MANUALE DELLA SORVEGLIANZA FISICA DELLA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MANUALE DELLA SORVEGLIANZA FISICA DELLA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI"

Transcript

1 Pagina 1/12 MANUALE DELLA SORVEGLIANZA FISICA DELLA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI ai sensi del D. Lgs. 230/95 e s.m.i. Rev. data Causale della modifica stesura Redatta da L Esperto Qualificato dell Azienda Fisico Medico Dr. Giovanni Mannino Condivisa/Valutata Firmato Dr. Giovanni Mannino Valutata da Approvata da Resp. U.O. Qualità Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Sanitario Dr. Francesca Parrinello Firmato Dr. Gaetano Ferlazzo Firmato Dr.ssa Francesca Parrinello Data Atto Formale Approvazione Aziendale 10/01/2013 Prot. N. 124 /CS Il Commissario Straordinario Dr. Armando Caruso Firmato Dr. Armando Caruso

2 Pagina 2/12 1 Introduzione INDICE 2 Metodo e criteri 3 Classificazione delle aree a rischio e dei lavoratori esposti 4 Verifica periodica delle buone condizioni degli strumenti di misurazione 5 Verifica dell efficacia dei dispositivi e delle tecniche di radioprotezione 5.1 Controlli sugli apparecchi a raggi X per diagnostica 5.2 Controlli sulle macchine radiogene utilizzate per radioterapia 6 Valutazione delle dosi individuali per i lavoratori sottoposti a rischio di irradiazione, per la popolazione e per i gruppi di riferimento 6.1 Irradiazione esterna 6.2 Irradiazione interna 7 Sorveglianza ambientale e valutazione delle esposizioni e contaminazioni negli ambienti di lavoro 7.1 macchine radiogene e sorgenti sigillate 7.2 misure di contaminazione superficiale rimovibile 7.3 misure di contaminazione non rimovibile 8 Caratteristiche generali e procedure per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi presso i laboratori di Medicina Nucleare. 9 Le caratteristiche generali e le procedure di radioprotezione specifiche per il reparto di radioterapia oncologica. 10 Modalità di comunicazione e registrazione 11 Unita Operative e Figure Professionali Coinvolte 12 Lista di distribuzione 13 La politica della radioprotezione.

3 Pagina 3/12 1. Introduzione Nel presente Manuale sono definiti i criteri su cui è basato il programma di sorveglianza fisica della protezione dalle radiazioni ionizzanti presso l Azienda Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Messina. Vengono descritte le modalità operative delle attività svolte dall Esperto Qualificato, in relazione a quanto disposto dall art. 79 del D. Lgs. 230/95 e s.m.i.. Nella stesura di questo documento si è fatto riferimento alle raccomandazioni e guide tecniche emanate sia in sede nazionale che internazionale. Per tutto quello che non è specificato si fa riferimento alle indicazioni e disposizioni del D. Lgs. 230/95 e ss.mm.ii e dei suoi allegati. 2. Metodo e criteri Il programma di sorveglianza fisica è stato predisposto avendo come obiettivo non solo il rispetto dei limiti di dose ai lavoratori esposti, ma anche il principio di ottimizzazione, in base al quale le dosi devono essere mantenute tanto basse quanto ragionevolmente ottenibile (NCRP 116). Ai fini di una razionalizzazione e semplificazione della interpretazione dei risultati ottenuti nel corso del programma di sorveglianza fisica, si è ritenuto opportuno adottare, per ciascuna delle grandezze oggetto di misura, alcuni "livelli di riferimento", ovvero dei valori prestabiliti, utilizzati al fine di determinare specifiche sequenze di azioni da intraprendere ogniqualvolta uno di questi livelli venga superato. Sono stati individuati tre diversi tipi di livello di riferimento, qui di seguito specificati: a) livello di registrazione Il livello di registrazione è un livello al di sotto del quale il risultato numerico della misura della grandezza in oggetto è talmente basso da non rivestire interesse, o comunque e tale da confermare pienamente il mantenersi delle condizioni radioprotezionistiche previste in fase di progetto. b) livello di indagine Il livello di indagine è un livello al di sopra del quale il risultato ottenuto è tale da giustificare una indagine sulle cause che hanno portato a un tale superamento, e che non deve comunque essere considerato come un fallimento dei dispositivi e dei sistemi di protezione; il livello di indagine viene infatti adottato solo al fine di indurre a verificare che il risultato ottenuto rientra nelle previste e prevedibili fluttuazioni occasionali dei risultati della misura, comunque previste per le condizioni di lavoro esistenti, e non è dovuto ad anomalie nelle condizioni di lavoro stesse o nei dispositivi di protezione. c) livello di intervento Il superamento del livello di intervento comporta la adozione di specifici provvedimenti al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza. In particolare tali livelli verranno tenuti in considerazione per la classificazione delle aree a rischio e per la classificazione di lavoratori, sia in fase preventiva che durante i controlli periodici.

