Mercati verdi. Alessio D Amato DEF. Le fonti potrebbero essere incomplete per motivi di spazio. Per ottenere tali fonti contattare il docente

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1 Mercati verdi Alessio D Amato DEF Le fonti potrebbero essere incomplete per motivi di spazio. Per ottenere tali fonti contattare il docente

2 Certificati Bianchi, Verdi e Neri Certificati Bianchi: incentivano il Risparmio Energetico nell uso Finale i Certificati Verdi incentivano l uso di Fonti Rinnovabili i Certificati Neri (ETS) incentivano la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l Emission Trading. Buona idea?

3 Permessi di emissione trasferibili (strumento basato sugli incentivi economici) Come funziona un sistema di permessi trasferibili? Un permesso è un titolo rilasciato da un apposita autorità preposta alla regolamentazione che attribuisce al legittimo titolare il diritto ad emettere un certo ammontare di inquinamento (per es. 1 permesso = 1 tonnellata di CO2) L autorità ambientale definisce il livello aggregato di inquinamento consentito il numero di permessi da assegnare a ciascun impianto inquinante Totale permessi detenuti dagli impianti = il livello aggregato di inquinamento consentito Ciascun impianto è libero di scegliere quanto inquinare ma, alla fine di ciascun periodo, dovrà riconsegnare (almeno) un numero di permessi corrispondente all ammontare di inquinamento prodotto i permessi sono negoziabili Le imprese con costi marginali di controllo elevati avranno incentivo ad acquistare permessi, quelle con costi marginali bassi avranno incentivo a vendere.

4 EU ETS: caratteristiche Previsti due periodi iniziali di compliance: e Settori coinvolti: Produzione e trattamento di ferro ed acciaio, produzione di cemento, vetro o ceramiche, produzione di energia, carta ecc. 46% delle emissioni correnti di CO2 Allocazione: grandfathering per almeno il 95 % dei permessi nel periodo il 90 % dei permessi nel periodo

5 EU ETS: caratteristiche

6 EU ETS: caratteristiche Ogni Stato membro elabora un Piano Nazionale di Allocazione. Il piano determina la quantità totale di quote da assegnare e le modalità dell assegnazione. La quantità totale di quote da assegnare dovrebbe essere pari all obiettivo di emissioni che ciascun paese si prefigge di raggiungere. Stabilito il numero totale, va poi effettuata la ripartizione tra i settori e, all interno di ciascun settore, tra le aziende. La redazione dei PNA deve seguire i criteri indicati nell annesso III della direttiva La Commissione approva i piani nazionali.

7 EU ETS: come va?

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9 EU ETS: come va? Prezzi molto volatili Allocazioni generose Problemi in termini di credibilità della politica ambientale fissata. Richieste di allentamenti dagli Stati Membri Cause vinte; esempio: La Commissione aveva ristretto il cap della Polonia da 285 a 209 milioni di tonnellate (mancanza di fiducia nei dati). La corte di giustizia ha respinto questa ipotesi.

10 EU ETS: come va?

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12 1. Lo scambio volontario continuerà fino al punto in cui le due imprese non hanno più alcun incentivo ad acquistare o vendere permessi. Il prezzo di equilibrio sarà uguale al costo marginale di riduzione dell inquinamento, uguale per le due imprese. L allocazione risultante sarà efficace rispetto al costo. 2. Tutto ciò è possibile senza la necessità, per le autorità di regolamentazione ambientale, di conoscere i costi di controllo delle singole imprese.

13 Efficacia rispetto al costo L allocazione di un determinato obiettivo di riduzione dell inquinamento è efficace rispetto al costo se i costi marginali di controllo sono uguali tra tutte le fonti inquinanti coinvolte. In tal caso, infatti, i costi totali di riduzione dell inquinamento sono minimizzati La dimostrazione è basata sull idea che se i costi marginali di riduzione dell inquinamento fossero diversi tra due fonti sarebbe possibile far diminuire i costi totali spostando la riduzione dell inquinamento dalla fonte caratterizzata da costi più alti a quella caratterizzata da costi più bassi.

