LEGA NAVALE ITALIANA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LEGA NAVALE ITALIANA"

Transcript

1 LEGA NAVALE ITALIANA Presidenza Nazionale RELAZIONE SULLA PERFORMANCE Presentazione della Relazione sulla performance La presente Relazione sulla performance è stata redatta in ottemperanza a quanto previsto dall art. 10, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 e tenendo conto delle linee guida ai sensi dell art. 13, comma 6, lettera b) dello stesso decreto legislativo 150/2009 fornite dalla Delibera 5/2012 della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l Integrità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. La Relazione costituisce la sintesi delle attività e dei risultati operativi conseguiti nel 2012 a fronte degli indirizzi approvati dall Assemblea Generale dei Soci della Lega Navale Italiana e delle linee programmatiche indicate dal Consiglio Direttivo Nazionale, inquadrata nella realtà rappresentata dalla normativa vigente e dal contesto economicosociale del Paese. La Relazione si articola secondo le seguenti sezioni: 1. Sintesi delle informazioni di interesse 2. Obiettivi: risultati raggiunti e scostamenti 3. Risorse, efficienza ed economicità 4. Pari opportunità e bilancio di genere 5. Processo di redazione della Relazione sulla performance INDICE 1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE DEI CITTADINI E GLI ALTRI STAKEHOLDER ESTERNI 1.1. Il contesto esterno di riferimento 1.2. L amministrazione 1.3. I risultati raggiunti 1.4. Le criticità e le opportunità 2. OBIETTIVI: RISULTATI RAGIUNTI E SCOSTAMENTI 2.1. Obiettivi strategici 2.2. Obiettivi e piani operativi 2.3. Obiettivi individuali

2 3. RISORSE, EFFICIENZA ED ECONOMICITA 4. PARI OPPORTUNITA E BILANCIO DI GENERE 5. IL PROCESSO DI REDAZIONE DELLA RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli altri stakeholder esterni Chi siamo La Lega Navale Italiana (L.N.I.), eretta in ente morale con regio decreto 28 febbraio 1907 n. 48, è un ente di diritto pubblico non economico a base associativa e senza finalità di lucro avente lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l amore per il mare e l impegno per la tutela dell ambiente marino e delle acque interne. E sottoposta alla vigilanza del Ministero della difesa e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per i profili di rispettiva competenza (D.P.R. 15 marzo 2010 n. 90). Cosa facciamo La L.N.I. è un ente preposto a servizi di pubblico interesse ai sensi della Legge 20 marzo 1975, n.70, e si ispira ai principi dell associazionismo sanciti dalla legge 7 Dicembre 2000 n. 383 al fine di svolgere comunque attività di promozione ed utilità sociale. Promuove iniziative di protezione ambientale; promuove e sostiene la pratica del diporto e delle altre attività di navigazione, concorrendo all insegnamento della cultura nautica; promuove e sviluppa corsi di formazione nautica; promuove e sostiene la fruibilità del mare e delle acque interne da parte di tutti, favorendo, in particolare, le categorie di cittadini più deboli o disagiate. Come operiamo La struttura ordinativa della L.N.I. è costituita dalla Presidenza Nazionale ente pubblico non economico e dalle Strutture Periferiche, organizzate secondo criteri di semplificazione e principi di diritto privato, attraverso le quali vengono attuate le funzioni istituzionali di pubblico interesse. La P.N. indica alle SS.PP. i criteri di riferimento e le linee operative che le stesse adotteranno, in relazione alle proprie potenzialità e capacità. L azione amministrativa della P.N. è regolata dalle leggi della contabilità di Stato, segue i dettami del D.P.R n. 97 (Regolamento concernente l amministrazione e la contabilità degli enti pubblici di cui alla legge n. 70) ed è sottoposta al controllo della Corte dei Conti.

3 Le attività sviluppate dalle SS.PP. sono amministrativamente gestite in modo autonomo entro i limiti delle proprie disponibilità finanziarie e sono soggette all adempimento degli obblighi di legge previsti per le associazioni non riconosciute (ex. art. 36 del codice civile); possono richiedere il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato IL CONTESTO ESTERNO DI RIFERIMENTO La L.N.I. con le sue 252 Strutture Periferiche ed i suoi oltre iscritti, opera nel contesto sociale e territoriale del Paese dalle cui realtà ovviamente non può prescindere. In linea generale la crisi economica che ha inciso sul potere d acquisto delle famiglie, ha interessato anche la Lega Navale basata, in massima parte, sui contributi dei Soci, sia nel momento proprio dell adesione (tesseramento) che in quelli dell esercizio delle attività sociali che, se pur senza finalità di lucro, comportano dei costi di esercizio normalmente spalmate sugli aderenti al sodalizio. Gli aumenti di prodotti (come gasolio per imbarcazioni, acqua ed elettricità) e di tariffe (canoni demaniali, raccolta e smaltimento rifiuti) oltre che delle altre categorie economiche merceologiche necessarie allo svolgimento delle attività istituzionali creano difficoltà alle Strutture periferiche, che si sono trovate davanti all alternativa di ridurre le attività o aumentare le quote supplementari di frequenza, entrambi provvedimenti che possono aver favorito la riduzione dei soci. In compenso, l aumento delle numero delle strutture periferiche seppur dell ordine del 3%, sembra dimostrare una crescente voglia della società civile di condividere gli scopi e gli obiettivi che la Lega Navale si è posta. Si può ascrivere alla riduzione delle risorse disponibili derivanti dalla contingenza economica che ha imposto manovre di contenimento della spesa pubblica, l accelerata riduzione del contributo dello Stato alla L.N.I. che negli ultimissimi anni ha registrato una serie di dimezzamenti che hanno portato l erogazione da ,00 Euro nel 2006 a ,19 Euro nel In tale contesto, la Lega Navale Italiana ha operato sulla base di quanto previsto dal bilancio di previsione, le cui entrate correnti sono, per circa il 94%, quote versate dagli associati provvedendo ad alcune compensazioni su determinate voci/attività previste a bilancio, come meglio illustrato nei paragrafi successivi. 1.2 L AMMINISTRAZIONE Il totale delle unità con rapporto d impiego a tempo indeterminato ed inquadrate nel contratto collettivo nazionale del personale dipendente dagli enti pubblici non economici è pari a quattro al Ad esse si aggiunge il Direttore Generale, assunto con contratto a tempo determinato ed inquadrato come dirigente di seconda fascia.

