AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO BOLLETTINO SETTIMANALE ANNO IX - N luglio 1999

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1 AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO BOLLETTINO SETTIMANALE ANNO IX - N luglio 1999 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Dipartimento per l'informazione e l'editoria

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3 SOMMARIO Pag. INTESE E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE 5 Provvedimento n ( A227 ) CESARE FREMURA- ASSOLOGISTICA/FERROVIE DELLO STATO 5 OPERAZIONI DI CONCENTRAZIONE 6 Provvedimento n ( C3546 ) GLENCORE INTERNATIONAL/PORTO VESME 6 Provvedimento n ( C3543 ) RUBIS/IPEM-INDUSTRIA PETROLI MERIDIONALE 11 Provvedimento n ( C3545 ) LIQUIGAS/ULTRAGAS NORD 14 Provvedimento n ( C3547 ) AUTOGRILL/ESERCIZIO COMMERCIALE 18 Provvedimento n ( C3548 ) ERG PETROLI/SHELL ITALIA 20 Provvedimento n ( C3550 ) KATAWEB/UHURU DIGITAL DESIGN 22 Provvedimento n ( C3552 ) VOBITECH/VOBIS MICROCOMPUTER 24 Provvedimento n ( C3556 ) AUTOGRILL/OMINAPPALTI 26 Provvedimento n ( C3559 ) ARNOLDO MONDADORI EDITORE/ATHENA FINANZIARIA 28 Provvedimento n ( C3560 ) PARTESA/TESSARO-MERCANTILE MORETTI 31 Provvedimento n ( C3460B ) PARMALAT/EUROLAT 34 PARERI RESI AI SENSI DELL'ART. 20 (L. 287/90) 55 Provvedimento n ( C3474B ) DEXIA PROJECT & PUBLIC FINANCE INTERNATIONAL BANK/CREDIOP 55 Provvedimento n ( C3535 ) BANCA INTESA/CASSA DI RISPARMIO DI FOLIGNO 57 ATTIVITA' DI SEGNALAZIONE E CONSULTIVA 59 APPALTI PUBBLICI DI FORNITURE DI MATERIALE RADIOGRAFICO (AS178) 59 NORME SULLE DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTE (AS179) 62 PUBBLICITA' INGANNEVOLE 65 Provvedimento n ( PI2354A ) WELLCOM 65 Provvedimento n ( PI2365 ) CLIMATIZZATORE ROVER Provvedimento n ( PI2383 ) CONSORZIO CEPU 75

4 Provvedimento n ( PI2397 ) TEA POMPADOUR 82 Provvedimento n ( PI2422 ) E.L.A. 87 Provvedimento n ( PI2432 ) DOLCE VITA MILANO 93 Provvedimento n ( PI2436 ) TELEPHONE ITALIA 97 Provvedimento n ( PI2437 ) CASA DELL'ARREDAMENTO DI PUGLISI MASSIMO 101 Provvedimento n ( PI2442 ) FINANZIAMENTI AUTOCAR 105 Provvedimento n ( PI2453 ) MIXER BI-BO SANIPLUS 108 Provvedimento n ( PI2472 ) FULL-POINT 113 Provvedimento n ( PI2532 ) AGENZIA IMMOBILIARE FERRARI & MERIZIOLA 117 Provvedimento n ( PI2583 ) STUDIO ING. PALADINO 120 DECISIONI E PARERI DI ALTRI ORGANISMI DI CONTROLLO 123 BANCA D'ITALIA 123 Provvedimento n. 54/A del 25 maggio 1999 DEXIA PROJECT & PUBLIC FINANCE INTERNATIONAL BANK/CREDIOP 123 Provvedimento n. 59/A del 22 giugno 1999 BANCA INTESA/CASSA DI RISPARMIO DI FOLIGNO 126

5 Bollettino n. 25 del 12 luglio INTESE E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE Provvedimento n ( A227 ) CESARE FREMURA- ASSOLOGISTICA/FERROVIE DELLO STATO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 24 giugno 1999; SENTITO il Relatore Professor Giorgio Bernini; VISTA la legge 10 ottobre 1990 n. 287; VISTO il D.P.R. 30 aprile 1998 n. 217; VISTA la delibera adottata in data 28 gennaio 1999, con la quale è stata avviata, ai sensi dell'art. 14 della legge n. 287/90, un istruttoria nei confronti di FERROVIE DELLO STATO Spa (di seguito F.S.) volta a accertare presunte violazioni dell'art. 3 della legge citata, fissando il termine di chiusura del procedimento al 21 ottobre 1999; VISTA la delibera del 26 marzo 1999, con la quale l oggetto del procedimento istruttorio è stato ampliato, contestando a F.S. la presunta violazione dell art. 3 della legge n. 287/90 con riferimento anche al mercato del trasporto combinato di casse mobili e al mercato della gestione degli interporti; VISTI gli atti del procedimento e la documentazione acquisita, da ultimo, in data 9 giugno 1999; CONSIDERATO che una parte delle informazioni richieste non è ancora pervenuta all Autorità e che la documentazione acquisita nel corso del procedimento risulta particolarmente complessa e voluminosa, rendendo quindi necessario un ulteriore approfondimento per valutare la fattispecie alla luce dei nuovi elementi probatori; RITENUTO pertanto opportuno procedere alla proroga del termine di conclusione del procedimento avviato in data 28 gennaio 1999; DELIBERA di prorogare al 16 dicembre 1999 il termine di conclusione del procedimento. Il presente provvedimento verrà notificato agli interessati e successivamente pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera * * * IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro

6 6 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato OPERAZIONI DI CONCENTRAZIONE Provvedimento n ( C3546 ) GLENCORE INTERNATIONAL/PORTO VESME L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 24 giugno 1999; SENTITO il Relatore Professor Giorgio Bernini; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO l atto della società Glencore International AG, pervenuto in data 2 giugno 1999; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti Glencore International GA (di seguito GLENCORE) è una società di nazionalità svizzera, le cui attività prevalenti sono l estrazione, la fusione, la raffinazione e la commercializzazione di metalli e minerali, materiali per la produzione di energia e prodotti per uso agricolo che svolge a livello mondiale direttamente e tramite controllate. Nel 1997, il fatturato consolidato realizzato in Italia da GLENCORE è stato superiore alla soglia di fatturato, prevista dall art. 16, comma 1, della legge n. 287/90 per l insieme delle imprese interessate, ai fini dell obbligo di comunicazione preventiva dell operazione. Porto Vesme Srl (di seguito PORTO VESME) è una società interamente controllata da Enirisorse Spa (di seguito ENIRISORSE). La società, costituita il 5 novembre 1997, ha per oggetto la trasformazione e il commercio di minerali non ferrosi e prodotti della metallurgia primaria nei settori dello zinco e del piombo attraverso il complesso produttivo del Polo Integrato Porto Vesme/San Gavino. Nel 1997, il fatturato realizzato in Italia dal complesso produttivo del Polo Integrato Porto Vesme/San Gavino è stato di 493,9 miliardi di lire. 2. Descrizione dell operazione L operazione comunicata consiste nell acquisizione del controllo da parte di GLENCORE delle attività produttive del Polo Integrato Porto Vesme/San Gavino, relative alla metallurgia primaria nei settori del piombo e dello zinco, attraverso l acquisizione dell intero capitale sociale della società PORTO VESME. Il Polo Integrato Porto Vesme/San Gavino dispone complessivamente di tre impianti produttivi di cui due a Porto Vesme, uno per la lavorazione dei minerali di piombo (Kicvet) e l altro per l elettrolisi dello zinco (Zinco Elettrolitico), e l ultimo impianto a San Gavino per la produzione di piombo mercantile e leghe. L operazione di inserisce nell ambito di un piano di interventi straordinari avviato nel 1992 volto a realizzare il disimpegno di ENI dalle attività di ENIRISORSE. La ristruttutazione societaria e organizzativa ha condotto alla dismissione, negli ultimi anni, delle attività di produzione del piombo (da riciclaggio di batterie

7 Bollettino n. 25 del 12 luglio esauste) svolte presso gli stabilimenti di Paderno Dugnano (Milano) e Marcianise (Caserta), delle residue attività di metallurgia secondaria (catodi di rame e leghe e semilavorati di zinco) dello stabilimento di Porto Marghera e delle attività di chimica inorganica (acido solforico) della società Nuova Solmine Spa. ENIRISORSE controlla anche la società Pertusola Sud Spa di Crotone, attiva nella produzione e la commercializzazione dei semilavorati di zinco (zinco mercantile), della quale è, tuttavia, prevista la dismissione. Nell ambito dell operazione in esame è prevista una clausola di non concorrenza a favore dell acquirente della durata di cinque anni, a partire dalla data in cui il contratto avrà effetto tra le parti. In particolare, è stabilito un generale divieto in capo alle società facenti parte del gruppo ENI a intraprendere una qualunque attività, sul territorio nazionale, nei settori ove è operativa la società PORTO VESME. 3. Qualificazione dell'operazione L'operazione in esame, in quanto comporta l acquisizione del controllo esclusivo di un impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell'ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all art. 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all obbligo di comunicazione preventiva disposto dall'art. 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato a livello nazionale dall insieme delle imprese interessate è superiore a 710 miliardi di lire. Il patto di non concorrenza che intercorre tra le parti riveste natura accessoria all'operazione in esame ed è funzionale all'obiettivo di tutelare il valore della società acquisita, in quanto il campo di applicazione e la sua durata non oltrepassano i limiti di quanto richiesto ragionevolmente dalla realizzazione dell'operazione stessa. 4. Valutazione della concentrazione I mercati del prodotto rilevanti Sotto il profilo merceologico, il settore economico interessato dall operazione in esame è quello della metallurgia primaria, in particolare della trasformazione e commercializzazione di metalli di piombo e di zinco. i) I metalli non ferrosi: piombo e zinco Il settore dei metalli non ferrosi è caratterizzato da una elevata integrazione verticale tra le fasi di estrazione dei minerali di base, di lavorazione (fusione e raffinazione) e commercializzazione dei metalli prodotti. Benché il commercio internazionale dei metalli sia caratterizzato dalla presenza di diversi operatori tra cui gli intermediari indipendenti o acquirenti all ingrosso (quali ad esempio Pechiney World Trade USA), i produttori di metalli, anche tramite reti di agenti, rivestono un ruolo prevalente nella distribuzione dei propri prodotti. Gli acquirenti all ingrosso di metalli svolgono un ruolo di intermediazione sui mercati internazionali tra produttori e grandi consumatori. Negli ultimi anni, i mercati dei metalli sono stati al centro di forti attacchi speculativi che hanno inciso anche sulle disponibilità dei metalli sui mercati. Il complesso di PortoVesme/San Gavino è attivo unicamente nella fase di lavorazione dei metalli di piombo e di zinco. La fase di commercializzazione dei prodotti della metallurgia primaria e secondaria è accentrata in ENIRISORSE. GLENCORE è, invece, presente in tutte le fasi della filiera del piombo e dello zinco. Il piombo e lo zinco sono entrambi prodotti metallurgici non ferrosi, la cui produzione può essere realizzata tramite processi di trasformazione (a base chimica) del minerale estratto allo stato naturale (i solfati) o tramite processi di riciclaggio di manufatti o materiali a contenuto di piombo o zinco variabile. Le previsioni normative a tutela dell'ambiente, emanate a livello comunitario e a livello nazionale, hanno contribuito a sviluppare il processo produttivo consistente nel recupero e riciclaggio di scarti ad alto contenuto di piombo (ad esempio batterie esauste per autoveicoli) aumentando la produzione di piombo cosiddetto secondario. Dal processo di raffinazione dei solfati di piombo e di zinco si ottengono dei concentrati di piombo e di zinco di origine estrattiva anche detti metalli di prima fusione. I successivi processi di lavorazione a cui sono sottoposti i concentrati di piombo o di zinco permettono di ottenere semilavorati e leghe (piombo/zinco mercantile o di seconda fusione).

