Revisione traduzioni riassunti: Ramona Cappai, Guillaume Robin, Fabio Serchisu, Florian Soula

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3 Progetto scientifico Maria Grazia Melis - Università di Sassari Progetto editoriale Maria Grazia Melis - Università di Sassari Coordinamento del progetto Maria Grazia Melis Università di Sassari Direzione scientifica dell équipe francese André D Anna Lampea, UMR UMR 6636 Aix en Provence Allestimento grafico: Luca Doro Correzione bozze: Ramona Cappai, Laura Manca, Maria Grazia Melis Revisione traduzioni riassunti: Ramona Cappai, Guillaume Robin, Fabio Serchisu, Florian Soula Autori delle foto: Ramona Cappai, Luca Doro, Simona Faedda, Gianfranco Ghiani, Laura Manca, Maria Grazia Melis, Stefania Piras, Guillaume Robin, Florian Soula Autori dei disegni: Ramona Cappai, Carmen Delogu, Luca Doro, Simona Faedda, Gianfranco Ghiani, Gianmario Lai, Laura Manca, Stefania Piras, Guillaume Robin, Florian Soula In copertina S'Elighe Entosu: in primo piano la valle del Riu Mannu vista dalla domus de janas VI; testa di statuina in marmo, frammento ceramico campaniforme e punta di freccia in selce dalla domus de janas III; frammento ceramico con iscrizione dalla necropoli romana in quarta di copertina Il vano principale della domus de janas V di S'Elighe Entosu Il progetto è stato realizzato con il contributo dell Amministrazione comunale di Usini e dell Università italo-francese Finito di stampare presso Carlo Delfino Editore Sassari 2010 ISBN

4 Simbolismo e arte nei monumenti preistorici e protostorici del territorio di Usini * RÉSUMÉ LE SYMBOLISME ET L'ART DANS LES MONUMENTS PRÉHISTORIQUES ET PROTOHISTORIQUES DU TERRITOIRE D USINI Les manifestations artistiques du territoire d Usini montrent des particularités qui caractérisent l hypogéisme de la région de Sassari : la concentration des hypogées, les éléments symboliques et artistiques, la fréquence des hypogées à façade architectonique. Les domus de janas II et V de S Elighe Entosu sont particulièrement intéressantes car elles supportent la représentation des parties architecturales comme les toits. Des motifs artistiques caractéristiques de l art des domus de janas sont figurés dans les tombes de Sos Baddulesos et Santa Caterina : les corniformes et les triangles. D autres éléments symboliques et rituels comme les fausses portes, les niches, les foyers, les piliers et les bancs sont présents dans les hypogées. Dans quelques tombes, des pétroglyphes qui remontent à l époque romaine tardive, au haut Moyen-Âge et à l Âge postmédiéval sont attestés. SUMMARY SYMBOLISM AND ART IN PREHISTORIC AND PROTOHISTORIC MONUMENTS IN THE USINI TERRITORY Some artistic expressions of Usini territory, that are represented by the large presence of hypogea concentration with symbolic and artistic elements and hypogea with architectural façade, are characteristic of the hypogean phenomenon in the sassarese area (north-western Sardinia). The domus II and V of S Elighe Entosu are particularly interesting because they show architectural elements like the roof. In the tombs of Sos Baddulesos and Santa Caterina the artistic patterns, that are typical of the domus the janas artistic expression, are represented like hornshape motifs and triangles. Other symbolic and ritual elements like false doors, niches, fireplaces, internal support and bench are present in the hypogea. A series of petroglyphs testify human presence from the Late Roman Age to after the Middle Age. Parole chiave: Usini, grotticelle artificiali, ipogei a prospetto architettonico, arte prenuragica, rituali funerari Key words: Usini, rock-cut tombs, hypogea with architectural facade, prenuragic art, funeral rites INTRODUZIONE L arte ipogeica in Sardegna, come quella megalitica, forse più della produzione artigianale è l espressione di gruppi distinti nell ambito di una stessa facies archeologica. E ad Usini alcune peculiarità la accomunano ad una porzione della più vasta regione, il Sassarese, in cui il fenomeno dell ipogeismo si manifesta con particolare intensità. Tali particolarità sono relative alla concentrazione degli ipogei, alla presenza di motivi simbolico-artistici rarissimi, come il motivo scalariforme, alla densità degli ipogei a prospetto architettonico. Si presenta in questa sede l analisi degli elementi riconducibili alla sfera simbolico-artistica e al rituale. Sono riferibili al primo gruppo le raffigurazioni (incise, scolpite e dipinte) e gli elementi architettonici riproducenti particolari delle architetture e degli arredi delle capanne. Alcuni particolari architettonici, quali nicchie, banconi e focolari potevano avere anche un ruolo nell ambito dei riti, i primi due per la deposizione di offerte o parte dei corredi, il terzo per rituali implicanti l uso del fuoco o di sostanze liquide 1. NEOLITICO FINALE, ENEOLITICO Al Neolitico recente-finale risale la maggior parte degli ipogei usinesi, in alcuni dei quali sono stati individuati elementi riconducibili agli aspetti simbolico-artistici e al rituale funerario. Di particolare interesse sono tre ipogei, le domus II e V di S Elighe Entosu 2, la domus IV di Sos Baddulesos e la domus III di Santa Caterina. * LaPArS (Laboratorio di Preistoria e Archeologia Sperimentale), Dipartimento di Scienze Umanistiche e dell Antichità Università di Sassari, piazza Conte di Moriana 8, Sassari; mgmelis@uniss.it 1 Si deve precisare che per i casi di Usini, ad un esame autoptico non sono state rinvenute tracce di alterazione delle superfici legate ad esposizione a temperature elevate. 2 In questa sede saranno presi in considerazione gli aspetti artistici. Per i dettagli architettonici si veda Melis, Aspetti architettonici, in questo volume). 83

