ADDESTRAMENTO SIMULAZIONE PIANO COMUNALE EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE

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1 COMUNE DI FIUME VENETO Zona Denuclearizzata Provincia Di Pordenone UFFICIO di PROTEZIONE CIVILE Tel.0434/ Fax. 0434/ ADDESTRAMENTO SIMULAZIONE PIANO COMUNALE EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE Ordinanza Ministeriale del 27 febbraio 1997 DRPC/8811/AG10 del Agosto Maggio ore 21,00-

2 Premessa La squadra Volontari di Protezione Civile del Comune di Fiume Veneto, in nome e per conto del Distretto del Sil, organizza due/tre giornate di addestramento in simulazione al Piano comunale emergenza di Protezione Civile, In ottemperanza al DRPC/8811/AG10 del , Viene dato corso ad un addestramento congiunto, con l intento di sviluppare ulteriormente i rapporti, sia di tipo istituzionale che interdisciplinare fra Associazioni e Istituzioni, anche sulla base delle già salde relazioni fra le varie realtà locali. Il progetto prevede l impiego non solo delle squadre di Protezione Civile Comunali, ma anche tutte le componenti Istituzionali e di Volontariato che operano sul territorio, quali: La Protezione Civile della Regione, Ufficio di Pordenone; Il Comando Stazione Carabinieri di Fiume Veneto; Il Comando Polizia Municipale di Fiume Veneto; L Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Fiume veneto Associazioni del Volontariato locale; Le squadre del Distretto del Sil Alta Valcellina - Val Tramontina e Meduna Cellina Distretto Medio Brenta -Padova Assisteranno all addestramento, in qualità di osservatori, alcuni volontari delle squadre di Prot. Civile dei Comuni limitrofi. Data la molteplicità delle casistiche d intervento, che potrebbero verificarsi anche in situazioni complesse, si è deciso, come esperimento, di effettuare un operazione di tipo leggero alla portata della gran parte degli operatori Volontari delle squadre di P.C. L esercitazione di fatto è articolata in vari interventi che verranno eseguiti, contestualmente, in varie zone del Comune di Fiume Veneto. Il Documento d Impianto dovrà quindi avere queste caratteristiche: Coordinamento ed indirizzo per tutte le fasi in risposta a quanto previste dal Piano Comunale Emergenza Procedure semplici e non particolareggiate; Individuazione delle singole responsabilità nel modello di intervento; Flessibilità operativa nell' ambito dell' attuazione delle funzioni di supporto; Teatro delle operazioni saranno zone diverse del territorio Comunale che si prestano molto bene ad un addestramento in forma autonoma, sia per la loro localizzazione e sia per le caratteristiche orografiche e per la tipologia degli interventi. La zona permette di simulare in maniera piuttosto realistica una situazione di vera emergenza in condizioni di estrema difficoltà, e di difficile esecuzione, ideale per il tipo di esercitazione programmata.

3 EVENTO SIMULATO Nella fattispecie viene ipotizzato un evento sismico che ha interessato una vasta zona del territorio provinciale o meglio Regionale. Nella giornata di Venerdì 29 Agosto c.a, dopo uno sciame sismico, una scossa di intensità medio-alta, 4-5 gradi della scala Richter, ha creato danni a fabbricati e strutture pubbliche, procurando una naturale situazione di disagio e paura nella popolazione.. A seguito della prima scossa, uno sciame sismico, con scosse di minore intensità, comunque chiaramente percepite dalla popolazione, hanno peggiorato la situazione tra la gente. Quindi viene attivata la procedura operativa dei soccorsi, nelle forme indicate nel Piano Comunale di emergenza. La vasta area interessata all evento impone alla struttura della Protezione Civile, al Sindaco in primis, un monitoraggio del territorio per attivare in forma puntuale la macchina dei soccorsi. Attivando le aree di attesa al fine di consentire una attenta valutazione del pericolo con evacuazione delle abitazioni a rischio, invitando la popolazione a seguire le istruzioni che verranno impartite dall Autorità di P.C. A seguire saranno attivate, dopo le dovute verifiche, le aree preventivamente individuate come aree coperte di prima accoglienza. Sulla base di queste risultanze si decide di approntare il centro Operativo Comunale, (di seguito C.O.C.) e di predisporre tutti i protocolli d intervento derivanti, in accordo e sotto il controllo della Sala Operativa Regionale di Palmanova. Individuato l evento, di seguito si evidenza lo scopo dell OPERAZIONE da svolgere, come elemento di formazione e gestione delle risorse impiegate, - monitoraggio di tutto il territorio comunale, - gestione di tutte le fasi di emergenza a seguito del sisma;.. L attività prevista è quella di ripercorre nel tempo quelle che sono state le situazioni che hanno colpito la nostra terra Friulana, facendo anche buon uso delle esperienze fatte sul campo che sono analoghe a quelle che andremo a simulare. Gli eventi ci portano ad ipotizzare uno scenario di questo tipo: Allestimento di centri di prima accoglienza per la popolazione evacuata, con ristoro e pernottamento ; centro ristoro e pernottamento per i volontari impegnati nelle attività di pronto intervento; - allestimento tendopoli - Montaggio di un tendone polifunzionale; - Ricerca persone scomparse con vari forme operative, - Realizzazione di un impianto di illuminazione area tendopoli; - Allestimento di una cucina per il ristoro dei volontari e della popolazione evacuata, - Allestimento di un posto medico di primo soccorso; - Dislocazione di servizi igienici - Soccorso e recupero feriti - Evacuazioni di alcuni edifici, diventati pericolanti

