Piattaforma INDIRE: Peer to Peer, come realizzare e documentare la formazione tra pari
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- Paolo Rocchi
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1 Piattaforma INDIRE: Peer to Peer, come realizzare e documentare la formazione tra pari Nell'ambito del percorso formativo del docente neoimmesso, dopo il bilancio delle competenze e il patto formativo, si apre il nucleo principale da realizzare durante l'anno di prova. E' il Portfolio, che racchiude in sé sia i bilanci iniziali e finali, sia la parte più operativa e didattica del lavoro. La parte centrale del portfolio infatti è dedicata al Peer to Peer. E' un'attività sul campo, che permette a docente e tutor di progettare, osservarsi in situazione e poi rimettere in chiaro quanto è scaturito dal reciproco scambio di buone pratiche. Il PTP si articola in 4 fasi, scandite con chiarezza dal DM 850 e ancor più dalla circolare ministeriale del 5 novembre. L'approccio metodologico è quello della ricerca-formazione. Si parte con un'azione progettuale in cui si analizzano gli input di partenza e la situazione della classe. Sempre durante la progettazione si scelgono gli obiettivi, la metodologia da applicare, le attività previste, gli strumenti di valutazione. Nella progettazione sarebbe opportuno anche descrivere quale evoluzioni si ipotizza per l'azione didattica progettata e segnalare fin dall'inizio gli eventuali nodi problematici che potrebbero presentarsi. Questo processo di anticipazione consente all'insegnante di predisporre fin dall'inizio delle strategie di recupero. La progettazione quindi si presenta quasi come una forma di simulazione, che sarà ancora più efficace se terrà conto delle modalità operative e delle relazioni presenti nella classe. Quali situazioni di apprendimento è meglio osservare? Spiegazione, interrogazione, correzione di un elaborato scritto, valutazione di una performance, conversazione o discussione, ricerca in gruppo di tipo disciplinare, unità di apprendimento su una competenza trasversale, attività cooperativa, unità di apprendimento interdisciplinare, unità di apprendimento sull'inclusione. Naturalmente l'oggetto dell'osservazione può anche essere una parte di queste attività.
2 Quanto all'osservazione reciproca, sembra opportuno che in prima battuta sia il docente neoimmesso ad osservare il tutor. Non necessariamente l'argomento dell'attività deve essere il medesimo che verrà affrontato dal docente in prova. Quello che conta è stabilire in partenza cosa si andrà ad osservare: Strategie didattiche; Gestione della classe; Sostegno, Guida e Supporto; Clima di apprendimento. Il quadro che viene delineato combina sia comportamenti professionali salienti sia ingredienti di qualità che si riferiscono a quei comportamenti e per questo rappresenta uno strumento stimolante per l'autoesame degli insegnanti. Le modalità di osservazione possono essere diverse. Si potrebbero strutturare più sequenze brevi (ad esempio esperienze della durata di un'ora a ruoli alternati), ma la durata potrebbe anche essere diversa, in base alle concrete situazioni. Per ognuna delle esperienze si dovranno indicare: definizione della situazione di apprendimento, descrittori osservati, giorno, ora di inizio e ora di fine. I ruoli nelle esperienze di osservazione in classe sono i seguenti: Il tutor: in azione di insegnamento: esercita l'attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti; nel ruolo di osservatore: annota punti deboli, punti forti, domande da porre e primi consigli da fornire al docente neoassunto. Il docente neoassunto: in azione di insegnamento: esercita l'attività professionale concordata con attenzione ai descrittori previsti; nel ruolo di osservatore: annota gli elementi di qualità a lui ignoti riscontrati nell'attività del tutor, individua o fa ipotesi sul meccanismo che li ha prodotti, annota domande da porre al tutor, in seguito al confronto professionale che si instaura compie autovalutazione della propria azione didattica in termini di punti deboli e punti forti e di livello di soddisfazione. Infine, è prevista una riflessione post-azione. In essa si rileggono i materiali precedentemente elaborati in fase di progettazione e di azione e si individuano le differenze tra il progettato e l'agito. Anche se, come ben sappiamo, in didattica difficilmente l'azione realizzata è una mera messa in atto del progettato, cogliere le cause e gli eventi che hanno determinato le regolazioni in azione può essere utile per approfondire i motivi del mutamento, per comprendere a quali risorse professionali si è ricorsi per far fronte all'imprevisto, per annotare aspetti imprevisti delle strategie utilizzate, in altri termini per comprendere il proprio agire. Ogni riflessione sull'azione effettuata aiuta a chiarire e alimentare le proprie concettualizzazioni sulle strategie di lavoro e sui contenuti (dimensione produttiva) e a ripensare la propria traiettoria professionale personale (dimensione costruttiva). Sarebbe opportuno inoltre svolgere le osservazioni in due momenti distinti: nella fase iniziale del percorso formativo e nella fase finale; il confronto tra le due esperienze permetterà di cogliere l'impatto che le singole esperienze vissute nell'ambito della formazione (laboratori, incontri frontali) e dell'azione in aula (gestite individualmente), rivisitate alla luce della propria riflessione e dei suggerimenti del tutor, hanno prodotto in termini di cambiamento di pensiero, di conoscenza, di competenza.