5 Fig. 1 Usini. 1-2, 4-5, Tomba II di S Elighe Entosu; 3, modellino di tempio da Mgarr, Malta (1-2, 5, disegni e foto di G. Robin; 3, da Evans 1971). Usini. 1-2, 4-5, Grave II of S Elighe Entosu; 3, model of temple from Mgarr, Malta (1-2, 5, drawings and photos by G. Robin; 3, by Evans 1971). 84

6 Domus de janas II di S Elighe Entosu L ipogeo, a sviluppo pluricellulare, è accessibile da un anticella semicircolare, che presenta nel soffitto la rappresentazione di un tetto ligneo (fig. 1,1-2, 4-5). Interpretata come riproduzione di un tetto a doppio spiovente nel catalogo del Progetto Domus (Manca di Mores 2004), è più correttamente da riferire ad una copertura semiconica in base alla presenza di alcuni elementi diagnostici: la pianta semicircolare dell anticella; la presenza di un elemento semicircolare dal quale parte un fascio di incisioni riproducenti le delimitazioni delle travi, particolare che si ripete nelle raffigurazioni di questo genere, per esempio a S. Andrea Priu-Bonorva (Caprara 1986). Un attento esame autoptico, confermato dal rilievo a luce radente, realizzato da Guillaume Robin (Robin in questo volume), ha consentito di individuare la presenza di linee incise perpendicolari alla travatura centrale, attualmente visibili nel lato S, ma verosimilmente presenti anche in quello opposto. Una seconda anomalia è data dal fatto che le linee che partono dall elemento semicircolare non sono disposte a raggiera ma sono appena divergenti. Tale composizione si presenta dunque come una variante delle rappresentazioni del tetto semiconico, in cui gli elementi trasversali potrebbero essere rappresentativi della parete e del suo innesto con il soffitto 3 ; in un ipotesi alternativa potrebbero essere parte di un sistema di copertura complesso, in cui una serie di travi parallele parte da una struttura semicircolare, che le raccorda e le tiene unite; a questa si connettono lateralmente due serie di travi perpendicolari (una per lato). Questa seconda artificiosa ricostruzione necessita di una verifica sperimentale che consenta di proporre una soluzione per le parti in cui non appaiono tracce di segni (indicate nella ricostruzione alla fig. 1,4 con le lettere α e β). Nello spazio α è visibile un tratto inciso che si origina dall elemento semicircolare ed ha un andamento impreciso, divergente rispetto alla prima linea della travatura principale; esso potrebbe indicare la presenza di travi più corte, disposte a raggiera, che si connettono alle travi perpendicolari. La presenza di travi parallele in ambienti curvilinei ricorda il noto modellino di tempio (fig. 1,3) ritrovato nel tempio di Ta Hagrat a Mgarr-Malta (Zammit 1929). Pur nella peculiarità della rappresentazione, la composizione della domus II può tuttavia essere accostata agli elementi del soffitto visibili nell anticella della domus de janas II di Giorré-S Elighe Entosu (Cargeghe), costituiti da una serie di tre travetti paralleli che forse partono da un elemento semicircolare (Merella 2007). La morfologia generale del vano si discosta però da quella di Usini perché ha pianta ellittica e soffitto a profilo rettilineo, inclinato verso l ingresso. Ancor più distante è la rappresentazione del soffitto del vano b, di pianta ellittica, della tomba II di Lochele-Sedilo (Nieddu 1990, 1995), in cui tutta la superficie del soffitto è dipinta da bande bianche parallele alternate a bande rosse. Domus de janas V di S Elighe Entosu L ipogeo, con pianta a sviluppo centripeto (figg. 2-3), nonostante il suo attuale stato di forte degrado, deve essere considerato tra i più importanti del territorio, per la rappresentazione della travatura del tetto e per l elemento scalariforme in rilievo presente nelle pareti laterali, che ha confronti in soli 4 ipogei sardi, tutti localizzati nel Sassarese. Il soffitto a doppio spiovente è costituito da una trave centrale in rilievo, a sezione semicircolare, alla quale si raccordano le travi laterali, di dimensioni minori e parallele tra loro, meno visibili a causa dello stato di alterazione della