Responsabile Tecnico AINEVA (Giorgio Tecilla)
|
|
- Gianmaria Longhi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LINEE GUIDA PER LA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI SUGLI INCIDENTI DA VALANGA PER LA BANCA DATI AINEVA Realizzazione: Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe AINEVA (Fabio Gheser, Stefano Pivot, Mauro Valt) Responsabile Tecnico AINEVA (Giorgio Tecilla) Trento, gennaio 2007
2 RACCOLTA INFORMAZIONI SUGLI INCIDENTI DA VALANGA Premessa. Nell ambito dell attività del Gruppo Previsori Aineva si è ritenuto opportuno effettuare un attenta analisi relativamente alla gestione dell attività di documentazione sugli incidenti da valanga, svolta tradizionalmente da Aineva. A tale argomento si è dedicato particolare approfondimento nella seduta del GdL Previsori del 20 luglio 2006, all atto della designazione del nuovo rappresentante di Aineva in seno alla CISA- IKAR. Il GdL Previsori ha unanimemente riconosciuto la valenza strategica di tale indispensabile attività di documentazione, pur evidenziando alcune difficoltà gestionali che rendono complessa e poco agevole l attività di concentrazione ed elaborazione dei dati da parte dell Associazione, con conseguenti ritardi ed inefficienze nella gestione della banca dati. Per tale motivo e in considerazione della particolare valenza di tale attività il GdL Previsori ha costituito un Gruppo ristretto al quale è stato affidato il compito di redigere una proposta di linee guida per la gestione futura della banca dati sugli incidenti finalizzato a riorganizzare le attività necessarie a garantire l efficienza di gestione della banca dati: 1. Finalità e importanza della Banca dati Aineva sugli incidenti da valanga. Fino a metà degli anni 60 si hanno informazioni di incidenti per lo più in occasione di grandi eventi e con molte persone travolte. Con l antropizzazione della montagna, lo sviluppo degli sport invernali e la nascita dei primi servizi valanghe del CAI e successivamente dell AINEVA, è iniziata la raccolta delle informazioni anche in occasione di eventi minori. Sono nate così le prime statistiche e anche le prime considerazioni su come si muovevano le persone sulla neve. Oggi giorno è di indubbia importanza, per i Servizi Valanghe dell arco alpino, conoscere quando avvengono gli incidenti da valanga e anche la loro dinamica. Se un tempo la raccolta dei dati era legata soprattutto alla realizzazione di statistiche, importanti anche esse, oggi questi dati sono considerati come indicazione diretta sulla stabilità del manto nevoso in un area più o meno vasta e su come la gente va in montagna. Rimane inteso che lo scopo principe di ogni Servizio Valanghe è fornire informazioni all utente in modo tale che sia in grado di evitare il distacco. Capire il perché del distacco significa cercare di ridurre il ripetersi dell evento. Ecco che la raccolta di informazioni non è più legata ai soli incidenti mortali o nei quali è intervenuto direttamente in soccorso alpino, ma è da ritenersi in un contesto allargato. Un Servizio Valanghe attuale, deve raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, quando possibile, e in tempi anche diversi. Con estrema fatica agli inizi del 2000 è stata costruita una banca dati degli incidenti da valanga noti in Italia dal 1984 al La banca dati realizzata è oggi deposita in AINEVA, consultabile anche on-line in Internet e viene aggiornata anno dopo anno dal lavoro di raccolta svolto dagli uffici valanghe aderenti e dal meticoloso controllo delle persone che storicamente si sono dedicate a questo lavoro (Valt, Cagnati, Meraldi e i rappresentanti di Aineva in CISA IKAR). Aineva riconosce a tale banca dati il valore di patrimonio conoscitivo di importanza fondamentale in diversi settori di applicazione quali quelli finalizzati:
3 - alla caratterizzazione del fenomeno valanghivo relativamente all impatto sociale dei suoi effetti e alla possibilità di quantificarne oggettivamente la rilevanza; - al supporto tecnico all attività di redazione dei Bollettini Valanghe. Si riconosce infatti l indispensabilità di disporre di informazioni precise e sistematizzate sulla localizzazione e la natura degli eventi allo scopo di verificare e adeguare i prodotti previsionali alla reale consistenza dei fenomeni interessano il territorio. Le informazioni provenienti dalla banca dati, se tempestive, costruiscono inoltre un importante elemento di conoscenza relativamente alla stabilità del manto nevoso. - alla creazione di una base informativa di riferimento relativamente alla definizione delle strategie operative degli uffici per quanto concerne le iniziative di prevenzione da intraprendere (in base principalmente alle categorie di utenza, ai luoghi e ai periodi dell anno più esposti agli effetti delle valanghe); - all analisi dei trend e agli studi statistici di diversa natura e finalità; - alla creazione di basi comuni di dati necessarie alla gestione di rapporti con le strutture nazionali e internazionali deputate alla prevenzione e allo studio delle valanghe; - alla possibilità di definire i comportamenti a rischio, da parte dell utenza della montagna Capire il perché del distacco significa infatti cercare di ridurre il ripetersi dell evento. 2.. Definizione di incidente da valanga. Per soddisfare le esigenze di cui sopra l indagine non può essere limitata al censimento dei soli eventi che hanno provocato danni gravi ed hanno implicato l intervento del soccorso alpino ma deve essere estesa quantomeno a tutti gli eventi in cui i sia verificato il travolgimento di persone. Ai fini della gestione della banca dati sugli incidenti da valanga vale pertanto la seguente definizione di incidente da valanga: per incidente da valanga si intende qualsiasi situazione generata da evento valanghivo che abbia prodotto il travolgimento di una o più persone anche qualora l evento non abbia causato danni di rilievo. 3. Modalità di raccolta dati. Ai fini della gestione delle attività di cui al presente documento si individuano due livelli standardizzati di documentazione degli incidenti. A tali livelli ogni ufficio potrà eventualmente affiancare altre modalità di documentazione legate ad esigenze particolari o particolari competenze. Primo livello: segnalazione. Segnalazione tempestiva dell avvenuto evento, con descrizione speditiva e provvisoria dello stesso. data, luogo, numero di persone coinvolte, informazioni da inserire nell apposita pagina AINEVA, nonché file della banca dati. Secondo livello: dati essenziali per la banca dati AINEVA.. contemporaneamente o successivamente alla segnalazione, nel limite ei dati certi disponibili, vengono compilati i campi della banca dati AINEVA realizzata in Excel Terzo livello: documentazione. Successiva documentazione dell evento da effettuarsi utilizzando un apposito modello in fase di redazione.
