NORME DI PRONTO SOCCORSO
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- Ugo Gregorio Bosco
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1 ALLEGATO 6 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 91 DEL D.LGS. 81/08 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA ROMAGNA Via Bianchi n. 7/9 BRESCIA TERZO LOTTO APPALTO RIMOZIONE COIBENTAZIONE IN AMIANTO DALLE TUBAZIONI NORME DI PRONTO SOCCORSO NORME DI PRONTO SOCCORSO 1
2 1 - PREMESSA <<Primum non nocere >> diceva Ippocrate. Questa regola e' piu' che mai valida in tema di infortuni; infatti un primo soccorso prestato da mani non esperte puo', invece di essere di aiuto al ferito, recargli del danno. Considerando che quasi mai un medico o un infermiere sono presenti al momento dell' infortunio, lo conoscenza di operazioni molto semplici, se praticate immediatamente e correttamente da chi e' intorno al ferito, possono salvargli la vita. 2 - COME BARELLARE UN FERITO GRAVE Certi grandi traumatismi (caduta a terra dall' alto, urti violenti da parte di macchinari o materiali pesanti, schiacciamenti, ecc.) possono provocare interruzioni o fratture in parti dello scheletro. Le fratture nella maggior parte dei casi sono semplici e si prestano, se correttamente curate, ad una buona guarigione clinica, con ripresa della normale funzionalita' della parte fratturata; altre volte le fratture possono essere complicate La prima operazione da farsi in caso di infortunio grave e' di mettere il ferito su di una barella in modo da poterlo trasportare su di una autoambulanza. E' durante questa operazione che occorre usare la massima attenzione, trattando l'infortunato come un potenziale fratturato. Pertanto si deve sollevare o spostare il ferito sulla barella in almeno tre persone, le quali dovranno comportarsi in modo tale da non flettere mai il collo, gli arti e il tronco del ferito. Il trasporto in barella poi deve essere effettuato a passo lento per evitare inutili e dolorosi scossoni. Le stesse regole si applicano per il soccorso di infortunati svenuti o in stato di shock. 3 - STATO DI SHOCK E' uno stato di profonda depressione delle principali funzioni organiche e vitali, e particolarmente delle condizioni circolatorie, in seguito ad un trauma. Puo' essere provocato da ferite o da ustioni gravi, da emorragie interne o esterne, da fratture di segmenti ossei importanti, da schiacciamento o spappolamento dei tessuti, da traumi cranici, addominali o toracici di una certa entita'. E' compito del primo soccorritore arrestare l'aggravamento e prevenire le conseguenze. NORME DI PRONTO SOCCORSO 2
3 La postura assume nel primo soccorso dello shock il ruolo di terapia fondamentale: il paziente deve essere sdraiato supino, con il capo su un piano piu' basso di quello del corpo, mentre gli arti inferiori verranno sollevati ( circa 30 gradi da terra ) compatibilmente con eventuali gravi lesioni degli arti stessi. 4) - EMORRAGIE Per poter prestare un valido soccorso, e' necessario spendere due parole sulla dinamica della circolazione del sangue. Il sistema circolatorio e' composto da una pompa centrale (il cuore) e da un sistema di condotti che portano il sangue dal cuore alla periferia (arterie) e da queste al cuore (vene). Il sangue nelle arterie e' rosso vivo, essendo ossigenato, e scorre sotto forte pressione; quello delle vene e' rosso scuro essendo poco ossigenato e scorre a bassa pressione; percio' nelle emorragie arteriose il sangue fuoriesce con uno zampillo rosso vivo, mentre nelle venose esce piu' lentamente e ha colore rosso scuro. Pertanto ci occuperemo principalmente delle emorragie arteriose, in quanto piu' pericolose. Tenendo presente che nelle arterie il sangue va dal cuore (cioe' dal centro del corpo ) alla periferia, in caso di rottura di un'arteria bisogna interrompere il flusso di sangue comprimendo l'arteria a monte della rottura. La compressione puo' essere fatta con le mani o con una fasciatura ( quest'ultima sarà usata sugli arti) in punti fissi per ogni parte del corpo, come specificato nelle figure. Molte ferite presentano emorragie miste arteriose e venose; in tali casi e' necessario frenare prima quella arteriosa; per quella venosa sara' sufficiente comprimere con un panno pulito( es. fazzoletto)la ferita. 