superficie calcarea, ricoperta da una patina annerita. Nel punto di innesto con le pareti laterali la trave di colmo è circondata da un anello in rilievo, che potrebbe rappresentare il cordame utilizzato per fissarla alla struttura della parete. Dall anello in rilievo si sviluppa lungo i lati obliqui delle pareti laterali il motivo scalariforme, che termina in corrispondenza di una lesena posta nei lati verticali delle stesse pareti. Al centro della parete NE si apre il portello -inquadrato da una cornice in rilievo- di accesso ad un vano periferico. Se la rappresentazione del tetto a doppia falda è frequente nelle domus de janas il motivo scalariforme trova confronti solo negli ipogei di Ochila VIII a Ittiri, Noeddale I, Mesu e Montes VI e S Adde e Asile a Ossi (Demartis 1984), dunque in un area ristretta della provincia di Sassari. Il tema del significato del motivo scalariforme e dei tipi di copertura rappresentati negli ipogei preistorici sardi è stato affrontato da vari autori (Melis 2010, ivi bibliografia). Il confronto con le capanne tradizionali del Sinis offre uno spunto interpretativo legato all uso di essenze vegetali palustri (Piras 2009), come il falasco nel Sinis, che, disposte a fascetti, ricoprivano le pareti; dunque il motivo scalariforme potrebbe riprodurre l innesto ad altezze degradanti, dei fascetti con il displuvio del tetto. Nell ipogeo altri elementi riconducono alla rap- 3 In realtà non esiste un limite tra la parete e il soffitto, entrambi a profilo concavo. 85

7 86 Fig. 2 Usini. Tomba V di S Elighe Entosu (disegni e foto di G. Robin). Usini. Grave V of S Elighe Entosu (drawing and photos by G. Robin).

8 Fig. 3 Usini. Tomba V di S Elighe Entosu (disegni di G. Robin). Usini. Grave V of S Elighe Entosu (drawing by G. Robin). 87

9 presentazione di arredi ed allo stesso tempo dovevano avere un ruolo nel rituale: il focolare del vano principale, un bancone risparmiato in rilievo nella parete d ingresso del vano che si apre a SW della cella principale, un setto divisorio in un altro vano periferico (tabb. I-II). Il focolare potrebbe essere in realtà un braciere, poiché il soffitto così strutturato forse non poteva consentire la fuoriuscita del fumo. E realizzato con un semplice anello a sezione semicircolare, risparmiato in rilievo al centro del pavimento. Il diametro esterno è di cm 100, lo spessore del cordone anulare è di cm 17, nei tratti meglio conservati. Esso risulta danneggiato con larghe scheggiature, forse causate dal crollo di parte del soffitto e della parete d ingresso del vano centrale 4. I caratteri morfologici hanno confronti puntuali nell ipogeo III di S. Andrea Priu (Caprara 1986), in cui il focolare ha il bordo ad anello in rilievo ed una coppella centrale. Si ritrovano inoltre in una seconda domus di S. Andrea Priu, a Molia I-Illorai, Sa Lhopasa-Orgosolo e Filigosa-Macomer (Tanda 1985). Hanno dimensioni inferiori a quello di Usini i focolari della tomba III di S. Andrea Priu (m 0,50), di Sa Lhopasa (m 0,56) e Filigosa (m 0,80; con coppella centrale). Il tipo inoltre ricorda il focolare della capanna dello stregone di Monte d Accoddi (Melis 2000, tav. 72, 840), delimitato in parte da un bordo semicircolare in terracotta, in parte da macine infisse verticalmente. L analisi comparativa porta dunque ad inquadrare il tipo di focolare in un ampio ambito culturale che comprende l Ozieri (Molia), il Filigosa (Filigosa) e l Abealzu (Monte d Accoddi). EE II EE III EE IV EE V E VI E VII E VIII focolare/braciere pilastro? Elementi scolpiti, in rilievo positivo o negativo Elementi incisi nicchia rappresent. soffitto ligneo lesena bancone setto divisorio motivo scalariforme prospetto architettonico motivi stellari croci altro? Tab. I Elementi simbolico-artistici nella necropoli di S Elighe Entosu. EE III EE IV EE V E VI E VII E VIII focolare/braciere nicchia bancone setto divisorio fossette sul pavimento Tab. II Elementi rituali nella necropoli di S Elighe Entosu Non si esclude un danneggiamento intenzionale, avvenuto in epoca imprecisata.

