CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA

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1 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA sede di Mestre I anno CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA Settori: M-PSI/01 Psicologia generale, SPS/07 Sociologia generale, MED/45 Infermieristica generale Dott. Marino Bonaventura Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Fondamenti di Infermieristica, è in grado di descrivere: - la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; - il campo di attività dell infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; - i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e di carriera possibili di Italia; - il concetto di medicina e di infermieristica, differenziando il contributo di medici ed infermieri nella presa in carico dei pazienti; - il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; - il profilo degli operatori dell area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi ed assistenziali; - il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; - le tappe della metodologia clinica infermieristica; - i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di salute e di malattia; - le reazioni psicologiche delle persone e delle famiglie/persone significative alla malattia ed alla sofferenza; - i riferimenti teorici della sociologia (socializzazione primaria e secondaria, gruppo, valori, norme, gruppo e istituzioni principali) per interpretare le rappresentazioni sociali della salute e della malattia; - la sociologia delle professioni sanitarie, il concetto di sistema sanitario e le culture della salute; - le tappe del processo di socializzazione professionale; - le strategie per lavorare efficacemente in gruppo nei contesti organizzativi. Psicologia generale Obiettivi specifici La Psicologia Generale ha, nel Corso di Laurea Infermieristica, una funzione propedeutica in relazione alla Psicologia specialistica, evolutiva e clinico sanitaria, che si studia in anni successivi. A tale scopo vengono esposti, qui di seguito, in dettaglio, gli obiettivi e i contenuti del Corso. Fanno seguito alcuni suggerimenti bibliografici. Dare conoscenze della Psicologia in generale: definizione e suoi contenuti. Strumenti e metodi d indagine psicologica. Studio della persona nei suoi vari aspetti Portare lo studente alla comprensione della professione sanitaria come arte di curare non solo la malattia ma il malato. I Modulo: La psicologia Definizione e contenuti Confronto tra le scienze naturali e scienze umane Mezzi e metodi d indagine psicologica II Modulo: Lineamenti storici della psicologia Breve studio dei principali indirizzi psicologici: la psicoanalisi, il comportamentismo, il cognitivismo, la psicologia umanistica, sistemico-relazionale e di comunità III Modulo: Lo studio della persona La persona nei suoi aspetti fisici (soma), psichici (percezione, intelligenza, memoria, volontà e sentimenti) e sociali (famiglia, gruppo e società) Processo evolutivo (le età della vita) Difficoltà e disturbi della persona: dell intelligenza e del comportamento. Altri stati di disagio IV Modulo: L identità del malato La persona del malato Il significato e i vari vissuti del dolore nello stato di malattia I meccanismi di difesa messi in atto a tutela della propria integrità psico-fisica V Modulo: L assistenza

2 Competenze e aspetti psicologici Dalla teoria alla pratica VI Modulo: Concetto di salute e malattia Visione sistemica dell uomo Concetto di psicologia e di medicina come scienze che curano Nuovo concetto di salute nell integrazione delle due scienze Modalità di lezione Le unità didattiche verranno svolte, quando se ne riscontri l opportunità, attraverso varie metodologie: lezioni frontali-interattive, lavoro di gruppo, role playing e questiona Bibliografia ANOLLI L., LEGRENZI P., Psicologia Generale, Il Mulino, Bologna, ANTONIETTI A., Invito alla psicologia: che cos è e come si studia, Carocci, Roma, BARONI M.R., D URSO V., Psicologia Generale, Einaudi, Torino, BASSETTI O., Psicologia della salute e nursing, EmmeBi Diffusione, Milano, BERTINI M., Psicologia e salute, La Nuova Italia Scientifica, Roma, CANESTRARI R., Psicologia Generale: le strade maestre della conoscenza, Monadori, Milano, 2000 CLERICI A.-RIPAMONTI C., Psicologia e salute, Il Mulino, Bologna, 2008 DELLE FAVE A. ET AL., Psicologia Generale, Monduzzi, Bologna, DELLE FAVE A.-BASSI M., Psicologia e salute, UTET, Torino, 2007 DEL MIGLIO CM., Fondamenti di Psicologia Generale, Borla, Roma, FARNÈ M., SEBELLICO A., Psicologia, salute e malattia. Introduzione alla psicologia clinica, Zanichelli, Bologna, GIUS E., CAVANNA D., La personalità, 3 voll., Patron, Bologna, IMBASCIATI A., MARGIOTTA M., Compendio di psicologia per gli operatori socio-sanitari, Piccin, Padova, LEGRENZI P., Manuale di Psicologia Generale, Il Mulino, Bologna, LIEVORE FRANCESCO, Psicologia per una professione, EmmeBi Diffusione, Milano, MAGRO T., Introduzione alla Psicologia Generale, LED, Milano, MECACCI LUCIANO, Manuale di Psicologia Generale, Giunti, Firenze, NICOLETTI R., RUMIATI R., I processi cognitivi, Il Mulino, Bologna, PIETRANTONI L., La psicologia della salute, Carocci, Roma, SCHNEIDER P. B., Psicologia medica, Feltrinelli, Milano, VICARIO G. B., Psicologia Generale: i fondamenti, Laterza, Bari, Sociologia generale Obiettivi specifici Al termine lo studente sarà in grado di: valutare le componenti sociali di un sistema; capire i meccanismi della socializzazione e il ruolo della famiglia; vedere le interconnessioni tra cultura e salute; capire l importanza della corretta comunicazione in sanità; comprendere l organizzazione dei servizi socio sanitari in Italia; descrivere il ruolo delle reti sociali; riflettere sulle dinamiche di gruppo. I parte Introduzione alla Sociologia La sociologia: come si differenzia dalle altre scienze sociali. Che cos è la società e quali sono gli elementi fondamentali che la formano. Gli attori sociali: l individuo e gli attori collettivi. Le istituzioni e le organizzazioni. Il percorso della socializzazione: formazione dell identità individuale e collettiva. Le politiche sociali e la famiglia. Il multiculturalismo e la globalizzazione. II parte Sociologia della Salute L influenza delle culture sulla salute: il concetto di sano e malato differiscono nelle varie epoche storiche e paesi; malattia e devianza.

3 Organizzazioni sanitarie: il sistema sanitario italiano messo a confronto con quello degli altri paesi europei e degli USA. Il sistema sanitario in Italia, una organizzazione peculiare che ha riflessi sul ruolo dell operatore sanitario: l Ospedale; il Distretto. Efficienza economica ed equità: una ricerca costante. Salute e malattia: il punto di vista dei medici e di altri professionisti della salute; il punto di vista del soggetto malato. La comunicazione: importanza e efficacia dell informazione sanitaria; la comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo. Umanizzazione e sistema qualità: le reti sociali. Cenni alle dinamiche di Gruppo Bibliografia A. BAGNASCO, M. BARBAGLI E A. CAVALLI, Sociologia, Ed. Il Mulino, Bologna Ulteriore testo consigliato: F. NERESINI, M. BUCCHI, Sociologia della salute, Carocci Ed., Roma Dispense a cura del docente Infermieristica generale Obiettivi specifici Gli obiettivi specifici del corso sono di descrivere: - il campo di attività dell'infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; - i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata, i percorsi professionali, formativi e di carriera possibili in Italia; - la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia confrontando le tendenze nazionali con quelle europee; - il concetto di medicina e di infermieristica, differenziando il contributo di medici ed infermieri nella presa in carico dei pazienti; - il concetto di assistenza da quello assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri; - il profilo degli operatori dell'area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi ed assistenziali dei pazienti; - il concetto di caring e riconoscere i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; - le tappe della metodologia clinica infermieristica. Fare l infermiere : criteri guida e criteri limite dell'esercizio professionale - Profilo professionale dell'infermiere (DM 739/94); - Legge 26 febbraio 1999 n. 42; - Codice deontologico (articolo 1,2, 3 e 4). La competenza infermieristica: la competenza di base, esperta ed avanzata (secondo Benner) Ambiti di sviluppo professionale e di carriera nella professione infermieristica: ambito clinico, organizzativo, formativo e di ricerca. Strategie di mantenimento della competenza durante l esercizio professionale. La storia moderna della professione infermieristica: - il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristica (DPR 225/74); - la nascita del nursing moderno e della formazione universitaria: le ultime tappe storiche della formazione infermieristica; - il contributo della mobilità Socrates - Erasmus degli studenti. Il contributo dell infermieristica dalla medicina: - il Concetto di care e di cure; - il modello bifocale (applicato al nursing ed alla medicina); - i problemi di interesse infermieristico e medico: come distinguerli. Il contributo dell assistenza infermieristica e quello dell assistenza: - i criteri per distinguere un bisogno di assistenza da un bisogno di assistenza infermieristica; - il profilo degli operatori di supporto all'assistenza infermieristica: OSS, OSS con formazione complementare (Accordo stato regione); - il concetto di attribuzione/delega: alberi decisionali; - i criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti. Gli operatori dell area sanitaria e il contributo offerto:

4 - le quattro classi di laurea e le finalità (Classe infermieristica/ostetrica, classe tecnica, riabilitativa e della prevenzione). Il contributo dei diversi operatori in un progetto di presa in carico multiprofessionale: - per quale ragione gli operatori fanno difficoltà a collaborare; - quali sono le strategie di lavoro multidisciplinare. Concetto di disciplina infermieristica e di caring I principi guida del caring: Vulnerabilità, Fragilità, Empowermnet, Autocura, Confort, Coping, Dignità, Empatia, Facilitazione, Supporto nella sofferenza, Relazione/Educazione terapeutica. Paradigma della disciplina infermieristica: Ambiente, Salute/Malattia, Persona, Assistenza infermieristica. Come il paradigma può essere utilizzato per analizzare l attività lavorativa di un infermiere: esercizi pratici. La metodologia clinica infermieristica: - metodo clinico come processo di nursing; - metodi/strumenti di accertamento di primo livello e di secondo livello; - fonti rpomarie e secondarie; - metodi per individuare il problema del paziente: ragionamento diagnostico e uso della tassonomia Nanda; - metodi per definire il piano degli interventi: ragionamento prognostico, priorità e strategie assistenziali; - metodi per pianificare/registrare le cure infermieristiche (piano di assistenza standard, personalizzato, clinical pathway): differenze e potenzialità. Bibliografia RUTH F. CRAVEN, COSTANCE J. HIRNLE, Principi fondamentali dell'assistenza infermieristica, 3 ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2007, Federazione IPASVI. Codice deontologico. Disponibile su: ultimo accesso 17/12/2007 DELLAI M., RUOCCO M., ROAT O., F DALLAPÈ, La competenza infermieristica superiore/avanzata (advanced). AIR, 2006, 25 (2): Normativa di riferimento: Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n.6. (Profilo professionale). Disponibile su: Legge 26 febbraio 1999 n. 42. (Disposizioni in materia di professioni sanitarie). Disponibile su: Codice deontologico dell infermiere. Disponibile su: D.P.R.225 /74 (Mansionario). Disponibile su: Conferenza stato regioni 22 febbraio 2001 (OSS). Disponibile su: Conferenza stato regioni 16 gennaio 2003 (OSSS). Disponibile su: Per consultazione BENCI L., L operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001, 4, 3, pp CARPENITO, L.J., Piani di assistenza infermieristica e documentazione. Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, CORSO INTEGRATO DI PREVENZIONE E SICUREZZA Settori: MED/42 Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica preventiva AFD Teresa Buzzulini Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Protezione e Sicurezza, è in grado di descrivere - il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita; - i problemi prioritari di salute della popolazione italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria nazionale ed internazionale (Organizzazione Mondiale alla Sanità); - l organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, la normativa di riferimento, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e dei servizi sanitari, gli obiettivi e le priorità; - le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; - i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le indicazioni normative di riferimento; - metodi e strumenti di analisi e di valutazione dei rischi in ambito sanitario finalizzati alla adozione di efficaci interventi di prevenzione e protezione;

5 - ed utilizzare le pratiche di protezione dal rischio fisico, radiologico, chimico, biologico al fine di tutelare la salute e sicurezza propria, dei pazienti, e di altri operatori dell area sanitaria; - ed adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere e di comunità; ed utilizzare i dispositivi di protezione individuale. Igiene generale Concetti generali di igiene, salute/malattia, educazione sanitaria - Stato di salute di una popolazione, tutela e promozione della salute. - Livelli e tipi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. - Educazione sanitaria: programmazione, conduzione e valutazione degli interventi. Organizzazione e programmazione sanitaria - Organizzazione sanitaria italiana nazionale e regionale: dalla L 833/78 alla devolution. - Organizzazione ospedaliera e territoriale del SSN (Aziende, Dip. prevenzione, distretti). - Elementi di programmazione sanitaria: piani sanitari nazionali e regionali. Epidemiologia profilassi generale delle malattie infettive - Rapporti ospite-parassita, sorgenti e serbatoi di infezione, modalità di trasmissione. - Notificazione, misure contumaciali, accertamento diagnostico delle malattie infettive. - Vaccinoprofilassi. Tipi di vaccini. - Immunoprofilassi passiva e chemioprofilassi. Malattie non infettive: epidemiologia, prevenzione - Principali fattori di rischio delle malattie croniche e loro rimozione. - Test di screening: teoria ed applicazioni pratiche. - Epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari. - Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni. - Epidemiologia e prevenzione degli incidenti stradali, domestici e sul lavoro. Igiene ambientale - Aria, climi ed inquinamenti atmosferici: effetti sulla salute. - Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti: effetti sulla salute. - Igiene degli ambienti confinati: microclima, inquinamenti, illuminazione e rumore. - Igiene del suolo e dell'acqua: fabbisogni idrici, approvvigionamento, inquinamenti. Modalità di lezione Lezioni frontali ed interattive con supporto audiovisivo. Bibliografia C. SIGNORELLI, Igiene epidemiologia sanità pubblica, Società Editrice Universo, S. BARBUTI E AL., Igiene e medicina preventiva, Monduzzi editore, Sicurezza nei luoghi di lavoro Nuovi aspetti relativi alla sicurezza introdotti dal D.L.vo 626/94 - il campo di applicazione; - i soggetti coinvolti; - le misure generali di tutela; - gli obblighi del datore di lavoro; - gli obblighi dei lavoratori; - il servizio di prevenzione e protezione; - la riunione periodica; - la sorveglianza sanitaria; - l informazione dei lavoratori; - la formazione dei lavoratori. Il rischio psico-sociale ed i suoi effetti - il lavoro a turni; - il burn out. Il rischio biologico: le patologie trasmissibili di maggior interesse pratico in ospedale e la loro prevenzione - epatite B; - epatite C; - AIDS; - tubercolosi; - meningite batterica; - il follow up post esposizione; - la vaccinazione.

6 Il rischio chimico - misure di carattere generale; - la glutaraldeide; - la formaldeide; - l ossido di etilene; - i gas anestetici. I farmaci antitumorali - classificazione dei farmaci antiblastici; - l immagazzinamento; - i locali per la preparazione; - la cappa aspirante; - i dispositivi di protezione individuale; - le procedure di sicurezza. Le radiazioni ionizzanti - assistenza ai pazienti durante l esecuzione di radiografie; - assistenza a pazienti in radioterapia; - assistenza a pazienti che hanno eseguito scintigrafie; - assistenza a pazienti sottoposti a terapia con radioisotopi. Le radiazioni non ionizzanti - microonde e radiofrequenze; - risonanza magnetica; - laser. Il rischio da movimentazione manuale dei pazienti - fattori che influenzano il rischio di patologie dorso-lombari; - spazi ed arredi; - ausili; - tecniche di sollevamento. Le emergenze in ospedale - il servizio per la gestione delle emergenze; - il piano per la gestione delle emergenze; - l incendio; - gli eventi sismici. Il rischio allergologico - le dermatiti da contatto; - la patologia da lattice. Bibliografia Materiale fornito dal docente. Testi consultabili presso la Biblioteca Linee Guida per l applicazione del D.L.gs 626/94: Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome a cura della Regione Emilia Romagna. La prevenzione dei rischi derivanti dall uso di chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario: Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro Rischio Biologico per i lavoratori della Sanità: Linee Guida Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale. G. TRENTA, Radioprotezione dei lavoratori, Associazione Italiana Radioprotezione Medica, Omicron Editrice, Genova. GIULIANO FRANCO, Rischi lavorativi in ambiente sanitario: Patologia da guanti, Edizioni Fondazione S. Maugeri. Infermieristica preventiva Obiettivi specifici Il concetto di salute/malattia e i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita I problemi prioritari e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria nazionale, internazionale (WHO) L organizzazione ed il funzionamento del SSN, la normativa di riferimento e i documenti che definiscono gli obiettivi Ambienti di vita (macro-micro) come fonte di rischio per la salute Le strategie di promozione della salute e di prevenzione delle malattie primaria secondaria e terziaria I fattori di rischio per la salute della collettività negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le indicazioni contenute nella normativa nazionale per la salvaguardia della collettività