4 Primo livello: Segnalazione. Il primo livello serve per tenere aggiornata la statistica durante la stazione invernale e necessita di tempi di aggiornamento massimo di 36 ore dall avvenuta conoscenza dell incidente. Le informazioni da trasmettere ad Aineva relativamente a questo livello sono particolarmente semplificate e possono essere assunte dai tecnici degli uffici anche indirettamente, non implicano pertanto necessariamente un sopralluogo sul sito dell incidente. data provincia località categoria travolti illesi feriti morti Questi sono anche i dati che sono visibili al pubblico che consulta le pagine internet AINEVA. Secondo livello: dati essenziali per la banca dati AINEVA. Questo livello d indagine è finalizzato al consolidamento della banca dati esistente. Potrà subire delle modifiche nel corso della stagione invernale Terzo livello: documentazione. Il secondo livello di indagine è finalizzato alla alimentazione definitiva della Banca dati. Ai fini della realizzazione del secondo livello di indagine andrà utilizzato un apposito modello attualmente ancora in fase di definizione in seno al gruppo di lavoro e da sottoporre a verifica del Gruppo Previsori. Questo modello terrà conto dei campi fino ad ora raccolti nelle varie metodologie fin ora usate (mod. 7, mod. 8 AINEVA, tabelle exel, banca dati on-line ecc.), implementando eventualmente dei campi interessanti la stabilità del manto nevoso, l evoluzione di alcune discipline sportive o ricreative, di categorie professionali e non ecc. Per questa seconda fase di compilazione ogni Ufficio seguirà i tempi e le modalità possibili aggiornando man mano le schede presenti in banca dati sul sito Internet Aineva. Al più tardi il conferimento delle schede (cartacee o on-line) ad Aineva deve avvenire entro il 31 di agosto di ogni anno, per consentire la realizzazione dei report per la chiusura della stagione (esempio statistiche per la CISA IKAR, ecc.). 4. Attività degli uffici. Compatibilmente con le proprie capacità operative, gli Uffici valanghe delle Regioni e P.A. aderenti ad Aineva, si impegnano a garantire tempestivamente la raccolta e la trasmissione delle informazioni relative agli incidenti da valanga così come definiti al punto 2 e con le modalità di documentazione di cui al punto 3 di questo documento. Per garantire efficienza al sistema d raccolta dei dati, ogni ufficio individua al proprio interno un referente tecnico, responsabile della gestione delle attività di cui al presente documento. Il nominativo di tale responsabile viene comunicato alla segreteria AINEVA. 5. Attività di Aineva. Aineva avvalendosi anche del contributo del personale degli uffici, svolge l attività di coordinamento delle attività e di gestione, aggiornamento e validazione della banche dati, e di diffusione del dato statistico elaborato. L indirizzo tecnico alla gestione della banca dati viene assicurato dal Gruppo Previsori, affiancato dal Responsabile Tecnico.