4 Pagina 4/12 3. Classificazione delle aree a rischio e dei lavoratori esposti (artt. 75, 79 e 80) Per la classificazione delle aree a rischio e dei lavoratori e della popolazione, verranno richiesti al Datore di Lavoro, o suoi delegati, attraverso apposita modulistica le caratteristiche degli impianti, degli ambienti in cui sono installate le sorgenti radiogene, nonché i carichi di lavoro, le mansioni e le tipologie di attività svolte dai lavoratori che sono esposti al rischio da radiazioni ionizzanti. Aree a rischio Per ogni nuovo impianto verranno eseguite le valutazioni preventive così come in caso di rilevanti opere di trasformazione delle condizioni d uso o della tipologia delle sorgenti già esistenti. Verrà rilasciato apposito benestare a seguito di verifica preliminare delle ottimali condizioni di radioprotezione di ogni impianto nuovo o modificato significativamente, così come verranno redatte le relazioni di prima verifica dopo l esecuzione di appositi sopralluoghi per verificare la conformità al benestare rilasciato. In caso di mancata conformità, verranno comunicati per iscritto al Datore di Lavoro gli adempimenti e le opere necessarie all ottenimento del nuovo benestare all utilizzo dell impianto. Lo stesso dicasi per impianti esistenti che non dovessero soddisfare, all atto dei sopralluoghi periodici, le condizioni di radioprotezione definite al momento del benestare o comunque tali da potere costituire un rischio per i lavoratore o la popolazione. Nei casi meno gravi ci si limiterà a comunicare gli adempimenti necessari per il ripristino di quanto necessario ponendo un termine massimo per adempiere, superato il quale si ritirerà il benestare all utilizzo dell impianto. Lavoratori esposti I lavoratori esposti a rischio da radiazioni ionizzanti, verranno classificati sulla base dei dati forniti dai responsabili delle strutture sanitarie a cui afferiscono e delle dichiarazioni fornite sulla apposita modulistica. Le classificazioni verranno riviste annualmente e comunque ad ogni comunicazione di variazione del carico di lavoro o della tipologia di sorgenti impiegate o di attività effettuata dal singolo lavoratore. I criteri sono quelli indicati nella normativa vigente facendo uso di alcuni criteri cautelativi in fase di valutazione dei carichi di lavoro (sovrastima), del numero di operatori che svolgono la stessa attività sulla stessa sorgente (sottostima), dalla rotazione del personale, dalla posizione assunta durante la routine lavorativa rispetto al fascio radiante (la più vicina possibile), dall utilizzo di barriere protettive e di indumenti protettivi. Nel caso ci siano difficoltà nel reperire tali informazioni, verranno effettuati sopralluoghi durante la normale routine lavorative per acquisire de visu le condizioni operative degli stessi.

5 Pagina 5/12 4. Verifica periodica delle buone condizioni degli strumenti di misurazione (art. 79, comma 1, lettera b 4) Per la effettuazione dei controlli periodici ambientali viene utilizzata la seguente strumentazione: 1) Rivelatore a camera di ionizzazione marca Fluke Biomedical mod. 451 P DE SI RYR s.n ) Spettrometro АТ6102 s.n della Ditta ATOMTEX composto da: - Scintillatore ad alta sensibilità con cristallo NaI(Tl) da 40x40 mm per misurare l equivalente di rateo di dose ambientale H*(10). - Contatore Geiger-Muller per rivelare le radiazioni gamma ed estendere il range di misura delle radiazioni gamma fino a 100 msv/h. 3) Rivelatori a BF 3 con moderatori a tessuto equivalente per la dosimetria dei campi neutronici. 4) Dosimetri a TLD per raggi X, gamma e neutroni termici. 5) Contaminametro ad ampia superficie. La verifica di tutti gli strumenti di misura è eseguita con periodicità annuale secondo le indicazioni fornite dalle norme CEI-UNI e comunque tutte le volte che se ne ravvisi l'esigenza, facendo ricorso a piccole sorgenti di taratura disponibili oppure a metodi di confronto (intercalibrazione) con altra strumentazione. La taratura verrà eseguita con periodicità biennale presso Centri SIT. Per la dosimetria individuale da irradiazione esterna, ci si avvale di dosimetri a termoluminescenza, tramite Servizio Esterno. Le letture sono mensili con circa giorni di tempo dalla consegna alla trasmissione dei risultati delle misure. Eventuali superamenti o esposizioni anomale sono comunicate tempestivamente per via telefonica e fax. 5. Verifica dell efficacia dei dispositivi e delle tecniche di radioprotezione (art. 79 comma 1, lettera b 3) 5.1. Controlli sugli apparecchi a raggi X per diagnostica. a) controllo sul funzionamento degli indicatori segnalanti la emissione di radiazione, presenti al tavolo di comando e all'ingresso delle zone controllate; b) presenza (ove necessari o previsti) dei circuiti di interblocco alle porte di accesso alle zone controllate verificando che non sia possibile erogare raggi quando il circuito è attivo (porta/e aperte); c) per gli apparecchi mobili, verifica della presenza di un interruttore con cavo sufficiente a garantire una minima distanza operatore-tubo di due metri; d) verifica che il contatto di chiusura del circuito per la erogazione raggi possa essere tenuto chiuso soltanto mediante pressione continua sull'interruttore (interruttore tipo "uomo morto"); e) controllo sul funzionamento del dispositivo di interruzione automatica del regime di scopia dopo un tempo prefissato, comunque non superiore a 10 min;