4 Il ridotto numero di personale impiegato a tempo indeterminato (tre unità uscite nel corso degli ultimi 3 anni) comporta un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti nell assolvimento dei compiti dell Ente pubblico - Presidenza Nazionale, anche al di là delle specifiche aree di responsabilità assegnate a ciascuno, favorendo la condivisione degli obiettivi ed il loro raggiungimento. Di valido supporto è stata l attività affidata, di volta in volta, a Soci volontari che hanno operato sotto il diretto coordinamento e controllo del Direttore Generale (ad eccezione di quelli operanti nell area della Comunicazione e promozione che rispondono direttamente al Vice Presidente Nazionale). a) Aspetti finanziari Il bilancio consuntivo per l anno 2012 è stato sottoposto all approvazione dell Assemblea generale dei Soci riunita a Ortona nei giorni 17 e 18 maggio 2013, inoltrato alla Corte dei Conti e ai Ministeri vigilanti per la definitiva approvazione. Il dettaglio del bilancio, comprensivo della relazione redatta dal Collegio dei Revisori dei Conti è interamente pubblicato sul portale istituzionale (nella sezione per saperne di più Vita di Associazione Verbali del Consiglio Direttivo Nazionale). Le entrate pari a Euro ,62 hanno fatto registrare un decremento rispetto a quelle del 2011 ammontanti a Euro ,60. Le minori entrate sono da ascriversi in particolare alla riduzione dei soci. Le spese pari ad Euro ,73 sono superiori a quelle del 2011 ( ,56). La differenza di ,17 si è suddivisa su tutte le categorie. Tra le spese, oltre a quelle per gli Organi dell Ente, per il personale e di funzionamento, si segnalano quelle operative per le finalità istituzionali pari ad ,17 (54,82% della spesa totale). Tra le spese istituzionali infine si segnalano quelle per il periodico LEGA NAVALE ( ,37), quelle che hanno riguardato, in particolare, le sovvenzioni concesse alle SS.PP. per potenziamento, acquisto imbarcazioni e manifestazioni varie ( ,22) e quelle per il funzionamento dei Centri Nautici Nazionali ( ,58). Nel 2012 la gestione economica ispirata a massima prudenza ha consentito di destinare il 54,64 % delle risorse alle spese istituzionali, percentuale leggermente superiore a quella registrata nel 2011 (53,16%). Le spese di funzionamento (organi istituzionali, personale e acquisto di beni e servizi) è stata contenuta al 37,33% inferiore alla percentuale del 40,00 % dell anno La Presidenza Nazionale ha potuto comunque mantenere gli impegni programmati, con particolare priorità per l erogazione di contributi alle Strutture Periferiche per acquisto imbarcazioni, potenziamento e manutenzione delle Sedi, manifestazioni varie, per un importo di Euro ,22, superiore al contributo concesso nel 2011 per Euro ,35, Come da direttive consolidate, sono stati privilegiati i contributi relativi all acquisto di imbarcazioni ed al potenziamento operativo delle Sedi, attenendosi strettamente nelle concessioni al criterio di valutazione dei meriti acquisiti dalla Struttura richiedente, riferito al fattivo perseguimento dei fini istituzionali. In particolare il merito della Struttura che richiede il contributo

5 continuerà ad essere valutato dalla Presidenza Nazionale e dal Consiglio Direttivo Nazionale in relazione all accresciuta presenza della L.N.I. sul territorio (numero delle Strutture Periferiche) ed al volume dell attività formativa e sportiva svolta, specialmente per i giovani e all aumento della penetrazione della S.P. nel tessuto istituzionale locale (attraverso la stipula di accordi di cooperazione collaborazione). b) Tesseramento Le cifre definitive indicano che il tesseramento 2012, con un totale di Soci ordinari, ha registrato un decremento di associati sul 2011 (n Soci ordinari) pari allo 3,93 % ; si tratta di un diminuzione contenuta ma significativa, in quanto rappresenta un inversione di tendenza rispetto all aumento registrato nel Il risultato è da considerare negativo ma purtroppo bisogna tener conto della contingente situazione economica del Paese. Considerazione non sfavorevole scaturisce dal confronto tra la percentuale dei nuovi Soci e quella del totale dei tesserati. Infatti risulta identico a quello del 24,48% del 2010, attualmente è del 24,47%. La rilevazione, esaminata più nel dettaglio sotto l aspetto della suddivisione per età dei Soci ordinari evidenzia, come usualmente, che i diversi gruppi concorrono al menzionato decremento dello 3,93% in misura diversa. In particolare, per i giovani di età inferiore ai 18 anni si registra un incremento dell 2,10 % e per i maggiori di 25 anni un decremento dello 3,53 %, mentre i giovani di età compresa tra i 18 ed i 25 anni risultano in calo (per il terzo anno consecutivo) dello 3,57%. La situazione del tesseramento dei Soci studenti, ha fatto registrare con associazioni un decremento rispetto alle unità del Sul dato influisce l aver dato attuazione al tesseramento gratuito, che non compare tra le associazioni del 2012, per gli studenti partecipanti a progetti specifici promossi da alcune Strutture Periferiche introdotto con la Circolare 254/2010. Come previsto il numero di studenti coinvolti in attività di iniziazione alle discipline nautiche o di promozione negli altri settori istituzionali è cresciuto in modo sensibile grazie agli effetti della nuova disposizione combinati con l impulso alle attività a favore dei giovani studenti conseguenti all attuazione del protocollo di intesa con il MIUR. In sintesi anche se non positivamente si può asserire che gli scostamenti annuali registrati in tutte le categorie non sono di grande entità e denotano che l'associazione riesce a mantenere globalmente le posizioni. c) Le Strutture Periferiche Alla fine del 2012 le Sezioni ammontavano a 216 e le Delegazioni a 36; nel 2012, quindi, si è registrato un aumento di 4 Sezioni e l aumento di 3 Delegazioni rispetto all anno precedente. Nel periodo, sono state istituite 14 nuove Delegazioni Capri, Alto Jonio, Torre Melissa, Isola di Salina, Baronia, Peschici, Lampedusa,-Linosa, Villa San Giovanni, Sant Alessio Siculo, Trento, Linas, Giardini Naxos-Taormina, Lago del Turano, Val di Non-Santa Giustina. Inoltre cinque Delegazioni, Ventotene, San Teodoro, Marina di Ragusa, Acciaroli, Scalea. si sono trasformate in Sezione.

6 Hanno cambiato denominazione: Trevignano Romano-Lago di Bracciano Va, inoltre, ricordato la fine del commissariamento della Sezione di Livorno. Sono state commissariate le seguenti Sezioni: Riva del Garda, Lecce, cariati, Policoro e Villasimius. Il complesso dei menzionati movimenti ha determinato, l aumento di sette Strutture Periferiche: si tratta di un risultato di tutto rispetto tenuto conto degli indirizzi espressi negli ultimi anni dal Consiglio Direttivo Nazionale tesi a privilegiare gli aspetti della qualità dell impegno delle SS.PP. e di maggiore coinvolgimento del complesso dei loro Soci nelle decisioni istituzionali. d) Sintesi delle attività delle Strutture Periferiche Dall esame dei dati riportati sulla Relazione annuale compilata da tutte le Strutture periferiche ed elaborati dall omonimo Ufficio della Presidenza Nazionale, di seguito una sintesi delle principali attività sviluppate: Corsi di avviamento alla vela organizzati dalle Strutture Periferiche - corsi n numero complessivo degli allievi n numero degli istruttori n. 385 Corsi di avviamento al canottaggio organizzati dalle Strutture Periferiche - corsi n numero complessivo degli allievi n numero degli istruttori n. 18 Corsi di avviamento alla canoa organizzati dalle Strutture Periferiche - corsi n numero complessivo degli allievi n numero degli istruttori n. 24 Corsi di avviamento ad altri sport organizzati dalle Strutture periferiche - corsi di vela d altura n. 8 - corsi di pesca sportiva n. 5 - corsi sub n corsi di canoa polo n. 1 - corsi di pallanuoto n. 1 - corsi di acquagol n. 1 - corsi di nuoto n. 2 - corsi di surf n. 2 Inoltre molte Strutture Periferiche hanno organizzato corsi, conferenze ed attività inerenti i seguenti settori: - Cultura marinara; - Meteorologia

