10 GIORNI IN KENYA. 24 gennaio 09-3 febbraio 09

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "10 GIORNI IN KENYA. 24 gennaio 09-3 febbraio 09"

Transcript

1 10 GIORNI IN KENYA 24 gennaio 09-3 febbraio 09 Dopo la toccata e fuga di agosto 2008 (solo 4 giorni per la prima inaugurazione del Neema), il boss mi ha convinto (e per la verità non ha dovuto insistere troppo ) a ripartire per il Kenya. Questa volta senza Achille, Marco e Leonardo, ma con altri due compagni d eccezione: Flavio e don Olivo. SABATO Partiamo poco dopo l una, ancora con il furgone dei pompieri perché non abbiamo una macchina abbastanza grande da contenere tutto il bagaglio. Nevica e il capo ha deciso di anticipare la partenza perché non si sa mai: ghiaccio sulla strada, alberi caduti, automobilisti imbranati, caprioli Invece tutto fila liscio e siamo alla Malpensa in notevole anticipo. Abbiamo il tempo di fare colazione e di litigare con l addetta al check-in che non è convinta di imbarcare sei borsoni oltre alle nostre valigie personali. Siamo in anticipo ma partiamo in ritardo, non sappiamo perché. Il boss si innervosisce perché non ha la situazione sotto controllo. Cominciamo bene Finalmente il volo non proprio svizzero LX 1639 decolla per Zurigo dove probabilmente non riusciremo a prendere quello diretto a Nairobi. Invece, un po perché il pilota recupera parte del ritardo un po perché a Zurigo ci aspettano, fatto sta che arriviamo a Nairobi, dopo un eccellente volo, perfettamente in orario, alle 19,10 ora locale (le 17,10 in Italia). All aeroporto troviamo p. Franco e p. Antonio Bianchi che sono venuti a prenderci: andiamo a comprare qualcosa da mangiare e poi dritti alla Consolata per depositare il bagaglio (questa volta non abbiamo perso niente ed il capo è molto più sereno); Sergio, Flavio ed io abbiamo la nostra stanza singola nella palazzina vicino alla mensa, la sistemazione dell anno scorso, mentre don O- livo - per il grado che riveste - è ospitato nella casa madre, dove alloggiano i padri. Sistemiamo alla meglio le valigie ed il capo consegna la chiave dei lucchetti una a me ed una a Flavio per sicurezza. Quindi facciamo un salto al Mediterraneo per una cena frugale: pizza per qualcuno, minestrone per altri, doppia pastasciutta per Flavio che si tutela, in previsione di futuri salti di pasto. Rientriamo ad un ora decente, una doccia tonificante e buonanotte.

2 Parrocchia Consolata - Nairobi/Westlands palazzina alloggi volontari

3 DOMENICA Sveglia alle 7,00 perché si fa colazione alle 7,30. Oggi, giornata festiva, non si può lavorare: il programma prevede: Messa a Kahawa ed una serie di visite, alla Vendramini, a Kamae, al dispensario, e chi più ne ha più ne metta. Fa caldo, qui è estate e non mi dispiace per niente. Flavio ha combattuto tutta la notte con insetti inesistenti, ma credo sia stato plagiato da Massimo che gli ha raccontato di zanzare dappertutto. Così si rovinano le giovani generazioni Aspettiamo p. Franco ed a bordo del suo fuoristrada andiamo alla parrocchia di Kahawa per la Messa. E chiaro come il sole che il capo vorrebbe mettersi al posto di guida, però non si azzarda in fondo è sempre un superiore generale... ma ha già deciso: dal pomeriggio avremo una macchina tutta per noi, o meglio, tutta per lui! La scusa è che così siamo più autonomi, la realtà è che si fida solo della sua guida. Arriviamo sani e salvi (nonostante la strada, il traffico, i matatu) da p. James e p. Evaristo; quattro chiacchiere di benvenuto e poi in chiesa, con una folla immensa dentro e fuori. P. Franco celebra con don Olivo ed è grande suggestione: la partecipazione, i canti Flavio fotografa e riprende con la telecamera del Mimmo soprattutto per far invidia ad Achille al quale ha promesso la registrazione del coro. Dopo la Messa don Olivo viene letteralmente assalito da un numero incredibile di bambini che - tutti intorno a lui - lo abbracciano e gli stringono la mano in un festoso assedio. Incontriamo Nancy e quelli del Comitato parrocchiale che ancora ci ringraziano per quanto facciamo per la loro comunità. Ci trasferiamo alla Vendramini dove ci accoglie suor Paola che ci invita a pranzo. Ritroviamo suor Maria Antonietta e le altre sorelle, ma non suor Rosa - la responsabile del dispensario - che è stata trasferita a Njeri. Ora l ambulatorio è nelle mani di suor Maria Antonietta. Non c è Achille che fa onore alla tavola, ma Flavio ne prende autorevolmente il posto, facendo il bis dei tortellini e del resto; poi si butta sulle banane, ma non assaggia il mango perché dice che non gli piace. E pensare che questa è la stagione del mango! Assaggialo! Ho detto che non mi piace! Così sono le giovani generazioni E pomeriggio inoltrato e p. Franco ha i suoi impegni: noi, d altra parte, vorremmo tornare in città per incontrarci con Marco Scalfi, che è a Nairobi dai primi di gennaio e fra pochi giorni rientrerà in Italia. Salutiamo dunque le sorelle dandoci appuntamento a domani per l inizio dei lavori al campo. Dopo aver lasciato p. Franco alla Consolata, con la nostra macchina andiamo all appuntamento con Marco e, con lui, visitiamo gli storici slums di Suswa, Deep Sea e Maasai. La prima tappa è al Maasai, recentemente raso al suolo per più della metà, dove Marco ha ricostruito ex novo i servizi igienici, facendo un ottimo lavoro: su un base di cemento ha realizzato in legno docce e servizi, completi di serbatoio per l acqua, scarichi e pozzetti. Ha ancora questi ultimi giorni a disposizione per finire le porte, coprire i pozzetti e verniciare l intera struttura. Detto così sembra semplice, ma bisogna conoscere le difficoltà di quaggiù per capire ed apprezzare le fatiche del Marco che, da solo, parlando un po inglese, un po swahili e soprattutto dialetto, riesce sempre a completare le opere che si prefigge di fare. Veniamo circondati da tutti gli abitanti dello slum che ci salutano e vogliono farsi fotografare. Dopo un veloce giro fra le poche baracche rimaste in piedi, riprendiamo la strada e dirigiamo a Suswa: anche qui la gente ci viene incontro e ci saluta con affetto; caramelle per i bambini e foto con tutti, poi via verso Deep Sea, dove ritroviamo la stessa disperata situazione dello scorso anno. E tardi e quasi buio e Marco deve rientrare entro le 7,00 perché le sue suore hanno delle regole molto rigide: se non è lì a quell ora, non mangia. Non ci si crede, ma abbiamo trovato qualcuno che è riuscito a metterlo in riga. Lo riaccompagniamo al collegio e ci salutiamo col proposito di rivederci prima che torni in Italia. Torniamo per la cena alla Consolata, dove noi fortunati siamo molto più liberi ed indipendenti, ma abbiamo fretta perché dopo vogliamo incontrare i ragazzi di strada e per questo non possiamo fare