10 Domus de janas IV di Sos Baddulesos e III di Santa Caterina I due ipogei, ubicati rispettivamente presso i confini settentrionale e nordoccidentale del terrritorio di Usini (D Anna et alii in questo volume, tav. II, 27, 36) contengono importanti testimonianze d arte ipogeica. A Sos Baddulesos 5 sono rappresentati i motivi corniformi complessi che inquadrano un portello e una falsa porta, il soffitto piano, con trave centrale e travi laterali, zoccoli e lesene in rilievo, serie di triangoli. In altri ipogei della piccola necropoli si individuano elementi simbolici tra i quali si citano i due pilastri della domus I, che presentano una base rilevata a sezione trapezoidale, sono rastremati verso l estremità superiore la cui sezione è sub-circolare. Nella domus di Santa Caterina (Tanda 1990) ritroviamo alcuni elementi presenti a Sos Baddulesos, come i corniformi, le fasce in rilievo e le serie di triangoli. Nel disegno riportato in Tanda 1990 (fig. 4,5) è visibile un fregio superiore a triangoli, poco leggibile nella parte destra, il cui numero di 6 è tuttavia ipotizzabile sulla base delle dimensioni di quelli residui e dello spazio disponibile. Nel registro inferiore due pannelli affiancati verticalmente contengono ciascuno un doppio corniforme su elemento verticale in rilievo, sormontato da un fregio di tre triangoli 6. Al di là dei dettagli morfologici delle composizioni simboliche presenti nelle due domus, per i quali si rimanda agli studi delle autrici, ci si soffermerà con alcune osservazioni sulle raffigurazioni dei triangoli. In particolare è stato osservato che a Sos Baddulesos (Fois in questo volume) una serie di sei triangoli decorano il bordo superiore delle pareti laterali del vano centrale; si osserva inoltre che nella parete D la serie è interrotta dalla presenza del portello di accesso ad un Ipogeo N. di triangoli Bibliografia Non rilev. Campumajore II Bacco 2000 Coda di Palma-Sennori Demartis, Canalis 1985 Corongiu-Pimentel Lilliu 1985 Cungiau su tuttui-piscinas? Usai 2000 Ena Cuada-Villanova Monteleone Meloni 1995 Is Gannaus-Giba?? Lilliu 1985 Iscannitzu-Ottana Marras Mandra Antine-Thiesi Contu 1964 Matteatu IV-Alghero Tanda 2008 Mesu e Montes-Ossi Demartis, Canalis 1985 Montessu II-Villaperuccio Melis Monte d Accoddi IV-Sassari Meloni 2008 Monte Sirai-Carbonia Meloni 2008 Ponte Secco I-Sassari Meloni 2008 Pubusattile-Villanova Monteleone Tanda 1992 Rughedda-Giave Meloni 2008 Santa Caterina III-Usini? Tanda 1990 Sa Pala Larga II-Bonorva Meloni 2008 Sos Baddulesos IV-Usini Fois in questo volume Tanca dell Uliveto-Sassari Demartis, Canalis 1985 Tisiennari-Bortigiadas? Tanda 1977 Tomba delle clessidre-ossi Derudas 2004 Tab. III Rappresentazione dei motivi a triangoli nelle domus de janas. 5 Lo studio monografico dell ipogeo è consultabile in Fois in questo volume. L autrice scoprì contemporaneamente alla scrivente l esistenza dei motivi, che presentò alla LII Riunione Scientifica dell Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (Fois cds). Pertanto, non essendo ancora edito il convegno, si è deciso di proporre la pubblicazione in questa sede. 6 Il terzo triangolo a sinistra del pannello di destra non è riportato nel disegno, tuttavia se ne riconosce un lato nell immagine fotografica (fig. 4,4). 89