5 6. Diffusione dei dati. Le informazioni relative al primo livello sono pubbliche e diffuse su web sul sito Internet dell Associazione: Le informazioni di secondo e terzo livello sono riservate e date in consultazione solo per motivi di studio o ricerca Le informazioni di altro livello, cioè la documentazione più completa eventualmente ralizzata da ogni singolo Ufficio, sono esclusive del Servizio che le ha realizzate ed ogni sua consultazione in AINEVA, deve essere autorizzata Dalla banca dati AINEVA possono essere realizzate le statistiche per la CISA IKAR, per articoli scientifici strettamente legati con il tema e i cui autori o coautori sono personale dipendente dai Servizi Valanghe AINEVA. Deve essere in ogni caso citata la paternità dei dati (Fonte AINEVA). 7. Attività nel corso della stagione invernale Nel corso della stagione invernale continuerà la documentazione di primo e secondo livello. Per quanto riguarda la documentazione di terzo livello, ogni ufficio continuerà le attività secondo le consuetudini. Un apposito gruppo di lavoro metterà a punto un nuovo modello di raccolta dati che sarà sperimentato nel corso dell inverno. Durante l estate 2007 verrà eventualmente ristrutturata la banca dati e avviate le ricerche di mercato per la realizzazione di un apposito software di archiviazione, se necessario. Trento, gennaio 2007
PROGETTO FORMATIVO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TECNICHE IN CAMPO NIVOMETEOROLOGICO E VALANGHIVO PRESSO IL CENTRO FUNZIONALE DEL MOLISE
PROGETTO FORMATIVO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TECNICHE IN CAMPO NIVOMETEOROLOGICO E VALANGHIVO PRESSO IL CENTRO FUNZIONALE DEL MOLISE Redattori Dr. Amb. Antonio CARDILLO () Arch. Giorgio TECILLA (C.T.
DettagliEffetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte
Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno 2008-2009 in Piemonte Marco Cordola Area Previsione e Monitoraggio Ambientale La stagione invernale 2008-2009 I danni da valanghe Le misure di mitigazione
DettagliIl bollettino Dolomiti Neve e Valanghe. Informazioni. Che cosa è un bollettino? Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe
Il bollettino Dolomiti Neve e Valanghe Mauro Valt Ufficio Previsione Pericolo Valanghe Informazioni Questa presentazione è stata realizzata per le lezioni didattiche nell ambito dei corsi formazione di
DettagliEAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe
1 EAWS European Avalanche Warning Services è stato fondato nel 1983 con lo scopo di coordinare l attività degli uffici di previsione neve e valanghe europei ed ha permesso, negli anni, l omogeneizzazione
DettagliCOME AFFRONTARE IL RISCHIO VALANGHE NELLE AREE AD ALTA DENSITÀ ABITATIVA CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSOCIATI
COME AFFRONTARE IL RISCHIO VALANGHE NELLE AREE AD ALTA DENSITÀ ABITATIVA CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI ASSOCIATI 21 settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere www.remtechexpo.com
DettagliLA PREVISIONE VALANGHE 1. UN PÒ DI STORIA 12. SCHEMA BASE DELLA PREVISIONE VALANGHE VALANGHE. Relatore: Mauro Valt
LA PREVISIONE VALANGHE Relatore: Mauro Valt Modulo Formativo per Tecnici della Protezione Civile Modulo AINEVA 2pc Gestione delle Problematiche ARPAV-CVA Valanghive Arabba. M.Valt di Protezione Civile
DettagliCentro Convegni Hotel Minerva Firenze, febbraio a cura di Raffaella Amato
La rilevazione sugli incidenti stradali. Verso il decentramento regionale: le nuove prospettive alla luce del Protocollo di Intesa Istat-Regioni 3 Convegno Nazionale sul Monitoraggio degli Incidenti Stradali
DettagliVerbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 23 novembre 2006.
Verbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 23 novembre 2006. Scadenze Allegati: Verbale incontro di Salisburgo Linee guida incidenti dal valanga Programma attività 2007 Comunicato
DettagliProgetto STRADA. Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per la gestione dei rischi naturali nel territorio transfrontaliero
Progetto STRADA Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per la gestione dei rischi naturali nel territorio transfrontaliero PARTNERSHIP Regione Lombardia Direzione Generale Reti, Servizi di Pubblica
DettagliEvoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE
Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE Tavolo nazionale di coordinamento nel settore dell agrometeorologia di supporto all applicazione delle
DettagliIncidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto
Bologna 09 Luglio 2010 Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto Marco Oppi Servizio Controllo Strategico e Statistica Regione Emilia-Romagna Contesto e Obiettivi Sottoscrizione di un protocollo d
DettagliINCIDENTI STRADALI. Elaborazione dati ISTAT della Provincia di Biella ANNO 2013
Settore Pianificazione territoriale, infrastrutture, mobilità, trasporti, sicurezza e protezione civile Elaborazione dati ISTAT della Provincia di Biella ANNO 213 INCIDENTI STRADALI Ottobre 214 Evoluzione
DettagliGent.ma dottoressa/ Egregio dottore,
Gent.ma dottoressa/ Egregio dottore, la statistica ufficiale è una risorsa fondamentale per la conoscenza della realtà economica e sociale di un paese ed uno strumento indispensabile per comprendere i
DettagliUnione delle Province d Italia, UPI, l Istituto nazionale di statistica, ISTAT, Premesso
PROTOCOLLO D INTESA L Unione delle Province d Italia, indicata successivamente come UPI, con sede in Roma, Piazza Cardelli 4, nella persona del Presidente Dr. Fabio Melilli, domiciliato per la carica presso
DettagliVerbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 9 settembre 2009 (Trento)
Verbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 9 settembre 2009 (Trento) Scadenze (consultare i verbali precedenti) Impegni di lavoro Moro Realizzazione depliant destinati ai free
DettagliCarta dei Servizi Uffici di Statistica Anno 2015
Carta dei Servizi Uffici di Statistica Anno 2015 PREMESSE GENERALI http://statistica.comune.genova.it Uffici di Statistica Piazzale Mazzini 3 16122 Genova telefono 010 5579008 fax 010 5579000 statistica@comune.genova.it
DettagliINDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO
INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO 2019 Questo documento sintetizza le risposte alle domande più ricorrenti riscontrate nelle ultime indagini di clima organizzativo. Le FAQ sono suddivise in tre sezioni:
DettagliCorso Aineva per Componenti delle Commissioni Locali Valanghe: Gestione delle problematiche valanghive di protezione civile
Corso Aineva per Componenti delle Commissioni Locali Valanghe: Gestione delle problematiche valanghive di protezione civile Organizzato da AINEVA - Associazione Interregionale Neve e Valanghe e Comunità
DettagliWorkshop Evoluzione recente del clima tra Italia settentrionale e Slovenia Nedavni trendi v ozračju med severno Italijo in Slovenijo
Workshop Evoluzione recente del clima tra Italia settentrionale e Slovenia Nedavni trendi v ozračju med severno Italijo in Slovenijo ANDAMENTO NIVOLOGICO E VALANGHIVO IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA STAGIONE
DettagliPer info: Segreteria Studenti: Management Didattico:
Pubblicato sul sito del corso di studi 05/05/2014 CONSIGLIO SUSCOR 25/03/2014 Corso di Laurea MAGISTRALE a ciclo unico Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (classe LMR/02) Scadenze relative alle
DettagliScadenze 26 settembre: iscrizioni corso di aggiornamento Previsori Valanghe del 7 ottobre 2008 a Bolzano
Verbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 9 settembre 2008 (Trento) http://www.aineva.it/previsori/documenti.htm Scadenze 26 settembre: iscrizioni corso di aggiornamento Previsori
DettagliPROGETTO NOTIFICA PRELIMINARE ON-LINE
Allegato 2 PROGETTO NOTIFICA PRELIMINARE ON-LINE Premessa La notifica preliminare di apertura di un cantiere, prevista dall art. 99 del D.Lgs 81/08, è una comunicazione che il committente o il responsabile
DettagliServizi Informativi di Protezione Civile
Servizi Informativi di Protezione Civile La Comunità Montana Vallo di Diano porta avanti e condivide la pianificazione dei rischi territoriali e la gestione delle emergenze per i 15 comuni del comprensorio.
DettagliVerbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 7 giugno 2011
Verbale della riunione del Gruppo di Lavoro dei Previsori Valanghe del 7 giugno 2011 Martedì 7 giugno 2011 ore 9:30 presso la sede di AINEVA in Trento si riuniscono i previsori valanghe demandati per discutere
DettagliMONTAGNA AMICA. Il Bollettino valanghe
MONTAGNA AMICA Il Bollettino valanghe SCOPO DEL BOLLETTINO quantificare e indicare, in termini probabilistici, i luoghi pericolosi e definire il tipo di pericolo da valanghe UTENTI DEL BOLLETTINO NIVOMETEOROLOGICO
DettagliOBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera 2007-2013 STRADA - STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER LA GESTIONE DEI
DettagliGli strumenti SEPA per la P.A. Forum Banche e PA 2009 Roma, 19 febbraio
Gli strumenti SEPA per la P.A. Forum Banche e PA 2009 Roma, 19 febbraio Introduzione degli strumenti SEPA Le banche, nell ambito del progetto SEPA, hanno implementato le soluzioni per consentire l introduzione
DettagliTRA P R E M E S S O SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Art. 1: Oggetto della Convenzione.
CONVENZIONE PER L ATTIVITÀ DI COMPILAZIONE, GESTIONE DELLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE UNICHE E TRASMISSIONE DELLE ATTESTAZIONI ISEE/ISEEU (AI SENSI DEL D.LGS. 109/98 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI)
DettagliCORSO AINEVA PER COMPONENTI CLV, Limone Piemonte gennaio Interpretazione e utilizzo del BOLLETTINO delle Valanghe
CORSO AINEVA PER COMPONENTI CLV, Limone Piemonte 18-22 gennaio 2010 Interpretazione e utilizzo del BOLLETTINO delle Valanghe Dott.ssa Cristina Prola Il Bollettino Valanghe Il Bollettino Valanghe quadro
Dettagli3. I dati (parte prima) Dati meteorologici Dati relativi al manto nevoso Dati relativi alla stabilità
Meteonivologia e utilizzo dei prodotti previsionali 3. I dati (parte prima) Dati meteorologici Dati relativi al manto nevoso Dati relativi alla stabilità Relatore: Mauro Valt Modulo Formativo per Tecnici
DettagliDallo studio Sbagliando si Impara alla costruzione dell Archivio Inchieste Infortuni nel Veneto
Dallo studio Sbagliando si Impara alla costruzione dell Archivio Inchieste Infortuni nel Veneto A. Maroso, F. Sarto, R. Agnesi COREO C. Piz Spisal ULSS 06 CAUSE SOGGETTIVE (COMPORTAMENTALI) Esigenze per
DettagliLINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE
LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE 1) Premessa L attività di controllo interno nel Comune di Pisa ha avuto avvio nell anno 2000. I controlli finora effettuati hanno avuto i seguenti oggetti:
DettagliANALISI DEGLI EVENTI DI NATURA ACCIDENTALE
1 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA PROPOSTA PER COMMENTI DISPOSIZIONE OPERATIVA GENERALE n ANALISI DEGLI EVENTI DI NATURA ACCIDENTALE Distribuzione: Responsabili delle Unità organizzative dell Istituto. Rev.n.