4 troppo tardi. Verso le 20,30 ci facciamo trovare davanti ad uno snack bar con p. Franco ed immediatamente arrivano tre o quattro street s boys. Si sparge subito la voce ed in un secondo ci vediamo attorniati da una cinquantina di ragazzi e ragazzini, alcuni davvero giovanissimi, addirittura di 8 e 9 anni. Saltano al collo di p. Franco e lo abbracciano; salutano anche noi stringendoci la mano e ringraziandoci preventivamente. Il gestore del locale, Elaiza, che per il capo diventa subito Eligio, autorizza l ingresso dei ragazzi che irrompono sgomitando e spingendosi per raggiungere un posto. Ordiniamo salsicce, patatine, ketchup e bibite e fatichiamo un po per distribuire il pasto: mani che ci bloccano, voci che ci chiamano, c è un po di confusione, ma riusciamo ad accontentare tutti. Anticipiamo ad Eligio che domani sera ritorneremo e concordiamo con Alex, il portavoce dei ragazzi, che la cena di domani sera sarà riservata ai più piccoli. Rientriamo senza altre distrazioni perché domani dobbiamo alzarci presto: don Olivo andrà al Nord con p. Franco, mentre noi abbiamo una settimana di fuoco che ci aspetta. Ciò nonostante, ci fermiamo un po nel nostro salottino all aperto per confidarci le impressioni su questo primo giorno keniano: don Olivo si è già fatto un idea della miseria e della disperazione che affligge gran parte della popolazione, Flavio ha sperimentato sul posto quanto gli era stato riferito dai volontari che lo hanno preceduto. Per consolarci mangiamo caramelle e un po di frutta: il capo passion fruits, don Olivo ed io mango, Flavio solo banane perché il mango non gli piace. Ora però è davvero tardi: una doccia salutare e buonanotte. LUNEDI E l alba e don Olivo parte con p. Franco per Maralal e le missioni del Nord; per un paio di giorni ci lasceranno orfani del loro appoggio morale e spirituale. Noi invece, verso le 7, ci ritroviamo nel traffico di Nairobi diretti a Kahawa. Il capo sembra essere perfettamente a suo agio fra matatu che ci sfrecciano ai lati, biciclette stracariche di masserizie, pedoni a destra e a sinistra, camion euro 0 meno meno e pullman puzzolenti ma artisticamente decorati. Abbiamo una Toyota Rav blu con il cambio normale, cioè non automatico, cioè più consono al nostro driver che, forse, questa volta, non avrà problemi con il freno a mano; è quasi nuova, c è anche il lettore CD ma non riusciamo ad infilare il CD che abbiamo comprato dopo la messa di ieri, c è anche la radio ma non riusciamo a sintonizzarci sul giornale radio. La teniamo accesa, però, perché ci fa compagnia; Flavio vorrebbe cambiare canale, ma è il boss che decide cosa si deve ascoltare. Così, allietati da musica similaraba, arriviamo alla scuola Vendramini, sede dei lavori che abbiamo programmato per questa trasferta. Ci viene incontro suor Paola che ci presenta la signora Jane, ingegnere, incaricata della costruzione dei campi. Il boss le spiega che vogliamo realizzare un campo da pallavolo, uno da pallacanestro ed uno per il calcio e che i primi due devono essere cementati; le chiede se è in grado di soddisfare le nostre richieste ed, in caso positivo, di proporci un preventivo. Intanto arriva Nancy con le vettovaglie: ha immaginato che siamo partiti da Westlands senza colazione e così ci ha portato caffè, biscottini e banane. Per fortuna niente mango, Flavio può stare tranquillo. Dopo esserci rifocillati, riprendiamo le trattative. Jane assicura di poter realizzare il lavoro e, nel giro di mezz ora, ci presenta un preventivo di scellini. Il capo, che crede di essere al mercato, comincia a contrattare: mette sul piatto il lavoro di preparazione già effettuato e quello che intendiamo fare in questi giorni, sollevando l impresa da un bel po di impicci. L ingegnere ammette che un po di aiuto non guasterebbe e concordiamo per , cioè circa e due mesi per la fine lavori. Rivediamo insieme il contratto punto per punto e ci accorgiamo che non è stata inserita l illuminazione, ma forse è colpa nostra perché non l avevamo fatto presente. Tuttavia bisogna prevederla e dunque è necessario aggiungere i costi per i pali della luce, i fari e l allacciamento. Siamo d accordo, ora bisogna cominciare. Sul terreno ci sono già operai e

5 Maasai L ultima fatica del Marco Scalfi Suswa Deep Sea

6 gli street s boys di Westlands in fila in attesa della cena sempre più piccoli finalmente si mangia

7 mezzi, non resta che rimboccarci le maniche e partire. Certo, se ci fossero l Achille e il Marco Noi abbiamo assunto 5 operai mentre Jane ne ha portati una quindicina. Incarichiamo Francis Kibera (il factotum della Vendramini) di procurare il pasto ai nostri, mentre per gli altri provvederà Jane. Arriva p. James che, considerata l ora, ci invita a pranzo in parrocchia. Un salto veloce, mangiare di corsa e poi di nuovo al campo. Mentre fervono i lavori di preparazione dei livelli e Jane osserva meravigliata il prezioso strumento che il capo ha portato dall Italia (si tratta di un livello al laser che l ingegnere non ha mai visto), arriva Lucy, l infermiera che stiamo aiutando nel suo percorso scolastico: ci informa che sta per iniziare l ultimo modulo del corso di specializzazione. Le consegniamo il necessario per l iscrizione e le relative tasse. Pregandoci di salutare tutti ed in particolare Elena, ci ringrazia e se ne va con l impegno di farci avere la ricevuta della scuola appena possibile. Intanto, al campo, non ci si ferma un momento: sotto il sole cocente vanno e vengono camion di sassi e terra (questi hanno il cassone ribaltabile, cosa vi siete persi voi che siete restati a casa!). Vengono in visita suor Paola e suor Maria Antonietta: la prima è immediatamente catturata dal capo che ha bisogno di un interprete efficace, mentre la seconda si ferma con me in ufficio a parlare. Le racconto di Lucy, dell amicizia che ci lega dai tempi del dispensario di Suswa, della sua serietà, del suo amore per i poveri e gli ammalati; le spiego che la stiamo sostenendo finanziariamente affinché possa completare il corso di specializzazione che la porterà a conseguire una specie di laurea. Fino ad oggi si è sempre applicata con profitto e quest anno terminerà gli studi. Suor Maria Antonietta elogia la nostra scelta e mi riferisce che la scuola frequentata da Lucy è una delle migliori del Kenya, molto selettiva e di grande preparazione: se la ragazza supera tutti gli esami significa che è davvero brava. La cosa non può farmi che piacere e mi conforta sapere che questa volta abbiamo scommesso su qualcuno per cui vale la pena. In questo caso però il merito è tutto di Elena che ha visto subito in lei una persona capace, responsabile e coscienziosa. Poi la sorella mi chiede di accompagnarla a vedere i lavori ed uscendo incrociamo Flavio che di corsa si precipita in ufficio: ha un calo di zuccheri, ha bisogno di sostentamento. Abbiamo portato dall Italia delle caramelle che avrebbero dovuto essere per i bambini; in realtà se le stanno mangiando i due Armani ed a nulla valgono le mie rimostranze. Sono sicura che se ci fosse stato il Marco avrei avuto un po di aiuto; dall Achille no, lui avrebbe aiutato il suo coetaneo...per frenare il continuo stillicidio arrivo al punto di contarle e segnare sui sacchetti il numero esatto, ma non c è niente da fare, come giro l occhio, si volatilizzano sottratte da mani furtive anche se facilmente identificabili. Ciò nonostante consegno la chiave dell ufficio a Flavio perché possa effettuare il solito prelevamento ma gli chiedo di segnare il numero delle caramelle intascate, anche se so che il mio appello è già caduto nel vuoto. Con suor Maria Antonietta facciamo un giro al campo; attraversando il cortile della scuola le riferisco che è nostra intenzione collegare la scuola con i campi attraverso una rampa da realizzare a lato dei servizi igienici dove ora è accatastata la legna per la cucina. In un primo momento si era pensato ad una scala, ma poi - in accordo con suor Paola - abbiamo ritenuto più idonea una rampa. Approfittando della presenza della ruspa, domani si darà inizio all opera. Suor Maria Antonietta si congratula con noi per ciò che stiamo facendo e si augura che la nostra amicizia duri nel tempo. Sono le 7, il sole è calato, è quasi buio anche perché il cielo è nuvoloso; gli operai stanno andando a casa. Salutiamo Jane che ormai ascolta solo il capo che è abbastanza soddisfatto di come sta procedendo il lavoro. Torniamo alla Consolata per la cena. Più tardi dobbiamo incontrarci con i ragazzi di strada ai quali l abbiamo promesso. Difatti troviamo Alex con una quarantina di piccolini che, in fila ordinatamente, ci stanno aspettando. Salutiamo Eligio, di cui ormai siamo amici, e facciamo entrare i bambini che prendono posto senza litigare; devo dire molto più bravi dei loro compagni più grandi. Ordiniamo per loro le solite salsicce con patatine e ketchup ed una bibita e poi tutti a dormire. Promettiamo ad Alex che torneremo domani sera, ancora solo per i più piccoli. Piove. Torniamo alle nostre stanzette. Flavio scopre un geco sulla tenda ed organizza una caccia serrata alla bestia: prima lo fotografa e