11 vano periferico e che i due triangoli a sinistra del portello sono di dimensioni minori, riconducibili alla necessità di raggiungere il numero di sei, analogo a quello dei triangoli dalla parete opposta (fig. 4,3). Allo scopo di verificare se si tratti di una semplice esigenza di simmetria o della volontà di riprodurre un numero preciso di triangoli, sono state esaminate le rappresentazioni di motivi a triangoli e a zig-zag in domus de janas e su ceramica. Si è potuto osservare che in alcuni ipogei è frequente un numero di triangoli pari a 3 o a suoi multipli; ricorrono, seppur raramente, anche il 7 e il suo multiplo 14, il 5, l 1, sporadico il 4 (tab. III; fig. 5,1). Tali ricorrenze potrebbero non essere prive di significato e fornire nuovi spunti di analisi e interpretazione. Il numero talvolta è iterato in zone diverse della stessa parete e in pareti diverse; inoltre le serie di triangoli sono generalmente orizzontali, più raramente verticali (per es. sui pilastri di Mesu e Montes). A Is Gannaus-Giba due serie verticali di 4 (?) triangoli sono visibili a destra del portello di accesso ad un vano (fig. 4,1). A Mandra Antine e nella tomba delle clessidre di Ossi i triangoli contrapposti si compongono in motivi a clessidra. A Corongiu-Pimentel (fig. 4,2) i triangoli hanno il vertice rivolto verso l alto. In alcuni casi lo stato di conservazione dei monumenti non consente una lettura integrale del motivo; in altri la presenza di un solo lato del triangolo non consente un conteggio preciso. Il motivo è dunque presente in ambiti culturali (Ozieri e Filigosa) e geografici (Sassarese, Nuorese, Sulcis) differenti. Una concentrazione particolare si registra nel Sassarese. Nella ceramica Ozieri i triangoli sono un motivo ricorrente in composizioni varie. In attesa di un confronto con i risultati dell elaborazione statistica dei dati 7 si presentano alcuni esempi: nel famoso piatto con scena di danza da Monte d Accoddi l ipotesi ricostruttiva è compatibile con la presenza di una serie di 6 e una di 7 triangoli; gli stessi numeri e il 9 ricorrono in un piatto da Pranu Mutteddu-Goni (Atzeni e Cocco 1989, fig. 3,3), il 18 a San Gemiliano-Sestu (Atzeni , fig. 17,5), il 3 e il 4 in un piatto da S Acqua Salida-Pimentel (Usai 1989, fig. 8). Considerazioni generali Nel territorio di Usini le nicchie sono gli elementi simbolici e rituali più frequenti (fig. 5,2), sia negli ipogei neolitici che in quelli dell età del Bronzo. Quanto ai focolari, oltre a quello della domus V di S Elighe Entosu, si segnala il bell esemplare della domus III della stessa necropoli, a gradini concentrici ribassati verso il centro (fig. 5,5), che trova confronti a Sos Furrighesos III-Anela (Tanda 1984), S Incantu-Putifigari (Demartis 1991), Mandra Antine-Thiesi (Contu 1964). In quattro ipogei di Usini, Molineddu III, S. Caterina I, S Iscala e sa Figu IV (fig. 5,6) e Sos Baddulesos IV è rappresentata la falsa porta. Nella domus III di Molineddu è costituita da tre cornici inscritte l una nell altra e ribassate, secondo uno schema noto nell ambito dell ipogeismo sardo (Tanda 1984, p. 71). Porte e false porte acquisiscono negli ipogei un significato simbolico e rituale importantissimo, come deduciamo dalla presenza di cornici e soprattutto dall associazione con i corniformi, che offre nuovi spunti di riflessione sul significato e sul ruolo dell animale rappresentato. Infatti se in composizioni complesse, come per esempio quella di Sos Baddulesos, la porta o la falsa porta rappresentano la testa dell animale, questo è interpretabile come il mezzo attraverso il quale si raggiunge il mondo dell aldilà. Porta e falsa porta costituirebbero il passaggio graduale ad una dimensione diversa. Il motivo complesso con porta/falsa porta e corniforme segue in numerose domus lo stesso schema presente a Sos Baddulesos: nella parete d ingresso del vano centrale abbiamo la porta sormontata e/o affiancata dai corniformi, nella parete opposta una composizione simmetrica, con la falsa porta al posto della porta. L ipogeo dunque non è semplicemente il contenitore dei resti del defunto ma lo spazio attraverso il quale si attua il passaggio graduale all aldilà secondo un articolata sequenza di gesti: manipolazione del cadavere (scarnificazione); deposizione e riti intermedi nel vano centrale; deposizione definitiva nei vani secondari. L ipotesi che l animale possa essere un tramite per il contatto con il mondo soprasensibile è stata recentemente formulata quale chiave interpretativa della figura antropozoomorfa incisa in un frammento ceramico dalla domus de janas 32 di Ispiluncas-Sedilo (Melis , ivi bibliografia). ETÀ DEL BRONZO Nella categoria degli ipogei a prospetto architettonico rientrano sette tombe (e tre ipogei dubbi) (Melis, Aspetti architettonici, in questo volume) ma la presenza del prospetto nella 7 L analisi deve inoltre essere estesa agli altri motivi: per esempio il 3 ricorre anche nei dischi pendenti di Mandra Antine-Thiesi e del peso della capanna p-s di Monte d Accoddi (Melis 2000). 90