14 Efficacia rispetto al costo CM riduzione (Obiettivo di riduzione = 2) obbligo di riduzione uniforme = 1 Costi totali = = Impresa 1 Impresa 2 14

15 Efficacia rispetto al costo Assumiamo: scambio avviene a un prezzo = 20 Costi totali = = 30 < 45! Impresa 1 Impresa 2 15

16 Efficacia rispetto al costo CM CM b (A b ) CM a (A a ) B D E 0 A t /2 F A t A a A b A t /2 G 0

17 Politiche di controllo dell inquinamento ed efficacia rispetto ai costi 1. Standard sulle emissioni (esempio di politica command-andcontrol). a. Uno standard sulle emissioni è un limite legale sull ammontare di inquinamento che può essere emesso. b. Si tratta di un approccio che, in generale, viola le condizioni di efficacia rispetto al costo 2. Imposte sulle emissioni (strumento basato sugli incentivi economici) a. Un imposta sulle emissioni è un imposta pagata dalle fonti inquinanti su ciascuna unità di inquinamento emessa. b. Ogni impresa ridurrà le proprie emissioni fino al punto in cui il costo marginale di controllo è uguale all aliquota dell imposta generando una allocazione efficace rispetto ai costi.

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19 3. Permessi di emissione trasferibili (strumento basato sugli incentivi economici) Come funziona un sistema di permessi trasferibili? Un permesso è un titolo rilasciato da un apposita autorità preposta alla regolamentazione che attribuisce al legittimo titolare il diritto ad emettere un certo ammontare di inquinamento (per es. 1 permesso = 1 tonnellata di CO2) L autorità ambientale definisce il livello aggregato di inquinamento consentito il numero di permessi da assegnare a ciascun impianto inquinante Totale permessi detenuti dagli impianti = il livello aggregato di inquinamento consentito Ciascun impianto è libero di scegliere quanto inquinare ma, alla fine di ciascun periodo, dovrà riconsegnare (almeno) un numero di permessi corrispondente all ammontare di inquinamento prodotto i permessi sono negoziabili Le imprese con costi marginali di controllo elevati avranno incentivo ad acquistare permessi, quelle con costi marginali bassi avranno incentivo a vendere.

20 ERC ed emissions trading CM CM b (A b ) CM a (A a ) B p b P* p s E D 0 A t /2 F A t A a A b A t /2 0

21 d. Lo scambio volontario continuerà fino al punto in cui le due imprese non hanno più alcun incentivo ad acquistare o vendere permessi. Il prezzo di equilibrio sarà uguale al costo marginale di riduzione dell inquinamento, uguale per le due imprese. L allocazione risultante sarà efficace rispetto al costo. e. Tutto ciò è possibile senza la necessità, per le autorità di regolamentazione ambientale, di conoscere i costi di controllo delle singole imprese.

22 Incentivi all adozione di tecnologie pulite CM 1 CM 2 0 A A 1 * A 2 *

23 * In mancanza delle informazioni rilevanti per determinare il livello appropriato dell aliquota, l utilizzo delle imposte può dar luogo a rilevanti costi sociali (processi per prove ed errori, incertezza ecc.) * Un sistema di imposte sulle emissioni genera incentivi all adozione di tecnologie pulite maggiori di quelli che può generare un sistema ETS necessità di aggiustare i target.

24 Sistemi differenti cap and trade un limite massimo (cap) viene fissato. Si distribuiscono i permessi e poi si rende possibile il commercio (trade) baseline and credit ogni partecipante riceve un credito se si comporta meglio di quanto previsto dalla legge (baseline). 24

25 Allocazione iniziale Asta Permette di raccogliere gettito Le imprese pagano per TUTTE le emissioni Grandfathering Più facilmente implementabile Regala una parte delle emissioni Discrimina i nuovi entranti 25

26 US Acid Rain Programme An example of successful emissions trading: SO2 emissions halved from 1980 levels. Cap at 8.9 million tonnes/year after 2000 Phase 1 ( ): 110 plants to cut emissions by 5Mtonnes Phase 2 (>2000): 800 plants to cut emissions by further 5Mtonnes Implemented through SO2 allowances. 1 allowance=1 ton. Fine = 2000$/ton Most allowances allocated free to existing sources on basis of historical fuel consumption 26

27 Effects of US Acid Rain Programme Costs: Phase 1 costs $ million/year. Estimated saving of 30-50% Sophisticated markets emerged for trading permits Participant Behaviour: % of affected units participated, and 40 million transactions took place Over-compliance they passed the target Low equilibrium price: $66.05/ton instead of the ex ante expected $1500/ton, due to overcompliance 27