8 poi ci chiede di aiutarlo a farlo uscire. Il geco corre sul muro, spaventato per tanto clamore, ma sembra non voglia lasciare la stanza; da parte sua, Flavio non intende andare a letto sapendo della presenza dell animale e così dà inizio ad una lotta senza quartiere, spostando il letto (a castello e posticcio) e muovendo furiosamente le tende; recupera il mocio che avevamo comprato l anno scorso per la stanza dei Troggi (attualmente occupata dal Flavio) e sventolandolo a destra e a manca spera in questo modo di indirizzare il geco verso la finestra aperta. Prova a parlargli in inglese (finalmente abbiamo al seguito qualcuno che si fa capire!), ma probabilmente la bestia conosce solo lo swahili e così continua a scorazzare sulle pareti indifferente ai nostri sforzi linguistici. Il capo - incurante della battaglia - ci abbandona al nostro destino e se ne va a dormire, mentre Flavio ed io ci occupiamo del mostro. Finalmente riusciamo nell intento e dopo accurata perquisizione il ragazzo si convince che non c è più nulla da temere; avvolgendosi nella zanzariera, va a dormire. Anche stasera abbiamo fatto tardi. Piove ancora ed intensamente, chissà dove sarà don Olivo e come starà; non abbiamo sue notizie da questa mattina: non riusciamo a contattarlo al cellulare e p. Franco non risponde. MARTEDI Sono le 7 e partiamo per Kahawa senza colazione. Il cielo è nuvoloso ma non piove più. Solito traffico, solite buche, soliti incidenti. Al campo splende il sole e gli operai ci stanno aspettando con Jane che ci preannuncia l arrivo della ruspa per il pomeriggio. Anche oggi i nostri sono 5 e quelli assunti dall ingegnere 20. Mentre il capo e Flavio riprendono il lavoro di livellamento, vado con Francis Kibera a comprare del legname: non sarebbe un lavoro da donne, ma, visto che sono qui Nel frattempo arriva Nancy con caffè, focaccine e banane. Ormai sa che a Flavio non piace il mango. Breve sosta per la colazione e poi di nuovo al lavoro. Come ieri consegno a Francis il denaro per acquistare il pranzo ai nostri operai, mentre per gli altri ci pensa Jane, come ieri. Il sole è cocente e Flavio, che tanto al mare non mi scotto mai, è già bruciato. Anche il capo è tutto rosso e per fortuna che, oltre alle caramelle, ho portato la crema! E l una e siamo invitati a mangiare da suor Paola che ci fa trovare pastasciutta, carne, verdure, banane e mango. Suor Maria Antonietta dispensa consigli su come ripararsi dal sole equatoriale, tipo metti una camicia con le maniche lunghe, ma forse è troppo tardi. Raccontiamo alle sorelle della battaglia di ieri sera con il geco e veniamo a sapere che invece dovevamo tenerlo in stanza perché mangia le zanzare; in pratica se ci sono gechi non ci sono zanzare. Saperlo prima! Ma Flavio ribadisce che lui non vuole animali in camera ed è contento che se ne sia andato. Proviamo a contattare p. Franco e don Olivo, ma ancora niente. Riprendiamo subito il lavoro: al campo ci aspetta la ruspa e, sulla ruspa, il tipo dell anno scorso che ci chiede di Achille. Jane è stata di parola, ha detto nel pomeriggio arriva la ruspa e così è stato. Visto, le donne? Vado a prendere da bere per tutti perché il caldo è davvero soffocante. Che tempo fa a Tione? Ah, nevica Breve sosta per dissetarsi e poi di nuovo avanti con i livelli. Il ruspista parte più gasato che mai e per tutto il pomeriggio scava senza sosta su tutto il terreno. Forse esagera anche un po perché distrugge al suo passaggio più della metà dei paletti sistemati con tanta precisione per le quote di livello; della serie: far e desfar l è tut en laorar. Il boss cerca di farsi sentire, ma il suo inglese non è quello del Flavio e riesce solo a confondere gli operai che già hanno difficoltà a capire cosa stiamo facendo. Provvedo a pagare Daniel, uno dei nostri operai, che ha trovato un impiego più duraturo fuori città e, per questo, ci lascia. Siamo dispiaciuti da un lato, perché era uno di quelli bravi che avevamo assunto l anno scorso, ma dall altro siamo contenti per lui; al momento di andare via, ricordando il lavoro fatto nel 2008 ci ringrazia e ci chiede di salutare tutti in Italia.

9 si lavora! suor Paola, l interprete via la legna per far posto alla rampa

10 E ormai sera e, congedati i lavoratori, torniamo alla Consolata per la cena. Lungo la strada, su una bancarella, Flavio vuole acquistare una camicia con le maniche lunghe. Questa è bella, è di puro cotone, ma è un po piccola per te; fa niente, la prendo. How much? 200 scellini. Interviene il capo: ma siete matti? E troppo, facciamo 150! Ma ti pare il caso di contrattare 2 euro di camicia? Da queste parti si usa così. Va bene 150. E fu così che Flavio acquistò una bellissima camicia a maniche lunghe per la considerevole somma di 1 euro e mezzo. Arrivati in mensa, mangiamo in fretta e poi dai ragazzi di strada. Sono tutti là in fila lungo il muro dello snack bar; Alex ci viene incontro e ci indica il posteggio interno. Il responsabile della sicurezza ci apre il cancello e parcheggiamo al sicuro. Anche stasera sono una cinquantina i piccoli in attesa sulla strada ed anche stasera il nostro amico Eligio li fa entrare. Mangiano tutti di gusto e poi, ordinatamente, come sono arrivati, vanno via. Alex ci presenta un suo amico ammalato e ci chiede se possiamo aiutarlo ad acquistare le medicine necessarie. Soddisfiamo la sua richiesta ed andiamo a dormire, non prima di aver perquisito ben bene la stanza di Flavio alla ricerca di gechi.. Non abbiamo notizie di p. Franco e don Olivo che dovevano tornare stasera e non sono arrivati. Piove. MERCOLEDI Partiamo prima delle 7. Colazione da suor Paola, poi subito al campo. C è un po di fango per la pioggia caduta nella notte, ma ora splende il sole e presto sarà asciutto dappertutto. Oggi c è da togliere la terra esistente che non va bene, spargere quella giusta e posizionare - per i campi di pallavolo e basket - la massicciata (che qui si chiama hardcore, ma che noi ribattezziamo subito hard rock per essere più vicini alle preferenze musicali del Flavio). Abbiamo assunto un altro operaio e più tardi si presenta Yvonne, una delle due ragazze dello scorso anno, che ci chiede di poter lavorare; indossa la maglietta della Onorati - Calcestruzzi, Inerti, Scavi come raccomandazione. La accontentiamo. Il sole picchia sempre di più. Come nei giorni precedenti abbiamo anche oggi la compagnia di p. Evaristo che passeggia avanti e indietro tutto il giorno dando indicazioni di qua, consigli di là, il più delle volte in contrasto con le direttive del boss, con il risultato di complicare ancor di più la già difficile situazione linguistica. Meno male che abbiamo il Flavio che, essendo il figlio del capo, ha più voce in capitolo dell Evaristo. Arriva di gran carriera suor Paola: ci porta la bella notizia che i nostri due desaparecidos sono rientrati sani e salvi dalla trasferta al nord e nel pomeriggio verranno a farci visita. Ci invita a pranzo, ma noi siamo già impegnati con p. James che vuol farci conoscere un missionario italiano, p. Lorenzo Cometto, che gestisce una comunità dove hanno trovato rifugio ragazzi di strada. Incarico Francis del pranzo per i nostri 6 operai, mentre Jane si arrangia con i suoi. Il boss, Flavio, p. Evaristo ed io ci rechiamo al Jambo Grill, un ristorante lì vicino, dove ci aspettano p. James e p. Cometto. Peccato che l Evaristo non conosca la strada e perdiamo un bel po di tempo prezioso prima di raggiungere il locale; pensare che se ci avesse detto che si trova vicino al Nakumatt che è stato distrutto l avremmo trovato subito! E un self service e possiamo scegliere fra carne di non si sa cosa, verdure non meglio identificate, un impasto di farina che qui chiamano polenta, banane, ananas e mango. Il capo mangia di tutto, io banane, ananas e mango, il Flavio banane e ananas. Ascoltiamo p. Cometto che ci parla in stereo della sua comunità comunità comunità.. (Da suor Maria Antonietta abbiamo saputo che due o tre anni fa, a causa di un aggressione per rapina, il missionario ha subito gravissime lesioni tanto che si era temuto per la sua vita; poi si era ripreso ma gli è rimasta una certa difficoltà di espressione: in pratica ripete più volte la stessa parola e così un discorso di cinque minuti dura in realtà almeno dodici.)