8 8 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato In ragione delle caratteristiche fisiche, e in particolare della malleabilità, indeformabilità e alta resistenza alla corrosione, il piombo è utilizzato in numerose industrie nella produzione di prodotti diversi (batterie per automobili, laminati per l edilizia, plastica e vernici, antidetonanti per le benzine, rivestimenti di cavi sottomarini e produzioni in ceramica). Lo zinco può essere offerto allo stato puro o combinato con altri metalli. I principali impieghi dello zinco o delle leghe di zinco avvengono nell industria galvanica (zincatura elettrolitica); oppure combinato con il titanio e il rame nel settore edilizio; o ancora, insieme all alluminio, nel settore dell'edilizia, dell'arredamento, dell'abbigliamento (fibbie e bottoni) e nel settore elettrico. Sulla base di una consolidata giurisprudenza comunitaria è possibile affermare che ogni metallo non ferroso costituisce un mercato del prodotto distinto. Le specifiche proprietà fisiche dei metalli, la loro diversa destinazione d uso e il relativo prezzo finale, che si forma sulle principali borse merci internazionali, consentono di rilevare una scarsa sostituibilità tra i metalli dal punto di vista della domanda. ii) Gli altri prodotti ottenuti dalla lavorazione di piombo e di zinco La massa minerale da cui si estraggono piombo e zinco contiene anche altre sostanze tra cui metalli preziosi (in particolare oro e argento) e zolfo (da cui si ottiene l acido solforico). Esistono tre modalità diverse per produrre i metalli preziosi: (i) la prima consiste nella raffinazione diretta dei minerali d oro e d argento estratti in natura; (ii) la seconda nell estrazione dei minerali preziosi contenuti nei metalli non ferrosi (in particolare nel piombo) nel corso del processo di lavorazione a cui sono sottoposti i concentrati di metallo; (iii) la terza comporta il riciclaggio di prodotti finiti o di scarti in cui sono contenuti oro e argento in percentuale variabile. La differente modalità di produzione dei metalli preziosi richiede strutture produttive specifiche. Occorre osservare che nel caso dell estrazione di oro e argento dai concentrati di piombo, le quantità di metalli preziosi ottenute annualmente sono di consistenza limitata e variano a seconda del tenore di oro e argento presenti nella massa minerale di base. Quanto alla produzione di acido solforico, dalla raffinazione dei solfati di piombo e di zinco, oltre ad ottenere i concentrati di piombo e di zinco, si producono anche dei residui esterni di lavorazione (fumi, ferriti, ecc.) che opportunamente trattati consentono la produzione di acido solforico. Il principale impiego dell acido solforico è nell industria dei fertilizzanti per usi agricoli. L acido solforico viene comunque prodotto in larga misura direttamente dalla lavorazione del minerale di zolfo greggio o dello zolfo ottenuto come impurità dalla raffinazione degli idrocarburi (petrolio o gas naturale). Per quanto concerne l operazione in esame, l incidenza della produzione di argento, oro e acido solforico sui ricavi totali di vendita (al netto delle prestazioni) di ENIRISORSE nel 1997, rappresenta complessivamente meno dell 8%. In particolare i ricavi derivanti dalla vendita dell argento concorrono per circa il 5% dei ricavi complessivi di ENIRISORSE, mentre i ricavi derivanti dalla vendita di acido solforico (2,5%) e oro (meno dell 1%) sono inferiori. Si tratta di tre mercati del prodotto distinti, dei quali solo quello della produzione e commercializzazione dell argento può essere considerato rilevante ai fini dell analisi degli effetti dell operazione in esame, data la marginalità e la variabilità della produzione e commercializzazione di oro e di acido solforico di PORTO VESME. In particolare, per quanto concerne il mercato dell argento, anche ove si accetti la definizione più restrittiva del mercato del prodotto coincidente con la sola produzione e commercializzazione dell argento da parte delle imprese di raffinazione dei metalli non ferrosi (escludendo quindi la produzione diretta di argento dai minerali estratti in natura), la valutazione degli effetti dell'operazione di concentrazione indica che l'operazione non arreca alcun pregiudizio alla concorrenza nel mercato rilevante. Per quanto sopra esposto, è possibile individuare i seguenti mercati del prodotto rilevanti: (i) produzione e commercializzazione dei metalli di piombo; (ii) produzione e commercializzazione dei metalli di zinco; (iii) produzione e commercializzazione d argento. I mercati geografici rilevanti Piombo e zinco sono trattati come commodity e scambiati in virtù di contratti di lungo termine o sui mercati internazionali. I prezzi del piombo (puro al 99,9%) e dello zinco Special High Grade, che rappresenta lo standard mondiale, sono determinati in riferimento alle quotazioni degli stessi metalli non ferrosi sulle più importanti borse

