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1 Newsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Numero 3 GUIDA ALL ACQUISTO DI SPAZZOLINO E DENTIFRICIO Vediamo in questo numero le caratteristiche degli strumenti a nostra disposizione per mantenere in salute la nostra bocca. Per ulteriori chiarimenti e domande è a disposizione la mail diretta La nostra igienista, la dott.ssa Fabiana De Martino, sarà lieta di rispondere. A pag.9 BUONI SCONTO per l acquisto di spazzolini elettrici Z âçzt t àâàà Ä Å É tâzâü É w UâÉÇ atàtäx x fxüxçé ECDH4 WÉààA ctéäé Wâz{ xüé 1

2 wsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Ti stai chiedendo se lo spazzolino elettrico ad alta tecnologia che hai visto è realmente più efficace degli spazzolini normali? Come sono gli spazzolini elettrici che utilizzano batterie? Puoi continuare ad usare lo spazzolino manuale? Gli spazzolini disponibili sul mercato sono di tre tipi: Sono quegli spazzolini che vengono messi in carica su una base collegata alla presa elettrica e per i quali si conserva il manico e si sostituiscono le testine ogni tre mesi. Questi spazzolini differiscono da tutti gli altri per la tecnologia di spazzolamento utilizzata, ovvero oscillatoria e rotatoria (azione di pulizia 3D) o sonica (vibrazioni che creano delle onde d urto che amplificano i normali movimenti di spazzolamento). Possono avere caratteristiche avanzate come diverse modalità di spazzolamento specifiche (ad esempio l'azione per denti sensibili, lo sbiancamento o il massaggio gengivale), un sensore di pressione che segnala una pressione eccessiva di spazzolamento, un timer che consente di tenere conto del tempo impiegato nello spazzolamento di ciascun quadrante della bocca, avvisi digitali che ricordano la necessità di sostituire la testina. Sicuramente sono quelli che assicurano il maggior numero di benefici nella cura della bocca, così come dimostrato da numerosi studi. Lo svantaggio principale è il costo, non solo dell apparecchio di base, ma anche delle testine di ricambio. Diverse persone della stessa famiglia, però, possono utilizzare la stessa base con la propria testina personale, riducendone così i costi. 2

3 Newsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Sebbene somiglino nella forma a uno spazzolino manuale, gli spazzolini alimentati a batteria si caratterizzano per la vibrazione, che ne aumenta l'efficacia creando un onda d urto che aumenta la penetrazione dell attività pulente Hanno le stesse caratteristiche degli spazzolini manuali ma in più presentano una batteria AA integrata, sostituibile in alcuni modelli, un pulsante di accensione sul manico, setole o testine con setole differenziate studiate specificamente per pulsare per effetto delle vibrazioni. Sono economici, costando solo qualche euro in più rispetto a quelli manuali. Questi sono gli spazzolini di base, che probabilmente utilizzi abitualmente, con il manico di plastica e una testina che si differenzia per i vari modelli di setole di nylon. Si tratta della tipologia di spazzolino più comune, che non richiede alcuna sorgente elettrica. Anche se più semplici rispetto a quelli elettrici, hanno comunque setole, manici e testine di caratteristiche diverse che ne migliorano l efficacia. Ma tutte queste caratteristiche si riassumono nel fatto che uno spazzolino deve essere comodamente guidato su tutte le superfici dei denti (questo ad esempio è più semplice con manici senza particolari angolature e con testine piccole) ed avere setole di nylon di qualità e controllate (solo le case più note effettuano questi controlli). Il principale vantaggio di questi spazzolini è quello di essere economici. 3