11 senza un attimo di sosta... Flavio che crede di essere al mare W la ruspa

12 Ci invita a visitare il suo centro centro ma gli facciamo presente che per oggi non è proprio possibile, forse in uno dei prossimi giorni giorni. Nel tornare alla Vendramini ripassiamo l elenco delle cose ancora da fare: parlare con Gianfranco Morino, Marcella e Sergio Passadore per il Neema, ci serve un pomeriggio; andare ad Isiolo ed Archer s Post per i Fratelli di madre Teresa di Calcutta e gli asili, quello da realizzare e quello realizzato, ci servono due giorni; incontrare suor Rosa a Njeri e vedere il centro delle suore elisabettine a Nanyuki (o lì vicino), forse ci stiamo nei due giorni di Isiolo; visitare il dispensario di suor Maria Antonietta ed incontrare i due gruppi che stiamo sostenendo, il Bethania ed Oasis of Hope, ci serve un altra mezza giornata; avere un momento per Mary e Nancy: la prima l abbiamo sentita solo per telefono, la seconda appare ogni mattina con la colazione e scompare subito dopo senza che possiamo parlarle; andare a vedere l asilo di Kamae, la scuola di Kiwanja ed adesso anche il centro di p. Cometto, oltre - naturalmente - a portare avanti i lavori dei campi sportivi a Kahawa. Con tutto questo, il capo propone di ritagliarci un fine settimana per una gita al Masai Mara, uno dei parchi nazionali del Kenya. Come se avessimo un mese a nostra disposizione! Torniamo alla Vendramini e suor Maria Antonietta ci annuncia che alle 5 è fissato un meeting fra noi per fare il punto della situazione. Ecco, questo appuntamento ci mancava Intanto i nostri operai hanno tolto tutta la catasta ammassata a lato della cucina e la ruspa ha già cominciato a sistemare la terra per la realizzazione della rampa. I magnifici 6 sembrano molto indaffarati con la legna, ma in realtà si imboscano spesso con la scusa di dover portare le assi dietro alla baracca di lamiera: in effetti lì c è un po d ombra Adesso la ruspa serve sui campi e quindi i sassi per la rampa devono essere spostati a mano. Sì, ma non un sasso alla volta, per piacere! Il meeting delle 5 è continuamente interrotto, ma riusciamo almeno a parlare delle fatture del dispensario ed a chiarire il nostro impegno per quanto riguarda i due gruppi affetti da Aids. E evidente che ci serve ancora del tempo per completare il quadro e parlare dell asilo di Kamae. Alle 6, accompagnati da p. Bianchi, vengono a trovarci p. Franco e don Olivo, freschi reduci dalla capatina al nord. Per prima cosa se ne sentono quattro perché ci hanno lasciato senza notizie per due giorni e, considerati i chiari di luna, anche nella preoccupazione: si racconta, e sono fatti veri, che su di là giornalmente si verificano attacchi ed aggressioni. Ed infatti i nostri ci confermano che poco dopo il loro passaggio in una zona pericolosa alcuni briganti hanno assalito un gruppo depredandolo. E noi, qui, senza sapere niente! Ma bravi! Colpa dei cellulari, non si riceveva e non riuscivamo a trasmettere, ci riferisce il superiore generale, e dobbiamo credergli sulla parola. Don Olivo è comunque soddisfatto della gita, anche se si è sobbarcato migliaia di chilometri su strade non perfettamente asfaltate e con un caldo quasi insopportabile. Mostriamo il lavoro fatto e spieghiamo quello che dovremo fare ed incassiamo i complimenti che, per la verità, sono diretti esclusivamente al boss, come se Flavio ed io non avessimo fatto niente! Ma dico, ci meriteremmo un po più di considerazione solo per aver sopportato quei Vedet n do che te mete i pe? o quei Me scoltet quan che parlo o no? oppure Finighela de perder temp e tirè quel spac!. Il sole è calato e gli operai se ne vanno a casa. Noi siamo ospiti di suor Paola e suor Maria Antonietta per una cena in compagnia. Mangiamo squisitezze e beviamo vino (non tutti) e, per finire, banane e mango (non tutti). Telefoniamo al Marco Troggio perché è il suo compleanno e gli raccontiamo cosa stiamo facendo senza di lui. Sono le 9 passate ed è ora di tornare alla Consolata. Lungo la strada superiamo una fila di uomini che a due a due procedono sul ciglio; incuriositi guardiamo meglio...sono incatenati e quei 3 o 4 al fianco sono armati di mitra... sono soldati! Cosa sta succedendo? Oh, niente di particolare, sono alcuni carcerati della vicina prigione che tornano in cella dopo una passeggiata serale. E con questo abbiamo visto di tutto. Arriviamo verso le 10. Siamo più sporchi del solito e stanchi, è tardi e questa sera non andiamo dai ragazzi di strada, ma li avevamo preavvertiti e dunque sappiamo che non ci aspettano.