5 - ASFISSIA L' asfissia da gas piu' frequente è quella provocata dall' ossido di carbonio, gas non percepibile con i nostri sensi e molto tossico gia' in dosi minime; ha la caratteristica di sostituirsi nel sangue all'ossigeno che respiriamo con l'aria e che dal sangue viene portato a tutto il corpo. In caso di arresto dell' attività respiratoria (per asfissia, folgorazione, annegamento, shock ) e' necessario iniziare subito la respirazione artificiale. Il metodo piu' semplice ed efficace ( metodo bocca a bocca) si basa sul fatto che l' aria espirata ha ancora ossigeno sufficiente a tenere in vita una persona. Si tratta quindi di soffiare quest'aria nei polmoni dell' infortunato. Le manualita' sono le seguenti: 1) mettere l'asfissiato supino, flettergli il capo all'indietro in modo da rendere libere le vie respiratorie. 2) con la mano sinistra tenere sollevata la mandibola e con la destra chiudergli le narici 3) inspirare profondamente NORME DI PRONTO SOCCORSO 3
4 4) applicare la propria bocca alla bocca dell'infortunato e soffiare con forza l'aria precedentemente inspirata. Se la manovra e' fatta bene si vedra' il torace del paziente sollevarsi. 5) staccare quindi la bocca, ripetere le operazioni 3) e4) Il ritmo e' quello normale, cioè intorno ai 15/18 atti respiratori al minuto. La manovra dovra' continuare fino a che il paziente non riprendera' a respirare bene per proprio conto. E' DI VITALE IMPORTANZA munirsi dell'opportuna attrezzatura prima di isolare l'asfissiato da ambienti con atmosfera rarefatta o inquinata da gas tossici al fine di evitare infortuni mortali a catena. 6) - FOLGORAZIONE Per folgorazione si intende il passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano non convenientemente isolato. Gli effetti della corrente elettrica dipendono essenzialmente dalla natura dall'intensita', dalla durata del passaggio e dal percorso della corrente, nonche' dalle condizioni fisiche a di isolamento della persona. Gli organi che piu' risentono dei fenomeni di cui sopra sono il cuore il sistema nervoso centrale (midollo bulbare) e i muscoli respiratori (diaframma, muscoli intercostali ecc.). N.B.- E' DI VITALE IMPORTANZA prima di staccare un folgorato assicurarsi una adeguata protezione isolante. NORME DI PRONTO SOCCORSO 4
5 7) - COME SOCCORRERE UN USTIONATO O UN CAUSTICATO Per ustione si intende la lesione provocata da agenti calorici (corpi caldi, fiammate ecc.). Le ustioni estese possono essere molto pericolose sia per la lesione stessa, sia perchè si possono infettare facilmente aggravando così le condizioni dell'ustionato. Pertanto il primo soccorritore dovra' solo adagiare l'infortunato in barella, senza spogliarlo per evitare il rischio di infettare, con le mani sporche, le ustioni. Per causticazione si intende la lesione provocata da agenti chimici, sia acidi che basi forti (es. acido solforico, soda caustica, ecc.) A differenza del calore che agisce solo nel momento del suo contatto coi tessuti, l'agente caustico agisce nel tempo, sia perchè è a contatto diretto con la cute sia perchè ha impregnato gli abiti dell'infortunato. Il primo soccorso consiste nel lavare abbondantemente con acqua o con apposite soluzioni la parte causticata; se i vestiti del ferito fossero impregnati dall'agente causticante, si dovra' spogliarlo, quindi lavarlo e adagiarlo su una barella. 8) - INFORTUNI OCULARI Gli infortuni agli occhi richiedono una particolare attenzione perchè possono provocare una menomazione, sino alla perdita della vista, anche quando sono apparentemente trascurabili o non dolenti. Nel caso di spruzzi negli occhi di una sostanza liquida è necessario lavarli immediatamente. Se non si dispone di apposite soluzioni neutralizzanti, anche l'acqua potabile del rubinetto si presta molto bene. NORME DI PRONTO SOCCORSO 5
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