DettagliLA PREVISIONE DEL PERICOLO DI VALANGHE
Le attività di SNPA finalizzate alla gestione dei rischi naturali nelle aree montane LA PREVISIONE DEL PERICOLO DI VALANGHE Arabba (BL), Winter School Assoarpa 31 marzo 2017 Giovanni Peretti, ARPA Lombardia
DettagliPer info: Segreteria Studenti - HelpDesk: https://fire.rettorato.unito.it/helpdesk_ddss/ Management Didattico SUSCOR:
Pubblicato sul sito del corso di studi il 06/07/2016 CONSIGLIO SUSCOR 26/02/2016 Corso di Laurea MAGISTRALE a ciclo unico Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (classe LMR/02) Scadenze relative alle
DettagliDati meteo, manto nevoso e. Dati meteo, manto. nevoso e valanghe in. valanghe in passato. passato. Modelli statistici. Modelli statistici
Valutazione della stabilità del manto nevoso Mauro Valt Corso AINEVA 2pc Per Componenti delle Commissioni Valanghe del Piemonte ottobre 2011 Che cosa è un bollettino? Il bollettino valanghe fornisce una
DettagliCAMOSCIO (Rupicapra rupicapra)
CAMOSCIO (Rupicapra rupicapra) I censimenti di camosci nel PAVPT, a partire dal 1981, sono stati realizzati dal personale di vigilanza, con il coordinamento dello scrivente, mediante metodologia approvata
DettagliCOPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE
Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale,, n. 22 del 27 gennaio 2007 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma SI PUBBLICA TUTTI PARTE
DettagliLa sicurezza delle piste da sci: norme nazionali e regole di comportamento
La sicurezza delle piste da sci: norme nazionali e regole di comportamento La legge quadro n. 363 del 24 dicembre 2003, Le Norme Uni 8132:2018 sulla segnaletica, il decreto 20 dicembre 2005 con le regole
DettagliSCENARI. Il previsore valanghe cerca di descrivere, senza ambiguità e in maniera chiara per gli. utenti, il pericolo di valanghe di una area montuosa.
SCENARI dipericolo VALANGHE Individuazione degli scenari di pericolo più frequentemente utilizzati nei bollettini valanghe sulla base della scala europea del pericolo valanghe e della matrice bavarese
DettagliCOMUNE DI ALBISSOLA MARINA
COMUNE DI ALBISSOLA MARINA PROVINCIA DI SAVONA PIAZZA DEL POPOLO, 12 17012 ALBISSOLA MARINA SV Tel.019/400291 FAX 019/486460 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO ART.
Dettagliinnovation & governance
innovation & governance PROPOSTA DI VALORE PER L UFFICIO CONTRATTI E APPALTI TECNOLINK S.r.l. Sede legale: Via Goffredo Casalis, 24-10143 Torino Sede operativa: Via Vandalino, 92-10142 Torino Tel. +39
DettagliEntro 80 giorni: - predispone la bozza di deliberazione che la Direzione Trasporti propone alla Giunta Regionale per l espressione delle valutazioni
Deliberazione della Giunta Regionale Piemonte 17/3/2003 n. 44-8734 Procedure per le espressioni di competenza sui progetti preliminari e definitivi previsti dalla Legge Obiettivo di competenza della Regione
DettagliIl nuovo censimento e la tenuta dell anagrafe
Il nuovo censimento e la tenuta dell anagrafe Romano Minardi Roma FORUMPA - 23 maggio 2018 1 CENSIMENTO E ANAGRAFE Il censimento sono strettamente correlati fra loro Esiste tra di loro un rapporto simbiotico
DettagliINDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO 2018 Aziende del SSL
INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO 2018 Aziende del SSL LINEE GUIDA A SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE FAQ Le FAQ saranno sempre accessibili durante la compilazione tramite un link presente sulla
Dettagli3.2 - REGIONE BASILICATA
3.2 - Ing. Umberto De Matteis Tutor regionale 3.2.1 - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO 3.2.1.1 - Premessa Il progetto LSU bis ha avuto inizio nell agosto 1997 e si è concluso
DettagliPIATTAFORMA WEB COMMISSIONI LOCALI VALAGHE. Quart, 27 novembre 2014
PIATTAFORMA WEB COMMISSIONI LOCALI VALAGHE Quart, 27 novembre 2014 Lunedì 15 dicembre ore 17:00 Palazzo regionale DGR n.2478 del 21/12/2012 Procedure per la gestione del transito veicolare sulle SR - Competenze
DettagliAttività alla scoperta della neve e approfondimento sulla sicurezza in montagna
Attività alla scoperta della neve e approfondimento sulla sicurezza in montagna Fondation Grand Paradis propone al pubblico il pacchetto Giroparchi Neige, un attività alla scoperta della neve e approfondimento
DettagliMODULO B CORSO DI FORMAZIONE
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole La gestione degli infortuni e degli incidenti a scuola MODULO B Unità didattica B3-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
DettagliSECONDO ANNO DI ATTIVITA.