13 Flavio acquista la sua bellissima camicia p. Lorenzo Cometto con alcuni dei suoi ragazzi

14 Vorrei lavare un po di roba, ma le braghe e le magliette non ci stanno nel piccolo lavandino del bagno. Il capo mi suggerisce la lavanderia delle suore. Domani faccio il bucato. GIOVEDI Partiamo alle 7. Per la colazione ci aspetta suor Paola. Mi sono portata un po di cose da lavare e scopro che anche il boss ha una borsa di plastica con pantaloni e magliette. Chiedo a suor Paola di poter usare la lavanderia e lei si offre di lavarmi la roba. Ci mancherebbe! Mi accompagna, allora, in lavanderia e lì trovo tutto il necessario; visto che è un lavoro da donne, lavo anche i capi del capo. Il caldo è opprimente già di primo mattino. I nostri 6 operai sono sul posto e aspettano ordini; quelli di Jane stanno sistemando l hard rock sul campo da pallavolo; il ruspista va avanti e indietro, portando terra, spostando sassi, un po sui campi, un po sulla rampa di accesso. I nostri vengono incaricati del lavoro alla rampa, gli altri proseguono con la massicciata. Pare che le cose possano andare avanti bene, quasi senza necessità di supervisione, quando, sul più bello, la ruspa perde olio: qui i bulloni sono un optional; dove dovrebbero essercene quattro, ce ne sono solo due. Quando poi uno si perde, assistiamo ad un convulso spostamento di dadi: togli questo da lì e mettilo là. Il risultato è sconfortante: ora bisogna portare via la ruspa per farla riparare! Così rimaniamo senza mezzo. Inoltre l altro carico di hard rock che stavamo aspettando non arriva. Ci concediamo una breve pausa per un caffè e due biscottini che ci ha portato Nancy. Poi, visto che siamo fermi, approfittiamo del momento di forzato impasse per partecipare all incontro con i gruppi Bethania ed Oasis of Hope presso il vicino dispensario. La sala al secondo piano è gremita di persone alle quali veniamo presentati ufficialmente. Il capo, con la traduzione di suor Maria Antonietta (perché, nonostante la buona volontà, gli manca ancora la padronanza della lingua inglese), conferma il nostro impegno nei loro confronti, impegno che si realizza in sovvenzioni, sempre attraverso il dispensario, per l acquisto di cibo e delle medicine e, dal 2009, anche nel pagamento dell assicurazione sanitaria che permetterà loro di usufruire gratuitamente dei servizi ospedalieri. La notizia è accolta con molto entusiasmo da tutti ed a turno - nel ribadire che la loro situazione è migliorata da quando ricevono regolarmente cibo e medicine - ci ringraziano e ci pregano di estendere la loro gratitudine a tutto il gruppo. Dopo le foto di rito ed i saluti, riceviamo la richiesta di vederci separatamente con il gruppo Oasis of Hope, che in effetti incontriamo nel bungalow del giardino del dispensario. Sono presenti in 26 dei 30 iscritti. Dal discorso del loro leader, Charles, ci rendiamo conto che mal sopportano l idea di passare dall ambulatorio per ricevere gli aiuti, mentre preferirebbero poter gestire autonomamente il denaro che l associazione spedisce. Chiariamo che il nostro referente è solamente il dispensario ed i beneficiari esclusivamente quelli che si rivolgono ad esso. Ribadiamo che siamo a conoscenza dell esistenza di altri sponsor che forniscono contributi e sostegno ad Oasis e, per questo il nostro intervento è indirizzato all acquisto di quei prodotti che altri non possono dare. Sottolineiamo il fatto che la nostra è una piccola associazione che ha molti progetti e che non vuole lasciarne a metà nessuno: vuole finire ciò che comincia e non può permettersi di imbarcarsi in situazioni che sa di non poter gestire. Concludiamo spiegando che nessuno dei nostri volontari ha titolo per impegnarsi formalmente, ma ogni cosa deve essere discussa nel nostro direttivo e le decisioni vengono poi comunicate per iscritto. Sicuramente hanno capito la nostra posizione, ma ci sembra che siano rimasti delusi, più di tutti Charles che, probabilmente, dovendo fare riferimento al dispensario, sente sminuita la sua leadership nel gruppo. Qualche altro invece apprezza l atteggiamento di Africa Rafiki e si dice soddisfatto dell incontro. Torniamo al campo in tempo per incaricare Francis Kibera di procurare il pranzo ai nostri 6 operai, mentre noi con Jane siamo ospiti di p. James alla parrocchia.

15 lavori alla rampa l obbediente Flavio i nostri consulenti spirituali

16 Mangiamo di corsa e poi al lavoro: c è da finire la rampa e la speranza che riportino la ruspa riparata. I nostri operai completano la rampa e quando finalmente arriva la ruspa la facciamo andare a- vanti e indietro per stabilizzare il fondo. Anche le cuoche sono molto interessate ai lavori ed ogni volta che passiamo di lì (praticamente ogni cinque minuti) ci sorridono dimostrando apprezzamento. Durante la ricreazione ed al termine delle lezioni, i bambini corrono al campo per vedere i mezzi in movimento e tutto quel viavai di persone, una novità per loro. Qualcuno addirittura si presenta con carta e matita ed, appoggiato ad un livello (bisognerà rifare anche questo!), disegna la scena. Ecco il camion con l hard rock: il lavoro può riprendere a pieno ritmo. Poiché tutto sta procedendo per il meglio e sono arrivati don Olivo con p. Bianchi, il capo decide di sospendere l attività ed andare a far visita a p. Cometto. O adesso o mai più, sentenzia! Si può forse contraddirlo? Giammai! Via, allora, senza perder tempo, sfrecciando pericolosamente su strade bianche verso la comunità Familia ya ufariji (Famiglia della consolazione). P. Lorenzo Cometto ci accoglie nel vasto prato che circonda la costruzione: ci mostra il laboratorio artigianale dove apprendisti artigiani del legno e del ferro realizzano mobili e strutture metalliche. Proprio qui p. James ha fatto fare le finestre per la chiesa di Kahawa e qui vorrebbe ordinare le porte e le finestre per il nuovo asilo di Kiwanja. Mentre visitiamo la sala mensa, la cucina, il dormitorio, i servizi igienici, la lavanderia, la stalla con le mucche, il campo sportivo, il frutteto e gli orti, p. Cometto ci spiega che la comunità accoglie circa 90 ragazzi, tutti orfani e raccolti dalla strada, ai quali offre vitto e alloggio, vestiario e possibilità di studio. Ha un progetto ambizioso per l immediato futuro: quello di prevedere un programma di formazione professionale che permetta ai giovani di svolgere un mestiere qualificato. Ci sottopone il preventivo per il lavoro all asilo di Kiwanja, chiedendoci di partecipare al progetto. Rispondiamo che la proposta verrà valutata dal nostro direttivo e che gli avremmo fatto sapere. E tardi. Rientriamo alla Consolata per la cena e poi dai ragazzi di strada. Questa sera non facciamo differenze: da mangiare per grandi e piccoli. Ne troviamo 115 e dobbiamo istituire due turni per accontentarli tutti. Eligio, nonostante la confusione, è felice del nostro arrivo e ci regala un sacchetto di patatine ed una bibita per il Flavio che, essendo in fase di crescita, ha bisogno di alimentarsi frequentemente. Ritroviamo l amico ammalato di Alex che ci ringrazia per l aiuto e ci mostra la ricevuta della farmacia dove ha comprato le medicine. Salutiamo tutti perché non sappiamo se riusciremo ad incontrarci ancora: da domani gli impegni si fanno più gravosi ed il tempo è sempre meno. Abbracci e strette di mano e poi a dormire. Nessuna notizia del geco, ma neppure di zanzare. VENERDI Alle 7,15 siamo già a Kahawa, per la colazione da suor Paola, il nostro ristorante preferito. Sulla sedia, all entrata troviamo pronti, già stirati, i pantaloni e le magliette che ho lavato ieri. Grazie! Oggi abbiamo un sacco di lavoranti perché dobbiamo stringere i tempi: ne assumiamo 16 e Jane ne porta 25. Per evitare alcuni disservizi sorti nei giorni scorsi, vado di persona ad ordinare il pranzo, in modo che - al momento opportuno - tutto sia pronto. Al nostro botteghino di fiducia chiedo di preparare 45 sacchetti di mandazi, 45 bibite e 90 banane. Oggi è il giorno dello schiacciasassi che deve pestare ben bene la massicciata in modo da preparare il terreno per la cementificazione. Il capo vuole che si finisca il campo da pallavolo prima di iniziare quello da basket e così si deve fare. Jane ci assicura la presenza della machine idonea, ma quando la vediamo arrivare ci cadono le braccia: si tratta di un piccolo rullo, del tipo usato nei campi da tennis per sistemare la terra rossa, un giocattolo! Che si fa? Pazienza, accettiamo quello che passa il convento. Intanto suor Paola ci informa che la scuola ha preparato una festicciola di ringraziamento e ci vuole in divisa a mezzogiorno nel cortile. Proprio in divisa, perché il boss, quest anno, ha pensato di procurarci delle magliette polo, color deserto tipo erg dopo un temporale, con il logo dell associazione.