12 Fig. 4 Il motivo a triangoli nelle domus de janas. 1, Is Gannaus-Giba; 2, Corongiu-Pimentel; 3, Sos Baddulesos IV-Usini; 4-5, S. Caterina-Usini (1-2, da Lilliu 1995; 3, da Fois in questo volume; 5, da Tanda 1990). Triangles motif in the domus de janas. 1, Is Gannaus-Giba; 2, Corongiu-Pimentel; 3, Sos Baddulesos IV-Usini; 4-5, S. Caterina- Usini (1-2, after Lilliu 1995; 3, after Fois in this book; 5, after Tanda 1990). 91

13 92 Fig. 5 1, iterazione del motivo a triangoli nelle domus de janas. 2-6, domus de janas di Usini: 2, elementi simbolici; 3, elementi rituali; 4, raffigurazioni incise di età storica; 5, focolare della domus III di S Elighe Entosu; 6, falsa porta della domus IV di S Iscala e sa Figu. 1, repetition of triangles in the domus the janas. 2-6, domus de janas of Usini: 2, symbolic elements; 3, ritual elements; graved representations of historic age; 5, fireplace of the domus III of S Elighe Entosu; 6, false door of the domus IV of S Iscala e sa Figu.

14 maggior parte dei casi è solo ipotizzata sulla base dell individuazione del tipo planimetrico. La facciata con la rappresentazione della stele centinata è ben visibile negli ipogei di Chercos e di Mereu-S Iscia e sas Piras (Castaldi 1975; Robin in questo volume). Il rinvenimento di un betilino nella domus IV di S Elighe Entosu (Melis, Le campagne di scavo, questo volume) ci porta a supporre che l ipogeo, scavato nel Neolitico, sia stato trasformato nel Bronzo Medio secondo i canoni degli ipogei a prospetto. Il significato simbolico dei betilini è trattato da S. Bagella in questo volume. Altri elementi simbolici sono le nicchie, presenti a S Elighe Entosu VII, Tomestighes, Chercos, Mereu-S Iscia e sas Piras, Molineddu, Su Trogliu Nou. Nella domus V di Molineddu è scavato al centro del vano un focolare circolare; nella stessa ed inoltre a Chercos e Mereu-S Iscia e sas Piras, sono presenti dei banconi. Nella domus I di Molineddu, di pianta rettangolare a sviluppo longitudinale, il vano è diviso trasversalmente da un listello in due parti uguali. ETÀ TARDO-ROMANA, MEDIEVALE E POSTMEDIEVALE I motivi incisi nell ipogeo di Chercos, così come quelli di Noeddale e Sos Furrighesos I sono stati attribuiti ad epoca tardo-romana e alto-medievale (Tanda 1984). Un ulteriore conferma a questa attribuzione proviene dagli indicatori di cultura materiale, in particolare dalle ceramiche dell insediamento presso il nuraghe Su Nuraxi di Sisini (Soddu 2005): in questi ed in altri reperti portati a confronto sono presenti i motivi ramiforme, scalariforme, serpentiforme, reticolato, identificati anche a Chercos (Robin in questo volume). Alcuni motivi perdurano sino ad età postmedievale. A quest epoca 8 potrebbero risalire alcuni motivi a croce, stella e lettere dell alfabeto, incisi sulle pareti della domus III di S Elighe Entosu e della domus III di Sos Baddulesos. Essi trovano parziali confronti in numerosi siti tra i quali la Valcamonica (Lentini et alii 2006), dove sono talvolta legati alla frequentazione di antri e ripari nel corso delle attività estrattive di cave e miniere (Sgabussi 2006). Come ipotesi di lavoro e rimandando a studi specifici da parte di esperti del settore, constatata la vicinanza a S Elighe Entosu di una cava post-romana, si potrebbe supporre, in analogia con la Valcamonica, una frequentazione della tomba in età postmedievale da parte dei lavoranti della vicina cava. Ringrazio Ramona Cappai per la traduzione del riassunto in inglese RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ATZENI E (1962), I villaggi preistorici di San Gemiliano di Sestu e di Monte Olladiri di Monastir presso Cagliari e le ceramiche della facies di Monte Claro, Studi Sardi VII, pp ATZENI E., COCCO D. 1989, Nota sulla necropoli megalitica di Pranu Mutteddu-Goni, in AA.VV., La cultura di Ozieri. 