4 FINALITA DELL ADDESTRAMENTO - Verificare con operazioni congiunte, il grado di coordinamento tra i Gruppi comunali che operano nel settore tecnico-logistico e tutte le componenti sopra citate; - Confrontarsi con gli altri gruppi di Protezione Civile, in particolare con i comuni del distretto del Sil sulle metodologie di coordinamento e di gestione delle emergenze utilizzando i reali protocolli d intervento da attuare con la Sala Operativa Regionale di Palmanova, (vedi formazione dei C.O.C., predisposizione eventuale del C.O.M., predisposizione delle colonne mobili, ecc.) - Affinare il coordinamento delle attività integrate tra le forze istituzionali presenti in ogni campo ed il volontariato regionale di protezione civile; - Verificare i tempi tecnici necessari per l approntamento di una struttura logistico-operativa; Verificare, in termini di efficienza ed efficacia, le capacità operative di ogni singola squadra comunale e di ogni singola Associazione e di ogni singola componente; Affinare l operatività di mezzi di comunicazione radio, a medio e lungo raggio che, per risultare valida, necessita di una pianificazione e di un modello di attivazione che deve necessariamente essere gestita da personale adeguatamente preparato. Testare l idoneità e la capacità ricettiva delle varie aree di emergenza predisposte; il sistema di accesso alle aree siano esse di attesa o di ricovero per la popolazione e del coordinamento di tutte le componenti in campo nell accoglienza e gestione della popolazione evacuata.; - Imprimere nella coscienza comune il più cosciente modo di agire in caso di calamità. Il centro operativo è ubicato in Fiume Veneto Fraz. Cimpello Via Don Bosco 1 - dove sarà allestito il Campo Base e insediato il COM, per la gestione di tutte le fasi operative. (il sito può essere modificato) Nell'area di ammassamento o COC, presieduta dal Sindaco o da un suo delegato, sarà indetta una prima Conferenza dei servizi, composta dai capi squadra di P.C., integrata con i rappresentanti dei gruppi i e delle associazioni di volontariato che operano in loco, al fine di dare le prime istruzioni sulle modalità dell intervento. Il documento d impianto evidenzia la necessità di dare una risposta coordinata, dove le competenze e le risorse siano adeguatamente organizzate da un autorità centrale, nella fattispecie il Sindaco, nell ambito di un quadro armonico dove venga evitato il rischio della sovrapposizione di iniziativa e il rischio di inefficienza, evidenziare quindi in forma esplicita le responsabilità del coordinamento. L Addestramento è stato predisposto con l intento di delineare un modello organizzativo, che deve essere in perfetta simbiosi fra le varie realtà operanti in loco e realtà diverse provenienti da altre zone. - Analizzare la struttura organizzativa delle squadre, o meglio dei distretti di Protezione Civile; - Fornire uno strumento concreto di lavoro, sul quale misurarsi e confrontarsi; - Organizzare un complesso di soggetti diversi, collegati, per cooperare al raggiungimento di un fine, secondo piani e schemi prestabiliti, - Verificare le disponibilità di uomini, materiali e mezzi a disposizione dei singoli Comuni. Attestare quindi un modus operandi che soddisfi le esigenze delle richieste e consenta soddisfacenti risposte. Il tutto deve essere sviluppato con criteri propri, stabiliti dai rispettivi C.O.C. o C.O.M. nel rispetto delle direttive della S.O.R. e. dalle Leggi Regionali vigenti.