17 sotto con la massicciata incontro con i gruppi Bethanya ed Oasis of Hope

18 Sono belle; ne abbiamo in dotazione due per ciascuno e le possiamo indossare solo nelle occasioni ufficiali. Oggi è una di queste. Prima però dobbiamo ritagliarci un po di tempo per fare un salto all asilo di Kamae. Va bene, tanto qui non si possono fare programmi. Ci portiamo un po di caramelle che sono riuscita a salvare dal saccheggio. L asilo è bello e ben tenuto; i bambini sono felici di vederci e molti ci chiedono di Manuel che, nell ottobre scorso, è stato qui a lavorare. Se lo ricordano tutti e tutti con grande affetto. Suor Paola ci fa notare che la mensa è troppo piccola e vorrebbero spostarla nella sala più grande, al momento inutilizzata; poi ci sarebbe la cucina ad oggi i pasti arrivano ancora col carretto dalla Vendramini. Prendiamo atto delle richieste e promettiamo interessamento anche se la decisione finale spetta sempre al direttivo. Le insegnanti ringraziano e ci salutiamo. Dobbiamo tornare alla scuola dove ci stanno aspettando. Quasi quasi ci perdiamo Flavio che, sommerso dai bambini, non riesce a guadagnare l uscita. Camminando con i bimbi letteralmente appesi alle braccia, raggiunge a fatica il cancello e finalmente può salire in macchina. Arrivati alla Vendramini, prendo la mia carriola e con l aiuto di Flavio vado a recuperare il pranzo per gli operai. Trovo tutto già preparato, carichiamo e torniamo al campo, dove veniamo subito circondati dagli operai ai quali consegniamo il pasto. Sono tutti soddisfatti e ci ringraziano, chissà cosa hanno mangiato nei giorni precedenti. Mentre i lavoranti fanno la pausa pranzo, il capo, Flavio, don Olivo ed io ci presentiamo, puntuali ed in divisa, nel cortile della scuola. Suor Paola fa gli onori di casa: ci presenta agli insegnanti ed ai bambini ai quali spiega nel dettaglio i lavori che stiamo facendo. Seguono canti e balli e scambi di doni: noi caramelle (quelle che, per precauzione, avevo imboscato), loro due corde ad indicare il legame che ci unisce e tre disegni fatti dai bambini e raffiguranti la ruspa al lavoro ed una partita di calcio. Un discorso del direttore, uno del boss, applausi, ancora ringraziamenti e Flavio che riprende tutto con la telecamera del Mimmo. E quasi l una e le sorelle ci aspettano per il pranzo. Pasta, verdure, uova e mango. Povero Flavio, niente banane! Però, dopo una settimana, potresti provare il mango Suor Maria Antonietta insiste e lui prova un bocconcino piccolo, solo per assaggiare però... non è cattivo, anzi! Posso averne un altro pezzo? Ah, queste giovani generazioni! Durante il pasto, facciamo il punto della situazione. Abbiamo ancora un sacco di cose da fare e domani è già sabato. Quella che non possiamo assolutamente tralasciare è la trasferta ad Isiolo ed Archer s Post; ma ci vogliono due giorni ed il capo non può abbandonare il lavoro alla Vendramini. Decidiamo di ridurre di un giorno, abbandonando l idea di andare a vedere il nuovo asilo di Archer s Post e chiedendo a p. Joshua di scendere ad Isiolo. Tuttavia anche un giorno è importante in questa fase dei lavori ed il boss affida a me l incarico. Chiedo a don Olivo se gli fa piacere accompagnarmi, visto che ormai è diventato un vagabondo, e mi risponde di si. Mi sento un po a disagio per via della lingua, ma Flavio deve restare in aiuto del papà. Chiedo a p. Bianchi pur rendendomi conto che per lui, quel viaggio, in una sola giornata, potrebbe essere davvero pesante. Mi risponde: Se non muoio stanotte, vengo volentieri. E fatto così. Sono molto più sollevata e fissiamo per domani la gita al nord. Riprendiamo il lavoro al campo: dobbiamo spargere la sabbia sopra i sassi pressati dal rullo. Vado con la mia carriola a prendere le bibite, perché il caldo si fa sentire. Arriva Lucy, la nostra infermiera, e mi porta le ricevute dell iscrizione all ultimo anno. Baci e abbracci e ancora saluti ad Elena. Più tardi provvedo alla paga dei nostri 16 operai e, verso le 7, facciamo rientro a Westlands. Una doccia veloce e poi in città a cenare con Marco che domani rientra in Italia. Mangiamo una super pizza al Mediterraneo e Marco ci informa di aver completato i servizi igienici al Maasai. Ci dice anche che p. Marino, il parroco di Westlands, ha intenzione di far ricostruire lo slum, abbattendo le vecchie baracche e realizzando nuove costruzioni.

19 i bambini della Vendramini disegnano i lavori Familia ya Ufariji - la comunità di p. Lorenzo Cometto

20 La cosa ci fa piacere, speriamo che sia vero. Intanto, docce e toilets sono a posto. Salutiamo Marco, che deve tornare in collegio entro le 10, e riprendiamo la strada della Consolata. Per strada il capo ci dice che domenica e lunedì si va al Masai Mara, ha già deciso e non vuole discussioni. Silenzio e nessuna discussione. Domani, tanto per cambiare, dobbiamo alzarci presto. SABATO Sveglia alle 5,30 perché parto alle 6. Il boss e Flavio dormono un oretta in più. Fuori è ancora buio; sul piazzale trovo don Olivo, p. Bianchi e Joseph, l autista, pronti per la trasferta. Abbiamo a disposizione una macchina di lusso, col cambio automatico. Carichiamo i quattro borsoni di coperte, vestitini, penne e matite e via, nella notte di Nairobi, a fari spenti, come tutti. Io credo che Battisti si sia ispirato al traffico notturno di Nairobi per scrivere la sua Emozioni : e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte, è proprio così, uguale! Tuttavia usciamo dalla città senza incidenti e, casualmente, vista l esperienza dello scorso anno, butto un occhio sul quadro dei comandi e, con orrore, noto che tutte le lucette rosse sono accese. Con una certa delicatezza, perché sono una donna e pertanto non mi intendo di motori, faccio presente l anomalia a Joseph il quale, nella massima tranquillità, mi rassicura dicendo che si tratta di una irregolarità del computer ma che funziona tutto a meraviglia. Anche l anno scorso qualcuno aveva dato una risposta simile mah! Speriamo. In effetti il viaggio prosegue nel migliore dei modi, addirittura ci sono dei lunghi tratti di strada riasfaltati di recente. Nella prima luce del mattino attraversiamo piantagioni di caffè e savana, città e villaggi di pastori, incontriamo capre, pecore, mucche e dromedari. Ci fermiamo solo un momento per qualche foto: il monte Kenya e poco più avanti la targa che indica il punto in cui passa la linea dell equatore. Poi proseguiamo velocemente, l appuntamento col Vescovo di Isiolo è per le 10,30. Arriviamo in parrocchia alle 10,20 e p. Anthony è già lì che ci aspetta. Ci offre un caffè e poi, con il parroco p. James, parliamo dei nostri progetti. Rispettando le rigide direttive del capo, mi scuso per l assenza del presidente, occupato con i lavori a Kahawa e confermo ufficialmente il nostro impegno per la realizzazione dell asilo di Kiwanjani. Chiarisco le modalità per la fatturazione ed anticipo che è nostra intenzione effettuare periodiche visite durante i lavori di costruzione, aspetto questo che il Vescovo - che parla italiano - accoglie con gioia. Mi assicura poi che quanto prima (questione di giorni) avrebbe contattato l impresa e si sarebbe impegnato in prima persona affinché l opera possa cominciare subito. Ribadisco che pretendiamo il rispetto delle tre condizioni poste a suo tempo, e cioè che oltre alla partecipazione di Africa Rafiki sia confermata quella della parrocchia e della gente. Il Vescovo, garantendo il sostegno della parrocchia, sottolinea che gli abitanti della zona hanno accolto molto favorevolmente la richiesta di partecipazione ed hanno cominciato subito a darsi da fare: è sorto il Comitato per lo Sviluppo, costituito esclusivamente da gente del posto, che lavora già attivamente; per esempio, ha provveduto a riparare la profonda crepa nella chiesetta vicino all attuale asilo che avevamo visto l anno scorso; uno dei componenti, proprietario di 5 acri di terreno poco distante dall attuale asilo, ha donato 3 acri per la costruzione della nuova nursery. Dopo la consegna al Vescovo di un pezzo di formaggio grana portato dall Italia, accompagnati da p. James, andiamo a visitare l asilo. Sul posto incontriamo i rappresentanti del Comitato per lo Sviluppo ai quali ribadisco quanto già riferito al Vescovo, grazie alla collaborazione di p. Bianchi che traduce simultaneamente parte in inglese e parte in swahili. Ci ringraziano, confermando che la gente è felice e disponibile a collaborare. E l una e trenta. Il Vescovo non può trattenersi più a lungo ed allora con p. James ci spostiamo per il pranzo nel vicino ristorante, lo stesso dell anno scorso. Ho il sospetto che sia l unico. Ci raggiunge p. Joshua da Archer s Post. Parliamo del nuovo asilo, ormai completato e funzionante e per il quale Africa Rafiki si è impegnata con Mi consegna la documentazione

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo

Dettagli

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE 96 L autostop Scendi pure tu dalla macchina? Devo spingere anch io? Sì, se vuoi. Ma scusa, quanto è distante il distributore di benzina? Non lo so qualche chilometro.

