Azione realizzata ai sensi del PSR Marche 2007/2013 Misura b annualità 2010/2011
|
|
- Leo Fiorini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Azione realizzata ai sensi del PSR Marche 2007/2013 Misura b annualità 2010/2011
2 INDICE 1. PREMESSA pag NORME VENDITA ALIMENTI pag ETICHETTATURA ALIMENTI E BEVANDE pag VENDITA PRODOTTI DA PARTE AGRICOLTORI pag VENDITA DIRETTA ORGANIZZATA (VDO) pag. 16 Forme di vendita diretta organizzata - 1
3 1. PREMESSA Sempre più importante si rileva per l imprenditore l aspetto commerciale. Infatti, se fino all inizio degli anni 90 le materie prime agricole venivano quasi interamente consegnate a soggetti terzi (Consorzi agrari, intermediari grossisti, imprese o cooperative di trasformazione), ottenendo un prezzo che consentiva all azienda di avere margini (seppure minimi) di guadagno, attualmente i crescenti costi di produzione, non compensati da un altrettanto deciso aumento dei prezzi alla produzione (anzi in alcuni casi, come nel latte bovino, si assiste a diminuzioni), impone un profondo cambiamento nell approccio al mercato. Di qui l incremento del numero di imprenditori che eseguono in proprio attività di trasformazione, confezionamento e vendita diretta di alimenti e bevande, anche in segmenti produttivi complessi, come i cereali, nell intento di recuperare valore aggiunto alla materia prima e quindi redditività all azienda. Ne deriva la necessità di far conoscere a tali operatori i molteplici adempimenti e vincoli esistenti nel settore, al fine di evitare loro sanzioni e nel contempo cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato e dalla legislazione vigente. In particolare si richiama l attenzione degli agricoltori sugli aspetti relativi all igiene ed etichettatura degli alimenti, sia perchè aumenta il numero dei controlli eseguiti al riguardo dalle Autorità pubbliche e dai privati, sia perchè possono rappresentare elementi importanti per una migliore collocazione sul mercato dei prodotti aziendali, vista la sensibilità mostrata dal consumatore nei confronti della sanità, origine, tracciabilità degli alimenti acquistati. Infine si vuole evidenziare le forme di vendita diretta organizzata, dove una pluralità di agricoltori dello stesso settore o di settori produttivi diversi si associano per aprire punti vendita nella realtà urbana, o spazi espositivi nelle strutture commerciali pubbliche e/o private (vedi mercati rionali o supermercati), allo scopo di abbattere i costi di gestione ed attirare maggiormente l acquirente verso i prodotti offerti. Forme di vendita diretta organizzata - 2
4 2. NORME VENDITA ALIMENTI Chiunque, compresi gli imprenditori agricoli, intende preparare alimenti o bevande destinati alla vendita, esportazione, somministrazione ai propri dipendenti o al consumo in loco, deve: a. munirsi di una specifica autorizzazione sanitaria rilasciata dalla ASL, competente per territorio; b. rispettare le norme igieniche concernenti la vendita e manipolazione delle sostanze alimentari fissate nei regolamenti comunali. E' vietato vendere alimenti o bevande: a. privi degli elementi nutritivi caratteristici, o mescolati con sostanze di qualità inferiore; b. in cattivo stato di conservazione. Tali alimenti o bevande vanno depositati, in attesa di distruzione, in locali separati e con cartelli indicanti la loro destinazione finale; c. aventi cariche microbiche superiori a quelle fissate dal Ministero della Salute; d. insudiciati, o invasi da parassiti, o sottoposti a trattamenti volti a nascondere le alterazioni; e. a cui sono stati aggiunti additivi, o coloranti, o sostanze aromatizzanti (naturali o artificiali) non autorizzati, o in quatità superiore ai limiti autorizzati; f. contenenti residui di prodotti chimici nocivi per l uomo, utilizzati sulle piante o nella fase di conservazione del prodotto, in quantità superiore ai limiti di tolleranza consentiti e ai tempi di carenza (periodo di tempo intercorrente tra la data del trattamento e la data di immissione in commercio del prodotto) fissati dal Ministero della Salute; g. conservati a contatto con materiali (imballaggi) od oggetti non conformi alle disposizioni sanitarie vigenti; h. nei cui locali di lavorazione risultano detenute sostanze non autorizzate; Forme di vendita diretta organizzata - 3
5 i. non conservati adeguatamente nei banchi di vendita. Alimenti, cotti e/o freschi, deperibili debbono essere conservati ad una temperatura idonea a mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche. La vendita in forma ambulante può essere attuata solo con mezzi idonei ad assicurare la conservazione igienica degli alimenti. Chiunque pone in vendita alimenti o bevande non rispondenti ai requisiti sanitari prescritti: arresto fino ad 1 anno + multa da 100 a ( se gli alimenti risultano contenere residui di prodotti chimici agricoli). Chiunque detiene, nei locali di lavorazione degli alimenti e bevande, sostanze non autorizzate: multa da 50 a Chiunque favorisce il contatto di alimenti e bevande con materiali od oggetti non consentiti (salvo commercianti che vendono prodotti in confezioni originali): multa da 50 a Sanzione elevata a in caso di vendita di alimenti in imballaggi colorati con sostanze non autorizzate. Forme di vendita diretta organizzata - 4
6 3. ETICHETTATURA ALIMENTI E BEVANDE I prodotti alimentari possono essere venduti solo se muniti di etichetta recante le seguenti indicazioni obbligatorie: a) denominazione di vendita del prodotto che, se diversa da quella tradizionale, obbliga l impresa a chiederne l autorizzazione al Ministero dello Sviluppo Economico, che si pronuncia entro 60 giorni. Nel caso di succo o passata di pomodoro non derivata dal prodotto fresco, occorre riportare la dicitura Passata/succo di pomodoro ottenuta da concentrato (dicitura passata di pomodoro si può usare solo per prodotto ottenuto dalla spremitura diretta del pomodoro fresco ). La denominazione di vendita del latte va sempre completata con il tipo di trattamento a cui questo è stato sottoposto; b) nome o marchio depositato dall'impresa produttrice o confezionatrice; c) luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari commercializzati. Tale obbligo è stato imposto dalla Legge 4/11 a partire dal 10/02/2011. In caso di prodotti alimentari non trasformati è sufficiente indicare il Paese di produzione, mentre per i prodotti trasformati occorre indicare il luogo in cui è avvenuta l ultima trasformazione sostanziale, nonché il luogo di coltivazione ed allevamento da cui proviene la materia prima agricola prevalentemente utilizzata. Omissione nella indicazione in etichetta del luogo di origine o di provenienza delle materie prime agricole utilizzate costituisce una pratica di concorrenza ingannevole, e come tale viene perseguita; d) sede dello stabilimento di produzione e/o di confezionamento; e) elenco degli ingredienti utilizzati nell elaborazione dell alimento, in ordine di peso decrescente, valutati al momento del loro impiego e non sul prodotto finito. Gli ingredienti presenti nel prodotto finito, anche in forma modificata, (compresi quelli impiegati nella preparazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore a 1,2 gradi) vanno sempre indicati in etichetta indipendentemente dal fatto di figurare o meno nella denominazione di vendita del prodotto finito. Ingredienti, con peso inferiore a 2% e sostituibili tra loro senza alterare la composizione del prodotto finito (esclusi gli additivi), Forme di vendita diretta organizzata - 5
7 possono essere indicati con la dicitura contiene e/o Nel caso di miscugli di frutta, ortaggi, funghi, in cui nessun ingrediente ha peso rilevante, riportare il termine generico frutta, ortaggi, funghi, seguito dalla dicitura in proporzione variabile e dall elenco dei tipi di frutta, ortaggi, funghi di cui il prodotto finito è composto. Nel caso di carne indicare il tenore massimo di grasso (pari a 30% per suini, 15% per volatili e conigli, 25% per le altre specie) e quello del tessuto connettivo (pari a 25% per suini, 10% per volatili e conigli, 20% per altre specie) in questa presente. La quantità di acqua non viene indicata se inferiore a 5%, o se utilizzata solo nel processo di lavorazione, o se intesa come liquido di copertura. Nel caso di olio di oliva, occorre specificare se viene impiegato olio di oliva raffinato, od olio di oliva vergine, od olio di sansa di oliva. Ingredienti vanno riportati con il termine abituale, senza ulteriori oggettivi, salvo il caso di aceto per cui è necessario specificare la materia prima di derivazione (aceto di vino, aceto di alcool) ed evidenziando l origine dell ingrediente caratterizzante. Nel caso di aromi riportare il termine "naturale" se utilizzate sostanze aromatizzanti e/o preparati naturali. Non sono considerati ingredienti: gli additivi, i coadiuvanti tecnologici, i rilevatori. Nel caso degli edulcoranti impiegati nei succhi di frutta, confetture, gelatine di frutta, marmellata, crema di marroni utilizzare la dicitura con edulcorante. Nel caso di un ingrediente composto specificare l elenco dei suoi componenti, salvo il caso che questo rappresenti meno del 2% sul prodotto finito. Indicazione degli ingredienti non necessaria per: prodotti costituiti da 1 solo ingrediente, che viene richiamato nella denominazione di vendita o in questa facilmente riconoscibile; ortofrutticoli freschi (comprese patate); latte, burro, formaggi, prodotti caseari costituiti solo da latte, sale, enzimi; Forme di vendita diretta organizzata - 6
8 vini, spumanti, acquaviti, birra... aventi contenuto alcolico superiore a 1,2 gradi. Rimane l obbligo di indicare gli ingredienti per alimenti a base di cereali contenenti glutine (quali grano, segala, orzo, farro, kamut e loro ibridi), uova, pesce, soia, frutta a guscio. Nel caso di prodotti all uovo, è sufficiente specificare negli ingredienti se ottenuti con uova fresche o uova, fermo restando che le uova debbono comunque essere sottoposte a pastorizzazione; f) quantità degli ingredienti. Indicazione non obbligatoria se in etichetta: il nome dell ingrediente figura nella denominazione di vendita (v. yogurt alla fragola, pasta all'uovo), o non viene specificato (v. olive farcite), mentre è necessaria una doppia indicazione in caso di alimenti composti (v. biscotto con crema di nocciole, occorre indicare % di crema e % di nocciole). Se ingrediente composto è presente nel prodotto finito in quantità superiore al 25%, indicare sempre i suoi componenti in ordine di peso decrescente; ingrediente evidenziato con una parola (al burro, alla panna, con prosciutto) o con un immagine, o con una rappresentazione grafica ingrediente non essenziale per caratterizzare il prodotto alimentare offerto. Esentati da obbligo di indicare la quantità degli ingredienti: zucchero, vitamine e sali minerali qualora riportati su etichette nutrizionali; vendita di prodotti sfusi, o di prodotti non destinati al consumatore. Nel caso di prodotti alimentari, il cui tenore di acqua diminuisce a seguito di un trattamento termico, la quantità da indicare è quella vigente al momento della preparazione. Nel caso di alimenti concentrati o disidratati, il peso dell ingrediente va invece calcolato quando il prodotto viene ricostituito g) peso netto del prodotto presente nell'imballaggio va espresso in peso o volume. Nel caso di prodotti conservati in "liquidi di governo" (acqua, aceto, olio) indicare sempre la quantità di prodotto sgocciolato. Per prodotti cotti occorre tener conto del liquido di cottura. Quantità da riportare in etichetta per prodotti soggetti a farti cali, è quella esistente al momento della vendita. Forme di vendita diretta organizzata - 7
9 Non è obbligatorio indicare il peso netto in caso di: vendita al dettaglio a peso (in tal caso riportare dicitura "vendita a peso"); prodotti venduti a pezzi o a collo; prodotti alimentari confezionati in quantità inferiori a 5 g. o 5 ml.; prodotti dolciari confezionati in quantità inferiori a 30 g. h) data di confezionamento, espressa in giorno, mese ed anno; i) termine minimo di conservazione o data di scadenza da riportare, in modo indelebile, chiaramente visibile e leggibile per il consumatore, utilizzando la dicitura: da consumarsi preferibilmente entro (giorno di scadenza per prodotti alimentari conservabili per non oltre 3 mesi); da consumarsi preferibilmente entro la fine di (mese, anno) per prodotti conservabili tra 3 e 12 mesi (se conservabili per oltre 12 mesi sufficiente indicare solo l anno) Per il latte (Escluso UHT), i prodotti lattieri freschi, i formaggi freschi, la pasta fresca, le carni, la data di scadenza è fissata dal Ministero delle Attività Produttive con decreto (per il latte fresco, ad esempio, è fissata in 5 giorni). Indicazione di scadenza non è necessaria per: ortofrutticoli freschi, comprese le patate; vini, vini spumanti, vini liquorosi, vini frizzanti, vini aromatizzati, bevande ottenute da frutti diversi dall uva, bevande aventi un contenuto alcolico superiore a 10 gradi; aceti; bevande analcoliche, succhi di frutta, bevande alcoliche contenute in recipienti di capacità superiore a 5 litri destinati alla collettività; zucchero; pane e prodotti della pasticceria, da consumarsi entro le 24 ore successive alla fabbricazione. È vietata la vendita di prodotti scaduti; Forme di vendita diretta organizzata - 8
10 j) modalità di conservazione ed utilizzazione del prodotto alimentare. Indicazione da riportare di seguito alla data di scadenza, in quanto il periodo di conservazione dell alimento dipende spesso dalle sue modalità di conservazione; k) identificazione del lotto, cioè di una partita omogenea di prodotti alimentari posti in vendita. Indicazione non necessaria: se il termine di conservazione indica almeno il giorno ed il mese; nel caso di prodotti agricoli usciti dall azienda per essere: 1. venduti o consegnati a centri di deposito, o di condizionamento, o di imballaggio; 2. conferiti ad Organizzazioni di produttori; 3. raccolti e subito integrati nel processo di trasformazione dell alimento; nel caso di prodotti agroalimentari venduti direttamente nei luoghi di produzione e confezionati su richiesta dei consumatori. m) titolo alcolometrico volumico effettivo da riportare, nel caso di bevande superiori a 1,2 gradi, utilizzando dicitura "alcool...%vol.". Ammessa tolleranza di: 0,5% per birra avete meno di 5,5 gradi alcolici; 1% per birra avente più di 5,5 gradi alcolici e bevande fermentate a base di frutta; 1,5% per bevande contenente frutta; percentuale fissata dalla Comunità Europea per il vino, spumante, mosto di uva. Nel caso di acquavite, avente titolo alcolometrico minimo superiore a 36 gradi, riportare in etichetta la dicitura acquavite di., seguita dal nome della materia prima utilizzata; n) dichiarazioni nutrizionali, riguardanti determinati valori energetici o nutrienti (quali proteine, carboidrati, zuccheri, fibre alimentari, acidi grassi) contenuti nell alimento (riportare in un unica tabella l elenco di tali elementi ed i loro quantitativi, purché la loro presenza nell alimento sia dimostrata scientificamente). E' facoltativo invece riportare amidi, vitamine, colesterolo, purché non figurino nella pubblicità del prodotto; Forme di vendita diretta organizzata - 9
11 o) tipologia di lavorazione. Riportare la dicitura produzione artigianale o lavorato a mano, qualora tutte le fasi del processo, o quanto meno la parte preponderante di queste, siano realizzate seguendo tali metodologie; p) prezzo di vendita (comprensivo di IVA ed altre imposte) sempre riportato per unità di misura (kg., metro, mq., mc), anche se il prodotto è venduto sfuso, salvo il caso di: prodotti venduti a pezzo o a collo; prodotti di diversa natura racchiusi in una stessa confezione; prodotti venduti presso distributori automatici; prodotti destinati ad essere mescolati per dar vita ad alimenti compositi inseriti in unico imballaggio; prodotti preconfezionati esentati dall obbligo di indicare la quantità netta; prezzo identico a quello di vendita; prodotti abbinati a prestazione di servizi (v. somministrazione di bevande ed alimenti); prodotti offerti nelle vendite all'asta. Nel caso di prodotti confezionati immersi in un liquido di governo, il prezzo è riferito al peso netto del prodotto sgocciolato. Non è necessario riportare sugli imballaggi le suddette indicazioni obbligatorie, se già figurano nelle confezioni dei prodotti alimentari contenuti, altrimenti è necessario indicare sull imballaggio almeno la denominazione del prodotto contenuto e la sua data di scadenza. Nel caso di prodotti alimentari venduti sfusi, o incartati sul luogo di vendita alla presenza dell acquirente (compresi formaggi freschi a pasta filata, venduti presso il caseificio), occorre riportare su un apposito cartello, collocato vicino od all interno dei recipienti in cui questi sono contenuti: 1) denominazione di vendita; 2) elenco degli ingredienti utilizzati; 3) modalità di conservazione degli alimenti deperibili dopo l acquisto; 4) data di scadenza nel caso di paste fresche (con o senza ripieno); 5) titolo alcolometrico effettivo per bevande con alcool superiore a 1,2 gradi. Forme di vendita diretta organizzata - 10
12 Le indicazioni obbligatorie riportate in etichetta, o nella pubblicità, o nei cartelli non debbono: a) indurre in errore il consumatore circa la natura, identità, qualità, composizione, quantità, conservazione, origine, provenienza, metodo di fabbricazione del prodotto alimentare offerto; b) attribuire al prodotto alimentare effetti e proprietà che non possiede, soprattutto in termini di proprietà atte a prevenire o curare determinate malattie umane (esclusi i prodotti destinati ad un alimentazione particolare); c) suggerire il possesso di caratteristiche particolari al prodotto alimentare offerto quando prodotti analoghi non ne possiedono. Per prodotti destinati all industria, o alla lavorazione artigianale, o al commercio all ingrosso, o sottoposti ad altre lavorazioni è sufficiente riportare la denominazione di vendita, il nome dell impresa produttrice, la quantità netta, le modalità di conservazione e/o le istruzioni per l uso. Il Servizio igiene degli alimenti della ASL esegue controlli, nella fase di distribuzione e commercio, per accertare la regolarità della presentazione dei prodotti alimentari e bevande, ed in caso di irregolarità rilevate procede ad applicare le seguenti sanzioni: multa da a a chiunque non riporta la data di scadenza sui prodotti alimentari preconfezionati destinati al consumo; multa da 650 a a chiunque non riporta in etichetta la dichiarazione nutrizionale; multa da a a chiunque vende o pubblicizza alimenti che inducono in errore l acquirente circa la loro natura, sostanza, qualità, proprietà nutritive; multa da 500 a a chiunque omette di indicare il prezzo per unità di misura, o lo indica in modo difforme da quanto previsto; multa da 600 a 3500 a chiunque non adempie ad altro obblighi relativi alla etichettatura. Forme di vendita diretta organizzata - 11
13 4. VENDITA PRODOTTI DA PARTE AGRICOLTORI Gli imprenditori agricoli, in forma di ditta individuale, o di società di persone, o di altre forme societarie, possono vendere direttamente al commerciante o all industria di trasformazione, o al consumatore, in forma itinerante o in sede fissa (aree pubbliche, locali, chioschi...), prodotti ottenuti in misura prevalente dalla propria attività agricola o di allevamento (nel caso di allevamento le materie prime impiegate nell alimentazione del bestiame debbono provenire, almeno in parte, dall azienda, con esclusione degli allevamenti zootecnici di tipo industriali), nonché quelli oggetto di attività di manipolazione o trasformazione e/o acquistati da altre aziende agricole purché in quantità marginale. Per agevolare il contatto diretto tra produttore e consumatore il comma 1065 della Legge finanziaria 2007 stimola i Comuni a realizzare mercati riservati alla vendita diretta degli imprenditori agricoli, che ne facciano richiesta in forma individuale od associata. I Comuni procedono, di propria iniziativa, o su richiesta degli stessi imprenditori agricoli, o delle Associazioni di produttori, o delle Organizzazioni professionali agricole, ad istituire i suddetti farmer market su aree pubbliche, o in locali aperti al pubblico, o su aree di proprietà privata. Tali mercati sono dotati di un disciplinare (comunicato alla Regione), attraverso il quale regolamentare le modalità di vendita (definire in particolare la provenienza dei prodotti offerti in quanto obiettivo dei farmer market è quello di valorizzare le tipicità locali). Possono esercitare la vendita diretta in tali mercati gli imprenditori agricoli che: a) risultano iscritti al Registro delle imprese della Camera di Commercio; b) hanno un azienda agricola ubicata nel territorio della Regione o negli ambiti definiti dalle singole amministrazioni competenti; c) vendono sia prodotti agricoli provenienti dalla propria azienda o dalle aziende di soci conferitori, anche se sottoposti ad attività di manipolazione o di trasformazione, sia prodotti agricoli ottenuti nell ambito territoriale della Regione; Forme di vendita diretta organizzata - 12
14 d) non abbiano riportato condanne, con sentenza passato in giudicato, per delitti in materia di igiene e sanità o frode nella preparazione di alimenti, nei 5 anni precedenti all inizio dell attività ; e) esercitano l attività di vendita diretta in qualità di titolare dell impresa, o di socio in caso di società agricola, o di coadiuvante familiare, o di personale dipendente dell impresa; f) vendono prodotti agricoli conformi alle norme vigenti in materia di igiene ed etichettatura degli alimenti. L imprenditore agricolo, per effettuare la vendita diretta dei propri prodotti o di quelli acquistati in forma non prevalente, deve inviare una comunicazione di inizio attività a: - Sindaco del Comune dove ha sede l azienda di produzione in caso di vendita diretta in azienda, oppure al Sindaco del Comune dove ricade l area privata, fuori dal compendio aziendale, in cui si intende svolgere con continuità una forma di vendita a cielo aperto. In domanda occorre specificare: generalità del richiedente; iscrizione dell azienda al Registro delle imprese della Camera di Commercio; estremi di ubicazione dell azienda; descrizione dei prodotti da vendere e delle modalità con cui si intende effettuare la vendita; - Sindaco del Comune in cui si vuol effettuare la vendita di prodotti agricoli qualora questa avvenga in aree pubbliche, o in locali aperti al pubblico. In domanda occorre specificare: generalità del richiedente; iscrizione dell azienda al Registro delle imprese della Camera di Commercio; ubicazione del fondo coltivato, con relativi riferimenti catastali; tipo di prodotti agricoli oggetto di vendita; metodi di vendita utilizzati; eventuale richiesta di assegnazione posteggio. Alla comunicazione allegare il certificato penale del richiedente, da cui risulti l inesistenza di condanne negli ultimi 5 anni per reati contro igiene, sanità e frode nella preparazione degli alimenti. Il Comune, entro 30 giorni dalla comunicazione, decide se rilasciare o meno la licenza commerciale; se nessuna risposta pervenuta, vale la regola del silenzio assenso. Forme di vendita diretta organizzata - 13
15 Il Comune deve sempre riservare nell assegnazione dei posteggi al mercato pubblico una percentuale minima agli agricoltori che esercitano la vendita diretta dei loro prodotti. La vendita diretta dei prodotti agricoli può avvenire da parte dell imprenditore anche in forma itinerante, purchè con idoneo mezzo e previo invio al Comune, dove ha sede l azienda, di una comunicazione, in cui riportare: generalità del richiedente; iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio; luogo di ubicazione dell azienda; prodotti di cui si intende praticare la vendita itinerante e le modalità di esecuzione. Il Comune revoca l autorizzazione di vendita qualora: a) viene meno la qualifica di imprenditore agricolo; b) imprenditore agricolo vende prevalentemente prodotti non ottenuti nel proprio fondo o nei fondi degli associati; c) imprenditore agricolo viene condannato per reati contro igiene, sanità e frode nella preparazione degli alimenti; d) rilevate più violazioni nella vendita diretta di prodotti agricoli da parte dell imprenditore In caso di cessazione dell'attività, l agricoltore può trasferire l autorizzazione rilasciata dal Comune solo ad un altro agricoltore. Il Comune può altresì, secondo quanto previsto dal D.M. 20/11/2007: - organizzare, all interno dei mercati agricoli, attività culturali, didattiche e dimostrative legate ai prodotti alimentari, tradizionali ed artigianali del territorio rurale di riferimento, anche attraverso sinergie e scambi con altri mercati autorizzati ; - favorire la fruibilità dei farmer market mediante la fornitura di specifici servizi a favore dei clienti dei suddetti mercati; - eseguire attività di monitoraggio annuale sull attività dei farmer market ; - esercitare attività di controllo nella vendita diretta da parte degli agricoltori all interno dei farmer market, in particolare per quanto concerne il rispetto dei regolamenti comunali, del disciplinare di mercato, delle disposizioni emanate dal Ministero al riguardo; Forme di vendita diretta organizzata - 14
16 - avvalersi delle ASL, competenti per territorio, per verificare il rispetto nei mercati agricoli delle vigenti norme sull igiene degli alimenti, tenendo conto che Il D.Lgs. 273/98 consente deroghe alle norme igienico-sanitarie previste dalla Comunità Europea per la produzione di derrate alimentari ottenute con metodi tipici e tradizionali; - promuovere, insieme a Regione e Ministero, azioni di informazione per i consumatori circa le caratteristiche qualitative dei prodotti agricoli posti in vendita. Gli imprenditori agricoli che esercitano il commercio all ingrosso di prodotti ortofrutticoli non necessitano di alcuna iscrizione all Albo di tale categoria di operatori. Qualora la vendita di prodotti agricoli di provenienza extra aziendale superi i per gli imprenditori individuali ed i per le società, si applicano le norme di vendita del commercio previste dal D.Lgs. 114/98 (v. requisiti di accesso alle attività commerciali, orari di apertura e chiusura dei negozi). L art. 2 bis della Legge 231/05 consente alla grande distribuzione organizzata, in cui si esercita anche l attività di vendita dei prodotti agroalimentari, di riservare, nell ambito di intese di filiera, spazi per prodotti provenienti da aziende agricole ubicate nel territorio della Regione. La definizione di queste intese può costituire elemento di priorità nella concessione di aiuti alle stesse imprese agricole ed agroalimentari firmatarie. Si ricorda, infine, che l art. 2 della Legge 231/05 stimola le Regioni a promuovere accordi volontari tra consumatori (Gruppi solidali di acquisto GAS) per favorire la costituzione di centrali di acquisto e, facilitare così l incontro tra domanda ed offerta dei prodotti agroalimentari. Forme di vendita diretta organizzata - 15
17 5. VENDITA DIRETTA ORGANIZZATA (VDO) La crisi di mercato, i costi elevati di gestione di un punto di vendita fisso, la elevata competizione esercitata soprattutto dalla grande distribuzione, spingono gli agricoltori, interessati ad avere un contatto diretto con il consumatore, ad indirizzarsi verso forme aggregate di vendita piuttosto che individuali. Un importante supporto a tale esigenza potrebbe venire dal mondo cooperativo e dalle Organizzazioni di prodotto, in grado di svolgere, anche per obblighi statutari, quel ruolo di coordinamento e di programmazione della produzione e della commercializzazione indispensabili nel momento in cui si attiva una rete di vendita. La difficoltà ad affermarsi nella nostra Regione di codeste strutture ed il ruolo, alle volte limitato ad 1 solo prodotto, della loro rappresentanza, spingono gli imprenditori più intraprendenti a studiare forme organizzate autonome, nell intento di eliminare qualunque passaggio intermedio nei confronti dell acquirente finale, presentare un pacchetto di prodotti il più possibile diversificato per venire incontro alle varie esigenze del consumatore, assicurare servizi aggiuntivi all alimento offerto (tracciabilità, genuinità, tipicità) che ne giustifichi il maggior prezzo di vendita. La Regione, sensibile a questa nuova strategia commerciale dell impresa agricola marchigiana, ha deciso di finanziare un iniziativa sperimentale al riguardo, con l intento di farne il banco di prova di un azione più specifica già nel corso dell attuale PSR, ed ancor più nella prossima programmazione 2014/2020. Di qui la decisione, per quanto il bando sia scaduto in data 30/06/2010 e si è oramai entrati nella fase di realizzazione del progetto vincitore (Bovinmarche), di farne conoscere gli elementi salienti in quanto probabilmente si seguirà la stessa impostazione metodologica nell emanazione dei futuri bandi. Alle agevolazioni per la vendita diretta organizzata possono partecipare tutte le imprese agricole associate in qualsiasi forma giuridica (comprese le Associazioni temporanee di scopo ATS), nonché le Organizzazioni di produttori, le cooperative agricole, le società consortili o a responsabilità limitata o per azioni che presentano Forme di vendita diretta organizzata - 16
18 domanda di aiuto al Servizio Regionale Agricoltura, allegando: 1) progetto di investimento, articolato in: - parte anagrafica, in cui riportare: a. informazioni sul rappresentante legale del soggetto proponente e persona da contattare; b. profilo del responsabile tecnico con relative competenze in materia; c. informazioni sul gruppo di aziende agricole partecipanti al progetto, con relativa disponibilità del prodotto, nonché su altri soggetti coinvolti a vario titolo nel progetto; - parte progettuale, in cui riportare: a. relazione sull attuale stato della commercializzazione da parte delle aziende partner; b. descrizione della nuova tipologia distributiva che si intende realizzare, nonché le forme di coinvolgimento delle imprese agricole produttrici; c. descrizione degli obiettivi perseguiti (Regione punta in particolare a sviluppare la filiera corta nel settore agroalimentare, attraverso forme di vendita esercitate in comune da più agricoltori in un unico spazio commerciale in grado da garantire il consumatore circa la qualità e provenienza del prodotto); d. descrizione dei soggetti partner (nominativo della ditta; tipologia del prodotto offerto; quantità annua da immettere sul mercato) ed il loro ruolo nella VDO; e. utenti finali ed intermedi a cui sono destinati i prodotti commercializzati; f. descrizione delle modalità di esecuzione dell attività commerciale; g. illustrazione di come si intende strutturare il punto vendita in termini di: arredi ed attrezzature; presenza di sistemi informativi dedicati; sistemi di gestione incassi e vendite; consegna dei prodotti; ritiro dei prodotti in scadenza; gestione di prezzi e sconti; regolamento di mercato; definizione contratti di conferimento tra Forme di vendita diretta organizzata - 17
19 VDO e produttori; caratteristiche dei prodotti commercializzati; eventuali accordi con Comuni; organizzazione di visite ad aziende agricole coinvolte a garanzia dell origine e della tracciabilità del prodotto; h. tipologia degli investimenti da realizzare (v. adeguamento della struttura; acquisto di impianti di stoccaggio, banconi frigo, bilance, totem touch screem, mobili di arredo); i. descrizione delle risorse umane da impiegare nell attività commerciale, con relative competenze ed esperienze; j. business plan dell investimento, con dettagliata analisi del rapporto costi/benefici; k. definizione delle fasi di attuazione del progetto e calendario operativo delle attività; l. descrizione dell attività di monitoraggio del progetto; m. descrizione degli indicatori fisici di risultato (numero di aziende agricole coinvolte; volumi fisici e finanziari dei prodotti commercializzati; investimenti da realizzare per allestimento); n. descrizione dei risultati attesi (adozione delle migliori tecnologie per garantire la sanità, conservazione, etichettatura, identificazione, tracciabilità delle produzioni; individuazione di una più adeguata organizzazione logistica e commerciale da parte della VDO rispetto alle vendite individuali; maggiore coinvolgimento delle aziende agricole nell ambito di questo tipo di vendita; efficaci dell azione di sensibilizzazione nei confronti del consumatore; valutazione dei costi della VDO in relazione ai maggiori ricavi assicurati agli operatori agricoli); o. modalità di partecipazione ai costi del progetto da parte dei vari partner (modalità ed entità del confinanziamento) 2) preventivo spesa per singolo investimento di tipo materiale ed immateriale; Forme di vendita diretta organizzata - 18
20 3) dichiarazione di partecipazione al progetto da parte del singolo imprenditore agricolo, che si impegna a costituire ATS qualora progetto venga finanziato; 4) dichiarazione di non disporre o di non richiedere altri contributi pubblici per gli stessi investimenti; 5) dichiarazione da parte di tutti i soggetti partner di possedere i requisiti di accesso alla misura. Il Servizio Regionale Agricoltura, tramite apposita Commissione, esamina i progetti presentati ed entro 45 giorni compila una graduatoria, tenendo conto delle seguenti priorità: 1) tipologia del soggetto proponente (peso 30%); 2) numero di imprese partecipanti direttamente od indirettamente al progetto (peso 30%), privilegiando quelle che dispongono di prodotti DOP, IGP, QM, biologici; 3) assortimento dei prodotti posti in vendita (peso 10%), privilegiando prodotti di qualità certificata; 4) tipo di modello organizzativo proposto per la realizzazione e gestione della VDO (peso 30%). Il beneficiario è tenuto a: 1) realizzare il progetto entro 18 mesi dalla data di concessione dell aiuto. Può essere ammessa una proroga (di non oltre 6 mesi), purché venga inviata una richiesta adeguatamente motivata prima della scadenza del termine di realizzazione; 2) mantenere invariati gli obiettivi, i contenuti ed i risultati attesi dal progetto approvato, salvo cause di forza maggiore. In sede di esecuzione sono ammesse variazioni finanziarie inferiori al 10% dell importo progettuale, purché non comportino sostanziali modifiche al programma approvato. Qualunque altra variazione (compresa l eventuale sostituzione di partner) deve essere preventivamente comunicata ed approvata dal Servizio Regionale Agricoltura, purché il progetto originario mantenga le garanzie necessarie sotto il profilo tecnico, scientifico, organizzativo ; Forme di vendita diretta organizzata - 19
21 3) rendicontare il progetto realizzato, inviando al Servizio Regionale Agricoltura: - relazione tecnica sull attività svolta e sui risultati ottenuti; - relazione sulle spese sostenute, corredata dai documenti originali di spesa con indicazione delle modalità e degli estremi di pagamento (numero e data del bonifico bancario od assegno). Vietato il pagamento in contanti. Il Servizio Regionale Agricoltura esegue verifiche periodiche sull attuazione del progetto e qualora accerti il mancato raggiungimento di gran parte degli obiettivi e/o degli indicatori di risultato previsti, pronuncia decadenza o revoca del contributo concesso, salvo il caso che la irregolarità non dipenda da inadempimenti specifici del beneficiario. Da considerare che mentre nel progetto pilota il contributo era pari al 70% delle spese sostenute fino ad un massimo di , nelle future iniziative della Regione si ritornerà al contributo specifico della Misura del PSR (trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari nell ambito di progetti di filiera) pari a 40% elle spese sostenute fino ad un limite massimo di Forme di vendita diretta organizzata - 20
Si applica agli Operatori del Settore Alimentare in tutte le fasi della filiera alimentare a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale
Si applica agli Operatori del Settore Alimentare in tutte le fasi della filiera alimentare a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale Collettività trasporto Il responsabile è l operatore con
DettagliComune di Padova REGOLAMENTO COMUNALE DEI MERCATI DEDICATI ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI
Comune di Padova REGOLAMENTO COMUNALE DEI MERCATI DEDICATI ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 68 del 5 luglio 2011 INDICE Art.
DettagliRegolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Decreto 2 agosto 2018. Istituzione del logo identificativo per l'indicazione facoltativa di qualità «prodotto di montagna» in attuazione del decreto ministeriale n. 57167 del 26 luglio 2017 Decreto
DettagliEtichettatura alimentare:
Etichettatura alimentare: recenti emanazioni Paola Rebufatti Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Prato, 17 maggio 2018 ETICHETTATURA ALIMENTI REGOLAMENTO UE 1169/2011 Decreto Legislativo n.
DettagliSOMMARIO Presentazione delle indicazioni obbligatorie...31
PREMESSA...19 PRIMA PARTE INFORMAZIONI SUGLI ALIMENTI AI CONSUMATORI: IL REG. UE 1169/11 E I CLAIMS SALUTISTICI Il contesto... 23 Introduzione... 24 capitolo 1 LE NOVITÀ DEL REG. UE 1169/11...27 1.1. Titolo
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
D.P.R. 10 maggio 1982, n. 514. Attuazione della direttiva (CEE) n. 76/118 relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all alimentazione umana. (I) (pubbl.
DettagliNon bisogna lasciarsi ingannare dalle raffigurazioni riportate in etichetta.
L ETICHETTA L insieme delle informazioni dell etichettatura sono riportate non solo sull etichettatura apposta sul prodotto, ma anche sull imballaggio o sul dispositivo di chiusura. Tutte le indicazioni
DettagliEtichettatura nel controllo ufficiale. Monica Giannino Servizio Veterinario Modena
Etichettatura nel controllo ufficiale Monica Giannino Servizio Veterinario Modena m.giannino@ausl.mo.it Quale titolarità? Quale competenza? REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
DettagliVendita e somministrazione prodotti sfusi
Vendita e somministrazione prodotti sfusi Dr. Gianluca ROSATI Camposampiero, 16 23 giugno 2015 Vendita prodotti sfusi Art. 44 Reg. UE 1169/11 - Disposizioni nazionali per gli alimenti non preimballati
Dettagli[ ] Titolare dell omonima impresa individuale
Marca da bollo da Euro 14,62 SPETTABILE COMUNE DI BEDIZZOLE Ufficio attività Produttive DOMANDA PER VENDITA AL PUBBLICO DI PRODOTTI AGRICOLI SU AREE PUBBLICHE MEDIANTE L UTILIZZO DI POSTEGGIO (Mercato
DettagliCONTROLLI ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI CHECKLIST
Pagina 1 di 7 CONTROLLI ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI CHECKLIST Ufficio territoriale di Data incarico Data accertamento Riferimento ai verbali (constatazione, contestazione, sequestro e prelievo) Tipo Numero
DettagliCOMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo
COMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo Disciplinare del Mercato di Cologno al Serio riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditore agricoli Approvato con deliberazione del Consiglio
DettagliDott. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria. L etichettatura degli alimenti: leggere tra le righe
Dott. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria L etichettatura degli alimenti: leggere tra le righe Introduzione Le etichettature degli alimenti hanno principalmente due funzioni: - fornire utili informazioni;
DettagliAggiornamento alla GU 06/07/97
Aggiornamento alla GU 06/07/97 D.M. 20 dicembre 1994 (1). Schema di cartello unico degli ingredienti dei prodotti della gelateria, della pasticceria, della panetteria e della gastronomia venduti sfusi
Dettagli33087 PASIANO DI PORDENONE
Marca da bollo 16,00 AL COMUNE DI PASIANO DI PORDENONE Via Dei Molini, 18 33087 PASIANO DI PORDENONE OGGETTO: domanda di assegnazione posto vendita nel mercato agricolo denominato Mercato Agricolo di Pasiano
DettagliFILIERA CORTA ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE AGRICOLE
FILIERA CORTA ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE AGRICOLE Il termine Filiera corta sta diventando un termine di uso comune. Nel settore agroalimetare per Coldiretti con tale termine si intende la vendita diretta
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PARTECIPAZIONE AL MERCATO AGRICOLO DI PREDORE CON ASSEGNAZIONE DI POSTEGGIO
COMUNE DI PREDORE - P R O V I N C I A D I B E R G A M O - AVVISO PUBBLICO PER LA PARTECIPAZIONE AL MERCATO AGRICOLO DI PREDORE CON ASSEGNAZIONE DI POSTEGGIO IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AFFARI GENERALI
DettagliLegislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva
Legislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva I provvedimenti legislativi più importanti in materia di etichettatura degli oli sono i seguenti: Il reg. (CE) 1513 / 2001 del 23
DettagliPROMOZIONE, VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE Lucia Piana
Convegno L esperienza nella produzione del miele: quali riflessi e aiuti alla produzione della gelatina reale Legnaro, 2 aprile 2006 PROMOZIONE, VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE Lucia Piana Provenienza
DettagliREQUISITI DELL'ETICHETTA
INDICE CAPITOLO 1 PRINCIPI GENERALI 14 1.1 Finalità dell etichettatura 14 1.2 Campo di applicazione 15 1.3 Unità di vendita 17 1.4 Momento dell'etichettatura 18 1.5 Requisiti linguistici 19 1.6 Preimballo
DettagliAIUTI ALLA FILIERA CORTA
\ ALLEGATO A ASSESSORATO AGRICOLTURA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA AIUTI ALLA FILIERA CORTA LEGGE REGIONALE 23/5/2008, N. 12 CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEGLI AIUTI PER L ALLESTIMENTO DI AREE MERCATALI
DettagliEd. 01 Rev. 00 INDICE: Redazione Verifica Approvazione 1 Tipo di Giannoni/Pierfederici Triantafyllidis CDR AIAB. Pagine Ed. Rev.e 21/11/
INDICE: 1. Introduzione 2. Scopi 3. Campo di applicazione 4. Riferimenti normativi 5. Definizioni 6. Requisiti minimi per la gestione 7. Obblighi degli operatori partecipanti 8. Schema dei controlli e
DettagliETICHETTE ALIMENTARI etichetta carta d identità dei prodotti alimentari confezione
1 ETICHETTE ALIMENTARI L etichetta costituisce la carta d identità dei prodotti alimentari e rappresenta lo strumento di comunicazione tra produttore e consumatore, permettendo allo stesso tempo un confronto
DettagliREGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE RICOTTA 1. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente disciplinare si applica
Dettaglietichettatura degli alimenti
Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Il presente dell etichettatura etichettatura degli alimenti L etichettatura è figlia del packaging Con essa il
DettagliLe dinamiche del commercio agro-alimentare e il Made in Italy. Renato Pieri Milano, 5 marzo 2015
Le dinamiche del commercio agro-alimentare e il Made in Italy Renato Pieri Milano, 5 marzo 2015 FONTE DEI DATI I dati utilizzati sono di fonte ISTAT nella classificazione: SH6 (a sei cifre) in ambito regionale
DettagliLa nuova etichettatura degli alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova
La nuova etichettatura degli alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Lo status quo ante L etichettatura è figlia del packaging Con essa il produttore
DettagliASL ROMA 4, Civitavecchia, 19 settembre Il Regolamento n. 1169/2011 dall etichettatura all informazione. Monica Minelli
ASL ROMA 4, Civitavecchia, 19 settembre 2017 Il Regolamento n. 1169/2011 dall etichettatura all informazione Monica Minelli 1 Quali novità rispetto alle precedenti direttive? Regolamento (UE) n. 1169/2011
DettagliLA NUOVA DISCIPLINA SULL'ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI: NOVITA E CRITERI APPLICATIVI. a cura di A.F. Ragone
LA NUOVA DISCIPLINA SULL'ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI: NOVITA E CRITERI APPLICATIVI a cura di A.F. Ragone a.ragone@mpaaf.gov.it Pistoia, 30 maggio 2013 Rapporto alla Commissione UE del 2004 I consumatori
DettagliCarni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza.
Carni avicole Il Regolamento (CE) 543/2008, recante le modalità di applicazione del Regolamento (CE) 1234/2007 e s.m.i., ha stabilito le norme di commercializzazione per le carni di pollame (pollo, tacchino,
DettagliValerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova. Il domani dell etichettatura.
Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Il domani dell etichettatura etichettatura Ancona 7 dicembre 2012 Scopo della lezione Illustrare i punti salienti
DettagliIo leggo l etichetta e tu? Dietiste SIAN ASL VCO Dott.ssa Katia Fasolo - Dott.ssa Barbara Spadacini
Io leggo l etichetta e tu? Dietiste SIAN ASL VCO Dott.ssa Katia Fasolo - Dott.ssa Barbara Spadacini Perché è importante saper leggere un etichetta? L etichetta L etichetta èè la la carta carta d identità
Dettagli33080 PRATA DI PORDENONE
Marca da bollo 16,00 AL COMUNE DI PRATA DI PORDENONE Via Roma, 33 33080 PRATA DI PORDENONE OGGETTO: domanda di assegnazione posto-vendita nel mercato sperimentale Prata AgriZero riservato ai produttori
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO Principi generali sull etichettatura dei prodotti alimentari Paola Rebufatti PRDODOTTI ALIMENTARI..l insieme delle menzioni, delle indicazioni, dei marchi
DettagliL ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DI MALGA: normativa vigente, responsabilità dell operatore e aspetti sanzionatori
L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DI MALGA: normativa vigente, responsabilità dell operatore e aspetti sanzionatori Paluzza, 14/03/2019 Dr.ssa Lugoboni Barbara Veterinario AAS3 Conoscenza del Reg. UE 1169/2011
DettagliUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 28 settembre 1998;
Decreto del presidente della Repubblica 30 novembre 1998, n. 502. Regolamento recante norme per la revisione della normativa in materia di lavorazione e di commercio del pane, a norma dell'articolo 50
DettagliRegolamento recante norme per l'impiego di ingredienti consentiti nella produzione delle paste alimentari speciali, secche e fresche (1/a).
D.M. 27 aprile 1998, n. 264 (1). Regolamento recante norme per l'impiego di ingredienti consentiti nella produzione delle paste alimentari speciali, secche e fresche (1/a). (1) Pubblicato nella Gazz. Uff.
DettagliCOMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO
COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER LA VENDITA AL PUBBLICO DEI PRODOTTI DI PROPRIA PRODUZIONE DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Approvato con delibera di Consiglio Comunale
Dettagli2. UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DEL MERCATO E DEI POSTEGGI DA ASSEGNARE
2. UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DEL MERCATO E DEI POSTEGGI DA ASSEGNARE Il mercato degli agricoltori, denominato "Mercato agricolo di Treviso" ha le seguenti caratteristiche: Luogo di svolgimento: Piazza
Dettagliinterventi per il sostegno di sistemi di certificazione qualità e tracciabilità delle produzioni agricole ed agroalimentari
Legge regionale n. 23 del 10/12/2003 interventi per il sostegno di sistemi di certificazione qualità e tracciabilità delle produzioni agricole ed agroalimentari Art. 8 prevede: la registrazione di un marchio
DettagliAPPENDICE AL VADEMECUM SULL ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI
APPENDICE AL VADEMECUM SULL ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Pagina 1 di 21 SOMMARIO Premessa...3 Etichettatura dell Olio extravergine di oliva...4 Etichettatura degli Ortofrutticoli freschi preconfezionati...7
DettagliAi sensi dell art. 4 del Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228 il sottoscritto nato a il residente in, via n. codice fiscale n.
Comunicazione per la vendita diretta dei prodotti ricavati in misura prevalente, per coltura o allevamento, dalla propria azienda (art. 4 D. Lgs. 228/2001) Al Comune di Cinte Tesino Via don Dalmonego 57
DettagliConsorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP
Pagina 1di 4 Premesso che Il Consorzio di tutela Pistacchio Verde di Bronte DOP ha quale oggetto sociale lo svolgimento delle seguenti attività: (i)promuovere l applicazione del Disciplinare e proporre
DettagliCOLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO
Prot. n 445 Salerno, lì 22 Aprile 2015 A tutti gli iscritti all Albo e nell Elenco Speciale LORO SEDI OGGETTO: Circolare n 84/2015. Libera professione. Vendita di prodotti alimentari al dettaglio: Le norme
DettagliSERVIZI LEGALI E LEGISLATIVI ANNO 2013 pag. 198
Circolare n. 103 GLP/cg 28 novembre 2013 DISPOSIZIONI IN MA- TERIA DI PROMOZIO- NE E TUTELA DELLA ATTIVITA DI PANIFI- CAZIONE L.R. N.10 DEL 7 NOVEMBRE 2013 - Si rende nota la pubblicazione, sul Supplemento
DettagliDomanda di adesione al Mercato Contadino di Monticello Conte Otto
AL SUAP DEL COMUNE DI MONTICELLO CONTE OTTO Via Roma n. 1 36010 Monticello Conte Otto VI Domanda di adesione al Mercato Contadino di Monticello Conte Otto (D. Lgs. n. 228/2001 Regolamento comunale del
DettagliEtichette alimentari: come districarsi in una giungla di indicazioni e consigli
Etichette alimentari: come districarsi in una giungla di indicazioni e consigli Federica Pascali Dipartimento di Prevenzione ASL3 Genovese S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione 13 Febbraio 2016 Ogni tanto
DettagliC O M U N E D I GRISIGNANO DI ZOCCO PROVINCIA DI VICENZA
C O M U N E D I GRISIGNANO DI ZOCCO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI IL SINDACO DOTT. RENZO LOTTO IL SEGRETARIO AVV.
DettagliAl Signor Sindaco del Comune di Molinella Ufficio Attività Produttive
Protocollo Generale del Comune (carta libera) Categoria Classe fascicolo 11 1 1 Al Signor Sindaco del Comune di Molinella Ufficio Attività Produttive DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA DI VENDITA PRODOTTI
DettagliCOMUNE DI CISTERNA DI LATINA PROVINCIA DI LATINA Medaglia D argento al Valor Civile
COMUNE DI CISTERNA DI LATINA PROVINCIA DI LATINA Medaglia D argento al Valor Civile REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DEL MERCATO CONTADINO FARMER MARKET REGOLAMENTO COMUNALE PER LO SVOLGIMENTO DEL
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica - Cesena U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione. L etichettatura dei prodotti alimentari
Dipartimento di Sanità Pubblica - Cesena U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione L etichettatura dei prodotti alimentari La scelta di alimenti e bevande condiziona la nostra dieta in termini di apporti
DettagliL etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino
L etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino REGOLAMENTO UE 1169/2011 In vigore dal 13/12/2011 In applicazione
DettagliAdeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1169/2011 e relative sanzioni (artt )
Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1169/2011 e relative sanzioni (artt. 17-24) Valeria Paganizza valeria.paganizza@gmail.com LOTTO Definizione; Obbligo di apposizione
DettagliEtichettatura dei prodotti alimentari
CAPITOLO 5 Etichettatura dei prodotti alimentari a cosa serve e come leggere un etichetta Dott.ssa Alessandra Alberti CIA Confederazione Italiana Agricoltori Toscana 49 L etichetta di un prodotto alimentare
DettagliSan Salvo (CH) RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL CONTADINO. All Ufficio Attività Produttive del Comune di
Spazio riservato all Ufficio Marca da Bollo 14,62 All Ufficio Attività Produttive del di San Salvo (CH) RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL CONTADINO Il sottoscritto Codice fiscale nato/a il Cittadinanza
DettagliComune di Marcon Venezia. Regolamento Comunale Disciplina dei mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli
Comune di Marcon Venezia Regolamento Comunale Disciplina dei mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del 30/05/2016 Testo coordinato
DettagliRegolamento per la concessione e l uso del marchio collettivo. Fattorie didattiche della Sardegna.
Regolamento per la concessione e l uso del marchio collettivo Fattorie didattiche della Sardegna. Sommario Art. 1 Oggetto Art. 2 Uso del Marchio Art. 3 Contenuto e caratteristiche della licenza d uso Art.
DettagliEtichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva
Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva PRESCRIZIONI GENERALI INDICAZIONI OBBLIGATORIE OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (1) mediante procedimenti meccanici (2) ITALIANO oppure TOSCANO IGP oppure SEGGIANO
DettagliTUTELA DEL CONSUMATORE
TUTELA DEL CONSUMATORE TUTELA DEL CONSUMATORE 1. L etichettatura L degli alimenti Occhio all etichetta! L etichetta è la fonte principale di informazione che il consumatore ha a disposizione per scegliere
DettagliIl / la sottoscritto/a Cognome Nome. Data di nascita / / Luogo di nascita (Prov. ) Codice Fiscale: / / / / / / / / / / / / / / / / (16 caratteri)
MODELLO PER LA NOTIFICA DELL'ATTIVITA' ALIMENTARE AI SENSI DELL'ART. 6 COMMA 2 REGOLAMENTO CE 852/04 (Il presente modello comprensivo di allegati deve essere presentato in 3 copie) AL COMUNE DI Spazio
DettagliRegolamento per lo svolgimento del Mercato contadino. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del
2016 Regolamento per lo svolgimento del Mercato contadino Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del 27.04.2016 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità Art. 2 Ammissibilità dei soggetti Art.
DettagliGiovanni Rossi - Vice Presidente U.N.P.I.S.I. -
Giovanni Rossi - Vice Presidente U.N.P.I.S.I. - e-mail: micotec@libero.it Pubblichiamo il prontuario per le sanzioni amministrative e penali ad uso del personale ispettivo delle ASL, da applicare alla
DettagliCONSEGUENZE e SANZIONI per l IRREGOLARE FORNITURA del PRODOTTO ALIMENTARE
CONSEGUENZE e SANZIONI per l IRREGOLARE FORNITURA del PRODOTTO ALIMENTARE Prof. a c. Avv. Gianclaudio Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano gianclaudio.andreis@andreiseassociati.it
DettagliLE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA
LE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA Perugia, 21 novembre 2013 Ore 16,15 BUONE PRATICHE PER L UTILIZZO DEI FONDI PIF: LA
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI
REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI approvato con DCC n. 21 del 04.05.2010 modificato con DCC n. 62 del 28.12.2012 in vigore dal 15.02.2013
DettagliLa filiera corta in Piemonte Analisi degli strumenti di intervento
Aprile 2010 La filiera corta in Piemonte Analisi degli strumenti di intervento Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Task Force Progettazione Integrata Autore: Andrea
DettagliTAVOLO TECNICO DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE IN PROVINCIA DI LECCO 11/12/2014
TAVOLO TECNICO DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO IN MATERIA DI SICUREZZA ALIMENTARE IN PROVINCIA DI LECCO 11/12/2014 COSA CAMBIA? devono essere recepite dagli Stati Membri entra immediatamente
DettagliDietista Michela Novelli
Dietista Michela Novelli qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull
Dettagli(da presentare entro quattro mesi dalla data in cui si è rilevata l azienda e/o ramo d azienda) residente in prov. Via n.
Marca da bollo 14,62 COMUNICAZIONE SUBINGRESSO IN AZIENDA AGRICOLA DA PARTE DI IMPRENDITORE AGRICOLO ESERCENTE ATTIVITA DI VENDITA SU AREA PUBBLICA SU POSTEGGIO AI SENSI DEL D. L.VO 228/2001 DOMANDA DI
DettagliPERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PRESSO LA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE DELLA GIUNTA REGIONALE
PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PRESSO LA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE DELLA GIUNTA REGIONALE A.S. 2017-2018 Controllo Etichettatura Prodotti Lattiero-Caseari INDICE Obiettivo e Normative
DettagliOBBLIGHI TRIBUTARI, CONTABILI ED AMMINISTRATIVI A CARICO DELL IMPRENDITORE AGRICOLO CHE INTENDE ESERCITARE LA VENDITA DIRETTA DEI PRODOTTI AGRICOLI
OBBLIGHI TRIBUTARI, CONTABILI ED AMMINISTRATIVI A CARICO DELL IMPRENDITORE AGRICOLO CHE INTENDE ESERCITARE LA VENDITA DIRETTA DEI PRODOTTI AGRICOLI IN LINEA GENERALE: PRESUPPOSTI PER ATTIVITA DI VENDITA
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE, IPPICHE E DELLA PESCA Linee guida recante istruzioni operative per l indicazione
DettagliMODULO ARGOMENTO CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA Aurelio Saffi Disciplina: SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE CLASSI TERZE SETTORE SALA E VENDITA 1 12 Alimenti
DettagliE IL BIGLIETTO DA VISITA SCELTO DAL PRODUTTORE PER PRESENTARE IL PRODOTTO
E IL BIGLIETTO DA VISITA SCELTO DAL PRODUTTORE PER PRESENTARE IL PRODOTTO ETICHETTA STURUMENTO DI TUTELA IMPORTANTE SIA PER LA SALUTE DEL CONSUMATORE CHE PER IL SUO INTERESSE ECONOMICO. E OBBLIGATORIA
DettagliLE ETICHETTE COME LEGGERLE
LE ETICHETTE COME LEGGERLE Bisogna imparare a scegliere il cibo in maniera corretta, a cominciare dalla interpretazione delle etichette. L etichetta contiene un insieme di citazioni, di indicazioni, marchi
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/20/CU03/C10
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/20/CU03/C10 PARERE SULLO SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DERIVANTI DAL POMODORO TRASFORMATO
DettagliC O M U N E D I G I U S S A G O
C O M U N E D I G I U S S A G O C.A.P. 27010 PROVINCIA DI PAVIA Regolamento DISCIPLINA del MERCATO RISERVATO ALLA VENDITA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI D.M. 20 novembre 2007 (attuazione art.1 c.
DettagliRICHIESTA DI PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEI PRODUTTORI AGRICOLI
ALL UFFICIO ATTIVITA PRODUTTIVE DEL COMUNE DI 66050 SAN SALVO (CH RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEI PRODUTTORI AGRICOLI Il sottoscritto Cognome Nome Codice fiscale nato/a il Cittadinanza Residente
Dettagli***************** REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI
***************** REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI DCC n.21 del 04/05/2010 modificato con DCC n. 62 del 28.12.2013 modificato con
DettagliALLEGATO C3 DGR nr del 29 dicembre 2017
pag. 1 di 6 Notifica ai fini della registrazione per il progetto sperimentale sulle PPL (Piccole Produzioni Locali) venete DATI OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE Il/La sottoscritto/a: (indicare nome e cognome)
DettagliRichiesta adesione al Mercato agricolo del Parco dei Colli di Bergamo
Richiesta adesione al Mercato agricolo del Parco dei Colli di Bergamo 1. AZIENDA RICHIEDENTE RAGIONE SOCIALE PARTITA IVA CODICE ISCRIZIONE C.C.I.A.A. INDIRIZZO SEDE AZIENDALE -CAP COMUNE PROVINCIA N. TELEFONICI
DettagliPRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.
PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N. 2210 DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PRODOTTI DA FORNO SALATI DIVERSI DAL
DettagliA.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA
D.Lgs. 27 gennaio 1992 n 109 Attuazione delle direttive 89/395/CEE e 89/396 CEE concernenti l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari CAMPO DI APPLICAZIONE Riguarda l etichettatura
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI
REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Approvata con deliberazione di C.C. n. 15 del 24.03.2010 Modificato con deliberazione di C.C n.
Dettagliproposta di legge n. 271
REGIONE MARCHE Assemblea legislativa proposta di legge n. 271 a iniziativa della Giunta regionale presentata in data 28 febbraio 2019 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRODUZIONE E VENDITA DI PANE E LORO VALORIZZAZIONE
DettagliCOMUNICA INIZIO ATTIVITA DI VENDITA AL DETTAGLIO DI PRODOTTI PROVENIENTI IN MISURA PREVALENTE DALLA SUDDETTA AZIENDA AGRICOLA PER:
Comunicazione non soggetta ad imposta di bollo COMUNICAZIONE ATTIVITA DI VENDITA AL DETTAGLIO DI PRODOTTI DELL AGRICOLTURA art.4 del D.lgs 18.5.2001 n.228 2 copie in carta semplice da presentare all Ufficio
DettagliCOMUNE DI RONCHIS REGOLAMENTO DEL MERCATO AGRICOLO RISERVATO ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI
COMUNE DI RONCHIS REGOLAMENTO DEL MERCATO AGRICOLO RISERVATO ALLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 20/05/2017 1 SOMMARIO
Dettaglihome >> etichettatura ETICHETTATURA
home >> etichettatura ETICHETTATURA Tutti i prodotti biologici e non devono indicare in etichetta una serie di notizie per il consumatore obbligatorie di carattere generale. Ogni tipologia di prodotto
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/28/CU13/C10
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 12/28/CU13/C10 PARERE SULLO SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DERIVANTI DAL POMODORO TRASFORMATO
DettagliCOMUNE DI MARACALAGONIS
COMUNE DI MARACALAGONIS PROVINCIA DI CAGLIARI R E G O L A M E N T O C O M U N A L E D E L M E R C A T O D E L C O N T A D I N O Approvato con deliberazione del C.C. n. 19 del 30/05/2016 Capo I disposizioni
DettagliDICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA DI VENDITA PRODOTTI RICAVATI IN MISURA PREVALENTE, PER COLTURA O ALLEVAMENTO, DALLA PROPRIA AZIENDA.
DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA DI VENDITA PRODOTTI RICAVATI IN MISURA PREVALENTE, PER COLTURA O ALLEVAMENTO, DALLA PROPRIA AZIENDA. (Articolo 3 Legge 59/1963; articolo 4 D. Lgs. 228/2001 e articolo 19
DettagliMODULO UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE
MODULO 2 UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE Pag. 154 La sicurezza alimentare Il concetto di sicurezza alimentare è cambiato nel tempo: in passato disponibilità materiale di approvvigionamenti
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA Organizzazione dei sistemi di controllo Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE
DettagliISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA, L ARTIGIANATO ED I SERVIZI SOCIALI Emanuela Loi Carbonia Sant'Antioco
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA, L ARTIGIANATO ED I SERVIZI SOCIALI Emanuela Loi Carbonia Sant'Antioco PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE Anno Scolastico 2018/19 Prof.
DettagliIl biologico nelle Marche
Quaderno della Il biologico nelle Marche 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione L AMAB, Associazione Marchigiana per l Agricoltura Biologica è nata nel 1987 per volontà delle aziende
Dettaglititolare della omonima ditta individuale, partita i.v.a. ; legale rappresentante della società con sede legale in via/piazza n., partita i.v.a.
Comunicazione per la vendita diretta dei prodotti ricavati in misura prevalente, per coltura o allevamento, dalla propria azienda (art. 4 D. Lgs. 228/2001) Allo SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE
DettagliAlimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale
Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi
Dettagli