6 Pagina 6/12 f) verifica della disponibilità di grembiuli piombiferi, collari e guanti con equivalente in piombo non inferiore a 0,5 mm, da utilizzare nel caso in cui sia necessario che l'operatore o altra persona rimanga nella sala trattamento e comunque secondo quanto previsto nelle norme interne; g) presenza e integrità della segnaletica di avvertimento; h) presenza delle norme interne di radioprotezione Controlli sulle macchine radiogene utilizzate per radioterapia. a) controllo sul funzionamento degli indicatori acustici e/o luminosi segnalanti se l'apparecchio è o no in funzione, presenti al tavolo di comando, all'interno e all'ingresso della sala trattamento; b) controllo sul funzionamento dei circuiti di interblocco; tali dispositivi devono interrompere il trattamento in caso di apertura delle porta di accesso al locale; dopo tale interruzione deve essere possibile riavviare il trattamento solo dal tavolo di comando; tali circuiti di interblocco devono essere del tipo "fail safe", tali cioè da non consentire la produzione di radiazione nel caso di guasto meccanico o elettrico di una qualsiasi parte del dispositivo stesso; c) controllo sul funzionamento del dispositivo di apertura della porta dall'interno della sala; d) controllo sul funzionamento del dispositivo di interruzione automatica del trattamento dopo un tempo o una esposizione prefissati; e) controllo sul funzionamento del dispositivo di interruzione del trattamento dall'interno della sala; f) presenza e integrità della segnaletica di avvertimento; i) presenza delle norme interne di radioprotezione. Le verifiche sopra riportate vengono di norma eseguite con periodicità annuale o in caso di importanti interventi di manutenzione e/o riparazione delle apparecchiature o delle barriere. Per gli endorali la periodicità potrà essere biennale se ad utilizzo sporadico. E ammessa una tolleranza di 30 giorni per motivi organizzativi. 6. Valutazione delle dosi individuali per i lavoratori sottoposti a rischio di sola irradiazione esterna, per la popolazione e per i gruppi di riferimento (art. 79, comma 1, lettera d, comma 7 e art. 103, comma 2, lettera d) Tutto il personale esposto è sottoposto a sistematico controllo dosimetrico mediante dosimetri personali. I criteri utilizzati per la valutazione delle dosi personali dei lavoratori esposti sono quelli raccomandati dal N.C.R.P. Report N. 122 Use of personal monitors to estimate effective dose equivalent and effective dose to workers for external exposure to low - LET radiation, Irradiazione esterna