7 Metodi e strumenti di analisi e valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza nelle attività sanitarie al fine di adottare efficaci interventi di prevenzione e di protezione Utilizzare le pratiche e i dispositivi di protezione dai rischi al fine di tutelare la salute e la sicurezza proprie, dei pazienti e di altri operatori dell area sanitaria Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo nelle strutture ospedaliere I prerequisiti della salute. I determinanti -individuali e sociali della salute: - fattori socio-economici e stili di vita; - condizioni ambientali; - eredità genetica; - organizzazione servizi-sanitari. Salute come condizione di benessere: dalla tutela alla promozione. Contributo dell infermieristica attraverso l evoluzione del pensiero teorico da F. Nightingale a P.Benner. Definizione di fattori di rischio e di comportamenti a rischio per la salute: -alimentazione; -movimento; -abuso di sostanze (alcol, droghe. ecc.); - fumo; - guida di veicoli. Individuazione degli specifici ambiti di competenza infermieristica in merito alla promozione ad allo sviluppo della salute: - nel profilo professionale; - nel codice deontologico. Il contributo dell infermieristica alla promozione e allo sviluppo della salute nei programmi a livello: - internazionale; - europeo; - nazionale; - regionale. Concetto di sicurezza e fattori che la influenzano (età e fase di sviluppo, cultura ed esperienza personale, integrità psico-fisica). Caratteristiche dell ambiente confinato domestico - temperatura; - umidità; - illuminazione: naturale, artificiale; - dimensioni; - tipologia di arredi; standard di riferimento e strategie di mantenimento. Fattori di rischio e misure di sicurezza in ambiente domestico Igiene e standard di pulizia ambientale a livello domiciliare. Caratteristiche dell ambiente confinato ospedaliero: - temperatura; - umidità; - illuminazione naturale, artificiale; - dimensioni; - tipologia di arredi; standard di riferimento e strategie di mantenimento. Fattori di rischio e misure di sicurezza in ambiente ospedaliero. Igiene e standard di pulizia ambientale ospedaliera. Interventi di promozione e di prevenzione in collaborazione con altri professionisti (assistente sanitario, ostetrica, tecnico della prevenzione, medico specialista ): - educazione sanitaria; - screening; - follow-up. La sicurezza per l operatore sanitario, per la persona assistita, per i visitatori e i caregivers. La gestione integrata del rischio all interno del sistema organizzazione. Aspetti della normativa in materia di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza con specifico riferimento ai profili di responsabilità infermieristici esercitati nei vari ruoli di: studente, operatore, coordinatore, dirigente. Il concetto di rischio e di pericolo per la salute.

8 Il concetto di errore, di evento avverso e di prevedibilità. Principali strumenti di rilevazione, analisi e valutazione dei rischi, secondo gli orientamenti attuali. I principali fattori di rischio lavorativo per l infermiere: biologico, movimentazione dei carichi, chimico. Il significato di prevenzione e protezione a livello individuale e collettivo. Principi di ergonomia in ambito sanitario. Le misure e le procedure di prevenzione e protezione nel contesto delle attività sanitario-assistenziali. L utilizzo dei dispositivi di protezione individuali e collettivi. I presidi per la sicurezza e le dotazioni di pronto soccorso per gli ambienti lavorativi. Comportamenti da adottare in caso di infortunio, incidente, emergenza. La costruzione di una procedura di sicurezza a partire da una specifica attività infermieristica. Le Precauzioni Standard quali misure di prevenzione e protezione per l operatore ed il paziente: igiene delle mani, uso di guanti, uso di maschere ed occhiali di protezione, uso di camici, respiratory hygiene/cough etiquette, trattamento dei dispositivi medici riutilizzabili, trattamento della biancheria, pratiche iniettive sicure. Le Precauzioni Aggiuntive quali misure per la prevenzione delle infezioni a trasmissione aerea, attraverso droplet e contatto. La responsabilità dell infermiere nel mantenimento dell ambiente nelle Strutture Sanitarie. Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Laboratori. Discussione guidate. Bibliografia CRAVEN R.F., Principi fondamentali dell assistenza infermieristica, Casa Editrice Ambrosiana, terza ed. Milano 2007, Cap IV (Unità 2), I vol. Teorie Infermieristiche e modelli concettuali, Cap. XVI (Unità 4), I Vol. Salute e benessere, Cap. XXXII (Unità 7); II Vol. Sicurezza, Cap XXXIII (Unità 7), Vol. 2 Mantenimento della salute, Cap. XLI (Unità 9) II Vol. Difese corporee contro le infezioni. Per ulteriori approfondimenti: GALLELLI R., Salute come benessere, Ed. PENSA Multimedia, GOBBA F., SALI D., Rischi professionali in ambito ospedaliero, Mc Graw Hill, Milano COMODO. N., MAGIOCCO G., Igiene e sanità Pubblica, Carocci Faber, Roma CORSO INTEGRATO DI BASI MOLECOLARI DELLA VITA Settori: BIO/10 Biochimica, BIO/13 Biologia applicata, MED/03 Genetica medica Prof. Giuseppe Damante Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Basi molecolari della vita, è in grado di descrivere: - e di integrare gli elementi fondamentali di biochimica, biologia e genetica propedeutici all apprendimento dell anatomia, della fisiologia e della fisiopatologia per l infermieristica; - le basi dell organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; - le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; - i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; - i principali meccanismi che controllano l espressione e la trasmissione del materiale genetico; - le basi genetiche delle malattie umane; ed utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche. Biochimica Obiettivi specifici Acquisire dimestichezza con la terminologia, le grandezze e le unità di misura in chimica per una corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche. Descrivere le strutture e le proprietà chimico-fisiche dei principali composti inorganici ed organici di interesse metabolico; comprendere il rapporto struttura-funzione delle macromolecole biologiche; descrivere i principali processi metabolici a livello molecolare e la loro integrazione nella cellula e nell organismo come base per l infermieristica clinica. Elementi conoscitivi richiesti allo studente Per la comprensione dei contenuti del corso di Biochimica sono necessarie le conoscenze di base della Chimica generale ed inorganica a livello liceale (struttura dell atomo, tavola periodica, legame chimico, ph, numero di ossidazione e reazioni redox, equilibrio chimico).