9 Bollettino n. 25 del 12 luglio merci internazionali (come il London Metal Exchange) con oscillazioni dovute alle giacenze del metallo e alle transazioni internazionali. I prezzi dei semilavorati e delle leghe di piombo e di zinco, benché non quotati, risentono dell andamento delle quotazioni internazionali dei metalli di prima fusione. Sebbene i costi di trasporto e i diritti di dogana varino in relazione al mercato di destinazione finale, l incidenza delle tariffe di trasporto intercontinentali (circa il 5%) e dei diritti di dogana (circa il 6% in UE) sono contenuti rispetto al prezzo finale dei metalli. In considerazione di ciò, la dimensione geografica di questi due mercati rilevanti può essere considerata mondiale. Anche in relazione all argento è possibile individuare una dimensione mondiale del mercato geografico rilevante. L argento (che trova applicazione in prevalenza nei settori della gioielleria, fotografia e elettronica) è come gli altri metalli preziosi un bene fungibile di facile trasporto agevolmente scambiato in tutto il mondo sulla base di caratteristiche qualitative di purezza riconosciute a livello internazionale. Gli effetti della concentrazione Per effetto delle fluttuazioni del prezzo dei metalli non ferrosi, le quantità di piombo e zinco vendute sui mercati internazionali riflettono, più che la produzione annuale, le politiche di riduzione o accrescimento delle scorte poste in atto dalle imprese che operano nel settore. Nel 1997, GLENCORE ha contribuito alla produzione mondiale di piombo per circa il 4% mentre la sua produzione di metalli di zinco ha rappresentato il 3% circa della produzione complessiva. Quanto alle vendite di GLENCORE, esse sono state pari al 3% nel settore del piombo e all 1% in quello dello zinco. Nello stesso periodo, la produzione di piombo di PORTO VESME è stata pari al 5% e quella di zinco appena superiore al 2%. Le vendite di PORTO VESME di piombo ammontano a circa il 4% delle vendite mondiali mentre per lo zinco la quota scende al 2%. Attraverso l acquisizione delle attività di metallurgia primaria di piombo e zinco di PORTO VESME, GLENCORE consoliderà la propria posizione nella produzione e commercializzazione di metalli di piombo (7%) e di zinco (3%). Tale circostanza non appare comunque in grado di modificare sostanzialmente le condizioni di concorrenza nei mercati interessati. Il settore dei metalli non ferrosi è, infatti, caratterizzato da un elevato grado di integrazione verticale, da una rilevante esposizione alla competizione internazionale e dalla presenza di altri qualificati concorrenti (tra cui i principali sono Pasmico, Cominco Noranda e MIM Holdings) con quote di mercato analoghe a quelle che verrà a detenere GLENCORE. Infine, nel mercato mondiale dell argento ottenuto dalla raffinazione dei metalli non ferrosi, GLENCORE verrà a detenere, a seguito dell operazione in esame, una quota inferiore al 5%. Tale modalità di produzione dell argento non avviene in maniera indipendente dalla lavorazione del piombo e risulta strettamente condizionata dalla qualità della materia prima utilizzata nei processi produttivi principali. A ciò si aggiunga che l attività dell impresa acquisita risente in misura rilevante della concorrenza esercitata dagli operatori presenti nella raffinazione dei minerali d argento estratti in natura. Anche nel mercato dell argento, quindi, l acquisizione di PORTO VESME non comporterà effetti significativi sulla struttura concorrenziale del mercato in esame. RITENUTO, pertanto, che l operazione in esame non determina, ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l istruttoria di cui all'art. 16, comma 4, della legge n. 287/90.

10 10 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell'art. 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell'industria, del Commercio e dell'artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro * * *

11 Bollettino n. 25 del 12 luglio Provvedimento n ( C3543 ) RUBIS/IPEM-INDUSTRIA PETROLI MERIDIONALE L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 24 giugno 1999; SENTITO il Relatore Professor Giovanni Palmerio; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO l atto della società Rubis Sap.a., pervenuto in data 1 giugno 1999; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti RUBIS Sap.a. (di seguito RUBIS) è una società di nazionalità francese che svolge attività di holding di partecipazioni e controlla, con una quota pari al 66% del capitale, la società VITOGAZ SA, che opera direttamente e tramite le proprie controllate, nell'importazione, esportazione, trasformazione, commercio, distribuzione, all'ingrosso e al dettaglio, di prodotti petroliferi. Nell esercizio 1997 RUBIS ha realizzato un fatturato consolidato di circa 257 miliardi di lire. IPEM - Industria Petroli Meridionale Spa (di seguito IPEM) è una società che opera in Italia nella importazione di gas di petrolio liquefatti e nella loro rivendita ad altre imprese. IPEM è controllata congiuntamente da RUBIS, che ne possiede il 50% del capitale sociale e da altre quattro società ("società venditrici") che ne possiedono ciascuna il 12,5%. Nel 1997 IPEM ha realizzato, interamente in Italia, un fatturato di circa 223 miliardi di lire. La società ADRIAFIN Srl (di seguito ADRIAFIN) svolge attività finanziaria ed è partecipata da RUBIS che ne possiede il 50% del capitale sociale e da altri quattro soci, persone fisiche, che ne possiedono ciascuno il 12,5% del capitale sociale. ADRIAFIN controlla, con una quota pari all'80% del capitale sociale, COPEROIL Srl (di seguito COPEROIL), società che presta la propria attività a favore di IPEM presso il porto di Brindisi, occupandosi dello scarico del prodotto GPL dalle navi dei fornitori di IPEM e prestando i servizi necessari, quali quelli di guardiania e antincendio. ADRIAFIN detiene inoltre il 50% del capitale sociale di FIAMMA ADRIATICA Srl (di seguito FA), società attiva nell'imbottigliamento e vendita di bombole di GPL. Il rimanente 50% del capitale sociale è detenuto da un altro socio persona fisica. Nel 1997 COPEROIL e FA hanno realizzato, interamente in Italia, rispettivamente un fatturato di circa 5,5 miliardi e di 2,5 miliardi di lire. 2. Descrizione dell operazione L'operazione consiste in due fasi: a) in una prima fase IPEM acquista l'intero capitale sociale di ADRIAFIN dagli attuali cinque soci (RUBIS e quattro persone fisiche); b) nella seconda RUBIS, che già detiene il 50% del capitale sociale di IPEM, acquista il residuo 50% dalle quattro "società venditrici" (per il 25% direttamente e per il 25% tramite la controllata VITOGAZ).