7 Pagina 7/12 La valutazione delle dosi ai lavoratori esposti dovute ad irradiazione esterna viene effettuata con periodicità mensile sulla base dei dati dosimetrici forniti da un Ditta esterna all'ente, che utilizza dosimetri a TLD per valutare l irradiazione del corpo intero alle mani, pelle e cristallino, quando richiesto. Possono anche essere effettuate valutazioni dirette utilizzando idonea strumentazione e/o riferimenti bibliografici riconosciuti di valenza nazionale o internazionale in fase di valutazioni preventive. Vengono pertanto stabiliti i seguenti livelli di riferimento (vedi Tabella 1): a) Livello di registrazione Si ritiene opportuno riportare sulla scheda dosimetrica individuale tutti i dati dosimetrici ottenuti; a fini cautelativi, viene comunque attribuito al lavoratore un valore di equivalente di dose pari al limite di rivelazione del dosimetro, quando il dato comunicato dal servizio dosimetrico è nullo, e che può quindi rientrare nel livello di registrazione; il valore tipico per la dosimetria certificato dalla Ditta che fornisce il servizio è pari a 40 µsv/mese. Questa scelta risulta estremamente cautelativa. Il livello di registrazione è definito < 2/10 della frazione del limite annuale di dose efficace ed equivalente corrispondente a un mese. b) Livello di indagine Il livello di indagine viene posto 2/10 della frazione del limite annuale di dose efficace ed equivalente corrispondente a un mese. c) Livello di intervento Il livello di intervento viene posto pari 5/10 della frazione del limite annuale di dose efficace ed equivalente corrispondente a un mese. Per i lavoratori che operano prevalentemente dietro barriere protettive o comunque non in prossimità del fascio primario e per i quali non sono previsti indumenti protettivi, il dosimetro al petto è da ritenersi sempre irradiato in modo omogeneo (condizione di campo espanso). Il valore di dose efficace rilevato dal dosimetro può quindi essere considerato pari al valore della dose efficace totale. I lavoratori che svolgono attività nelle immediate vicinanze del fascio primario sono tenuti ad indossare indumenti protettivi idonei. Per tali operatori il monitoraggio individuale in atto viene condotto con l utilizzo dei seguenti dosimetri a TLD: - Per la stima della dose efficace viene utilizzato un dosimetro Hp (10) sotto camice (sul petto lato destro). - Per la stima della dose equivalente all estremità viene utilizzato un dosimetro (bracciale o anello) Hp (0.07). - Per la stima della dose al cristallino un dosimetro indossato alla fronte Hp(0.07). Nel caso di mancanza di una risposta dosimetrica (smarrimento o danneggiamento del dosimetro, mancata consegna, ecc.) si attribuirà come valore per quel periodo, il valore medio della dose equivalente assorbita nei 12 mesi precedenti, ferme restando le condizioni lavorative del lavoratore.

8 Pagina 8/12 Nel caso non fossero disponibili tali dati, verranno impiegati dati relativi a lavoratori dell Azienda Ospedaliera con mansioni e carichi di lavoro similari oppure saranno calcolati tramite i valori di esposizione ambientale misurati. I risultati delle letture dosimetriche personali mensili, trasmessi con appositi tabulati dalla Ditta esterna vengono presi in visione non appena disponibili. In caso di superamenti dei corrispondenti livelli di indagine o intervento viene svolta nel primo caso un indagine presso la struttura di afferenza del lavoratore al fine di verificarne le cause e risolverne i motivi. Nel secondo viene richiamato telefonicamente e per lettera il lavoratore per verificare le cause del superamento. Ove necessario, vengono riviste le condizione operative e di protezione per indicare opportuni provvedimenti atti tutelare il lavoratore stesso, compresa la riduzione del carico di lavoro o la sua riclassificazione. Le attribuzioni di Legge sono effettuate con periodicità semestrale riportando due volte all anno i valori sulle schede dosimetriche personali per i lavoratori di categoria A e annualmente per i lavoratori categoria B. Per la valutazione delle dosi ricevute dalla popolazione (lavoratori non esposti e persone del pubblico) e degli eventuali gruppi di riferimento individuati, verrà effettuata con frequenza annuale sulla scorta di dosimetrie ambientali, tenuto conto di eventuali malfunzionamenti o incidenti a carico delle installazioni radiologiche che abbiano comportato esposizioni indebite della popolazione. 6.2 Irradiazione interna La presenza di un laboratorio di medicina nucleare per esami in vivo SPECT e PET ha richiesto una valutazione ad hoc ai sensi dell art. 27/29 del D. Lgs. 230/95 e s.m.i. che comunque non ha evidenziato in alcun caso contributi significativi per gli operatori ed i gruppi di riferimento in termini di equivalente di dose impegnata. 7. Sorveglianza ambientale e valutazione delle esposizioni e contaminazioni negli Zone sorvegliate e controllate (art. 79 comma 1, lettera c) 7.1 Macchine radiogene In questi casi non sussiste rischio di contaminazione, per cui vengono effettuate, con frequenza annuale, solo misure della radiazione di fuga e misure di equivalente di dose ambientale H*(10) in alcuni punti significativi, sia all'interno della zona controllata e/o sorvegliata che negli ambienti circostanti, sovrastanti e sottostanti atti a verificare il buon funzionamento delle barriere protettive fisse e mobili, dei labirinti, delle chiusure, dei vetri piombati in ogni singola installazione. Per quanto riguarda la radiazione di fuga si misura il kerma in aria dovuto alla radiazione di fuga dal complesso tubo-guaina per apparecchi utilizzati in diagnostica; per tale grandezza, misurata secondo quanto indicato dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), vengono stabiliti i seguenti livelli di riferimento: - di registrazione = 0,1 mgy in un'ora a un metro dal fuoco al massimo carico - di indagine = 0,3 mgy " " " " - di intervento = 0,8 mgy " " " "

