ANALISI STORICA SVILUPPO STORICO DEL PORTO. Claudia Castangia Laura Onnis Simona Sestu GRUPPO: 54 ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4

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1 SVILUPPO STORICO DEL PORTO GRUPPO: 54 Claudia Castangia Laura Onnis Simona Sestu

2 FENICI IX-VIII sec a.c. precolonizzazione X-IX sec a.c. consolidamento VIII sec a.c. CARTAGINESI VI-III sec a.c. I fenici probabilmente utilizzarono due diversi punti di approdo e riparo: un Porto lagunare sul versante dello stagno di Santa Gilla, e un approdo a Capo Sant Elia In questo periodo fu Nora e non Cagliari la principale città della Sardegna meridionale ETA ROMANA I Cartaginesi nel 238 a.c. cedono la Sardegna a Roma Si accresce l importanza del porto, centro di smistamento delle merci isolane e delle navi Dai Fenici ai Romani La posizione di Cagliari risulta più favorevole rispetto alle altre città portuale della Sardegna, secondo la politica militare romana mirata all assoggettamento completo delle popolazioni interne: Cagliari diventa il capoluogo del dominio romano in Sardegna. I BIZANTINI Nel 533 cessa la dominazione vandala e subentra quella bizantina Come attesta un mosaico al Foro delle Corporazioni di Ostia, che ricorda i navicularii et negutiantes Kalaritani, l attività portuale nel periodo romano era di fondamentale importanza per l economia imperiale nell isola Si dispone un secondo porto sul mare, il primo nucleo dell attuale porto storico lungo la via Roma Il porto sviluppa maggiormente la funzione mercantile, specialmente per gli scambi con l Africa, piuttosto che quella di avamposto militare

3 MEDIOEVO La capitale si sposta a S.Igia (l attuale località S.Gilla) per sfuggire alle invasioni saracene Il porto di Cagliari continua ad avere un ruolo essenziale per i rifornimenti dell isola I PISANI 1257_ riconquistano il borgo di Castello di Castro (l attuale quartiere di Castello) e assediano la villa di S.Igia costringendola alla resa 1258_la villa di S.Igia viene rasa al suolo Reinseriscono il porto cagliaritano nel circuito commerciale europeo I Pisani impostano il nuovo porto costruendo una grande palizzata costituita da un migliaio di pali infissi a doppia fila e legati con traverse, che racchiudeva ad arco la ripa cagliaritana da levante a ponente con due ingressi a terra; le navi entravano da un varco posto al centro, sorvegliato e chiuso con catene_al centro del porto vi era il molo 1267_all interno del porto viene costruita una darsena per il rimessaggio e la costruzione di nuove navi Il Medioevo dal 1318_il Breve Portu Kallaretani lo statuto portuale di Cagliari, disciplinava: - funzionamento e amministrazione del porto - attività commerciali

4 Il Medioevo Cagliari tra il XIV e il XV secolo

5 GLI ARAGONESI E I CATALANI Giungono a Cagliari nel 1324 e si accampano sul colle di Bonaria dove erigono un nuovo borgo con una chiesa, e dotato di mura Assediano il Castello di Castro e lo conquistano nel _viene riattivato il porto e si provvede al ripristino della palizzata 1326_fortificano l accesso allo scalo, costruendo una muraglia in cui aprirono due porte: la porta del molo e la porta del Mollet Le muraglie quasi ininterrotte creano tra la città e il suo sbocco a mare una cesura difficilmente ricucibile Dal Medioevo al Seicento La porta del molo con le mura che separavano il porto dalla via Roma

6 Durante la lunga dominazione spagnola Cagliari appare come una città chiusa in sé stessa e cristallizzata Il Vicerè Don Francesco de Moura y Cortereal, marchese di Castel Rodrigo ristruttura il porto e riorganizza l assetto delle fortificazioni, con la costruzione del - Baluardo di S.Agostino - Baluardo di S.Elmo - Baluardo della darsena o Bastione di Castel Rodrigo (1658) Dal Medioevo al Seicento B. di S.Agostino B. di S.Elmo Castel Rodrigo L intensa attività portuale di questo periodo causa uno sviluppo della zona La pola, precedentemente chiamata Bagnaria, che dal 500 assume il nome di Marina, il quartiere si arricchisce di magazzini, depositi, abitazioni dei lavoratori portuali, botteghe dei mercanti Tutte le operazioni di imbarco e sbarco delle merci vennero gestite esclusivamente dal Gremio dei Santelmari, una corporazione di marinai e barcaioli, che venne sciolta solo nel 1864 Progetto del Castel Rodrigo, 1658