12 12 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato In tal modo, al termine dell'operazione, RUBIS si trova a detenere, direttamente e indirettamente, il 100% del capitale sociale di IPEM, che a sua volta controlla ADRIAFIN. 3. Qualificazione dell operazione L operazione, in quanto comporta il passaggio dal controllo congiunto al controllo esclusivo di una impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell art. 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all art. 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all obbligo di comunicazione preventiva disposto dall art. 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell ultimo esercizio a livello nazionale dall'impresa di cui è prevista l acquisizione è superiore a 71 miliardi di lire. 4. Valutazione della concentrazione I mercati rilevanti I mercati interessati dall'operazione appartengono a quelli della filiera del GPL. In particolare, il mercato nel quale opera IPEM è quello delle attività di approvvigionamento, stoccaggio e vendita all'ingrosso di GPL. La valutazione dell'operazione deve tener conto anche della presenza della partecipata FA nel mercato della distribuzione di GPL ad usi domestici e di riscaldamento in bombole. Non rilevano, ai fini dell'esame dell'operazione le attività svolte da COPEROIL, che svolge esclusivamente per IPEM servizi strumentali all'attività della stessa. a) Le attività di approvvigionamento, stoccaggio e vendita all'ingrosso di GPL Le attività di approvvigionamento e di stoccaggio di GPL in depositi primari sono funzionali alla successiva fase di rivendita. Le principali fonti di GPL, in Italia, sono rappresentate dalle raffinerie nazionali e dalle importazioni in prevalenza via mare da Algeria, Francia e Mare del Nord. La disponibilità di serbatoi fissi costituiti da depositi costieri di ricezione del prodotto finito e dalle installazioni di rifornimento interne è finalizzata a garantire il successivo smistamento del prodotto. Dal punto di vista geografico, la dimensione del mercato viene valutata in relazione alle zone di influenza dei depositi per rifornire economicamente, ossia minimizzando i costi di trasporto, i mercati di sbocco. La ridotta incidenza dei costi di trasporto sul prezzo finale del GPL, consente di approssimare l'ampiezza del mercato interessato con una dimensione regionale o pluriregionale. Nel caso di specie, il mercato geografico rilevante corrisponde alle regioni del centro-sud dell'italia, dalle quali proviene, in prevalenza, la clientela di IPEM, i cui depositi sono localizzati a Brindisi. In tale mercato IPEM detiene una quota del 23% circa, in concorrenza con qualificate imprese, quali AgipGas, Liquigas Butagas, ITALCOST, Cleam (Kuwait Italia). b) L'attività di distribuzione di GPL ad usi domestici e di riscaldamento In ragione della diversa tipologia del prodotto e delle distinte modalità di distribuzione del combustibile, il settore del GPL destinato a usi domestici e al riscaldamento è distinto in due mercati del prodotto:(i) il mercato della distribuzione del GPL in bombole; (ii) il mercato della distribuzione del GPL in piccoli serbatoi. Infatti, mentre i piccoli serbatoi contengono gas propano, le bombole contengono generalmente miscela. Inoltre, per quanto attiene al processo distributivo, il GPL per piccoli serbatoi, in quanto venduto direttamente alla clientela, richiede all'impresa distributrice la disponibilità di adeguate capacità di stoccaggio e la pianificazione di consegne capillari sul territorio. La distribuzione con impiego di bombole è, al contrario, effettuata dalle imprese distributrici a rivenditori, che a loro volta trattano con il cliente finale. La sostituibilità per il consumatore finale tra le due tipologie è limitata, anche in ragione dell'esistenza di una specifica normativa sulla sicurezza e sull'uso dei serbatoi di GPL (legge 5 marzo 1990, n. 46 e successive modifiche e art. 10 del Decreto Legislativo 11 febbraio 1998, n. 32).

13 Bollettino n. 25 del 12 luglio L'estrema frammentazione della domanda in entrambi i mercati richiede una rete di distribuzione capillare sul territorio, in grado di raggiungere l'utenza domestica. In particolare, la commercializzazione delle bombole di GPL presso gli utilizzatori finali è intermediata dai rivenditori. Il mercato geografico presenta, pertanto, una dimensione che coincide approssimativamente con quella provinciale. Sebbene la distribuzione di GPL abbia dimensione locale, la struttura dell'offerta è caratterizzata dalla presenza, con una quota superiore al 40% del volume totale delle vendite, delle maggiori società di distribuzione, mentre la restante parte dei mercati risulta polverizzata tra varie società di minori dimensioni. Nel caso di specie, il mercato geografico rilevante corrisponde alla provincia di Lecce, ove attualmente la società FA distribuisce quasi tutto il proprio GPL in bombole, detenendo una quota di mercato inferiore al 10%. Effetti della concentrazione L'operazione comunicata non determina effetti significativi nei mercati interessati. Infatti, prima della concentrazione, l'impresa acquirente era presente sul mercato delle attività di approvvigionamento, stoccaggio, e vendita all'ingrosso di GPL solo attraverso l'impresa comune IPEM, della quale acquista il controllo esclusivo. Quanto al mercato della distribuzione di GPL ad usi domestici e di riscaldamento in bombole, la presenza di IPEM e FA nei rispettivi mercati non è tale da modificare in modo significativo le condizioni concorrenziali esistenti. RITENUTO, pertanto, che l'operazione in esame non determina, ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l istruttoria di cui all art. 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell art. 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro * * *

14 14 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Provvedimento n ( C3545 ) LIQUIGAS/ULTRAGAS NORD L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 24 giugno 1999; SENTITO il Relatore Professor Marco D Alberti; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO l atto della società LIQUIGAS Spa, pervenuto in data 2 giugno 1999; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti LIQUIGAS Spa (di seguito LIQUIGAS) svolge attività di acquisto, stoccaggio, miscelazione, imbottigliamento e distribuzione di gas di petrolio liquefatto (GPL), sia sfuso che in bombole. Il capitale sociale di LIQUIGAS è detenuto nella misura del 64% circa dalla società Itafi NV, una finanziaria olandese, e per il 26% circa dalla Compagnie de Gaz de Petrole-Primagaz Sa, società di nazionalità francese, mentre il restante 10% è rappresentato da azioni proprie in possesso della stessa Liquigas. Il fatturato consolidato realizzato in Italia nel 1998 dalla società LIQUIGAS è stato di circa 774 miliardi di lire. ULTRAGAS NORD Spa (di seguito ULTRAGAS NORD) è una società attiva, dal 1 giugno , nella distribuzione di GPL, sfuso e in bombole, nelle regioni del nord e centro-nord Italia. ULTRAGAS NORD è interamente controllata dalla famiglia Piscopo. Il fatturato relativo alle attività conferite a ULTRAGAS NORD è stato, nel 1998, di 90 miliardi di lire circa. 2. Descrizione dell operazione L operazione comunicata consiste nell acquisizione da parte di LIQUIGAS del controllo della società ULTRAGAS NORD, tramite l acquisizione dell intero capitale sociale di quest ultima. Il contratto preliminare di vendita stipulato tra LIQUIGAS e ULTRAGAS NORD dispone, altresì, la conclusione di un contratto avente ad oggetto il transito di prodotto (GPL) sul deposito costiero di Napoli di proprietà della società Italcost Spa, controllata congiuntamente dalle famiglie Piscopo e Zavatti. Il contratto, di durata biennale, consente a LIQUIGAS, subordinatamente alla capacità operativa dell impianto, di far transitare un quantitativo minimo di tonnellate di GPL all anno. Nell ambito dell operazione in esame è prevista una clausola di non concorrenza a favore dell acquirente della durata di tre anni e la cui portata territoriale è circoscritta alle sole regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche in cui è attiva ULTRAGAS NORD. 3. Qualificazione dell'operazione 1 Dalla data di efficacia della scissione della società ULTRAGAS S.p.A., Ultragas Nord risulta conferitaria del ramo d azienda costituito dalle attività di distribuzione di GPL per uso domestico e di riscaldamento nelle regioni del nord e centro-nord Italia (cfr. caso C VARIE SOCIETA'/ULTRAGAS, in boll. n. 18/99).