9 L acqua: caratteristiche della molecola e sua importanza biologica come solvente universale. Interazioni non covalenti (legame idrogeno). Molecole polari e non polari. Molecole idrofiliche, idrofobiche ed anfipatiche. Soluzioni acquose: modi per esprimere la concentrazione delle soluzioni: percentuale in peso/volume e volume/volume, molarità, normalità. Definizione di colloide, sospensione e soluzione. Concetti di diffusione, filtrazione, osmosi. Proprietà colligative: pressione osmotica. Dissociazione elettrolitica e osmolarità. Soluzioni isotoniche, ipotoniche ed ipertoniche (rispetto al sangue). Ionizzazione dell acqua e prodotto ionico dell acqua. Definizioni di acidi e basi. Acidi e basi forti, acidi e basi deboli. Acidi e basi coniugati. Definizione di ph, scala del ph, rilevatori di ph. Equilibrio di dissociazione degli acidi deboli e soluzioni tampone, tamponi biologici (fosfato, bicarbonato). Biomolecole e composti organici. Proprietà del carbonio. Definizione di gruppo funzionale e descrizione di alcuni gruppi e di alcune classi di composti: gruppo ossidrilico, alcoli; gruppo carbonilico, aldeidi e chetoni; gruppo carbossilico, acidi carbossilici; gruppo amminico, ammine. Carboidrati: struttura e nomenclatura dei principali monosaccaridi di interesse metabolico. Legame glicosidico, struttura e nomenclatura dei disaccaridi (lattosio, saccarosio) e polisaccaridi (amido, glicogeno, cellulosa). Funzioni principali dei carboidrati. Lipidi: lipidi neutri (trigliceridi) e polari (fosfolipidi e glicolipidi). Steroidi: colesterolo. Acidi grassi saturi e insaturi, fluidità dei grassi a temperatura ambiente. Funzioni principali dei lipidi. Amminoacidi e proteine: distinzione tra amminoacidi polari e non polari, caratteristiche principali. Livelli di struttura delle proteine e loro principali funzioni. Gli enzimi come catalizzatori biologici e loro meccanismo d azione. Formazione del complesso enzimasubstrato. Caratteristiche del sito attivo. Cinetica di Michaelis-Menten, significato di Km e Vmax. Inibizione enzimatica reversibile ed irreversibile, competitiva e non competitiva. Regolazione dell attività enzimatica, enzimi allosterici (cenni). Classificazione internazionale degli enzimi. Coenzimi (Coenzima A, NAD e FAD). Significato delle vitamine nella dieta dei mammiferi come precursori dei coenzimi. Isoenzimi (cenni). Introduzione al metabolismo: principio di conservazione dell energia, estrazione dell energia dalle sostanze nutrienti, analisi degli stati di ossidazione del carbonio e delle modalità con le quali avvengono le ossidoriduzioni biologiche. L ATP come trasportatore universale di energia libera nei sistemi biologici, il coenzima A come trasportatore di acili attivati, i coenzimi NAD e FAD come trasportatori di elettroni. Concetto di via metabolica, catabolismo e anabolismo. Respirazione cellulare suddivisa schematicamente in tre fasi: produzione di AcetilCoA, ossidazione dell acetilcoa e fosforilazione ossidativa. Metabolismo anaerobico ed aerobico del glucosio. Glicolisi: tappe, significato, bilancio energetico e regolazione, importanza della fosfofruttochinasi. I destini del piruvato, fermentazione lattica, cenni sulla decarbossilazione ossidativa del piruvato ad opera dell enzima mitocondriale piruvato deidrogenasi; ciclo di Krebs (cenni); fosforilazione ossidativa: la catena respiratoria e la forza protonmotrice da essa generata, sintesi dell ATP e suo accoppiamento con la catena respiratoria, controllo respiratorio, disaccoppianti ed inibitori. Cenni sulla gluconeogenesi. Ruolo del fegato nell omeostasi glicemica, regolazione ormonale della glicemia, insulina e glucagone. Metabolismo del glicogeno: ruolo e significato del glicogeno nei vari tessuti (differenze tra fegato e muscolo). Metabolismo dei lipidi: digestione ed assorbimento dei lipidi; colesterolo e sali biliari; trasporto dei lipidi nel sangue: caratteristiche principali delle lipoproteine plasmatiche; i trigliceridi come fonte di acidi grassi ossidabili, ossidazione degli acidi grassi: tappe enzimatiche, bilancio e resa energetica; formazione dei corpi chetonici e loro significato metabolico. Biosintesi degli acidi grassi (cenni) e acidi grassi essenziali. Metabolismo degli amminoacidi: i composti azotati e bilancio dell azoto, digestione delle proteine e catabolismo degli amminoacidi: transaminazioni, deaminazione semplice e ossidativa (cenni), ciclo dell urea: funzioni e significato; animali ammoniotelici, ureotelici e uricotelici. Destino degli atomi di carbonio degli amminoacidi: amminoacidi glucogenici e chetogenici. Distinzione tra amminoacidi essenziali e non essenziali. Integrazione del metabolismo nel ciclo nutrizione/digiuno (cenni). Biologia applicata Origini della vita cellulare. La varietà delle forme viventi. Proprietà generali degli organismi viventi. Fonti di energia chimica degli organismi. Utilizzazione ciclica della materia. Composizione chimica della sostanza vivente. Macromolecole biologiche: carboidrati, lipidi, proteine ed acidi nucleici. Livelli di organizzazione biologica nella cellula procariota ed eucariota. Metodi di indagini in biologia. Membrane cellulari: proprietà, composizione chimica e struttura. Funzioni delle membrane nel trasporto: diffusione, trasporto passivo e trasporto attivo. Esocitosi ed endocitosi Citosol ed inclusioni citoplasmatiche: reticolo endoplasmatico, apparato del Golgi, lisosoma. Proprietà e funzioni generali del citoscheletro.

10 Mitocondri: struttura e funzioni. Respirazione cellulare e metabolismo energetico (ATP). DNA: proprietà, struttura, modello a doppia elica. Conservazione, trasmissione ed espressione dell informazione genetica. Il nucleo: caratteristiche generali e funzioni del compartimento nucleare Cromosomi e cromatina: eterocromatina ed eucromatina. RNA: struttura, caratteristiche e funzioni. RNA messaggero, ribosomiale e transfer. Ribosomi e sintesi delle proteine: meccanismo della traduzione. Il codice genetico. Divisione cellulare: mitosi, caratteristiche e fasi. Riproduzione sessuata e meiosi. Confronto tra mitosi e meiosi e loro diverse funzioni nell organismo Ciclo cellulare: accrescimento e rinnovamento cellulare. Bibliografia G. CHIEFFI, S. DOLFINI, M. MALCAVATI, R. PIERANTONI, M.L. TENCHINI, Biologia e Genetica, EdiSES editore (ultima edizione). W. K. PURVES, D. SADAVA, G.H. ORIANS, H.C. HELLER, Elementi di Biologia e Genetica, Zanichelli editore (2 edizione). Genetica medica Obiettivi specifici Conoscenza dei principi fondamentali della genetica. Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche. Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici. Capacità a valutare il rischio di ricorrenza per i membri di una famiglia con malattia monogenica. Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica. Conoscenze generali del ruolo della componente genetica nelle malattie multifattoriali. Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico. Di cosa si occupa la Genetica. Classificazione delle malattie a base genetica. Alberi genealogici. Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina. Polimorfismi genetici. Penetranza ed espressività. Mitosi e Meiosi. Cromosomi ed analisi del cariotipo nell'uomo. Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico. Diagnosi prenatale. Ereditarietà mitocondriale. Ereditarietà legata al cromosoma X. Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali. Il counseling genetico. Bibliografia DALLAPICCOLA NOVELLI, Genetica medica essenziale, Phoenix editrice. CORSO INTEGRATO DI BASI MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO UMANO Settori: BIO/17 Istologia, BIO/16 Anatomia umana Prof.ssa Fulvia Ortolani Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Basi Morfo-Strutturali del Corpo Umano, è in grado di descrivere: - la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; - i caratteri distintivi, le proprietà e l organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; - l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); - l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; - l organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell apparato endocrino;