CONVENZIONE TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LA PROTEZIONE CIVILE E L ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE DI COORDINAMENTO PER I PROBLEMI INERENTI ALLA NEVE E ALLE VALANGHE. (AINEVA)
DettagliElementi della procedura
REGIONE ABRUZZO DIREZIONE Lavori pubblici, Ciclo Idrico Integrato, Difesa del Suolo e della costa, Servizio Prevenzione dei Rischi di AVVISO ESPLORATIVO, per la ricerca di manifestazioni di interesse relative
DettagliAttestato di rischio 2018
Attestato di rischio 2018 Arriva l attestato di rischio dinamico: l assicurazione parla chiaro A partire dal 1 agosto 2018 l attestato di rischio, il documento che fotografa il comportamento alla guida
DettagliModulo di Constatazione Amichevole di Incidente (CAI)
Modulo di Constatazione Amichevole di Incidente (CAI) Il modulo CAI è importante perchè: riduce i tempi di gestione del sinistro e di risarcimento aiuta a chiarire la dinamica dell incidente. 2 Istruzioni
DettagliRINTRACCIO ATTIVITA' LAVORATIVA PLUS
RINTRACCIO ATTIVITA' LAVORATIVA PLUS BERNARDI GIORGIO RintraccioFacile.it è un marchio di proprietà di Gruppo IREC srl Via della Magliana 872 00148 ROMA Tel. 06/56339012 Email: info@rintracciofacile.it
DettagliRoma, 18 luglio 2013 CIRCOLARE N. 74 / 2013
(18/07/13) Roma, 18 luglio 2013 CIRCOLARE N. 74 / 2013 Prot. 1672 Ai Presidenti e Direttori Generali degli Enti Associati AC/AS ATTIVITA FEDERCASA ENTI PUBBLICI ECONOMICI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI OGGETTO
DettagliMINISTERO DELLA SALUTE
MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 5 dicembre 2006 Variazione dei modelli di rilevazione dei dati delle attivita' gestionali delle strutture sanitarie. IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il decreto del Presidente
DettagliModulo Gestione Malattie
Modulo Gestione Malattie pag. 1 di 17 Modulo Gestione Malattie Copia per sito Web in forma non controllata Modulo Gestione Malattie pag. 2 di 17 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Importazione certificati
DettagliREGOLAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SERVIZIO ASSOCIATO CATASTO DELLE AREE PERCORSE DA FUOCO (ART. 75 BIS L.R. 39/2000)
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SERVIZIO ASSOCIATO CATASTO DELLE AREE PERCORSE DA FUOCO (ART. 75 BIS L.R. 39/2000) Approvato con deliberazione della Giunta dell Unione di Comuni n. 123 del 30-12-2013
DettagliREGOLAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SERVIZIO ASSOCIATO CATASTO DELLE AREE PERCORSE DA FUOCO (ART. 75 BIS L.R. 39/2000)
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL SERVIZIO ASSOCIATO CATASTO DELLE AREE PERCORSE DA FUOCO (ART. 75 BIS L.R. 39/2000) Approvato Con Deliberazione di Giunta n. 18 del 14-2-2017 Dell Unione di Comuni
DettagliIl Fattore Famiglia come Strumento Amministrativo
Il Fattore Famiglia come Strumento Amministrativo Il Fattore Famiglia supera le carenze dell ISEE Il Fattore Famiglia fornisce un valore personalizzato della capacità economica della Famiglia che chiede
DettagliANPR e CIRCOLARITA ANAGRAFICA Corso Unione Sovietica 612/15B Torino Tel. 011,
snc ANPR e CIRCOLARITA ANAGRAFICA www.stesei.it www.steseiservizi.it Corso Unione Sovietica 612/15B - 10135 Torino Tel. 011,3473620 stesei@.stesei.it Piattaforma INDAGOR PLUS è la piattaforma telematica
DettagliManuale operativo del Sistema Gestionale PASL
Area di coordinamento programmazione e controllo settore strumenti della programmazione regionale e locale. Manuale operativo del Sistema Gestionale PASL Venturina, 07 Settembre 2009 1 Sommario della presentazione
DettagliCENTRI DI MONITORAGGIO DELLA SICUREZZA STRADALE: ESPERIENZE, LIMITI E POTENZIALITÀ DI SVILUPPO Roma, 5 novembre 2012
CENTRI DI MONITORAGGIO DELLA SICUREZZA STRADALE: ESPERIENZE, LIMITI E POTENZIALITÀ DI SVILUPPO Roma, 5 novembre 2012 IL SISTEMA INFORMATIVO DELLA PROVINCIA DI CROTONE. DALLA GEOREFERENZIAZIONE DEI DATI
DettagliLe funzioni fondamentali delle Province in materia di raccolta ed elaborazione dati RAVENNA, 8 luglio 2019
Le funzioni fondamentali delle Province in materia di raccolta ed elaborazione dati RAVENNA, 8 luglio 2019 08/07/19 Gaetano Palombelli Il ruolo istituzionale delle Province Le Province, nel contesto costituzionale
DettagliRELAZIONE CONCLUSIVA
PROVINCIA DI ORISTANO MONITORAGGIO DELL UTENZA - - SERVIZIO DI PROMOZIONE DELL AUTOIMPIEGO - Assessorato al Lavoro Formazione Professionale e Politiche Sociali RELAZIONE CONCLUSIVA A cura del della Provincia
