Decreto Legislativo 09/04/2008, n. 81 (Gazzetta ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 n. 108)
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- Lucrezia Beretta
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1 Decreto Legislativo 09/04/2008, n. 81 (Gazzetta ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 n. 108) Decreto Legislativo 03/08/2009, n. 106 (Gazzetta ufficiale n. 180 del 05 agosto 2009 n. 142/L) Prevenzione in Materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Vercelli, 27 marzo 2012 IL DIRETTORE S.C. S.Pre.S.A.L. Dr. ssa Laura FIDANZA
2 I Contenuti Titolo I: Principi Comuni Titolo II: Luoghi di Lavoro Titolo II: Uso Attrezzature di Lavoro e D.P.I. Titolo IV: Cantieri Temporanei o Mobili Titolo V: Segnaletica di Sicurezza sul Lavoro Titolo VI: M. M. C. Titolo VII: Attrezzature Munite di Videoterminali Titolo VIII: Agenti Fisici Titolo IX: Sostanze Pericolose Titolo X: Esposizione ad Agenti Biologici Titolo XI: Protezione da Atmosfere Esplosive Titolo XII: Disposizioni in Materia Penale e P.P. Titolo XIII: Norme Transitorie e Finali 51 A L L E G A T I
3 Campo di Applicazione (art. 3) Il presente Decreto Legislativo si applica a tutti i settori di attività,, pubblici e privati, e a tutte le tipologie di rischio. PRESENZA DI LAVORATORI SUBORDINATI COMPONENTI IMPRESA FAMILIARE (art. 230-bis C.C.); COLTIVATORI DIRETTI DEL FONDO; SOCI DELLE SOCIETÀSEMPLISI SEMPLISI OPERANTI NEL SETTORE AGRICOLO. TUTTO IL DECRETO SOLO ARTT. 21 E 26
4 Definizioni (art. 2) DATORE DI LAVORO: soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o comunque che ha la responsabilità dell'organizzazione del lavoro in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. LAVORATORE: soggetto, che indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa con o senza retribuzione. È equiparato al al lavoratore il socio lavoratore.
5 Soggetti della Prevenzione DATORE DI LAVORO S.P.P. DIRIGENTI PREPOSTI MEDICO COMPETENTE LAVORATORI R.L.S. R.L.S.T.
6 Disposizioni Relative ai Componenti dell'impresa Familiare e ai Lavoratori Autonomi (art. 21) Campo di Applicazione COMPONENTE IMPRESA FAMILIARE (art. 230-bis C. C.): Familiare (coniuge, parente entro il 3 3 grado ed affini entro il 2 ) ) che presta la sua attività nella famiglia o impresa familiare. COLTIVATORI DIRETTI DEL FONDO: Soggetti che svolgono in maniera stabile e continuativa un'attivit ità agricola, svolta prevalentemente con lavoro in proprio o dei componenti dell'impresa familiare, traendo da tale attività un reddito/profitto, seppur secondario. SOCI DELLE SOCIETÀ SEMPLICI (operanti nel settore agricolo): Società semplici costituite per svolgere attività non commerciali, i cui soci hanno diritto a parte degli utili in proporzione alle quote nominali/sociali versate. Sono societàiscritte iscritte al registro delle imprese.
7 Disposizioni Relative ai Componenti dell'impresa Familiare e ai Lavoratori Autonomi (art. 21) OBBLIGHI: Utilizzare attrezzature di lavoro in conformitàalle disposizioni di cui al Titolo III; Munirsi di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) e utilizzarli conformemente al Titolo III; Munirsi di tesserino di riconoscimento per attività in regime di appalto o subappalto (Autonomi).
8 Disposizioni Relative ai Componenti dell'impresa Familiare e ai Lavoratori Autonomi (art. 21) FACOLTÀ: Beneficiare della Sorveglianza Sanitaria. Partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte.
9 Obblighi dei Fabbricanti e dei Fornitori (art. 23) 1)Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. 2)In caso di locazione finanziaria di beni assoggettati a procedure di attestazione alla conformità,, gli stessi debbono essere accompagnati, a cura del concedente, dalla relativa documentazione. Sanzione: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da a (art.57/2 D. Lgs. 81/2008)
10 Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Obiettivi - Finalità Garantire in tutte le ASL/AUSL un anagrafe aggiornata delle aziende agricole; Attivare programmi per la riduzione dei rischi piùgravi (trattori -ROPS, cardani, prese di potenza, altre specifiche macchine agricole/forestali); restali); Attivare controllo sul commercio di macchine nuove e usate; Promuovere campagne di adeguamento delle attrezzature di lavoro ai requisiti di sicurezza; Realizzare un programma formativo e omogeneo per gli operatori pubblici di prevenzione nei luoghi di lavoro; Promuovere la formazione dei lavoratori agricoli; Produrre e diffondere buone prassi relative a tematiche complesse; Produrre e diffondere materiali divulgativi e manuali; Garantire un livello di controllo e vigilanza efficace su tutto il territorio nazionale effettuando a regime controlli in almeno aziende/anno.
11 Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Scheda di Sopralluogo
12 Link Utili: P.N.P.A.S (REGIONE PIEMONTE) (REGIONE PIEMONTE) (REGIONE PIEMONTE) (I.SP.E.S.L.) (I.M.A.MO.TER) (A.S.L. VERCELLI) (QUESITI SU QUESTIONI INERENTI LA SICUREZZA SUL LAVORO)
13 GRAZIE PER L ATTENZIONEL RIFERIMENTI STRUTTURA COMPLESSA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO (S.C. S.Pre.S.A.L.) Via Benadir n Vercelli Direttore S.C. S.PreS.A.L.: Dott.ssa Laura FIDANZA tel.: 0161/ fax: 0161/ Segreteria: tel.: 0161/ fax: 0161/ Indirizzo e spresal@aslvc.piemonte.it aslvercelli@pec.aslvc.piemonte.it
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