9 Pagina 9/12 Per quanto riguarda le misure ambientali, per la valutazione dell'equivalente di dose ambientale dovuto a irradiazione esterna, H*(10), in ciascun punto di misura si utilizzano le seguenti formule: H*(10) /(msv. anno -1 ) = _ j H j dove H j è il contributo all'equivalente di dose ambientale per la j-esima condizione d'uso della macchina, valutato nel modo seguente: H j = (K/I*60)*W. 50. U. T dove: K = rateo di kerma in aria misurato, in mgy/h I = intensità della corrente anodica utilizzata nel corso della misura, in ma W = carico di lavoro, in ma. min/sett 60 = coefficiente di conversione ore/min 50 = numero di settimane lavorative/anno U = fattore d'uso T = fattore di occupazione Per l'equivalente di dose ambientale H* (10), valutato come descritto in precedenza, vengono adottati i livelli di riferimento (in msv) di Tabella 2 così definiti per ciascuna zona: - di registrazione = 1/10 del limite - di indagine = 3/10 " " - di intervento = 8/10 " " Misure di contaminazione superficiale rimovibile Per queste misure viene utilizzata la tecnica di "smear-test", che consiste nella analisi radiometrica di un dischetto di materiale assorbente, precedentemente strofinato su una determinata area da esaminare. Tali verifiche vengono eseguite all occorrenza su particolari superfici dove un dischetto viene strofinato su un'area prefissata in modo da trasferire, parzialmente, la contaminazione dalla superficie al dischetto; viene quindi effettuato il conteggio della attività contenuta nel dischetto tramite sonda a scintillazione. Per valutare la contaminazione superficiale rimovibile, CS, si fa uso della seguente formula: CS/(Bq. cm -2 ) = (C-C 0 )/ A. T. µ. dove C = conteggio del campione Co= conteggio del fondo T = tempo di misura, in secondi (uguale per C e per C 0 ) A = area della superficie esplorata, in cm 2 µ = efficienza di conteggio (conteggi/decadimenti) = efficienza di trasferimento della contaminazione dalla

10 Pagina 10/12 superficie esplorata al dischetto Nel caso in cui lo strumento utilizzato fornisca direttamente il valore di rateo di conteggio, RC, la formula precedente diventa: CS/(Bq. cm -2 ) = RC-RC 0 /A. µ. dove questa volta µ converte RC in decadimenti/secondo. L'efficienza di conteggio viene determinata tramite sorgente di calibrazione, mentre per l'efficienza di trasferimento si assume cautelativamente un valore pari a 10%. Si assume un unico livello di intervento, pari a 2 kbq ( 0,05 µci) di attività trasferita. 7.3 Misure di contaminazione non rimovibile Viene effettuata con contaminametro ad ampia superficie. 8. Caratteristiche generali e procedure per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi presso i laboratori di Medicina Nucleare. La presenza di un laboratorio di medicina nucleare per esami in vivo SPECT e PET ha richiesto una relazione di radioprotezione ad hoc redatta ai sensi dell art. 27/29 del D. Lgs. 230/95 e s.m.i. 9. Le caratteristiche generali e le procedure di radioprotezione per il reparto di radioterapia oncologica sono riportate nella relazione tecnica ad hoc redatta ed allegata al presente manuale. 10. Modalità di comunicazione e registrazione (artt. 61, 80 e 81). I risultati delle valutazioni, delle verifiche periodiche, dei provvedimenti di radioprotezione, delle prescrizioni e di quanto in relazione all attività dell Esperto Qualificato ai sensi dell art. 79, sarà riportato sui registri di radioprotezione custoditi presso il servizio di Fisica Sanitaria del P.O. Papardo di Messina in forma di allegati e/o relazioni tecniche e/o lettere inviate al Datore di Lavoro ed agli organi aziendali coinvolti in ottemperanza a quanto previsto dall art. 81 e dall allegato XI del D. Lgs. 230/95 e s.m.i..