11 - struttura e integrazione tissutale nella cute; - la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; - la struttura e topografia degli organi che costituiscono l apparato respiratorio, l apparato digerente, l apparato urogenitale; - l integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, - la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall operatore infermiere; - l'organizzazione strutturale e l integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; - la struttura macroscopica e l integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. Istologia Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente e discipline dell'area morfologica. La cellula e le sue linee differenziative. Organizzazione della cellula e suoi organelli. Cenni su spermatogenesi e follicologenesi, fecondazione, annidamento del concepito, annessi embrionali, placenta, barriera ematoplacentale, significato funzionale ed attività endocrina della placenta. Rapporto di derivazione embriogenetica dei tessuti dai tre foglietti embrionali. I quattro tessuti dell'individuo adulto. Polarità cellulare. Adesione cellulare. Specializzazioni di superficie delle cellule. Interazione cellula-matrice. Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo. Integrazione di tessuti nella cute, nelle mucose e nelle sierose. Integrazione di tessuti nei visceri cavi e nei visceri parenchimatosi. Integrazione di tessuti nella parete dei vasi. I diversi tipi di endotelio nei vasi capillari. Il tessuto connettivo. La matrice extracellulare. Cellule residenti e migranti nei tessuti connettivi. Capacità rigenerativa. Classificazione dei tessuti connettivi propriamente detti con cenni funzionali su tessuto linfoide, tessuti adiposi, tendini e legamenti. I tessuti connettivi di sostegno. I tipi di cartilagine con riferimenti all'invecchiamento. Il tessuto osseo, con riferimenti a rimaneggiamento, rimodellamento. Il sangue, il midollo osseo e l'emopoiesi. Il tessuto epiteliale. Capacità rigenerativa tissutale. Gli epiteli di rivestimento. Caratteristiche morfofunzionali e distribuzione dei diversi tipi. Epiteli pavimentosi semplici; epiteli cubici semplici; epiteli batiprismatici semplici, epiteli assorbenti, epiteli secernenti; epiteli pluriseriati, con riferimento agli epiteli delle vie respiratorie; epiteli isoprismatici e batiprismatici composti; epiteli pavimentosi composti; l epidermide; epitelio polimorfo, uroteli. Gli epiteli ghiandolari. Le ghiandole esocrine. Classificazione e distribuzione, tipi di secrezione. Le mucose di intestino tenue ed intestino crasso, la mucosa gastrica; ghiandole sudoripare e ghiandole sebacee; ghiandole lacrimali, ghiandole salivari maggiori, ghiandole mammarie, ghiandole prostatiche, ghiandole del pancreas. Il nefrone. Il lobulo epatico. Le ghiandole endocrine. Ipofisi, adenoipofisi e neuroipofisi, asse ipotalamo-ipofisario. Ghiandole interstiziali di testicolo e ovaio, corpo luteo. Ciclo mestruale. Epifisi. Tiroide. Paratiroidi. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali. Il tessuto muscolare. Capacità rigenerativa. Tessuto muscolare striato scheletrico e struttura dei muscoli scheletrici; tessuto muscolare striato cardiaco nel miocardio aspecifico e in quello specifico; tessuto muscolare liscio. Tessuto nervoso. Le diverse capacità rigenerative di neurone e cellule della glia. Neurone. Sinapsi. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche. Bibliografia L. P. GARTNER, J. L. HIATT, Istologia, EdiSES.

12 L. C. JUNQUEIRA, J. CARNEIRO, R.O. KELLEY, Compendio di Istologia, Ed. Piccin. L. P. GARTNER, J. L. HIATT, Atlante di Istologia, EdiSES. Anatomia umana Introduzione all studio dell anatomia. Piani di posizione e movimento. Osteoartrologia Caratteristiche generali dello scheletro. Osso compatto e osso spugnoso. Colonna vertebrale: costituzione della vertebra "tipo", caratteristiche delle vertebre cervicali, toraciche, lombari, osso sacro e coccige. Cenni sulle articolazioni del rachide con particolare riguardo alla struttura dei dischi intervertebrali. Gabbia toracica: generalità. Coste e sterno. Cenni sulle articolazioni della gabbia toracica. Cingolo scapolare: clavicola, scapola. Cenni sulle articolazioni sternoclavicolare e acromioclavicolare. Scheletro dell'arto superiore: omero, radio, ulna e ossa della mano. Cenni sulle articolazioni gleno-omerale, del gomito, del polso e della mano. Anca. Articolazione sacroiliaca, sinfisi pubica. Il bacino nell insieme. Scheletro dell'arto inferiore: femore, patella, tibia, perone, piede. Cenni sulle articolazioni coxofemorale, del ginocchio, della caviglia. Archi plantari. Cranio: caratteristiche generali del neurocranio e dello splancnocranio. Miologia Generalità. Cenni sui principali muscoli scheletrici di capo, collo, tronco, arto superiore ed inferiore. Diaframma. Cardio-angiologia Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna. Anatomia microscopica. Sistema di conduzione. Vascolarizzazione ed innervazione. Generalità sulla circolazione arteriosa. Anatomia microscopica. Origine e decorso dei principali vasi arteriosi. Capillari continui, fenestrati, sinusoidi. Generalità sulla circolazione venosa. Anatomia microscopica. Principali vasi venosi e sistema della vena porta. Sistema linfatico Struttura e l'organizzazione generale. Vasi linfatici. Organi linfoidi primari e secondari. Apparato respiratorio Generalità. Naso esterno, cavità nasale, seni paranasali. Faringe: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Laringe: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Trachea e bronchi: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica.. Polmoni: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Pleure. Apparato digerente Regioni addominali. Generalità. Anatomia del cavo orale. Ghiandole salivari maggiori. Esofago: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Stomaco: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Intestino tenue: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Intestino crasso: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Fegato: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Vie biliari extraepatiche. Pancreas: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Apparato urinario Generalità. Reni: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Vie urinarie: calici e pelvi renale, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. Apparato genitale femminile Ovaie, tube uterine, utero, vagina, vulva. Ciclo ovarico. Apparato genitale maschile Testicoli: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Prostata, vescichette seminali, ghiandole bulbouretrali. Pene Sistema endocrino Organizzazione generale. Ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali: forma, posizione, rapporti, anatomia microscopica. Apparato tegumentario Cute, mammella. Sistema nervoso Principi generali e organizzazione. Meningi e liquido cefalo-rachidiano. Cavità del S.N.C. Midollo spinale: configurazione e rapporti; architettura della sostanza grigia e organizzazione della sostanza bianca. Tronco encefalico: organizzazione generale. Cervelletto: configurazione, organizzazione morfo-funzionale (cenni). Diencefalo organizzazione morfo-funzionale (cenni). Telencefalo: configurazione esterna, formazioni

13 commissurali interemisferiche. Aree corticali sensitive e motorie. Sistema nervoso autonomo: organizzazione morfo-funzionale (cenni). Sistema nervoso periferico: nervi cranici e spinali (cenni). CORSO INTEGRATO DI BASI FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Settori: FIS/07 Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia Dott. Ernesto Rampin Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Basi Funzionali del Corpo Umano, è in grado di descrivere: - le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l energia e la potenza, la biomeccanica; - le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione. - le leggi della termologia e termodinamica: misura della temperatura, energia interna, I e II principio della termodinamica, meccanismi di trasmissione del calore; - i fenomeni di superficie: tensione superficiale, diffusione, filtrazione, le membrane; - i fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, capacità, resistenza e corrente elettrica; - il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; - il muscolo e lavoro muscolare: fisiologia cellulare del muscolo scheletrico: potenziale di membrana e potenziale d'azione; Sinapsi neuro muscolare. Bioenergetica e biomeccanica della contrazione muscolare; fonti energetiche del lavoro muscolare. massimo consumo di ossigeno; - il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; - la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del ph; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; - il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; - il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; circolo renale; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del ph; - l apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell apparato; - il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali); - la termoregolazione: temperatura corporea; produzione e dispersione del calore; centri termoregolatori. Fisica applicata Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di descrivere le leggi fisiche fondamentali che intervengono nel funzionamento del corpo umano ed in particolare: - le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l energia e la potenza, la biomeccanica; - le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; - le leggi della termologia e termodinamica: misura della temperatura, energia interna, I e II principio della termodinamica, meccanismi di trasmissione del calore; - i fenomeni di superficie: tensione superficiale, diffusione, filtrazione, le membrane; - i fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, capacità, resistenza e corrente elettrica. I Unità: Il metodo scientifico, leggi fisiche, grandezze, unità di misura, metodi di misurazione delle grandezze fisiche, sistema internazionale di misura, errore di una misura, determinazione degli errori. Potenze di dieci, notazione scientifica, grandezze scalari e vettoriali, somma, differenza, prodotto scalare e scomposizione di vettori. La descrizione del moto, velocità, accelerazione, moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. II Unità: Concetto di forza, tipi di forze, i tre principi della dinamica. Concetto di equilibrio, baricentro, leve. Biomeccanica. La pressione nei solidi, nei liquidi e nei gas.