28 o Attivi dal Certificati Verdi o Decreto legislativo 16 marzo 1999, n decreto Bersani - si è imposto l obbligo agli operatori che immettono in rete più di 100 GWh/anno che almeno il 2% dell elettricità provenisse da impianti a fonti rinnovabili; o l obbligo è cresciuto dal 2% nel 2001 al 7.55% nel o Domanda determinata dal target; offerta determinata dall effort delle imprese: o i produttori da fonti fossili che non riescono a trasformare ogni anno una percentuale della loro produzione da fossile a rinnovabile devono comprare CV in quantità corrispondente alla quota non trasformata e consegnarla al GSE; o ai produttori da fonti rinnovabili viene concesso, ogni anno, un CV per ogni MWh prodotto, che essi possono commercializzare, cioè cedere ai produttori da fonti fossili che non hanno raggiunto il risultato richiesto. 28

29 Certificati Verdi Ogni CV attesta la produzione di 1 MWh di energia rinnovabile. I CV hanno validità triennale: quelli rilasciati per la produzione di energia elettrica in un dato anno (anno di riferimento dei CV) possono essere usati per ottemperare all obbligo anche nei due anni successivi. In caso di eccesso di offerta il GSE si impegnava ad acquistare i CV in eccesso ad un prezzo predeterminato. (art. 9 Decreto 11/11/ 1999): il prezzo di offerta (del CV) prescinde dalla tipologia della fonte e dell impianto cui sono associati i certificati, ed è pari al valore dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Il prezzo dei certificati verdi nel 2005 è stato pari a circa 145 /MWh, sceso a 85 /MWh in Il sistema è in fase di phasing out, sostituito da un sistema nuovo di tariffe onnicomprensive. 29

30 Certificati Verdi I certificati verdi sono delle commodities commerciabili e intangibili. Garantiscono che un determinato ammontare di energia elettrica è stato prodotto da energie rinnovabili. Sono emessi dai produttori di energia verde, che beneficiano attraverso la vendita dell energia al prezzo di mercato e attraverso la vendita dei certificati presso il mercato dei certificati verdi. L ammontare di energia prodotta da fonti rinnovabili è generalmente stabilito a livello nazionale e successivamente diviso tra i singoli produttori. La presenza del mercato dei certificati permette agli operatori di agire in maniera efficiente.

31 Certificati Verdi Consideriamo due produttori A e B che devono realizzare un obiettivo di produzione pari a q. I produttori hanno curve di costo marginale diverse.

32 Certificati verdi: Vantaggio: capacità di favorire la competizione sul mercato, permettendo a produttori più efficienti e a energie rinnovabili meno costose di emergere. Aspetti negativi : 1. l incertezza riguardo al prezzo futuro dei certificati può aumentare il rischio finanziario a cui sono soggetti i produttori di energia da fonti rinnovabili e disincentivare gli investimenti nel settore; 2. aumenti eccessivi nel prezzo dei certificati nel breve periodo (quando la capacità produttiva totale è insufficiente per raggiungere il livello della domanda stabilito a livello nazionale) generano un rischio per i gestori delle utenze elettriche nazionali e per i consumatori; 3. riguardano tecnologie di produzione che possono trovarsi in differenti stadi di avanzamento. Dal momento che il prezzo pagato dipende dall ammontare di energia generato, indipendentemente dalla fonte rinnovabile utilizzata, è favorito lo sfruttamento di tecnologie più mature (con costi marginali inferiori) inefficienza dinamica nel LP.

33 Problemi con i Certificati verdi All avvio del meccanismo, la domanda superava di gran lunga l offerta: c erano compratori di CV (produttori di energia da fonti convenzionali) e troppo pochi venditori (produttori di energia da fonti rinnovabili). Conseguenza: il GSE intervenne sul mercato vendendo CV virtuali per evitare che i prezzi andassero alle stelle. Poi la produzione da fonte rinnovabile crebbe e i Certificati Verdi disponibili sul mercato divennero troppi. La domanda risultò molto inferiore rispetto a quanto previsto all avvio del meccanismo. Conseguenza: il GSE intervenne nuovamente sul mercato, stavolta acquistando i CV invenduti, evitando il crollo dei loro prezzi.