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15 in Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Centro Regionale per il Catalogo e la Documentazione s.r.l (Bologna). MELIS M. G. 2000, L età del Rame in Sardegna: origine ed evoluzione degli aspetti autoctoni, Villanova Monteleone, Soter Editrice. MELIS M. G , Uomini e mostri nell arte preistorica sarda, Almanacco gallurese 14, pp MELIS M. G. 2010, L architecture domestique en Sardaigne (Italie) entre la fin du Néolithique et le Chalcolithique, in Gheorghiu D., a cura di, Neolithic and Chalcolithic Archaeology in Eurasia: Building Techniques and Spatial Organisation, Vth Congress of the U.I.S.P.P., Lisbon, 4-9 September 2006, BAR International Series 2097, pp MELONI R. 1995, Scheda 23 Ena Cuada Domus de janas VII, in AA.VV., Testimonianze archeologiche del Nurcara. Individuazione e catalogazione siti archeologici (parte I), Villanova Monteleone, Soter Editrice, pp MERELLA S. 2007, Giorrè-S Elighe Entosu. La necropoli neolitica a domus de janas di Cargeghe, Cargeghe, Documenta. NIEDDU M. R , Lochele Domus de janas II, Antichità sarde. Studi e ricerche 3/III, pp PIRAS S. 2009, Materie prime vegetali dalle zone umide tra etnologie e archeologia sperimentale, in MELIS M. G., a cura di, Atti del convegno nazionale dei giovani archeologi Uomo e territorio. Dinamiche di frequentazione e sfruttamento delle risorse naturali nell antichità, Sassari, Settembre 2006, pp SGABUSSI G. C. 2006, In questo monte vien cavata la vena : siti minerari e archeologia rupestre in Valle Camonica (Brescia), Archeologia postemedievale 10, pp SODDU O. 2005, Un inedito insediamento tardoromano-altomedievale a Su Nuraxi di Sisini (Senorbì Caglairi): nota preliminare, in Atti del Congresso La civiltà nuragica. Nuove acquisizioni, Senorbì, dicembre 2000, vol. I, Cagliari, Soprintendenza Archeologica per le province di Cagliari e Oristano, pp TANDA G. 1977, Le incisioni della domu de janas di Tisiennari- Bortigiadas, Archivio Storico Sardo di Sassari III, 3, pp TANDA G. 1984, Arte e religione della Sardegna preistorica nella necropoli di Sos Furrighesos - Anela (SS), Sassari, Chiarella. TANDA G. 1985, L arte delle domus de janas nelle immagini di Ingeborg Mangold, Sassari, Amministrazione provinciale di Sassari. TANDA G. 1990, La domus de janas di Santa Caterina-Usini, in AA.VV., Mostra filatelica a tema: Archeologia, Sassari. TANDA G. 1992, L arte del Neolitico e dell età del Rame in Sardegna: nuovi studi e recenti acquisizioni, in Atti della VIII Riunione Scientifica dell Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, pp TANDA G. 2008, Il segno e l idea. Le figurazioni scolpite di bucranio nella preistoria della Sardegna, in TANDA G., LUGLIÈ C., a cura di, Il segno e l idea. Arte preistorica in Sardegna, Cagliari, Cuec, pp USAI E. 1989, La cultura di Ozieri a Pimentel e a Siddi, in AA.VV., La cultura di Ozieri. Problematiche e nuove acquisizioni, in Atti del I Convegno di Studio, (Ozieri, gennaio Aprile 1987), Ozieri, Il Torchietto, pp USAI L. 2000, La tomba n. 2 di Cungiau su Tuttui in territorio di Piscinas (Cagliari). Nota preliminare, in Congresso Internazionale L ipogeismo nel Mediterraneo. Origini, sviluppo, quadri culturali, Sassari - Oristano, maggio 1994, Sassari, pp ZAMMIT T. 1929, Ta Hagrat Megalithic Ruins at Mgarr, Malta, Bulletin of the Museum, Malta, I, i, 5. 94

