Rivista giuridica Registrata presso il Tribunale di Catania ISSN OSSERVATORIO SULLA GIURISPRUDENZA

Transcript

1 Rivista giuridica Registrata presso il Tribunale di Catania ISSN OSSERVATORIO SULLA GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE AGGIORNATO A DICEMBRE 2012 A cura di Luca SALAMONE (

2 Tribunale di Genova, sez. II, 16 luglio 2012 n (In tema di condotta illegittima e colposa degli agenti della Guardia Costiera e lesione dell immagine di un imprenditore, a seguito del sequestro di una partita dei prodotti alimentari). Con la sentenza in rassegna, il Tribunale di Genova ha affermato che la lesione dell immagine di un imprenditore a seguito dell illegittimo sequestro di una partita dei prodotti alimentari da egli commercializzati per presunte violazioni delle norme in materia di etichettatura non è collegabile al provvedimento di sequestro né all iscrizione nel registro delle persone indagate, trattandosi di provvedimenti ed atti di indagine riservati, la cui divulgazione non risulta in alcun modo riferibile né imputabile alla condotta degli agenti che hanno proceduto al sequestro. Ed invero, nel caso di illegittimo sequestro, il nesso causale tra l errata interpretazione della normativa da parte degli agenti procedenti e l evento lesivo risulta interrotto dal provvedimento di convalida del sequestro emesso in piena autonomia di giudizio dall autorità giudiziaria (pubblico ministero), che è il solo atto, diretto all interessato ed intrinsecamente idoneo a cagionare il pregiudizio prospettato, contro il quale solo, del resto, è ammesso il ricorso al tribunale del riesame ex artt. 355 c.p.p., ult. comma, e 324 c.p.p. Inoltre, ad avviso del Tribunale, la ritardata esecuzione di un successivo dissequestro può dar luogo a risarcimento soltanto dei danni che siano stati effettivamente provati. In questo caso, infine, la condotta illegittima e colposa degli agenti della Guardia Costiera di una Capitaneria di Porto è imputabile al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture da cui la Capitaneria dipende.

3 Corte di Giustizia UE, 19 luglio 2012, n. C-112/11 (In tema di tariffe dei voli aerei e supplementi di prezzo opzionali). Con la sentenza in rassegna la Corte di Giustizia Europea affronta l interessante tema dei servizi offerti al cliente che acquista biglietti aerei online, con specifico riferimento ai servizi che frequentemente vengono inseriti nella transazione, senza esserne consapevoli. Nel caso di specie un associazione tedesca a tutela dei consumatori aveva convenuto davanti a giudici nazionali una società tedesca che gestiva un portale internet per la commercializzazione di viaggi aerei, al fine di farle cessare la pratica di includere automaticamente un assicurazione sull annullamento del viaggio nella tariffa del volo. In tale contesto, la Corte d Appello di Colonia ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di stabilire se i prezzi di servizi forniti da terzi, come nel caso dell assicurazione oggetto della pratica contestata, fatturati direttamente dalla società che propone il volo unitamente alla tariffa di volo, costituiscano o meno supplementi di prezzo opzionali. In via preliminare, la Corte di giustizia ha evidenziato che ai fini dell interpretazione di una norma del diritto dell Unione, si deve tener conto non soltanto della lettera della stessa, ma anche del suo contesto e degli scopi perseguiti dalla normativa di cui essa fa parte (cfr. sentenze C.G.E , Merck, 292/82, Racc. pag. 3781, punto 12; C.G.E , Schouten, C-34/05, Racc. pag. I-1687, punto 25; nonché C.G.E , Yaesu Europe, C-433/08, Racc. pag. I-11487, punto 24). Nel merito, la Corte di giustizia UE ha stabilito che i venditori dei biglietti aerei devono comunicare in modo chiaro, all atto della prenotazione, tutte quelle prestazioni come un assicurazione sull annullamento del viaggio fornite da una parte diversa dal vettore aereo, consentendo così al cliente in ogni momento di sapere quale sarà il prezzo complessivo. In particolare, con la pronuncia interpretativa in esame la Corte di giustizia ha evidenziato che il venditore di

