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1 SGA, SICUREZZA, SISTEMA INTEGRATO QUALITÀ- AMBIENTE-SICUREZZA, RESPONSABILITÀ SOCIALE Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A Oggetto della lezione Sistema di gestione ambientale Sicurezza e salute del lavoratore Sistema di gestione integrato: qualità ambiente sicurezza Responsabilità sociale ed etica 2 1

2 DEFINIZIONE DI SGA Un SGA è uno strumento di identificazione e soluzione dei problemi che assiste le organizzazioni con un metodo per gestire in modo sistematico le attività ambientali, i prodotti e i servizi e le aiuta ad ottenere gli obiettivi di performance ambientale. 3 LA CERTIFICAZIONE DELLA QUALITÀ AMBIENTALE Lo standard internazionale di riferimento, per quanto riguarda i sistemi di gestione ambientale, e costituito dalle norme ISO 14000, (in particolare la norma di riferimento per la certificazione e la ISO 14001) ma e possibile applicare, a livello comunitario, Regolamento EMAS. anche il 4 2

3 ISO 14000:2004 Strumento per l organizzazione e il miglioramento della gestione ambientale (qualità ambientale). 5 LE MATERIE OGGETTO DELLE NORME ISO SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE (ISO 14001/14004) AUDITING AMBIENTALE (ISO 19011) ETICHETTATURA AMBIENTALE (serie ISO 14020) VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI (serie ISO 14030) VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA (serie ISO 14040) 6 3

4 LE NORME ISO14000 APPROVATE ISO 14001: ISO 14004:2005 ISO :1996 ISO 14015:2001 ISO 14020: ISO 14021: ISO 14024: ISO 14025:2006 ISO 14031: ISO 14032:2000 ISO 14040: ISO 14041: ISO 14042: ISO 14043:2000 ISO 14048: ISO 14049:2000 ISO 14050:2009 ISO 14061:1998 ISO 14062: COSA PREVEDONO TALI NORME? ISO 14001: fornisce i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale in modo da permettere ad un organizzazione di formulare una politica e stabilire degli obiettivi. E l unica norma a fronte della quale un impresa può essere certificata da un verificatore indipendente. ISO 14004: fornisce le linee guida generali ed i principi relativi allo sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale. 8 4

5 ISO 14004:2005 Sistemi di gestione ambientale - Linee guida generali su principi, sistemi e tecniche di supporto La norma fornisce una guida per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare un SGA e coordinarlo con altri sistemi di gestione. Le linee guida della norma sono applicabili a qualunque organizzazione indipendentemente dalle sue dimensioni, dalla tipologia, dalla localizzazione o dal livello di maturità e sono coerenti con il modello del sistema di gestione ambientale della UNI EN ISO Le linee guida NON intendono fornire interpretazioni ai requisiti della UNI EN ISO Bisogna infatti ricordare che non si tratta di uno strumento certificativo o che fornisce interpretazioni in caso di dubbi sui requisiti del sistema ISO 14001, ma piuttosto di un modello gestionale completo che fornisce spunti utili proprio per applicare quei requisiti e calarli nella propria realtà. 9 UNI EN ISO 14031:2000 Indicatori di prestazione ambientale L identificazione e l utilizzo di adeguati indicatori ambientali si dimostra indispensabile per misurare e tenere sotto controllo il miglioramento delle prestazioni ambientali dell organizzazione come richiesto dalla norma UNI EN ISO e dal Regolamento (Ce) N. 761/2001 (EMAS). Nella norma vengono definiti i requisiti del processo di raccolta dei dati e le caratteristiche che dovrebbero avere gli indicatori per essere adeguati a descrivere le prestazioni ambientali ed il loro andamento nel tempo. Che cos è un indicatore ambientale? Un indicatore ambientale è una descrizione verbale di un aspetto ambientale o di un fattore correlato misurabile che deve essere tenuto sotto controllo. Ad esempio: Obiettivo: conservare le risorse Traguardo: avere nel prodotto il 30% di fibra riciclata Indicatore: contenuto di riciclato in un prodotto Indicatore con l unità di misura (metrica): % di fibra riciclata nel prodotto. 10 5

6 ISO 14001:2004 La Norma è finalizzata a garantire la capacità dell Organizzazione di gestire i propri processi di salvaguardia dell ambiente, non solo rispettando le norme di legge vigenti in materia, ma dotandosi di una vera propria politica ambientale, definendo obiettivi di qualità ambientale, predisponendo ed implementando gli elementi (processi e risorse) necessari per attuare una politica, conseguire gli obiettivi correlati impegnandosi a migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali. 11 ISO 14001:2004 La nuova edizione 2004 della norma impone all Organizzazione di tener conto anche degli aspetti ambientali INDIRETTI, quali: Impatti ambientali correlati all utilizzo dei prodotti e servizi forniti; Impatti ambientali connessi alle attività svolte dai fornitori dell organizzazione. Identificazione degli eventuali aspetti ambientali significativi influenzabili relativi ai prodotti e ai servizi utilizzati Definizione dei requisiti di acquisto e relativa comunicazione ai fornitori Controllo del rispetto di tali requisiti o al limite qualificazione dei fornitori in base alle capacità di fornire prodotti e servizi conformi alle specifiche definite 12 6

7 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO MIGLIORAMENTO CONTINUO POLITICA AMBIENTALE RIESAME DELLA DIREZIONE PIANIFICAZIONE CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO 13 EMAS (ECO-MANAGEMENT AND AUDIT SCHEME) Nuovo regolamento n del 19 marzo del 2001 abrogativo del regolamento del 29 giugno È un sistema di certificazione che riconosce a livello europeo il raggiungimento di risultati di eccellenza nel miglioramento ambientale. Le Organizzazioni che partecipano volontariamente si impegnano a redigere una dichiarazione ambientale in cui sono descritti gli obiettivi raggiunti e come si intende procedere per il miglioramento continuo. 14 7

8 EMAS (ECO-MANAGEMENT AND AUDIT SCHEME) PRINCIPI E OBIETTIVI FONDAMENTALI LE AZIENDE ADERISCONO ALLA PROCEDURA SU BASE VOLONTARIA (PRINCIPIO DELLA VOLONTARIETA ) PRINCIPALE OBIETTIVO: MIGLIORAMENTO CONTINUO DELL EFFICIENZA AMBIENTALE COME? CON L INTRODUZIONE DI POLITICHE E PROGRAMMI DI GESTIONE AZIENDALE, LA VALUTAZIONE PERIODICA E SISTEMATICA DI TALI ELEMENTI E L INFORMAZIONE OGGETTIVA DEL PUBBLICO L ADESIONE AL SISTEMA NON SOTTRAE LE IMPRESE DALL OSSERVANZA DELLE NORME COMUNITARIE E NAZIONALI 15 DIFFERENZE TRA EMAS E ISO EMAS e ISO presentano scopi e requisiti simili, ma EMAS va oltre nel richiedere maggiori garanzie di conformità legislativa e la comunicazione all esterno degli impegni presi nei confronti dell ambiente, prevedendo, per le Organizzazioni che si certificano o che mantengono le registrazioni, incentivi economici statali e regionali e diverse forme di semplificazione amministrativa. 16 8

9 DIFFERENZE TRA EMAS E ISO ISO È uno standard internazionale stabilito da un organismo privato Presuppone la conformità legislativa, cioè il rispetto della normativa ambientale, nel limiti in cui l azienda abbia fatto tutto il possibile per ottenerla EMAS È un Regolamento stabilito dalla Commissione Europea Richiede che il rispetto della conformità legislativa sia un requisito verificato dall Autorità di controllo Richiede la certificazione da parte di un organismo terzo accreditato È facoltativo redigere una dichiarazione ambientale Richiede la certificazione da parte di un organismo terzo accreditato e una registrazione finale attuata da un organismo istituzionale che in Italia è il Comitato Ecolabel-Ecoaudit con sede presso il Ministero dell Ambiente che si avvale del supporto tecnico di ISPRA e delle Agenzie regionali. La dichiarazione ambientale è obbligatoria come anche la sua diffusione, impegnando pubblicamente l impresa a mantenere gli obiettivi prefissati 17 Oggetto della lezione Sistema di gestione ambientale Sicurezza e salute del lavoratore Sistema di gestione integrato: qualità ambiente sicurezza Responsabilità sociale 18 9

10 SICUREZZA E SALUTE DEL LAVORATORE (OHSAS 18001) La norma OHSAS (Occupational Health & Safety Assessment Series) rappresenta un riferimento, riconosciuto a livello internazionale, per la certificazione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro. Il Sistema OHSAS definisce i requisiti necessari per l'adozione di pratiche gestionali sistematicamente orientate alla sicurezza e salute sul lavoro. La norma si pone come uno strumento efficace per completare e razionalizzare l'applicazione di un sistema gestionale incompleto e cogente quale quello fornito dal D.Lgs 626/94 e successive integrazioni e/o di quello esplicitato dal testo del D.Lgs 334/99 (Seveso bis). La validità dell'ohsas è tale che sia gli organismi nazionali competenti sui temi della sicurezza (INAIL, ISPSEL, UNI), che quelli internazionali (ISO) hanno trovato nella specifica un importante punto di riferimento per le proprie attività di controllo e normazione. 19 SICUREZZA E SALUTE DEL LAVORATORE: I REQUISITI adozione di una politica per la gestione della sicurezza; identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e individuazione delle modalità di controllo, in stretta connessione alle prescrizioni legislative o altre adottate; definizione di programmi e obiettivi specifici attuando la logica del Plan Do Check Act; definizione di compiti e responsabilità; formazione, addestramento e coinvolgimento del personale; modalità di consultazione e comunicazione con i dipendenti e le parti interessate; gestione controllata della documentazione; attuazione delle modalità di controllo delle attività connesse a rischi significativi identificati, inclusi processi, quali la progettazione e la manutanzione; preparazione di misure atte a individuare, prevenire e controllare i possibili eventi accidentali (infortuni e mancati incidenti) ed emergenze; monitoraggio e misurazione delle prestazioni del sistema per la sicurezza e salute, nonché per il mantenimento della conformità legislativa; definizione e realizzazione di controlli sistematici (infortuni, incidenti, non conformità, azioni correttive e preventive) e periodici sull'adeguatezza del sistema gestionale; riesame della direzione e miglioramento continuo

11 Oggetto della lezione Sistema di gestione ambientale Sicurezza e salute del lavoratore Sistema di gestione integrato: qualità ambiente sicurezza Responsabilità sociale 21 IL SISTEMA INTEGRATO QUALITA, AMBIENTE, SICUREZZA QUALITÀ AMBIENTE SICUREZZA 22 11

12 PRINCIPI GUIDA COMUNI (AMBIENTE-QUALITA ) Impegno del Top Management Miglioramento continuo Coinvolgimento del personale Controllo di gestione Prevenzione dei danni e delle non conformità Soddisfazione dei clienti PUNTI DI CONNESSIONE GESTIONALE (AMBIENTE- QUALITA ) Definizione di obiettivi e di una politica formalizzata Definizione della struttura organizzativa e delle responsabilità Gestione e controllo della documentazione Formazione e istruzione del personale Verifiche e azioni correttive Revisioni e riesami manageriali Comunicazione interna ed esterna 23 I VANTAGGI DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Assenza di duplicazione della documentazione Conduzione di audit in modo congiunto ed integrato Possibilità di una certificazione congiunta Strutture organizzative più agili ed efficaci Ottimizzazione dell impiego delle risorse umane Ottimizzazione dell uso delle risorse finanziarie e materiali Ottimizzazione delle attività Miglioramento dell immagine esterna Semplificazione dei rapporti assicurativi e finanziari Possibilità di ottimizzare i rapporti con la Pubblica Amministrazione 24 12

13 I RISCHI POTENZIALI DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Le esigenze relative ad ambiente, salute e sicurezza possono essere subordinate a quelle relative alla produzione ed alla qualità Un eccesso di attenzione agli aspetti formali del sistema può andare a scapito dell effettiva rispondenza con la prassi quotidiana Una integrazione troppo spinta può portare ad una scarsa attenzione verso le specificità dei singoli sub-sistemi Esiste una certa incertezza sugli atteggiamenti della P.A. verso i sistemi integrati come risposta a disposizioni e prescrizioni di norme e leggi differenti 25 Oggetto della lezione Sistema di gestione ambientale Sicurezza e salute del lavoratore Sistema di gestione integrato: qualità ambiente sicurezza Responsabilità sociale 26 13

14 LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE: IL RUOLO DELLO STANDARD SA8000 IL NUOVO CONSUMATORE ETICO Il consumatore-cittadino è più attento al profilo etico-socialesostenibile dei prodotti che acquista L impresa considera l aspetto etico come un elemento di business IN SOSTANZA ETICA E SOSTENIBILITA SOCIALE DELL IMPRESA E DEI SUOI PROCESSI INIZIANO A COSTITUIRE UNA VARIABILE DI IMPATTO SUL MERCATO 27 SA 8000 SOCIAL ACCOUNTABILITY La certificazione etica SA8000 fornisce degli standard trasparenti, misurabili e verificabili in nove aree essenziali relative ad aspetti di responsabilità etica e sociale delle imprese. Fornisce una cornice di lavoro comune per le risorse etiche per imprese di ogni dimensione e tipo, in qualsiasi luogo del mondo. L ENTE DI ACCREDITAMENTO L agenzia di accreditamento che ha definito una serie di requisiti minimi per l ottenimento delle certificazione etica da parte delle imprese è il CEPAA, nel 2001 ribattezzato SAI, creata dalla associazione americana CEP. Il CEP è stato fondato nel 1969 ed ha come missione quella di promuovere la responsabilità sociale e ambientale delle aziende 28 14

15 I PRINCIPI DELLO STANDARD SA 8000 Per ottenere la certificazione è necessario rispettare tutti i provvedimenti legislativi nazionali e internazionali e adeguarsi alle convenzioni internazionali con riferimento a ciascun requisito. MOTIVAZIONI PER L ADOZIONE DELLO STANDARD SA 8000 Consolidamento della credibilità, della reputazione e dell immagine aziendale attraverso la dimostrazione del rispetto dei diritti umani e dei lavoratori; Maggiore fiducia da parte dei consumatori; Miglioramento dei rapporti con le istituzioni; Promozione dell emancipazione del lavoro su scala mondiale attraverso il coinvolgimento dell intera catena dei fornitori; Miglioramento del clima aziendale attraverso progressi continui nelle condizioni di lavoro. 29 Lavoro infantile I 9 REQUISITI DELLO STANDARD SA 8000 Lavoro obbligato Salute e sicurezza Libertà d associazione e diritto alla contrattazione collettiva Discriminazione Pratiche disciplinari Orario di lavoro Retribuzione Sistema di gestione della Responsabilità Sociale 30 15

16 IL CONTESTO LEGISLATIVO INTERNAZIONALE Convenzione ILO 138 del 1973 Raccomandazione ILO 146 Età minima di ammissione al lavoro Raccomandazione sull età minima Convenzione ILO 29 del 1930 Convenzione ILO 105 del 1957 Lavoro forzato e vincolato Soppressione del lavoro forzato Convenzione ILO 155 del 1981 Raccomandazione ILO 164 Convenzione ILO 87 del 1948 Convenzione ILO 98 del 1949 Convenzione ILO 135 del 1971 Convenzione ILO 100 del 1951 Convenzione ILO 111 del 1958 Convenzione ILO 159 del 1983 Convenzione ILO 177 del 1996 Salute e Sicurezza sul lavoro Libertà di associazione Diritto alla contrattazione collettiva Convenzioni dei rappresentati dei lavoratori Parità di retribuzione tra manodop. masc. e fem. Discriminazione Riabilitazione profes. e impiego dei disabili Lavoro in casa 31 PRIVACY (D.Lgs. 196/2003) La legge sulla privacy garantisce il trattamento dei dati personali nel rispetto: dei diritti; delle libertà fondamentali; della dignità delle persone fisiche; della riservatezza e dell'identità personale; garantisce altresì i diritti delle persone giuridiche e di ogni altro ente o associazione

17 CONTENUTO DELLA LEGGE SULLA PRIVACY (D.Lgs. 196/2003) I dati personali oggetto di trattamento devono essere: a) trattati in modo lecito e secondo correttezza; b) raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini non incompatibili con tali scopi; c) esatti e, se necessario, aggiornati; d) pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati; e) conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati. 33 VINCOLI DELLA LEGGE SULLA PRIVACY Due distinti obblighi: l obbligo più generale di ridurre al minimo i rischi che i dati siano distrutti, dispersi anche accidentalmente, conoscibili fuori dei casi consentiti o altrimenti trattati in modo illecito. dovere di adottare in ogni caso le "misure minime : Il documento programmatico sulla sicurezza 34 17

18 SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI Il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni aiuta a identificare le aree di maggiore criticità e a implementare controlli adeguati alle necessità dell azienda. La certificazione ISO/IEC 27001: nuovo standard internazionale per la gestione della sicurezza informatica che sostituisce il BS 7799 ed è allineato con gli altri standard internazionali. ISO/IEC è applicabile a qualsiasi organizzazione e definisce i requisiti per stabilire, implementare, operare, monitorare, revisionare, mantenere e migliorare il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni della vostra azienda. 35 CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO SA 8000 CERTIFICAZIONE ETICA (RESP. SOCIALE) CERTIFICAZIONE DELLA QUALITA CONSUMATORE CITTADINO AZIONISTA CERTIFICAZIONE DELLA SICUREZZA ISO 9000, Marchi di filiera, EFQM CERTIFICAZIONE DELL AMBIENTE 36 Legge 626/94, OHSAS ISO 14000, EMAS 18

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