7 - Primo soccorso - Sicurezza in mare - Avviamento al mare ed alle attività marinaresche - Teoria e pratica della vela L elenco dettagliato di quanto sinteticamente sopra indicato è riportato nella Relazione sulle attività svolte nel 2012 trasmessa ai Ministeri Vigilanti ai sensi dell art. 30 della legge n. 70, in data 5/6/2013 prot I RISULTATI RAGGIUNTI a) Si riportano gli elementi più significativi relativi al bilancio 2012: Situazione patrimoniale (al ) - Attività Totale ,26 ============= - Passività ,08 - Patrimonio netto ,18 Rendiconto finanziario Totale ,26 ============= Il rendiconto è stato compilato in forma abbreviata, come previsto dall art. 48 del nuovo regolamento di amministrazione (D.P.R. n. 97/2003), non superando la L.N.I. P.N. due dei tre parametri dimensionali desunti dal rendiconto 2009: - attivo patrimoniale di ,18 (massimo ); - dipendenti in servizio al 31/12/2012 n. 4 (massimo n. 25 unità). Si rileva in particolare, che il contributo ordinario dello Stato (erogato successivamente alla chiusura del rendiconto), è stato stabilito, con Decreto Int. del 17/9/2012, pari ad ,19 a fronte di ,15 concessi per l anno Tale importo ha contribuito per l 0,78 % al totale dell entrate correnti. Il totale delle entrate accertate, incluse le partite di giro ( ,73) e le entrate in conto capitale ( ,00), ammonta ad ,62 a fronte di un totale delle spese impegnate pari a ,73, incluse le partite di giro ( 9.932,21), le spese di parte capitale ( ,68) con un saldo finanziario di competenza di ,89. Per quanto riguarda le uscite, risultano rispettate le previsioni definitive con un risparmio rispetto alle spese preventivate.

8 Conto economico A) Valore della produzione ,10 B) Costi della produzione ,04 Differenza ,06 C) Proventi finanziari ,13 D) Rettifiche di valore di attività finanziarie. = = E) Proventi straordinari ,23 F) Imposte dell esercizio ,28 Disavanzo economico ,32 ============== Quanto al valore della produzione, si evidenzia l importo di ,10 derivante da quote e contributi associativi dei Soci ordinari e dei giovani partecipanti ai corsi di vela/canottaggio svolti presso i Centri Nautici. Quanto ai costi della produzione hanno particolare rilevanza le spese istituzionali pari ad ,16, quelle per servizi dell ammontare di ,75, per il personale pari ,33, per oneri diversi di gestione di ,92. Situazione amministrativa Nel corso del 2012 le riscossioni, pari ad ,87, ed i pagamenti, pari ad ,33, hanno comportato un aumento della disponibilità liquida da ,55 a ,09. Al 31 dicembre 2012 i residui attivi ammontano ad ,95 e sono costituiti essenzialmente da crediti nonché dal contributo ministeriale non ancora riscosso, mentre i residui passivi, pari ad ,42, sono costituiti da somme da corrispondere a titolo di ritenute IRPEF e previdenziali sulle competenze del mese di dicembre 2012 (e regolarmente versate a gennaio 2012), di contributi da erogare alle Strutture periferiche a ricezione della documentazione di spesa, ad accantonamenti per canone demaniale e diversi. Riassumendo i principali risultati, si evidenzia un avanzo finanziario di competenza di 6.917,89 e un disavanzo economico di ,32, in base al quale il Patrimonio netto viene ridotto a complessivi ,18, e un avanzo di amministrazione di ,62. Fra le ragioni che hanno concorso a tali risultati, si rileva, in particolare, una diminuzione del numero dei soci e alcune spese non previste. Sono state rispettate le norme di contenimento di talune tipologie di spesa. A tal fine, in considerazione del fatto che l ente non è inserito nell elenco ISTAT della P.A., si evidenzia che le disposizioni di risparmio cui è tenuto sono unicamente quelle relative alle spese di consulenza per le quali con riferimento alla spesa sostenuta nell anno 2009 ( ,00), in applicazione dell art. 6, comma 7 del DL 78/2010, è stato rispettato il corrispondente tetto spesa (pari a 4.162,00). b) Si riportano gli elementi più significativi relativi al tesseramento

9 Il tesseramento 2012 registra tesserati (ordinari ed assimilati) con un decremento sulla corrispondente situazione relativa al 2011 di 2061 Soci, pari allo 3,93%. In relazione alla contingente situazione economica del Paese il dato appare incoraggiante. I Soci studenti al sono risultati 7.117, rispetto ai del 2011, con un decremento del 15,59%. Anche in tal caso il dato, integrato dalle numerose tessere gratuite emesse a fronte delle direttive contenute nella Circolare 254/2010, dovrà essere valutato alla luce delle fidelizzazioni che sarà possibile riscontrare negli anni a venire. Il totale dei Soci (ordinari/assimilati e studenti) registrati nel 2012 è stato quindi di LE CRITICITA E LE OPPORTUNITA Nella stagione estiva 2012 si è avuta la consueta intensa attività presso i Centri Nautici nazionali di Ferrara, Sabaudia e Taranto che sono stati frequentati complessivamente da 706 giovani studenti provenienti da tutte le Regioni italiane per seguire i corsi delle varie discipline nautiche quali vela, canottaggio e canoa. Si è registrato un significativo decremento rispetto agli 793 frequentatori dello scorso anno, dovuto soprattutto ad un calo della domanda. In particolare: - Presso il Centro Lago Lido delle Nazioni si sono svolti 5 turni di 12 giorni cadauno dal 14 giugno al 12 agosto con un totale di 215 frequentatori (nel 2011 erano stati 249) ; - Presso il Centro di Sabaudia si sono svolti 5 turni di 12 giorni ciascuno nel periodo 11 giugno 17 agosto con un totale di 412 frequentatori (nel 2011 erano stati 444); - Presso il Centro di Taranto si sono svolti 3 turni di 12 giorni ciascuno dal 25 giugno al 3 agosto con un totale di 79 frequentatori (100 nel 2011). A fronte di entrate pari ad Euro ,00 derivanti dalle quote di partecipazione degli allievi, sono state sostenute spese per Euro ,58 per il funzionamento dei Centri. Da evidenziare che è stato mantenuto lo sconto del 40%, introdotto nel 2009, concesso, per i C.N. Di Sabaudia e Taranto, ai figli del personale della M.M. ed esteso anche a quelli dell'anmi. L attività dei Centri è un ulteriore importante testimonianza del concreto coinvolgimento, anche economico, dei Soci L.N.I. a favore della diffusione della cultura marinara tra i giovani. Al riguardo è intendimento dare un ulteriore maggiore impulso alla promozione dei corsi per diffondere la conoscenza delle opportunità che offrono e favorire in tal modo la partecipazione dei giovani, riprendendo il trend di crescita, rallentato dalla contingenza economica nazionale. Anche nel settore degli imbarchi premio su navi mercantili il 2012 ha registrato una battuta d arresto, motivata da problemi che hanno interessato da una parte