11 Pagina 11/12 11.Unità Operative Coinvolte e figure professionali U.U.O.O. Radiologia Fisica Sanitaria Medicina Nucleare Radioterapia oncologica Cardiologia (Sale di Emodinamica ed elettrofisiologia) Complesso Operatorio (Ortopedia, Neurologia, Medicina, chirurgia toracica, chirurgia generale) Rianimazione Urologia Ematologia Figure Professionali Medici Radiologi-TSRM - Infermieri Esperto Qualificato Fisici Medici Medici Nucleari TSRM - Infermieri Medici Radioterapisti-TSRM-Infermieri Medici Emodinamisti-TSRM-Infermieri Medici, infermieri e anestesisti di sala operatoria Anestesisti TSRM - Infermieri Urologi - Infermieri Addetti all irradiatore Biologico 12. Lista di distribuzione La lista di distribuzione comprende tutte le figure professionali coinvolte di cui al punto 11. Tabella 1: Valori dei livelli di riferimento di dose efficace e di dose equivalente espressi in µsv/mese (arrotondati per difetto). Livello (Categoria A) Corpo intero Cristallino Mani, pelle, estremità Registrazione < 330 < 2500 < 8300 Indagine Intervento Livello Corpo Cristallino Mani, pelle, estremità (Categoria B) intero Registrazione < 100 < 750 < 2500 Indagine Intervento

12 Pagina 12/12 Tabella 2: Livelli di riferimento per l'equivalente di dose ambientale annuale (in msv) valutato tramite misure di H*(10). Livello Zona controllata Zona sorvegliata Registrazione < 0.6 < 0.1 Indagine Intervento Per le zone non classificate si considera un unico limite ottimizzato secondo NCRP 116 (0.25 msv/anno). Allegati: 1. Norme interne di radioprotezione radiodiagnostica 2. Norme interne di radioprotezione radioterapia oncologica 3. Norme interne di radioprotezione medicina nucleare 4. La politica della radioprotezione

Normativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena

Normativa di riferimento. Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena Normativa di riferimento Relatore Dr. Domenico Acchiappati Direttore S.C. Fisica Sanitaria AUSL Modena 1 Comma 3 Art. 180 D.Lgs. 81/08 La Protezione dei lavoratori dalle radiazioni Ionizzanti è disciplinata

Dettagli

SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO

SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO SINERGIE ATTUATIVE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE & ATTIVITA C/O AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO RADIAZIONI IONIZZANTI ANNO 2010 Servizio di Fisica Sanitaria Dr.Tiziana Costi 19 maggio 2010 Organizziamoci

Dettagli

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento

Dettagli

Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione

Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione Programma Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Classificazione dei Lavoratori Classificazione delle Zone Obblighi dei Lavoratori Calcolo della Dose

Dettagli

1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA.

1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA. PU_O6 TITOLO: PROCEDURA di AVVIAMENTO DI LAVORATORE ESPOSTO: CLASSIFICAZIONE, SORVEGLIANZA DOSIMETRICA, VISITA MEDICA PREVENTIVA, FORMAZIONE FINALIZZATA ALLA RADIOPROTEZIONE, MEZZI DI PROTEZIONE. Codice

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Relazione tecnica di Radioprotezione

Relazione tecnica di Radioprotezione Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna Sede Legale: via Stelvio 25 23100 SONDRIO C.F. e partita IVA: 00202030144 Relazione tecnica di Radioprotezione Valutazioni e comunicazioni ai sensi

Dettagli

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO?

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE RICHIESTA DEL CLIENTE/DATORE DI LAVORO L input

Dettagli

DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione

DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione V Convegno Nazionale NAD 10 Anni di impegno guardando al futuro DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione Fabio Chiaravalli - SOGIN Direttore Ambiente,

Dettagli

LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33

LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33 LEGGE REGIONALE 15 dicembre 2008, n. 33 Norme per il rilascio del nulla osta all impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti di categoria B per le attività comportanti esposizioni a scopo medico. IL CONSIGLIO

Dettagli

ORGANISMO TECNICO DI SUPPORTO ALL AZIENDA USL DI FERRARA

ORGANISMO TECNICO DI SUPPORTO ALL AZIENDA USL DI FERRARA ORGANISMO TECNICO DI SUPPORTO ALL AZIENDA USL DI FERRARA PER LA TUTELA SANITARIA DELLA POPOLAZIONE DAI RISCHI DERIVANTI DALL IMPIEGO DI SORGENTI DI RADIAZIONI IONIZZANTI L Organismo Tecnico istituito ai

Dettagli

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 )

