ad un medico competente 9.4 Solo il medico competente ha accesso alla documentazione sanitaria personale dei lavoratori 9.5 E stato organizzato un collegamento con l assistenza medica di emergenza 9.6 Sono presenti, all interno dell azienda, le attrezzature minime di pronto soccorso (cassetta di pronto soccorso) 9.7 E presente una camera di medicazione (solo per aziende industriali con più di 50 dipendenti) 9.8 Sono stati nominati uno o più lavoratori incaricati dei provvedimenti d urgenza di pronto soccorso (qualora il datore di lavoro non provveda direttamente)
17 17 SCHEDA n 10 FORMAZIONE - INFORMAZIONE I rappresentanti dei lavoratori sono stati particolarmente formati sulle loro attribuzioni sui rischi presenti in azienda Sono stati adeguatamente consultati su valutazione dei rischi individuazione, programmazione, realizzazione e verifica degli interventi di riduzione del rischio in azienda formazione dei lavoratori 10.6 Ad essi sono state fornite informazioni e la documentazione aziendale inerente la valutazione dei rischi, le misure di prevenzione, le cause di infortunio e di malattie professionali in azienda, le sostanze pericolose impiegate, l organizzazione del lavoro Ciascun lavoratore è stato adeguatamente formato su i rischi per la sicurezza e la salute relativi alla sua mansione e all attività dell impresa in genere le misure di protezione e di prevenzione adottate i pericoli connessi all uso delle sostanze pericolose (sulla base delle schede di sicurezza) Ciascun lavoratore e stato adeguatamente formato su l impiego corretto dei dispositivi di protezione personale (tappi, cuffie, mascherine, occhiali, ecc.) le procedure interne di pronto soccorso e di lotta antincendio il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione aziendale, del rappresentante dei lavoratori e del medico competente il nominativo dei lavoratori incaricati della lotta antincendio e degli interventi di pronto soccorso e di emergenza I lavoratori incaricati della lotta antincendio degli interventi di pronto soccorso e di emergenza sono stati adeguatamente formati I carrellisti hanno ricevuto un adeguata formazione all impiego in sicurezza dei carrelli elevatori
18 18 SCHEDA n 11 DISPOTIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Sono a disposizione degli addetti dispositivi antirumore (tappi, cuffie, ecc.) guanti e maschera per le operazioni con uso di solventi mascherina per polveri (carteggiatura, ecc.) guanti per la manipolazione di oggetti con rischio di taglio o abrasione scarpe per la movimentazione di carichi pesanti occhiali per l impiego di macchine che producono trucioli 11.7 I DPI posseggono la marcatura CE 11.8 I lavoratori vengono consultati sulla scelta del tipo di DPI più confortevole 11.9 I DPI vengono utilizzati spontaneamente dai lavoratori Si sorveglia che vengano sempre utilizzati in caso di bisogno E previsto un intervento diretto del caporeparto o del titolare se ci si accerta del mancato utilizzo (ad es. richiamo scritto, multa, ecc.) I lavoratori sono stati informati che la legge prevede sanzioni per il non utilizzo dei DPI quando necessario
19 19 SCHEDA n 12 DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA In riferimento al Decreto Legislativo 277/91 (riduzione del rumore in ambiente di lavoro) rapporto di valutazione del rischio rumore registro esposti (per Lep,d maggiore a 90 dba) documentazione che attesti la formazione e l informazione dei lavoratori sul rischio rumore 12.4 Giudizi di idoneità dei lavoratori 12.5 Cartelle cliniche ed accertamenti strumentali in busta sigillata chiusa o in cassetta chiusa tale da poter essere consultata solo dal medico competente e dall Organo di Vigilanza 12.6 Registro degli infortuni Denunce e verbali di verifica impianti di messa a terra (verifica biennale, Mod. B) impianti contro le scariche atmosferiche (ver. biennale, Mod. A) impianti a sicurezza (ver. biennale, Mod. C) apparecchi di sollevamento con portata sup. 200 Kg. (ver. annuale) apparecchi a pressione (verifiche periodiche o libretto) Schede tecniche di sicurezza delle sostanze chimiche impiegate (vernici, solventi, colle, mastici, ecc. ) Certificato di prevenzione incendi (CPI) o Nulla Osta Provvisorio (P) con richiesta del CPI nel caso si impieghi o possegga nell insediamento deposito interno o lavorazione legno per quantitativi superiori a 50 quintali deposito esterno superiore a 500 quintali verniciatura con più di 5 addetti locali adibiti ad esposizione con superficie superiore a 400 mq impianti termici superiori a Kcal depositi con superfici superiori a mq depositi di sostanze infiammabili superiori a 500 Kg Relazione dei sopralluoghi obbligatori effettuati in azienda dal medico competente N NECESSA RIO
20 12.21 Progetto dell impianto elettrico e dichiarazione di conformità Documentazione relativa al Decreto Legislativo n. 626/94 (con la valutazione dei rischi e con l individuazione e la programmazione degli interventi di riduzione del rischio)
21 21 ELENCO TUAZIONI A RISCHIO INDIVIDUATE PRIORITA DI INTERVENTO
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