10 l assetto societario di una primaria Compagnia che aveva sempre, negli anni passati, assicurato un significativo numero di passaggi, dall altra ancora la congiuntura economica sfavorevole che ha impedito ad altre Compagnie di mantenere l impegno di imbarcare i giovani Soci del quarto e quinto anno degli Istituti nautici segnalati dalla Lega Navale Italiana. Per il prossimo anno si conta di reiterare alle Compagnie di navigazione le richieste di imbarco per i giovani Soci meritevoli, auspicando una ripresa delle attività. Grande risalto operativo hanno avuto i due progetti a favore delle scuole, a livello nazionale, portati a compimento con successo nel 2011 ed esattamente le manifestazioni veliche La vela ci Lega, ideata dalla Sezione LNI di Brescia- Desenzano per celebrare il 150 Anniversario dell Unità d Italia, e L Italia in barca a vela, progetto che la Presidenza Nazionale ha sviluppato in comune con il MIUR, il Comando Generale delle Capitanerie di porto e la Federazione Italiana Vela. Ambedue gli eventi hanno previsto il periplo dell Italia ed hanno riscosso un notevole interesse tra i giovani e determinato una positiva promozione pubblica e mediatica della Lega Navale Italiana, grazie all impegno organizzativo di molte Strutture Periferiche. I positivi risultati di tali esperienze hanno portato alla decisione di ripetere anche per il 2012 la manifestazione velica L Italia in barca a vela- Il mare che unisce, con il coinvolgimento di circa 300 studenti che a turno sono stati imbarcati su unità a vela in un giro che ha coinvolto molte delle nostre Sezioni. 2. Obiettivi: risultati raggiunti e scostamenti 2.1 Obiettivi strategici La Presidenza Nazionale della LNI, direttamente e tramite le Strutture periferiche, ha programmato, coordinato e verificato le attività da svolgere per dare attuazione alle linee definite ed approvate dall Assemblea Generale dei Soci. Gli obiettivi strategici riportati nel Piano della performance sono stati perseguiti e/o realizzati secondo le seguenti linee: - Diffondere la cultura del mare è un compito, fondamentale per la Lega Navale Italiana ed è stato sviluppato in ogni sede e con ogni mezzo disponibile. La rivista Lega Navale è stata prodotta e distribuita in oltre copie, suddivise in 6 uscite bimestrali ed inviate a tutti i Soci in regola con il tesseramento nonché alle Autorità istituzionali centrali e periferiche con le quali l Associazione ha modo di interloquire. Il Portale istituzionale ( è stato oggetto di alcune modifiche migliorative, in attesa di una più incisiva riorganizzazione grafica e di piattaforma informatica, e le varie sezioni di competenza della Presidenza Nazionale sono state mantenute aggiornate. Numerose le occasioni di promozione culturale delle tematiche del mare nel corso dei Saloni Nautici di Roma (Big blu) e

11 Genova, con l organizzazione e/o partecipazione a convegni e tavole rotonde condotte da esperti ed aperte al pubblico. Presso le Strutture periferiche numerosissime sono state altresì le occasioni di diffusione della cultura del mare e delle acque interne attraverso conferenze, mostre, visione di filmati, presentazione di libri, tavole rotonde e convegni. - Difendere l ambiente marino: nel corso del 2012 si sono svolti decine di eventi quali: convegni, mostre, lezioni, proiezioni, conferenze su argomenti generali e specifici delle realtà ambientali locali. Presso molte Strutture periferiche, in autonomia o in coordinamento con altre associazioni ambientaliste, si sono celebrate Giornate educative sull ambiente e sviluppate attività operative quali la pulizia delle spiagge e dei fondali marini, la pulizia dei canneti lacustri, la rilevazione periodica delle acque sia marine che lacustri per monitorarne lo stato. Specifiche attività didattiche hanno avuto luogo presso alcune aree marine protette con larga partecipazione di giovani. - Avvicinare i giovani al mare: si è riferito sopra sui numerosi corsi di iniziazione alle discipline nautiche, ai corsi-vacanze organizzati presso i Centri Nautici Nazionali, ai progetti realizzati in coordinamento con le scuole nell ambito del Protocollo di intesa con il MIUR con il rilascio promozionale della tessera gratuito per il primo anno, il progetto svolto con il MIUR L Italia in barca a Vela, la giornata nazionale della sicurezza ed i genere ogni altra manifestazione organizzata dalle Strutture Periferiche per il perseguimento dell obiettivo. - Incrementare il numero dei Soci, per dare maggiore forza all Associazione Si è riferito sopra circa il mancato incremento del numero dei Soci. - Incrementare le basi nautiche- Nel 2012, pur a fronte dell aumento delle Strutture Periferiche, non si sono verificati incrementi nelle disponibilità di basi nautiche seppur talune di esse hanno incrementato la disponibilità di ormeggi. La variegata realtà delle Autorità ed enti concessori, l aumentato interesse degli stessi soggetti a conseguire tramite la concessione di beni del demanio marittimo significativi benefici economici, il mutare della normativa nazionale, regionale e locale in materia di demanio marittimo rendono non facile la concessione alle Strutture periferiche neo istituite di spazi a terra ed ancor più a mare ove esercitare le attività di pubblica utilità senza fini di lucro. Continua la ricerca di spazi idonei necessari a svolgere le attività istituzionali, sia a livello locale che favorendo Accordi-quadro con le Regioni tesi al riconoscimento della LNI e delle sue articolazioni periferiche quali interlocutori privilegiati per il perseguimento di finalità di pubblico interesse a favore della popolazione e del territorio. Continua la ricerca e l elaborazione di protocolli d intesa con le Istituzioni Locali. - Promuovere la sicurezza in mare. Nelle date concordate a livello locale con le Capitanerie di porto, tutte le Strutture Periferiche hanno organizzato attività, manifestazioni, esercitazioni o conferenze sulla sicurezza aperte alla cittadinanza, con particolare riguardo nei confronti dei giovani e degli studenti. Nel corso dell anno il tema della sicurezza è stato affrontato da moltissime Strutture Periferiche con decine di analoghe manifestazioni teoriche e pratiche, sia sotto

12 forma di corsi specifici a favore dei Soci, sia come conferenze nelle scuole con correlate prove in mare. - Attuare iniziative a forte connotazione sociale: decine di eventi sono stati promossi da tutte le Strutture Periferiche a favore di persone disabili o socialmente disagiate nelle diverse e molteplici forme nelle quali disabilità e disagi si presentano nelle realtà odierne. Anche se la maggior parte degli interventi ha riguardato i giovani, molte sono state le esperienze con adulti. E acclarato che il mare e le acque interne possono essere utilizzati come veicolo terapeutico in grado di conseguire importanti risultati. Molti sono stati i corsi di velaterapia organizzati presso le varie Strutture Periferiche, a favore di disabili motori, sensoriali o psichici, nonché per i giovani affetti da tossicodipendenza o soggetti a misure cautelari. Inoltre sono stati organizzati incontri culturali, uscite in mare, immersioni subacquee e regate per promuovere la vicinanza tra normodotati e diversamente abili. Al riguardo la Presidenza Nazionale ha impostato nel 2010 il progetto Il mare per tutti teso a istituire presso un numero selezionato di Strutture periferiche un polo nautico pienamente utilizzabile da persone con diversi ed in grado di verso di disabilità. Nel progetto, oltre alle Sezioni e Delegazioni LNI che provvedono all acquisizione di attrezzature ed imbarcazioni specifiche, sono coinvolte le Istituzioni locali (per l autorizzazione e/o la messa in opera degli apprestamenti necessari), altre Associazioni delle diverse categorie di disabili (per il supporto assistenziale o medico specialistico) e moltissimi Soci LNI che impegnano il loro tempo e le loro imbarcazioni per favorire la concreta fruizione del mare e delle acque interne alle persone coinvolte nel progetto. - Comunicare e farsi conoscere con tutti gli strumenti disponibili ed accessibili: la comunicazione promozionale ha assunto sempre più una vitale valenza strategica. La particolare e critica situazione socioeconomica nazionale ed internazionale coinvolge anche i settori di volontariato quale quello della LNI, determinando da una parte un maggiore impegno dell Associazione in vari aspetti di promozione sociale e dall altra la necessità di difendere il ruolo e la sopravvivenza dell Associazione stessa. L attenzione della Presidenza Nazionale su tale settore è elevatissima e costante. Oltre alla Rivista ed al portale, la fonte primaria della comunicazione è rappresentata dalle attività delle Strutture Periferiche che sono tenute a coinvolgere Istituzioni, popolazione e media sia nella fase progettuale che in quella organizzativa ed esecutiva. In tali passi l Ufficio comunicazione della Presidenza Nazionale deve essere messo nelle condizioni di sottolineare e conferire la giusta visibilità agli eventi ed alle manifestazioni che per spessore o risonanza possono attirare l attenzione a livello nazionale. Al riguardo oltre alla partecipazione della Lega Navale Italiana alle maggiori manifestazioni nautiche nazionali, è stata favorita la partecipazione promozionale delle Strutture Periferiche ai principali eventi locali, con l allestimento di stand, distribuzione di materiale illustrativo, interventi a convegni ed incontri e dimostrazioni a mare. La reportistica di tali occasioni è molto vasta, anche se solo in parte riversata sulle pagine del portale aggiornate dalle Strutture Periferiche interessate.

