Il benessere dei suini in allevamento: criticità e soluzioni possibili

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1 Il benessere dei suini in allevamento: criticità e soluzioni possibili Mercoledì 25 settembre 2013 Sicura & QsA Giuseppe Diegoli Servizio Veterinario ed Igiene degli alimenti Regione Emilia Romagna 1

2 Normativa di di riferimento DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n.122 Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini. (G.U. Serie Generale n. 178 del 2 agosto 2011) Circolare ambiti interpretativi della Direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini, recepita con il D. Lgs 122/2011 (Ministero della Salute ) 2

3 Acqua di di abbeverata Acqua: ogni suino, a partire dalla seconda settimana di età, deve poter disporre in permanenza di acqua di abbeverata, fresca ed in quantità sufficiente Deve comunque essere garantito il requisito della disponibilità permanente di acqua fresca a sufficienza. 3

4 Impianti automatici Impianti automatici, allarmi :qualora la salute ed il benessere degli animale dipende a una gestione artificiale de lmicroclima, deve essere previsto un sistema di allarme in grado di segnalare eventuali guasti e un adeguato impianto sostitutivo ovvero un gruppo di continuità. Il funzionamento del sistema d'allarme, degli impianti di ventilazione, ordinario e sostitutivo, deve essere sottoposto a controlli regolari 4

5 Allevamento in in gruppo di di scrofe e scrofette Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data prevista per il parto 5

6 Allevamento in in gruppo di di scrofe e scrofette 6

7 Pavimenti Per scrofe e scrofette dopo la fecondazione la pavimentazione deve prevedere una parte della superficie del pavimento (0.95 m2 per le scrofette e 1.3 m2 per le scrofe) costituita da pavimento pieno continuo con al massimo il 15% della superficie riservata alle aperture di scarico. 7

8 Pavimenti. Per la Commissione può essere accettato il livello di tolleranza previsto nell European Standard EN 12737:2004+A1 per quanto riguarda la realizzazione dei pavimenti in calcestruzzo, corrispondente a +/- 3mm per aperture e travetti nel caso di pavimenti destinati alle scrofe 8

9 Pavimenti scrofe e scrofette. 1. Allevamento su pavimento pieno con lettiera, 2. Allevamento su pavimento parzialmente fessurato con area fessurata delimitata (zona di defecazione) avente fessure fino a 25 mm e travetti minimo 80 mm le aperture non eccedano il 15% del totale della superficie del box 3. Allevamento con pavimento solido e continuo, in cui le aperture di drenaggio all interno del pavimento possono essere parte di una serie ininterrotta o disegni della pavimentazione tali da rappresentare il 15% della superficie della pavimentazione stessa. 4. Allevamento con pavimento solido e continuo, nel quale una parte è costituita da pavimento pieno e una parte è fessurata tale da rappresentare il 15% dell intera superficie dedicata alle aperture di drenaggio. 5. Allevamento con pavimenti con fessure di scarico diffuse di cui all art 3 comma 1 paragrafo 2, aventi fessure fino a 20 mm e travetti superiori agli 80 mm 9

10 Pavimenti suinetti da da giorni a settimane 1. Allevamento di suinetti su pavimentazione fessurata in plastica, o metallica ricoperta di plastica 2. Allevamento di suinetti su pavimentazione fessurata metallica 3. Allevamento a terra di suinetti su lettiera 4. Allevamento di suinetti a terra in box con una parte piena e una parte fessurata, Tollerato un pavimento parzialmente fessurato con fessure fino a 20 mm e travetti superiori agli 80 mm. per il 40% di parte piena rispetto alla superficie disponibile 5. Allevamento di suinetti su pavimentazione fessurata in calcestruzzo: per questa situazione devono essere rispettate fedelmente le misure riportate nella norma inclusa la tolleranza prevista dalla EN 12737:

11 Pavimenti suini ingrasso. 1. Allevamento a terra su lettiera: non si riscontrano problematiche, 2. Allevamento a terra in zone con una parte piena e una parte fessurata. Per questi pavimenti nei quali la parte piena è nettamente separata da quella fessurata non vi sono indicazioni normative sulla tipologia del fessurato, pertanto possono ritenersi conformi le configurazioni con pavimento parzialmente fessurato avente porzione piena del 40% almeno, fessure fino a 20 mm e travetti minimo 80 mm. 3. Allevamento con pavimentazione su fessurato in calcestruzzo: in ragione del peso elevato raggiunto dai suini all'ingrasso nelle produzioni tipiche italiane debbono ritenersi conformi configurazioni di pavimentazione per suini all'ingrasso su pavimento totalmente fessurato con fessure fino a 20 mm e travetti minimo 80 mm più la tolleranza prevista dallo standard EN 12737:

12 Materiale manipolabile I suini devono avere libero accesso ad una sufficiente quantità di materiale per le attività di ricerca e manipolazione come paglia, fieno, legno, torba, segatura, composti di funghi o un miscuglio di questi purché non ne comprometta la salute ed il benessere. Non è materiale manipolabile!!!! 12

13 Materiale manipolabile In particolare per i pavimenti fessurati il legno, sotto forma di tronchetti o pezzi di volume superiore all ampiezza degli spazi tra i travetti, si dimostra idoneo e applicabile. Per tutte le altre pavimentazioni i materiali, indicati dalla norma, (tipo e quantità) vanno scelti e calcolati in base alla tipologia di allevamento, al numero dei soggetti osservandone l'utilizzo. 13

14 Mutilazioni I suinetti maschi devono essere castrati entro i primi 7 giorni di vita La riduzione degli incisivi può essere praticata entro i primi 7 giorni di vita non deve essere un intervento di routine ma deve essere effettuata solo per comprovate esigenze. Il mozzamento di una parte della coda può essere praticata entro i primi 7 giorni di vita non deve essere un intervento di routine ma deve essere effettuata solo per comprovate esigenze. 14

15 Luce La luce deve avere una intensità di almeno 40 lux per un periodo minimo di 8 ore al giorno (luminosità paragonabile a quella di una strada ben illuminata la notte) 15

16 Formazione Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Il personale addetto alla cura degli animali deve ricevere istruzioni pratiche in merito alla corretta gestione e manipolazione dei suini, da parte dei proprietari o datori di lavoro. 16

17 Circolare ambiti interpretativi I contenuti relativi alle scrofe dovranno essere tenuti in considerazione da subito ai fini della scadenza del 1 gennaio 2013 e i veterinari delle aziende unità sanitarie locali dovranno attivarsi con i controlli e, in caso di mancato rispetto, adottare le procedure sanzionatorie di cui all art. 7 del D.Lgs 122/2011. Per le pavimentazioni delle altre categorie di suini previste dalla direttiva, si provvederà a fornire ulteriori informazioni e linee guida non appena la Commissione UE le avrà stabilite concordandole con gli Stati membri. 17

18 Proposte Pavimentazioni Applicata la Circolare Ministeriale verificare, anche in collaborazione con i macelli, il reale stato sanitario degli animali con la verifica delle lesioni podaliche Materiale manipolabile E eccessiva la discrezionalità che viene lasciata ai Servizi Veterinari; definire materiali, quantità ed efficacia, anche qui con una valutazione diretta delle aggressioni e lesioni 18

19 Proposte Acqua Sempre e comunque a disposizione; sanzionare Impianti automatici Verificare sempre il reale funzionamento; sanzionare Luce Verificare sempre non solo l intensità ma la presenza; sanzionare 19

20 Allevamento in in gruppo di di scrofe e scrofette Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima del il parto I controllo :Verifica degli spazi reali e la possibilità di ospitare le scrofe e scrofette presenti con relative prescrizioni del Servizio Veterinario (Metodo Tonon: 45% necessità spazi liberi) II controllo; registrare la matricola delle scrofe in gabbia Tornare dopo 4 settimane e verificare eventuale presenza 20

21 Proposte spazi e pavimentazioni per ingrasso Il gruppo di lavoro Ministeriale deve meglio definire le modalità applicative soprattutto per quello che riguarda due fasce di età: 1.I suinetti sotto i 30 Kg??? (post svezzamento) 2.Grassi sopra i 100 Kg (160 Kg???) 21

22 Formazione Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali I Servizi Veterinari delle AUSL (devono )organizzano sul territorio corsi di qualificazione professionale con frequenza obbligatoria (D.L.vo 146/01) di almeno 4/8 ore destinati ai proprietari o detentori, con il seguente programma : Etologia del suino Normativa Nazionale e Comunitaria Influenza del benessere nelle produzioni Strutture e management corretti: microclima, alimentazione, strutture, materiale manipolabile Interventi chirurgici praticabili solo nei primi 7 giorni di vita: castrazione, taglio della coda, mozzamento dei denti) prove pratiche 22

23 Conclusioni Conclusioni 1. In Emilia Romagna la normativa non ritengo abbia creato rilevanti problemi alle produzioni suinicole anche per la sua graduale applicazione 2. L applicazione di alcuni parametri strutturali e gestionali deve però essere meglio definita 3. Necessario abbinare alle misurazioni strutturali la valutazione dei parametri clinici e comportamentali 4. Formazione degli allevatori e dei Veterinari 23

24 Grazie

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