5 Un momento importante dunque, che consente di mettere alla prova le capacità e duttilità operative, dei gruppi provenienti da Comuni diversi, che devono far interagire i volontari aventi esperienze e competenze differenti al fine di intervenire nelle zone colpite con forme sempre più efficaci ed efficienti. Addestrarsi per sviluppare un senso di organizzazione e metodicità per aumentare la capacità ad integrarsi e a intervenire congiuntamente. Preparare i gruppi ad una autonoma gestione nell intervento, e nella logistica. Svolgere quindi gli interventi in un contesto integrato, anche se predisposto in anticipo, dove la professionalità di tutti i soggetti partecipanti possa essere sfruttata al massimo. Assicurazione I Volontari, saranno assicurati a cura dell Amministrazione Regionale, in quanto il tipo di intervento rientra nelle attività di Protezione Civile, pertanto trovano applicazione le norme in materia di assicurazione emanate dalla Direzione Regionale di Protezione Civile. CAMPO BASE- MODALITA OPERFATIVE Per l occasione il campo base, per motivi diversi, ed evidenti necessità organizzative/, sarà allestito in Fiume Veneto Fraz Cimpello Via D. Bosco 1-: (sito modificabile) Cucina e magazzino logistico; Posto ristoro per i soccorritori e per parte della cittadinanza; Posto ritrovo allocamento volontari; Posto medico con infermeria (istallazione per posto medico) Posto Radio Alpini e Prot. Civ. le Comunale Centro Operativo Misto -COM- Composto da: - Rapp. della pubblica Amministrazione, - Rapp. Sez. Alpini,? - Rapp. Della Direz. Prov.le Prot. Civ. - Rapp. Uffici Comunali

6 PROGRAMMA VENERDI 29 Agosto ore 18,00 N.B.: Gli orari sono prettamente indicativi e servono a fissare i vari passaggi necessari ad utilizzare i protocolli d intervento Ore 18.00: -Prima scossa grado 4 della scala Richter Ore 18,45: Invio nelle aree di attesa di volontari addetti al controllo delle aree stesse a sostegno della popolazione; Con un primo censimento degli abitanti arrivati alle aree di attesa, Ore 19.00: Arrivo in sede dei primi volontari; Ore 19.05: Prima comunicazione radio tra sede comunale e S.O.R. di Palmanova; Ore 19.10: Primi contatti telefonici tra volontari, - aree di attesa e sede comunale della protezione civile; Ore 19.10: Prima ricognizione edifici strategici da parte del Sindaco e di un volontario della protezione civile comunale Ore 19.15: Partenza delle prime due squadre di volontari per una prima visione dei danni eventuali occorsi alle frazioni Ore 19.45: Rientro, presso la sede comunale, del Sindaco e prima verifica della situazione, sulla base delle risultanze della ricognizione del Sindaco stesso e dopo aver contattato tramite radio le due squadre ricognitrici dei volontari Ore 20.00: Comunicazione con la S.O.R. in riferimento alla situazione risultante dalle prime ricognizioni Ore 20.15: Riunione e collegamento radio in simultanea con la S.O.R. nella quale viene presa la decisione sulla formazione del C.O.C. presso l area stabilita dal piano delle emergenze comunale Ore 20.40: Spostamento unità di crisi presso il C.O.C. Ore 21.00: Piena operatività del C.O.C., con la presenza al suo interno del Sindaco o suo delegato, della componente comunale (responsabile settore lavori pubblici o altro), responsabile p.c. comunale della logistica, responsabile p.c. comunale dei volontari e parte operativa, responsabile p.c. comunale segreteria, responsabile viabilità Ore 21.05: Richiesta volontari, materiali e mezzi alla S.O.R. di Palmanova Ore 21.15: Prima riunione in collegamento tra di loro dei quattro Sindaci per definire la situazione attuale, definire con S.O.R. le procedure operative, stabilire le operazioni future da eseguire Primi Arrivi volontari di altri comuni Primo controllo aree ricovero coperte e scoperte da parte dei volontari Brefing tra tutte le forze in campo. Creazione del COC e di un ufficio amministrativo Creazione tendopoli soccorritori, posa tendone, ecc.

7 EVENTI SABATO DOMENICA Chiusura al traffico, con regolazione della circolazione nei centri abitato (Via.) con l ausilio dei nonni vigili; formazione di tendopoli nelle are scoperte come indicato nel Piano Comunale Emergenza con posa in opera di quattro tende complete di quadro elettrico ed illuminazione delle stesse Evacuazione quartiere I Maggio, dove gli abitanti raggiungeranno prima le zone di attesa, nell area individuata dal Piano Emergenza per essere in seguito trasferiti nelle aree di ricovero coperta, dove saranno predisposti un certo numero di posti letto e prenoteranno fino al giorno seguente. Serviti di pranzo e cena., Taglio piante nell area a ridosso dei fabbricati esistenti, danneggiate perche colpite dalla caduta di cornicioni o parti di edifici in seguito alla scossa con anche la rimozione dei detriti stessi Rimozione detriti presso le strade del capoluogo; ( Vedere dove e come) Recupero persona rimasta sotto le macerie con l ausilio dei cani da ricerca; Recupero di due persone non autosufficienti dai piani alti di due abitazioni nella frazione di. con l ausilio del personale dei vigili del fuoco; Predisposizione in un area, precedentemente fissata, di tutte le opere di urbanizzazione (impianti elettrici, impianti idraulici ed illuminazione), per a predisporre in una tendopoli. questa operazione verra fatta sotto la direzione di volontari del gruppo comunale, specializzati in queste lavori con l ausilio di operatori tecnici (idraulici, elettricisti, operatori macchine edili, operatori di terne o ruspe) esterni al gruppo ma residenti nel comune di Fiume Veneto Sabato sera a seguire santa messa possibilmente al campo interventi ufficiali e cena collaborazioni: - circolo ricreativo I Maggio - gruppi a.n.a.? - Pro Loco Cimpello - gruppo giovani della parrocchia agesci (o altri da sentire)