13 - Formare diportisti veri marinai ; l attività formativa nell ambito della nautica da diporto costituisce un altro pilone strategico della LNI e il suo svolgimento a cura delle Strutture Periferiche è ben monitorato dalla Presidenza Nazionale. Al erano operative 180 scuole organizzatrici di corsi nelle diverse forme della nautica da diporto (in particolare: vela, canoa/kayak, canottaggio, motonautica) e sono operanti 110 Centri di Istruzione per la Nautica. Le relative scuole sono state autorizzate a seguito della verifica del sussistere dei requisiti stabiliti dalle norme regolamentari per quanto riguarda gli istruttori, i locali, le dotazioni e le attrezzature da impiegare, le norme di sicurezza da osservare, le assicurazioni da stipulare. Il tutto in un quadro armonico teso a formare Soci consapevoli e rispettosi del mare e dell ambiente. Promuovere gli sport del mare: nei paragrafi precedenti si è dato cenno dei numerosissimi corsi e delle innumerevoli attività inerenti le discipline nautiche specie a favore dei giovani. Altre attività di pregio nel settore sportivo vengono svolte dai Gruppi delle diverse discipline sportive operanti presso moltissime Strutture Periferiche. Al erano costituiti 128 gruppi sportivi per la vela (di 102 affiliati alla FIV), 13 per il canottaggio (di cui 9 affiliati alla FIC), 5 per il canottaggio a sedile fisso (tutti e 5 affiliati alla FICSF), 26 per la canoa/kayak (di cui 19 affiliati alla FICK), 39 per la pesca sportiva (di cui 28 affiliati alla FIPSAS), 30 per le attività subacquee (di cui 13 affiliati alla FIPSAS). I Soci appartenenti ai Gruppi sportivi hanno partecipato a decine di manifestazioni a tutti i livelli territoriali, organizzate o meno dalle rispettive Federazioni. - Certificare la qualità dei servizi: la verifica della Carta dei Servizi della LNI è attività continuativa nella quale sono impegnati, oltre alla Presidenza Nazionale, con il contributo dei Delegati regionali, i Direttivi delle Strutture Periferiche e tutti i soci. In tale ambito la certificazione della qualità dei servizi avviene sia nella fase di costituzione, con la verifica dei requisiti di idoneità ad istituire l attività certificata, che in quella di esercizio attraverso la rete di controlli posta in essere dai Soggetti sopra indicati. In mancanza di attività specifiche o in occorrenza di decadimento dei livelli di qualità prestabiliti, l erogazione del servizio carente viene sospesa o annullata. - Sostenere la Marina e la Guardia Costiera: i rapporti con la Marina Militare e con il Comando Generale delle CC.PP. sono costanti e moltissime sono state anche nel 2012 le iniziative promozionali per denotare e confermare i forti legami che legano la LNI con le due Istituzioni. Dagli imbarchi di giovani Soci ed accompagnatori sulle Navi Scuola della Marina Militare, alla celebrazione della Giornata nazionale della sicurezza (organizzata in coordinamento e con il supporto del Comando generale delle CC.PP.), dalla partecipazione ai Saloni Nautici alle attività condotte in sinergia con il MIUR, decine sono stati in tutto il territorio nazionale gli eventi e le manifestazioni spunto ed occasione per promuovere le attività della Marina Militare e del Corpo delle CC.PP Obiettivi e piani operativi

14 Lo sviluppo da parte della Presidenza Nazionale e delle Strutture periferiche delle attività descritte nei precedenti paragrafi denota lo stato di generale conseguimento degli obiettivi operativi e di sostanziale aderenza ai piani programmatici approvati dall Assemblea Generale dei Soci e dal Consiglio Direttivo Nazionale. L organizzazione della LNI infatti, centrata sull Ente pubblico economico a base associativa rappresentato dalla Presidenza Nazionale che persegue le finalità di pubblico interesse attraverso le sue Strutture periferiche, realizza i propri obiettivi strategici mediante lo sviluppo da parte delle Strutture periferiche delle attività programmate, ciascuna delle quali focalizzata su obiettivi specifici nei vari settori di interesse. Come sopra citato l elenco delle attività costituenti gli obiettivi particolari raggiunti è compendiato nella Relazione sulle attività svolte nel 2012 trasmessa ai Ministeri Vigilanti ai sensi dell art. 30 della legge n. 70, che ad ogni buon fine si allega alla presente relazione Obiettivi individuali Nell unica sede dell Ente pubblico economico Lega Navale Italiana, nel corso del 2012 hanno operato un dirigente e quattro unità dipendenti a contratto indeterminato inquadrati nel CCNL del comparto enti pubblici non economici. La situazione al è la seguente: Dirigente 1 C4 Capo reparto amministrativo 1 C4 Capo ufficio Tesseramento 1 C2 Capo ufficio amministrativo e materiali 1 C1 Capo ufficio Strutture periferiche 1 La ridottissima dotazione organica a fronte delle incombenze proprie dell Ente pubblico non economico e delle attività di controllo e coordinamento specifiche della Presidenza Nazionale ha richiesto una particolare integrazione delle prestazioni di tutto il personale assegnato, in modo da consentire il raggiungimento degli obiettivi fissati nel rispetto delle normativa vigente e delle direttive del Presidente Nazionale e del Consiglio Direttivo Nazionale. Il comportamento di tutto il personale è stato encomiabile per professionalità, correttezza e competenza. 3. Risorse, efficienza ed economicità I principali dati di bilancio sono stati riportati nei precedenti para 1.2 a) e 1.3. Il rendiconto generale della L.N.I. Presidenza Nazionale trasmesso alla Corte dei Conti ed ai Ministeri Vigilanti il , rispecchia le reali condizioni delle operazioni di gestione in quanto i documenti di rendicontazione forniscono una veritiera rappresentazione della situazione finanziaria, economica e patrimoniale