3 Infine, è bene ricordare che le attività svolte dal docente neoimmesso nel PTP vanno documentate e inserite nella piattaforma. Si richiede di descrivere l'azione con materiali documentali quali: i materiali predisposti dal docente (schede, slide, video, immagini, fotocopie di testi), i materiali elaborati dagli studenti durante e dopo la sessione di lavoro, i video o le immagini riprese durante le attività (sempre che si disponga della liberatoria dei genitori e siano rispettate tutte le norme sulla privacy), le osservazioni a caldo degli studenti, del tutor o del docente stesso. Piattaforma INDIRE: Peer to Peer, attività progettuale 1) PROGETTAZIONE L'attività progettuale è uno degli elementi che concorreranno a descrivere e documentare le due attività didattiche in collaborazione con il tutor, preferibilmente nella fase peer to peer. Le attività saranno incluse nel portfolio, parte centrale della documentazione che verrà consegnato al comitato di valutazione per la discussione finale. Si ricorda che è importante inserire la progettazione, prima dell azione dell attività. Per questa attività la piattaforma rende disponibili, nella sezione risorse per i docenti, una serie di materiali didattici disponibili per la consultazione. Occorre dare un titolo dell'attività (max 255 caratteri, spazi compresi) e presentarne una breve sintesi (max 1000 caratteri, spazi compresi) In allegato occorre aggiungere un file che illustri in modo completo la fase di progettazione della lezione, fatta in collaborazione con il tutor. Può essere un testo, una presentazione di diapositive, un foglio di calcolo, un pdf. Se avete problemi di spazio sono accettati anche i file compressi. Per ciascuna attività didattica da documentare, occorre compilare i campi previsti (titolo dell attività, una sintesi di essa, nuclei disciplinari prevalenti, tipo di scuola, ecc.) oltre che caricare un file in cui si descrive la progettazione dell attività. In particolare, è importante indicare la successione di azioni che hai previsto di fare, illustrando come può svilupparsi l attività. Attenzione! Si può allegare un unico file (ogni ulteriore caricamento sostituirà il precedente) e il peso del file non deve superare i 7 Mb. 2) RIFLESSIONE SULLA PROGETTAZIONE Questa sezione, attraverso una serie di domande-guida, realizzata e documentata. aiuta a riflettere sull'attività didattica progettata, Indicazioni per la compilazione, compilare i campi presenti nella pagina, nessun campo è obbligatorio. IDEAZIONE -Come hai costruito il progetto, con quale percorso? Quali processi hai attivato?
4 -Da quale problema/stimolo sei partito? -Come hai tenuto conto del contesto (classe/sezione, singoli allievi, scuola)? -(curricolare) Se nella classe/sezione è presente il docente di sostegno come hai collaborato con lui per strutturare il/i percorso/i in un ottica inclusiva? -(sostegno) Come hai condiviso con il/i docenti curricolari il progetto e come lo hai integrato nel percorso della classe/sezione? CONCETTI CHIAVE E NUCLEI TEMATICI (max 2500 caratteri): -(primaria, secondaria) Quali sono i concetti chiave/nuclei tematici della disciplina che hai pensato di affrontare? Hai inserito nella progettazione aspetti interdisciplinari?) -(sostegno) Quali sono le problematiche che hai pensato di affrontare? OBIETTIVI E COMPETENZE (max 2500 caratteri) -(curricolari) Indica a quali aree delle indicazioni nazionali/linee guida hai fatto riferimento nella progettazione della tua attività e della configurazione dell'ambiente di apprendimento. -(curricolari) Hai tenuto conto delle diversità (culturali, sociali e di abilità) presenti nella classe/sezione? Hai previsto obiettivi e attività personalizzate? -(sostegno) Quali obiettivi hai previsto per il tuo percorso? Quale connessione con gli obiettivi della classe/sezione? Quali obiettivi della classe/sezione (se connessi) hai selezionato e hai dovuto personalizzare? VALUTAZIONE (max 2500 caratteri): -(curricolari) Quali strumenti di valutazione hai previsto per la tua attività (prove strutturate, prove tradizionali, verifiche autentiche, compiti, rubriche di osservazione, ecc.)? -(sostegno) Quali strumenti di valutazione hai previsto per l attività (prove strutturate, prove tradizionali, verifiche autentiche, compiti, rubriche di osservazione, ecc.)? La valutazione è comune/parallela a quella della classe/sezione oppure è completamente differente? Se ha punti di contatto con la valutazione della classe/sezione la prova è uguale o ha degli elementi di differenza? È previsto l uso di strumenti compensativi? È prevista una scala differente di misurazione? RUOLO DEL TUTOR (max 2500 caratteri): Come il tutor accogliente ha contribuito alla tua progettazione e come l'esperienza specifica di progettazione documentata pensi abbia influito sulla tua professionalità? ATTIVITA E MEDIATORI (max 2500 caratteri): (Curricolare) Quali attività hai previsto per attivare gli allievi? Hai previsto dei mediatori e strumenti (supporti testuali, schede, uscite, utilizzo di laboratorio, oggetti o modelli, LIM, app e programmi per computer o tablet, video, immagini, ecc.)? (sostegno) Quali attività hai previsto per attivare gli allievi? Hai previsto specifici mediatori (supporti testuali, schede, uscite, utilizzo di laboratorio, oggetti o modelli, LIM, app e programmi per computer o tablet, video, immagini, ecc.) o ausili (comunicatori, strumenti compensativi, software specifici, schede ristrutturate, ecc.)?
5 In allegato la guida disponibile su piattaforma INDIRE sulle indicazioni per la compilazione dell'attività didattica
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