Dettagli

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

PRONOMI DIRETTI (oggetto) PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

IRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina

IRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina IRINA E GIOVANNI La giornata di Irina La mia sveglia suona sempre alle 7.00 del mattino: mi alzo, vado in bagno e mi lavo, mi vesto, faccio colazione e alle 8.00 esco di casa per andare a scuola. Spesso

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

Nina Cinque. Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere

Nina Cinque. Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere Nina Cinque Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere TITOLO: FESTA DI COMPLEANNO PER BAMBINI: Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana!

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia

Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia GIUGNO 2012 Test di ascolto numero delle prove 3 Ascolto - Prova n.1 Ascolta i testi. Poi completa le frasi. Scegli una delle tre proposte di completamento.

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa A ACQUISIZIONE INCARICO PRESENTAZIONE DA 1 MINUTO Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa Posso dare un occhiata veloce alla

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Indice. Pasta per due... pag. 5. Scheda culturale - Le carte... pag. 42. Esercizi... pag. 45. Soluzioni degli esercizi... pag. 63

Indice. Pasta per due... pag. 5. Scheda culturale - Le carte... pag. 42. Esercizi... pag. 45. Soluzioni degli esercizi... pag. 63 Indice Pasta per due... pag. 5 Scheda culturale - Le carte... pag. 42 Esercizi... pag. 45 Soluzioni degli esercizi... pag. 63 Pasta per due 5 Capitolo 1 Libero Belmondo è un uomo di 35 anni. Vive a Roma.

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

Pasta per due. Capitolo 1. Una mattina, Libero si sveglia e accende il computer C È POSTA PER TE! e trova un nuovo messaggio della sua amica:

Pasta per due. Capitolo 1. Una mattina, Libero si sveglia e accende il computer C È POSTA PER TE! e trova un nuovo messaggio della sua amica: Pasta per due 5 Capitolo 1 Libero Belmondo è un uomo di 35 anni. Vive a Roma. Da qualche mese Libero accende il computer tutti i giorni e controlla le e-mail. Minni è una ragazza di 28 anni. Vive a Bangkok.

Dettagli

Attraversando il deserto un cammino di speranza

Attraversando il deserto un cammino di speranza Attraversando il deserto un cammino di speranza Kusi Evans e Albert Kwabena mi colpiscono da subito in una burrascosa giornata di febbraio lungo le rive di un canale che stanno disboscando con la loro

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 4 GLI UFFICI COMUNALI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 GLI UFFICI COMUNALI DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno. A- Scusi

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 2 La mamma diceva che ero dimagrito e così mi portò dal medico. Il dottore guardò le urine, trovò dello

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

un saluto di ben ritrovati dopo la pausa estiva (in Italia) con una foto che noi troviamo essere assai dolce e poetica:

un saluto di ben ritrovati dopo la pausa estiva (in Italia) con una foto che noi troviamo essere assai dolce e poetica: Varanasi, Settembre 2009 Cari amici, un saluto di ben ritrovati dopo la pausa estiva (in Italia) con una foto che noi troviamo essere assai dolce e poetica: Lisa ed Indra: com'è bello diventare grandi

Dettagli

Innanzitutto andiamo sul sito http://www.dropbox.com/ ed eseguiamo il download del programma cliccando su Download Dropbox.

Innanzitutto andiamo sul sito http://www.dropbox.com/ ed eseguiamo il download del programma cliccando su Download Dropbox. Oggi parlerò di qualcosa che ha a che fare relativamente con la tecnica fotografica, ma che ci può dare una mano nella gestione dei nostri archivi digitali, soprattutto nel rapporto professionale con altre

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Una semplice visita in officina con intervista

Una semplice visita in officina con intervista Una semplice visita in officina con intervista Prima il nostro magazzino era tre volte più grande. Il carpentiere metallico specializzato Yves Antoni ci parla della gestione del magazzino. Una semplice

Dettagli

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE 72 Lucia non lo sa Claudia Claudia Come? Avete fatto conoscenza in ascensore? Non ti credo. Eppure devi credermi, perché è la verità. E quando? Un ora fa.

Dettagli

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 HOLTER MONITOR Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 Lui. Che strano apparecchio, mi sembrava un lettore di cd, ma vedo che ha dei fili che finiscono sotto la tua maglietta... A che cosa servono? Lei.

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Esercizi pronomi diretti

Esercizi pronomi diretti 1. Completate con i pronomi diretti: Esercizi pronomi diretti 1. Marina ha la tosse, dobbiamo portar dal dottore. 2. Signorina, prego di salutare i Suoi genitori quando vedrà. 3. Caro, sei libero stasera?

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

Nuovi casi per la commissaria II PARTE

Nuovi casi per la commissaria II PARTE Nuovi casi per la commissaria 29 Carlo Buonasera e complimenti signori! Siete i clienti numero 99 e 100 di questa sera! Pippo Caraffa Che cosa vuol dire? Carlo Vuol dire che avete vinto un premio! Pippo

Dettagli

Cari bambini, Mi chiamo x02 e arrivo da Ecopolis, un pianeta lontano anni luce. A causa di un guasto alla mia astronave sono atterrato sulla terra.

Cari bambini, Mi chiamo x02 e arrivo da Ecopolis, un pianeta lontano anni luce. A causa di un guasto alla mia astronave sono atterrato sulla terra. Cari bambini, Mi chiamo x02 e arrivo da Ecopolis, un pianeta lontano anni luce. A causa di un guasto alla mia astronave sono atterrato sulla terra. Che puzza extragalattica c è qui!. Il mio mondo è bello,

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

La nostra festa di compleanno

La nostra festa di compleanno La nostra festa di compleanno Prepariamo lo zaino: Le 4 case religiose che saranno utilizzate, sono tutte dotate di bagno in camera, lenzuola, coperte, asciugamani, portarsi il phon Prepariamo lo zaino:

Dettagli

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO

Dettagli

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :

Dettagli

Una semplice visita in officina con intervista

Una semplice visita in officina con intervista Una semplice visita in officina con intervista Ricevo i prezzi più velocemente. Questo mi aiuta molto. Il carpentiere metallico specializzato Martin Elsässer ci parla del tempo. Una semplice visita in

Dettagli

Corso d italiano L2 a cura di Paola Sguazza

Corso d italiano L2 a cura di Paola Sguazza intermmedio 2 La famiglia Ciao! Mi chiamo John e sono senegalese. Il mio Paese è il Senegal. Il Senegal è uno Stato dell Africa. Ho 17 anni e vivo in Italia, a Milano, con la mia famiglia. Nella mia famiglia

Dettagli

Newsletter maggio 2015

Newsletter maggio 2015 Newsletter maggio 2015 Bravi Terry e Dante! Terry e Dante sono i gestori dell Hotel Serena di Andalo (TN). Qualche anno fa sono venuti a conoscenza dei Villaggi SOS attraverso la testimonianza diretta

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

LA CASA DIALOGO PRINCIPALE

LA CASA DIALOGO PRINCIPALE LA CASA DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno! B- Buongiorno, signore cosa desidera? A- Cerco un appartamento. B- Da acquistare o in affitto? A- Ah, no, no in affitto. Comprare una casa è troppo impegnativo,