15 Bollettino n. 25 del 12 luglio L'operazione in esame, in quanto comporta l acquisizione del controllo di un'impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell'ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all'art. 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all'obbligo di comunicazione preventiva disposto dall'art. 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato a livello nazionale dall'insieme delle imprese interessate è superiore a 710 miliardi di lire. Il patto di non concorrenza che intercorre tra le parti riveste natura accessoria all'operazione in esame ed è funzionale all'obiettivo di tutelare il valore della società acquisita, in quanto il campo di applicazione e la sua durata non oltrepassano i limiti di quanto richiesto ragionevolmente dalla realizzazione dell'operazione stessa. Analogamente, il contratto avente quale oggetto il transito di prodotto (GPL) sul deposito costiero di Napoli di proprietà della società Italcost s.p.a. costituisce una restrizione accessoria dell operazione in esame, in quanto strettamente funzionale alla realizzazione dell operazione medesima. 4. Valutazione della concentrazione I mercati rilevanti Il settore interessato dall operazione comunicata è quello della distribuzione di gas di petrolio liquefatti (GPL) destinato ad usi domestici e al riscaldamento. Il GPL risulta da miscele di idrocarburi costituite essenzialmente da propano, propilene, butano ed etilene. Tali idrocarburi sono intermedi fra quelli più leggeri, che costituiscono il gas naturale, e quelli più pesanti, che costituiscono la benzina. La diversa composizione delle miscele di idrocarburi conferisce al prodotto finito GPL caratteristiche fisiche che incidono sulle possibilità di impiego. Le funzioni d uso principali del GPL sono l autotrazione e la combustione. Quest ultima si distingue per destinazioni d uso più specifiche, tra cui gli usi domestici e civili (riscaldamento, cottura, produzione di acqua calda); l alimentazione energetica nei processi industriali (trattamenti termici sui metalli, essiccazione e cottura dei materiali non metallici, ceramica e vetro in particolare) e in agricoltura (essiccazione dei prodotti agricoli/alimentari); il feedstock petrolchimico, soddisfatto per la quasi totalità da autoconsumi. La destinazione d uso del GPL si riflette anche nel diverso regime fiscale applicato al prodotto finito. Le modalità di distribuzione del GPL differiscono a seconda dell impiego del prodotto finito e consentono, quindi, di definire distinti mercati del prodotto che presentano peculiarità sia dal lato della domanda che dell offerta. Il GPL destinato ad usi domestici può essere distribuito in bombole, in piccoli serbatoi o in reti canalizzate. La diversa tipologia di prodotto e le distinte modalità di distribuzione del combustibile consentono di individuare, ai fini dell operazione comunicata, tre distinti mercati del prodotto: (i) il mercato della distribuzione del GPL in bombole; (ii) il mercato della distribuzione del GPL in piccoli serbatoi; (iii) il mercato della distribuzione del GPL in reti canalizzate. L attività di distribuzione di GPL ad usi domestici e di riscaldamento in bombole o in piccoli serbatoi Il settore del GPL destinato a usi domestici e al riscaldamento è distinto in due mercati del prodotto, entrambi interessati dall'operazione in esame: (i) il mercato della distribuzione del GPL in bombole; (ii) il mercato della distribuzione del GPL in piccoli serbatoi. Occorre distinguere, infatti, i due mercati in ragione della diversa tipologia del prodotto e delle distinte modalità di distribuzione del combustibile. Mentre i piccoli serbatoi contengono gas propano, le bombole contengono generalmente miscela. Per quanto attiene al processo distributivo, il GPL per piccoli serbatoi, in quanto venduto direttamente alla clientela, richiede all impresa distributrice la disponibilità di adeguate capacità di stoccaggio e la pianificazione di consegne capillari sul territorio e della indispensabile attività di manutenzione. La distribuzione con impiego di bombole è al contrario effettuata dalle imprese distributrici a rivenditori che a loro volta trattano con il cliente finale. La sostituibilità per il consumatore finale tra le due tipologie è limitata, anche in ragione dell esistenza di una specifica normativa sulla sicurezza e sull uso dei serbatoi di GPL (legge 5 marzo 1990 e successive modifiche e art. 10 D. Lgs. 11/02/1998 n. 32). Benché le recenti disposizioni legislative abbiano introdotto modalità alternative