34 Problemi con i Certificati verdi Nel 2008 furono introdotti i cosiddetti coefficienti di valorizzazione dei Certificati Verdi, attraverso i quali alcune fonti venivano premiate maggiormente, mediante il rilascio di un maggior numero di CV per MWh prodotto. Il Dlgs 28/2011ha prorogato fino al 2016 il meccanismo originariamente transitorio dei ritiri di CV non venduti da parte del GSE ha stabilito la conversione dei CV in tariffe amministrate (il cui valore sarebbe stato poi determinato dal successivo decreto attuativo) a partire dall anno 2016; ha progressivamente ridotto le quote di obbligo di acquisto di CV per i produttori convenzionali, quote che saranno azzerate nell anno Conseguenza: azzeramento dei CV

35 Technology Costi incentivazione Table 5.4. Incentives to electricity generation from renewable sources, Incentive Period Feed-in Premium a Incentive mechanisms All-inclusive FIT a Green Certificate b Annual Cost New Installed Capacity Total Installed Capacity Target Installed Capacity years /MWh /MWh Coefficient Million MW MW MW PV 20 (31-186) ( ) Wind 300 (onshore) 15 (20) ( ) Wind (offshore) 15 (25) 300 ( ) Bioenergy 15 (20) (85-236) Wave, tidal 15 (15-20) 340 ( ) Hydropower 15 (20-30) 220 (96-257) Geothermal 15 (20-25) 200 (85-99) Total a) In brackets: revised rates and incentive periods applicable as from September 2012 for PV and 2013 for the other sources; rates decrease overtime. b) Phased out as from c) Revised target. The original target set in the 2010 REAP was MW Source: Ministry of Economic Development.

36 Certificati bianchi I certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Il sistema dei certificati bianchi è stato introdotto nella legislazione italiana dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 e s.m.i. e prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP). Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP). Le aziende distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere al proprio obbligo realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai certificati bianchi oppure acquistando i TEE da altri soggetti sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica organizzato dal GME. Le unità di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) possono accedere al sistema dei certificati bianchi secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Decreto ministeriale 5 settembre 2011.

37 Certificati bianchi Gli interventi di risparmio energetico realizzati direttamente o promossi indirettamente dai Soggetti Abilitati, vengono Certificati dall AEEG (oggi il GSE) con il rilascio di Titoli (Certificati Bianchi) Soggetti Abilitati: Oltre ai Distributori solo le società di servizi energetici (ESCO), accreditate dall AEEG, possono realizzare interventi che generano CB ma su base volontaria. I CB, o Titoli di Effic. Energ. (TEE), vengono rilasciati in misura pari alla energia primaria risparmiata : 1 CB = 1 tep

38 Cogenerazione La produzione combinata di energia elettrica e calore in uno stesso impianto prende generalmente il nome di cogenerazione. La produzione combinata può incrementare l'efficienza di utilizzo del combustibile fossile fino ad oltre l'80, quindi meno emissioni e meno costi La direttiva 2004/8/CE introduce il concetto di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR), ovvero la produzione combinata di energia elettrica e calore che garantisce un significativo risparmio di energia primaria rispetto agli impianti separati, secondo modalità che, nella normativa italiana, sono definite dal Decreto Legislativo 8 febbraio 2007, n. 20 come integrato dal DM 4 agosto 2011.

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41 Sovrapposizione tra strumenti Detrazioni fiscali del 36% e del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti; Detrazioni fiscali del 20% per l installazione di motori elettrici ad alta efficienza e di regolatori di frequenza (inverter); Sistema dei certificati verdi (CV); Tariffa omnicomprensiva (TFO); Conto Energia per il fotovoltaico (CEF); Certificati bianchi per la cogenerazione ad alto rendimento (CB-CAR) ai sensi del decreto del 5 settembre 2011; Conto Energia Termico (CET). 41 Fonte: Clò (2012)

42 Sovrapposizione tra strumenti Target Emissioni Gap Historical data Scenario media Italian target: 483,3 ETS target (ETS cap) 201,6 non-ets target (national ETS cap) 281,7 Italian GHG emissionsi: 541,6 491,5 501,3 492,3 503,9 506,1 ETS emissions 220,7 184,9 191,5 189,7 201,6 197,7 non-ets emissions 320,9 306,6 309,8 302,6 302,3 308,5 Total gap 58,3 8,2 18,0 9,0 20,6 22,8 ETS gap (private liability) 19,1-16,7-10,1-11,9 0,0-3,9 non-ets gap (public liability) 39,2 24,9 28,1 20,9 20,6 26,8 Acquired CERs 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 Non-ETS net gap 37,2 22,9 26,1 18,9 18,6 24,8 42 Fonte: Clò (2012)

43 Quale fonte incentivare? 43