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

Attività Descrizione Materiali utilizzati

Attività Descrizione Materiali utilizzati Voglio un(a) Prato per giocare: ragazzina, colorata e accogliente Percorso di pianificazione partecipata e comunicativa per la definizione di linee guida per il nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato

Dettagli

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PREMESSA Abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di

Dettagli

COSA STA SUCCEDENDO IN LIBIA

COSA STA SUCCEDENDO IN LIBIA COSA STA SUCCEDENDO IN LIBIA Un bambino ha raccontato ai suoi amici le immagini della guerra in Libia dicendo: Ho visto la guerra, ci sono delle persone che combattono e vogliono mandare via un uomo e

Dettagli

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). In questa lezione abbiamo ricevuto Gabriella Stellutti che ci ha parlato delle difficoltà di uno studente brasiliano che studia l italiano in Brasile. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

Asilo nido Melograno Anno scolastico 2007-2008

Asilo nido Melograno Anno scolastico 2007-2008 Asilo nido Melograno Anno scolastico 2007-2008 Il progetto è stato illustrato a tutti i genitori dei bambini frequentanti l asilo nido Melograno nell anno 2007-2008 nella riunione dell 11 dicembre 2007,

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

informazioni che si può leggere bene, chiaro con caratteri di scrittura simile a quelli usati nella stampa, ma scritti a mano chi riceve una lettera

informazioni che si può leggere bene, chiaro con caratteri di scrittura simile a quelli usati nella stampa, ma scritti a mano chi riceve una lettera Unità 12 Inviare una raccomandata In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come inviare una raccomandata parole relative alle spedizioni postali e all invio di una raccomandata

Dettagli

3 Auto rikshaws: 3x1,29,00= 3,87,000 Vestiti per Natale 52x2000= 1,04,000 l educazione dei bambini = 1,49,550

3 Auto rikshaws: 3x1,29,00= 3,87,000 Vestiti per Natale 52x2000= 1,04,000 l educazione dei bambini = 1,49,550 Cari, saluti dalla Missione dei Carmelitani Scalzi di Andhra Pradesh, India! É mio piacere grande scrivere questa lettera di ringraziamento. Abbiamo ricevuto attraverso nostro amico, gent. Signor Guido

Dettagli

Gita in Emilia Romagna - Classi II

Gita in Emilia Romagna - Classi II Gita in Emilia Romagna - Classi II Quest anno, noi ragazzi di seconda media, siamo andati in gita in Emilia Romagna, visitando principalmente le città di Ferara e Ravenna, ed il Delta del Po. Abbiamo viaggiato

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c

Dettagli

Quale pensi sia la scelta migliore?

Quale pensi sia la scelta migliore? Quale pensi sia la scelta migliore? Sul nostro sito www.respect4me.org puoi vedere le loro storie e le situazioni in cui si trovano Per ogni storia c è un breve filmato che la introduce Poi, puoi vedere

Dettagli

relazionarvi su cosa sta capitando e sui progetti che stanno bambine avrebbero bisogno di essere appadrinate come dicono

relazionarvi su cosa sta capitando e sui progetti che stanno bambine avrebbero bisogno di essere appadrinate come dicono Carissimi amici, Sono appena tornato dal Paraguay, e vorrei un po relazionarvi su cosa sta capitando e sui progetti che stanno evolvendo. All hogar le cose si stanno normalizzando. Direi che le bambine

Dettagli

CAMPAGNA RACCOGLI 3 4 ADOZIONI

CAMPAGNA RACCOGLI 3 4 ADOZIONI COMUNITÀ DI VITA CRISTIANA ITALIANA (CVX ITALIA) L E G A M I S S I O N A R I A S T U D E NT I (L M S) Via di San Saba, 17-00153 Roma Tel. 06.64.58.01.47 - Fax 06.64.58.01.48 cvxit@gesuiti.it Roma, 22 novembre

Dettagli

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda.

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda. www.gentletude.com Impara la Gentilezza 5 FARE COMPLIMENTI AGLI ALTRI Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: di identificare i talenti e i punti di forza propri e degli altri, e scoprire

Dettagli

lettera raccomandata. Ecco alcune parole ed espressioni che possono aiutarti a capire meglio il testo.

lettera raccomandata. Ecco alcune parole ed espressioni che possono aiutarti a capire meglio il testo. Unità 12 Inviare una raccomandata CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come inviare una raccomandata parole relative alle spedizioni postali e all invio di una

Dettagli

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3 SCUOLA DELL INFANZIA ANDERSEN SPINEA 1 CIRCOLO ANNO SC. 2003-2004 PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3 Ins. Aiolfi Anna Cognolato Grazia novembre 2003 Documentazione a cura di Aiolfi Anna Promuovere e

Dettagli

L INDUSTRIA E I SERVIZI

L INDUSTRIA E I SERVIZI VOLUME 2 CAPITOLO 3 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE L INDUSTRIA E I SERVIZI 1. Parole per capire Alla fine del capitolo scrivi il significato di queste parole nuove: economia... industria... fabbrica...

Dettagli

La nostra scuola: ieri e oggi

La nostra scuola: ieri e oggi Istituto Comprensivo Arbe-Zara Scuola Fabbri V.le Zara 96 Milano Dirigente Dott.GabrieleMarognoli La nostra scuola: ieri e oggi Esperienza didattica di ricerca storica e scientifica svolta da tutte le

Dettagli

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori

Dettagli

TANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de

TANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de Nome: Telefono: Data: Kurs- und Zeitwunsch: 1. Ugo è a. italiano b. da Italia c. di Italia d. della Italia 3. Finiamo esercizio. a. il b. lo c. gli d. l 5. Ugo e Pia molto. a. non parlano b. non parlare

Dettagli

STORIA PERSONALE Elena Grossi, Marina Imposimato sc. pr. Baracca Laura Michelini Monica Turini sc. pr. Balducci

STORIA PERSONALE Elena Grossi, Marina Imposimato sc. pr. Baracca Laura Michelini Monica Turini sc. pr. Balducci STORIA PERSONALE Elena Grossi, Marina Imposimato sc. pr. Baracca Laura Michelini Monica Turini sc. pr. Balducci LINEA DEL TEMPO I CAMBIAMENTI NEL FISICO Prima Ora/subito Dopo Data LA GIORNATA NELLA MIA

Dettagli

La dura realtà del guadagno online.

La dura realtà del guadagno online. La dura realtà del guadagno online. www.come-fare-soldi-online.info guadagnare con Internet Introduzione base sul guadagno Online 1 Distribuito da: da: Alessandro Cuoghi come-fare-soldi-online.info.info

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 2222222222222222222222222222222222222222 2222222222222222222222222222222222222222 NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 Un benvenuto ai nuovi lettori e ben ritrovato a chi ci segue da tempo. Buona lettura a tutti

Dettagli

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA

Dettagli

!"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente

!#$%&%'()*#$*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente !"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente Il Terzo Pilastro del Biker Vincente La Mountain Bike e la Vita Ciao e ben ritrovato! Abbiamo visto nelle ultime due lezioni, come i dettagli siano fondamentali

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso

Dettagli

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING! COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING Grazie per aver scaricato questo EBOOK Mi chiamo Fabio Marchione e faccio network marketing dal 2012, sono innamorato e affascinato da questo sistema di business

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

FAIRShip (La Navetta Spaziale)

FAIRShip (La Navetta Spaziale) FAIRShip (La Navetta Spaziale) Il Gioco di FairStart Questo gioco è progettato per permettere ai giocatori di sperimentare e imparare il principio fondamentale del approccio di base sicura nella gestione

Dettagli

E Penelope si arrabbiò

E Penelope si arrabbiò Carla Signoris E Penelope si arrabbiò Rizzoli Proprietà letteraria riservata 2014 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-07262-5 Prima edizione: maggio 2014 Seconda edizione: maggio 2014 E Penelope si

Dettagli

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1 All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto.

Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto. Poesia per le mamme Questo è per le madri che stanno alzate tutta la notte tenendo in braccio i loro bambini ammalati dicendo "è tutto a posto tesoro, la mamma è qui con te". Per quelle che stanno per

Dettagli