15 dell Ente al termine dell esercizio I documenti contabili sono stati redatti nel rispetto formale e sostanziale delle norme, tenendo conto di principi contabili imparziali ed indipendenti verso tutti i destinatari, senza servire o favorire interessi e esigenze di gruppi particolari. Nella redazione dei conti che dimostrano la consistenza del patrimonio ed il risultato economico è stata osservata l attendibilità delle valutazioni dei dati e sono state fornite informazioni significative e rilevanti. Nel corso dell anno 2012 la Presidenza Nazionale, come già nei decorsi esercizi, ha cercato di attuare, pur nella limitatezza delle disponibilità, una gestione finanziaria intesa a realizzare una redistribuzione delle risorse a favore delle Strutture periferiche in difficoltà e a contribuire alle iniziative, promosse dalle Sezioni e dalle delegazioni, rivolte a diffondere ed accrescere, particolarmente tra i giovani, l amore per il mare, la conoscenza dei problemi marittimi, la tutela dell ambiente marino la partecipazione alle attività marinare. Le entrate correnti ( ,41) sono riferite quasi interamente alle quote versate dai Soci, rappresentando il contributo dello Stato ( ) solo lo 0,54% delle stesse. Considerato l ammontare delle uscite correnti ( ,84), nel 2012 si è registrato un saldo positivo di , Pari opportunità e bilancio di genere All interno dell Ente pubblico non economico LNI - Presidenza Nazionale operano le seguenti unità di personale dipendente: - 1 Dirigente (uomo) - 2 unità C4 (uomini) - 1 unità C2 (donna) - 1 unità C1 (donna). Non sono presenti persone diversamente abili. La ridotta dimensione della dotazione organica favorisce la piena integrazione del personale sia dal punto di vista professionale, quale indispensabile base per il raggiungimento degli obiettivi, sia dal punto di vista delle interrelazioni sociali, quale indispensabile requisito per una positiva qualità della vita. In questa sezione non sono individuabili né aspetti di difficoltà o criticità nè elementi di miglioramento. Per quanto riguarda le finalità di pubblico interesse che la Lega Navale Italiana persegue attraverso le proprie Strutture periferiche, nel precedente punto 2.1 è stato indicato tra gli obiettivi strategici l attuazione di iniziative a forte connotazione sociale. In tale ambito, particolare importanza è attribuita alle attività tese a favorire e promuovere la fruizione del mare e delle acque interne da parte di tutti. Nell allegata relazione sulle attività della LNI sono riportate le principali attività, manifestazioni ed eventi organizzati dalle Strutture periferiche per conferire concretezza al principio promosso dalla Lega Navale Italiana di fruibilità del mare e delle acque interne, sia

16 attraverso la sensibilizzazione e la diffusione dei concetti culturali relativi alla accessibilità totale, sia con dimostrazioni pratiche, corsi, avvenimenti sportivi e ricreativi organizzati anche con l intento di fornire occasioni atte a incentivare la piena integrazione dei diversamente abili o dei disagiati sociali. 5. Il processo di redazione della Relazione sulla performance Alla redazione della relazione ha concorso il personale della Presidenza Nazionale, attraverso la raccolta dei dati e delle informazioni disponibili in sede (bilancio e documentazione collegata, tesseramento, relazione del Presidente Nazionale, attività dei Centri nautici ecc.) o acquisite dalle Strutture periferiche tramite la compilazione della relazione annuale sull attività svolta, adempimento previsto dall art. 26, n. 1 lettera g) del Regolamento della LNI. Il lavoro è stato svolto dal Dirigente dell Ente, coordinando gli apporti delle altre unità lavorative e seguendo le linee operative indicate dal Presidente Nazionale. La raccolta dei dati ha interessato diversi periodi dell anno. In particolare l elaborazione della Relazione del Presidente Nazionale è stata eseguita a chiusura del rendiconto 2012 ed in previsione della sua esposizione nel corso dell Assemblea Generale dei Soci (Ortona, 17 e 18 maggio 2013). Parimenti le Strutture periferiche hanno generalmente inviato le notizie utili ai fini della Relazione annuale delle attività della LNI nei tempi regolamentari previsti e comunque in tempo per la sua trasmissione ai Ministeri vigilanti.

17 LEGA NAVALE ITALIANA ENTE PUBBLICO SOTTO L ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PRESIDENZA NAZIONALE RELAZIONE SULLE ATTIVITA SVOLTE NELL ANNO 2012 PREMESSA La Lega Navale Italiana Ente di Diritto Pubblico ai sensi della Legge 70/1975 ha per Statuto lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l amore per il mare e l impegno per la tutela dell ambiente marino e delle acque interne (art. 1 dello Statuto dell Ente, approvato con Decreto Interministeriale Difesa-Infrastrutture e Trasporti del 21 maggio 2012). Sono inoltre attribuiti alla Lega Navale Italiana i seguenti compiti istituzionali: - provvedere alla propaganda marinara fra i giovani mediante pubblicazioni, tabelle divulgative inerenti alla sicurezza della vita umana in mare, conferenze, viaggi marittimi premio ed addestramento su piccole imbarcazioni (legge 5 luglio 1964, n. 626); - favorire la tutela dell ambiente marino e delle acque interne, promuovere e sviluppare iniziative culturali, sportive, ricreative e didattiche; - approntare nuove sedi nautiche e potenziare quelle esistenti, nonché distribuire alle proprie strutture periferiche e gruppi sportivi imbarcazioni idonee per l addestramento dei giovani e per l esercizio collettivo degli sport nautici. Con decreto del Ministero delle Finanze in data 1 febbraio 1995 la Lega Navale Italiana è stata ammessa a fruire dei benefici di cui alla legge 11 luglio 1984, n. 390 in favore degli Enti Culturali. Inoltre, la Lega Navale Italiana si ispira ai principi dell associazionismo sanciti dalla legge 7 dicembre 2000, n. 383 al fine di svolgere comunque attività di promozione e utilità sociale a norma dell art. 2 della stessa legge. Con Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio datato 17 dicembre 2001, la Lega Navale Italiana è stata individuata come Associazione di Protezione Ambientale. Il Decreto Ministeriale n. 146 del 29 luglio 2008 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Regolamento di attuazione del codice della nautica da diporto) riconosce alla L.N.I. il ruolo di centro di istruzione per la nautica da diporto ed il compito di collaborare con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di formazione dei candidati agli esami per il conseguimento delle patenti nautiche. Il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90 (Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, come da art. 14 della legge 28 novembre 2005, n. 206) articoli da 65 a 72, costituisce la norma di riferimento della L.N.I.

18 Con il seguente rilevamento si evidenzia l attività svolta dalla Lega Navale nell anno NUMERO DEI SOCI : - Ordinari iscritti presso le strutture periferiche n Ordinari iscritti presso la Presidenza Nazionale n Studenti n =========== Totale n SOCI ISCRITTI ALL ALBO DEGLI ESPERTI VELISTI L.N.I. n. 524 (Si tratta di Soci in possesso dell abilitazione al comando ed alla condotta delle unità da diporto a motore nonché delle unità a vela con o senza motore ausiliario e motovelieri che, peraltro, posseggono riconosciute e documentate doti di esperto navigatore a vela. Essi sono abilitati a ricoprire incarichi di istruttore presso le scuole per il conseguimento della patente nautica, a svolgere compiti di istruttore di vela presso i Centri Nautici e le Strutture Periferiche della Lega Navale nonché ad assistere l esaminatore per lo svolgimento della prova teorica e pratica di navigazione a vela negli esami per il conseguimento della patente nautica, ex. Art. 29 del D.M. 146/2008. Nota: giusta art. 42 comma 6. del menzionato D.M., la L.N.I. è stata designata a riconoscere l idoneità dei candidati a svolgere l insegnamento della tecnica di base della navigazione a vela nelle scuole nautiche. 2. NUMERO DELLE STRUTTURE PERIFERICHE AL Regioni Sezioni Delegazioni Abruzzo e Molise 6 0 Basilicata 3 0 Calabria 17 8 Campania 18 1 Emilia-Romagna 4 0 Lazio e Umbria 18 3 Liguria 24 2 Lombardia 11 0 Marche 13 0 Piemonte e Valle d Aosta 5 1 Puglia 30 3 Sardegna 16 3 Sicilia 23 8 Toscana 13 2 Veneto-Trentino Alto Adige-Venezia Giulia 15 5 ====== ====== CENTRI NAUTICI (VACANZE SPORT PER GLI STUDENTI DAI 12 AI 15 ANNI) - Lido delle Nazioni (Ferrara) dal 14 giugno al 12 agosto