4 wsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Le setole sono la parte più importante dello spazzolino, perché di fatto sono queste che detergono la superficie dei denti. Devono pulire delicatamente senza graffiare lo smalto e senza traumatizzare le gengive e i colletti dei denti. Il loro spessore, la loro elasticità e la forma arrotondata della punta sono appositamente studiate. Sono preferibili quelle di nylon, che vengono fabbricate con le caratteristiche richieste, mentre le naturali vanno evitate perché oltre ad essere porose e quindi ricettacolo di batteri, hanno spessori e elasticità variabili che non permettono un adeguata e uniforme detersione delle superfici del dente. Inoltre le caratteristiche di elasticità e della punta si perdono con l usura: questo è il motivo per cui lo spazzolino o la testina va sostituita ogni tre mesi, anche se alla vista sembra sia ancora in buono stato! Durezza: quasi tutti i dentisti raccomandano spazzolini con setole medie o morbide. Per chi soffre di sensibilità dentale o gengivale, o per chi si è sottoposto a un intervento dentale, sono consigliati gli spazzolini con setole extra morbide. Molte persone che non soffrono di sensibilità dentale o gengivale, tuttavia, preferiscono setole più dure, perché le ritengono maggiormente efficaci per la rimozione della placca e delle macchie dai denti. In realtà non è così: uno spazzolamento ottimale può essere ottenuto anche con setole morbide o extra morbide. Testina piccola e speciale disegno delle setole progettate per raggiungere anche gli angoli più nascosti della bocca. Setole morbide: scegli uno spazzolino con setole morbide che non aggrediscano denti e gengive. Impugnatura ergonomica: molti spazzolini sono dotati di impugnatura antiscivolo, per una maggiore facilità di utilizzo anche quando lo spazzolino è bagnato. 4

5 Newsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero La tecnica corretta di spazzolamento varia in funzione del tipo di spazzolino usato. Sia gli spazzolini manuali che quelli a batteria lasciano a voi il compito di eseguire la maggior parte del movimento di spazzolamento, muovendo lo spazzolino su tutti i lati dei denti e delle gengive. Al contrario, gli spazzolini elettrici ricaricabili ad azione oscillante-rotatoria fanno quasi tutto da soli, lasciando all utilizzatore solo il compito di spostarli sulle superfici dei denti. Questo sistema di spazzolamento risulta sicuramente più facile ed efficacie ma nel tempo fa perdere la manualità dell uso di uno spazzolino manuale. Per questo motivo, personalmente, consiglio di non abbandonare lo spazzolino manuale, ma di alternarlo di tanto in tanto a quello elettrico. Esistono diversi metodi per lavare i denti con uno spazzolino manuale, ma in ogni caso per un corretto spazzolamento sono necessari due minuti, e cioè 30 secondi per ogni quadrante della bocca (in alto a destra, in alto a sinistra, in basso a destra e in basso a sinistra), e per lo meno due volte al giorno, al mattino e alla sera. 1 passaggio: inizia con le superfici esterne e interne. Tieni lo spazzolino a un angolo di 45 gradi ed effettua brevi passate verticali o rotatorie lungo il dente, partendo dalla linea gengivale. Assicurati di pulire anche i denti posteriori. Posiziona lo spazzolino inclinandolo di 45 gradi contro il margine gengivale e spazzola o ruota allontanandoti dal margine stesso. Spazzola delicatamente l'esterno, l'interno e la superficie di ogni dente con movimenti veloci avanti e indietro. Spazzola delicatamente la lingua per rimuovere i batteri e rinfrescare l'alito. 2 passaggio: è il momento di passare alle superfici di masticazione. Muovi lo spazzolino avanti e indietro lungo queste superfici, mantenendolo piatto. 3 passaggio: una volta raggiunta la superficie interna dei denti anteriori, inclina lo spazzolino in verticale e sfrega delicatamente in su e in giù con la punta dello spazzolino. 4 passaggio: spazzola delicatamente lungo la linea gengivale. 5 passaggio: spazzola la lingua da dietro in avanti per rimuovere i residui di cibo e i germi responsabili dell'alitosi, per un alito più fresco. 5