16 16 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di offerta del serbatoio di GPL all utente finale, rendendo di fatto incompatibile la prassi commerciale esistente nel settore che prevedeva la cessione in comodato del serbatoio con clausola di esclusiva, tuttavia, i contratti di somministrazione di prodotto in serbatoi potranno avere durata pluriennale. L estrema frammentazione della domanda in entrambi i mercati rilevati, richiede una rete di distribuzione capillare sul territorio, in grado di raggiungere l utenza domestica. Nel caso della distribuzione di GPL per piccoli serbatoi, questa è diretta, mentre la commercializzazione delle bombole di GPL presso gli utilizzatori finali è intermediata dai rivenditori. Il mercato geografico presenta, pertanto, una dimensione che coincide approssimativamente con quella provinciale per entrambi i mercati del prodotto interessati. I mercati geografici rilevanti corrispondono alle province delle regioni italiane del nord e del centro-nord ove attualmente la società ULTRAGAS NORD distribuisce il GPL in bombole e in piccoli serbatoi. L attività di distribuzione di GPL tramite reti canalizzate La distribuzione di GPL tramite reti canalizzate avviene prevalentemente in concessione e trova recente sviluppo nei piccoli centri abitati non raggiunti da metanodotti di gas naturale, nei quali non è possibile, né preferibile, l installazione dei piccoli serbatoi esterni. Gli impianti per la rete canalizzata sono costituiti da una stazione, in cui il GPL viene stoccato allo stato liquido e successivamente convertito allo stato gassoso per la distribuzione in rete, da tubazioni stradali di trasferimento del gas collocate nel sottosuolo, da derivazioni alle utenze, da apparecchi d'intercettazione, riduzione e misura. La distribuzione di GPL nelle reti canalizzate può essere soddisfatta direttamente dalle società distributrici all ingrosso di GPL o tramite società specializzate nella gestione del servizio pubblico. Le amministrazioni pubbliche sono, normalmente, i soggetti che promuovono la realizzazione degli impianti per reti canalizzate di distribuzione di GPL, al fine di soddisfare il fabbisogno energetico di abitazioni, scuole, industrie, nelle attività agricole, commerciali, sociali e nel tempo libero. Gli affidamenti per la realizzazione di tali impianti da parte di Enti e di Amministrazioni Pubbliche si basano su procedure di gara, l unica forma di concorrenza si esplica nella fase dell aggiudicazione della concessione, per la realizzazione della rete canalizzata e della fornitura del servizio di distribuzione del GPL, sulla base di quanto previsto dallo schema di convenzione. La dimensione geografica del mercato della distribuzione di GPL tramite rete di canalizzazione è normalmente limitata a livello locale, in quanto corrisponde all ampiezza del territorio servito dalla rete e dalla capacità di stoccaggio dei depositi di GPL di rifornimento. Effetti della concentrazione L operazione notificata riguarda l acquisizione, da parte di LIQUIGAS, delle attività di distribuzione di GPL in piccoli serbatoi, in bombole e in reti canalizzate per usi civili della società ULTRAGAS NORD. Con riferimento al mercato delle distribuzione e vendita di GPL in piccole reti canalizzate, l unicità della struttura gestita dall azienda titolare della concessione conferisce alla stessa una posizione di monopolio sul mercato locale del GPL distribuito tramite rete canalizzata. A seguito dell'operazione notificata, LIQUIGAS subentrerà nella titolarità dei rapporti concessori attualmente in capo ULTRAGAS NORD. E possibile escludere che la realizzazione dell operazione di concentrazione determini un qualsiasi effetto sulla struttura della concorrenza nel mercato rilevante. Essa, infatti, comporta la mera sostituzione di un operatore con un altro. Quanto ai mercati della distribuzione di GPL in piccoli serbatoi e in bombole, sebbene la distribuzione di GPL abbia dimensione locale, la struttura dell offerta in entrambi i mercati rilevanti è caratterizzata dalla presenza di società di distribuzione di maggiori dimensioni (tra cui, oltre alle Parti, anche AgipGas, Butagas, Shell gas). Complessivamente, la posizione di tali società rappresenta circa il 40% del GPL venduto in bombole e in piccoli serbatoi sull intero territorio nazionale. La restante parte della domanda risulta servita da varie società di minori dimensioni. L asimmetria nella struttura dell offerta è stata, in parte, condizionata dalla normativa vigente in materia di esercizio di stazioni di riempimento e distribuzione di GPL (legge n. 539/85 recante modifiche e integrazioni alla legge n. 7/73), che impone il rispetto di un rapporto minimo tra la capacità volumetrica dei serbatoi fissi e la capacità complessiva di tutti i recipienti in circolazione (bombole o serbatoi di piccole dimensioni). A seguito della realizzazione dell operazione di concentrazione notificata, LIQUIGAS vedrà consolidare la propria posizione di principale operatore nell attività di distribuzione locale di GPL in bombole e in piccoli serbatoi. Per quanto riguarda i mercati locali della distribuzione di GPL in bombole, in seguito all'operazione LIQUIGAS verrà a detenere nella maggior parte delle province di riferimento (90%) quote di mercato comprese tra

17 Bollettino n. 25 del 12 luglio il 10% e il 35%, a eccezione di sei province in cui avrà quote inferiori al 10%. Nei mercati locali della distribuzione di GPL in piccoli serbatoi le quote congiunte di mercato saranno comprese tra il 10% e il 30% nel 75% delle province di riferimento; nelle restanti 14 province LIQUIGAS deterrà, invece, di quote inferiori al 10%. L operazione di concentrazione in esame, pur permettendo a LIQUIGAS di conseguire un rafforzamento della sua presenza nei mercati locali della distribuzione di GPL in bombole e piccoli serbatoi, non appare suscettibile di determinare la costituzione di una posizione dominante, in considerazione della presenza di un numero significativo di fonti alternative di approvvigionamento per gli utilizzatori finali. Nelle province interessate, infatti, risultano operare numerosi concorrenti, tra cui Agipgas, Butangas e Shell gas. In particolare, con riferimento ai mercati della distribuzione di GPL in bombole Agipgas detiene, nel 50% delle province interessate, quote di mercato che oscillano tra il 10% e il 40%, mentre con riferimento ai mercati locali della distribuzione di GPL in piccoli serbatoi Agipgas detiene, nel 70% delle province interessate, quote di mercato che variano tra il 10% e il 35%. La possibilità di scegliere altri fornitori di GPL per piccoli serbatoi alle scadenze contrattuali previste, normalmente ogni 1-2 anni 2, nonché la previsione nei contratti di somministrazione di un preavviso di 3 mesi per l'esercizio del diritto di recesso dal rapporto di fornitura, porta ad escludere che l operazione di acquisizione di ULTRAGAS NORD da parte di LIQUIGAS possa produrre significativi effetti restrittivi della concorrenza sui mercati interessati. RITENUTO, pertanto, che l operazione in esame non determina, ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l istruttoria di cui all'art. 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell'art. 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell'industria, del Commercio e dell'artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro * * * 2 Secondo quanto prevede il Decreto Legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, la scadenza dei contratti di somministrazione di GPL è di un anno, estendibile a due nel caso di forniture a clienti con serbatoio dato in comodato dall impresa distributrice. I contratti stipulati precedentemente l entrata in vigore del citato Decreto Legislativo non possono comunque superare i tre anni.