14 Lavoro, potenza, energia cinetica e potenziale, principio di conservazione dell'energia. III Unità: Le leggi della termologia e della termodinamica: Calore, temperatura e sua misurazione, energia interna, meccanismi di trasmissione del calore, primo e secondo principio della termodinamica. IV Unità: Le leggi della meccanica dei fluidi: statica (Pascal, Archimede, Stevino) e dinamica (Bernoulli), fluidi reali, viscosità, la misura della pressione. V Unità: I fenomeni di superficie: tensione superficiale, diffusione, filtrazione, le membrane. VI Unità: I fenomeni elettrici : carica elettrica, legge di Coulomb, campo elettrico, potenziale elettrostatico, conduttori, capacità, resistenza, intensità di corrente elettrica. Bibliografia Dispense fornite dal docente FAZIO M., TOSI G., EULISSE G., PERTOSA M, Fondamenti di Fisica e Biofisica, Ed. Sorbona, Milano, CROMER A. H., Fisica per Medicina Farmacia e Biologia, Ed. Piccin, Padova, ZINGONI E., TOGNAZZI F., ZINGONI A., Fisica Bio-Medica, Ed. Zanichelli, Bologna, Fisiologia Generalità. Tessuti organi, apparati. Potenziale di membrana e potenziale di azione. App. cardiovascolare: cuore come pompa. Eccitazione e concentrazione, ritmicità, automaticità muscolo cardiaco. Elettrocardiografia, funzione valvole cardiache. Ciclo cardiaco: sistole e diastole, variazione della pressione durante il cliclo cardiaco. Legge di Starling. Flusso sanguigno nella circolazione sistematica. Resistenza-flusso-pressione. Circolazione polmonare. Circolazione coronarica, circolazione cerebrale, pressione arteriosa sistematica, pressione differenziale. Caratteri del polso. Apparato respiratorio. Afflusso e efflusso aria dai polmoni. Pressioni parziali, pressione alveolare ed intrapleurica. Spirometria. Apparato respiratorio: diffusione membrana alveolare, trasporto ossigeno nel sangue, regolazione della respirazione. Apparato digerente: ittero ed ipertensione portale. Neurofisiologia: potenziale di membrana, potenziale d azione, trasmissione sinaptica. Tipi di neurotrasmettitore. Neurofisiologia: trasmissione sinaptica. Contrazione muscolare, unità motoria. Sistema neervoso sentivo e motorio, arco riflesso. Integrazione sistemi somestesico e motorio. Sistema nervoso extrapiramidale. Sistema nervoso autonomo. Nervi cranici e funzioni cerebrali superiori. Sistema nervoso autonomo. Apparato urinario: generalità. Equilibrio acido base. Cenni di endocrinologia. CORSO INTEGRATO DI BASI DI PATOLOGIA Settori: MED/04 Patologia generale, MED/04 Fisiopatologia, MED/04 Immunologia, MED/07 Microbiologia, microbiologia clinica Prof. Carlo Ennio Michele Pucillo Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Basi di Patologia, è in grado di descrivere: - i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; - le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; - le cause determinanti le malattie dell uomo; - gli automatismi di conservazione dell integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell organismo umano; - i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; - il meccanismo della febbre e dell infiammazione; - le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; - i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); - le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; - le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell ospite;

15 - l iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; - i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; - le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; ed appropriarsi della terminologia necessaria all efficace comunicazione infermieristica e scientifica. Modalità d esame L esame consiste in una prova scritta, sui contenuti di tutte le discipline del Corso Integrato. Patologia Generale Obiettivi specifici Apprendimento e comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle malattie dell uomo, con particolare riguardo ai fenomeni di carattere generale quali la febbre, l infiammazione, la patologia molecolare, cellulare, genetica e l oncologia. Argomenti di Patologia Generale Generalità La Patologia e Fisiopatologia Generale come discipline sperimentali. Relazioni con le altre discipline in una visione prospettica degli studi Infermieristici. Livelli di studio e di approfondimento della Patologia e Fisiopatologia Generale. Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e strutturali,molecole e ioni. Sistemi in vivo; sistemi in vitro. Terapia causale cellulare e molecolare. Eziologia e Patogenesi. Concetto e classificazioni. Concetto ed esempi di malattie. Malattie acute e croniche. Malattie ereditarie, congenite e acquisite. Concetto ed esempi di stati morbosi primitivi o da esiti di malattia. Gli agenti fisici come causa di malattie. Elettricità. Calore e basse temperature. Le radiazioni ultraviolette. Le radiazioni ionizzanti. Alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA. Gli agenti chimici come causa di malattie. Sostanze ad azione flogogena e steatogena. Sostanze ad azione tossica. Sostanze ad azione mutagena. Esempi: l alcool, il fumo. Gli agenti biologici come causa di malattie. Concetti di virulenza e patogenicità. Simbiosi e parassitismo. Le infezioni. Cenni di parassitologia. Concetti di normalità e patologia. Parametri di riferimento. I valori normali in Clinica e in Laboratorio di analisi. Valutazione statistica. Correlazioni. Fenomeni generali - La Febbre. Patologia della termoregolazione. Intervallo di normalità e tecniche di misurazione della temperatura corporea. Produzione e smaltimento del calore corporeo in condizioni fisiologiche e patologiche. Ipotermia e ipertermia. Andamento febbrile. Tipi di decorso. Alterazioni metaboliche e funzionali. Finalità ed efficacia della risposta febbrile. Effetti biologici della febbre. - L infiammazione. Concetti storici e definizione attuale. Classificazione delle cause eziologiche. Infiammazione acuta e cronica (ab inizio o evolutiva). Trasudato ed essudato. Le infiammazioni croniche. Classificazione. Meccanismi patogenetici. Varietà fibrosa, sierosa e suppurativa. I granulomi. I processi di riparazione delle ferite. Patologia Molecolare Concetto ed esempi di lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate. La morte cellulare: stress, necrosi e apoptosi. Alterazioni del metabolismo dei carboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II. Alterazioni del metabolismo delle lipoproteine e dei lipidi. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi. Alterazioni del metabolismo degli aminoacidi. Esempi: Alcaptonuria, Albinismo. Alterazioni del metabolismo delle purine e pirimidine. Esempi: Gotta, Sindrome di Lesch Nyhan e Oroticuria. Alterazioni del metabolismo dell eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri. La patologia molecolare del sangue: Anemie, Coagulazione. Patologia Genetica Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi: Emofilia. Daltonismo. Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni. Malattie genetiche autosomiche recessive. Esempi: Le emoglobinopatie. Patologia Cellulare Le atrofie. I fenomeni degenerativi. La senescenza cellulare. Ipertrofia, iperplasia, metaplasia, anaplasia. Oncologia