6 wsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Contrariamente a quanto si possa pensare, l azione pulente dipende essenzialmente dallo spazzolino (azione meccanica), mentre il dentifricio svolge un azione coadiuvante (concettualmente il dentifricio è un sapone), migliorando l azione detergente dello spazzolino, integrandola con ulteriori azioni quali l apporto di fluoro sulla superficie dei denti, la creazione di barriere che ostacolano il deposito della placca, la riduzione della sensibilità dei colletti, l eliminazione di macchie, un alito più fresco, ecc Il dentifricio comunemente e quotidianamente usato dovrebbe possedere questi requisiti: avere un ph intorno a 7; non agire irritando le mucose; possedere un sapore ed un aspetto gradevole; contenere fluoro, elemento chimico che protegge la normale struttura morfologica e chimica del dente e che svolge un azione preventiva nei confronti dell insorgenza della carie; non possedere un potere abrasivo troppo alto. Un buon dentifricio deve possedere un abrasività sufficiente a rendere liscia e lucida la superficie dello smalto ma al tempo stesso non deve essere eccessivamente abrasivo perché in questo caso, con il tempo, provocherebbe danni allo smalto, ai denti ed alle corone dentali. L abrasività del dentifricio è indicata sulla confezione con la sigla RDA: RDA 50 = alta abrasività; RDA 25 = bassa abrasività. I primi quattro requisiti sono presenti ormai in tutti i dentifrici da banco, quelli venduti anche nei supermercati, per cui a parità di potere abrasivo non vi è un metodo per poter scegliere il migliore. Si può, quindi, scegliere quello economicamente più conveniente, senza lasciarsi troppo abbagliare dalle promesse miracolose della pubblicità. L unica avvertenza è di non scegliere un dentifricio particolarmente abrasivo (attenzione ai dentifrici sbiancanti!): un dentifricio con RDA superiore a 50 (e comunque mai superare 100!) va utilizzato solo per brevi periodi per non provocare danni allo smalto. Purtroppo però le aziende non sono obbligate ad indicare sulle confezioni il valore dell RDA e quindi spesso non lo riportano. 6

7 Newsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Oltre al fluoro contengono anche sostanze antibatteriche e altri principi attivi indicati per contrastare la placca batterica e quindi combattere la carie, solitamente si tratta di ioni metallici o di antibatterici organici, come per esempio il triclosan. Contengono sostanze che ostacolano la formazione del tartaro (pirofosfati) ma non sono in grado di eliminare quello già formatosi. Sono utili per quelle persone che nonostante una accurata igiene orale producono tartaro molto velocemente. Indicati per chi soffre di dolori brevi ed intensi a contatto con cibi caldi, freddi o molto zuccherini. Sono poco abrasivi e con principi attivi che formano una barriera capace di chiudere i pori dentali attraverso i quali gli stimoli raggiungono la polpa del dente. Contengono sostanze abrasive e quindi va prestata molta attenzione a questi dentifrici sbiancanti, perché un uso sbagliato, per esempio troppo frequente o troppo energico, può causare dei veri e propri danni allo smalto dentale. È estremamente indicato consultare l'indice RDA se riportato sulla confezione o evitare quelli che non lo riportano. Spesso contengono erbe medicinali (Camomilla, Echinacea) con azione decongestionante, lenitiva e antisettica che possono contrastare le irritazioni gengivali, problema che, però, va sempre affrontato con l' aiuto di uno specialista. I dentifrici medicati vengono prescritti dal dentista in caso di particolari problemi in quanto contengono dei principi attivi mirati a curare determinate patologie. I più comuni sono quelli che contengono clorexidina, una sostanza di sicura efficacia antibatterica ma che può presentare problemi per usi prolungati. Per questo motivo vanno usati per un periodo di tempo limitato e sotto controllo medico. In mancanza di indicazioni speciƥche da parte del Dentista, acquistare il dentifricio che si ritiene più vantaggioso, scegliendo se possibile tra quelli meno abrasivi (RDA <35). Utilizzare dentifrici sbiancanti solo per periodi limitati. Se non si è sicuri dell abrasività del proprio dentifricio, cambiare spesso marca, in modo da utilizzare dentifrici a diverso grado di abrasività. Utilizzare ogni volta piccole quantità di dentifricio in modo da limitare l ingestione di ƪ uoro o altre sostanze Utilizzare dentifrici medicati solo se indicati dal Dentista e solo per il periodo prescritto 7