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) Determinazione del tipo, modalità e periodicità del controllo di qualità da parte del fisico specialista o dell esperto qualificato delle apparecchiature

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Monitoraggio salute e del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE, RSPP,

Dettagli

LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO

LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO NORME E LEGGI DI RADIOPROTEZIONE E. Richetta MASTER DI PRIMO LIVELLO PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE In questo modulo saranno presentati

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Procedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011

Procedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011 Pagine 1 di 5 INDICE 1) Scopo e campo di applicazione 2) Riferimenti 3) Risorse e responsabilità 4) Applicabilità 5) Metodo di prova con strumentazione portatile 6) Registrazione ed archiviazione dei documenti

Dettagli

La Fisica in ambito sanitario ospedaliero

La Fisica in ambito sanitario ospedaliero S.O.D. Fisica Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi La Fisica in ambito sanitario ospedaliero Simone Busoni busonis@aou-careggi.toscana.it Firenze, 12 Marzo 2007 Azienda Ospedaliero-Universitaria

Dettagli

Nozioni di radioprotezione

Nozioni di radioprotezione Nozioni di radioprotezione Osvaldo Rampado S.C. Fisica Sanitaria 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Tommaso Mosso S.C. Radiodiagnostica 1 A.O.U. San Giovanni Battista di Torino RADIOPROTEZIONE.in

Dettagli

Procedura Documentale di Sistema

Procedura Documentale di Sistema INDICE 1. Scopo 2. Campo di Applicazione 3. Definizioni 4. Riferimenti Normativi 5. Descrizione del Processo 5.1 Reclami 5.1.1 Generalità 5.1.2 Forma del Reclamo 5.1.3 Ricezione del reclamo ed Analisi

Dettagli

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO... SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.

Dettagli

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo

Dettagli

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale Sorveglianza e misurazioni del SG S&SL Indice: 1.0 Scopo e Generalità 2.0 Identificazione delle aree/attività soggette al monitoraggio 3.0 Pianificazione ed esecuzione dei monitoraggi e delle misurazioni

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

La Sorveglianza sanitaria

La Sorveglianza sanitaria La Sorveglianza sanitaria AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE N. 2 Via Cusmano 1, 93100 - CALTANISSETTA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dr. Francesco Di Rosa Dirigente Fisico UOC Radioterapia Esperto Qualificato

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

ACCESSO AI COMPARTI OPERATORI DI SPECIALISTI DI PRODOTTO : MODALITA E NORME DI REGISTRAZIONE SOMMARIO NOME FUNZIONE DATA FIRMA

ACCESSO AI COMPARTI OPERATORI DI SPECIALISTI DI PRODOTTO : MODALITA E NORME DI REGISTRAZIONE SOMMARIO NOME FUNZIONE DATA FIRMA SOMMARIO 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3 RIFERIMENTI... 2 4 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 3 5 NORME DI ACCESSO SPECIALISTA DI PRODOTTO... 4 6 MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1 FUNZIONI E ATTIVITÀ

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

Radioprotezione: come attuarla. Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino

Radioprotezione: come attuarla. Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Radioprotezione: come attuarla Fiorella Finco, Paola Isoardi S.C. Fisica Sanitaria A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Cos è la Radioprotezione? E una disciplina che si occupa della protezione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Data 01-02-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 7 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Documento unico formato da 7 pagine INDICE ISTITUTO MAGISTRALE STATALE LEONARDO DA VINCI Data 01-02-2010 Rev. N. 00 Pagina

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

CAPITOLO 9 MISURA DEL GAS

CAPITOLO 9 MISURA DEL GAS CAPITOLO 9 MISURA DEL GAS 9.1 PREMESSA... 151 9.2 PRINCIPI GENERALI SULLA MISURA DEL GAS... 151 9.3 DISPOSITIVI PER LA DETERMINAZIONE DELLA MISURA... 152 9.4 VALIDAZIONE DEI DATI DI MISURA... 153 9.5 DETERMINAZIONE

Dettagli

G.P. GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2014 (PROVVISORIO: dal 01/01/2014 alla data di variazione ISTAT)

G.P. GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2014 (PROVVISORIO: dal 01/01/2014 alla data di variazione ISTAT) Il Distributore si impegna, anche tramite terzi ed in relazione agli impianti per i quali è concessionario del servizio di distribuzione del gas naturale e di gas diversi dal gas naturale, a fornire le

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.