7 _nonostante tutto Cagliari viene conquistata e la Sardegna passa in mano austriaca 1717_gli Spagnoli riconquistano Cagliari nel tentativo di riappropriarsi della Sardegna Le strutture difensive del porto di Cagliari non subirono sostanziali modifiche in questo periodo 1707_si ha l ultimo intervento sul porto ad opera degli spagnoli, che, nel timore di attacchi da parte della flotta della triplice alleanza, prolungarono il molo della darsena con una sottile lingua di terra protetta da un parapetto: si tratta del fortino di S.Giacomo, armato con una batteria di cannoni 1718_in base al trattato di Londra l isola passa definitivamente ai Savoia, e ne presero possesso definitivamente nel _si costruisce a protezione della porta del molo una piccola batteria sul mare chiamata batteria di S.Efisio, armata da alcuni cannoni Settecento 1792_si realizza un nuovo fortino a prolungamento di quello di S.Giacomo che prende il nome di fortino di S.Saturnino, in previsione dell attacco francese Il tessuto urbanistico della Marina nel Settecento non subì sostanziali modifiche, furono saturati tutti gli spazi liberi in prossimità del costone roccioso su cui sorge il quartiere di Castello

8 B. di S.Agostino B. di S.Elmo Molo della Sanità Darsena Settecento Fortino della darsena In questa rappresentazione dell 800 si può notare quale fosse la situazione del porto sul finire del Settecento

9 800 Ottocento La corte sabauda si trasferisce a Cagliari dal 1799 al 1817: è un periodo infausto segnato da epidemie e dal blocco commerciale imposto da Napoleone 1859_verso l unificazione della penisola 1861_ viene raggiunta l Unità d Italia Fino alla seconda metà dell ottocento le uniche calate del porto di Cagliari erano quelle della Darsena e del molo della Sanità Marittima, ancora anguste e pertanto inadeguate a soddisfare i crescenti bisogni del commercio In questo periodo le strutture portuali subiscono significativi miglioramenti: si ha l ampliamento dello scalo della Darsena, su progetto predisposto dall ing.edmondo Sanjust Il progetto si articola in due fasi: 1. Tra il 1882 e il 1890 Mentre prima esistevano solo il molo della Darsena e il molo della Sanità in questo periodo si ha la costruzione di: - Via Roma - Molo di Levante - Molo di Ponente - Banchine della Darsena Inoltre viene ricostruito il molo della Sanità e viene effettuata la sistemazione delle calate lungo la via Roma (oggi Calata Azuni e Calata Roma)

10 2. Tra il 1899 e il 1903 Miglioramento della profondità dei fondali e installazione di attrezzature di supporto all attività portuale, tra cui una gru di 10 tonnellate Nell ultimo decennio dell Ottocento, oltre all abbattimento delle mura e dei bastioni della Marina, furono demoliti numerosi edifici sul lato mare di via Roma per consentire la posa dei binari ferroviari necessari per raggiungere le diverse banchine e permettere un raccordo tra lo scalo marittimo e la stazione delle Ferrovie Reali Per oltre vent anni non vennero apportate ulteriori modifiche alla struttura del porto Ottocento

11 In questa panoramica si nota il largo Carlo Felice e, a destra, la via Roma; in primo piano si notano i binari del treno Il trenino sa caffettera che giungeva fino al porto Ottocento La stazione ferroviaria tra 800 e 900

12 Ottocento ABBATTIMENTO DELLE MURA Evoluzione a cavallo del secolo: il porto si amplia verso Ponente COSTRUZIONE MOLO DI PONENTE

13 La Via Roma alla fine dell 800 in cui si notano le attrezzature del porto e la grande fascia alberata Ottocento Panorama di Cagliari in cui si notano i due vecchi moli di Levante e di Ponente