18 18 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Provvedimento n ( C3547 ) AUTOGRILL/ESERCIZIO COMMERCIALE L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 24 giugno 1999; SENTITO il Relatore Professor Giovanni Palmerio; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTA l atto della società Autogrill Spa, pervenuto in data 3 giugno 1999; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti AUTOGRILL Spa (di seguito AUTOGRILL) è una società controllata da Edizioni Holding Spa, finanziaria del gruppo Benetton. AUTOGRILL svolge attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e di vendita al dettaglio di generi alimentari e non alimentari, sotto le insegne Autogrill e Spizzico. Tali attività vengono svolte in Italia prevalentemente nell'ambito dei servizi autostradali, dove si concentra circa l'80% dei punti vendita della società. La società opera inoltre in Spagna, Francia, Austria e Grecia. AUTOGRILL ha realizzato nel 1997 un fatturato di circa miliardi di lire, il 93,5% del quale realizzato in Italia. Oggetto dell acquisizione è un esercizio commerciale per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, di proprietà di una persona fisica. Tale esercizio commerciale, sito nel comune di Pesaro, ha realizzato nel 1997 un fatturato di 350 milioni di lire. 2. Descrizione dell'operazione L'operazione consiste nell'acquisizione da parte di AUTOGRILL di un esercizio commerciale che svolge attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. 3. Qualificazione dell'operazione L'operazione, in quanto comporta l'acquisizione del controllo di parte di un'impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell'ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all'art. 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all'obbligo di comunicazione preventiva disposto dall'art. 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell'ultimo esercizio a livello nazionale dall'insieme delle imprese interessate è superiore a 710 miliardi di lire.

19 Bollettino n. 25 del 12 luglio Valutazione della concentrazione Il mercato interessato dall'operazione in esame è quello della ristorazione veloce, nel cui ambito è possibile distinguere diverse tipologie di esercizi, quali, ad esempio, i self-sevice, gli snack-bar, i fast food, i ristoranti takeaway, le pizzerie al taglio. La ristorazione veloce deve essere considerata un mercato a sé stante rispetto alle altre categorie della ristorazione non domestica, in quanto offre al consumatore un tipo di servizio molto specifico che la rende scarsamente sostituibile con gli altri tipi di ristorazione con servizio al tavolo. La ristorazione veloce è caratterizzata, infatti, dall'offerta a prezzi contenuti di piatti pronti in pochi minuti e da orari di apertura continuati o, comunque, molto estesi. In considerazione dei comportamenti di acquisto dei consumatori e, in particolare, dell'importanza da questi attribuita alla prossimità dei punti di ristoro, il mercato geografico rilevante ha dimensione locale. Nel caso in esame il mercato geografico può essere circoscritto all area urbana di Pesaro. All'interno di tale area, AUTOGRILL attualmente non è presente. Pertanto, l operazione comunicata comporta solamente la sostituzione di un operatore con un altro e non muta le condizioni concorrenziali esistenti nel mercato interessato. RITENUTO, pertanto, che l'operazione in esame non determina, ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato interessato tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l'istruttoria di cui all'art. 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell'art. 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell'industria, del Commercio e dell'artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro * * *

20 20 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Provvedimento n ( C3548 ) ERG PETROLI/SHELL ITALIA L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO Nella sua adunanza del 24 giugno 1999; SENTITO il Relatore Professor Giuseppe Tesauro; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO l'atto della società ERG PETROLI Spa, pervenuto in data 3 giugno 1999; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti ERG PETROLI Spa (di seguito ERG) è una società attiva nella gestione di impianti di ricezione, raffinazione e stoccaggio di oli minerali, nella commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi e nella produzione di lubrificanti per conto terzi. Il fatturato totale realizzato da ERG in Italia, nell'esercizio 1997, al netto di IVA e accise, è stato di circa miliardi di lire. Oggetto di acquisizione sono due impianti autostradali di distribuzione di carburanti per uso autotrazione di proprietà della società SHELL ITALIA Spa (di seguito SHELL), siti in Misterbianco (CT) sull'autostrada Palermo Catania. 2. Descrizione dell'operazione L'operazione comunicata consiste nell'acquisizione, da parte di ERG, di due impianti di distribuzione automatica di carburanti, di proprietà di SHELL, siti in Misterbianco (CT), sull'autostrada Palermo Catania, Aree Gelso bianco Sud e Gelso bianco Nord. L operazione si inserisce nel quadro di attuazione del più ampio accordo concluso tra ERG e SHELL, comunicato all'autorità in data 13 novembre 1997, avente ad oggetto la permuta di 188 impianti per la distribuzione di carburante. In merito a tale accordo l Autorità ha deliberato di non avviare l istruttoria di cui all art. 14, comma 1, della legge n. 287/90, con provvedimento del 12 febbraio Con il presente atto ERG intende comunicare l acquisizione dei due impianti suddetti in luogo della permuta degli stessi con due propri impianti, come previsto dall'accordo del L'operazione trae origine dalla circostanza che per i due impianti di ERG le cui concessioni dovevano essere oggetto di voltura in favore di SHELL, insieme al cambio colori, gli enti concedenti hanno negato tale voltura. 3. Qualificazione dell operazione L operazione, in quanto comporta l acquisizione del controllo di parte di un impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell art. 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all art. 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all obbligo di comunicazione preventiva disposto dall art. 16, comma 1, della medesima legge in quanto il fatturato totale realizzato nell ultimo esercizio a livello nazionale dall insieme delle imprese interessate è superiore a 710 miliardi di lire.

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