DettagliUNICO ENTI NON COMMERCIALI 2014
UNICO ENTI NON COMMERCIALI 2014 Note di rilascio Versione 21.12.0 Data 6 Novembre 2014 Compatibilità 21.0.0 e successive Aggiornamenti per saldo IMU/TASI 2014 Ai fini della gestione del saldo IMU vengono
DettagliStudio della Qualità delle Misure in un Laboratorio di Idrodinamica Navale Rev. 0 Cap. 10 data 11/12/2003
Studio della Qualità delle Misure in un Laboratorio di Idrodinamica Navale Rev. 0 Cap. 10 data 11/12/2003 CAPITOLO 10 SISTEMA DI GESTIONE DELLE NON CONFORMITA 10.1 GENERALITÁ E SCOPO.1 10.2 TIPOLOGIE DI
DettagliCOMUNE DI SAN VITO LO CAPO Regione Sicilia **********
COMUNE DI SAN VITO LO CAPO Regione Sicilia ********** Settore 1 - Servizi Demografici ed Elettorali, Agricoltura, Caccia, Pesca, Imposta di Soggiorno e Contenzioso. Via Savoia, 167-91010-(Tp) TEL. n.0923/621211
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 15 DEL 14 APRILE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 15 febbraio 2008 - Deliberazione N. 288 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria N. 17 - Istruzione - Educazione - Formazione Professionale
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE
PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE TRA - Il Ministero dell Interno con sede legale in Roma Via del Viminale n. 1 ROMA, rappresentato
DettagliREGOLAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
CITTA DI LIGNANO SABBIADORO REGOLAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 114 del 18 dicembre 2012) ******************************** ART.1 OGGETTO
DettagliANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI 2018 Le novità nell inserimento incarichi al sistema PERLA LA
Webinar 27 ottobre 2017 ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI 2018 Le novità nell inserimento incarichi al sistema PERLA LA ANAGRAFE delle PRESTAZIONI Il contesto di riferimento normativo Lo scopo è semplificare
DettagliRINTRACCIO CONTI CORRENTI, CONTI DEPOSITO TITOLI E AZIONI
RINTRACCIO CONTI CORRENTI, CONTI DEPOSITO TITOLI E AZIONI ROBERTO R****** RintraccioFacile.it è un marchio di proprietà di Gruppo IREC srl Via della Magliana 872 00148 ROMA Tel. 06/56339012 Email: info@rintracciofacile.it
Dettagli1. Unico Uniemens per un azienda con una sola sede (unica matricola INPS)
CASI PRATICI SUPPORTATI Il file Uniemens viene importato a condizione che il codice fiscale presente nel tracciato corrisponda alla partita IVA o al codice fiscale indicati nell anagrafica dell azienda.
DettagliRINTRACCIO CONTI CORRENTI, CONTI DEPOSITO TITOLI E AZIONI
RINTRACCIO CONTI CORRENTI, CONTI DEPOSITO TITOLI E AZIONI ROBERTO R****** RintraccioFacile.it è un marchio di proprietà di Gruppo IREC srl Via della Magliana 872 00148 ROMA Tel. 06/56339012 Email: info@rintracciofacile.it
DettagliCOMUNE DI RAVENNA ALLEGATO 6 AGENDA PER LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. Scheda analitica del Progetto n. 6
COMUNE DI RAVENNA ALLEGATO 6 AGENDA PER LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO Scheda analitica del Progetto n. 6 A INFORMAZIONI GENERALI SULL INTERVENTO A1. TITOLO DELL INTERVENTO PROPOSTO REALIZZAZIONE
DettagliRegolamento. Per il trattamento dei dati personali (legge , n. 675)
COMUNE DI SERRENTI Provincia di Cagliari Regolamento Per il trattamento dei dati personali (legge 31.12.1996, n. 675) Approvato dal Consiglio Comunale con atto N. 50 del 27.9.2000 Approvato dal Comitato
DettagliCONTROLLO DI QUALITA BIENNIO ANNUALITA 2017
CONTROLLO DI QUALITA BIENNIO 2016-2017 ANNUALITA 2017 Report consuntivo a cura della Direzione Generale gennaio 2018 1 INDICE PARTE PRIMA... 3 PREMESSA... 3 LA DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 22
DettagliMercoledì Provisione Valanghe. Pubbliccato il alle ore 17: debole moderato marcato forte molto forte
1 2 3 4 5 debole moderato marcato forte molto forte Grado Caratteristiche Raccomandazioni per le persone che praticano attività fuoripista 5 molto forte 4 forte 3 marcato 2 moderato 1 debole Situazione
DettagliProgramma per la promozione della montagna e delle sue professioni 2019
Programma per la promozione della montagna e delle sue professioni 2019 1 PREMESSA Al fine di assicurare la continuità della promozione della montagna e delle sue professioni, intrapresa negli ultimi anni
DettagliA. Performance organizzativa. B. Performance individuale. Nessuna Mensile Trimestrale X Semestrale Altro_ Organo di vertice politico-amministrativo