4 biglietti aerei non deve nascondere il prezzo appunto opzionale tra la tariffa del viaggio fornita dal vettore, essendo peraltro il servizio di assicurazione fornita da altro soggetto, seppur fatturato dal venditore del servizio turistico. Le norme europee sulle quali poggia la pronuncia interpretativa della Corte di Giustizia sono contenute nel Regolamento n. 1008/2008, recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità. Tra di esse, assume particolare rilievo l articolo 23, paragrafo 1, del Regolamento n. 1008/2008, disposizione che è diretta a garantire l informazione e la trasparenza dei prezzi dei servizi aerei e, pertanto, contribuisce ad assicurare la tutela del cliente che fa ricorso a detti servizi. Infatti, secondo la Corte di Giustizia Europea, in conformità alle previsioni di cui all art. 23, paragrafo 1 del Regolamento (CE) n. 1008/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settembre 2008, recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità, i supplementi di prezzo opzionali non sono né obbligatori né indispensabili per il trasporto dei passeggeri o delle merci, cosicché il cliente può scegliere se accettarli o rifiutarli. Il giudice europeo, pertanto, chiarisce la nozione dei c.d. supplementi di prezzo opzionali, solitamente connessi a servizi che, venendo a completare il servizio aereo stesso, non sono né obbligatori né indispensabili per il trasporto dei passeggeri o delle merci, pertanto il cliente può scegliere se accettarli o rifiutarli. Tale possibilità di scelta, ad avviso della Corte, induce a ritenere che siffatti supplementi di prezzo devono essere comunicati al cliente in modo chiaro, trasparente e non ambiguo all inizio di qualsiasi processo di prenotazione, e che essi devono esser oggetto di un esplicito consenso da parte sua, come previsto dall articolo 23, paragrafo 1, ultima frase, di detto regolamento. La nozione di supplementi di prezzo opzionali, deve essere perciò interpretata nel senso che include i prezzi, connessi con il viaggio aereo, di prestazioni come l assicurazione sull annullamento del viaggio, fornite da una parte diversa dal vettore aereo e fatturate al cliente dal venditore del viaggio unitamente alla tariffa del volo, nel

5 contesto del prezzo complessivo. In buona sostanza, secondo i Giudici di Lussemburgo si tratta di supplementi di prezzo che devono essere comunicati in modo chiaro, trasparente e non ambiguo all inizio di qualsiasi processo di prenotazione, dovendo essere, inoltre, oggetto di un esplicito consenso espresso ad ogni pagamento supplementare rispetto alla remunerazione concordata per l obbligazione contrattuale principale. Secondo la Corte, infatti, sarebbe in contrasto con l obiettivo della tutela del cliente subordinare detta tutela alla circostanza che il servizio opzionale sia fornito da una compagnia aerea oppure, invece, da un altra società giuridicamente distinta. Ciò che rileva è che tale servizio e il suo prezzo siano proposti in rapporto con il volo stesso nel contesto della procedura di prenotazione ad esso relativa. Ne consegue pertanto l obbligo dell esplicito consenso da parte dell interessato ( opt-in ). Corte di Cassazione, 24 luglio 2012 n (In tema di responsabilità da sinistri derivanti dalla circolazione stradale e necessità di viaggiare sulla propria destra). Con la sentenza in rassegna, la suprema Corte di Cassazione è chiamata a giudicare se ove un veicolo invada la mezzeria non di sua pertinenza, cagionando una collisione con un altro veicolo, l inosservanza dell obbligo di tenere rigorosamente la destra ex art. 143 C.d.S. si caratterizza sempre come condotta specificamente colposa, atta a contribuire alla produzione dell'evento lesivo. Nella pronuncia in rassegna, il supremo giudice di legittimità dopo aver ribadito quanto già affermato dalla giurisprudenza penale, ossia che le norme di comportamento dettate dall art. 143 c.d.s. sono volte inequivocabilmente a contrastare situazioni di pericolo conseguenti all eventualità che altro veicolo invada la mezzeria non di sua pertinenza, sicché l inosservanza dell obbligo di circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della

6 medesima, anche quando la strada è libera si caratterizza come condotta specificamente colposa, atta a contribuire alla produzione dell evento, qualunque sia la cause di invasione della mezzeria da parte di altro veicolo e quindi anche se si tratti di cause pur essa colposa (cfr. Cass. Pen. 4 novembre 2010 n. 2568). Tuttavia, gli ermellini hanno avuto cura di precisare che, in caso di collisione tra veicoli, l inosservanza dell obbligo di tenere rigorosamente la destra, ai sensi dell art. 143 cit., non comporta sempre e necessariamente che essa abbia dato apporto causale all evento, con la conseguenza che la sussistenza o meno di tale apporto deve comunque essere stabilità dal giudice con riferimento alle concrete circostanze di tempo, di luogo e di situazioni nelle quali l evento dannoso si è verificato (cfr. Cass. Pen., sez. 3, 9 luglio 1991 n con riferimento all art. 104 vecchio cod.). Invero, spiegano i giudici di legittimità, in tema di responsabilità da sinistri derivanti della circolazione stradale, l apprezzamento del giudice del merito in ordine alla ricostruzione delle modalità di un incidente e al comportamento delle persone alla guide dei veicoli in esso coinvolti si concrete in un giudizio di mero fatto che resta insindacabile in sede di legittimità, quando sia adeguatamente motivato e immune da vizi logici e da errori giuridici (Cass. 2 marzo 2004 n. 4186; Cass. 25 febbraio 2004 n. 3803; Cass. 30 gennaio 2004 n. 1758; Cass. 5 aprile 2003, n. 5375).