Dettagli

1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI

1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI 1 - IL REGIME AUTORIZZATIVO PER LE INSTALLAZIONI CHE IMPIEGANO RADIAZIONI IONIZZANTI La normativa di riferimento in materia di protezione contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti è rappresentato

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

2i RETE GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2016 in vigore dal 01/01/2016

2i RETE GAS S.r.l. LISTINO PREZZI 2016 in vigore dal 01/01/2016 Il Distributore si impegna, anche tramite terzi ed in relazione agli impianti per i quali è concessionario del servizio di distribuzione del gas naturale e di gas diversi dal gas naturale, a fornire le

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 18 dicembre 2009. ModiÞ cazioni e integrazioni della deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 25 gennaio 2008 ARG/elt 4/08 in materia di regolazione del servizio di dispacciamento

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA

Dettagli

E evidente che il sistema di protezione sarà diverso a seconda del tipo di esposizione. Non vi è alcun beneficio diretto dell individuo

E evidente che il sistema di protezione sarà diverso a seconda del tipo di esposizione. Non vi è alcun beneficio diretto dell individuo RISCHIO DA ESPOSIZIONE L attenzione, la valutazione e la conseguente gestione del rischio va posta con la moderna pratica clinica anche al di fuori dei reparti solitamente ritenuti a rischio di Radiazioni

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

Modulo di Registrazione RIFIUTI RADIOATTIVI. Sopralluogo

Modulo di Registrazione RIFIUTI RADIOATTIVI. Sopralluogo Pagina 1 di 6 Sopralluogo Materiale a corredo del sopralluogo: dosimetri personale e integratore, geiger, camera a ionizzazione Si No copia dei N.O. ex art. 27 D. Lgs. 230/95 o convalida di autorizzazione

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO Ospedale San Carlo di Potenza - Ospedale San Francesco di Paola di Pescopagano

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO Ospedale San Carlo di Potenza - Ospedale San Francesco di Paola di Pescopagano AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO Ospedale San Carlo di Potenza - Ospedale San Francesco di Paola di Pescopagano DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n. 60.2014/00392 del 08/08/2014 OGGETTO DDG n. 663/2011;

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Titolo PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Riferimento Data entrata in vigore Approvato da PR PART ON/MACC/X Rev. 0 del 01/06/2016 IMQ

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

COMUNE DI OLIVETO CITRA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE IN HOUSE

COMUNE DI OLIVETO CITRA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE IN HOUSE COMUNE DI OLIVETO CITRA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE IN HOUSE Approvato con deliberazione C.C. n. 6 del 31.01.2011 in vigore dal 31.01.2011 1 Art.

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 COSA CAMBIA PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI OBBLIGATORIA DAL 1 FEBBRAIO 2015 27 gennaio 2015 Autore: www.portaleconsulenti.it LA NUOVA EDIZIONE DELLA

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

Gestione del danno dentario

Gestione del danno dentario Pag. 2 di 7 MODIFICHE Rev. Approvazione Data Visto Pagine Modificate Tipo natura della modifica SCOPO Fornire indicazioni sulle modalità di gestione dei casi di lesioni dentarie o di protesi fisse/mobili

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Ambito di applicazione del DPR 462/01 Sono soggette all applicazione del DPR 462/01 soltanto le attività che rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs.

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.

2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005. LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL

Dettagli

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti:

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti: Pagina 1 di 5 Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2004, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 febbraio 2001, n. 26/01

Dettagli

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI 1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...

Dettagli

QUALITA DEL GAS. Qualità del gas. Codice di Rete

QUALITA DEL GAS. Qualità del gas. Codice di Rete QUALITA DEL GAS 1) PREMESSA... 2 2) PARAMETRI DI QUALITÀ DEL GAS... 2 2.1) PARAMETRI PER IL CALCOLO DELL ENERGIA... 2 2.2) PARAMETRI DI CONTROLLO DELLA QUALITÀ DEL GAS NATURALE... 2 2.3) OBBLIGHI DI INFORMAZIONE...

Dettagli

Azienda USL Bologna Ospedale Bellaria. Centro Risonanza Magnetica

Azienda USL Bologna Ospedale Bellaria. Centro Risonanza Magnetica Pagina 1 di 8 Azienda USL Centro Risonanza Magnetica n. 2 IMPIANTI RM da 1,5 T e 3 T Relazione Tecnica Preliminare Relativa agli Aspetti di Sicurezza e Protezione per le schermature Magnetiche e di Radiofrequenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica Pag. 1 di 1 Attivazione guardia radiologica Data di revisione N di revisione Motivo di revisione 13/02/14 0 Dipartimento dei Servizi Redatto Verificato Approvato Direttore Presidio Ospedaliero Dip. Tecnico

Dettagli

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010

Dettagli