16 INDICE USINI. RICOSTRUIRE IL PASSATO Una ricerca internazionale a S Elighe Entosu Presentazione GIUSEPPE ACHENZA, IOLE SERRA ALBERTO MORAVETTI Ringraziamenti CAPITOLO PRIMO IL PROGETTO SCIENTIFICO E DIDATTICO Il patrimonio archeologico del territorio di Usini nella storia degli studi Il progetto S Elighe Entosu S Elighe Entosu (Sardaigne) et Cauria (Corse): mise en valeur de sites préhistoriques, de la recherche à la présentation au public. Une collaboration scientifique italo-française ANDRÉ D ANNA, Usini. Un progetto didattico internazionale Le domus de janas del territorio di Usini: stato delle ricerche e nuove acquisizioni GIANFRANCO GHIANI Il GIS in archeologia un applicazione nel territorio di Usini GIANMARIO LAI CAPITOLO SECONDO S ELIGHE ENTOSU E IL TERRITORIO La nécropole de S Elighe Entosu dans son espace ANDRÉ D ANNA, JEAN-LOUIS GUENDON, FLORIAN SOULA Examen macroscopique des provenances des matières premières siliceuses et étude technologique du matériel de prospection de la commune d Usini (Province de Sassari, Sardaigne) FLORIAN SOULA, JEAN-LOUIS GUENDON Simbolismo e arte nei monumenti preistorici e protostorici del territorio di Usini L arte parietale dell ipogeo di Chercos GUILLAUME ROBIN La domus dei triangoli scolpiti di Sos Baddulesos ANTONELLA FOIS CAPITOLO TERZO LA NECROPOLI DI S ELIGHE ENTOSU. LE CAMPAGNE DI SCAVO La necropoli di S Elighe Entosu: aspetti architettonici e topografici pag

17 Le campagne di scavo a S Elighe Entosu. Risultati preliminari Analisi fisico chimiche delle US provenienti dagli scavi in località S Elighe Entosu (Usini) PAOLO MULÈ Analisi dei macroresti vegetali provenienti dalla domus de janas IV della necropoli di S Elighe Entosu (Usini, Sassari) ALESSANDRA CELANT Analisi dei resti di vertebrati rinvenuti nelle domus de janas III e IV MARCO ZEDDA Appendice. Osservazioni sui resti malacologici rinvenuti nelle domus de janas III e IV MARCO ZEDDA, LAURA MANCA Prime osservazioni sui reperti ossei umani della domus de janas IV di S Elighe Entosu ALESSANDRA PISCHE CAPITOLO QUARTO I REPERTI I materiali preistorici e protostorici delle domus de janas di S Elighe Entosu. Problematiche generali Note tecnologiche preliminari su alcuni manufatti ceramici dalle domus de janas III e IV della necropoli di S Elighe Entosu (Usini, Sassari) STEFANIA PIRAS L industria litica delle domus de janas III e IV: un esempio di gestione integrata delle risorse RAMONA CAPPAI Gli oggetti d ornamento in conchiglia LAURA MANCA Note su un frammento di statuina neolitica della domus de janas III di S Elighe Entosu Un betilino dalla domus de janas IV di S Elighe Entosu: relazioni e confronti con la piccola produzione betilica dell architettura funeraria nuragica STEFANIA BAGELLA La necropoli di S Elighe Entosu: le monete FRANCESCO GUIDO I monumenti e i materiali di età romana SIMONA FAEDDA CAPITOLO QUINTO SINTESI DEI RISULTATI La necropoli di S Elighe Entosu e il territorio di Usini in età preistorica e protostorica ELENCO DELLE TAVOLE TAVOLE pag

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