8 wsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Prima di utilizzare il filo interdentale, lava le mani (dovrai infatti mettere le dita in bocca). Ecco i passaggi da seguire: 1. Utilizza una quantità sufficiente di filo interdentale. Strappa un pezzo di circa 45 centimetri. Sembrano molti, ma è preferibile utilizzare una parte di filo sempre pulita quando si passa da un dente all'altro. Avvolgi la maggior parte del filo attorno all'indice o al medio di una mano (come preferisci), e una piccola parte attorno all'indice o al medio dell'altra (se utilizzi il medio, l'indice rimarrà libero, consentendoti di manipolare il filo). 2. Passa il filo fra i denti: fallo scorrere delicatamente con un movimento a zigzag, senza inserirlo a forza negli interstizi. Avvolgi il filo interdentale attorno a ogni dente in una forma a C, quindi allontana delicatamente il filo dalla linea gengivale fino all'estremità del dente. 3. Srotola e arrotola. Quando passi da un dente all'altro, srotola un pezzo di filo pulito dal dito di una delle due mani; allo stesso tempo, arrotola il filo utilizzato sul dito dell'altra mano. Puoi utilizzare il pollice come guida. 4. Pulisci entrambi i lati. Non dimenticare di passare il filo in corrispondenza della superficie posteriore di ciascun dente. Se la tecnica utilizzata è corretta, la scelta del tipo di filo interdentale da usare diventa solo una questione di gusti personali tra i vari tipi esistenti (in nylon o in teflon, multifilamento o monofilamento, a nastro, aromatizzato, cerato o non ). L'uso di una tecnica corretta contribuirà a rimuovere le particelle di cibo in eccesso e gli accumuli di placca fra un dente e l'altro, aiutandoti a migliorare la salute della tua bocca. Usare circa 45 cm, lasciando un paio di centimetri con cui lavorare. Seguire delicatamente le curve dei denti. 8 Assicuratevi di pulire sotto la linea delle gengive ma evitate di sbattere il filo sulle gengive

9 Supplemento alla newsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Prezzo Studio Con buono

10 Newsletter degli studi dentistici del dott. Paolo Dughiero Leggi le frasi qui sotto: se sono vere trascrivi nella riga in basso la lettera verde, se sono false quella rossa. Invia entro il 31 GENNAIO 2015 la soluzione a dentista@giallo.it. Ogni iscritto alla Newsletter potrà partecipare una sola volta. Tra tutti coloro che avranno inviato la soluzione esatta sarà sorteggiato uno Il vincitore riceverà comunicazione tramite posta elettronica Più la testina di uno spazzolino è grande, meglio pulisce Un buon dentifricio permette di lavare i denti solo una volta al giorno Uno spazzolino elettrico è più efficace di uno manuale Il grado di abrasività di un dentifricio si misura in RDA Le setole in nylon sono migliori di quelle naturali Una corretta igiene dentale comprende la pulizia della lingua La testina di uno spazzolino elettrico va cambiata una volta all anno I dentifrici per denti sensibili hanno un valore RDA più basso di quelli sbiancanti Per pulire correttamente i denti è necessario spazzolarli ogni volta per almeno 4 minuti Il filo interdentale va usato solo quando si hanno particolari problemi Un buon spazzolino è più importante di un buon dentifricio Un dentifricio contenente clorexidina può essere usato quotidianamente B U L I C E T A R R L O F E O N S A N E T A I E Se non vuoi ricevere questa newsletter, invia una mail a dentista@giallo.it con Oggetto: Cancellami 10

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