8 3. PARTECIPAZIONE ALL ESERCITAZIONE - Protezione civile della regione - Gruppi comunali di protezione civile appartenenti al Distretto - Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone (da sentire) - Stazione Carabinieri di Fiume Veneto - Stazione Forestale di Pordenone (da sentire) - Gruppi comunali di protezione civile appartenenti al Distretto del SIL : gruppo comunale di Pasiano di Pordenone gruppo comunale di Azzano Decimo gruppo comunale di Fiume Veneto gruppo comunale di Pravisdomini gruppo comunale di Chions - Gruppo comunale di protezione civile di. - Meduno; - Erto Casso; - Claut - Frisanco Clauzzetto; Maniago - Medio Brenta - Padova

9 4 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA DEGLI OPERATORI E RESPONSABILITA Le attività previste, non comportano particolari situazioni di rischio per gli operatori. Ad esclusione dell uso dei Gruppi Elettrogeni e loro accessori, delle cucine, saranno adottate tutte le misure previste dalla normativa vigente in materia di sicurezza. Per quanto riguarda la partecipazione all'attività di Associazioni chiamate ad operare, ognuna di esse provvederà ad individuare il responsabile della sicurezza che sarà garante delle attrezzature utilizzate e degli eventuali DPI dei volontari. Premessa la tassativa obbligatorietà per tutti i soggetti partecipanti: a) Per ogni tipologia di attività verranno utilizzati i DPI appropriati. b) Utilizzare unicamente materiali e/o attrezzature conformi alla vigente normativa sulla sicurezza c) Uttilizzare i veicoli in dotazione nel pieno rispetto delle normative del C.d. S. non potendo individuare l esercitazione come un attività in emergenza; d) Nelle attività operative rispettare l assoluto divieto di assunzione di bevande alccoliche Durante le attività previste nell esercitazione chi non osserverà le norme di sicurezza vigenti, verrà dapprima richiamato ed in seguito allontanato dallo svolgimento delle operazioni legate all esercitazione. La direzione dell esercitazione si riserva in qualsiasi momento di effettuare quelle variazioni operative al programma che dovessero essere ritenute necessarie per l ottimizzazione delle procedure operative, l adeguamentodelle operazioni incaso di intervenute problematiche, il mantenimento delle condizioni di sicurezzadei soggetti partecipanti e/o soggetti terzi 6. CONCLUSIONI L esercitazione xxxxxxxxx è forse la prima che prevede un coinvolgimento di tutte le forze e della popolazione in un evento calamitoso di queste dimensioni. L esercitazione vuole essere il più possibile simile alla realtà e soprattutto collaudare i piani di emergenza predisposti nel territorio comunale di Fiume Veneto La formula di questa esercitazione servirà inoltre a testare le sinergie delle numerose componenti che vi parteciperanno. Fondamentalmente oltre la verifica sul campo degli obiettivi previsti dall esercitazione sarà importante il de breifing, dove verranno prese in esame le situazioni operative che hanno funzionato parzialmente. Nella successiva discussione si dovranno trovare le soluzioni per una migliore operatività in casi reali. Il Coordinatore Albino BASSO Il Sindaco Cristian VACCHER

10 COMUNE DI FIUME VENETO Zona Denuclearizzata Provincia Di Pordenone UFFICIO di PROTEZIONE CIVILE Tel.0434/ Fax. 0434/ ADDESTRAMENTO IN EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE - COORDINATORE ADDESTRAMENTO - COORDINATORE OPERATIVO - Fiume Veneto Agosto 2014 SETTORE N. TIPO DI INTERVENTO CAPO SQUADRA OPERATORE RADIO O ACCOMPAGNATORE N. Cognome Nome S D Gruppo Note AUTOMEZZI IMPIEGATI - NOTE O RILIEVI

11 COMUNE DI FIUME VENETO UFFICIO di PROTEZIONE CIVILE Tel.0434/ Fax. 0434/ Disposizione attendamento Alloggiamento N :

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