19 . corsi di vela, canottaggio e canoa complessivamente n. 5 di ciascuna disciplina. durata dei corsi giorni 11. partecipanti n Sabaudia (Centro Remiero Marina Militare) dal 11 giugno al 17 agosto. corsi di vela, canottaggio e canoa complessivamente n. 5 di ciascuna disciplina. durata dei corsi giorni 11. partecipanti n Taranto (Scuole Marina Militare) dal 25 giugno al 3 agosto. corsi vela n. 3. durata dei corsi giorni 11. partecipanti n.. 79 PERIODICO LEGA NAVALE EDITO DALLA PRESIDENZA NAZIONALE - numeri mensili pubblicati nel 2012 n. 6 - tiratura media per ogni numero n copie inviate ai Soci ordinari e assimilati n copie inviate ai Soci studenti ed ai Delegati Scolastici n copie per le strutture periferiche, per i Delegati Regionali, - per scambi editoriali, omaggi e propaganda n costo medio di un fascicolo. 0, CORSI DI AVVIAMENTO ALLA VELA ORGANIZZATI DALLE STRUTTURE PERIFERICHE - corsi n numero complessivo degli allievi n numero degli istruttori n CORSI DI AVVIAMENTO AL CANOTTAGGIO ORGANIZZATI DALLE STRUTTURE PERIFERICHE - corsi n numero complessivo degli allievi n numero degli istruttori n CORSI DI AVVIAMENTO ALLA CANOA ORGANIZZATI DALLE STRUTTURE PERIFERICHE - corsi n numero complessivo degli allievi n numero degli istruttori n CORSI DI AVVIAMENTO AD ALTRI SPORT ORGANIZZATI DALLE STRUTTURE PERIFERICHE - corsi di vela d altura n. 8 - corsi di pesca sportiva n. 5 - corsi sub n corsi di canoa polo n. 1 - corsi di pallanuoto n. 1 - corsi di acquagol n. 1 - corsi di nuoto n. 2 - corsi di surf n. 2

20 2.5. ALTRI CORSI SEZIONI Alessandria Serate informative relative alla sicurezza in mare, sensibilizzazione ambientale e promozione sportiva a favore di soci e simpatizzanti Ancona Anzio Arona Aspra Bari Belluno Bergamo Bisceglie Bologna Bolzano Bovisio Masciago Brescia- Desenzano Camogli Castellammare di Stabia Catanzaro Lido Arti marinaresche per signore Corso Meteomarino. Corso di attività marinaresche - Corso di meteorologia Corso di: Pilotaggio - tecniche per navigare in sicurezza sotto costa - Corso di primo soccorso Corso su ancore: verità sommerse. A vele spiegate : incontri settimanali di cultura velica con proiezioni video e approfondimenti teorici a cura di Esperti Velisti L.N.I. Regole e tattiche di regata con simulatore velico. First spring school of nautical astronomy - Corsi estivi settimanali denominati settimane azzurre "estate con noi" organizzati da giugno ad agosto al fine di avvicinare i ragazzi alle attività sportive. Corso su Le regole di regata: aggiornamenti e interpretazioni a cura di G.B. Albrizzi Un corso per Capo Barca Un corso di preparazione al corso per aiuto Esperti Velisti Un corso di primo soccorso in mare Un corso di iniziazione alla vela per studenti Un corso di meteorologia pratica. Corsi di meteorologia. Corso di elettronica di bordo - Corso di meteorologia - Corso di ancoraggio Corso di ormeggio - Corso di navigazione notturna Corso di regolazione ed uso dello Spinnaker - Corso di regolazione vele bianche. Corso di Meteorologia a cura del Socio Tuccio Di Pasquale. Un corso di meteorologia con 5 partecipanti Un corso di emergenza a bordo con 8 partecipanti. Corsi di iniziazione alla meteorologia e all astronomia e all arte dei nodi marinari gennaio: Selezione Corso Allievi Istruttori FIV altura/derive 18 dicembre: Esercitazione antincendio semestrale della Guardia Costiera Corsi di primo soccorso e di BLS (abilitazione all uso del defibrillatore).

21 Ceriale Incontri di primo soccorso tenuti dai volontari del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana aperti ai ragazzi frequentanti i corsi di vela. Cirò Marina Corso di pronto soccorso per i Soci tenuto da medici del 118. Cogoleto Crema Fasano Firenze Foggia Follonica Frigole Gela Genova Quinto Genova Sestri Lido di Ostia Marzocca Matera Corso di primo soccorso svolto in due giornate nella sede Sociale, tenuto dal Socio Sacco Roberto istruttore attività subacquee in possesso di brevetto PADI. Corso di meteorologia rivolto a chi già possiede la patente nautica per approfondire le conoscenze in materia tenuto da esperto velista, durata di ore 6 Corso di arte marinaresca : nodi, ormeggio,navigazione costiera in sicurezza e norme di sicurezza a bordo. Corso di meteorologia - Corso di manovre a motore e ormeggi - Corso su regole e tecniche di regata. Nozioni di pronto soccorso in mare con istruzioni sulle varie forme di assistenza e sul corredo sanitario da tenere a bordo delle imbarcazioni Corso sulla meteorologia di base. Corsi di acquariologia tenuti ai ragazzi La Sezione ha acquistato un defibrillatore ed ha svolto, con personale qualificato, corsi per il suo impiego: sono stati assegnati attestati professionali di primo soccorso e di uso del defibrillatore - Un nascente gruppo sportivo, ha organizzato uno stage di. avvicinamento al canottaggio con tutti i Soci adulti e ragazzi allo scopo di far conoscere questa disciplina sportiva e individuare atleti predisposti alla formazione del gruppo stesso Corso di primo soccorso - durata corso 4 ore - relatore Il socio Dottor Salvatore Migliore (Asp di Caltanissetta).- Corso sull'uso del sestante per la rilevazione delle altezze degli astri e delle stelle durata corso 2 ore + 2 di esercitazione - relatore Cap. l. c. Giuseppe Pace (presidente sez.) 21 marzo, 18 aprile, 16 maggio: Corso di meteorologia tenuto in tre sere dal Socio Luca ONORATO (28 allievi) - 2 corsi di avviamento alla voga per il brevetto da rilasciare ai membri della Società di Salvamento (12 allievi). In occasione del Salone Nautico Internazionale, corsi pratici di carpenteria ed attività marinaresche a favore degli alunni di alcune scuole elementari e medie liguri. Corso di sopravvivenza bblsd (corso per rianimazioni basica con defebrillatore) Corso su attività marinaresche Tavole rotonde su cultura marinara. Lezioni su uso della navigazione astronomica in regata.

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

RELAZIONE AL RENDICONTO GENERALE PER L ANNO 2010

RELAZIONE AL RENDICONTO GENERALE PER L ANNO 2010 Consorzio Interuniversitario per L Alta Formazione in Matematica Polo Scientifico - CNR Edificio F Via Madonna del Piano 50019 Sesto Fiorentino (FI) email: ciafm@fi.iac.cnr.it Codice Fiscale: 94114230488

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI.