Allegato 1: Il monitoraggio sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni relativo al ciclo della performance precedente. (ANNO 2013) Per adeguare
DettagliTypical avalanche problems, approved by General Assembly of EAWS, Munich, 2017
Problemi Tipici Valanghivi I cinque problemi tipici valanghivi come definiti dai Servizi Valanghe Europei EAWS hanno lo scopo di descrivere scenari/situazioni tipiche che accadono su valanghivo e di fornire
DettagliFondo Sociale Europeo P.O.R. Piemonte. Ob. 2 Competitività regionale e Occupazione Comitato di Sorveglianza. Regolamento interno
Fondo Sociale Europeo P.O.R. Piemonte Ob. 2 Competitività regionale e Occupazione 2007-2013 Comitato di Sorveglianza Regolamento interno Approvato dal Comitato di Sorveglianza del POR FSE Ob.2 il 13/12/2007
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA. (Edizione Dicembre 2007 pag. da 3 a 7)
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA (Edizione Dicembre 2007 pag. da 3 a 7) E INTEGRAZIONI (Edizione settembre 2012 pag. 8) PRODOTTE DALLO SPISAL DELL
DettagliPer info: Segreteria Studenti - HelpDesk: Management Didattico SUSCOR:
Pubblicato sul sito del corso di studi il 16/04/2018+15/10/2018 CONSIGLIO SUSCOR 05/02/2018 Corso di Laurea MAGISTRALE a ciclo unico Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (classe LMR/02) Scadenze
DettagliVERBALE DELLA RIUNIONE PERIODICA PER LA PREVENZIONE E PER LA PROTEZIONE DAI RISCHI
VERBALE DELLA RIUNIONE PERIODICA PER LA PREVENZIONE E PER LA PROTEZIONE DAI RISCHI ai sensi dell art. 35 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Il giorno 25-09-2018, presso la sede dell Istituto Comprensivo di Noventa
DettagliCOMUNE DI LIMBADI Provincia di Vibo Valentia PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2014 Articolo 1 TRASPARENZA E ACCESSIBILITA Sulla base delle prescrizioni dettate dalla legislazione più recente la trasparenza
DettagliIl Bilancio Consolidato Milano 14 giugno 2017
Il Bilancio Consolidato Milano 14 giugno 2017 Copyright 2014 Kibernetes s.r.l Tutti i diritti riservati Bilancio Consolidato Aspetti normativi Aspetti teorici Aspetti operativi Copyright 2016 Kibernetes
DettagliCommissione di Coordinamento del Sistema Pubblico di Connettività
Commissione di Coordinamento del Sistema Pubblico di Connettività REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE DI COORDINAMENTO DEL SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITA (art.79, comma 3 del decreto
DettagliI FONDI ANTICHI, STORICI E SPECIALI DELLE BIBLIOTECHE DELL UNIVERSITA DI PAVIA. Progetto di censimento, recupero e valorizzazione
I FONDI ANTICHI, STORICI E SPECIALI DELLE BIBLIOTECHE DELL UNIVERSITA DI PAVIA Progetto di censimento, recupero e valorizzazione Servizio Biblioteca Digitale, 6 luglio 2015 OBIETTIVI individuare i fondi
DettagliFib Junior: tutti in gioco
PROPOSTA ATTIVITÀ SCOLASTICA F.I.B. 2016/2017 Fib Junior: tutti in gioco La F.I.B. Federazione Italiana Bocce Commissione Giovanile propone anche per l A.S. 2016/17 un programma volto alla conoscenza dello
DettagliPROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA
Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA
DettagliPolitiche e interventi di prevenzione e gestione del rischio valanghivo Stato dell arte Arco Alpino Italiano
Politiche e interventi di prevenzione e gestione del rischio valanghivo Stato dell arte Arco Alpino Italiano Dott. Geol. Igor Chiambretti Responsabile Tecnico AINEVA Il 22,5% del territorio è ubicato a
Dettagli5di BAVARESE ANNI ESPERIENZE. con. la MATRICE. La matrice bavarese costituisce un valido supporto al previsore valanghe per determinare
5di con ANNI ESPERIENZE la MATRICE BAVARESE Mauro Valt ARPAV- DRST- SNV Centro Valanghe Arabba Via Arabba-Pradat, 5 32020 Livinallongo del Col di Lana mvalt@arpa.veneto.it La matrice bavarese costituisce
DettagliPROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio
PROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio Obiettivi 1. Estendere il modello di censimento e le procedure di analisi e classificazione nazionali degli impianti sportivi per
DettagliGestione audit interni. Caso di Studio Q106
Gestione audit interni Caso di Studio Q106 Rev. 0 Settembre 2013 Premessa Il presenta caso mostra l esempio di un audit interno del Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla ISO 9001:2008 Nota:
DettagliRoma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Coordinamento Generale Medico Legale Roma, 25/07/2013 Circolare
Dettagli