16 Proliferazione cellulare normale e patologica. Il concetto di trasformazione cellulare. Classificazione e nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne. La progressione tumorale. Le metastasi. Le anomalie cromosomiche. La cancerogenesi chimica e fisica. Biologia molecolare delle neoplasie: concetti generali. Oncogèni. Anti-oncogèni. Le disvitaminosi. La vitamina A. Il complesso B (B1. B2, B6, PP). La vitamina C: lo scorbuto. La vitamina D. Rachitismo ed osteomalacia. La vitamina E. L acido pantotenico, la biotina. La vitamina K. Fisiopatologia Obiettivi specifici Apprendimento e comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle malattie dell uomo, con particolare riguardo ai fenomeni organo- tessuto-specifici maggiormente rilevanti in Fisiopatologia umana. Utilizzare una terminologia corretta nella comunicazione infermieristica professionale e scientifica in relazione alle principali alterazioni fisiopatologiche. Fisiopatologia degli organi e degli apparati. Fisiopatologia del sangue: Cenni sulla struttura della parete dei vasi, funzione delle cellule endoteliali. Piastrine. Coagulazione: fattori della coagulazione, cascata coagulativa, fibrinolisi, anticoagulanti orali, malattie emorragiche. Trombosi. Struttura dei trombi. Trombosi arteriosa e venosa. Eziologia delle malattie trombo-emboliche. Patogenesi ed evoluzione del trombo. Embolie ed ischemie. Arteriosclerosi, Aterosclerosi, fattori di rischio che inducono danno endoteliale. Cenni sui rapporti tra LDL circolante, recettori per LDL e sintesi del colesterolo. Conseguenze dell aterosclerosi. Disturbi emodinamici: iperemia, edema, ascite, emorragia. Shock. Cenni ai meccanismi fisiopatologici della malattie dell apparato respiratorio. Cenni ai meccanismi fisiopatologici della malattie dell apparato cardiovascolare: Es.:Ipertrofia cardiaca, insufficienza, scompenso, infarto. Cenni ai meccanismi fisiopatologici della malattie del fegato e dell apparato digerente: Epatiti, cirrosi. Fisiopatologia dell assorbimento e fisiopatologia del pancreas esocrino. Patologia cellulare e molecolare delle ghiandole endocrine Organizzazione generale del sistema endocrino. Ormoni e Recettori. Feedback positivo e negativo. Meccanismi endocrini, paracrini e autocrini. Fisiopatologia della ghiandola ipofisi. Il coordinamento endocrino. La ghiandola tiroide. Il gozzo. Iper-ipotiroidismo. Le malattie autoimmuni della tiroide. Le paratiroidi. Le ghiandole surrenali: ipo e iper-corticosurrenalismo; la midollare. Malattie delle gonadi: ovaio, testicolo. Gli ormoni gastrointestinali; pancreas endocrino: Diabete. Cenni sulla fisiopatologia del ricambio idro-elettrolitico e dell equilibrio acido base. La funzione endocrina renale. Immunologia Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: Dimostrare di conoscere gli automatismi di conservazione dell identità dell integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell organismo umano contro le intrusioni biologiche Comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli altri apparati dell organismo; Conoscere le alterazioni di tali meccanismi ai vari livelli di integrazione. Introdurre lo studente alle principali metodiche di indagine immunologica. Il sistema immunitario e le caratteristiche fondamentali della risposta immunitaria: le componenti innata ed acquisita della risposta immunitaria; caratteristiche fondamentali delle risposte innate ed acquisite (differenze e cooperazione). La rete delle difese immunitarie: le cellule del sistema immunitario; organi linfoidi primari e secondari; ricircolazione dei linfociti. Generazione della specificità, della memoria e della tolleranza immunitaria: la teoria della selezione clonale. Gli antigeni, proprietà e natura molecolare: antigenicità ed immunogenicità; gli epitopi. Il recettore per l antigene dei linfociti B: struttura funzionale e molecolare degli anticorpi; determinanti strutturali (il dominio delle Ig); interazione Ag-Ab; valenza, affinità ed avidità; le classi di immunoglobuline. Il concetto di variabilità anticorpale e la generazione somatica della diversità tra anticorpi (cenni).

17 Immunità cellulo-mediata: struttura, caratteristiche molecolari del recettore per l antigene dei linfociti T (TCR); linfociti T helper e citotossici. Processamento e presentazione dell antigene: le cellule presentanti l antigene (cellule dendritiche, macrofagi e linfociti B); struttura e caratteristiche delle proteine MHC di classe I e II e presentazione dell antigene; rigetto dei trapianti; meccanismi di riconoscimento dell antigene da parte dei linfociti T. Immunità innata o naturale: concetto di cooperazione tra immunità innata ed acquisita; barriere anatomiche, fisiologiche e chimiche cellule fagocitiche professioniste (neutrofili e macrofagi), i meccanismi della fagocitosi e ruolo nell attivazione delle risposte immunitarie. Il sistema del complemento: vie di attivazione e meccanismi effettori; controllo della attivazione. Maturazione dei linfociti ed attivazione della risposta immunitaria: fase indipendente dall antigene della maturazione dei linfociti; selezione centrale positiva e negativa dei linfociti; attivazione periferica dei linfociti in presenza dell antigene; ruolo dei tessuti linfoidi secondari e delle APC. Modulazione delle risposte immunitarie: citochine, attivazione dei linfociti T helper e polarizzazione Th1/Th2. Maturazione dei linfociti B ed attivazione della risposta immunitaria umorale: maturazione ed attivazione dei linfociti B; risposte umorali primarie e secondarie; funzioni specifiche delle diverse classi anticorpali. Deficienze della risposta immunitaria: principali deficienze dell immunità innata (fagocitosi e complemento) e patologie correlate; deficienze primarie e secondarie dell immunità specifica; cenni sulla patogenesi dell AIDS. Malattie autoimmuni: tolleranza immunitaria e principali cause della sua alterazione; meccanismi patogenetici. Reazioni di ipersensibilità: meccanismi delle reazioni di ipersensibilità immediata (tipo I II e III) e ritardata (tipo IV). Principali reazioni di ipersensibilità riscontrabili nella pratica infermieristica (reazioni a farmaci, desensibilizzazione, intolleranze alimentari). Modulazione delle risposte immunitarie: principali classi di farmaci utilizzati per sopprimere le risposte immunitarie indesiderate. Il sistema immunitario ed i tumori: l immunosorveglianza Manipolazione delle risposte immunitarie contro le infezioni: vaccinazioni passive ed attive; sviluppo dei vaccini e loro caratteristiche. Microbiologia, microbiologia clinica Obiettivi specifici La particolarità del mondo microbico in relazione alla salute dell uomo ed agli stati di patologia. I meccanismi con cui i microorganismi provocano la malattia e quali siano le interazioni tra microorganismi e difese dell ospite. I principali microorganismi coinvolti etiologicamente in patologie infettive dei principali organi ed apparati. L iter diagnostico identificativo, diretto e indiretto (sierologico). Le basi microbiologiche su cui si fondano le risorse disponibili per contrastare i rischi di infezione (sieri, vaccini, disinfezione, sterilizzazione). Le corrette modalità di prelievo e trasporto dei materiali patologici per la diagnosi microbiologica. Introduzione Il mondo microbico: protisti, procarioti ed eucarioti. Batteriologia generale La cellula batterica: tipi morfologici, parete cellulare, peptidoglicano, membrana esterna, capsula, pili, flagelli, spore. Mutazioni e variazioni. I principali gruppi di batteri: Gram positivi e Gram negativi; batteri aerobi ed anaerobi; metodi colturali. Virologia generale Caratteristiche generali dei virus: struttura ed inquadramento dei principali gruppi di virus animali; metodi colturali per i virus animali; colture cellulari; il ciclo di infezione; virus oncogeni a DNA e a RNA. Il microbiota residente dell organismo. Microbiota orale, microbiota intestinale e delle vie genitali; ruolo del microbiota residente nelle interazioni con l ospite: ruoli positivi e di potenziale aggressione. I Fattori di patogenicità dei microorganismi. Proprietà biologiche del LPS; la capsula batterica in relazione alla patogenicità; esotossine: caratteristiche e meccanismo molecolare d azione delle principali esotossine (colerica, tetanica, botulinica, difterica). Le difese artificiali dalle infezioni. Disinfezione e sterilizzazione: agenti impiegati e meccanismo d azione. Il Laboratorio di Microbiologia Il campione clinico per l indagine microbiologica. L iter diagnostico microbiologico. Infezioni di organi ed apparati: casi paradignatici: - agenti di infezione delle vie urinarie; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici; - agenti a trasmissione sessuale; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici; - agenti di infezione del snc; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici; - agenti di infezione materno-fetali; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici; - agenti di infezione di preminente interesse pediatrico; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici;

