Cos è e cosa non è il PDTA: evoluzione dello scenario da curare a curare con cura

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1 La Squadra al servizio del paziente: i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali Cos è e cosa non è il PDTA: evoluzione dello scenario da curare a curare con cura Dr. Massimo Annicchiarico Direttore Sanitario Azienda USL di Bologna Dr.ssa Manuela Aporti Direzione Sanitaria Azienda USL di Bologna Milano, 26 settembre 2013

2 Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA)... alcune definizioni... migliore sequenza temporale e spaziale possibile, sulla base delle conoscenze tecnico-scientifiche e delle risorse professionali e tecnologiche a disposizione, delle attività da svolgere per risolvere i problemi di salute del paziente

3 Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA)... alcune definizioni... piano interdisciplinare di cura ed assistenza, costruito sulla base delle migliori pratiche cliniche, per gruppi specifici di pazienti, che supporta interventi coordinati ed erogati secondo una sequenza documentata ed attraverso l esperienza clinica, al fine di ottenere il miglior risultato di salute possibile

4 Il contesto... in evoluzione L. 833/1978: lo Stato finanzia e gestisce i servizi sanitari. Il finanziamento avviene per quota capitaria, correlata al numero di cittadini da assistere. Il SSN persegue il superamento degli squilibri territoriali; il principio guida è pertanto quello di dare a ognuno la stessa cosa a prescindere dalle differenze evoluzione dello scenario sociale e sanitario -allungamento vita media e della sopravvivenza -aumento incidenza e prevalenza delle patologie croniche -complessità e crescente accessibilità alle informazioni -evidenze in favore di un approccio multi-disciplinare e multi-professionale alla patologia vincoli economici da rispettare gap crescente tra spesa attesa e fabbisogno crescente complessità del sistema di cure - offerta di servizi di elevata qualità - crescente complessità degli interventi terapeutici/riabilitativi -crescente diversificazione dei bisogni di salute -stratificazione della popolazione: maggior rischio di disequità -vincoli all uso delle risorse

5 ...la complessità del contesto diversificazione e stratificazione dei bisogni di cura della popolazione variabilità dei possibili approcci terapeutici iper-specializzazione maggiore offerta, ma più articolata necessità di garantire la presa in carico per risolvere il naturale disorientamento del paziente di fronte alla diagnosi (molteplicità di informazioni, complessa articolazione delle interfacce, ecc ) stringenti vincoli economici da rispettare a fronte di un gap crescente tra spesa e fabbisogno (gap costo/finanziamenti)

6 Perché i PDTA Lo strumento del PDTA è stato scelto per definire con chiarezza gli obiettivi, i ruoli, gli ambiti di intervento e le modalità di misura di un percorso di cura Il coinvolgimento multidisciplinare necessario per costruire un PDTA favorisce lo scambio di informazioni e la comprensione dei ruoli tra i professionisti; consentendo peraltro il costante adattamento alla realtà specifica ed il governo delle transazioni organizzative Gli obiettivi prioritari sono quelli di garantire: Accessibilità e fruibilità delle cure Omogeneità delle componenti la qualità dell assistenza Riduzione delle inappropriatezze cliniche ed organizzative Presidio delle interfacce e consolidamento della continuità delle cure Accountability

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10 Le caratteristiche dei PDTA sono basati su un approccio interprofessionale e multidisciplinare strutturato su processi basati su evidenze scientifiche rappresentano la contestualizzazione e la condivisione locale delle indicazioni e raccomandazioni cliniche (Linee Guida) esplicitano la matrice delle relazioni e delle responsabilità ( chi deve fare che cosa e quando ) nelle diverse fasi del percorso, a garanzia della presa in carico e continuità assistenziale sono soggetti a verifica periodica e a monitoraggio di indicatori a garanzia del rispetto di standard dichiarati sono sempre in progressione in funzione alla necessità di un costante adattamento alla realtà ed ad una costante verifica degli aggiornamenti e miglioramenti prevedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei rappresentanti degli utenti (standard di servizio, coinvolgimento informativo, rilevazione della qualità percepita, ecc) sono strumenti a garanzia di equità

11 Presa in carico e continuità dell assistenza Estensione non interrotta nel tempo degli obiettivi assistenziali attraverso una linearità di svolgimento degli interventi fra i diversi livelli e ambiti di erogazione delle cure e dell assistenza. La continuità assistenziale è quindi un processo dove, individuati i bisogni del paziente, viene prestata assistenza continuativa da un livello di cura ad un altro sia esso domicilio, ospedale o altra realtà.

12 Universalismo, Equità, Equità nella salute Universalismo assoluto: uniformità di trattamento nell assunto che tutti i cittadini sono eguali e a tutti spettano le stesse risorse senza considerazione della varietà e diversità dei bisogni di salute che caratterizzano le diverse popolazioni nelle stesse classi d età. Equità

13 Declinazioni di equità Eguale accessibilità (opportunity to use) per eguale bisogno Eguale utilizzazione (use) per eguale bisogno Eguale trattamento per eguale bisogno Eguale livello di salute raggiungibile

14 Obiettivi dell assistenza per percorsi Migliorare la qualità delle cure attraverso una approccio fortemente gestito, favorendo il coivolgimento dei pazienti ed identificando e misurando i miglioramenti e gli esisti. Massimizzare l uso efficiente delle risorse riducendo l inappropriatezza Contribuire ad identificare e chiarire i processi clinici assicurando la continuità delle cure e riducendo le variabilità non giustificate. Lo sviluppo e l implementazione dei percorsi è in grado di aumentare la collaborazione tra discipline e professioni. Supportare la effectiveness, appropriatezza, misurazione degli esiti e gestione del rischio clinico, attraverso l applicazione sistematica della Evidence based practice, del clinical audit, il coinvolgimento dei pazienti, il lavoro multi disciplinare e multiprofessionale ed il confronto clinico.