14 900 La borghesia ha consolidato il suo potere: si creano tensioni sociali che sfociano in sanguinosi scontri nel _Piano Regolatore del porto proposto dal Genio civile, rimasto praticamente irrealizzato 1920_Si delinea l ipotesi di creare un nuovo scalo a ponente di quello esistente, nei pressi della Scaffa 1921_Viene presentato un progetto per la sistemazione e l ampliamento del porto di Cagliari Novecento_prima metà del secolo L edilizia privata si sviluppa dapprima nelle aree pianeggianti, poi sui versanti dei colli: i quartieri diventano sei ma rimangono privi di collegamenti organici tra di loro 1928_si annettono a Cagliari i comuni limitrofi di Pirri, Monserrato, Quartucciu e Selargius: Cagliari raggiunge i 100mila ab 1925_Legge del miliardo Favorisce l esecuzione delle opere pubbliche in Sardegna e consente di riprendere i lavori che si protrassero a tappe successive fino al 1940 A. Completamento del molo di Levante B. Costruzione delle banchine nel molo di Sant Agostino e nel molo di Ponente, che viene ribattezzato molo Sabaudo, in omaggio alla famiglia reale_la struttura è lunga 1.5km, con radice alla Scaffa C. Creazione della stazione marittima nel molo della Dogana D. Miglioramento delle attrezzature grazie all installazione di 12 gru elettriche E. Bonifica della zona di Su Siccu e costruzione del piccolo molo F. Allargamento delle calate di Sant Agostino e di Via Roma

15 SU SICCU Novecento_prima metà del secolo Nelle immagini si nota la zona della Basilica di Bonaria prima e durante i lavori, iniziati nel 1919, di prosciugamento della zona sottostante, poi chiamata Su Siccu

16 900 SECONDA GUERRA MONDIALE bombardamenti del _Grazie ai miglioramenti apportati si assiste ad una progressiva crescita dello scalo fino al raggiungimento della cifra record di un milione di tonnellate di merci movimentate Le attività portuali vengono bruscamente interrotte e il porto viene quasi completamente distrutto, come gran parte della città, durante i bombardamenti del febbraio 43 Novecento_prima metà del secolo Due immagini della distruzione provocata dai bombardamenti: la stazione ferroviaria e il porto

17 900 Novecento_seconda metà del secolo Nell immediato dopoguerra la ripresa economica dell isola, così come nel resto d Italia, fu lenta, fino alla metà degli anni 50 Boom economico italiano degli anni 60 ANNI 50-60_ il porto viene requisito ed isolato dagli alleati impedendo la ripresa immediata dei traffici e paralizzando le importazioni Successivamente si assiste ad uno sviluppo verticale del porto, sia nel settore merci che nel settore passeggeri: nel 1963 si arriva ad un milione di tonnellate di merci e per quanto riguarda il traffico passeggeri si passa dalle 134 mila unità alle 257 mila del _il Comune realizza il primo Mercato Ittico all'ingrosso utilizzando un capannone ed alcuni locali situati all'interno del porto presso la calata Sant'Agostino. Prima il prodotto ittico locale era scaricato dalle barche e venduto direttamente dai pescatori sul molo della Darsena, in larghe e pittoresche ceste di vimini, "Is Crobis", a pochi grossisti che provvedevano in seguito a rifornire l'unico mercato al dettaglio nel Largo Carlo Felice Il porto non riesce comunque a far fronte alle nuove esigenze dettate dal suo sviluppo vertiginoso: ci vollero infatti 25 anni prima che l Azienda Mezzi Meccanici riuscisse a dotare le banchine della strumentazione necessaria (gru, carrelli elevatori, nastri trasportatori, ecc...) Ci vollero 40 anni per completare la realizzazione del nuovo molo di Levante, ottenuto dal progressivo allungamento della diga foranea, costruita negli anni 30 per proteggere l imboccatura del canale delle saline

18 Novecento_seconda metà del secolo Confronto tra la situazione del 1850 (in rosso) e quella attuale

19 Novecento_seconda metà del secolo Confronto tra le sezioni di via Roma negli anni 30 e negli anni 90

20 900 ANNI 80_Viene realizzato il Molo della Rinascita, allora il più grande del porto e uno dei maggiori del Mediterraneo: ha 2 banchine ognuna di 450 mt, mentre quella di congiungimento è lunga 115 mt Novecento_seconda metà del secolo TRA 80 e 90_Viene realizzato il nuovo Porto Canale, che diviene operativo come porto industriale solo alla fine degli anni Novanta. La prospettiva è quella di dirottare progressivamente il traffico merci nel porto canale, destinando al porto storico solamente le funzioni di traffico passeggeri e nautica da diporto Il porto negli anni 80: il molo Rinascita e il molo Sabaudo _ la via Roma

21 Il Porto Canale: planimetria delle aree funzionali IL porto oggi

22 Molo della Sanità Darsena Molo Sabaudo Molo Rinascita Molo Ichnusa Nuovo molo di Ponente Su Siccu IL porto oggi Nuovo molo di Levante

23 Waterfront Il Piano regolatore del porto Il porto di Cagliari riparte da un nuovo Piano regolatore: l'ultimo, ancora in vigore, risale al La Cagliari del futuro si affaccerà sul mare e ci sarà una netta divisione tra Porto canale e Porto storico, mentre si manterrà una continuità tra la zona del porto e il resto della città. IL porto nel futuro Il Piano prevede di articolare il porto in sei zone: - zona A, ospiterà un porto turistico in grado di accogliere circa imbarcazioni. - zona B, dove sarà realizzato un parco sul mare con la Basilica di Bonaria a fare da polo di attrazione. - zona C, di circa 20mila mq, situata nel centro della città, in via Roma davanti ai portici, sarà il cuore dell'intera area e verrà affiancata da un nuovo terminal passeggeri (zona D) - zona E, situata ad est, sarà riservata ai Pescherecci.

24 Waterfront Piano strategico di Cagliari Dal piano strategico del Comune di Cagliari emergono le linee guida per lo sviluppo del porto, per la sua riqualificazione e per un nuovo sistema di relazioni che connette il porto con la restante città. IL porto nel futuro Riqualificare il water-front e promuovere un moderno distretto del mare in cui possano coesistere armonicamente attività della nautica, della cantieristica, della pesca con attività industriali, commerciali e turistiche ed attività collegate al terziario avanzato, in grado di fornire n'ampia serie di servizi ad alto valore aggiunto ed opportunità produttive.

25 Waterfront Piano strategico di Cagliari IL porto nel futuro Obiettivi specifici RIQUALIFICAZIONE DEL FRONTE Obiettivi specifici : MARE CAGLIARITANO E CREAZIONE DEL DISTRETTO DEL MARE TRASFORMAZIONE TURISTICO/DIPORTISTICA DEL PORTO STORICO VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE POTENZIALITA DEL PORTO CANALE Riqualificazione del fronte mare cagliaritano Trasformazione turistico_diportistica del Porto storico Valorizzazione e sviluppo delle potenzialità del Porto canale

26 Waterfront CONTRATTO DÌ LOCALIZZAZIONE PER L AUMENTO DELLA CAPACITA PRODUTTIVA DEL PARCO ATTRAZZATURE DEL PORTO CANALE Piano strategico di Cagliari Trasformazioni in atto PROGRAMMA INNOVATIVO IN AMBITO URBANO PORTI E STAZIONI ALLEGGERIMENTO DEL TRAFFICO DÌ ATTRAVERSAMENTO E LOCALE CHE INSISTE SULLA VIA ROMA REALIZZAZIONE DEL TERMINAL CROCIERE E RIQUALIFICAZIONE DEL MOLO ICHNUSA PIANO REGOLATORE PORTUALE IL porto nel futuro RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE E DELLA PINETA DÌ SU SICCU

27 CONTRATTO DÌ LOCALIZZAZIONE PER L AUMENTO DELLA CAPACITA PRODUTTIVA DEL PARCO ATTRAZZATURE DEL PORTO CANALE Waterfront PROGRAMMA INNOVATIVO IN AMBITO URBANO PORTI E STAZIONI ALLEGGERIMENTO DEL TRAFFICO DÌ ATTRAVERSAMENTO E LOCALE CHE INSISTE SULLA VIA ROMA PIANO REGOLATORE PORTUALE REALIZZAZIONE DEL TERMINAL CROCIERE E RIQUALIFICAZIONE DEL MOLO ICHNUSA IL porto nel futuro L obiettivo di fondo è trasformare completamente lo scalo storico di Cagliari in un porto RIQUALIFICAZIONE turistico, DEL LUNGOMARE E recuperando un lungomare, che prima non aveva, e introducendo attività economiche DELLA ad PINETA esso DÌ SU SICCU collegate come l indotto del diportismo, dell artigianato, dell accoglienza. In quest ambito assume un ruolo fondamentale il futuro della Via Roma, che si prospetta come quello di una grande piazza sul mare, che recuperando il ruolo che ebbe nel corso dei primi del 900, diventerà il salotto della città. dell accoglienza)