18 - agenti di infezione delle vie respiratorie; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici; - agenti di infezione nel paziente immunocompromesso; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici; - agenti di infezione del tratto intestinale e delle ghiandole annesse; scelta, prelievo e invio dei materiali patologici. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA Settori: MED/05 Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia, MED/45 Metodologia clinica applicata Prof. Mario Furlanut Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Clinica, è in grado di descrivere: - le strategie di presa in carico del paziente dal momento del suo ingresso in ospedale, in una struttura residenziale o ambulatoriale/dh; - ed accertare i bisogni di assistenza infermieristica dei pazienti e dei loro famigliari/caregivers attraverso intervista ed esame obiettivo; - ed utilizzare scale di misurazione della dipendenza dei pazienti nelle Attività di Vita Quotidiane e Strumentali (scale ADL/IADL); scale di misurazione del rischio di caduta dei pazienti (Tinetti) e di lesione da decubito (Waterloo; Norton, Braden) adottando le pertinenti strategie di prevenzione; - ed effettuare la rilevazione dei parametri vitali riconoscendo le situazioni che richiedono immediata attivazione; - e realizzare un prelievo ematico venoso indicando le principali cause delle variabilità pre-analitiche, gli strumenti ed i metodi necessari per ottenere risultati analitici attendibili; - e riferire i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami; - i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonchè i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; - il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; - le principali interazioni tra farmaci; - e gestire il confort del paziente intervenendo nella gestione delle cure igieniche globali e del cavo orale; - e gestire l assistenza infermieristica al paziente con alterazione dell integrità cutanea: accertare l estensione e la profondità, medicare una lesione da decubito ed una ferita chirurgica semplice; - e garantire il bisogno di eliminazione fecale e urinaria del paziente: accertare i problemi prioritari, utilizzare i presidi adeguati anche applicando le prescrizioni (catetere vescicale), adottare misure di prevenzione dell incontinenza, della stipsi e della diarrea; - e gestire la compromissione della mobilizzazione, deambulazione e postura del paziente; adottare gli ausili adeguati; istruire caregivers/famigliari al corretto utilizzo; - e prevenire il rischio tromboembolico del paziente allettato stimolando la mobilizzazione passiva e posizionando le calze a compressione graduata; - e gestire il bisogno di respirazione del paziente: accertare il modello di respirazione abituale e le difficoltà respiratorie del paziente; aspirare le vie aeree nei pazienti con liberazione inefficace ed applicare le prescrizioni terapeutiche (ossigenoterapia, aereosolterapia); - e gestire il bisogno di nutrizione ed idratazione: accertare lo stato nutrizionale del paziente, valutare il bilancio dei liquidi sulle 24 ore; gestire la nutrizione e idratazione orale, tramite sondino nasogastrico e PEG; - e gestire le reazioni emotive del paziente o dei famigliari/caregiver all ospedalizzazione ed alla malattia attivando tecniche di ascolto attivo; - e garantire le strategie della continuità dell assistenza. Patologia clinica Definizioni e finalità della Patologia Diagnostica. Grandezze e unità di misura. Preparazione del paziente e raccolta dei materiali biologici. Strategia della richiesta di esami, informazioni sul paziente. Percorso informativo: identificazione del paziente e del prelievo; il sistema informativo di laboratorio dall identificazione positiva al referto. La qualità diagnostica: fase preanalitica, analitica e postanalitica. Le strategie tecnologiche. Esempi di applicazioni attuali. I metodi di analisi. I metodi fisici, i metodi chimici, i metodi enzimatici, i metodi immunologici. Valutazione delle alterazioni quantitative e qualitative dei principali analiti. Caratterizzazione biochimica degli stati dismetabolici. Patologia molecolare nella diagnostica clinica e tecniche innovative. Farmacologia Obiettivi specifici Descrivere e discutere sui concetti generali di farmacocinetica, farmacodinamica e tossicologia in

19 relazione alle problematiche d uso dei farmaci nell uomo. Farmacocinetica Assorbimento dei farmaci: meccanismi di passaggio attraverso le membrane in relazione alle caratteristiche chimico fisiche, alle forme farmaceutiche e al grado di ionizzazione delle molecole. Vie di somministrazione. Ricircolo enteroepatico. Distribuzione dei farmaci: in relazione alle loro caratteristiche chimico fisiche, alla composizione tissutale, nonché ad altri fattori condizionanti quali vascolarizzazione, legame farmaco-proteico e barriere anatomiche. Biotrasformazione dei farmaci: ruolo degli enzimi microsomiali, principali biotrasformazioni, inibitori ed induttori enzimatici. Escrezione dei farmaci: latte, bile, urine, aria espirata. Interazioni farmacocinetiche. Farmacodinamica Interazione farmaco- recettori. Farmaci agonisti ed antagonisti competitivi e non competitivi. Effetto principale, effetti secondari e collaterali. Dose, frequenza, modalità di somministrazione. Interazioni farmacodinamiche. Variabilità individuale alla risposta: iper- ipo reattività, tolleranza, reazioni allergiche. sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Modalità di svolgimento Lezione frontale. Modalità d esame Scritto. Bibliografia MARIO FURLANUT, Farmacologia Generale e Clinica per le lauree sanitarie, II edizione, Piccin Editore, Padova, Metodologia clinica applicata Obiettivi specifici Lo studente, al termine del Corso di Metodologia clinica applicata sarà in grado di prendere in carico il paziente accertando e trattando i problemi inerenti i seguenti modelli funzionali: - nutrizione e metabolismo; - eliminazione; - attività ed esercizio; - sonno e riposo; - cognizione e percezione; - percezione e concetto di sé; - ruolo e relazioni; - coping e tolleranza allo stress; - valori e convinzioni. Attività ed esercizio 1. Cura di sè Obiettivo: Identificare i fattori che influiscono sulla cura della persona ed attuare l accertamento Fattori influenti :ambiente; cultura, valori e credenze, motivazione, sentimenti ed emozioni, livello di energia, dolore (cenni) Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi) Scale di valutazione - Activity Daily Living Scale; - Instrumental Activity Daily Living Scale; - Barthel Index; - Valgraf Obiettivo: Identificare i principali problemi e formulare D.I. specifiche : - Deficit della cura di sé /bagno e igiene personale; - Deficit di cura di sé nell uso del gabinetto; - Deficit della cura di sé nell alimentazione;

20 - Deficit della cura di sé nel vestirsi / curare il proprio aspetto; - Cura di sé strumentale - Compromessa gestione della casa/ gestione della casa; - Compromissione della mucosa orale - Sindrome del deficit della cura di sé Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi : Cure igieniche complete: bagno a letto, bagno in vasca e doccia. Cure igieniche parziali: igiene della bocca, degli occhi, del naso, delle orecchie, mani, piedi, perineo. Diario dell igiene orale. Cure igieniche in alcune condizioni cliniche di rischio: cura dei piedi nel paziente diabetico. Aiuto nella vestizione e svestizione della persona non autosufficiente; Somministrazione di alimenti alla persona non autosufficiente: - preparare la persona all assunzione del pasto ( igiene delle mani, accompagnare al tavolo, preparare gli alimenti in modo che la persona li possa assumere in autonomia); - imboccare la persona non autosufficiente non disfagica. Strategie per il mantenimento/recupero dell autonomia della persona nella cura di sé (es. saponetta con laccio, calzoni con elastico, velcro al posto dei bottoni, posate con impugnatura, bicchiere con cinturino, piatti antiscivolo,ecc.). 2.Mobilità Obiettivo: Identificare i fattori che influiscono sulla mobilità ed attuare l accertamento : Fattori influenti: stili di vita ed abitudini, lesioni del sistema nervoso (esporne alcuni tra i principali e più frequenti) energia; disturbi affettivi; trattamenti; allineamento; equilibrio; coordinazione; andatura; massa, tono, forza muscolare. Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi). Scale di valutazione: - Range of Motion Scale; - Forza muscolare - Tinetti e Conley - Equilibrio in posizione eretta e seduta Obiettivo: Identificare i principali problemi e formulare D.I. specifiche. : - Compromissione della mobilità; - Compromissione della deambulazione; - Compromissione della mobilità nel letto; - Compromissione della mobilità con la sedia a rotelle; - Rischio di Sindrome da immobilizzazione. - Compromessa capacità di trasferimento Obiettivo: Garantire interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi : - Esercizio fisico; - Prevenzione delle complicanze (osteoporosi, contratture, lesioni, - Posizionamento: programma, tecniche, presidi; - Spostamento/passaggi (Letto-sedia; Letto-letto; Letto-barella); - Deambulazione: Ausili meccanici. 3. Funzione respiratoria Obiettivo: Identificare i fattori che influiscono sulla funzione respiratoria ed attuare l accertamento : Fattori influenti: posizione;ambiente, abitudini (fumo), situazioni che aumentano il lavoro respiratori (cause fisiche, chimiche e meccaniche). Accertamento (dati soggettivi ed oggettivi). Frequenza respiratoria e caratteristiche del respiro; Saturazione; Tosse; Espettorato; Scale di valutazione: - NYHA della dispnea; - BORG modificata; Impatto dei problemi respiratori sulle attività di vita quotidiana. Obiettivo: Identificare i principali problemi e formulare D.I. specifiche. :

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