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16 presa in carico e continuità: curing by caring

17 Integrare la risposta ai bisogni Il modello dipartimentale appare insufficiente a contenere questa dimensione I pazienti non si autoclassificano per appartenenza ad uno o più PDTA Un numero crescente di pazienti richiede di essere trattato per più patologie contemporaneamente, che richiedono interventi multipli, contemporanei, integrati Tutto ciò necessita della progettazione di sistemi a crescente livello di integrazione professionale, logistica, organizzativa e operativa.

18 Oltre le reti: la rete di reti Le reti disciplinari nascono come consolidamento di relazioni professionali e operative che solitamente ha come denominatore la disciplina (es. la rete oncologica) oppure il sistema strutturale di offerta/produzione (es. la rete ospedaliera). Nessuno dei due modelli da solo è adeguato a supportare un PDTA, che per definizione mette in sequenza spazio-temporale discipline diverse, professioni diverse, in luoghi diversi, in momenti diversi di malattia e con tipologia profondamente diverse di bisogno. Lo costruzione di un PDTA richiede pertanto l esistenza di un sistema di più reti specializzate entro le quali far fluire il corso degli interventi, sfruttando integrazione verticale e orizzontale: un sistema, appunto di rete di reti.

19 Cos è un PDTA Piu ancora che un modello, è una filosofia di cura ed assistenza, fondata sui principi: della centralità della persona rispetto all organizzazione del bisogno misurato su base epidemiologica dell equità verticale ( trattamento diverso per bisogni diversi ) dell accessibilità alle cure della presa in carico e della continuità del processo diagnostico, di cura, assistenza e riabilitazione della medicina basata sulle prove di efficacia della soddisfazione del paziente della misurazione e rendicontazione dei risultati

20 Cos è un PDTA E un insieme di tensori che spinge il sistema al miglioramento: dell equità dell efficienza dell efficacia della collaborazione interprofessionale della integrazione organizzativa della misurazione dei risultati di salute della capacità di rendicontare, e di rendere conto della personalizzazione delle cure

21 Un modello multidimensionale Committente Garanzia Equità Accessibilità Esito Indicatori Produttore Qualità Volumi Mix Esito Organizzazione Efficienza Efficacia Lean organization Whole precess Cittadino Semplificazione Accessibilità Presa in carico Continuità delle cure e dell assistenza

22 Quanto è semplice fruire del percorso? Il paziente lo sa? Quanto costa? Sto rispettando fasi e tempi? Quale risultato di salute? Posso semplificare? Cosa ne pensa il paziente? Sto facendo le cose giuste?

23 Cos è NON è un PDTA? Non è un oggetto che si vede Non è un oggetto che si vende Non è una somma di prestazioni Non è un servizio Non è un prodotto Non è un vincolo per i clinici Non è il magic bullet per ogni patologia Non è un modo per meccanicizzare i rapporti fra professionisti Non è una nuova salvifica tecnologia

24 PDTA: strumenti per curare con cura sono strumenti per perseguire la garanzia della fruibilità di standards of care sono strumenti per perseguire l equità verticale L adozione dei PDTA richiede una profonda, radicale, rivisitazione del modello organizzativo dei servizi I PDTA necessitano di una organizzazione che sappia essere fluida ed capace di adattarsi alle esigenze di cura, e non all autoconservazione, una organizzazione resiliente

25 PDTA: strumenti per curare con cura L adozione dei PDTA è fondata su maggior dialogo e non sulla abolizione del dialogo I PDTA richiedono una forte e radicata integrazione fra assistenza primaria, assistenza ospedaliera, assistenza di alta specializzazione (primary, secondary and tertiary care) I PDTA necessitano di un forte consolidamento degli strumenti di clinical governance, perché in assenza di rigorosi strumenti di mandaged care, potrebbero far aumentare i costi I PDTA includono la personalizzazione delle cure

26 Percorsi nell azienda USL di Bologna INTERAZIENDALI Tumore della mammella Tumore del polmone Tumore del colon Paziente con mielolesioni traumatiche Ausili Stroke Post-IMA Scompenso cardiaco Frattura di femore Percorso nascita Gravidanza a rischio Reumatologia Paziente affetto da labiopalatoschisi Cefalea traumatica dell adulto Tumori cerebrali Paziente affetto da SLA TIA Gestione del bambino a rischio di sviluppare disabilità Mal. neuromuscolari dell età evolutiva e dell adulto Ulcere difficili BPCO Cefalea traumatica dell adulto Epilessia pediatrica - Epilessia adulto Parkinson Tumore della cervice uterina Autismo Insufficienza Respiratoria Cronica Sclerosi Multipla (in fase di progettazione) Tumori dell ipofisi (in fase di progettazione)

27 La certificazione dei PDTA persegue finalità di standardizzazione degli strumenti di cura a garanzia di omogeneità di trattamento indipendentemente dalle variabili sociali, economiche, geografiche ecc. rappresenta uno strumento di trasparenza e rendicontazione verso i portatori di interesse garantisce, attraverso l esplicitazione di indicatori di monitoraggio, una costante attenzione all appropriatezza clinica ed organizzativa La Certificazione dei PDTA: esperienze dell Az. USL di Bologna Paziente con mielolesione traumatica e non traumatica (AUSLBO e MRI) Paziente con neoplasia della mammella Paziente con neoplasia del polmone Paziente con neoplasia del colon (in corso) Paziente con Sclerosi Laterale Amiotrofica (in corso)

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