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI. COMUNE DI CERVENO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI. (Approvato con delibera di C.C. n. 10 del 07/05/2012)

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione

Dettagli

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA Norme di riferimento - D.lgs.15 aprile 2005, n. 77, "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA

PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA TRA MIUR DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE, L INTEGRAZIONE, LA PARTECIPAZIONE E LA COMUNICAZIONE E PROTOCOLLO DI INTESA tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo

Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo Art.1 Costituzione e denominazione In applicazione dell art. 8 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo Pubblicata sul BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LOMBARDIA n 38 del 21 settembre

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI. Comune di Roè Volciano Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISCRIZIONE ALL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E PER LA CONCESSIONE DI SUSSIDI E CONTRIBUTI ECONOMICI ALLE ASSOCIAZIONI. Approvato

Dettagli

Settore Contenzioso Cultura Pubblica

Settore Contenzioso Cultura Pubblica COMUNE DI PARABITA (Provincia di Lecce) CONVENZIONE SCUOLE DELL INFANZIA PARITARIE Rep. N. L anno, il giorno del mese di, in Parabita Palazzo Comunale, TRA il Comune di Parabita, C.F. 81001530757, rappresentato

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 126 dell 11 09 2014 32725 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Nuove iscrizioni, cancellazioni e variazioni nell Elenco

Dettagli

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione di CC n.15 del 10/03/2011 COMUNE DI CANTALUPA Provincia di Torino ALBO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA INDICE Art. 1 Materia del Regolamento Art.

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca di concerto con Il Ministro dell economia e delle Finanze e con il Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione VISTO il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia

Dettagli

Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S.

Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S. Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S. Protocollo d intesa tra il COMITATO ITALIANO PARALIMPICO e la FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA Il Comitato

Dettagli

COMUNE DI BARDONECCHIA

COMUNE DI BARDONECCHIA COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE SERVIZIO RAGIONERIA E TRIBUTI N. 21 DEL 01 MARZO 2013 OGGETTO: UTILIZZO PERSONALE ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI ART.1 C. 557 DELLA L.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE Approvato con atto del C.C. n. 73 del 5.11.2014. Pubblicato all albo comunale, ai sensi dell art.

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

ATTIVITA DI AVVIAMENTO ALLO SPORT CIP. C.A.S.P. - Centri Avviamento Sport Paralimpico ANNO SPORTIVO 2010/2011

ATTIVITA DI AVVIAMENTO ALLO SPORT CIP. C.A.S.P. - Centri Avviamento Sport Paralimpico ANNO SPORTIVO 2010/2011 ATTIVITA DI AVVIAMENTO ALLO SPORT CIP Il Comitato Italiano Paralimpico continuerà, anche in futuro, ad avere una competenza diretta su tutta l attività di avviamento allo sport. La gestione delle attività

Dettagli

Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto

Università della Terza Età - Luigi Imperati Statuto Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto Art. 1 Istituzione La Provincia di Foggia istituisce l Università della Terza Età "Luigi Imperati" con sede in Foggia, in Palazzo Dogana, presso l

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, in base alla Legge

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Regolamento per scambi socio culturali tra il Comune di San Giorgio a Cremano e Paesi Esteri (Approvato con deliberazione di C.C. N.

Regolamento per scambi socio culturali tra il Comune di San Giorgio a Cremano e Paesi Esteri (Approvato con deliberazione di C.C. N. Regolamento per scambi socio culturali tra il Comune di San Giorgio a Cremano e Paesi Esteri (Approvato con deliberazione di C.C. N. 28 del 7/4/2000) Princìpi generali -ART.1- Il presente regolamento disciplina,

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

Provincia di Cremona

Provincia di Cremona Provincia di Cremona REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER IL COORDINAMENTO DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI CREMONA Approvato con Delibera di Consiglio Provinciale N 17 del

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE Le Officine del Sapere Allegato A all Atto Costitutivo Articolo 1 È costituita l Associazione Culturale Le Officine del Sapere. L Associazione è apolitica, apartitica

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.

Dettagli

COMUNE DI STRESA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI.

COMUNE DI STRESA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI. COMUNE DI STRESA Provincia del V.C.O. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI. Approvato con deliberazione del Commissario Straordinario N. 30 del 16 febbraio

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc)

Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Atto n. 02/2010 Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Indice 1. PREMESSA... 1 2. RAPPORTO TRA GLI ACCOMPAGNATORI E LA FEDERAZIONE... 1 3.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT Deliberato dal Consiglio Federale il 30 marzo 2014 R.A.C. OT DELIBERATO DAL CF IL 30 MARZO 2014 1 INDICE CAPO I INTRODUZIONE ART. 1 PRINCIPI GENERALI..

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016 Premessa La Fondazione Museo Nazionale dell Ebraismo Italiano

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento COMUNE DI NICOTERA Prroviinciia dii Viibo Valenttiia REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Nicotera 01 Marzo 2013 1 Albo Comunale delle Associazioni Regolamento Premesso che: L articolo 3, dello

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999; Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI ART. 1 PREMESSA 1) Il Consiglio Direttivo può concedere contributi a favore di Enti ed Associazioni pubbliche e private ove

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei

Dettagli

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue.

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONCERNENTE REGOLAMENTO RECANTE DISCIPLINA DELL'ELENCO DEI FUNZIONARI INTERNAZIONALI DI CITTADINANZA ITALIANA, A NORMA DELL'ARTICOLO 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 17 DICEMBRE

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 958 Prot. n. U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: "Disciplina della formazione del personale operante nel Sistema di emergenza

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

Comune di Castiglione del Lago (Provincia di Perugia) REGOLAMENTO PER L ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI ED ISTITUZIONE DELLE CONSULTE.

Comune di Castiglione del Lago (Provincia di Perugia) REGOLAMENTO PER L ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI ED ISTITUZIONE DELLE CONSULTE. Comune di Castiglione del Lago (Provincia di Perugia) REGOLAMENTO PER L ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI ED ISTITUZIONE DELLE CONSULTE. INDICE TITOLO I ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI art. 1 Finalità

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

DGR 2889 DD. 26.9.2003

DGR 2889 DD. 26.9.2003 DGR 2889 DD. 26.9.2003 VISTO il documento di indirizzo programmatico per l anno 2003 predisposto, ai sensi dell art. 6 della L.R. 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni, dalla

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE Prot. 27396 PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE tra Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Liguria, rappresentata dal Direttore Regionale, Alberta

Dettagli

ASSEMBLEA ANNUALE 2015 BILANCI. 10 aprile 2015. Cantina Barone Pizzini Provaglio d'iseo Brescia

ASSEMBLEA ANNUALE 2015 BILANCI. 10 aprile 2015. Cantina Barone Pizzini Provaglio d'iseo Brescia ASSEMBLEA ANNUALE 2015 BILANCI 10 aprile 2015 Cantina Barone Pizzini Provaglio d'iseo Brescia RELAZIONE DEL CONSIGLIO AL BILANCIO CONSUNTIVO 2014 Gentili Colleghe, Cari Colleghi, Il conto consuntivo è

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

IL FUTURO E ADESSO Sport patrimonio della comunità Linee di crescita di una moderna società sportiva

IL FUTURO E ADESSO Sport patrimonio della comunità Linee di crescita di una moderna società sportiva IL FUTURO E ADESSO Sport patrimonio della comunità Linee di crescita di una moderna società sportiva Modena, 4 dicembre 2013 Dott. Roberto Bresci Dottore Commercialista Revisore Contabile Pubblicista L

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo

Dettagli

PROGETTO Edizione 2015-2016

PROGETTO Edizione 2015-2016 in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Pag. 1 di 5 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro

Dettagli

A - diploma di Istruttore di Vela di I Livello. Natura della certificazione: o Accademico Professionale X abilitazione.

A - diploma di Istruttore di Vela di I Livello. Natura della certificazione: o Accademico Professionale X abilitazione. Tipologia : Certificazione: Istruttore I Livello A - diploma di Istruttore di Vela di I Livello Natura della certificazione: o Accademico Professionale X abilitazione X formazione iniziale X formazione

Dettagli

COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio

COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio REGOLAMENTO PER IL DIRITTOALLO STUDIO CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente regolamento disciplina gli interventi del Comune

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli