HERA s.p.a. SOT Modena OPERE DI URBANIZZAZIONE POSA DI CONDOTTE IDRICHE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "HERA s.p.a. SOT Modena OPERE DI URBANIZZAZIONE POSA DI CONDOTTE IDRICHE"

Transcript

1 HERA s.p.a. SOT Modena OPERE DI URBANIZZAZIONE POSA DI CONDOTTE IDRICHE Versione 1 agosto 2012

2 Parte Prima INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE Le indicazioni progettuali sono riportate nelle presentazioni reti idriche e allacciamenti idrici che si considerano parte integrante del presente documento. In aggiunta, nella progettazione occorrerà rispettare anche quanto di seguito riportato: A DATI DI PROGETTO Il dimensionamento ha l obiettivo di garantire la portata di progetto nel rispetto delle velocità massime definite per ciascuna tipologia di impianto e delle pressioni minime residue. Il dimensionamento deve avvenire nel rispetto delle Norme Tecniche UNI vigenti. I diametri delle condotte e dei relativi pezzi speciali dovranno essere conformi agli standard di diametro utilizzati dal Gestore, come riportati nelle schede delle condotte. La velocità massima indicata per estendimenti di reti, al fine di garantire un margine di sicurezza per futuri incrementi, per la tutela delle condotte e per la riduzione delle sollecitazioni derivanti da brusche aperture e chiusure, è pari a 1 m/s. La massima portata assorbita nelle peggiori condizioni di esercizio va calcolata seguendo le seguenti indicazioni: 1) utenze civili ed assimilabili (uffici, ecc.): in considerazione del fatto che il DPCM 1/4/1996 fissa un valore minimo di portata da erogare ad ogni utenza domestica pari a 0,1 l/s, la portata massima da erogare a queste utenze viene determinata moltiplicando detto valore per il numero di utenze. 2) utenze collettive: si determina facendo riferimento alle portate contrattuali esistenti delle utenze, se esistenti, o a quelle di utenze similari, procedendo per analogia. 3) utenze produttive: vedi punto precedente 4) idranti antincendio: per attacchi antincendio in area pubblica (idranti antincendio), occorre aggiungere alla portata determinata per gli altri usi una portata pari a 5 l/s per ogni idrante (secondo la UNI 10779) Oltre ai calcoli e alle verifiche in condizioni ordinarie, il progettista dovrà verificare il funzionamento della rete ai fini antincendio. Il controllo andrà eseguito sull idrante/i posto/i in posizione idraulicamente più sfavorita, ipotizzando una portata pari alla somma di quella massima di esercizio e quella dell idrante. Il dimensionamento della rete dovrà garantire che: - le velocità in condotta non dovranno essere in alcun punto superiori a 3 m/s; - le perdite di carico dal punto di ingresso nella rete all idrante dovranno essere contenute ed in ogni caso non superiori a 0,5 bar; - ove le condizioni locali lo consentano, la pressione residua alla bocca dell idrante dovrà essere non inferiore a 4 bar. B TRACCIATO DI POSA Il percorso della condotta deve essere per quanto possibile il più breve tra i punti di partenza e di arrivo, e dovrà interessare, ove possibile, unicamente aree di proprietà pubblica, preferendo, per comodità di manutenzione, i percorsi ai bordi delle strade. 2

3 La profondità di posa sarà indicativamente pari a 1 m, e in ogni caso mai superiore a 3 m. La condotta dovrà avere una pendenza, anche modesta, sempre nella stessa direzione, per evitare la presenza di punti di accumulo di depositi e di bolle d aria. Nei punti alti della condotta occorrerà prevedere, qualora non siano presenti allacciamenti di utenza, organi di sfiato (sfiati a 3 funzioni) in pozzetto. Il Gestore potrà richiedere il rifacimento dei tratti non conformi a quanto sopra prescritto. Negli attraversamenti e nei parallelismi alla rete fognaria la rete idrica dovrà di norma mantenersi a quota superiore rispetto a quest ultima. Il tracciato dovrà essere definito tenendo conto dei vincoli derivanti dalla presenza di altri sottoservizi, e dalla presenza di elementi quali strade provinciali / statali, canali o di terreni particolari (terreni in frana, terreni rocciosi), in modo da ridurre le problematiche in fase di esercizio. Si dovrà mantenere una distanza di rispetto di almeno 30 cm rispetto alle altre condotte. Per attraversamenti di manufatti particolarmente larghi, quali canali e collettori fognari principali, la condotta dovrà sovrappassare i manufatti, fatto salvo diversa indicazione dell Ente proprietario o del Gestore. Per ogni comparto dovrà essere previsto almeno un idrante soprassuolo UNI 70 a fini antincendio. Complessivamente dovrà essere previsto un numero di idranti tale da coprire tutti gli edifici del comparto, indicativamente essi dovranno essere pertanto posizionati ad una distanza reciproca di ca mt. 3

4 Parte Seconda SPECIFICHE TECNICHE MATERIALI Essendo l acqua potabile un prodotto destinato al consumo umano, tutti i materiali a contatto con essa non devono influenzarne le caratteristiche organolettiche, fisico-chimiche e microbiologiche; devono pertanto essere conformi a quanto prescritto dalla Circolare Ministero della Sanità n 102 del 2 dicembre 1978 e dal DM 6 aprile 2004 n 174 n elle parti applicabili. TUBAZIONI IN PE PER ACQUA (vedi scheda Tubi in PE per acqua ) Si dovranno utilizzare: - tubazioni in PE PN 16 ad elevata resistenza alla propagazione lenta della frattura, per pressioni di esercizio fino a 10 bar - tubazioni in PE PN 25, per pressioni di esercizio superiori a 10 bar In alternativa ai tubi in PE è consentito l utilizzo dei tubi multistrato conformi alla scheda Tubi multistrato per acqua e dei relativi raccordi. TUBO IN ACCIAIO PER ACQUEDOTTO RIVESTITO ESTERNAMENTE IN PE E INTERNAMENTE IN MALTA CEMENTIZIA (vedi scheda Tubi in acciaio per acqua ) TUBAZIONI IN ACCIAIO INOX Da utilizzare per eventuali tratti di allacciamenti a vista (in androni, cantine, ecc.). Tubazioni in acciaio inox del tipo 316L, idonee per acque potabili. Pezzi speciali (curve, tee, 4 vie, manicotti, nippli, riduzioni, tappi) in acciaio inox, idonei per pressioni fino a 10 bar, giunzioni filettate. TUBI IN GHISA SFEROIDALE (vedi scheda Tubi in ghisa per acqua ) TUBI IN PVC (vedi scheda Tubi in PVC ) (vedi scheda Saracinesche ) SARACINESCHE A CUNEO GOMMATO RACCORDI A COMPRESSIONE PER PE 1. Raccordi a compressione in propilene per la giunzione meccanica di tubi in PE e/o per il collegamento di queste tubazioni a terminali filettati o flangiati, PN 16, conformi alla norme UNI e ISO specifiche per i materiali e la componentistica, idonei per acqua potabile, costituiti da 4

5 ghiera, corpo, anello di graffaggio, anello di rinforzo, bussola di bloccaggio, guarnizione ad O- ring. 2. In alternativa è ammesso l utilizzo di raccordi in ottone OT 58 UNI 5705 conformi alla norma UNI 5035 per utilizzo idraulico per impianti esterni e interrati, idonei per acqua potabile, di tipo pesante, PN 16, realizzati mediante stampaggio a caldo e successiva lavorazione meccanica, filettatura passo gas (filetto femmina ISO 228/1 e maschio ISO 7). Il materiale dovrà avere buone caratteristiche di: - resistenza alla corrosione riguardo a correnti vaganti e terreno acido - resistenza all aggressione di ipoclorito di sodio e biossido di cloro I giunti e i raccordi a compressione in ottone per tubazioni in PE dovranno essere completi di ghiera di tenuta, guarnizione con OR. Per i pezzi di raccordo con tubazioni metalliche, sia M che F, il filetto dovrà essere di ottone nichelato. (vedi scheda Giunti universali ) BIGIUNTO UNIVERSALE AD AMPIO RANGE MONOGIUNTO FLANGIATO AD AMPIO RANGE RACCORDI E PEZZI SPECIALI IN GHISA (vedi scheda Raccordi in ghisa per acqua ) Nei terminali flangiati la corona circolare di appoggio della guarnizione dovrà avere dimensione tale da non provocare la deformazione o lo schiacciamento della guarnizione durante la posa; comunque lo spessore di questa corona non sarà inferiore a 2,5 cm; la corona dovrà essere completa di scanalature per favorire la tenuta. Nei pezzi speciali con estremità a bicchiere il bicchiere dovrà consentire piccoli spostamenti assiali e angolari senza che venga meno la perfetta tenuta qualunque sia la pressione di esercizio da 0 a 16 atmosfere. Il pezzo dovrà essere completo di idonea guarnizione. Le flange dei raccordi devono essere di tipo orientabile con risalto di tenuta a gradino secondo UNI EN e 3 rigature concentriche a profilo semicircolare (raggio circa 1 mm). CHIUSINI IN GHISA SFEROIDALE (vedi scheda Chiusini ) I chiusini posati in aree verdi, aree di parcheggio e marciapiedi dovranno essere di classe non inferiore a B 125. Quelli posati in sede stradale dovranno essere di classe non inferiore a D 400. Basamento per chiusini, dimensioni min. 20 x 20 cm, in cls vibrocompresso, Rck 350, con foro interno per passaggio chiave di manovra 5

6 Parte Terza MODALITA' DI POSA IN OPERA 1) MANO D OPERA La mano d opera da impiegare nell esecuzione delle opere dovrà essere la necessaria professionalità e competenza in base al lavoro per il quale viene impiegata. La mano d opera per i processi speciali dovrà essere opportunamente qualificata secondo la normativa applicabile. Ove sono previsti interventi sulle condotte in cemento-amianto, l Impresa esecutrice dovrà avere almeno n 1 tecnico e n 2 operatori abilitati (a s eguito di frequenza di apposito corso e superamento di apposito esame) alla gestione delle operazioni di bonifica, rimozione e smaltimento dell amianto conformemente alla Normativa della Regione Emilia Romagna, alla Legge 257/92 e al DPR 8/8/94. Per quanto riguarda i processi di saldatura si rimanda ai paragrafi seguenti. La mano d opera dovrà essere provvista di tutte le attrezzature necessarie all esecuzione dei lavori e di idonei DPI. 2) QUALIFICA DEI SALDATORI E DEI PROCEDIMENTI DI SALDATURA 2.1 QUALIFICA DEI SALDATORI Per l'esecuzione delle saldature, l'impresa dovrà impiegare solamente saldatori qualificati e la qualifica dovrà risultare da apposita certificazione. Ciascun saldatore adibito a lavori di prefabbricazione o montaggio di tubazioni dovrà essere munito ed avere sempre con sé, il patentino di qualifica, con fotografia, in cui sia riportato quanto segue: Generalità del saldatore; Data di qualifica; Ente che ha rilasciato la qualifica; Materiali di apporto per cui la qualifica è valida; Campo di spessori per cui la qualifica è valida; Firma del saldatore. I saldatori dovranno essere qualificati, secondo le norme vigenti in materia, dall'istituto Italiano della Saldatura o da altri Enti ufficiali. La certificazione dovrà essere in corso di validità. Il campo di validità della qualificazione risulterà conforme: al punto 6 della Norma UNI EN 287/1 per le tubazioni in acciaio; alla norma UNI 9737 per le tubazioni in polietilene. Il Gestore si riserva di richiedere all Impresa esecutrice che i saldatori effettuino dei saggi di saldatura preliminari presso i propri stabilimenti, da sottoporre a successivi controlli non distruttivi e/o distruttivi. Qualora vi siano elementi oggettivi che attestino una scarsa professionalità di un saldatore, come l esito negativo di una serie di prove sulle saldature, il Gestore può richiedere alla Direzione Lavori di far allontanare quel saldatore, e si riserva di non prendere in carico i tratti di rete in cui quel saldatore ha operato. 2.2 QUALIFICA DEI PROCEDIMENTI DI SALDATURA Tubazioni in acciaio 6

7 Le tubazioni e le strutture in carpenteria in acciaio che per caratteristiche costruttive e funzionali necessitano di collaudo finale obbligano l Impresa alla realizzazione di saldature con le specifiche e le qualificazioni riportate nelle seguenti Norme di riferimento: UNI EN ISO Specificazione e qualificazione delle procedure di saldature per materiali metallici - Regole generali; UNI EN ISO Specificazione e qualificazione delle procedure di saldature per materiali metallici - Specificazione della procedura di saldatura Parte 1 - saldatura ad arco; UNI EN ISO Specificazione e qualificazione delle procedure di saldature per materiali metallici - Prove di qualificazione della procedura di saldatura. Parte 1 - saldatura ad arco di acciai. L'Impresa, prima dell'inizio dei lavori, deve presentare alla Committente, per approvazione, la Procedura di Saldatura (WPS - Welding Procedure Specification) che deve contenere le seguenti informazioni: Processo di saldatura Indicazioni sul materiale d'apporto Posizione di saldatura Preriscaldo Indicazione sull'eventuale tipo di gas utilizzato Caratteristiche elettriche Tecnica di saldatura Trattamento termico La documentazione dovrà essere completata dai risultati di prove, distruttive e non distruttive, effettuate sul giunto campione, e superate con esito positivo Tubazioni in polietilene Le tubazioni in polietilene che per caratteristiche costruttive e funzionali necessitano di collaudo finale obbligano l Impresa alla realizzazione di saldature con le specifiche e le qualificazioni riportate nelle seguenti Norme di riferimento: Norme di riferimento: UNI Processo di saldatura ad elementi termici per contatto di giunti testa a testa di tubi e/o raccordi di polietilene per il trasporto di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione; UNI Processo di saldatura per elettrofusione di tubi e/o raccordi in polietilene per il trasporto di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione. 2.3 IDENTIFICAZIONE DELLA SALDATURA Prima dell'inizio dei lavori, l'impresa consegnerà l'elenco dei saldatori che verranno impiegati. Tale elenco sarà completo dell identificazione (codice numerico univoco) del saldatore e delle indicazioni dei procedimenti di saldatura per i quali è qualificato. Ogni saldatore, in vicinanza delle saldature, imprimerà sul tubo il proprio numero di punzone ovvero applicherà sul rivestimento (zona non soggetta alla lavorazione di completamento del rivestimento) una targhetta in materiale plastico con su riportata, con inchiostro indelebile, la propria identificazione, fissata alla tubazione mediante nastro adesivo siliconico-telato (la targhetta può essere coperta anche interamente); in alternativa l Impresa potrà consegnare un rapportino con le lunghezze progressive (sviluppo assonometrico) di posa della tubazione in cui evidenzierà per ogni saldatura il saldatore impiegato. Le saldature effettuate da saldatori privi della necessaria abilitazione dovranno essere eliminate e rifatte a spese dell'impresa. 7

8 3) UBICAZIONE DELLE CONDOTTE La profondità di posa delle condotte, intesa come distanza tra l'estradosso della condotta e il piano finito, dovrà essere in ogni punto non inferiore a 1,00 mt. Qualora durante le lavorazioni detta profondità non possa essere garantita dovranno essere presi accordi col personale del gestore addetto all Alta sorveglianza per valutare la realizzazione di idonee protezioni atte ad evitare deformazioni e/o rotture delle condotte per il transito e le operazioni dei mezzi di cantiere e/o del successivo traffico stradale (es.: beole in cls). In caso di sottopassi di reti fognarie, sottoservizi protetti da getti in cls, o altri sottoservizi di notevole estensione, la tubazione dovrà essere inserita in un tubo guaina di PVC per acquedotto UNI 1452 o di acciaio, di diametro sufficiente a garantirne la sfilabilità in caso di interventi di manutenzione. 4) POSA IN OPERA TUBI ACCIAIO GIUNZIONI SALDATE La saldatura dei tubi dovrà essere eseguita ove possibile fuori la trincea di scavo, e dovrà essere conforme a quanto previsto dalla WPS relativa. Le estremità da saldare (testate) dei tubi, nonché valvole e dei pezzi speciali delle saranno accuratamente ripulite sia esternamente che internamente al fine di eliminare ogni traccia di bitumi, vernici, ed altri eventuali elementi che possono disturbare o danneggiare le operazioni di accoppiamento e saldatura. Ultimata la posa del manicotto in PE termorestringente, dovrà essere effettuato il controllo dell efficacia dell isolamento, come meglio illustrato al punto relativo. Fatto salvo quanto prescritto dall Ente Proprietario/Gestore delle strade e dei terreni, di norma i tubi dovranno essere collocati in opera non direttamente sul fondo dello scavo ma con interposizione di apposito letto di sabbia, con granulometria non superiore a 5 mm, dell'altezza minima di cm 10, formante una culla che abbracci tutto il tubo e sia estesa per tutta la larghezza e lunghezza dello scavo. Una volta posato, il tubo stesso sarà avvolto con sabbia di medesime caratteristiche, perfettamente costipata meccanicamente in strati non superiori a 20 cm, per un altezza di almeno 20 cm sopra la generatrice. In casi particolari, in particolare nel caso di posa di condotte in zone ad elevata pendenza, il letto di sabbia dovrà essere interrotto ogni mt dalla posa di lenti di argilla vagliata al fine di evitare la formazione di canali di di scorrimento dell acqua di infiltrazione attorno alla tubazione. La tubazione dovrà essere posata nello scavo con l'ausilio di adeguate attrezzature e mezzi d'opera, onde evitare deformazioni plastiche delle tubazioni e guasti al loro rivestimento o superficie esterna, in modo che il tubo appoggi lungo tutta la giacitura inferiore In caso di eventuali ostacoli del sottosuolo, quali servizi esistenti, la condotta non dovrà essere posata a contatto con gli altri sottoservizi né dovrà essere forzatamente curvata, pertanto ove necessario dovranno essere utilizzati idonei pezzi speciali, in particolare curve a 45 e a 90, al fine di oltrepassare gli ostacoli. Sopra la condotta, all altezza di almeno cm da essa, per tutta la lunghezza, andrà posato un nastro segnalatore in polietilene. Ogni tratto di condotta deve essere disposto in modo che l'asse del tubo unisca in uniforme pendenza i diversi punti all'uopo fissati con appositi picchetti, in modo da corrispondere esattamente all'andamento planimetrico ed altimetrico stabilito nella planimetria e nei profili di progetto. Per la rettifica dell'asse delle tubazioni è proibito l'impiego di pezzi di pietra sotto i tubi, e dovranno invece impiegarsi adeguate rincalzature di terra sciolta od altre materie minute incoerenti. Lo strato di riempimento dello scavo direttamente a contatto con il tubo non deve contenere pietre od altri materiali che possano comunque trasmettere, concentrato in singoli punti, il carico sovrastante. L Impresa dovrà avere cura di impedire, mediante opportune arginature e deviazioni, che gli scavi siano invasi dalle acque piovane e/o di falda e dovrà parimenti evitare, con parziali rinterri eseguiti 8

9 a tempo debito, che verificandosi, nonostante ogni precauzione, l'inondazione degli scavi, le condotte possano essere sollevate dalle acque per galleggiamento. E' vietato chiudere le testate dei tubi, durante le ore di sospensione del lavoro, con tamponi di stracci ma è obbligatorio l'uso di tappi meccanici che garantiscano la perfetta tenuta. Tali tappi debbono essere rimossi solo alla ripresa del lavoro. Per tutte le giunzioni in linea il ripristino del rivestimento dovrà avvenire mediante guaina termorestringente. Essa dovrà avere larghezza sufficiente da sovrapporsi a fine posa per almeno 10 cm al rivestimento esistente. Dovrà essere scaldata procedendo dal centro verso i lati per minimizzare la formazione di cavità. Per le giunzioni dei pezzi speciali quali curve, derivazioni, riduzioni o Y di presa, la guaina termo restringente può essere sostituita dalla posa di nastro a freddo autoamalgamante. Il nastro dovrà essere applicato in conformità alle istruzioni del fabbricante. In ogni caso esso dovrà essere mantenuto sempre in tensione; le spire dovranno essere sovrapposte del 50% e il nastro dovrà sovrapporsi per almeno 5 cm sulla parte già rivestita in polietilene. Il ripristino del rivestimento dovrà essere compatto, esente da bolle e dovrà, in ogni punto, risultare di spessore superiore a 2 mm.. 5) POSA IN OPERA TUBI ACCIAIO GIUNZIONI FILETTATE Qualora le condotte di allacciamento attraversino locali interni (ad es. nel caso di utenze particolarmente numerose, le tubazioni a vista saranno in acciaio inox con giunzioni filettate. E consentita la formazione di curve a freddo, eseguite con apposita attrezzatura e con angoli minori di 45 gradi e raggio di curvatura R >= 10 DN fino a DN 50, R >= 38 DN oltre. Le tubazioni dovranno essere posate su zanche di sostegno in quantità sufficienti (minimo una ogni 2,5 metri), in modo da distanziare le tubazioni di circa 2 cm dal muro. Il materiale di tenuta delle giunzioni filettate delle condotte acqua dovrà essere la canapa, insieme a idonea pasta sigillante. 6) POSA IN OPERA TUBI PVC / GHISA SFEROIDALE GIUNTI A BICCHIERE Le tubazioni in PVC / ghisa sferoidale verranno posate previa verifica dell integrità e pulizia accurata delle teste dei tubi e lubrificazione con idonea pasta lubrificante. L infilaggio della tubazione in PVC avverrà a mano; sia per il PVC che per la ghisa il tubo dovrà essere infilato con la massima attenzione onde evitare danneggiamenti delle tubazioni; il tubo sarà infilato nel bicchiere fino alla linea di riferimento. Fatto salvo quanto prescritto dall Ente Proprietario/Gestore delle strade e dei terreni, di norma i tubi dovranno essere collocati in opera non direttamente sul fondo dello scavo ma con interposizione di apposito letto di sabbia, con granulometria non superiore a 5 mm, dell'altezza minima di cm 10, formante una culla che abbracci tutto il tubo e sia estesa per tutta la larghezza e lunghezza dello scavo. Una volta posato, il tubo stesso sarà avvolto con sabbia di medesime caratteristiche, perfettamente costipata meccanicamente in strati non superiori a 20 cm, per un altezza di almeno 20 cm sopra la generatrice. In casi particolari, in particolare nel caso di posa di condotte in zone ad elevata pendenza, il letto di sabbia dovrà essere interrotto ogni mt dalla posa di lenti di argilla vagliata al fine di evitare la formazione di canali di di scorrimento dell acqua di infiltrazione attorno alla tubazione. La tubazione dovrà essere posata nello scavo con l'ausilio di adeguate attrezzature e mezzi d'opera, onde evitare deformazioni plastiche delle tubazioni e guasti al loro rivestimento o superficie esterna, in modo che il tubo appoggi lungo tutta la giacitura inferiore In caso di eventuali ostacoli del sottosuolo, quali servizi esistenti, la condotta non dovrà essere posata a contatto con gli altri sottoservizi né dovrà essere forzatamente curvata, pertanto ove necessario dovranno essere utilizzati idonei pezzi speciali, in particolare curve a 45 e a 90, al fine di oltrepassare gli ostacoli. Sopra la condotta, all altezza di almeno cm da essa, per tutta la lunghezza, andrà posato un nastro segnalatore in polietilene. 9

10 Ogni tratto di condotta deve essere disposto in modo che l'asse del tubo unisca in uniforme pendenza i diversi punti all'uopo fissati con appositi picchetti, in modo da corrispondere esattamente all'andamento planimetrico ed altimetrico stabilito nella planimetria e nei profili di progetto. Per la rettifica dell'asse delle tubazioni è proibito l'impiego di pezzi di pietra sotto i tubi, e dovranno invece impiegarsi adeguate rincalzature di terra sciolta od altre materie minute incoerenti. Lo strato di riempimento dello scavo direttamente a contatto con il tubo non deve contenere pietre od altri materiali che possano comunque trasmettere, concentrato in singoli punti, il carico sovrastante. L Impresa dovrà avere cura di impedire, mediante opportune arginature e deviazioni, che gli scavi siano invasi dalle acque piovane e/o di falda e dovrà parimenti evitare, con parziali rinterri eseguiti a tempo debito, che verificandosi, nonostante ogni precauzione, l'inondazione degli scavi, le condotte possano essere sollevate dalle acque per galleggiamento. E' vietato chiudere le testate dei tubi, durante le ore di sospensione del lavoro, con tamponi di stracci ma è obbligatorio l'uso di tappi meccanici che garantiscano la perfetta tenuta. Tali tappi debbono essere rimossi solo alla ripresa del lavoro. 7) POSA IN OPERA TUBI PE I collegamenti dei tubi in PE per acquedotti potranno avvenire mediante giunzioni saldate testa a testa o mediante manicotto elettrosaldabile o mediante giunzioni metalliche di collegamento. Di norma i collegamenti saranno di tipo meccanico. L Impresa esecutrice può proporre di eseguire i collegamenti saldati, la proposta dovrà essere approvata dal tecnico incaricato dell Alta Sorveglianza. In aree con presenza di movimenti franosi i collegamenti saranno a saldare. Le estremità (testate) saranno ripulite al fine di eliminare ogni traccia di bitumi, vernici, ed altri eventuali elementi che possono disturbare o danneggiare le operazioni di accoppiamento. Le valvole ed i pezzi speciali saranno accuratamente puliti sia esternamente che internamente limitatamente alle superfici esposte. Per giunzioni saldate: Dovranno essere eliminate le ovalizzazioni delle teste con macchina saldatrice con ganasce. Le saldature dovranno essere eseguite secondo le indicazioni contenute nelle pubblicazioni IIP relative (n. 7 per gasdotti e n. 10 per acquedotti). La saldatura dei tubi dovrà essere eseguita ove possibile fuori la trincea di scavo. Per giunzioni meccaniche: I giunti saranno del tipo a compressione (vedi specifiche relative). Fatto salvo quanto prescritto dall Ente Proprietario/Gestore delle strade e dei terreni, di norma i tubi dovranno essere collocati in opera non direttamente sul fondo dello scavo ma con interposizione di apposito letto di sabbia, con granulometria non superiore a 5 mm, dell'altezza minima di cm 10, formante una culla che abbracci tutto il tubo e sia estesa per tutta la larghezza e lunghezza dello scavo. Una volta posato, il tubo stesso sarà avvolto con sabbia di medesime caratteristiche, perfettamente costipata meccanicamente in strati non superiori a 20 cm, per un altezza di almeno 20 cm sopra la generatrice. In casi particolari, in particolare nel caso di posa di condotte in zone ad elevata pendenza, il letto di sabbia dovrà essere interrotto ogni mt dalla posa di lenti di argilla vagliata al fine di evitare la formazione di canali di di scorrimento dell acqua di infiltrazione attorno alla tubazione. La tubazione dovrà essere posata nello scavo con l'ausilio di adeguate attrezzature e mezzi d'opera, onde evitare deformazioni plastiche delle tubazioni e guasti al loro rivestimento o superficie esterna, in modo che il tubo appoggi lungo tutta la giacitura inferiore In caso di eventuali ostacoli del sottosuolo, quali servizi esistenti, la condotta non dovrà essere posata a contatto con gli altri sottoservizi. Sopra la condotta, all altezza di almeno cm da essa, per tutta la lunghezza, andrà posato un nastro segnalatore in polietilene. 10

11 Ogni tratto di condotta deve essere disposto in modo che l'asse del tubo unisca in uniforme pendenza i diversi punti all'uopo fissati con appositi picchetti, in modo da corrispondere esattamente all'andamento planimetrico ed altimetrico stabilito nella planimetria e nei profili di progetto. Per la rettifica dell'asse delle tubazioni è proibito l'impiego di pezzi di pietra sotto i tubi, e dovranno invece impiegarsi adeguate rincalzature di terra sciolta od altre materie minute incoerenti. Lo strato di riempimento dello scavo direttamente a contatto con il tubo non deve contenere pietre od altri materiali che possano comunque trasmettere, concentrato in singoli punti, il carico sovrastante. L Impresa dovrà avere cura di impedire, mediante opportune arginature e deviazioni, che gli scavi siano invasi dalle acque piovane e/o di falda e dovrà parimenti evitare, con parziali rinterri eseguiti a tempo debito, che verificandosi, nonostante ogni precauzione, l'inondazione degli scavi, le condotte possano essere sollevate dalle acque per galleggiamento. E' vietato chiudere le testate dei tubi, durante le ore di sospensione del lavoro, con tamponi di stracci ma è obbligatorio l'uso di tappi meccanici che garantiscano la perfetta tenuta. Tali tappi debbono essere rimossi solo alla ripresa del lavoro. 8) POSA DI PALETTO SEGNATUBO Il paletto segnatubo deve essere costituito da un tronchetto di tubo DN 1 1/2 o 2 altezza 2,50-3,00 m, con targhetta in sommità con scritta segnaletica secondo le indicazioni dell Ente Gestore. Deve essere completo di plinto di fondazione in conglomerato cementizio 30x30x30 cm, e di zanche di ancoraggio al plinto. 9) POSA IN OPERA DI TUBI GUAINA I tubi guaina in PVC devono essere posati seguendo le specifiche relative alla posa di condotte di PVC per acquedotto, analogamente per quelli in PE. I tubi guaina in acciaio devono essere posati seguendo le specifiche relative alla posa di condotte in acciaio. All interno delle guaine al momento dell infilaggio del tubo vanno posati anche i collari distanziatori tipo Raci o equivalenti approvati dall Ente gestore, e ove previsto i tappi sigillanti sulle testate. 10) PROTEZIONE DELLE TUBAZIONI La protezione delle condotte contro le sollecitazioni meccaniche esterne può essere costituita da tubi di protezione di acciaio o di ghisa sferoidale, da cunicoli di calcestruzzo, da piastre di calcestruzzo armato, manufatti di prefabbricati di cemento o da altri sistemi equivalenti. La protezione dovrà essere convenientemente prolungata oltre la zona entro la quale si ritiene che possano verificarsi le sollecitazioni. 11) POSTO DI MISURA IN PALINA PER PROTEZIONE CATODICA Nel posto di misura in palina (con cassetta del tipo Conchiglia ) la palina deve essere fissata su getto di fondazione in cls di almeno 30x30x30 cm. Devono essere posati anche i foderi ed effettuati gli infilaggi dei cavi ed i collegamenti alla morsettiera e saldati i cavi sulle condotte in acciaio interrate (compreso ripristino del rivestimento isolante della condotta), dovrà inoltre essere posato l elettrodo di misura fisso Cu/CuSO4, con o senza sonda di polarizzazione, come da disegni in Allegato, ricoperto con bentonite per almeno 15 cm su ogni lato. Ove previsto dal progetto esecutivo verranno anche posati gli anodi al magnesio preventivamente bagnati con acqua, e collegati elettricamente tra di loro tramite giunti isolati. 11

12 In alternativa alla palina il Gestore può richiedere ove ritenuto opportuno la posa in opera di cassetta in vetroresina ad armadietto. LAVORAZIONI SPECIFICHE SULLE RETI IDRICHE 12) COLLEGAMENTO A CONDOTTE IDRICHE ESISTENTI In linea di principio tutti i collegamenti di nuove condotte alla rete idrica saranno eseguiti dal Gestore con oneri a carico del Soggetto Attuatore. Qualora i collegamenti vengano invece eseguiti dall Impresa esecutrice (es. lottizzazione con più connessioni alla rete esistente), essi dovranno essere eseguiti tassativamente alla presenza di personale del Gestore. Sarà cura dell Impresa esecutrice di avvisare il Gestore con adeguato anticipo della data di effettuazione dell attività. Il collegamento dovrà essere eseguito secondo una delle seguenti procedure, secondo quanto previsto dal Progetto esecutivo: 1) collegamento flangiato, ove è presente almeno una tubazione di diametro 3 o superiore, mediante posa in opera di Te in ghisa di derivazione e realizzazione di idonee giunzioni con le condotta esistente (bout, toulippe, giunti universali ); 2) collegamento filettato, nei restanti casi, mediante posa in opera di Te in ottone o in materiale plastico di derivazione e delle giunzioni con la condotta esistente (bocchettoni, giunti tipo Fip, tipo Cobre ). In tutti gli interventi che prevedano il collegamento di nuove condotte a condotte esistenti prima di iniziare l attività la Direzione Lavori dovrà concordare con il Gestore la scelta della modalità di collegamento tra quelle sopra elencate, la data per effettuare i collegamenti, e altre disposizioni specifiche, a cui l impresa dovrà obbligatoriamente attenersi. La chiusura delle valvole di intercettazione lungo le condotte esistenti e la successiva riapertura verranno effettuate da operatori Hera. 13) POSA IN OPERA DI SARACINESCA CON ASTA DI MANOVRA Lungo le condotte e gli allacciamenti interrati ove previsto dagli elaborati di progetto o prescritto dal Gestore devono essere posate saracinesche con asta di manovra, collegate alle condotte con flangiatura/filettatura come da specifiche tecniche dei tubi a cui sono collegate; le saracinesche saranno complete degli accessori atti a portare in quota la manovrabilità della valvola: oltre all asta, il tubo riparatore diam mm, completo di campana e tappo guida-asta, il tutto in PVC, e il chiusino in ghisa di tipo estendibile su blocchetto in calcestruzzo con foro centrale. 14) FORMAZIONE DI BLOCCHI DI ANCORAGGIO In corrispondenza dei punti delle condotte ove ci sono variazioni di percorso e/o di dimensione (curve, TEE, allargamenti/restringimenti ) saranno costruiti ancoraggi in calcestruzzo con le dimensioni e modalità fissate dal progetto. I blocchi dovranno essere realizzati immediatamente alla esecuzione delle giunzioni, in modo da consentire le operazioni di collaudo non appena scaduti i termini della stagionatura delle murature avanti dette. Il blocco di ancoraggio dovrà essere di conglomerato cementizio dosato a q.li 3,00 di cemento tipo 325, a forma trapezia, con le dimensioni sufficienti a contenere le spinte della condotta alla pressione max di collaudo (1,5 PN) in base a quanto previsto dalla tabella allegata alle Specifiche tecniche in funzione del tipo di condotta; devono essere posati anche spezzoni di barre di acciaio 12

13 su entrambi i lati del pezzo speciale, tra loro connessi, per garantire l ancoraggio durante il periodo di maturazione del cls. 15) REALIZZAZIONE DI DISPOSITIVO DI SFIATO Lungo le condotte stradali dovranno essere previsti dispositivi di sfiato in corrispondenza dei punti alti, fatta salva diversa indicazione del tecnico incaricato dell Alta sorveglianza. La realizzazione del dispositivo di sfiato andrà effettuata nel seguente modo: - posa di collare di presa lungo la condotta principale, con uscita diretta verso l alto, e di saracinesca di intercettazione (DN indicato da Hera), attacchi flangiati - foratura in carico della condotta come da specifiche tecniche relative - posa di eventuali prolunghe in ghisa, di terminale di sfiato e messa in funzione - posa di prolunga in cls min 40 x 40 in cui alloggiare il terminale dello sfiato, compreso lapide carrabile 16) POSA DI RIDUTTORE DI PRESSIONE Verranno posati riduttori di pressione di rete ove previsto dagli elaborati di progetto e comunque ove la pressione di rete (in condizioni statiche e/o dinamiche) superi i 7 bar. In alternativa potranno essere installati riduttori singoli nei pozzetti di utenza a monte di ogni contatore, se espressamente autorizzati dal tecnico incaricato dell Alta sorveglianza. Il progettista dovrà individuare la dimensione corretta del riduttore (e della linea di riduzione) nel rispetto dei seguenti vincoli: perdita di carico max determinata dal riduttore non superiore a 0,5 bar; portata max in transito non superiore al valore limite della tabella seguente: DN Q max (l/s) DN Q max (l/s) 50 2, ,8 65 5, ,4 80 7, ,5 I riduttori a seconda delle dimensioni avranno giunzioni filettate o flangiate (flangiatura a Norma UNI ISO 2531 con foratura standard PN 16); dovranno essere installati in posizione orizzontale. I riduttori di norma saranno ad azione diretta, con dimensioni (scartamento) conformi alle Norme ISO 5752 serie e DIN 3202, dotati di sistema di regolazione della pressione tramite la vite di comando in testa alla molla. Il gruppo di riduzione dovrà essere a doppia linea, di cui una di riserva all altra. Ogni linea sarà costituita dei seguenti elementi: a monte del riduttore: una saracinesca, un manometro con fondo scala adeguato ed un filtro a valle del riduttore: una saracinesca ed un manometro con fondo scala adeguato Dovrà inoltre essere prevista una valvola di sfiato, a monte del riduttore se la condotta sale o a valle se la condotta scende. Il gruppo di riduzione verrà installato in armadio fuori terra in acciaio inox, di dimensioni adeguate e facilmente accessibile. Ove richiesto dal tecnico dell Alta sorveglianza, l armadio dovrà essere coibentato all interno con pannelli isolanti. 17) FORMAZIONE ALLACCIAMENTO IDRICO L allacciamento idrico è costituito dai seguenti componenti: collare di presa, tipo a manicotto (tubi stradali di PVC o PEAD) o a staffa (tubi stradali in cemento amianto, acciaio, ghisa), per collegamento alla condotta stradale 13

14 saracinesca con asta di manovra, nonché accessori atti a portare in quota la manovrabilità: guaina di guida, tubo riparatore in PVC diam mm, completo di campana e tappo guida-asta, chiusino in ghisa tubo e relative curve e pezzi speciali (giunti eseguiti come da specifiche tecniche delle tubazioni relative) batteria contatori; per utenze civili la batteria sarà costituita da tante linee quante le unità immobiliari da servire, inserite in pozzetti modulari, e da un contatore condominiale inserito in una prolunga (pozzetto senza fondo) in cls. Di norma: Per allacciamenti fino a 2 la tubazione dell allacciamento sarà in PE, i raccordi saranno del tipo a compressione, le giunzioni filettate. Per allacciamenti diam. 3 o superiore la tubazione dell allacciamento sarà in PVC, i raccordi saranno in ghisa, le giunzioni flangiate. La batteria contatori verrà realizzata sul marciapiede nelle immediate vicinanze della recinzione al confine di proprietà Soluzioni alternative andranno valutate col tecnico incaricato dell Alta sorveglianza. Le intersezioni con altri servizi, sia interrati che aerei, debbono essere eseguite mantenendo distanze di rispetto conformi alle normative vigenti. Il tutto come meglio illustrato dai disegni allegati. Il pozzetto modulare deve essere posato su letto di appoggio in ghiaino; la tubazione in ingresso deve essere collegata alla tubazione di allacciamento con raccorderia analoga a quella usata per le tubazioni relative. Il pozzetto prefabbricato in cls senza fondo, deve essere realizzato a q.li 3,00 di cemento tipo 325, con letto di appoggio in ghiaino, completo di lapide carrabile in ghisa, coibentazione in materiale isolante sul fondo della lapide; la tubazione di arrivo entrerà dal terreno di fondo, senza quindi forare le pareti laterali. I pozzetti posati in aree verdi, aree di parcheggio e marciapiedi dovranno essere dotati di lapide in ghisa di classe non inferiore a B 125. Quelli posati in sede stradale dovranno avere lapide di classe non inferiore a D 400. La linea contatori per batteria acqua comprenderà una valvola di intercettazione a monte del ctr, un tronchetto filettato forato, una valvola di ritegno, una valvola di intercettazione a valle. I diametri delle lineee e dei diversi componenti sono indicati nei disegni allegati. 18) SPOSTAMENTO DI PUNTO DI PRESA DI ALLACCIAMENTO Lo spostamento di punto di presa di allacciamento da vecchia a nuova condotta in esercizio, di qualsiasi materiale, dovrà essere effettuato seguendo la seguente procedura: - realizzazione della derivazione dalla condotta idrica interrata, come da specifica relativa, - posa di tratto di tubazione di collegamento della nuova derivazione all allacciamento esistente, ed esecuzione del collegamento, - demolizione di derivazione di utenza idrica interrata (smontaggio di tutti i componenti escluso il collare di presa), e inserimento di tappo di chiusura. Per l esecuzione di questi spostamenti, occorrerà avvisare preliminarmente il Gestore che procederà ad individuare gli utenti serviti dalla tubazione esistente e le posizioni dei contatori, e indicherà la data di esecuzione del collegamento; le attività di chiusura e riapertura e l apposizione degli avvisi preliminari (con un anticipo di almeno 3 giorni lavorativi) verranno effettuate dall Impresa esecutrice. 19) SOPPRESSIONE DI CONDOTTE INTERRATE DISMESSE La soppressione di tubazione idrica interrata avverrà mediante smontaggio di tutti i componenti escluso il collare di presa, e inserimento di tappo di chiusura. Occorrerà concordare preliminarmente col Gestore le modalità e la data di sospensione del servizio. 14

15 20) PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LAVORAZIONI SULLE CONDOTTE IN CEMENTO AMIANTO Nel caso in cui siano previsti interventi su tubazioni in Amianto Cemento, l'impresa dovrà impiegare idonee misure di protezione, personale adeguatamente formato, ed informato sui rischi presenti, le indicazioni impartite dagli uffici AUSL e ARPA competenti per territorio e secondo la normativa vigente (L. n. 257 del 27 marzo 1992 e s.m.i; Capo III, Titolo IX D.Lgs. 81/2008 e s.m.i; D.Lgs. 25 luglio 2006 n. 257, e s.m.i.). In particolare dovrà redigere il Piano di Lavoro in base all art. 256 del medesimo D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., da presentarsi agli Organi di Vigilanza competenti sul territorio almeno 30 gg. prima della lavorazione. Le ditte dovranno fornire l attestazione dell avvenuta approvazione del Piano stesso. Ogni intervento può essere svolto solo da operatori abilitati, a seguito di frequenza di apposito corso e superamento di apposito esame, alla gestione delle operazioni di bonifica, rimozione e smaltimento dell amianto conformemente alla Normativa della Regione Emilia Romagna, alla Legge 257/92 e al DPR 8/8/94. Il trasporto di beni contenenti amianto in matrice compatta, deve essere necessariamente eseguito da Imprese iscritte all Albo Nazionale Gestori Ambientali alla categoria 10 A Attività di bonifica di beni contenenti amianto effettuata su materiali edili contenenti amianto legato in matrice cementizia o resinoide. 21) CONTROLLO DEL RIVESTIMENTO E PROVE DI ISOLAMENTO ELETTRICO Nella costruzione della rete l Impresa esecutrice dovrà curare l'isolamento elettrico delle tubazioni in acciaio posate. In particolare dovrà eseguire: la corretta fasciatura delle giunzioni saldate onde garantire un grado di isolamento superiore a 15 KV, l'inserzione del materiale isolante negli eventuali incroci o vicini parallelismi con altre strutture metalliche del sottosuolo. Immediatamente prima della posa, l'impresa dovrà sistematicamente effettuare su tutto il rivestimento delle condotte, un controllo mediante un rilevatore a scintilla (detector) munito di spazzola di tipo appropriato per individuare l'eventuale presenza di danni quali sfogliature, ammaccature, incisioni, craterizzazioni o simili. La tensione di prova sarà pari a circa 3000 Volt per mm di spessore dei rivestimento, ma non dovrà mai avere un valore inferiore a Volt. Qualora venissero riscontrati dei difetti sul rivestimento o vi fossero parti del rivestimento danneggiato, l Impresa dovrà eseguire a sue spese tutti i necessari lavori di riparazione al fine di ottenere una perfetta efficienza dei rivestimento stesso. Ad impianto completato, allorquando la condotta sia stata reinterrata in tutte le sue parti, l Impresa esecutrice dovrà contattare i tecnici del Gestore i quali provvederanno ad eseguire la misura della corrente assorbita per mantenere il potenziale reale (Voff) della tubazione ad un valore uguale od inferiore a -1 V (elettrodo di riferimento Cu/CuSO 4 ). Questa non potrà essere superiore a 0,5 ma/m 2. Inoltre si dovrà misurare la resistenza di isolamento verso terra, la quale non potrà essere inferiore a Ohm*m 2. Nel caso in cui la verifica dell isolamento verso terra dia esito negativo (valori di Rs inferiori a Ohm*m 2, e corrente dispersa superiore a 0,5 ma/m 2 ) l Impresa è tenuto ad adottare, a sue spese, tutti i provvedimenti atti ad individuare e correggere i difetti di isolamento. In corrispondenza di attraversamenti o parallelismi con linee ferroviarie, o tranviarie, per cui sia stato imposto l adozione di una guaina protettiva alle condotte, si dovrà verificare che la resistenza di isolamento fra tubo e camicia sia superiore o uguale a 1 MOhm. Tale misura va rilevata prima di avere effettuato il collegamento del tratto in attraversamento alla condotta, nonché prima di effettuare i rinterri. 22) ANALISI DI POTABILITA 15

16 I lavori di realizzazione di tubazioni per acqua potabile si intenderanno completati soltanto dopo il raggiungimento di esito favorevole delle risultanze delle pre-analisi di potabilità, realizzate dai tecnici del Soggetto attuatore. L Impresa, durante i lavori di posa delle condotte, deve mantenere le stesse perfettamente pulite e lavate, ed adottare tutte le cautele necessarie ad evitare l ingresso di sostanze o corpi estranei al loro interno. 23) CONTROLLI DA ESEGUIRE SULLE CONDOTTE IDRICHE A FINE LAVORI Oltre alle verifiche di cui al punto precedente, sulle reti realizzate a fine lavori dovrà essere effettuata la prova di tenuta a pressione. In aggiunta a quanto previsto dal Capitolato Speciale d Appalto e a eventuali disposizioni del Direttore dei Lavori, l Impresa esecutrice dovrà attenersi alle prescrizioni sotto riportate. Gli strumenti registratori utilizzati per le prove dovranno avere fondo scala compatibile con le pressioni di prova (cioè pressioni comprese tra il 25% ed il 75% del fondo scala). Il tecnico incaricato dell Alta sorveglianza dovrà attestare la corretta esecuzione della prova di tenuta mediante apposizione di firma sulla carta diagrammale, in aggiunta a quella degli altri soggetti responsabili (Impresa esecutrice, D.L., ). Eventuali varianti alle modalità della prova di tenuta, se giustificate da eccezionali e particolari situazioni locali, potranno essere concesse, e dovranno risultare da apposito accordo per iscritto controfirmato dalle parti. La prova riguarderà contemporaneamente condotte stradali ed allacciamenti di utenza, con le pressioni e i tempi indicati di seguito. Le prove di tenuta dovranno corrispondere ai parametri fissati dal D.M. 12/12/1985, dal D.M. n del 23/02/1971 (Norme tecniche per gli attraversamenti e parallelismi di tubazioni e canali, convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto). Il riempimento della condotta dovrà avvenire dal punto più basso. Durante il riempimento dovranno essere tenuti aperti gli sfiati in modo che nella condotta non rimangano bolle d aria; in tale fase si allenteranno anche i premistoppa delle saracinesche per scaricare l aria che si imprigiona nei corpi delle valvole. A riempimento avvenuto si metterà in pressione la condotta utilizzando una pompa di adeguata potenza. Prima della prova di tenuta la pressione in rete dovrà essere portata ad un valore di 1,5 volte la pressione di prova per circa 15 minuti, al fine di favorire l assestamento delle giunzioni e degli ancoraggi. Detto valore di pressione potrà essere ridotto in presenza di situazioni particolari, su disposizione del tecnico di Alta sorveglianza. Le indicazioni che seguono sono da intendersi per linee da realizzarsi in aree di campagna o luoghi ove non sussistono vincoli o disposizioni che prescrivono la chiusura progressiva e immediata degli scavi, quindi di norma per tutti i tratti di condotta posati all interno del comparto. Per le altre aree (strade, piazze, aree pubbliche, ecc.) nelle quali esista l obbligo di chiusura progressiva degli scavi, le prove di tenuta saranno effettuate in assenza della verifica visiva dei giunti. Il tecnico di Alta sorveglianza potrà richiedere in casi particolari (es.: dubbi sulle modalità di posa, incertezze sull effettiva pressione di esercizio) valori della pressione di prova superiori rispetto a quelli sotto indicati, in ogni caso inferiori o uguali a quelli della pressione nominale delle tubazioni e dei giunti. La buona riuscita della prova sarà dimostrata dai concordi risultati dell esame dei giunti e del grafico del manometro registratore. In particolare, non potrà essere convalidata una prova in base alle sole indicazioni, ancorché buone, del manometro registratore, senza che sia stata effettuata la completa ispezione dei giunti. Prove di tenuta delle condotte in ghisa sferoidale La prova viene eseguita a giunti scoperti, con acqua alla pressione di 10 bar per 2 ore e sarà ritenuta valida se: 16

17 L - dall esame a vista dei giunti non risultino perdite; - l andamento del diagramma di registrazione della pressione non comporti variazioni superiori di ± 0,35 bar; - la quantità di acqua da immettere in condotta dopo la durata della prova in pressione per riportarla al valore iniziale sia inferiore a quella determinata dalla formula seguente: Dove: S D P = 2 * * * L = volume ammissibile di acqua in litri S = lunghezza tratta in metri D = diametro tubazione in mm. P = pressione di collaudo in bar Le condotte non saranno collaudate positivamente se non sono verificate tutte le condizioni sopra riportate. Prove di tenuta delle condotte in PVC rigido non plastificato La prova viene eseguita a giunti scoperti, su tratte di lunghezza stabilita dalla Direzione Lavori, con acqua alla pressione di prova pari a 1,5 volte la pressione di esercizio per 2 ore e sarà ritenuta valida se: - dall esame a vista dei giunti non risultino perdite; - la quantità di acqua da immettere in condotta dopo la durata della prova in pressione per riportarla al valore iniziale sia inferiore a quella determinata dalla formula seguente: Dove: S * D * P L = volume ammissibile di acqua in litri L = 2* S = lunghezza tratta in metri D = diametro tubazione in mm. P = pressione di collaudo in bar Le condotte non saranno collaudate positivamente se non sono verificate tutte le condizioni sopra riportate. Prove di tenuta delle condotte in PEAD La prova di tenuta delle condotte prementi in PEAD va eseguita secondo le indicazioni contenute al punto 15 della norma UNI La norma stabilisce che la prova può essere fatta per tratti che non superino la lunghezza di 800 metri e la pressione di inzio collaudo (STP) sia calcolata sulla base della pressione massima di progetto (MDP) che coincide con la pressione massima operativa del sistema (MOP). Nel calcolo non si tiene in considerazione il valore del colpo d ariete. Il verbale di collaudo dovrà contenere almeno quanto previsto dalla sopra citata norma al punto Per casi eccezionali, tali ritenuti discrezionalmente dalla DL, potrà essere consentito il collaudo ad una pressione massima pari a 1,5 volte la pressione di esercizio. Il collaudo sarà, considerato favorevole se ad avvenuta stabilizzazione delle condizioni di prova la pressione si è mantenuta costante, a meno delle variazioni dovute all'influenza della temperatura, per almeno 24 ore. Prove di tenuta delle condotte in acciaio La prova viene eseguita con acqua alla pressione di 1,5 volte la pressione di esercizio, da misurarsi con manografo registratore nel punto a minore quota del profilo. Il collaudo delle condotte avrà inizio 24 ore dopo aver raggiunto il valore stabile della pressione di prova richiesta. Il collaudo sarà, considerato favorevole se ad avvenuta stabilizzazione delle condizioni di prova la pressione si è mantenuta costante, a meno delle variazioni dovute all'influenza della temperatura, per almeno 12 ore. Le condotte non saranno collaudate positivamente se non sono verificate tutte le condizioni sopra riportate. 17

1.3 RETE ACQUEDOTTISTICA CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA

1.3 RETE ACQUEDOTTISTICA CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA 1.3 RETE ACQUEDOTTISTICA CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA HERA s.p.a. SOT MODENA Via Cesare Razzaboni 80 SERVIZIO ENERGIA E CICLO IDRICO Aggiornamento settembre 2012 SPECIFICHE MATERIALI Materiali per

Dettagli

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE (rev. 20140217) 1. Prima dell installazione deve essere verificata l idoneità tecnica del suolo dal punto di vista strutturale, eventuali

Dettagli

RELAZIONE TECNICA VV.F

RELAZIONE TECNICA VV.F VAR. MET.: DERIVAZ. PER MARATEA DN 250 (10 ) - 75 bar L = 508 m RELAZIONE TECNICA VV.F 3 Nov. 12 Emissione per permessi con inserita P.E. Faragasso Lupinacci Barci 2 Giu. 12 Variato tracciato Inserita

Dettagli

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le

Dettagli

Disposizioni Tecniche

Disposizioni Tecniche Disposizioni Tecniche Revisione n.05 del 30/12/2011 Approvate dall A.A.T.O. n.1 Toscana Nord con deliberazione n.20 del 06/12/2011 In vigore dal 1 gennaio 2012 Pagina 1 di 24 INDICE SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA_IMPIANTO GAS METANO

RELAZIONE TECNICA_IMPIANTO GAS METANO RELAZIONE TECNICA_IMPIANTO GAS METANO Il gas metano sarà addotto, per ogni piano, con tubazione come le tavole allegate mostrano esterne al fabbricato e ad esso ancorate a vista. La rete principale sarà

Dettagli

TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per Fognatura con rete di rinforzo Per drenaggio

TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per Fognatura con rete di rinforzo Per drenaggio Listino Prezzi DEPOSITO DI BARI 70027 PALO DEL COLLE BARI - S.S. 96 Km. 113+200 TEL. 080 627580 - FAX 080 629648 e-mail: appa.commerciale@tiscali.it www.appartubi.it TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta

Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 25,14 m (22 m dritto - 3,14m

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

Salto di quota presso in canale principale. Salto di quota presso l ingresso laterale

Salto di quota presso in canale principale. Salto di quota presso l ingresso laterale SALTI DI QUOTA ESTERNI PFEIFENKOPF Pfeifenkopf, salto di quota esterno al pozzetto in polietilene per pozzetti di canalizzazione e di pompe, è costituito da una camera di raccolta con un muro rinforzato

Dettagli

OPERE DI URBANIZZAZIONE

OPERE DI URBANIZZAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE REALIZZAZIONE DELLE RETI E/O IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE IDRICA E FOGNARIA 8 Piano stradale 7 3 4 2 6 5 4 3 2 SERVIZIO TECNICO Ing. Giovanni Sala DIRETTORE TECNICO Ing. Luca Comitti

Dettagli

ELENCO PREZZI STANDARD ALLEGATO ALLA BOZZA DI CONVENZIONE

ELENCO PREZZI STANDARD ALLEGATO ALLA BOZZA DI CONVENZIONE ELENCO PREZZI STANDARD ALLEGATO ALLA BOZZA DI CONVENZIONE DEFINIZIONI CLIENTE FINALE Persona fisica o giuridica che acquista gas naturale per uso proprio CODICE DI RETE codice contenente regole e modalità

Dettagli

RETI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS METANO DOTT. ING. MARIA VINCENZA SACCONE

RETI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS METANO DOTT. ING. MARIA VINCENZA SACCONE RETI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS METANO DOTT. ING. MARIA VINCENZA SACCONE LE DISPOSIZIONI NORMATIVE PRINCIPALI Legge 1083 del 6/12/1971 Norme per la sicurezza dell impiego del gas comb.le Decreto Ministeriale

Dettagli

Lotti & Partners Studio Tecnico Associato

Lotti & Partners Studio Tecnico Associato P.IVAc.F 02095600397 / +390544404262 +393393051205 RELAZIONE TECNICA La presente domanda di Permesso di Costruire ha per oggetto l esecuzione delle Opere di Urbanizzazione in attuazione del Piano Particolareggiato

Dettagli

Pozzetti fognatura EDILIZIA DRENAGGIO SUOLO FOGNATURA VENTILAZIONE SCARICO IDROSANITARIO. Pozzetti fognatura

Pozzetti fognatura EDILIZIA DRENAGGIO SUOLO FOGNATURA VENTILAZIONE SCARICO IDROSANITARIO. Pozzetti fognatura VENTILAZIONE CARICO IDROANITARIO DRENAGGIO UOLO FOGNATURA EDILIZIA Pozzetti fognatura 2015 91 Pozzetti fognatura Autoportanti, ottima tenuta idraulica, durabilità nel tempo ettori di utilizzo I Pozzetti

Dettagli

OGGETTO: INFORMAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE GESTITI. Criteri adottati per il dimensionamento e la verifica dell assetto distributivo

OGGETTO: INFORMAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE GESTITI. Criteri adottati per il dimensionamento e la verifica dell assetto distributivo OGGETTO: INFORMAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE GESTITI Criteri adottati per il dimensionamento e la verifica dell assetto distributivo Punti di consegna (cabine RE.MI): o D.M. 16.04.2008

Dettagli

(IMP) FOGNATURA. e poiché in base alla seconda relazione di Bazin: dato che: si ha che: nel caso di pendenza i = 1% = 0,01 si riduce a:

(IMP) FOGNATURA. e poiché in base alla seconda relazione di Bazin: dato che: si ha che: nel caso di pendenza i = 1% = 0,01 si riduce a: (IMP) FOGNATURA Il tubo PE a.d. è particolarmente indicato per la realizzazione di impianti di scarico in edifici civili ed industriali, oppure in terreni particolarmente instabili dove altri materiali

Dettagli

Specifiche tecniche Fornitura Tubazioni Gas Acqua

Specifiche tecniche Fornitura Tubazioni Gas Acqua Pag 1 di 8 Specifiche tecniche Fornitura Tubazioni Gas Acqua Pag 2 di 8 OGGETTO DELLA FORNITURA Il presente capitolato disciplina la fornitura di tubazioni in acciaio per la costruzione delle reti ed allacci

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

HERA s.p.a. SOT MODENA Via Cesare Razzaboni 80 SERVIZIO ENERGIA E CICLO IDRICO 1.4 RETE DISTRIBUZIONE GAS METANO CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA

HERA s.p.a. SOT MODENA Via Cesare Razzaboni 80 SERVIZIO ENERGIA E CICLO IDRICO 1.4 RETE DISTRIBUZIONE GAS METANO CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA HERA s.p.a. SOT MODENA Via Cesare Razzaboni 80 SERVIZIO ENERGIA E CICLO IDRICO 1.4 RETE DISTRIBUZIONE GAS METANO CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA Aggiornamento settembre 2012 A) NORMATIVA SULLE CONDOTTE

Dettagli

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del Cortile delle Carrozze nel complesso della Venaria Reale. Il cortile attualmente è occupato da un cantiere per la sistemazione

Dettagli

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che: - all Ufficio Tecnico del Comune

Dettagli

2 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA

2 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA 1 PREMESSA La presente relazione dimensiona e verifica le opere idrauliche relative alle fontane direttamente connesse con la realizzazione delle opere di Completamento dell area adiacente alla Cascina

Dettagli

ELENCO PREZZI PRESTAZIONI ACCESSORIE PRESSO I PUNTI DI RICONSEGNA

ELENCO PREZZI PRESTAZIONI ACCESSORIE PRESSO I PUNTI DI RICONSEGNA Sede Legale P.zza Matteotti 1-06019 Umbertide tel. 0759417861 fax 0759412839 P. IVA 02617890542 ELENCO PREZZI PRESTAZIONI ACCESSORIE PRESSO I PUNTI DI RICONSEGNA ELENCO PREZZI IN VIGORE FINO AL 31/03/2007

Dettagli

Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer

Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer Derivazioni su tubi di grande diametro, come risparmiare incrementando la qualita e la sicurezza: la soluzione Georg Fischer La risposta Georg Fischer ai tecnici che chiedono un risparmio in termini economici

Dettagli

COMUNE DI SERDIANA PROVINCIA DI CAGLIARI

COMUNE DI SERDIANA PROVINCIA DI CAGLIARI COMUNE DI SERDIANA PROVINCIA DI CAGLIARI Relazione tecnica Oggetto: Progetto per la costruzione di una cabina Enel di trasformazione a 15KV/400V in elementi prefabbricati da realizzarsi nel terreno sito

Dettagli

Riferimenti NORMATIVI

Riferimenti NORMATIVI REALIZZAZIONE DI SCALE FISSE CON PROTEZIONE NORMA UNI EN ISO 14122-4 : 2010 DISTANZA TRA LA SCALA E OSTRUZIONI PERMANENTI: La distanza tra la scala e le ostruzioni permanenti deve essere: - Di fronte alla

Dettagli

I A T R T U E T Z A Z N O G P O F Pozzetti fognatura 2013 105

I A T R T U E T Z A Z N O G P O F Pozzetti fognatura 2013 105 POZZETTI FOGNATURA Pozzetti fognatura 2013 105 Autoportanti, ottima tenuta idraulica, durabilità nel tempo Settori di utilizzo I Pozzetti Fognatura REDI fanno parte dei pezzi speciali per condotte interrate

Dettagli

Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo

Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 20,51 Superficie specchio

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IDRAULICA

RELAZIONE TECNICA IDRAULICA PIANO URBANISTICO ESECUTIVO DI INIZIATIVA PRIVATA per insediamento produttivo di nuovo impianto ad uso artigianale, produttivo e commerciale in Comune di Comacchio Loc. San Giuseppe S.S. 309 Romea Spett.le

Dettagli

Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici

Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Pulizia, manutenzione e collaudo delle reti idiriche Gli impianti idraulici prima di essere consegnati all utente devono essere ripuliti

Dettagli

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende

Dettagli

DESCRIZIONE DELLE OPERE

DESCRIZIONE DELLE OPERE PREMESSA Vengono descritte in seguito le caratteristiche principali delle opere di urbanizzazione previste dal Piano Urbanistico Attuativo Zona di Perequazione via delle Granze. La realizzazione delle

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,

Dettagli

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SCHEDA TECNICA N 25 PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8 7 E-mail:

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

Il seguente documento, predisposto dalla Commissione strutture dell Ordine degli

Il seguente documento, predisposto dalla Commissione strutture dell Ordine degli Il seguente documento, predisposto dalla Commissione strutture dell Ordine degli ingegneri della Provincia Autonoma di Trento nell anno 2012, si propone quale traccia per la stesura del Certificato di

Dettagli

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMUNE DI FERRARA, VIA BOLOGNA IN AREA CLASSIFICATA DAL PRG SOTTOZONA D 2.2 ...

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMUNE DI FERRARA, VIA BOLOGNA IN AREA CLASSIFICATA DAL PRG SOTTOZONA D 2.2 ... ... 1 INTRODUZIONE... 2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2 3 PRESCRIZIONI TECNICHE... 3 4 CALCOLO PORTATE DI PROGETTO... 3 5 VERIFICA IDRAULICA DEL COLLETTORE... 5 Pagina 1 di 6 1 INTRODUZIONE La presente

Dettagli

Collettori per circuiti del riscaldamento. Collettori per circuiti del riscaldamento.

Collettori per circuiti del riscaldamento. Collettori per circuiti del riscaldamento. Collettori per circuiti del riscaldamento I.6.2 Collettori per circuiti del riscaldamento. Tutti i componenti dei collettori del riscaldamento della SCHÜTZ sono compatibili nel modo più ottimale agli armadietti

Dettagli

DOMANDA PER NULLA OSTA

DOMANDA PER NULLA OSTA REVISIONE 05 - del 03.01.2012 Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n. 50 28922 VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente DOMANDA PER NULLA OSTA NUOVO ALLACCIAMENTO di scarichi civili alla

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI

Dettagli

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi. dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA

Dettagli

C.U.P. D61H13001010001 N ELABORATO (DOCUMENT N )

C.U.P. D61H13001010001 N ELABORATO (DOCUMENT N ) c_2014 C. I.M. M.B. Progetto esecutivo REV. DATA (DATE) REDATTO (DRWN.BY) FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT) CONTROL. (CHCK D) APPROVATO (APPR D) DESCRIZIONE (DESCRIPTION) INGEGNERIA ENERGIA - PROGETTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI COLLESALVETTI

COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI COLLESALVETTI PIANO DI LOTTIZZAZIONE COMPARTO VICARELLO SUD PROPRIETA : SOC. FONTE ALLEGRA ED ALTRI A) STRADE E PARCHEGGI 1) Preparazione dei piani di posa con rullatura del terreno. mq 3.700,00

Dettagli

IMPRESA SICURA s.r.l.

IMPRESA SICURA s.r.l. REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

IMPIANTO ANTINCENDIO

IMPIANTO ANTINCENDIO IMPIANTO ANTINCENDIO La scuola sarà dotata di impianto idrico antincendio per la protezione interna ossia la protezione contro l incendio che si ottiene mediante idranti a muro, installati in modo da consentire

Dettagli

Sistema tubo-guarnizione per. Fognatura e Scarichi Interrati LISTINO N.15

Sistema tubo-guarnizione per. Fognatura e Scarichi Interrati LISTINO N.15 Sistema tubo-guarnizione per Fognatura e Scarichi Interrati LISTINO N.15 BLU SEWER EVOLUTION Prestazioni superiori garantite dal sistema di giunzione integrato al tubo Il nuovo tubo Blu Sewer Evolution

Dettagli

Rubinetto a sfera per gas da incasso con doppia uscita

Rubinetto a sfera per gas da incasso con doppia uscita IN GAS DOPPIO IN GAS DOPPIO Rubinetto a sfera per gas da incasso con doppia uscita VALVOLA A SFERA CW 617 N UNI EN 5-4 CESTELLO DI ISPEZIONE Plastica DADI DI FISSAGGIO CW 6 N UNI EN 4 SEDI LATERALI P.T.F.E.

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

RACCORDI IN PE. - Raccordi PE elettrosaldabili. - Raccordi di transizione. - Raccordi PE stampati a saldare. - Raccordi PE formati a settori

RACCORDI IN PE. - Raccordi PE elettrosaldabili. - Raccordi di transizione. - Raccordi PE stampati a saldare. - Raccordi PE formati a settori RACCORDI IN PE Listino prezzi 01.10 REV00 in vigore dal 01.07.2010 Quality System UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n. 505 - Raccordi PE elettrosaldabili - Raccordi di transizione - Raccordi PE stampati

Dettagli

Schede tecniche e linee guida per l installazione

Schede tecniche e linee guida per l installazione Schede tecniche e linee guida per l installazione 43 Intumex RS10 - Collare tagliafuoco Generalità Intumex RS10 è un tagliafuoco per tubazioni in plastica realizzato in acciaio inossidabile vericiato a

Dettagli

Amianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica

Amianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica Amianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica Programma del Modulo Didattico La sicurezza nei Cantieri e nelle operazioni di Bonifica Allestimento del cantiere e realizzazione del confinamento;

Dettagli

V PLUS. bollitore verticale in acciaio vetrificato LE NUOVE ENERGIE PER IL CLIMA

V PLUS. bollitore verticale in acciaio vetrificato LE NUOVE ENERGIE PER IL CLIMA BOLLITORI 3.12 1.2009 V PLUS bollitore verticale in acciaio vetrificato Bollitori ad accumulo verticali in acciaio, protetti da doppia vetrificazione, dotati di serpentina di scambio ad elevata superficie

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 6 - SCUOLA N 5267-25/8 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA

Dettagli

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E La presente relazione si riferisce al progetto dell intervento pubblico in attuazione Programmi Urbani Complessi - PUC2 Sistemazione

Dettagli

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007. Futuro sostenibile SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA FOGNATURA NERA PLANIMETRIE E SEZIONI ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.dwg 1 24 Settembre 2014 Rev Data 301.17 E.T.R.A. S.p.A. - 36061 BASSANO

Dettagli

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA

CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA Città di Spinea CASA DELL ACQUA Predisposizione area impianti Progetto preliminare Elaborato UNICO Spinea, 11.10.2013 Piazza del Municipio 1 30038 Spinea (VE) Tel.

Dettagli

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA ISO 9001:2008 COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PROVINCIA DI PERUGIA D.G.R. 1136/2012 - PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA CON CAMBIO DI DESTINAZIONE D'USO E DI RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA EX CENTRALE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 6 - SCUOLA N 5269/5 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA MATERNA

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare

Dettagli

SCALA - PROVINCIA BELLUNO

SCALA - PROVINCIA BELLUNO TITOLO ELABORATO SISTEMAZIONE DELL AREA PARCHEGGIO E REALIZZAZIONE DI UN AREA ATTREZZATA PER LA SOSTA BREVE DI CAMPER IN LOCALITÀ CANDÀTEN - COMUNE DI SEDICO (BL) FASE PROGETTO ESECUTIVO ELABORATO PROGETTO

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Collettori per impianti di riscaldamento a pavimento Collettori a barra, dimensione 1

Collettori per impianti di riscaldamento a pavimento Collettori a barra, dimensione 1 Collettori per impianti di riscaldamento a pavimento Collettori a barra, dimensione 1 Scheda tecnica per 853X edizione 0207 - Set collettore a barra con gruppi otturatori di intercettazione e gruppi otturatori

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dei Lavori Pubblici. Prezzario Regionale dei lavori pubblici. Voci finite: Elenco prezzi Volume 4 bis

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dei Lavori Pubblici. Prezzario Regionale dei lavori pubblici. Voci finite: Elenco prezzi Volume 4 bis REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dei Lavori Pubblici Prezzario Regionale dei lavori pubblici Voci finite: Elenco prezzi Volume 4 bis Anno: 2008 Indice Voci finite i Indice D.0003 - INFRASTRUTTURE

Dettagli

REGIONE PUGLIA Comune di Modugno (Ba) Riqualificazione urbana di aree degradate presso il Quartiere S. Cecilia INDICE

REGIONE PUGLIA Comune di Modugno (Ba) Riqualificazione urbana di aree degradate presso il Quartiere S. Cecilia INDICE INDICE 1. OGGETTO... 2 2. SCOPO... 3 3. IMPIANTO IDRICO... 4 4.1 TUBAZIONI IMPIANTO ADDUZIONE ACQUA... 4 4. MATERIALI E PEZZI SPECIALI... 6 5. LEGGI E NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 7 1 1. OGGETTO Il presente

Dettagli

!! Linee!guida!per!la!realizzazione!di!impianti!geotermici!

!! Linee!guida!per!la!realizzazione!di!impianti!geotermici! Lineeguidaperlarealizzazionediimpiantigeotermici Durante la perforazione dovrà essere evitata qualsiasi conseguenza negativa per il suolo e sottosuolo. Dovranno essere implementate misure di sicurezza

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO COMUNE DI ODERZO PROVINCIA DI TREVISO OGGETTO: PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PUBBLICA INERENTE ALL AREA DENOMINATA EX-EUROPA SITA IN VIA DELLE GRAZIE A ODERZO in adeguamento all'app3 in Variante COMMITTENTE:

Dettagli

P i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza

P i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza Istruzione Tecnica Codice documento: IT SAFPIN 1 Pagina 1 di 7 INDICE 1.0 Scopo e campo di applicazione... 2 2.0 Documenti di riferimento... 2 3.0 Definizioni ed acronimi... 2 4.0 Gestione del presente

Dettagli

- Procedura Operativa

- Procedura Operativa INTERVENTI DI MANUTENZIONE E DI RIMOZIONE DI TUBATURE IDRICHE IN CEMENTO-AMIANTO - Procedura Operativa 1 Predisposizione dell area cantiere 2 Esecuzione dello scavo e messa allo scoperto della tubazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA FORNITURA DI ACQUA POTABILE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA FORNITURA DI ACQUA POTABILE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA FORNITURA DI ACQUA POTABILE ART. 1 Il Servizio della distribuzione dell acqua potabile, nelle zone di Aquileia ove tale servizio è in funzione, è assunto in privativa dall Amministrazione

Dettagli

MP7 UNI Strumento per la misurazione della portata H 2 O delle reti idrauliche antincendio in funzione della pressione dinamica e residua.

MP7 UNI Strumento per la misurazione della portata H 2 O delle reti idrauliche antincendio in funzione della pressione dinamica e residua. MP7 UNI Strumento per la misurazione della portata H 2 O delle reti idrauliche antincendio in funzione della pressione dinamica e residua. 9 4 6 5 7 3 8 1 2 1. Strumento base MP7 UNI 2. Attacco UNI 45

Dettagli

- K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE STANDARD PROGETTO SP - TEA - 001.

- K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE STANDARD PROGETTO SP - TEA - 001. - K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE (revisione 04) Pagina 1 di 11 INDICE Pag. PARTE K RETI FOGNARIE K.1 3 REQUISITI DEI PROGETTI DI FOGNATURE PER NUOVE

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture Piano di manutenzione della struttura dell opera.- Cap.10 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) e Circolare Esplicativa 2 febbraio 2009, 617 1. Premessa Il piano di manutenzione

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO (Allegato alla dichiarazione di conformità o all attestazione di corretta esecuzione dell impianto a gas di cui al modello I allegato alla Delibera AEEG n 40/04)

Dettagli

Piccoli serbatoi installati ognuno in una bacinella di contenimento (Materiale delle bacinelle di contenimento: acciaio o materia plastica)

Piccoli serbatoi installati ognuno in una bacinella di contenimento (Materiale delle bacinelle di contenimento: acciaio o materia plastica) KVU CCE CCA SCHEDA PER LA VERIFICA DELLE INSTALLAZIONI DI DEPOSITO COSTRUITE A NUOVO SETTEMBRE 2009 Interpretazione Alfine di assicurarsi che gli impianti per il deposito di liquidi nocivi per le acque

Dettagli

Norme per il calcolo, il collaudo e le verifiche dei serbatoi metallici sferici a pressione di

Norme per il calcolo, il collaudo e le verifiche dei serbatoi metallici sferici a pressione di Decreto Pres. Repubblica 05/08/1966 n. 961 (Gazzetta ufficiale 17/11/1966 n. 289) Norme per il calcolo, il collaudo e le verifiche dei serbatoi metallici sferici a pressione di gas. IL PRESIDENTE DELLA

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

ALLEGATO TECNICO A1 al Capitolato Speciale d Appalto Prescrizioni tecniche

ALLEGATO TECNICO A1 al Capitolato Speciale d Appalto Prescrizioni tecniche Procedura aperta per la fornitura di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, con capacità pari a 120, 240, 1100 litri. ALLEGATO TECNICO A1 al Capitolato Speciale d Appalto Prescrizioni tecniche

Dettagli

SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS METANO

SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS METANO SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS METANO ELENCO PREZZI DI CONVENZIONE PER ESECUZIONE LAVORI ATTIVAZIONE IMPIANTO ANNO 1992 REVISIONE DAL 1993 COMUNE DI CONTURSI TERME Periodo di validità: I corrispettivi indicati

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

FILTRO DEPURATORE AD Y

FILTRO DEPURATORE AD Y FILTRO DEPURATORE AD Y CT0858.0_02 ITA Settembre 2012 GAMMA DI PRODUZIONE Attacchi Grado di filtrazione [μm] Misura Kv [m 3 /h] (1) FILETTATI FF UNI-EN-ISO 228-1 800 DESCRIZIONE 1/2 858.04.12 3,69 3/4

Dettagli

Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast

Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast Oggetto : Caratteristiche tecniche e Certificazione Serbatoi da Esterno Zetaplast Con la presente siamo a specificare quanto segue: Il materiale utilizzato per la produzione dei serbatoi è PoliEtilene

Dettagli

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA AVVERTENZE Verificare sempre che il marchio ATLAS sia presente su ogni prodotto a garanzia della qualità Rifornirsi solo presso la rete dei RIVENDITORI AUTORIZZATI ATLAS, sapranno consigliarvi e risolvere

Dettagli

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO IN STRADA DEL CERQUETO - TERNI.

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO IN STRADA DEL CERQUETO - TERNI. \\PC\Domus_p2\CIACCOLINI\PA_CERQUETO\P_ATT\DOCUM\RELAZ_URBAN.docx Piano Attuativo COMUNE DI TERNI PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO IN STRADA DEL CERQUETO - TERNI. Proprietà Leonori Mauro

Dettagli

ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI

ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI NULLAOSTA ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ALLEGATO INFORMATIVO Area territoriale Saccisica ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI 1 RIFERIMENTI

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

Allegato 1 Moduli richiesta allacciamento ed esonero da pagamento degli oneri di fognatura e depurazione

Allegato 1 Moduli richiesta allacciamento ed esonero da pagamento degli oneri di fognatura e depurazione REGOLAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO SEZIONE C SERVIZI FOGNATURA E DEPURAZIONE Allegato 1 Moduli richiesta allacciamento ed esonero da pagamento degli oneri di fognatura e depurazione Approvato dall'assemblea

Dettagli

PROVA DI TENUTA DI UN IMPIANTO A GAS UNI 7129-1:2008 UNI 11528:2014

PROVA DI TENUTA DI UN IMPIANTO A GAS UNI 7129-1:2008 UNI 11528:2014 PROVA DI TENUTA DI UN IMPIANTO A GAS UNI 7129-1:2008 UNI 11528:2014 La PROVA DI TENUTA di un impianto gas è una verifica che deve essere eseguita obbligatoriamente su un NUOVO IMPIANTO interno di adduzione

Dettagli

PRESSFAR 1. DESCRIZIONE 2. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE. Certificati N DW - 8511BS0157 DW - 8511BS0155

PRESSFAR 1. DESCRIZIONE 2. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE. Certificati N DW - 8511BS0157 DW - 8511BS0155 ST.09.01.00 PRESSFAR Certificati N DW - 8511BS0157 DW - 8511BS0155 1. DESCRIZIONE I raccordi a pressare Pressfar per tubi multistrato sono utilizzabili per impianti di riscaldamento, raffrescamento ed

Dettagli

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE

Dettagli